Surrentum - Dicembre 2025

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È in giornate così belle che pensi alle persone che hanno reso la tua vita migliore.

E io non potevo che pensare a te...

Auguri di Buone Feste!

A PORTATA DI CLIC

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Surrentum sas

Wafer - Clear e 30 settembre 2025

Surrentum compie 45 anni!

AProva Virtuale

Èun

anniversario importante, ricco di significati.

Agli inizi del 1981 questa pubblicazione è nata con l’intento di raccontare fatti, personaggi, luoghi, appuntamenti, storia e tradizioni della Penisola Sorrentina con l’obiettivo di allargare il messaggio al di là degli stretti confini della Costiera.

Il Prof. Antonino Fiorentino che con Nino Paturzo (ormai compianti) e Mariano Russo, all’epoca non immaginavano nemmeno che questo obiettivo avrebbe superato ogni aspettativa!

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Durante questi anni, infatti, Surrentum ha raccontato gli avvenimenti e l’anima più intima della cultura locale, a cominciare dalle tradizioni presepiali di Natale alle processioni degli incappucciati del Venerdì Santo, dagli eventi più significativi degli ultimi anni: dagli Incontri Internazionali del Cinema (poi Giornate Professionali di Cinema) ai Concerti, alle Mostre d’Arte e a tutte quelle iniziative che hanno reso la nostra bella Sorrento famosa nel mondo.

ppuntamento lunedì 15 dicembre alle ore 17, nella Sala “Carlo Di Leva” dell’Azienda di Soggiorno di Sorrento, per la presentazione della nuova iniziativa editoriale “Surrentum a portata di clic”, promossa in collaborazione con Federalberghi Penisola Sorrentina.

Due iniziative importanti si affiancano, in questo 2025, per consolidare e rafforzare la presenza di Surrentum nel panorama dell’informazione e della memoria locale. Un duplice percorso che unisce tradizione e modernità, archivio cartaceo e fruizione digitale, con l’obiettivo di rendere più accessibile a studiosi, appassionati e curiosi un patrimonio che, da oltre quarantacinque anni, racconta la storia, l’arte, le persone e le trasformazioni del territorio.

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Inoltre l’amichevole partecipazione della scrittrice e giornalista Giuliana Gargiulo che, con le sue interviste a famosi personaggi del mondo del Cinema, della Cultura, della Moda, dell’Arte, della Medicina, dell’Imprenditoria ha contribuito a dare una rilevanza internazionale a Surrentum.

Orientamento scelto

La prima tappa di questo percorso è la pubblicazione online dei primi cinque anni della rivista, a cura della Biblioteca Storica Sorrentina. Un progetto che va ben oltre la semplice conservazione: la digitalizzazione dei numeri storici di Surrentum consente di sfogliare, consultare e ricercare i contenuti direttamente da computer o smartphone, trasformando i fascicoli cartacei in una risorsa viva e accessibile “a portata di clic”. Un lavoro meticoloso, che ha richiesto tempo, attenzione filologica e competenze tecniche, portato avanti con grande entusiasmo dai curatori Gennaro Galano, Liberato Gargiulo e Marco Izzo, capaci di coniugare il rispetto per il documento originale con l’innovazione digitale, per consegnare alla comunità un prezioso strumento di conoscenza e memoria condivisa. La seconda iniziativa, complementare alla prima, riguarda la realizzazione di una card che raccoglie tutti i numeri pubblicati nei quarantacinque anni di vita della rivista. Questa card rappresenta un supporto innovativo, pratico e compatto, pensato per chi desidera avere con sé l’intero patrimonio editoriale di Surrentum.

Altra importante iniziativa di Surrentum è stata quella di pubblicare gli orari di treni, aliscafi, traghetti, bus che insieme alla piantina di Sorrento (disegnata dal compianto arch. Riccardo Iaccarino) con le indicazioni dei siti più importanti della città e le loro descrizioni in due lingue, hanno reso un’importante servizio di informazione a turisti e visitatori. Senza dimenticare, poi, i due Musei sorrentini: il Correale e quello della Tarsia e le informazioni di tutti gli alberghi e i numeri utili a tutte le esigenze.

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Sempre disponibile ogni mese, Surrentum, con tutte le informazioni aggiornate è sempre stata distribuita gratuitamente attraverso l’Azienda del Turismo, la Fondazione Sorrento, gli alberghi e gli esercizi commerciali che, con il loro contributo, hanno reso possibile questo bellissimo traguardo!

Non è stato facile, ma grazie alla perseveranza dei fondatori, al proficuo lavoro del direttore responsabile Antonino Siniscalchi e all’appassionata partecipazione di Gaetano Ercolano, Surrentum può vantarsi di essere tra le prime (se non la prima) pubblicazioni a carattere locale, a raggiungere questo traguardo!

Vogliamo ricordare con una raccolta, oggi digitale e non cartacea, un viaggio attraverso tutti questi anni, che ci ha visto partire in “bianco e nero” per poi diventare “a colori”!

È stato e

GIUSEPPE ERCOLANO E I MAESTRI DEL PRESEPE

Con la mostra “Giuseppe Ercolano e i Maestri del Presepe”, che ho l’onore di curare e presentare negli spazi di Villa Fiorentino a Sorrento, desidero raccontare un percorso che nasce da un’esperienza personale e artistica profonda: un dialogo tra fede, arte e identità. Questo progetto ha preso vita lo scorso Natale nella suggestiva cornice del Lago di Como, dove il presepe napoletano — con la sua forza narrativa e la sua maestria artigianale — ha incontrato un pubblico nuovo, curioso e attento. Lì, in un contesto dove la tradizione presepiale settecentesca era poco conosciuta, ho avuto l’opportunità di far scoprire la vera essenza del presepe napoletano, al di là delle immagini stereotipate e talvolta riduttive che i media nazionali spesso trasmettono. Il successo e l’entusiasmo con cui quella mostra è stata accolta, al punto da essere riproposta anche nel periodo estivo, mi hanno spinto a portare questo progetto nella mia terra. Presentarlo oggi a Sorrento, in uno dei luoghi più rappresenta-

tivi della cultura e dell’arte del territorio, è per me un’occasione di profonda gratitudine: verso i maestri che mi hanno accolto e accompagnato in questo viaggio, verso i colleghi artisti che hanno condiviso con me questa visione, e verso i miei concittadini, a cui desidero restituire una parte di quel cammino.

La mostra nasce come incontro tra tradizione e contemporaneità, tra la manualità antica dei maestri del presepe e le interpretazioni artistiche di chi oggi continua a cercare, nell’arte, un modo per comprendere il sacro e l’umano. Il presepe, in questo dialogo, si fa linguaggio universale: non solo simbolo religioso, ma rappresentazione collettiva di valori, memorie e identità.

