Surrentum - Settembre 2025

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Giuliana Gargiulo

IL SORRENTO CALCIO INDOSSA LE NUOVE MAGLIE

Èiniziata

alla grande la stagione del Sorrento, che sbancando l’Arechi ai rigori ha superato il primo turno di Coppa Italia andando a vincere in casa della Salernitana, autorevole candidata alla vittoria del campionato. La squadra rossonera, guidata da Mirko Conte, ha esordito in esilio a Potenza contro la Cavese, mentre la società sta lavorando per rendere praticabile l’ipotesi di disputare le gare casalinghe ad Agerola.

Tra le grandi novità dell’anno le due maglie gara firmate da Ezeta, che stanno facendo il giro del mondo tra appassionati e collezionisti.

La maglia Home rende omaggio all’antica arte dell’intarsio ligneo sorrentino.

I motivi decorativi traggono ispirazione da un elegante e raffinato scrittoio del 1900 custodito al Museo Correale di Sorrento.

Le strisce rossonere si intrecciano armoniosamente con i cinque rombi che da secoli simboleggiano la città. Il pattern della maglia è interamente composto da minuscole tessere lignee, frammenti di memoria che rievocano la cura millimetrica dell’artigianato locale, in primo

piano lo sponsor MSC. La maglia Away, invece, nasce dal fascino mediterraneo della Penisola Sorrentina. Il pattern richiama lo stile iconico dei tavoli in pietra dipinti a mano e decorati con elementi naturalistici tipici del territorio. Il giallo dei limoni, l’arancio degli agrumi e il bianco della luce solare tingono la maglia di tonalità vivaci che raccontano l’anima autentica e raffinata di Sorrento.

24/08/2025 ore 18:00 SORRENTO - Cavese 1919

30/08/2025 ore 21:00 Foggia - SORRENTO

06/09/2025 ore 17:30 SORRENTO - Trapani 1905

14/09/2025 ore 20:30 Salernitana - SORRENTO

20/09/2025 ore 17:30 Catania - SORRENTO

24/09/2025 ore 18:30 SORRENTO - Casarano

29/09/2025 ore 20:30 Giugliano - SORRENTO

05/10/2025 ore 15:00 SORRENTO - Monopoli

12/10/2025 ore 15:00 Siracusa - SORRENTO

19/10/2025 ore 15:00 SORRENTO - Cosenza

26/10/2025 ore 15:00 SORRENTO - Latina

02/11/2025 ore 15:00 Benevento - SORRENTO

09/11/2025 ore 15:00 SORRENTO - Audace Cerignola

16/11/2025 ore 15:00 Crotone - SORRENTO

23/11/2025 ore 15:00 SORRENTO - Casertana

30/11/2025 ore 15:00 Team Altamura - SORRENTO

07/12/2025 ore 15:00 SORRENTO - Potenza

14/12/2025 ore 15:00 Atalanta U23 - SORRENTO

21/12/2025 ore 15:00 SORRENTO - Picerno

La SociETà Presidente

Giuseppe Cappiello

Vice presidente

Michele Mauro

Patron

Paolo Durante e Franco Ronzi

Direttore generale

Benito Starace

Comunicazione e stampa

Gianluca Monti

Allenatore

Mirko Conte

La SquadRa

Portieri:

Ludovico Del Sorbo (2004)

Simon Harrasser (2005)

Andrea D’Aniello (2003)

Jean Boccarusso (2008)

difensori:

Daniele Solcia (2001)

Kurt Shaw (1999)

Vincenzo Di Somma (1997)

Luigi Carillo (1996), Francesco Fusco (1999)

Lorenzo Colombini (2001)

centrocampisti:

Stefano Paglino (2003)

Marcello Piras (2004)

Simone Cangianiello (2004)

Antonio Potenza (2005)

Domenico Franco (1992)

Antonio Matera (1996)

Mario Vilardi (2009)

Marco Cuccurullo (2000)

Luca Crecco (1995)

Mattia Esposito (2008)

Manuel Tonni (2007)

attaccanti:

Vincenzo Plescia (1998)

Diego Russo (2005)

Eugenio D’Ursi (1995)

Don Josè Bolsius (1998)

Pasquale Riccardi (2003)

VIAGGIO NELLA MOSTRA

JOAN MIRÒ

L’INCANTO DEI SEGNI

VILLA FIORENTINO - SORRENTO

12 LUGLIO JULY

12 OTTOBRE OCTOBER 2025 JOURNEY THROUGH THE EXHIBITION

THE ENCHANTMENT OF SIGNS

Le litografie esposte intitolate Les pénalités de l’enfler ou les Nouvelles-Hébrides, vengono realizzate da Miró nel 1974 per illustrare un’opera del poeta surrealista flrancese Robert Desnos.

Queste immagini instaurano un vero e proprio dialogo con le parole del poeta, amplificando il potere evocativo di entrambi i linguaggi. Le Penalità dell’inferno o le Nuove Ebridi diventano metaflore di mondi fantastici, lontani dalla realtà quotidiana e ancorati all’immaginazione senza confini.

The lithographs on display, titled “The Penalties of Hell” or “The New Hebrides,” were created by Miró in 1974 to illustrate a work by the French surrealist poet Robert Desnos. These images establish a genuine dialogue with the poet’s words, amplifying the evocative power of both languages. “The Penalties of Hell” and “The New Hebrides” become metaphors for fantastic worlds, far from everyday reality and anchored in boundless imagination.

In Quelques fleurs pour des amis, Miró ricrea un giardino immaginario dove ogni elemento è una celebrazione della vita, dell’amicizia e dell’arte.

I suoi caratteristici segni si trasformano in fiori che vibrano di energia e colore.

Un omaggio visivo, ma anche emozionale, in cui ogni fiore racconta un legame personale, un ricordo, un ringraziamento.

In “Some Flowers for Friends,” Miró recreates an imaginary garden where every element is a celebration of life, friendship, and art. His characteristic signs transform into flowers that vibrate with energy and color.

A visual and emotional tribute, in which each flower expresses a personal connection, a memory, a thank you.

I Lapidari sono una serie di opere grafiche create da Joan Miró che riflettono il suo interesse per i materiali, le texture e il potenziale simbolico della pietra.

In questo contesto, Miró trasforma l’idea della pietra in un concetto poetico e visivo, ispirandosi alla sua carica simbolica e alla sua connessione con la natura e l’eternità.

The Lapidaries are a series of graphic works created by Joan Miró that reflect his interest in the materials, textures, and symbolic potential of stone. In this context, Miró transforms the idea of stone into a poetic and visual concept, inspired by its symbolic power and its connection to nature and eternity.

Derrière le Miroir è stata una rivista d’arte francese fondata nel 1946 da Aimé Maeght, il celebre gallerista e editore. L’opera di Miró fu protagonista del numero 151-152 del maggio 1965, sul quale vennero pubblicate le litografie originali, accompagnate da un articolo di Jacques Dupin, biografo ufficiale dell’artista. Nell’articolo, Dupen affermava che la diversità di Miró stava nell’es- sere “un distratto attento, un sognatore sveglio”.

Derrière le Miroir was a French art magazine founded in 1946 by Aimé Maeght, the renowned gallery owner and publisher. Miró’s work was the focus of issue 151-152 of May 1965, which featured the original lithographs, accompanied by an article by Jacques Dupin, the artist’s official biographer. In the article, Dupen stated that Miró’s distinctiveness lay in being “an attentive absent-minded person, a vivid dreamer.”

L’acquaforte realizzata da Joan Miró per Le Marteau sans maître rappresenta uno straordinario esempio della sua capacità di tradurre il linguaggio poetico in un’esperienza visiva unica. I colori intensi e i dettagli fluttuanti amplificano l’esperienza emotiva, trasformando il foglio in un universo poetico e visionario.

Joan Miró’s etching for Le Marteau sans maître represents an extraordinary example of his ability to translate poetic language into a unique visual experience.

The intense colors and fluctuating details amplify the emotional experience, transforming the sheet of paper into a poetic and visionary universe.

Le Lézard aux Plumes d’Or è una serie di 15 litografie realizzate nel 1971. Come negli haiga giapponesi (dove un’immagine accompagna un breve poema, spesso un haiku), Miró fonde poesia e immagine in un tutt’uno armonico. In quest’opera il testo poetico non descrive l’immagine, ma la completa, evocando un universo sensoriale e simbolico.

Le Lézard aux Plumes d’Or is a series of 15 lithographs created in 1971. As in Japanese haiga (where an image accompanies a short poem, often a haiku), Miró fuses poetry and image into a harmonious whole. In this work, the poetic text does not describe the image, but complements it, evoking a sensorial and symbolic universe.

Ubu Roi è un’opera teatrale scritta dal drammaturgo francese Alfred Jarry. Miró rimase affascinato dall’opera di Jarry: un testo che segnò una rivoluzione nella letteratura teatrale con il suo linguaggio anarchico e dissacrante. Miró crea un mondo popolato da creature fantastiche, forme biomorfe e figure grottesche, che sembrano fluttuare in uno spazio indefinito.

Ubu Roi is a play written by French playwright Alfred Jarry. Miró was fascinated by Jarry’s work: a text that marked a revolution in theatrical literature with its anarchic and irreverent language. Miró creates a world populated by fantastical creatures, biomorphic forms, and grotesque figures, who seem to float in an undefined space.

Villa Fiorentino

Piano di Sorrento - Terrazza Belvedere di Villa Fondi de Sangro

Direzione artistica: Paolo Scibilia

COMUNE DI PIANO DI SORRENTO

Assessorato al Turismo e Spettacolo

S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento

ESTATE BLU 2025

I CONCERTI DI VILLA FONDI

5 luglio, ore 21.00

JIA LI - pianoforte“

Note d’avorio”: Da Chopin alla Cina....

2 Settembre, ore 20.30

2 S ETTEMBRE, o RE 20.30

5 luglio, ore 21.00

LORENzO MEO – pianoforte

JIA LI - pianoforte“

“R ACCONTI AL PIANOFORTE”: DA SCHUMAN A LISzT”

Note d’avorio”: Da Chopin alla Cina....

