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LO SPAZIO TECNICO LO SPAZIO TECNICO

di Andrea Di Giandomenico

Romanzo Di Formazione

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“Ciao Andrea, come va? Pensavo, perché non fai un pezzo sulla didattica, ovvero come si formano gli allenatori e cosa ci manca per avere un sistema di formazione all’altezza dei nostri avversari, ammesso che il nostro non lo sia ancora?” Caro Direttore, domanda da un milione di dollari!

Partiamo da una descrizione di quella che è la situazione della didattica. A partire dalla stagione sportiva 2017/2018, dopo un’analisi di quella che era l’offerta formativa federale, si è proceduto ad una riforma della stessa: si è mantenuta la strutturazione su quattro livelli, ma con la possibilità di individuare da subito, sulla base degli obiettivi individuali del tecnico, il corso di riferimento, senza dover necessariamente aver preso parte ai livelli precedenti. Il principio che ha guidato la riforma, e che vede protagonista il/la giocatore/trice, è l’imprescindibile relazione tra l’atleta appunto (considerato nella sua fase di crescita/sviluppo biologico), il gioco (qual è il più adeguato in quel momento?) e l’allenatore (un facilitatore estremamente consapevole delle esigenze relative ai due punti precedenti). Un percorso quindi che mira ad approfondire e specializzare un segmento circoscritto della formazione dei giocatori e dei tecnici: minirugby – giovanili – seniores. Supportato da solide basi scientifiche (fondamentale punto di riferimento negli anni sono stai gli studi del Prof. Jean Côté, psicologo dello sport che, con i suoi colleghi della Qeen’s University di Kingston, Ontario, Canada, ha dato vita ad un modello di sviluppo per le attività sportive giovanili, DMSP Developmental Model of Sport Partecipation che mira a conciliare prestazione, partecipazione e sviluppo personale) nei corsi si provvede ad affiancare ai contenuti (dalla multidisciplinarietà nella fase dell’avviamento allo sport ai parametri d’efficacia delle varie aree del gioco) una metodologia anch’essa basata su principi dell’apprendimento sportivo. Nel 2020, complice la situazione dovuta all’emergenza sanitaria, si è provveduto a “caricare” su una piattaforma on line tutti i corsi allenatori (oltre ai tre livelli, un corso per video analist, un corso Seven’s ed è in fase di ultimazione un corso di rugby integrato). Se da un lato è venuta a mancare la fondamentale relazione con i fruitori dei corsi e la possibilità di procedere a esercitazioni pratiche in campo, dall’altro è aumentata la possibilità di raggiungere e coinvolgere un maggior numero di utenti o semplicemente di interessati grazie ad un risparmio sia economico sia di tempo. Le aree di criticità vengono recuperate con un percorso successivo al conseguimento del brevetto temporaneo: nelle due stagioni successive i corsisti continuano la loro formazione (aggiornamenti, tutoraggi, lavori da consegnare ai formatori) per raggiungere il numero di crediti necessari per rendere il brevetto definitivo.

Offrire sempre maggiori spunti, approfondimenti e possibilità di confronto credo sia la sfida che il settore della Formazione debba affrontare. Ma credo altresì che nel tempo abbiamo costruito una scuola italiana che può dialogare con competenza con le altre; abbiamo i riscontri anche sul piano internazionale giovanile con le nostre selezioni, femminili e maschili, risultato del nostro movimento rugbistico. Per quanto riguarda il livello élite, abbiamo due italiani come Capo Allenatore nelle due franchigie professionistiche, allenatori italiani negli staff, allenatori italiani nello staff della Nazionale Maggiore, allenatori che vengono chiamati all’estero; e nel campionato domestico, serie A élite, tanti validi allenatori che hanno dimostrato le loro qualità.

Certo, la possibilità di essere esposti con consistenza alle esigenze e alla pressione del rugby “pro” è un percorso obbligato per la crescita e dovremo essere bravi a programmare e a sfruttare le opportunità, limitate, che il contesto ci propone. Ma questa è la sfida.

E poi la formazione, lo abbiamo detto, è continua e, aggiungo, personale. Curiosa è la definizione di romanzo di formazione: “è un genere letterario riguardante l’evoluzione del protagonista verso la maturazione e l’età adulta tramite prove, errori, viaggi ed esperienze.” Sembra proprio si parli di allenatori.

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