Attraverso le opere esposte, desidero offrire al pubblico un viaggio che unisce la dimensione spirituale a quella estetica, la devozione alla creatività, la tradizione all’innovazione.

Portare “Giuseppe Ercolano e i Maestri del Presepe” a Villa Fiorentino significa dunque chiudere un cerchio e aprirne un altro:

Giuseppe Ercolano and the Masters of the Nativity Scene

VILLA FIORENTINO, SORRENTO DAL 1 DICEMBRE 2025 AL 18 GENNAIO 2026

With the exhibition “Giuseppe Ercolano and the Masters of the Nativity Scene,” which I have the honor of curating and presenting at Villa Fiorentino in Sorrento, I wish to share a journey born from a profound personal and artistic experience: a dialogue between faith, art, and identity.

This project began last Christmas in the evocative setting of Lake Como, where the Neapolitan nativity scene—with its narrative power and masterful craftsmanship—met a new, curious, and attentive audience. There, in a context where the eighteenth-century nativity scene tradition was little known, I had the opportunity to reveal the true essence of the Neapolitan nativity scene, beyond the stereotypical and sometimes reductive images often

riportare nel mio territorio un progetto che è nato altrove, ma che affonda le radici più profonde proprio qui, dove l’arte

del presepe ha avuto origine e continua a vivere come testimonianza d’amore, artigianato e bellezza.

conveyed by the national media. The success and enthusiasm with which the exhibition was greeted, to the point of being repeated during the summer, inspired me to bring this project to my hometown. Presenting it today in Sorrento, in one of the most representative places of the region’s culture and art, is for me an occasion of profound gratitude: to the masters who welcomed and accompanied me on this journey, to my fellow artists who shared this vision with me, and to my fellow citizens, to whom I wish to return a part of that journey. The exhibition was born as a meeting of tradition and contemporaneity, between the ancient craftsmanship of nativity scene masters and the artistic interpretations of those who today continue to seek, in art, a way to understand the sacred and the human. The nativity scene, in this dialogue, becomes a universal language: not just a religious symbol, but a collective representation of values, memories, and identities. Through the works on display, I wish to offer the public a journey that unites the spiritual and the aesthetic, devotion and creativity, tradition and innovation. Bringing “Giuseppe Ercolano and the Masters of the Nativity Scene” to Villa Fiorentino therefore means closing one circle and opening another: bringing back to my hometown a project that began elsewhere, but has its deepest roots right here, where the art of the nativity scene originated and lives on as a testament to love, craftsmanship, and beauty.

ORARIO

Tutti i giorni feriali

dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19

Sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20

24 e il 31 dicembre aperti solo al mattino

25 dicembre 2025 e 1 gennaio 2026 aperto solo il pomeriggio dalle ore 17

INGRESSO GRATUITO

GAETANO MILANO NEO AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA FONDAZIONE SORRENTO

La Fondazione Sorrento ha un nuovo amministratore delegato. Questa mattina si è riunito il consiglio di amministrazione presieduto dal comandante Gianluigi Aponte per procedere alla nomina del professionista chiamato a dirigere l’ente che si occupa della promozione della città attraverso eventi e manifestazioni. Scelta caduta sull’avvocato Gaetano Milano.

In realtà si tratta di un ritorno alla guida della Fondazione Sorrento.

Gaetano Milano aveva già ricoperto l’incarico di amministratore delegato della struttura dal luglio 2016 fino all’aprile del 2022. Sei anni nel corso dei quali sono state organizzate iniziative di assoluto rilievo che hanno contribuito a far conoscere ed apprezzare ancora di più il nome di Sorrento nel mondo. Come non ricordare, ad esempio, le mostre dedicate ad Henri Matisse e Francis Bacon, i concerti di artisti locali, italiani ed

internazionali, le attrazioni ed i laboratori per i più piccoli, le mostre per la valorizzazione dell’artigianato locale e gli appuntamenti per diffondere la cultura enogastronomica del territorio.

Impegno apprezzato dai vertici della Fondazione Sorrento che hanno deciso di conferire nuovamente l’incarico di amministratore delegato a Gaetano Milano. “Ringrazio il comandante Gianluigi Aponte e l’intero consiglio di amministrazione per la fiducia”, il commento del nuovo ceo una volta che la nomina è stata ufficializzata.

“Come è noto la città attraversa un momento difficile dal punto di vista amministrativo - sottolinea Gaetano Milano -. Nonostante ciò Sorrento continua a ricoprire un ruolo da protagonista nel firmamento del turismo internazionale. Il nostro compito è oggi più che mai quello di lavorare per migliorare l’immagine del territorio offuscata dai noti fatti di cronaca che tutti conosciamo. Insieme a tutto lo staff della Fondazione Sorrento siamo impegnati fin da subito nel portare avanti le attività programmate, a partire

dalle manifestazioni per il Natale ormai alle porte, con un cartellone che presenteremo già nei prossimi giorni”.

Senza trascurare il ruolo che la Fondazione Sorrento riveste per la città.

“A questo riguardo - assicura il neo amministratore delegato Milano - confermo l’impegno dell’istituzione per il territorio, continuando a favorire il dialogo con cittadini, scuole, attività locali, associazioni ed istituzioni, in linea con il lascito testamentario dei coniugi Fiorentino-Cuomo che vollero donare Villa Fiorentino, la nostra sede, al Comune, perché diventasse la casa dei sorrentini”.

Piazza della Vittoria, 5 • 80067 SORRENTO • tel. 081 8781024

IL PRESEPE A SORRENTO THE NATIVITY SCENE

Conl’avvicinarsi delle festività natalizie il pensiero di tanti sorrentini è rivolto a come realizzare ed allestire il tradizionale presepe in stile napoletano del settecento in alcuni luoghi simboli della nostra identità storica locale ossia la Cattedrale, il Sedile Dominova, Basilica di S.Antonino, la graziosa chiesa settecentesca di S.Paolo, nel piccolo chiostro della Chiesa del Carmine ed altri luoghi della nostra Città dove grazie alla ingegnosità e maestria dei nostri maestri presepiali si continua la tradizione cristiana e la rappresentazione della nascita del Bambin Gesù. Storicamente il secolo d’oro del presepe napoletano è il Settecento sotto il regno di Carlo IIII di Borbone durante il quale comparvero creatori di statuette da presepe fra i quali il più degno di nota è Giuseppe Sammartino mentre tra i creatori delle figurine degli animali presenti nella scena presepiale va annoverato il Saverio Vassallo. Per quanto concerne la scenografia del presepe nasce lo “scoglio” ossia la rappresentazione di tutto la struttura presepiale con le sue montagne, fiumi, torrenti e rivoli, e di tanto in tanto agglomerati di case, capanne e castelli. Per quanto concerne i pastori del settecento napoletano essi vengono raffigurati in dimensioni ridotte rispetto ai pastori del cinquecento e del seicento. Inoltre i pastori precedenti vengono sostituiti con pastori realizzati con una struttura in ferro con corpo in stoppa. Tutto il corredo riguardante la raffigurazione degli animali assume anche un significato di studio scientifico collocando la figura animale nel mondo pastorale quale espressione di dolcezza e serenità. Queste poche informazioni essenziali ci servono per introdurci in quella atmosfera di pace e tranquillità che ci deve trasmettere la visita a questi presepi sorrentini vanto della tradizione sorrentina cristiana nonché la valenza delle maestranze che li realizzano a dimostrazione di una Sorrento artigianale che per due secoli ha realizzato capolavori in legno nel campo dell’intarsio e della ebanisteria.