2 Settembre, ore 20.30

LORENZO MEO – pianoforte

4 S ETTEMBRE, o RE 20.30

“Racconti al Pianoforte”: da Schuman a Liszt”

MARIA GIULIA MILANO - soprano STEFANIA DE SANTI – pianoforte “ACCORDI DI DIVINE CORDE”

4 Settembre, ore 20.30

MARIA GIULIA MILANO - soprano PAOLO SCIBILIA – pianoforte

“Accordi di Divine Corde”

6 S ETTEMBRE, o RE 20.30

6 Settembre, ore 20.30

Festival pianistico e di Musica da camera

LORENZO MEO – pianoforte

Comune di Piano di Sorrento

“Racconti al Pianoforte”: da Schuman a Liszt”

TULLIO zORzET – violoncello HELGA PISAPIA – pianoforte “IMPRESSIONI DI FRANCIA E SPAGNA”

III Edizione – Estate 2025

4 Settembre, ore 20.30

Ass.to al Turismo e Spettacolo

TULLIO ZORZET – violoncello HELGA PISAPIA – pianoforte “Impressioni di Francia e Spagna”

MARIA GIULIA MILANO - soprano PAOLO SCIBILIA – pianoforte

S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento ESTATE BLU 2025

“Accordi di Divine Corde”

P IANO DI S ORRENTO

6 Settembre, ore 20.30

9 Settembre, ore 20.30

9 S ETTEMBRE, o RE 20.30

NICOLA MOGAVERO - sassofono ANNA MARIA CALI’ - pianoforte "Viaggio musicale nelle Americhe"

I CONCERTI DI VILLA FONDI

TULLIO ZORZET – violoncello HELGA PISAPIA – pianoforte

T ERRAzz A B ELVEDERE DI V ILLA F ONDI

“Impressioni di Francia e Spagna”

Festival pianistico e di Musica da Camera – III edizione 2025 III Edizione – Estate 2025

9 Settembre, ore 20.30

DE S ANGRO

NICOLA MOGAVERO - sassofono ANNA MARIA CALI’ - pianoforte

NICOLA MOGAVERO - sassofono ANNA MARIA CALI’ - pianoforte “VIAGGIO MUSICALE NELLE AMERICHE”

11 Settembre, ore 20.30

SAMANTHA SAPIENZA - soprano NADIA TESTA – pianoforte “Sogno: Lirico”: Dall’ Opera alla Canzone

11 S ETTEMBRE, o RE 20.30

Comune di Piano di Sorrento

Ass.to al Turismo e Spettacolo

"Viaggio musicale nelle Americhe"

Piano di Sorrento - Terrazza Belvedere di Villa Fondi de Sangro

SAMANTHA SAPIENzA - soprano NADIA TESTA – pianoforte

S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento

“SOGNO: LIRICO”: DALL’ OPERA ALLA C ANzONE

INGRESSO GRATUITO / FREE ENTRANCE

ESTATE BLU 2025

Direzione artistica: Paolo Scibilia

Direzione artistica: Paolo Scibilia

11 Settembre, ore 20.30

SAMANTHA SAPIENZA - soprano NADIA TESTA – pianoforte

“Sogno: Lirico”: Dall’ Opera alla Canzone

Fino ad esaurimento posti a sedere / Subject to availability of seats

Il programma potrebbe variare per cause di forza maggiore / Program may be subject to slight variation

INGRESSO GRATUITO / FREE ENTRANCE

INGRESSO GRATUITO / FREE ENTRANCE

Fino ad esaurimento posti a sedere / Subject to availability of seats

I CONCERTI DI VILLA FONDI

Fino ad esaurimento posti a sedere / Subject to availability of seats Il programma potrebbe variare per cause di forza maggiore / Program may be subject to slight variation

Il programma potrebbe variare per cause di forza maggiore / Program may be subject to slight variation

L’Assessore al Turismo, Giovanni Iaccarino

L’Assessore al Turismo, Giovanni

5 luglio, ore 21.00

JIA LI - pianoforte“

Note d’avorio”: Da Chopin alla Cina....

2 Settembre, ore 20.30

LORENZO MEO – pianoforte

“Racconti al Pianoforte”: da Schuman a Liszt”

4 Settembre, ore 20.30

Festival pianistico e di Musica da Camera – III edizione 2025 III Edizione – Estate 2025

Piano di Sorrento - Terrazza Belvedere di Villa Fondi de Sangro

Direzione artistica: Paolo Scibilia

MARIA GIULIA MILANO - soprano PAOLO SCIBILIA – pianoforte

“Accordi di Divine Corde”

6 Settembre, ore 20.30

TULLIO ZORZET – violoncello HELGA PISAPIA – pianoforte

“Impressioni di Francia e Spagna”

9 Settembre, ore 20.30

NICOLA MOGAVERO - sassofono ANNA MARIA CALI’ - pianoforte

"Viaggio musicale nelle Americhe"

11 Settembre, ore 20.30

SAMANTHA SAPIENZA - soprano NADIA TESTA – pianoforte

“Sogno: Lirico”: Dall’ Opera alla Canzone

INGRESSO GRATUITO / FREE ENTRANCE

Fino ad esaurimento posti a sedere / Subject to availability of seats

Il programma potrebbe variare per cause di forza maggiore / Program may be subject to slight variation

5 luglio, ore 21.00

JIA LI - pianoforte“ Note d’avorio”: Da Chopin alla Cina....

2 Settembre, ore 20.30

LORENZO MEO – pianoforte

“Racconti al Pianoforte”: da Schuman a Liszt”

4 Settembre, ore 20.30

MARIA GIULIA MILANO - soprano PAOLO SCIBILIA – pianoforte

“Accordi di Divine Corde”

6 Settembre, ore 20.30

TULLIO ZORZET – violoncello HELGA PISAPIA – pianoforte

“Impressioni di Francia e Spagna”

9 Settembre, ore 20.30

NICOLA MOGAVERO - sassofono ANNA MARIA CALI’ - pianoforte "Viaggio musicale nelle Americhe"

11 Settembre, ore 20.30

SAMANTHA SAPIENZA - soprano NADIA TESTA – pianoforte

“Sogno: Lirico”: Dall’ Opera alla Canzone

INGRESSO GRATUITO / FREE ENTRANCE

Fino ad esaurimento posti a sedere / Subject to availability of seats

Il programma potrebbe variare per cause di forza maggiore / Program may be subject to slight variation

L’Assessore al Turismo, Giovanni Iaccarino Il

Piazza della Vittoria, 5 • 80067 SORRENTO • tel. 081 8781024
Il Sindaco, Salvatore Cappiello
Iaccarino
Il Sindaco, Salvatore Cappiello
L’Assessore al Turismo, Giovanni Iaccarino Il Sindaco, Salvatore Cappiello
Sindaco, Salvatore Cappiello
L’Assessore al Turismo, Giovanni Iaccarino
Il Sindaco, Salvatore Cappiello

DAL 5 AL 25 SETTEMBRE - ChIESA DI SAN PAOLO

PERSONAGGI, INTERPRETI E PROTAGONISTI DELLA MUSICA CLASSICA A SORRENTO

SORRENTO CLASSICA

Siriapre nuovamente ai grandi eventi ed alla grande musica, con la XVIII edizione 2025 di “Sorrento Classica”, il festival internazionale estivo di Sorrento, dedicato alla musica classica e non solo, firmato dalla direzione artistica del M° Paolo Scibilia, organizzato dalla S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento, nell’ambito degli eventi artistici, culturali e turistici della città.

Collaborano inoltre: Regione Campania, Arcidiocesi Sorrento - Castellammare di Stabia, istituzioni ed aziende patners. Edizione “light” a fine Estate e cambio di location quella di quest’anno, con solo sei appuntamenti musicali serali, programmati dal 5 al 25 settembre 2025 alle 21:00, presso la Chiesa di San Paolo, dedicati ai personaggi, interpreti e protagonisti della grande musica classica, ma che riconferma la kermesse artistica prestigiosa ed i programmi di richiamo di sempre, in esclusiva e anteprima assoluta per Napoli e Provincia.

Si riparte il 5 settembre con la Sorrento Classica Festival Orchestra & La Cruna del Lago band, diretti dal M.stro Leonardo Quadrini ed un tributo al celebre cantautore italiano, Franco Battiato, per 80° anniversario della nascita.

Il 10 settembre, Oscar Movies

Ensemble propone “The sound of movies Concert”, con un percorso cronologico di grandi temi, colonne sonore e premi Oscar che hanno fatto grande la musica da film nel mondo.

Il 14 settembre, Andrea Bacchetti, definito dal quotidiano “La Repubblica” il “pianista di Bach più talentoso in Italia” ed alla ribalta internazionale sui più grandi palchi di musica classica del mondo, In programma “La mia vita con un Pianoforte”, un incontro che permetterà di conoscere il rinomato e stimato pianista sotto vari punti di vista. Il pubblico avrà infatti l’opportunità di assistere ad un’esecuzione unica, quella di uno straordinario talento, esigente e passionale.

Il 17 settembre, il pianista Gianluca Luisi è interprete magistrale del programma “Omaggio a Fryderyk Chopin”.

Luisi è considerato dalla critica internazionale uno dei migliori pianisti italiani del nostro tempo e nuovo mirabile interprete di J.S. Bach.

22 settembre, le due stelle del concertismo internazionale, Aiman Mussakhajayeva - violino e Yuri Bogdanov pianoforte, interpreteranno musiche di Bach, Mendelssohn, Frank, Saent Saens e Sarasate sui celeberrimi strumenti musicali da concerto, cui è intitolato il programma “Stradivari & Steinway Concert” e dei quali sono accreditati artisti internazionali.

Chiude il festival, il 25 settembre, Giuseppe Nova Classic in Jazz Trio (Giuseppe Nova flauto, Giorgio Boffa contrabbasso, Giovanni Scotta pianoforte), con l’insolito programma “Bach in Jazz!. Una rivisitazione originale in chiave Jazz dei celebri concerti Brandeburghesi di Johann Sebastian Bach, oltre ad altri celebri brani, per rivivere con inventiva ed energia le immortali melodie barocche, nelle trascrizioni originale di Giovanni Scotta.

Paolo Scibilia, direttore artistico del festival, così commenta l’iniziativa: “Sorrento Classica” arricchisce la vita artistica e culturale della Città e la inserisce, a pieno titolo, nei circuiti dei grandi festival internazionali.

L’alta qualità artistica degli interpreti e dei programmi assicurano da anni il successo dell’iniziativa, fondendo le armonie architettoniche della chiesa di san Paolo con quelle della grande musica e richiamando a Sorrento un folto pubblico. Perché se è vero che la bellezza ispira la musica, è altrettanto vero che la musica aleggia da sempre nella nostra bellissima Terra”.

