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Verso Spagna e “WXV ”

di Mario Diani

La finale del campionato di Eccellenza, giocata a Mogliano Veneto il 3 giugno scorso e terminata con il successo per 28-3 del Valsugana Padova sul Villorba, ha rappresentato l’ultima occasione della stagione per vedere in campo la maggior parte delle giocatrici che rappresentano l’ossatura della Nazionale.

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È stata una partita con un tasso agonistico molto elevato, in cui l’eccellente organizzazione difensiva del Villorba ha messo in difficoltà il Valsugana soprattutto nel primo tempo. Alla lunga però la maggiore qualità complessiva delle padovane ha fatto la differenza, nonostante l’inferiorità numerica in cui si sono trovate per oltre un’ora per l’espulsione di Vittoria Vecchini. Colpisce che Vil - lorba non sia riuscito a capitalizzare sul vantaggio numerico al largo (Padova ha deciso di mantenere la parità numerica in mischia introducendo l’esperta Cerrato al centro della prima linea e sacrificando una trequarti). Certo ha pesato sulle trevigiane la perdita di Alyssa D’Incà, uscita per il trauma cranico causatole dal fallo di Vecchini. In ogni caso, una linea di trequarti che poteva comunque contare su nazionali come Barattin, Cavina, Muzzo e Capomaggi ha perso nettamente il confronto con le varie Stefan, Rigoni, Sillari e Ostuni Minuzzi (tutte a referto), senza dimenticare la player of the match Emma Stevanin. Di rilievo, tra le avanti, il rientro di Elisa Giordano, dopo l’infortunio nel 6 Nazioni.

Il Valsugana festeggia la vittoria in finale sul Villorba, in primo piano Sofia Stefan, con la coppa, e Beatrice Rigoni alla sua sinistra. Nella pagina a fianco, un break di Michela Sillari.

L’attenzione si sposta adesso verso lo spareggio con la Spagna, che sabato 22 luglio a Piacenza assegnerà l’ultima posizione europea nel secondo gruppo del nuovo torneo WXV. Il regolamento della nuova competizione prevede infatti che la quinta classificata del Sei Nazioni si giochi l’accesso con la vincente del Rugby Europe Women’s Championship (titolo cui la Spagna è “abbonata” da tempo immemorabile). Un successo ci darebbe l’opportunità di confrontarci con avversarie impegnative ma battibili, come quelle che costituiranno il gruppo 2 (Sudafrica, Giappone e Samoa, vincitrici delle rispettive competizioni regionali, Scozia, quarta nel Sei Nazioni, e l’ultima del torneo Pacific Four che che vede la partecipazione di Nuova Zelanda, Australia, Canada e USA esi concluderà il 15 luglio). Sarebbe invece problematico finire relegate nel terzo gruppo, dove incontreremmo squadre come Colombia o Kazakhstan, che con tutto il rispetto darebbero poche opportunità di crescita.

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