As the Christmas holidays approach, many Sorrentines are thinking about how to create and set up the traditional 18th-century Neapolitan-style nativity scene in some of the places that are symbols of our local historical identity: the Cathedral, the Sedile Dominova, the Basilica of Sant’Antonino, the charming 18th-century church of San Paolo, the small cloister of the Church of the Carmine, and other places in our city where, thanks to the ingenuity and skill of our nativity scene masters, the Christian tradition and the representation of the birth of Baby Jesus continue. Historically, the golden age of the Neapolitan nativity scene was the 18th century under the reign of Charles IV of Bourbon, during which nativity scene figurine makers emerged, the most notable of whom was Giuseppe Sammartino, while Saverio Vassallo was among the creators of the animal figurines featured in the nativity scene. The nativity scene’s scenography was based on the “rock,” the representation of the entire nativity scene structure with its mountains, rivers, streams, and brooks, and occasionally clusters of houses, huts, and castles. The shepherds of eighteenth-century Naples were depicted smaller than the shepherds of the sixteenth and seventeenth centuries. Furthermore, the earlier shepherds were replaced with shepherds made with an iron frame and a tow body. The entire animal representation also takes on a scientific significance, placing the animal figure in the pastoral world as an expression of sweetness and serenity. This little essential information helps us immerse ourselves in the atmosphere of peace and tranquility that a visit to these Sorrento nativity scenes, the pride of the Sorrentine Christian tradition, should convey. It also highlights the skill of the craftsmen who create them, demonstrating the artisanal Sorrento tradition that for two centuries has created masterpieces in wood inlay and cabinetmaking.

Vi consigliamo di iniziare la visita ai Presepi da quello della Chiesa di San Francesco antistante la Villa Comunale e quello della Basilica di Sant’Antonino nell’omonima piazza. Proseguendo verso piazza Tasso visiterete il presepe della Chiesa del Carmine, poi attraverso via S. Cesareo, quello del Sedil Dominova e quello della vicina Cattedrale. Pochi passi e sarete a Villa Fiorentino dove potrete concludere la giornata con una visita alla Mostra “Giuseppe Ercolano e i Maestri del Presepe”

IN GIRO TRA I PRESEPI CON RAZZULLO E SARCHIAPONE

Il 1698 il canonico Andrea Perrucci con lo pseudonimo di Casimiro Ruggiero Ugone pubblicò l’opera “Il vero lume tra l’ombre” opera meglio conosciuta al vasto pubblico dei lettori come la Cantata dei Pastori. Tra i vari personaggi della Cantata spiccano Razzullo e Sarchiapone che venuti a conoscenza della nascità di Gesù si avventurano nella foresta per raggiungere la capanna della Natività e dopo tante traversie finalmente tra angeli, pastori e zampognari raggiunsero la grotta per ammirare il Bambin Gesù.

WALKING AMONG THE NATIVITY SCENES WITH RAZZULLO AND SARCHIAPONE

In 1698, Canon Andrea Perrucci, under the pseudonym Casimiro Ruggiero Ugone, published the work “Il vero lume tra l’ombre,” a work better known to the general public as the Cantata of the Shepherds. Among the various characters in the Cantata, Razzullo and Sarchiapone stand out. Upon learning of Jesus’ birth, they venture into the forest to reach the hut of the Nativity. After many hardships, among angels, shepherds, and bagpipers, they finally reach the cave to admire the Baby Jesus.

IL PRESEPE NEL CHIOSTRO

DELLA CHIESA DEL CARMINE

Da alcuni decenni il maestro sorrentino presepiale Gino Esposito realizza un artistico presepe la cui peculiarità è quella di prediligere per la costruzione dello scoglio non del tradizionale sughero ma bensì dei cosidetti

tronchetti d’albero meglio conosciuti come “’e cippe e’ castagne”. Nella realizzazione presepiale del maestro Gino Esposito si respira un’aria agreste e bucolica dove la posa in opera dei “ceppi” tra maestria ed architettura rupestre disegna anfratti, caverne, percorsi sotterranei, intervallati da piccoli agglomerati di case e capanne nelle quali sono presenti i pastori “laboriosi” intenti al loro lavoro giornaliero: fornai, falegnami, ceramisti, bottai, venditori di formaggi, castagne, maccheroni.

Ognuno mette a disposizione quello che può divenendo partecipe attivo di quella sacra rappresentazione dove regna pace e serenità.

THE NATIVITY SCENE IN THE CLOISTER OF THE CHURCH OF CARMINE

For several decades, the Sorrento nativity master Gino Esposito has been creating an artistic nativity scene whose distinctive feature is that he prefers not traditional cork to construct the rock, but rather tree trunks, better known as “’e cippe e’ castagne.”

Master Gino Esposito’s nativity scene exudes a rustic, bucolic atmosphere, where the skillful installation of the “ceppi” (wood blocks) creates ravines, caverns, and underground passages, interspersed with small clusters of houses and huts in which the hardworking shepherds go about their daily work: bakers, carpenters, potters, coopers, and vendors of cheese, chestnuts, and macaroni. Everyone contributes what they can, becoming an active participant in this sacred representation where peace and serenity reign

IL PRESEPE DELLA

BASILICA DI SANT’ANTONINO Fu grazie alla donazione da parte del sorrentino Silvio Salvatore Gargiulo in arte Saltovar che fu realizzato negli anni del 1930 un artistico presepe in stile settecento napoletano ed al quale Saltovar partecipò sostenendo sia le spese per la realizzazione della struttura presepiale sia con la donazione alla Basilica di Sant’Antonino della sua collezione di artistici pastori del sette ed ottocento napoletano unitamente a numerosi figure di animali tutte rigorosamente creazioni dei maggiori artisti napoletani dell’epoca. Lo scoglio fu realizzato da un artista napo-

letano.

Nella collezione donata dal Saltovar figuravano pastori originali del 1700 creati da valenti artisti come il Sammartino, il Celebrano, Mosca, Schettini,mentre il repertorio degli animali presentava opera del Vassallo, Gallo, Amatucci.