XVII SORRENTO CLASSICA 2025

The International Summer Music Festival of Sorrento

Reopen to major events and great music with the 18th edition of “Sorrento Classica” 2025, Sorrento’s international summer festival, dedicated to classical music and beyond. Under the artistic direction of Maestro Paolo Scibilia, it is organized by the S.C.S. Società dei Concerti di Sorrento, as part of the city’s artistic, cultural, and tourism events. Collaborating partners include the Campania Region, the Archdiocese of Sorrento - Castellammare di Stabia, and partner institutions and companies. This year’s “light” edition will be held at the end of the summer and features a change of venue, with only six evening musical events scheduled from September 5th to 25th, 2025, at 9:00 PM, at the Church of San Paolo. This prestigious artistic event and its usual appeal will be an exclusive and first-ever preview for Naples and the surrounding province. It will restart on September 5th with the Sorrento Classica Festival Orchestra & La Cruna del Lago band, conducted by Maestro Leonardo Quadrini, and a tribute to the celebrated Italian singer-songwriter Franco Battiato, on the 80th anniversary of his birth. On September 10th, the Oscar Movies Ensemble presents “The Sound of Movies Concert,” featuring a chronological journey through the great themes, soundtracks, and Oscar winners that have shaped film music worldwide. On September 14th, Andrea Bacchetti, described by the newspaper “La Repubblica” as “the most talented Bach pianist in Italy” and an international sensation on the world’s greatest classical music stages, will present “My Life with a Piano,” a meeting that will allow audiences to get to know the renowned and esteemed pianist from various perspectives. Audiences will have the opportunity to witness a unique performance, that of an extraordinary talent, demanding and passionate. On September 17th, pianist Gianluca Luisi will be a masterful interpreter of the program “Homage to Fryderyk Chopin.” Luisi is considered by international critics to be one of the finest Italian pianists of our time and a new and admirable interpreter of J.S. Bach.

On September 22nd, two international concert stars, Aiman Mussakhajayeva (violin) and Yuri Bogdanov (piano), will perform music by Bach, Mendelssohn, Frank, Saent-Saens, and Sarasate on the celebrated concert instruments, which form the title of the “Stradivari & Steinway Concert” program, and which feature accredited international artists. The festival closes on September 25th with the Giuseppe Nova Classic in Jazz Trio, with the unusual program “Bach in Jazz!”. An original jazz reinterpretation of Johann Sebastian Bach’s famous Brandenburg Concertos, along with other famous pieces, to relive the immortal Baroque melodies with inventiveness and energy, in Giovanni Scotta’s original transcriptions.

Paolo Scibilia, artistic director of the festival, comments on the initiative: “Sorrento Classica” enriches the artistic and cultural life of the city and places it firmly on the circuit of major international festivals. The high artistic quality of the performers and the programs have ensured the success of the initiative for years, blending the architectural harmonies of the Church of San Paolo with those of great music and attracting large audiences to Sorrento. Because if it’s true that beauty inspires music, it’s equally true that music has always hovered in our beautiful land.

Inizio concerti ore 21:00 - Concerts start at 9:00 PM

Ingresso a pagamento fino ad esaurimento posti a sedere. Biglietti: Posto unico € 20,00

Paid admission subject to availability. Tickets: Single seat €20.00

Il ricavato della biglietteria, al netto delle spese di organizzazione, sarà devoluto a scopi benefici The proceeds from the ticket office, net of administrative costs, will be donated to charitable causes.

Biglietteria e Prevendita: Ingresso Chiostro S. Francesco (Tel. 3394429217).

Orario di apertura: 10:00 - 12:00 / 15:00 - 18:30 / Chiesa S. Paolo: un’ ora prima orario inizio concerto.

Ticket office and Presale: Entrance to the San Francesco Cloister (Tel. 3394429217).

Opening hours: 10:00 - 12:00 / 15: 00 - 18:30 / St. Paul’s Church: one hour before the concert starts. Prevendita Online: www.ticketgate.it

Online advance sales: www.ticketgate.it

Infopoint: Ufficio Turistico Circolo Forestieri - Sedi Infopoint Sorrento, Fondazione Sorrento. Il programma potrebbe subire variazioni per cause di forza maggiore.

Open from May to October, the bar is located on the rooftop terrace of the Grand Hotel La Favorita which boasts a spectacular view of the Bay of Naples and Mount Vesuvius. A ne selection of signature cocktails will accompany your amazing sunset views and during your after dinner live music evenings.

O’ Parrucchiano restaurant is a culinary adventure unlike any other, providing guests with the most fragrant and picturesque experience in Sorrento. Have you ever dreamed about eating under a sky full of lemons?

SORRENTO ATTRAVERSO LE IMMAGINI DEL PASSATO

Siamo

così presi dal frenetico svolgersi della nostra vita che, in alcuni casi, perdiamo di vista i particolari.

È innegabile: per soffermarsi attentamente sui dettagli, al di là di tutto, occorre la calma.

Eppure, in molti casi, bisognerebbe fermarsi, magari nel bel mezzo dell’affollata e pittoresca via San Cesareo a Sorrento, tra turisti e commercianti, suoni e colori di una Sorrento frenetica, affollata e piena di vita. All’altezza del civico n.47, dopo aver superato la celebre fontana dello “Schizzariello”, si resta colpiti dalla severa facciata di una chiesa, ascrivibile al ‘700.

Basterebbe osservare, al di sopra del portale in piperno, la dolce figura affrescata all’interno di un piccolo ovale per comprendere quale sia l’intitolazione della chiesa. È l’Addolorata, cioè la Vergine rassegnata e sofferente per i 7 “dolori” patiti nel corso della sua vita.

dove esisteva, all’interno delle mura cittadine, un rigoglioso giardino. Erano stati i confratelli della Congregazione della Vergine dei sette dolori (fondata, a Sorrento, nel 1728 dai patrizi dei seggi di Porta e Dominova), alla disperata ricerca di una sistemazione, a volere la costruzione di questa chiesetta, ricca di stucchi ariosi e di opere d’arte d’impronta chiaramente settecentesca (stupenda, per la sua espressività, è la statua dell’Addolorata).

Poi, al di sopra del portale, i confratelli vollero porre un segno tangibile della loro devozione, un affresco della Vergine.

Si chiudeva, così, un cerchio ideale: nel 1737, infatti, Sorrento si rifugiava sotto al manto della Vergine, eleggendo a compatrona cittadina l’Addolorata. Oggi, in un clima del tutto diverso, la chiesa dell’Addolorata è una sorta di museo e i confratelli, ormai da un secolo e mezzo, sono soltanto un ricordo. Ma il picco-

Ricorre, il 15 settembre, la festività della Madonna Addolorata, particolarmente venerata nel borgo marinaro di Puolo.

Il piccolo affresco raffigurante la Vergine Addolorata, ascrivibile agli anni ‘30 del ‘700, è visibile al sopra del portale dell’omonima chiesa, al n.47 di via San Cesareo a Sorrento.

Gennaro Galano (sito web “La Grotta di Giano”)

UN PONTE TRA PASSATO E FUTURO

Quasi

per gioco, più o meno 5 anni fa, ha preso il via un progetto di digitalizzazione destinato alla realizzazione di una biblioteca digitale dedicata alla storia e alla cultura della Penisola Sorrentina.

Il lavoro, iniziato presso la sede dell’Archeoclub Lubrense, si è via via esteso alle biblioteche locali, a quelle Nazionali di Firenze e di Napoli (tramite l’acquisto di scansioni ad alta definizione) e ai tanti “amici” che, con grande entusiasmo e disponibilità, hanno permesso ai volontari la digitalizzazione di libri, opuscoli, riviste, documenti, fotografie, stampe e tanto, tanto altro.

Dietro a questo lavoro titanico, che ha già portato alla digitalizzazione di oltre 3500 “pezzi”, tra libri e giornali, c’è il dott. Liberato Gargiulo, un dentista con l’hobby della storia.

Sembra di parafrasare, in un certo senso, il titolo che Goffredo Acampora diede alla sua ricerca sullo storico Gennaro Maldacea; eppure, tassello su tassello, Liberato ha dato il via al progetto assieme a Stefano Ruocco, il vulcanico e fattivo presidente dell’Archeoclub Lubrense.

Da quell’idea, cioè digitalizzare opuscoli e testi rari per offrire agli studiosi e ai semplici studenti informazioni a portata di “click”, si è sviluppato un progetto dedicato all’intera Penisola Sorrentina, molto più elaborato e ambizioso.

Pur di salvare la memoria, costruendo un ponte tra passato e futuro, occorre raccogliere e rendere facilmente consultabile

tutto ciò che riguarda la storia e la cultura locale, agendo nel presente.

Per questo motivo, al nucleo iniziale di “sognatori”, si sono aggiunti il giovane Marco Izzo, studente di ingegneria con la passione per l’intarsio sorrentino e per la cultura locale, e Gennaro Galano, docente di italiano presso il Liceo Artistico “Francesco Grandi”, diplomato in archivistica e cultore di storia locale.

Pian piano, attraverso l’aiuto fornito dalle istituzioni, dalle associazioni e dai semplici privati, Gennaro Galano, Liberato Gargiulo e Marco Izzo, sognano di rendere tutte queste informazioni disponibili in rete, creando una biblioteca digitale da intitolare a due grandi della cultura sorrentina, dimenticati nonostante avessero fatto tanto, tantissimo: Manfredi Fasulo e Silvio Salvatore Gargiulo (Saltovar). Sembrerebbe utopia, ma è, in realtà, un sogno che si avvera: è in corso infatti una titanica opera di censimento e digitalizzazione delle fonti storiche riguardanti la

Penisola Sorrentina, da rendere disponibili e fruibili al pubblico. Si tratta di nuova idea di intendere la storia locale, prediligendo la condivisione e l’accessibilità, senza chiusure né limitazioni. Il portale de “La Biblioteca Storica della Penisola Sorrentina” è un vero e proprio “contenitore” digitale che servirà a censire e a consultare migliaia di opuscoli, riviste, giornali, testi rari, documenti e fotografie riguardanti la Penisola Sorrentina.

Il tutto, ovviamente, gratis, seguendo il principio che la vera cultura è condivisione, scambio, dialogo.

Chiunque, leggendo queste righe e condivendo questa idea di cultura, potrà sostenere e seguire la “Biblioteca Storica della Penisola Sorrentina”.

Si potrà segnalare (magari inviandolo via mail, in qualsiasi formato) materiale raro sulla Penisola Sorrentina.

Come era solito ripetere, nel corso della sua vita, il poeta Saverio Mollo: “non si può amare ciò che non si conosce”.

www.bibliotecastoricasorrentina.it/ info@bibliotecastoricasorrentina.it

D10

A digital library for the Sorrento Peninsula, a bridge between past and future

Almostfor fun, about five years ago, a digitization project began to create a digital library dedicated to the history and culture of the Sorrento Peninsula.

The work, which began at the Archeoclub Lubrense, gradually expanded to local libraries, the national libraries of Florence and Naples (through the purchase of high-definition scans), and to the many “friends” who, with great enthusiasm and willingness, allowed volunteers to digitize books, brochures, magazines, documents, photographs, prints, and much, much more.

Behind this herculean task, which has already led to the digitization of over 3,500 books and newspapers, is Dr. Liberato Gargiulo, a dentist with a passion for history. It seems like a paraphrase, in a certain sense, of the title Goffredo Acampora gave to his research on the historian Gennaro Maldacea; yet, piece by piece, Liberato launched the project together with Stefano Ruocco, the dynamic and proactive president of the Archeoclub Lubrense.