Il presepe fu ubicato in locali adiacenti la sagrestia della Basilica rappresenta la riproduzione di alcuni punti caratteristici della città di Sorrento.

Il tempio pagano al centro della struttura presepiale e che funge anche da capanna simboleggia la religione pagana sconfitta da quella cristiana.

Si può notare la classica taverna napoletana e la piccola via per la discesa della Marina Piccola con l’arco di S. Antonino.

Il portale della taverna è la ricostruzione fedele del portone in stile quattrocentesco ubicato in via S.Maria delle Grazie ed adiacente si scorge una bifora riproducente quella del palazzo Correale a via Pietà.

Sullo sfondo un acquedotto di epoca romana a simboleggiare

to per colui che l’ha realizzata, in merito allo spazio che teneva a disposizione, ha dovuto avviare una lavorazione dall’alto per poi arrivare nella parte anteriore ad altezza di visitatore.

THE NATIVITY SCENE IN THE BASILICA OF SANT’ANTONINO

Thanks to a donation from Sorrento native Silvio Salvatore Gargiulo, aka Saltovar, an artistic nativity scene in the 18th-century Neapolitan style was created in the 1930s. Saltovar contributed to the creation of this nativity scene by covering both the costs of the nativity scene structure and by donating to the Basilica of Sant’Antonino his collection of artistic 18th- and 19th-century Neapolitan shepherds, along with numerous animal figures, all strictly created by the greatest Neapolitan artists of the time.

The rock was created by a Neapolitan artist.

The collection donated by Saltovar included original 18th-century shepherds created by talented artists such as Sammartino, Celebrano, Mosca, and Schettini, while the animal repertoire included works by Vassallo, Gallo, and Amatucci.

This was a huge loss for the Basilica, given the collection of stolen shepherds, all original 18th-century figures, as well as for its monetary value on the antiques market and the affection the people of Sorrento had for this nativity scene.

Over the years following the theft, thanks to the generosity of many Sorrentines and monetary donations, this artistic nativity scene was brought back to life.

In conclusion, regarding the construction of the rock, it should be noted that this nativity scene can be described as a “cascade” structure, meaning that the person who created it, given the space available, had to start from the top to then reach the front at visitor height.

IL PRESEPE NELLA CHIESA DI S. FRANCESCO

la preziosità dell’acqua potabile per gli usi della cittadina. Suggestive tante piccole lampade votive poste in edicole in onore di S. Antonino.

Questa l’atmosfera per chi visitava il presepe della Basilica prima del terremoto del 1980 in quanto negli anni successivi e per i lavori che si tennero nella Basilica l’intera collezione di pastori ed animali fu trafugata e nessun pastore negli anni successivi è stato ritrovato.

Una enorme perdita sia per la Basilica in riferimento alla collezione dei pastori rubati, tutti originali settecento, nonché anche per il valore monetario sul mercato dell’antiquariato e per l’affezione che i sorrentini avevano per tale presepe.

Nel corso degli anni successivi al furto grazie alla generosità di numerosi sorrentini ed offerte in denaro si è riuscito a dare di nuovo vita a questo artistico presepe. A conclusione in merito alla realizzazione dello scoglio occorre segnalare che questa struttura presepiale può essere definita a “cascata”, ossia in quan-

The nativity scene, located in rooms adjacent to the Basilica’s sacristy, represents the reproduction of several characteristic landmarks of Sorrento.

The pagan temple at the center of the nativity scene, which also serves as a hut, symbolizes the pagan religion defeated by Christianity. You can see the classic Neapolitan tavern and the small street leading down to Marina Piccola with the Arch of St. Antoninus.

The tavern’s portal is a faithful reconstruction of the fifteenthcentury style door located on Via Santa Maria delle Grazie, and adjacent to it is a mullioned window reproducing the one on Palazzo Correale on Via Pietà.

In the background is a Roman aqueduct, symbolizing the preciousness of drinking water for the town’s needs.

Numerous small votive lamps placed in niches in honor of St. Antoninus are evocative.

This was the atmosphere for those who visited the Basilica’s nativity scene before the 1980 earthquake, as in the years that followed and due to work carried out on the Basilica, the entire collection of shepherds and animals was stolen, and no shepherds have been found in subsequent years.

La chiesa di S.Francesco retta dai Frati Minori Francescani è stato ricavato in una piccola cappella alla destra di chi entra in chiesa. In considerazione del poco spazio a disposizione la struttura presepiale è stata progettata con uno sviluppo in verticale. L’atmosfera che si respira visitando il presepe è quella che ci riporta alla tradizione di S.Francesco d’Assisi ed alla realizzazione del presepe di Greccio Infatti le casette arroccate nella roccia intervallate dalla presenza di alberi ed arbusti e con la presenza di tante statuine tutte occupate ed indaffarate per il ringraziamento al Signore creatore del mondo.

Non manca nel presente, come è tradizione francescana, la statuine di S. Francesco d’Assisi..

Vincenzo De Martino

THE NATIVITY SCENE IN THE CHURCH OF SAN FRANCESCO

The church of San Francesco, governed by the Franciscan Friars Minor, was created in a small chapel to the right of the entrance. Given the limited space available, the nativity scene structure was designed to be vertical. The atmosphere you breathe when visiting the nativity scene harks back to the tradition of St. Francis of Assisi and the creation of the Greccio nativity scene. Indeed, the little houses perched on the rock are interspersed with trees and shrubs, and the many figurines are busy giving thanks to the Lord, Creator of the world. As is Franciscan tradition, the figurine of St. Francis is also present.

IL PRESEPE AL SEDIL DOMINOVA

Da alcuni anni nel Sedile Dominova, struttura quattrocentesca ubicata lungo il decumano massimo del centro storico ossia via S.Cesareo, la gloriosa Società Operaia di Mutuo Soccroso grazie all’opera dei maestri presepiali Fiorentino realizzano un presepe di adeguate dimensioni ispirandosi al modello settecentesco napoletano. Caratteristica di questo presepe oltre la preparazione dello scoglio e la ricerca di realizzare e riprodurre scorci della città di Sorrento. Il corredo di case e palazzi presente nel presepe è di una fattura eccezionale come quello delle statuine che corredano il presepe in rigorosamente stile settecentesco napoletano. Da segnalare la maestria con la quale i Fiorentino riescono a lavorare il “sughero” dando allo stesso delle colorità che ben si amalgamano con le montagne presenti sullo sfondo. Inoltre viene realizzato anche il classico fondale elemento essenziale del presepe che si sviluppa in orizzontale. Un richiamo buculico ed agreste con la presenza di animali della tradizione contadina locale e dei contadini intenti alle loro attività giornaliere. La bella collocazione del presepe nella struttura storica del Sedile Dominova è il corollario della bellezza del presepe e del luogo dove viene realizzato.

THE NATIVITY SCENE AT THE SEDIL DOMINOVA

For several years, the glorious Società Operaia di Mutuo Soccroso

(Workers’ Mutual Aid Society) has been creating a nativity scene of appropriate size at the Sedile Dominova, a 15th-century structure located along the Decumanus Maximus in the historic center, or Via S. Cesareo. Thanks to the work of the Fiorentino master nativity scene makers, they have been creating a nativity scene of appropriate size, inspired by the 18th-century Neapolitan model. This nativity scene features not only the preparation of the rock but also the careful creation and reproduction of views of the city of Sorrento. The houses and buildings featured in the nativity scene are exceptionally well-crafted, as are the figurines that accompany the nativity scene, in rigorous 18th-century Neapolitan style. The Fiorentinos’ mastery in working the cork, giving it colors that blend beautifully with the mountains in the background, is also noteworthy.

The classic backdrop, an essential element of the nativity scene, is also created, extending horizontally.

A bucolic and rustic atmosphere, with the presence of traditional local farm animals and farmers

going about their daily activities. The nativity scene’s beautiful setting in the historic Sedile Dominova building complements the beauty of the nativity scene and the place where it is created.

IL PRESEPE DELLA CATTEDRALE

DEI SS. FILIPPO E GIACOMO

Nel 1995 grazie all’entusiasmo del parroco don Pasquale Ercolano, con grande sforzo finanziario da parte di numerosi sorrentini fu realizzato un bellissimo presepe in stile settecento napoletano opera degli artisti Giuseppe e Antonino Parlato che furono coadiuvati nella pitturazione dal maestro Alfredo Fiorentino.Il presepe fu allestito nello spazio di una cappella a sinistra di chi entra dalla porta principale della Cattedrale.Lo scoglio presepiale, classico settecentesco, è ricco di ponti e valloni, anfratti sotterranei che richiamano il fascino dei valloni tufacei che circondavano la nostra Sorrento nei secoli passati. Al centro dello scoglio ammiriamo la Natività allocata in rovine di un tempio romano che richiamano la caduta del paga-

nesimo e l’inizio dell’era cristiana. Una schiera di Angeli a caduta dal cielo vegliano sul Bambin Gesù mentre una coppia di zampognari avvisati dall’Angelo raggiunti la capanna con ciaramella e zampogna allietano la visita alla capanna. Poco distante dal tempio pagano ammiriamo il cortei dei Re Magi che si avviano verso la capanna per donare al Bambinello i loro doni. A destra del tempio pagano si intravede l‘antica porta degli Anastasi o di Parsano mentre in primo piano una classica casa sorrentina con le sue terrazze, cortili e cantine nonché la presenza di dame sorrentine occupate in faccende domestiche o intente ai lavori di ricamo o merletti. Nella tradizionale osteria numerosi avventori in attesa di poter gustare le prelibatezze della casa ed innaffiarle con buon vino sorrentino. Sulle tavole imbandite a bella mostra tutti i prodotti della terra, unitamente a salumi, formaggi, cacciagione nonché le più svariate specie di pesci. Sullo sfondo il richiamo alla banchina della Marina Piccola con la montagna del Vesuvio, opera pittorica del maestro Vincenzo Prestileo. Notevole la presenza di figure di animali della tradizione contadina locale. Il presepe della Cattedrale è certamente un esempio della ingegnosità degli artigiani locali che nel corso degli ultimi due secoli hanno dato lustro ed importanza al nome di Sorrento per i numerosi capolavori eseguiti nel campo dell’intarsio e dell’ebanisteria.

THE NATIVITY SCENE IN THE CATHEDRAL OF SAINTS PHILIP AND JAMES

In 1995, thanks to the enthusiasm of parish priest Don Pasquale Ercolano, and with a great financial effort from numerous Sorrentines, a beautiful 18th-century Neapolitan-style nativity scene was created by artists Giuseppe and Antonino Parlato, who were assisted in the painting by master Alfredo Fiorentino. The nativity scene was set up in a chapel to the left of those entering the Cathedral’s main door. The nativity scene rock, a classic 18th-century structure, is rich in bridges and valleys, underground ravines that recall the charm of the tuff valleys that surrounded Sorrento in centuries past. At the center of the rock, we admire the Nativity scene, located in the ruins of a Roman temple, recalling the fall of paganism and

the beginning of the Christian era. A host of angels falling from heaven watch over the baby Jesus, while a pair of bagpipers, alerted by the angel, have reached the hut with their shawms and bagpipes, enlivening the visit. Not far from the pagan temple, we admire the procession of the Three Wise Men making their way to the hut to bestow their gifts on the baby Jesus.

To the right of the pagan temple, we glimpse the ancient Anastasi or Parsano gate, while in the foreground, a classic Sorrentine house with its terraces, courtyards, and cellars, is visible, as are the presence of Sorrentine ladies busy with household chores or busy with embroidery or lacework.

In the traditional tavern, nume-

rous patrons await the opportunity to sample the house’s delicacies and wash them down with good Sorrento wine. On the beautifully laid tables, all the produce of the land is displayed, along with cured meats, cheeses, game, and a wide variety of fish species. In the background, the Marina Piccola dock with Mount Vesuvius, a painting by the master Vincenzo Prestileo, evokes the presence of animal figures from local rural tradition.

The Cathedral’s nativity scene is certainly a tangible example of the ingenuity of local artisans who, over the last two centuries, have brought prestige and prominence to the name of Sorrento with their numerous masterpieces of inlay and cabinetmaking.

If you want to visit all the nativity scenes in one day, we recommend starting with the one in the Church of San Francesco beside the Public Gardens and then the one in the Basilica of Sant’Antonino in the square of the same name. Continuing towards Piazza Tasso, you’ll visit the nativity scene in the Cloister of the Church of Carmine, then, through Via S. Cesareo, the one in Sedil Dominova, and from there, along Corso Italia, the one in the Cathedral. A few steps and you’ll be at Villa Fiorentino, where you can conclude the day with a visit to the exhibition “Giuseppe Ercolano and the Masters of the Nativity”

Marcello Aversa

LUX FAMILIÆ

La storia della Famiglia di Nazareth

”Surriento Gentile”, titola come il ritornello della celebre “Serenata a Surriento” composta nei primi del ‘900 da Salvatore Gambardella e Aniello Califano, la manifestazione, sotto la direzione artistica di Marisa Laurito, che dal 5 al 30 dicembre trasformerà l’iconica cittadina, famosa in tutto il mondo, in un palcoscenico all’aperto di arte e cultura, celebrando la gentilezza e l’ospitalità del popolo sorrentino.