From that idea—to digitize rare brochures and texts to offer scholars and students information just a click away—a much more elaborate and ambitious project dedicated to the entire Sorrento Peninsula developed. In order to preserve memory, building a bridge between past and future, it is necessary to collect and make easily accessible everything related

to local history and culture, acting in the present.

For this reason, the initial core of “dreamers” was joined by the young Marco Izzo, an engineering student with a passion for Sorrento inlay and local culture, and Gennaro Galano, an Italian teacher at the “Francesco Grandi” Art School, a graduate in archives and an expert in local history.

Little by little, with the help of institutions, associations, and private individuals, Liberato, Gennaro, and Marco dream of making all this information available online, creating a digital library named after two great figures of Sorrento culture, forgotten despite their achievements: Manfredi Fasulo and Silvio Salvatore Gargiulo (Saltovar).

It may seem like a utopia, but it’s actually a dream come true: a titanic effort is underway to catalog and digitize historical sources relating to the Sorrento Peninsula, to make them available and accessible to the public. This represents a new approach to local history, prioritizing sharing and accessibility, without closures or limitations. The “Historical Library of the Sorrento Peninsula” portal is a true digital “container” that will serve to catalog and consult thousands of brochures, magazines, newspapers, rare texts, documents, and photographs relating to the Sorrento Peninsula. All this, of course, is free, following the principle that true culture is sha-

ring, exchange, and dialogue. Anyone who reads these lines and shares this idea of culture can support and follow the “Historical Library of the Sorrento Peninsula.” You can report (perhaps by email,

in any format) rare material on the Sorrento Peninsula.

As the poet Saverio Mollo often repeated throughout his life: “You cannot love what you do not know.”

UN PRE z IOSO E RARO LI b RO CUSTODITO TRA GLI SCAFFALI DELLA bI b LIOTECA DEL M USEO CORREALE

La Biblioteca del Museo Correale venne istituita con delibera del 10 ottobre 1918 ed aperta il 10 maggio 1924, assieme al museo.

Benemeriti artefici della costituzione di buona parte del fondo librario ivi custodito furono i sorrentini Manfredi Fasulo, Mariano Vervena e Silvio Salvatore Gargiulo (Saltovar): come si evince dalla dedica del 1939, vergata a inchiostro sul frontespizio del libro, proprio a quest’ultimo si deve uno splendido dono alla biblioteca Correale. Trattasi di una rara edizione de “La Sirena” un (libro) augurio per il Capodanno del 1860, a cura di Vincenzo Torelli.

Il Torelli (1807-1882) è considerato uno tra i più importanti giornalisti e editori napoletani dell’Ottocento, fondatore della rivista letteraria Omnibus, fortunato e longevo periodico napoletano dell’epoca.

Tra le iniziative editoriali del Torelli va certamente ricordata la pubblicazione annuale di una strenna natalizia dal titolo La Sirena. Questi libri augurali, ricchi di articoli, immagini e contributi letterari di vario genere, accompagnarono i lettori del Torelli per oltre tre lustri, divenendo introvabili rarità.

Il pregiato volume custodito presso la Biblioteca Correale fu edito per il Capodanno dell’anno 1860 per le stamperie del Fibreno.

Probabilmente tra le edizioni più belle e curate tra quelle oggi note sul mercato antiquario librario, stupisce ed affascina

per la preziosa eleganza della sua copertina: realizzata in seta color avorio, presenta bordi ed angoli rinforzati da elementi metallici, forse in argento, a motivi floreali.

Ma a rendere inusuale la copertina del volume e ad accrescerne la rarità, è la presenza di tre medaglioni ovali, circondati da una cornice decorativa in filigrana a raggiera, all’interno dei quali sono collocate tre graziose miniature devozionali in smalto.

La placchetta del medaglione superiore raffigura la Madonna con il Bambino, quella del medaglione centrale - il più grande - rappresenta la Crocifissione con tre figure ai piedi della croce, mentre il medaglione inferiore reca l’immagine di una figura femminile raccolta in preghiera.

Il titolo del volume è riportato con decorazioni in oro sul dorso, mentre la quarta di copertina, anch’essa in seta, presenta un ramage floreale impresso in oro con piccole borchie metalliche ai quattro lati.

L’edizione include testi di famosi autori dell’epoca, che spaziano dalla storia alla letteratura, dalla cronaca alla poesia, con un omaggio iniziale alla memoria di Torquato Tasso e alla sua partenza da Sorrento, nella citazione del poeta Cabianca. A rendere ancora più preziosa questa edizione de La Sirena, la XIV dall’anno della sua prima pubblicazione, sono le quattro belle incisioni contenute tra le pagine del volume.

A precious and rare book kept in the Correale Museum library

The Correale Museum Library was established by resolution on October 10, 1918, and opened on May 10, 1924, together with the museum. Manfredi Fasulo, Mariano Vervena, and Silvio Salvatore Gargiulo (Saltovar) were the worthy architects of the establishment of a large part of the library’s collection.

As can be seen from the dedication written in ink on the title page of the book in 1939, it is to the latter that we owe a splendid gift to the Correale Library. It is a rare edition of “La Sirena” (The Mermaid), a book published for New Year’s Day 1864, edited by Vincenzo Torelli.

Torelli (1807-1882) is considered one of the most important Neapolitan journalists and publishers of the 19th century, one of the

founders of the literary magazine Omnibus, one of the main and longest-running Neapolitan periodicals of the time.

Among Torelli’s publishing initiatives, the annual publication of a Christmas gift entitled La sirena is certainly worth mentioning. These greeting books, rich in articles, images, and literary contributions of various kinds, accompanied Torelli’s readers for over fifteen years, becoming rare and hard to find.

The valuable volume kept at the Correale Library was published for New Year’s Eve 1860 by the Fibreno printing house. Probably one of the most beautiful books currently known on the antique book market, it amazes and fascinates with its precious cover: made of ivory-colored silk, it has

edges and corners reinforced with metal elements, possibly silver, with floral motifs.

But what makes the cover of the volume unusual and increases its rarity is the presence of three oval medallions, surrounded by a decorative filigree frame in a radial pattern, inside which are three graceful devotional miniatures painted on enamel.

The upper medallion depicts the Madonna and Child, the central medallion the largest represents the Crucifixion with three figures at the foot of the cross, while the lower medallion bears a female figure gathered in prayer.

The title of the volume is printed in gold on the spine, while the back cover, also in silk, features a floral pattern embossed in gold with small metal studs on all four sides.

The edition includes texts ranging from history to literature, from news to poetry, with an initial tribute to the memory of Torquato Tasso and his departure from Sorrento, in a quote from the poet Cabianca. What makes this edition of La Sirena, the 14th since its first publication, even more valuable are the four beautiful engravings contained within the pages of the small volume.

CENTRO STORICO DI SORRENTO

Via Parsano

Via degli Aranci

Via Sersale - Corso Italia

Via Pietà

Via Luigi de Maio

Piazza S. Antonino

Via S. Francesco

Piazza F. Saverio Gargiulo

Via Vittorio Veneto

Via Tasso - Via S. Nicola

Via 2° Traversa Fuoro

Via Fuoro - Via S. Cesareo

Piazza Tasso - Corso Italia

Le antiche mura

Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa.

Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi.

Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni.

chiesa dei Servi di Maria

In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.

cattedrale

In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.

campanile del duomo

Episcopio

Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec.

casa quattrocentesca

Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso.

Palazzo correale (secolo XIV)

La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento.

Palazzo Veniero (secolo XIII)

Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.

casa correale in Piazza Tasso. Sulla piazza principale, anticamente chiamata largo del Castello, e precisamente nell’angolo in cui ha inizio via Pietà, si affaccia un altro palazzo della famiglia Correale. L’iscrizione sul cartiglio marmoreo del portale ha la data del 1768, ma si sa però che già nel XV secolo trovavasi lì una casa della stessa famiglia che venne poi totalmente trasformata dal rifacimento settecentesco.

Santuario della Madonna del carmine

Ricostruita alla fine del ‘500 su una precedente e antica chiesa dedicata ai S. Martiri Sorrentini, la Chiesa è ad una sola navata. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine Bruna di Napoli.

Si possono ammirare quadri di buona fattura di artisti del ‘600 e del ‘700 nonchè due artistici reliquiari in legno intarsiato del 1600.

Sedile di Porta (secolo XVI)

Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello.

Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino.

Basilica di S. antonino

L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona.

Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai.

Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo.

chiesa della Grazie

La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500.

La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio

chiesa e chiostro S. Francesco

L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali.

Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo.

casa del Tasso

A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.

chiesa e Monastero di San Paolo

La chiesa è annessa all’antico monastero delle monache benedettine risalente al nono secolo e ora sede di un Istituto scolastico. È costituita da una navata con volta a botte e lunette ed è ricca di decorazioni, stucchi e tele del settecento. Da notare il pavimento in maiolica su fondo di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.

chiesa del Rosario

già dei SS. Felice e Baccolo

Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo.

casa di cornelia Tasso

Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta.

chiesa SS. annunziata

L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.

Sedile dominova

Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI.

In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.

La Sirena di Sorrento

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ABBIGLIAMENTO E

SORRENTO

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Carmela Celentano

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Vico S. Aniello

HISTORICAL CENTRE

. Via Parsano

Cathedral Belltower

Via degli Aranci

Via Sersale - Corso Italia

Via Pietà

Via Luigi de Maio

Piazza S. Antonino

Via S. Francesco

Piazza F. Saverio Gargiulo

Via Vittorio Veneto

Via Tasso - Via S. Nicola

Via 2° Traversa Fuoro

Via Fuoro - Via S. Cesareo

Piazza Tasso - Corso Italia

The old walls

The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.

Church of the

Servants of Mary

In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods.

Cathedral

In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.

Bishop’s Palace

Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.

Fifteenth Century House

The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out.

Correale Palace (XIVth century)

The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coatof-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s.

Veniero Palace (XIIIth century)

Th is building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. The inlaid tufo decoration develops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif.

The Correale House in the Tasso Square

In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.

Sanctuary of Carmine

(St. Mary of Carmelo)

Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century.

Porta Seat (XVIth century)

In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club.

Basilica of St. Antonino

Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century.

The Church of St. Mary of the Miracles (S. Maria delle Grazie)

The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio.

Church and Cloister of St. Francis

The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.

House of Tasso

On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born in 1544.

Church and Monastery of St. Paul

The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork.

Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica.

Church of the Rosary, formetly of Saint Felice and Baccolo Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century.

House of Cornelia Tasso

At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony).

Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro.

In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet.

Church of Annunciation

The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated.

The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses.