L’iniziativa, promossa da Fondazione Sorrento, Federalberghi Penisola Sorrentina, Confcommercio Sorrento, Associazione Agenti di Viaggio Penisola Sorrentina e Associazione Ristoratori Sorrentini, attraverso musica, poesia, teatro, conferenze, mostre d’arte e cartoni animati per i bambini, animerà i quartieri e i luoghi più suggestivi della città. Tanti gli ospiti italiani e stranieri, come Noa, Alexander Romanovsky, il coro gospel “The Voices of Victory”, diretto da Nicole Ingram Taylor e ancora Tullio De Piscopo, Raiz, Lorenzo Hengeller, Marco Zurzolo con la sua Street Jazz Band, Giovanni Block, I 30 Posteggiatori di Mastro Masiello e un’altra formazione, capitanata da Aurora Giglio, continuando con Fiorenza Calogero, Antonella Stefanucci, Rosaria De Cicco, Annamaria Colasanto, e Francesca Colapietro. “Sorrento si prepara a festeggiare i suoi cittadini – ha dichiarato la Laurito - ad accogliere i visitatori, mettendo in luce le sue virtù più preziose: gentilezza, accoglienza, bellezza e cultura attraverso un percorso artistico, per creare un’atmosfera calda e incantevole per un Natale indimenticabile da vivere insieme. Un invito a riflettere su una qualità essenziale per la costruzione di una società più armoniosa e inclusiva. In un’epoca in cui il dialogo sembra spesso sostituito dall’indifferenza e dalla polemica, è cruciale riscoprire il significato profondo della gentilezza e quanto possa influire positivamente nelle nostre vite.”

I presidenti delle associazioni che hanno promosso la manifestazione – Gianluigi Aponte (Fondazione Sorrento), Costanzo Iaccarino (Federalberghi Penisola Sorrentina), Vincenzo Ercolano (Confcommercio Sorrento), Gino Acampora (Associazione Agenti di Viaggio) e Francesco Schisano (Associazione Ristoratori Sorrentini) – sottolineano in una nota congiunta “la forza della sinergia tra pubblico e privato nel promuovere un’offerta turistica per la città capace di unire cultura, ospitalità e valorizzazione dell’identità locale”. “Grazie a un lavoro condiviso - spiegano - Sorrento potrà proporre un programma natalizio di livello, sostenuto da una direzione artistica di prestigio e da un progetto che esalta l’ospitalità e le tradizioni natalizie, offrendo a cittadini e visitatori un’esperienza all’altezza della tradizione della città”.

Ad aprire il ciclo di eventi, l’incontro “La Rivoluzione della Gentilezza”, in programma VENERDÌ 5 DICEMBRE alle 16 nella Sala “Carlo Di Leva” (in via Luigi De Maio, 35): insieme Don Antonio Loffredo, la psicologa Maria Rita Parsi, gli antropologi Marino Niola e Elisabetta Moro, esploreranno l’importanza di un sentimento che da Platone al Dalai Lama, continua ad essere indagato fin dagli albori della civiltà. Un modo per riflettere su come gesti semplici possano avere un impatto significativo nelle nostre interazioni quotidiane.

A seguire, alle 18 da Corso Italia, la performance di dieci giovani attori che renderanno omaggio alla poesia, dedicando versi di grandi poeti scritti su pergamena alle signore che incontreranno, alle quali regaleranno anche le arance profumate della Costiera…Mentre, per la prima volta lungo le strade del centro storico la parata, di 30 posteggiatori formata da Mastro Masiello e dalla Maestra Aurora Giglio, che sfilerà nelle strade principali, eseguendo celebri canzoni napoletane. Una volta giunti in piazza Tasso, il gruppo si suddividerà in 12 ensemble per offrire esibizioni nei luoghi iconici di Sorrento.

SABATO 6 DICEMBRE, ore alle 11,30, Alessandro Vasapolli inaugurerà la mostra “Dance Notes” nella sala “Carlo Di Leva” (via Luigi De Maio, 35): l’artistafotografo compie un poderoso passo in avanti nella ricognizione del mezzo fotografico come prezioso strumento di apertura verso scenari altri, segreti, alla ricerca di una alterità fantasmatica, che scardina e rinnega uno dei compiti originari della fotografia: la resa mimetica della realtà.

Nella stessa giornata alle ore 21 il Teatro Tasso, a Piazza Sant’Antonino, ospiterà un concerto del pianista Alexander Romanovsky: torna in Campania il virtuoso della musica classica, vincitore del Primo Premio al Concorso Internazionale Ferruccio Busoni nel 2001. Romanovsky ha suonato nei teatri più prestigiosi del mondo ed è apprezzato per la sua tecnica impeccabile e per la capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso le sue esibizioni.

DOMENICA 7 DICEMBRE, alle 11, sempre al Tasso, si presenterà “Totò Sapore e la magica storia della pizza”; compie 22 anni il famoso film di animazione diretto da Maurizio Forestieri, che narra le avventure di un giovane cuoco a Napoli nel 1700. La storia di uno dei piatti tipici italiani è accompagnata dalle musiche di due celebri musicisti napoletani: i fratelli Eduardo ed Eugenio Bennato. I due hanno composto tutti e venti i brani inclusi nella colonna sonora; tra i doppiatori che diedero la voce ai protagonisti, Mario Merola, Lello Arena, Francesco Paolantoni e Pietra Montecorvino.

Successivamente, a partire dalle 18, la Chiesa del S.S. Rosario ospiterà “Sognando la Neve”, una performance con Marco Palmieri e zampognari che suoneranno la pastorale. Palmieri è un attore e musicista noto per il suo talento in teatro e in fiction, e la sua capacità di mescolare musica e recitazione lo rende un artista poliedrico e apprezzato.

VENERDÌ 12 DICEMBRE, il Teatro Tasso alle ore 21 accoglierà il concerto di Lorenzo Hengeller, il “canta pianista” napoletano che fonde la tradizione italiana con jazz e swing, noto per il suo approccio musicale eclettico, ha collaborato con artisti come Stefano Bollani e contribuito a importanti progetti musicali, teatrali e televisivi.

SABATO 13 DICEMBRE si svolgerà “C’era una Volta”, un percorso itinerante in chiese storiche e palazzi del centro, dove cinque attrici – Fiorenza Calogero, Antonella Stefanucci, Rosaria De Cicco, Annamaria Colasanto e Francesca Colapietro – racconteranno, davanti a un braciere acceso, favole per adulti e bambini, offrendo un affascinante viaggio nella tradizione.

DOMENICA 14 DICEMBRE:

sarà Tullio De Piscopo nello spettacolo “I colori della musica - Live tour 2025” a portare la sua musica, alle ore 21 al Teatro Tasso; l’artista mette in scena un viaggio emozionale dell’amicizia con Pino Daniele, che celebrerà la straordinaria ricchezza sonora che ha contraddistinto la sua arte. Sul palco non mancheranno gli assoli di batteria e i brani che hanno portato il musicista napoletano al successo popolare.