They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854.

Dominova Seat

This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century.

It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes.

The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style.

The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.

NEL TEMPO DELLE MORE

C’èun tempo dell’estate che non è fatto solo di mare, ma di attese, sentieri, gesti ripetuti. Per me quel tempo aveva il suo cuore tra la Regina Giovanna e la Solara. Da bambino con i miei genitori, poi da adolescente con gli amici, quelle insenature della costa sorrentina erano il mio altrove: un luogo sospeso, dove reinventare la vita, giocare a essere altro da sé, seguendo ritmi lenti e sognanti, alla Battiato, sulla sua solitary beach. Chi conosce quei luoghi sa che il vero incanto comincia prima ancora di arrivare: lungo l’antica via pedonale che dal Capo di Sorrento scende al mare.

Tra muri a secco, rovi intrecciati, fichi d’India, ulivi e odore di mirto, quel sentiero è un ingresso iniziatico alla libertà. E proprio lì, in cima a un vecchio muro di cinta, si allungava una colonia di rovi che per noi era una tappa obbligata: ufficialmente per riprendere fiato, ma in verità per raccogliere e mangiare quelle more gonfie, scure, saporite. Ci pizzicavamo le dita tra le spine, ci macchiavamo le labbra. E ridevamo. Era un sapore d’estate, selvatico e segreto.

Il “Rubus ulmifolius”, comunemente noto come mora selvatica, è uno dei protagonisti meno celebrati del paesaggio mediterraneo. Pianta pioniera e resistente, cresce spontaneamente ai margini dei sentieri, nei ruderi, tra i terrazzamenti incolti, lungo i muretti che si affacciano sul mare o incorniciano le colline sorrentine. È una pianta liminale, che segna il confine tra il selvatico e l’addomesticato, tra l’orto e la macchia.

La sua storia è antichissima: il rovo accompagna l’uomo sin dal

Neolitico. Frutti simili alle more selvatiche sono stati ritrovati in insediamenti lacustri preistorici e i Greci ne conoscevano già le proprietà medicamentose. Nel cristianesimo, ha una funzione altamente simbolica: basti pensare alla corona di spine di Cristo, realizzata – secondo alcuni esegeti – proprio intrecciando rami di rovo. In quel gesto di violenza e sacralità si concentra tutta l’ambiguità del rovo: pianta che punge e salva, che marchia e protegge, che separa il mondo dei vivi da quello del divino. Proprio su questo confine tra simbolo naturale e struttura rituale si è soffermato l’antropologo Alfonso Maria Di Nola che nell’“arco di rovo”, una sorta di soglia da attraversare, ha individuato un residuo di antichissimi riti di guarigione del cattolicesimo popolare per quanto riguarda l’ernia inguinale, tra il male da espellere e la rigenerazione del sofferente.

Quella delle more è una bellezza umile e ostinata, ma anche un simbolo di isolamento e intensità: ricche di antiossidanti, vitamina C, fibre e antociani, le more sono un piccolo tesoro nutrizionale, perché aiutano a regolare il metabolismo, a rafforzare il sistema immunitario e a proteggere la vista. D’altronde, le nostre nonne ne facevano sciroppi “per la tosse”, marmellate “per l’inverno”, crostate dense che sapevano di casa. Non a caso, la mora è un frutto che non si coltiva, ma si ricorda: la sua forza sta nella capacità di evocare, non solo sapori, ma luoghi, relazioni, età della vita. È il frutto di chi ha camminato, di chi ha guardato in alto, di chi si è fatto pungere pur di raggiungere qualcosa di dolce.

STORIES OF TASTE, THORNS AND SYMBOLS In the Time of Blackberries

There’s a time in summer that’s not just about the sea, but about waiting, paths, and repeated gestures. For me, that time was centered between Regina Giovanna and Solara. As a child with my parents, then as a teenager with friends, those coves on the Sorrento coast were my otherworldly place: a suspended place, where I could reinvent life, play at being something other than myself, following a slow, dreamy rhythm, à la Battiato, on his solitary beach. Those who know those places know that the true enchantment begins before you even arrive: along the ancient pedestrian path that descends from Capo di Sorrento to the sea. Between dry stone walls, woven brambles, prickly pears, olive trees, and the scent of myrtle, that path is an initiatory gateway to freedom. And right there, atop an old boundary wall, a colony of brambles stretched out, a must-see for us: officially to catch our breath, but really to pick and eat those plump, dark, flavorful blackberries. We pricked our fingers between the thorns, stained our lips. And we laughed. It was a taste of summer, wild and secret.

The “Rubus ulmifolius,” commonly known as wild blackberry, is one of the less celebrated protagonists of the Mediterranean landscape. A pioneering and hardy plant, it grows wild along the edges of paths, in ruins, among uncultivated terraces, along low walls overlooking the sea or framing the Sorrento hills. It is a liminal plant, marking the boundary between the wild and the domesticated, between the vegetable garden and the scrub.

Its history is ancient: the bramble has accompanied man since the Neolithic. Fruits similar to wild blackberries have been found in prehistoric lakeside settlements, and the Greeks were already aware of their medicinal properties. In Christianity, it has a highly symbolic function: just think of Christ’s crown of thorns, made—according to some exegetes—by weaving bramble branches. That gesture of violence and sacredness embodies all the ambiguity of the bramble: a plant that stings and saves, that marks and protects, that separates the world of the living from that of the divine. Anthropologist Alfonso Maria Di Nola focused precisely on this boundary between natural symbol and ritual structure. In the “bramble arch,” a sort of threshold to be crossed, he identified a remnant of ancient healing rites of popular Catholicism regarding inguinal hernia, between the evil to be expelled and the regeneration of the sufferer.

Blackberries have a humble and stubborn beauty, but they’re also a symbol of isolation and intensity: rich in antioxidants, vitamin C, fiber, and anthocyanins, blackberries are a small nutritional treasure, helping regulate the metabolism, strengthen the immune system, and protect eyesight. After all, our grandmothers used them to make cough syrups, winter jams, and dense tarts that tasted like home. It’s no coincidence that blackberries aren’t cultivated, but remembered: their strength lies in their ability to evoke not just flavors, but places, relationships, and stages in life. They are the fruit of those who walked, of those who looked up, of those who allowed themselves to be stung just to reach something sweet.

A NEW MODEL OF MUSEUM FOR THE DECORATIVE ARTS

The building that houses the Museobottega stands on via S. Nicola, the historical part of the town, and is part of an ancient urban nucleus.

Its eighteenth century structure is typical of a provincial townhouse with more consequential pretensions.

The Museobottega is a polyfunctional structure designed to requalify those sectors of the decorative arts which have not only a past worthy of being recorded but also a productivity which needs to be sustained and helped to renew its contents.

In the structure the cataloguing and display of the historical production serves as the introduction to a more ample programme going beyond the conservation of our heritage. There is a need for training programmes in the specific sectors of craft activity, and an autonomous production based on the techniques and materials which represent the best in the tradition of each craft.

THE MUSEOBOTTEGA OF THE TARSIALIGNEA

THE HISTORICAL COLLECTION

is introduced by the exhibition of objects and furniture produced in the nineteenth century wich focuses on the technical and decorative characteristics of the various intarsia workshops then active in Italy.

This is designed to give to the visitor a better understanding of the specific features of the craft as it was practised in Sorrento. The exhibition of local ware is preceded by an extensive selection of paintings, prints and photographs of the setting for this local craft. Different sections in the Museobottega illustrate the evolution of production techniques, the materials used, the decorative motifs and the details of design which characterise the local production in inlaid wood.

After recognising the part played by the local School of Art in training successive generations of craftsmen, the exhibition terminates with the work of local master craftsmen produced during the nineteenth century.

RESEARCH AND PRODUCTION

The principal objective of the Museobottega is to ensure continuity for the tradition of intarsia work in Sorrento by commissioning and marketing products reflecting a cultural renaissance in the craft. It is many years since the artisan represented a composite figure uniting manual skills with design acumen, once the secret of his success.

The only way to contrast the impoverishment of the various sectors of the arts and crafts seems to be to accompany the artisan with a person well versed in the culture of the craft, able to offer assistance in the conceptual phase of production. The production of the “Alessandro Fiorentino Collection” is the tangible result of such collaboration. Intarsia work has always been considered a decorative addition to the item to which it was applied, whereas here production has been based on a new equilibrium in which the finished product is a univocal expression of formal structure.

In an age in which computeri sation has invaded all sectors of production, traditional skills have had to meet a severe challenge: some have disappeared, many have modified their systems of production, and precious few have remained faithful to traditional techniques. The modern production of intarsia work undertaken by the “Alessandro Fiorentino Collection” has swum against the tide by reaffirming the manual skills and traditional techniques of intarsia work. The collection has concentrated on two distinct sectors: the more traditional one of commonplace objects, directed to the merchandising in museum, and that of interior architecture. It made its dêbut at the International Design Center in New York in 1988, during the AIA Convention. The projects of Alessandro Fiorentino have been realised with the collaboration of local craftsmen and the conceptual contribution of his three sons, all qualified architects: Luigi, Paolo and Fabio.

Enjoy and relax

Enjoy the authentic British atmosphere in our cosy pub. Enjoy delicious fish and chips and the traditional English breakfast, accompained by a selection of beers. Follow your favourite sports on our TV screens, immersed in a vibrant atmosphere with background music. Relax in our pleasant garden bar during the nice days. An unforgettable experience awaits you!

For my good friends at the English Inn. Watercolor painting by Professor Jeff Johnston of Alfred State College, Alfred NY Coordinator of Architecture Study abroad at Sant’Anna Institute Sorrento.

51 ANNI DI CELEbRAzIONI ALLA MADONNINA DEL VERVECE

Premio Internazionale “Vervece” alla memoria di Lorenzo Balducelli, Presidente onorario della Fondazione Vervece.

Una celebrazione particolare, quella di quest’anno, che si terrà domenica 14 settembre, per ricordare soprattutto il sindaco di Massa Lubrense, recentemente scomparso, attore protagonista degli ultimi dieci anni di una manifestazione quale quella che celebra il Vervece e la sua Madonna sommersa, di spessore internazionale. Lo ricordiamo tutti in particolare in piazza Vescovado nel 2022 con la statua della Madonna sulla terrazza del Pennino a ricevere gli onori dei due comandanti (uscente ed entrante) dell’Amerigo Vespucci a ridosso del Vervece per assistere alla ricollocazione della statua ai piedi dello scoglio.