LUNEDÌ 15 DICEMBRE ore 17

nella Sala Carlo Di Leva, la storia diventa digitale con la presentazione della nuova iniziativa editoriale “Surrentum a portata di clic”, promossa in collaborazione con Federalberghi Penisola Sorrentina.

VENERDÌ 19 DICEMBRE alle ore 12, nella sala “Carlo Di Leva” (via Luigi De Maio, 35), si inaugurerà la mostra di pittura “Oltre il Gesto” di Morris Spagnol, un artista che unisce action painting e tecniche miste, creando un dialogo emozionante tra colore e forma.

Nella stessa giornata il sassofonista napoletano Marco Zurzolo, con la sua potenza musicale, suonerà dalle ore 18 lungo Corso Italia, per poi fermarsi per proseguire il concerto in piazza, con la sua Street Jazz band di 14 elementi, M.V.M (Mamma Vita Mia).

SABATO 20 DICEMBRE al Teatro Tasso alle ore 11.30 si presenterà “Mary e lo spirito di mezzanotte”, un affascinante cartone animato del 2023 diretto da Enzo D’Alò. La storia

segue Mary, una undicenne aspirante chef, che grazie al supporto della nonna Emer intraprende un viaggio straordinario attraverso il tempo, permettendo a quattro generazioni di donne di confrontarsi e condividere le loro esperienze. Ore 21,00 “Solo ma non troppo” Concerto di Giovanni Blok

DOMENICA 21 DICEMBRE, alle ore 19.30, la Cattedrale di Sorrento ospiterà il “The Voices of Victory”, diretto da Nicole Ingram Taylor, il famoso coro gospel fondato nel 1992 a Orlando, Florida ha partecipato a eventi prestigiosi come il Super Bowl XLIII e ha collaborato con il Harlem Gospel Choir. Attualmente, The Voices of Victory continua a esibirsi in vari eventi, portando avanti messaggi di speranza e unità attraverso la musica e si impegna attivamente a supportare iniziative comunitarie e progetti di giustizia sociale. La formazione ha suonato con leggende del gospel quali Cece Winans, Byron Cage, LaShun Pace, John P. Key, Shirley Caesar, Milton Brunson and the Thompson Community Choir, Twinkie Clark e Rev. Timothy. Hanno anche affiancato, come coristi, nomi del pop,come Simple Minds, Sinead O’Connor e i Bee Gees.

LUNEDÌ 22 DICEMBRE, alle ore 20, al Teatro Tasso il concerto in ricordo di Mariano Russo promosso dalla figlia Mariella lo ricorda come un albergatore lungimirante, più che un semplice e doveroso tributo, questo evento vuole essere un gesto per perpetuare il suo amore incondizionato per Sorrento.

SABATO 27 DICEMBRE al Teatro Tasso ore 21, Sorrento avrà l’onore di ospitare Noa, con Gil Dor e i Solis String Quartet Nata a Tel Aviv il 23 giugno 1969, Noa, una delle cantanti israeliane più apprezzate a livello internazionale, ha trascorso parte della sua giovinezza a New York, dove ha sviluppato il suo eclettico stile musicale, influenzato da artisti come Paul Simon e Joni Mitchell.

Oltre alla sua carriera musicale, che spazia dal pop al jazz e alla musica tradizionale israeliana, Noa è anche un’attivista per la pace e la coesistenza, utilizzando la sua voce per promuovere messaggi di speranza e unità. Attualmente, si dedica a progetti che collegano la diplomazia culturale e la leadership, affrontando anche questioni legate alla crisi climatica.

Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Noa continua a essere una figura di riferimento nella musica mondiale e un simbolo di impegno sociale.

28-29-30 DICEMBRE dalle ore 17.30 alle ore 20.30, è in programma l’iniziativa “Araprit’ ‘e purtune... ncè stà ‘o Presepio’’, con scene viventi del Presepe del ’700 Napoletano nel centro storico di Sorrento.

Sempre sullo stesso tema a Villa Fiorentino andrà in scena la

bellezza del Natale, tra tradizione e creatività senza tempo è in programma la mostra “Giuseppe Ercolano e i maestri del presepe” – 25 anni di arte e tradizione. Riconoscimento a un interprete di eccellenza”, che sarà aperta da lunedì primo dicembre al 18 gennaio. Un percorso emozionante tra arte, fede e cultura: le opere esposte racconteranno la magia del presepe, con scene e suggestioni ispirate anche alla grande letteratura italiana.

MARTEDÌ 30 DICEMBRE alle ore 21, per chiudere il mese festivo in bellezza, Raiz si esibirà in un concerto in piazza, rendendo omaggio alla tradizione musicale napoletana e a Sergio Bruni. Con il suo stile unico che fonde reggae e musica partenopea, l’artista napoletano promette di offrire un’esperienza memorabile e coinvolgente per tutti i presenti.

CALENDARIO EVENTI M’ILLUMINO D’INVERNO

XVII EDIZIONE

30 NOVEMBRE - 7 GENNAIO

Cattedrale dei SS. Filippo e Giacomo

Mostra Lux Familiae - di Marcello Aversa

DAL 1 AL 4 DICEMBRE

Teatro Tasso

GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA

A cura di ANEC in collaborazione con l’ANICA

PROIEZIONI

PER LA CITTA’

HILTON SORRENTO PALACE

SALA SIRENE

Martedì 2 dicembre - ore 19:00 2 cuori e 2 capanne (Vision) presente il regista Massimiliano Bruno

Mercoledì 3 dicembre

Al termine della Cerimonia di Consegna dei Biglietti d’Oro Song sung blue, Una melodia d’amore (Universal) con Hugh Jackman e Kate Hudson

CINEMA TASSO ORE 21,15

Lunedì 1 dicembre

Breve storia d’amore (01 Distribution) di Ludovica Rampoldi con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano e Valeria Golino.

Martedì 2 dicembre

Gioia mia (Fandango) di Margherita Spampinato con Aurora Quattrocchi e Marco Fiore.

Giovedì 4 dicembre

Attitudini: nessuna (Medusa) di Sophie Chiarello con Aldo Giovanni e Giacomo

PROIEZIONI

PER LE SCUOLE

4 matinée con ospiti e temi di attualità.

CINEMA TASSO

Lunedì 1 dicembre

Un topolino sotto l’albero (Eagle), film di animazione di Henrik Martin Dahlsbakken.

Martedì 2 dicembre

Il Nibbio di Alessandro Tonda (Notorious) con Claudio Santamaria, Sonia Bergamasco, Anna Ferzetti.