Ed ancora felice nell’accogliere il Cardinale Sepe e l’Arcivescovo di Napoli, Battaglia celebranti della Santa Messa, in ricordo e commemorazione delle vittime del mare. La Santa Messa, nell’edizione di quest’anno sarà celebrata da mons. Giulio Cerchietti, officiale della congregazione per i vescovi della Santa Sede e responsabile Ufficio Internazionale Ordinariati Militari. Oltre alla targa in memoria di Lorenzo Balducelli, sulla parete emersa dello scoglio verranno collocate “pietre” in ricordo dei sindaci Aniello Coppola, Alfonso Gargiulo, Tommaso Staiano e quella di Tommasino De Simone scomparso in mare, anni fa, a Marina del Cantone.

Riconoscimenti verranno con-

segnati ad uomini e donne della Guardia Costiera, distintisi nella salvaguardia della vita umana in mare ed all’ufficiale massese della Marina Mercantile Giuseppe Ruocco. Per la prima volta nella storia della manifestazione che come è noto, nasce nel 1974, dopo il record mondiale

di immersione in apnea di Enzo Maiorca (-87mt) e la posa di una statua della Madonna, nel 1975 a 12 metri di profondità, saranno presenti tutti i nuclei sommozzatori nazionali( Marina Militare, Vigili del Fuoco, guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Costiera) particolarmente devoti alla Madonnina sommersa che metteranno sullo scoglio un targa con su scritto “Alla Madonna del Vervece dai suoi Figli che da sempre, in mare e nei suoi abissi, operano con Impegno, Sacrificio e Fratellanza per il bene comune e la tutela di tutti”. Nella giornata di sabato 13 settembre, nei locali del Circolo Nautico Marina della Lobra, verrà inaugurata una mostra fotografica con immagini di Mimmo Roscigno e Gianfranco Capodilupo.

14 settembre 2025
Alla Madonna del Vervece
dai suoi Figli che da sempre, in mare e nei suoi
abissi, operano con Impegno, Sacrificio e Fratellanza per il bene comune e la tutela di tutti.
I Nuclei di Marina Militare, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia Costiera,

SALVEMINI DEbORA ADRIANOPOLI SUbENTRA A PATRIzIA

FIORENTINO

Novità importante per il mondo della scuola in Penisola Sorrentina. Al Liceo Scientifico “Gaetano Salvemini” di Sorrento si apre una nuova fase con l’arrivo della dirigente scolastica Debora Adrianopoli, che raccoglie il testimone da Patrizia Fiorentino, guida dell’istituto negli ultimi quattordici anni.

Lasciano un segno i numeri e le scelte di Patrizia Fiorentino, che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, valorizzare le competenze dei docenti e offrire agli studenti percorsi di crescita capaci di integrare le esigenze formative con il dialogo costante con il territorio. Il suo lungo mandato è stato caratterizzato da iniziative di respiro internazionale, dall’attenzione al benessere degli studenti e da un forte radicamento del Liceo Salvemini nella comunità sorrentina.

Ora tocca a Debora Adrianopoli, già dirigente dell’Istituto comprensivo “Della Porta” di Vico Equense, raccogliere questa eredità. Soprano e appassionata

di sport – con una predilezione per il tennis – Debora Adrianopoli porta con sé entusiasmo e competenza, come dimostra il percorso che l’ha condotta fino alla designazione da parte dell’Ufficio scolastico regionale della Campania.

“Proseguire nel solco tracciato e al tempo stesso aprire il Salvemini a nuove sfide formative” è l’obiettivo dichiarato della nuova dirigente, pronta a interpretare i bisogni di una scuola in continua evoluzione.

Il Liceo Salvemini, punto di riferimento per generazioni di studenti della Penisola sorrentina, si prepara dunque a un cammino che coniughi continuità e rinnovamento. A Patrizia Fiorentino va il ringraziamento di docenti, famiglie e studenti per un lavoro che ha lasciato un’impronta profonda; a Debora Adrianopoli l’augurio di buon lavoro, nella certezza che la sua guida saprà garantire al Salvemini nuove opportunità di crescita e di apertura verso il futuro.

XXIV EDIzIONE DEL PREMIO SALVATORE DI GIACOMO

Sant’Agata sui Due Golfi celebra cultura, musica e poesia. Il cartellone degli eventi estivi a Sant’Agata sui Due Golfi, nel segno di un appuntamento ormai divenuto tradizione. Giovedì 4 settembre, alle ore 20.30, in piazza Sant’Agata si terrà la cerimonia di consegna del Premio Salvatore Di Giacomo 2025, giunto alla sua XXIV edizione. La rassegna, organizzata dalla Pro Loco Due Golfi con il patrocinio del Comune di Massa Lubrense, rappresenta uno dei momenti capace di fondere memoria poetica e valorizzazione delle eccellenze contemporanee.Sul palco, condotto da Peppe Iannicelli, riflettori puntati sugli insigniti di quest’anno: il giornalista Luciano Pignataro e gli attori Antonio Guerra e Christian Cervone. Una scelta che rispecchia lo spirito della manifestazione, da sempre tesa a intrecciare linguaggi differenti – dal giornalismo al teatro, dalla letteratura alla poesia – mantenendo vivo il legame con il grande poeta napoletano cui è intitolata. Luciano Pignataro, storico giornalista de Il Mattino, è uno dei più autorevoli interpreti della cultura enogastronomica italiana. Fondatore del blog che porta il suo nome, ha contribuito a far conoscere nel mondo la cucina del Sud e i suoi vini, raccontandone la qualità e la storia con uno stile diretto e appassionato.

Gli attori Antonio Guerra e Christian Cervone rappresentano invece il volto giovane e dinamico dello spettacolo partenopeo. Antonio Guerra, con solide esperienze tra cinema, televisione e palcoscenico, ha saputo unire talento e sensibilità, conquistando pubblico e critica. Christian Cervone, interprete versatile, porta avanti un percorso che spazia dalle commedie brillanti ai testi più

impegnati, incarnando la vitalità di una nuova generazione di artisti.

Il programma di quest’anno, coordinato dal presidente della Pro Loco Donato Iaccarino con la condivisione di Alfonso e Livia Iaccarino e la collaborazione di Antonino Siniscalchi, ha offerto un cartellone ricco e diversificato.

Dopo l’apertura con la “Sezione Ciccio Degni” dedicata al mito sportivo di Varenne, il più grande trottatore di tutti i tempi, ha ospitato giornalisti, scrittori e appassionati di sport e cultura. Tra gli appuntamenti più seguiti, l’incontro con Maurizio De Giovanni, la premiazione del Concorso Internazionale di Poesia “Premio Salvatore Di Giacomo” e le “Passeggiate” alla scoperta dei paesaggi locali, dal Sentiero del Grand Tour al tour intorno al Deserto fino all’itinerario “A spasso con Don Salvatore Di Giacomo”, in programma il 7 settembre.

La manifestazione vuole ricordare il legame che il poeta instaurò con Sant’Agata, dove fu ospite fisso dal 1909 al 1930. La sua prima visita, insieme a Roberto Bracco e al compositore Francesco Cilea, lo portò a pranzare all’albergo Iaccarino. Fu un incontro folgorante: Di Giacomo rimase colpito dall’aria frizzante del borgo, dall’ospitalità e dalla cucina di Don Alfonso, nonno dell’attuale patron stellato.

Il Premio Salvatore Di Giacomo 2025 conferma dunque la sua natura di rassegna che unisce memoria, identità e apertura culturale, portando a Sant’Agata voci autorevoli, musica e poesia in una cornice paesaggistica senza eguali. Un evento che non si limita a celebrare il passato, ma che invita a vivere il presente con la stessa intensità con cui il poeta guardava la bellezza della vita quotidiana.

VICO EQUENSE 16 - 17 - 18 SETTEMbRE

PIzzA A VICO. IL PIACERE

DI STARE INSIEME

AVico Equense c’è un momento in cui tutto prende vita. I forni si accendono come cuori incandescenti, i vicoli si illuminano di piccole luci che sembrano stelle cadute a terra. Le mani dei maestri pizzaioli si muovono veloci, sicure, trasformando acqua e farina in un rito antico che non smette di emozionare.

L’aria si riempie di profumi che raccontano una storia fatta di pazienza e di passione: il pomodoro che sa di sole, l’olio che profuma di colline, la mozzarella che fonde e abbraccia. E insieme ai profumi, arrivano le voci, le risate, il mormorio di chi attende con gioia, sapendo che la pizza non è solo cibo ma un linguaggio universale di convivialità.

Quest’anno la festa avrà un sapore ancora più speciale.

Tra un vicolo e l’altro, i calici porteranno con sé il racconto delle vigne, delle mani che raccolgono grappoli maturati al sole e delle cantine che custodiscono l’anima di una terra generosa.

Vico Equense diventa così un ponte tra la costa e l’entroterra: il mare incontra i monti, il vino incontra la pizza, e le tradizioni si mescolano senza perdere autenticità.

Ogni sorso e ogni morso saranno un viaggio, un invito a fermarsi e a condividere, a guardarsi negli occhi e a ritrovare il piacere di una comunità che celebra se stessa.

Per tre giorni, le strade della città si trasformeranno in un grande salotto all’aperto, dove il tempo sembra sospeso e l’unico orologio è quello scandito dal ritmo dei forni e dal tintinnio dei bicchieri.

Qui, tutti si ritrovano: abitanti e viaggiatori, giovani e anziani, turisti curiosi e vecchi amici. Perché Vico Equense, in queste serate, non è solo un luogo: è uno stato d’animo. Una città aperta, accogliente, capace di farti sentire a casa anche se arrivi da lontano.

E allora basta lasciarsi guidare dai profumi, seguire la scia di una risata, alzare il calice e assaporare il presente. A Vico Equense, la pizza è un pretesto e una promessa: il pretesto per incontrarsi, la promessa che ogni anno, ancora una volta, la magia tornerà a ripetersi.

Inpenisola sorrentina dai tempi più antichi, e fino alla prima metà del Novecento, accanto all’attività agricola la caccia delle quaglie, intensamente praticata, ha rappresentato un diletto per i proprietari benestanti dei terreni e un robusto elemento di sostegno tanto al reddito quanto alla dieta alimentare degli agricoltori collinari. Ecco come la descrive lo storico di Massalubrense

G.B. Persico (1644): “Nel mese di maggio e settembre entrano le quaglie in tanta copia che pare che piovano dal Cielo, vanno a dare in alcune reti molto alte e larghe attaccate a certe pertiche o canne grosse molto lunghe, le quali chiamano Conti, e queste reti sono in più luoghi, nelli quali sogliono per ordinario entrare con li Venti contrari in certe hore determinate della notte et anco la mattina; quelle che scampano dalle reti le pigliano con coppi anco le donne e li figliuoli; altri con fochi e cani le vanno cercando, altri con scoppette li tirano mentre volano, altri con Sparvieri, e quelle che si pigliano in questo modo sono più stimate perché il timore dello sparviero le fa più tenere e frolli.”

La quaglia (Cuturnix cuturnix) è un uccello migratore che, come abbiamo visto, passa due volte l’anno sulla nostra latitudine dove si riposa; essa predilige i terreni misti, in parte coltivati oppure erbai, sterpaglia, cespugliame che le consentono di rimanere costantemente nascosta e le assicurano l’abbondante nutrimento di semi e insetti di cui abbisogna per fronteggiare

i suoi viaggi migratori, che attua quand’è imminente l’inverno. Altra osservazione importante ai fini della caccia è che la quaglia non si posa sui rami, s’alza di rado dal suolo, corre velocemente nel terreno scoperto per cercare rifugio sotto a un riparo o si acquatta in una cavità che può ingrandire razzolando per spollinarsi o semplicemente per affondarsi in una bassa conca protettiva, ove ama schiacciarsi per nascondersi o per fare la siesta, specie dopo le amorose battaglie. La quaglia è uno degli animali più libidinosi che esiste in natura, riesce a copulare anche più di venti volte nel giro di poche ore, anche le sue uova sono ritenute assai afrodisiache. Nell’antica Roma ai giovani sposi, per l’augurio di una sicura fertilità, veniva donata una gabbietta con una coppia di quaglie. Già nel XIV secolo dalla penisola sorrentina se ne esportavano vive a migliaia nella città di Napoli per le succulenti pietanze della nobiltà. Perfino il sangue veniva venduto a litri ai restauratori di opere d’arte.

L’attività della caccia delle quaglie era talmente diffusa ed estesa in tutta la zona che le autorità municipali dovettero provvedere ad emettere norme precise per consentirne l’esercizio. Interessante la ‘normativa’ prodotta nel XVIII secolo ad Anacapri dove nel 1725 furono compilati i primi Capitoli per regolamentarla. Con essi si stabiliva una pena di 10 carlini a carico di chi fosse sorpreso a cacciare “di notte con

rezza e lume”; si ordinava di non potersi cacciare prima della ‘paranza’; di prestare aiuto ai cacciatori e guardiani in caso di bisogno; i guardiani non potevano cacciare per proprio conto. Il 17 novembre del 1745 il Parlamento sorrentino rilasciava ai signori Nobilione, per la somma di 680 Ducati, la concessione della via e spiazzo del capo Santa Fortunata per “pararvi le reti per le quaglie” e autorizzava i privati a “cacciare con lo schioppo”. Col decreto del 1805 anche l’Università di Massalubrense vieta la cattura notturna con lanterne e coppi e di giorno con la rete a ventaglio. Comminava ai trasgressori pene severissime, fino a cinque anni di ‘relegazione’ per i nobili e cinque anni di ‘galera’ per gli ignobili. A partire dal 1819, per le stesse violazioni, si stabilì un’ammenda di ducati cinquanta e la perdita dello schioppo e degli ardigni, e si proibiva l’uso di lacci e tagliole (arciuoli e mastrilli) anche per la cattura delle altre specie. Questa norma, confermata dall’amministrazione provinciale

di Napoli, sarà ancora valida fino all’inizio del Novecento. L’attività venatoria ha lasciato i suoi segni nella toponomastica del territorio: “La falconara”, “Il passaggio”, “La parata”, “Rezzaro”, sono i luoghi dove si tenevano i falconi e dove erano gli impianti delle reti di sbarramento presso le varie località della cresta collinare. Un’attività che ha affascinato viaggiatori ed artisti i quali ne hanno dato testimonianza nella loro opere. Il poeta romantico inglese Robert Browning, che nel 1844 trascorse un lungo periodo di vacanza in una casa colonica dei Colli di San Pietro così scrive in un suo famoso poemetto: “….ho intuito prima di alzarmi stamattina/ quale mutamento ci fosse in serbo/ dal rapido frusciare/ delle reti per le quaglie,/ che mi svegliarono prima/ che potessi aprire le imposte/ Rapidi e stridenti risuonavano gli anelli giù per i pali delle reti,/mentre di sotto tutti intenti/ il vostro sacerdote e suo fratello le tiravano/ con la pioggia tra i denti.[…] Tempo di pioggia! Il vostro lungo autunno afoso e asciutto/ aveva imbrunito/ la bianca pelle di ciascun chicco d’uva sui grappoli,/lasciando un’impronta simile alla corona di una quaglia,/quegli uccelli di cui fate così gran conto/e le cui teste, macchiate di bianco/sul bruno, come il dorso di un grosso ragno.”

Anche Norman Douglas ne tratta diffusamente in “Siren Land” (1911) dove scrive: “Eppure ho un ricordo delizioso di certe colazioni improvvisate (quaglie, ricotta e chicchi d’uva conservati umidi tra foglie di vite) sulla loggia al primo piano con un amico educato e cordiale; un ricordo del mare azzurro che scintillava attraverso l’argentea rete dei rami d’olivo e di certe chiacchierate, dopo il caffe, su cose tanto lontane…”

AL CONVENTO DI SAN FRANCESCO

LA GUIDA PASSA A FRA’ MIMMO DOLGETTA

Dopo appena tre anni trascorsi dalla sua nomina a Padre Guardiano del Convento dei Frati Francescani Minori di Sorrento, Padre Domenico Marcigliano lascia la “Terra delle Sirene”, per approdare in quel di Mercato San Severino in provincia di Salerno.

Si diceva tre anni nei quali Padre Domenico unitamente alla fraternità francescana ha realizzato e messo in cantiere molte opere appena arrivato a Sorrento nel 2022. Ha fatto ripristinare e riparare le campane della Chiesa che erano “mute” da almeno un anno e mezzo. Per fare ciò, nacque l’iniziativa “Mercat’in…Chiostro” l’ormai tradizionale mercatino di Natale. Nota di merito particolare va al ripristino ed alla fruizione dei visitatori dell’Antica Biblioteca Francescana che, sembra una continuazione naturale, senza strappi, del convento e della chiesa omonima.

Restituita da pochi mesi, inaugurata ad ottobre 2023, la biblioteca vuole rappresentare non solo “un piccolo museo” del libro antico ma uno spazio per eventi culturali (concerti, mostre, presentazioni libri, etc).

Le attività sono finalizzate al recupero del patrimonio storico e artistico del Convento francescano.

L’opportunità di visita guidata ai ragazzi delle scuole rientra in questa attenzione alla conoscenza di tale patrimonio per una sensibilizzazione alla conservazione.

Non da ultimi, vanno segnalati

gli interventi conservativi alle Statue ed agli arredi interni della Chiesa Francescana.

Di fatto, il primo intervento realizzato fu quello sulla antica Statua di San Francesco genuflesso ai piedi del Crocifisso dal quale riceve le “Stimmate” e a quella di Maria Immacolata che farà rientro al proprio posto il prossimo 6 di settembre.

Oltre tutto ciò vanno ricordate anche le mostre che hanno visto la luce sotto la guida di Padre Domenico, come Pasqua in Chiostro dedicata ai riti della Settimana Santa nella città di Sorrento e la mostra dedicata proprio al Poverello fatta in questo 2025 dal mese di aprile a quello di giugno.

Ora la guida del convento francescano passerà a Frà Mimmo Dolgetta, attualmente vicario di Padre Marcigliano e ci sarà un ritorno nella città del Tasso quello di Frà Carlo Basile che venne nella nostra città come giovane Diacono e fu ordinato Sacerdote dall’allora Arcivescovo di Sorrento Castellammare di Stabia Mons. Felice Cece.

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OSPITALITÀ SENZA PENSIERI

addio aLLE MoNacHE di cLauSuRa di SaNTa MaRia dELLE GRaZiE

Lemonache domenicane hanno lasciato il complesso di Santa Maria delle Grazie, nel cuore di Sorrento, ponendo fine a una presenza secolare che ha custodito silenziosamente uno dei luoghi più identitari della città. La loro partenza apre oggi una riflessione complessa sul destino del sito, che torna nella disponibilità del Conservatorio di Santa Maria delle Grazie, istituzione di proprietà comunale sancita da un atto notarile del 1966. Per scongiurare il rischio che l’immobile venga destinato a usi estranei alla sua missione originaria, cittadini e associazioni hanno promosso una petizione popolare. L’appello chiede all’amministrazione di garantire che il complesso mantenga la sua vocazione sociale e culturale, rimanendo un punto di riferimento per la collettività. Il Conservatorio vanta origini antiche e prestigiose. Fu fondato dalla nobildonna Berardina Donnorso, la quale – dopo essere stata rapita dai saraceni e liberata grazie all’intervento del vescovo di Sorrento, monsignor Giulio Pavesio – decise di consacrare la sua vita a un’opera di gratitudine. Con tutti i suoi beni volle dar vita a un nuovo monastero, destinato non alle giovani nobili, come già accadeva nei cinque monasteri domenicani della città, ma alle «Figlie del popolo di Sorrento e del suo Piano». Così, con l’incoraggiamento del vescovo Pavesio, domenicano, il palazzo Donnorso venne trasformato in monastero, con chiostri e chiesa annessa. Gli atti notarili di fondazione sono datati 29 dicembre 1566, mentre una bolla di papa San Pio V ne sancì l’istituzione ufficiale. Nella chiesa, ancora oggi, si venera una preziosa effigie dell’Ecce Homo, molto amata dai sorrentini. Alla statua sono legati eventi prodigiosi: nel 1720 e nel 1858, dalla gamba dell’immagine trasudarono gocce di sangue, i cui segni restano tuttora visibili. Per secoli le domenicane hanno custodito questo patrimonio, mantenendo viva la funzione educativa e sociale del Conservatorio. Oggi, con la loro partenza, resta l’urgenza di preservare la missione originaria. “Non possiamo permettere che il monastero diventi un contenitore vuoto o, peggio, un bene utilizzato per finalità speculative” si legge nel testo della petizione, che in pochi giorni ha raccolto centinaia di adesioni.

Ora spetta al Comune di Sorrento tracciare il futuro di Santa Maria delle Grazie, che non è soltanto un complesso architettonico ma un simbolo della memoria collettiva e della vita sociale cittadina.

Sorrento - Via San Renato, 17

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cel 3339977738 tel 0813622004

Rosario Criscuolo
F10
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Tour Sorrento

Tour Sorrento

SoRRENTo - caPRi 07.15 (feriale) - 08,00 - 08,05 - 08,30 - 08.45 - 09,20

9.55 - 10,20 - 10,45 - 11,20 - 11,55 - 12,55 - 13,20 - 13,35 - 13,50 - 14,45 15,50 - 16,05 - 16,50 - 17,50 - 18,20

caPRi - SoRRENTo 08.00 (feriale) - 08,50 - 09.25 - 10,30 - 11.20 -11,40

12,20 - 12,47 - 12,50 - 12,55 - 15,05 - 15,20 - 16,20 - 16.35 - 16,55 - 17,25 18,05 - 18,25 -18,30 - 19,00

SoRRENTo/NaPoLi 8,15 - 10,00 - 12,00 - 14,00 - 16,25 - 18,45

NaPoLi/SoRRENTo 09,00 -11,00 -13 - 15,05 - 17,15 - 19,30

SoRRENTo/PRocida/iScHia 09,10 - 15,50

iScHia/PRocida/SoRRENTo 10,35 -17,25

NaVE VELocE FAST FERRY

caREMaR - SNaV

SoRRENTo - caPRi

07,45 - 08,20S - 09,25 -10,35S

14,05S - 14,40 - 16,35S - 19,25

caPRi - SoRRENTo

07,00 - 07,35S - 08,40 - 09,15S 12,05S - 13,35 - 15,55S - 17,40S 18,40

S= SNAV

Pronto Intervento 112

Sorrento 0818073111

PoLiZia - PoLicE

Pronto Intervento 113 Sorrento 0818075311 PoMPiERi 0818711222 EMERGENZa MEdica 118 GuaRdia MEdica

Sorrento/Meta 0815331111

ViGiLi Sorrento 0818074433 S. Agnello 0815332205

TaXi Sorrento 0818782204

S. Agnello 0818781428

0818786363 S. Agata 0818780509

848888777 PoRTo - HaRBouR Ufficio Marittimo 0818073071

SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 21 luglio 2025 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.

SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 21 luglio 2025 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.

SoRRENTo- aM a LF i

06:30 F - 07:40 F - 08:30 H - 08:30 F - 09,00G - 09:20 F - 09:30 H - 09,40F - 10:00 F - 10,15H - 10,20F - 10:30 G 10,40F - 11:00G - 11,20F - 11:30 H - 11,45H - 11.45F - 12,00G - 12:30 F - 12,45H - 13,00F - 13:30 G - 14:00 G

14:40 F - 15,15G - 15:35 F - 15:30H - 15,45F - 16:10G - 16,30F - 17:00 G - 18:00 F - 18:15H- 18.30F - 19:00 G 19.45F - 20,30G - 21,30F

aM a LF i- So RRENTo

06:20 G - 07:15 F - 08:05 G - 08:45 F - 09:30 G - 10,00 F - 10:30H - 11:00G- 11:30 H - 11:45F - 12,15 G 12:30F - 13:00 H - 13:30 F - 13,40H -14:05 G - 14:30 F - 14:45 H - 15:00 F - 15:30 G - 16:00 G - 16:30 F 17:00 H - 17:30H - 17.45F - 18:00 G - 18:30F - 19:00G - 20:00G - 21,00G - 20:15F - 21:00G - 21:30F - 22,30F

SoRRENTo- P R io R a- S. aG aTa - To R ca

06:40 F - 07:50 H - 08:05 F - 08:30 F - 09:00 G - 09:30 H - 10:00 F - 10:15 H - 10:30 F - 1100 G - 12,15 F

13:00 H - 13:15 G - 14:00 G - 14:00 F - 15:30 H - 15:30 F - 16:20 G - 17:00 G - 18:00 - 18:45F 19:00 G - 19,15F -19:45 G - 20:05 H - 20,15F - 21:15 G - 22:00 H - 22,15F - 22,30H

ToR ca - S. aG aTa- P R io R a- So RRENTo 06:00 F - 06:45 F - 07:10 F - 08.00H - 08:10 F - 08:45 G - 09:15 F - 10:00 G - 10:55 F - 11,30H - 11,55 G 12,20F - 13:00 G - 14:05 F - 15,00G - 15:35G - 17:05 F - 20,00F -23,00H

SoRRENTo-MaSS a Lu BRENSE- S. aG aTa - To R ca 05:50 F - 07:25 F - 08:05 F - 8:30 H - 9:00 F - 09:30 F - 10:10 G - 11:00 F - 12:15 G - 13:15 H - 13:15 F 14:00 G - 15:00 G - 16:15 H - 16:15 F - 17:10 G - 18:00 F - 18:15 H - 18:40H - 19:15 F - 19:45 H - 20:15 F 21:15 G - 22:20 F - 23.20F - 23,30H - 00,00F

To R ca -S. aG aTa- Ma SS a Lu BRENSE - So RRENTo 05:15 F - 06:05 F - 07:00 G - 07:35 G - 08,10F - 08:30 G - 09:10 G - 10:25F - 11,10 G - 12:15F - 13,15G 14:25 G - 15:25 G - 16:55 F - 17:05 H - 17,50H - 18:00 G - 19:20 G - 20:20 G - 21:40 F

SoRRENTo- Ma RiN a d EL ca NTo NE

7:50 F - 7:50 H - 9:00 F - 9,30H - 10:30 F - 11:30 F - 12,30F - 13:30 F - 14:00 F - 15:40 F - 16:20 G - 18:00 F 20:15F - 21,15F

MaRiN a d EL ca NTo NE - So RRENTo 6:45 F - 9:00 G - 10:20 F - 11:45 F - 15:00 G - 16:00 F - 16:30 F

CONTATTI FARMACIE DI SORRENTO

FaRMacia RuSSo (D-11) Via degli Aranci Tel. 0818772310

FaRMacia aLFaNi (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781226

FaRMacia FaRFaLLa (D-8) Piazza Tasso -Tel. 0818781349

FaRMacia caNaLE (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781174

-

DA SORRENTO (stazione) 22,30 - 23,15 - 23,45 - 0,20 - 1,35 2,25 - 4,15 - 4,50 - 5,40

DA NApOLI (piazza Garibaldi - Hotel Terminus) 23,02 - 23,49 -

PERiodico di iNFoRMaZioNE TuRiSTica

Aut. Trib. NA n. 3104 del 15.04.’82

Editrice Surrentum Viale Montariello, 8 - Sorrento www.surrentum.com redazione@surrentum.net

direttore Responsabile Antonino Siniscalchi - antoninosiniscalchi@gmail.com in Redazione Luisa Fiorentino e Mariano Russo

Progetto grafico Daniela Martinelli

Web producer Mauro Siniscalchi

Stampa Effegi srl - Via Bosco Catena, 5 - Portici

Hanno collaborato: Rosario Criscuolo, Laura Cuomo, Antonino De Angelis, Alessandro Fiorentino, Gennaro Galano, Giovanni Gugg, Gaetano Milone, Fondazione Sorrento in copertina

LA NUOVA MAGLIA DEL SORRENTO CALCIO

foto da Ufficio Stampa del Sorrento Calcio

Pubblicità e informazioni

Tel. 334 838 5151 mariano@surrentum.net

STAMPATE 6.500 COPIE

Le collaborazioni alla rivista sono completamente a titolo gratuito

pIAzz A TASSO dalle 10 alle 13 (chiuso il lunedì)

STA z IONE C IRCUmvESU v IANA aperto tutti i giorni tranne i martedì orario 10 - 13

SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 21 luglio 2025 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.

aGENZia REGioNaLE caMPaNia TuRiSMo

Sede di Sorrento Via L. de Maio, 35 80067 SoRRENTo Tel. 081/8074033 www.sorrentotourism.com

Orari di apertura 9/16 lunedi - venerdi. 9/14 sabato 9/13 domenica

Opening Hours

9am - 4pm mon. - friday 09.00 - 2pm saturday 09.00 - 1pm sunday C8

cHiaVi d’oRo c/o Chiostro di San Francesco - SORRENTO www.campaniafelix.org

aLBERGHi HHHHHL

06 Bellevue Syrene 0818781024 D/6

01 Excelsior Vittoria 0818777111 C/9

aLBERGHi HHHHH

02 Ambasciatori 0818782025 B/12

09 Ara Maris 0818781681 D/9

05 Bel Air 0818071622 C/3

81 Cocumella 0818782933 A/15

34 La Favorita 0818782031 D/7

➔ La Pace 0818074775

57 Lorelei Londres 08119022620 B/11

81 Mediterraneo 0818781352 A/15

22 Parco Principi 0818784644 A/14

25 Royal 0818073434 C/10

aLBERGHi HHHH

27 Admiral 0818781076 C/4

➔ Alpha 0818782033

03 Aminta 0818781821 F/3

04 Antiche Mura 0818073523 E/9

51 Astoria 0818074030 D/8

28 Ascot 0818783032 E/5

66 Atlantic Palace 0818782688 D/1

07 Bristol 0818784522 D/4

08 Capodimonte 0818784555 E/4

30 Capri 0818781251 D/11

72 Caravel 0818782955 A/16

10 Central 0818781646 C/14

11 Cesare Augusto 0818782700 E/9

➔ Club 0818781127

12 Conca Park 0818071621 F/6

13 Continental 0818072608 D/6

➔ Corallo 0818073355

➔ Crawford 0818071772

73 Cristina 0818783562 C/16

14 De La Ville 0818782144 C/11

61 Elios B.que Hotel 0818074834 C/2

➔ Eliseo Park’s 0818781843

15 Europa Palace 0818074898 C/10

16 Flora 0818782520 C/13

74 Gran Paradiso 0818073700 D/16

35 Gardenia 0818772365 C/14

17 Hilton 0818784141 G/7

77 Isabella 0810108238 A/15

19 Johanna Park 0818072472 G/3

55 La Minervetta 0818774455 D/4

78 La Residenza 0818774698 A/15

Q La Solara B. W. 0815338000

56 La Tonnarella 0818781153 C/3

71 Majestic Palace 0818072050 A/16

20 Michelangelo 0818784844 D/11

41 Minerva 0818781011 C/3

21 Miramare 0818072524 C/3

79 Palazzo Guardati 0818785567 D/8

70 Parco del Sole 0818073633 C/17

42 Plaza 0818782831 E/9

23 President 0818782262 F/5

➔ Prestige 0815330470

43 Regina 0818782162 D/6

24 Riviera 0818072011 B/12

58 Rota Suites 0818782904 C/12

46 Tirrenia 0818781336 E/5

18 Tramontano 0818782588 C/7

26 Vesuvio 0818782645 D/1

➔ Villa Garden 0818781387

49 Villa Maria 0818781966 F/5

H Vue d’Or 0818073153

50 zi’ Teresa 0818784619 C/12

aLBERGHi HHH

80 Au Relais Rivoli 0813654089 D/8

29 Britannia 0818782706 D/2

Q Dania 0818073572

52 Del Corso 0818071016 D/8

32 Del Mare 0818783310 D/4

33 Eden 0818781151 D/9

75 Florida 0818783844 A/15

36 Girasole 0818073082 B/15

37 Il Faro 0818781390 C/8

H Il Nido 0818782766

54 La Badia 0818781154 D/3

38 La Meridiana 0818073535 C/11

76 La Pergola 0818782626 A/15

39 Leone 0818782829

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Surrentum - Settembre 2025 by Surrentum Magazine - Issuu