Mercoledì 3 dicembre

40 secondi di Vincenzo Alfieri (Eagle) con Enrico Borello

Giovedì 4 dicembre

Per te di Alessandro Aronadio (PiperFilm) con Edoardo Leo

DAL 4 AL 8 DICEMBRE

Nella zona pedonale del Corso Italia, dal Campanile della Cattedrale a Piazza Veniero

CHOCOLAND SORRENTO

CHRISTMAS EDITION - IX edizione a cura dell’Associazione D2 Eventi

4 DICEMBRE

Ore 19.00 Chiesa di S. Anna - Marina Grande NATALÈA tra i borghi e le marine. Nel silenzio la rinascita.

Ave Maria – canto di luce e di grazia

Concerto/spettacolo per voce, musica e parola Voce solista: Francesca Maresca

Voce narrante: Marco Palmieri a cura del Gruppo Le Muse S.r.l.

5 DICEMBRE

ore 19.00 Teatro Tasso “Premio Paolo Leonelli” VIII edizione a cura dell’A.P.S. A.S.D. Penisola Sorrentina Paolo Leonelli

6 DICEMBRE

ore 18.00 Piazza Tasso

Accensione dell’albero e delle luminarie con intrattenimento musicale del Complesso Bandistico Città di Sorrento a cura dell’Associazione “E. Caruso”

7 DICEMBRE

Ore 10.30 Corso Italia XLI edizione

SFILATA CACCIA AL TESORO DI NATALE a cura dell’Associazione Culturale Nemesi

7 DICEMBRE

Ore 11.30 Museo Correale di Terranova MUSE MUSEO

visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte Programma dettagliato a pag. 27 a cura dell’Associazione culturale Società dei Concerti di Sorrento

7 – 8 DICEMBRE

Piazza Tasso

Spettacolo antico dei burattini a cura dei Fratelli Mercurio

8 DICEMBRE

Ore 18.30 Basilica di Sant’Antonino Il Natale di Maria a cura del Coro della Basilica di Sant’Antonino

9 DICEMBRE

ore 19.30 Teatro Tasso

Concerto di Natale Echi di Pace a cura dell’Istituto Francesco Grandi di Sorrento

DAL 9 AL 21 DICEMBRE

Nella zona pedonale del Corso Italia, dal Campanile della Cattedrale a Piazza Veniero

III edizione SORRENTO CHRISTMAS a cura dell’Associazione D2 Eventi

12 – 13 DICEMBRE

Borgo di Santa Lucia

CEPPONE DI SANTA LUCIA

12, 13 e 14 DICEMBRE

Piazza Lauro

MERCATINO NATALIZIO

DI CAMPAGNA AMICA con laboratori per adulti e bambini a cura di Coldiretti Napoli

12, 13 e 14 DICEMBRE

Museo Correale di Terranova

Grand Hotel Excelsior Vittoria

CARUSO - DE CURTIS

III edizione 2025

Programma dettagliato a pag. 27 a cura dell’Associazione culturale

Società dei Concerti di Sorrento

DAL 15 DICEMBRE

AL 7 GENNAIO

Dalle ore 16.00 alle ore 20.00

Villa Comunale di Sorrento

IL GIARDINO DI NATALE

Parata Inaugurale ore 17.00 Corso Italia

18 DICEMBRE

Ore 20.00 Piazza Angelina Lauro Esibizione di Tango Argentino a cura dei Maestri Annabella Amoretti e Gennaro Galdiero

18 DICEMBRE

Ore 20.15 Parrocchia S. Maria di Casarlano NATALÈA tra i borghi e le marine. Nel silenzio la rinascita. Quanno nascente Ninno con Gaetano Stella a cura del Gruppo Le Muse S.r.l.

DAL 18 AL 21 DICEMBRE

Piazza Lauro

MERCATINI DI NATALE a cura dell’Associazione Culturale I Ricordi del Passato

19 DICEMBRE

Ore 19.00 Chiesa di S. Attanasio - Priora NATALÈA tra i borghi e le marine. Nel silenzio la rinascita. La bottega dei Miracoli scritto e ideato da Maria Rosaria Selo Con Marco Palmieri e la partecipazione di Ilena Cafiero a cura del Gruppo Le Muse S.r.l.

19 DICEMBRE

Ore 20.00 Teatro Tasso XVI edizione SORRENTO JAZZ

Stevie Biondi con formazione in quartetto

20 DICEMBRE

Ore 17.00 Chiesa Nostra Signora di Lourdes XXII Premio Nazionale ed Internazionale di Poesia e Narrativa “Surrentum” a cura dell’Associazione Culturale Ars Scrivendi

21 DICEMBRE

Ore 11.30 Museo Correale di Terranova MUSE MUSEO visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte Programma dettagliato a pag. 27 a cura dell’Associazione culturale Società dei Concerti di Sorrento

21 DICEMBRE

Ore 18.00 Chiesa di San Paolo

Il Natale di Maria a cura del Coro della Basilica di Sant’Antonino

22 DICEMBRE

ore 15.00 Corso Italia

XXV Giochi Olimpici Invernali

IL VIAGGIO DELLA FIAMMA OLIMPICA

a cura della Fondazione Milano Cortina 2026

DAL 23 DICEMBRE

AL 6 GENNAIO

Piazza Tasso, Piazza Lauro e Villa Comunale Il concerto poliglotta di Yuri Menna a cura di Yuri Menna

DAL 23 DICEMBRE

AL 6 GENNAIO

Chiostro di San Francesco Mostra fotografica

About Sorrento Coast 2026 a cura della Stylo Project S.r.l.

24 DICEMBRE

ore 12.00 Via degli Archi presso la pizzeria “Da Gigino”

TIEMP BELL ‘E NA VOTA a cura del Ristorante e pizzeria “Da Gigino”

25 DICEMBRE

Ore 17.30 Chiesa della SS. Annunziata

Concerto di Natale in memoria di Bianca Gambardella Acampora

SORRENTO SINFONIETTA INTERNATIONAL CHAMBER ORCHESTRA a cura dell’Associazione culturale S. C. S.

25 – 26 DICEMBRE

Piazza Tasso

Spettacolo antico dei burattini a cura dei Fratelli Mercurio

DAL 25 AL 27 DICEMBRE

XLI edizione

CACCIA AL TESORO DI NATALE a cura dell’Associazione Culturale Nemesi

26 DICEMBRE

ore 19.00 Cattedrale dei SS. Filippo e Giacomo

Tradizionale Concerto di Natale

STELLA D’ARGIENT

La cantata dei… cantori a cura del Coro “Don Antonio Izzo”

28 DICEMBRE

Ore 11.30 Museo Correale di Terranova

MUSE MUSEO

visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte

Programma dettagliato a pag. 27 a cura dell’Associazione culturale S.C.S.

31 DICEMBRE

Ore 11.30 Teatro Tasso

CONCERTO DI FINE ANNO

Programma dettagliato a pag. 27 a cura dell’Associazione culturale

Società dei Concerti di Sorrento

31 DICEMBRE

dalle ore 17.00 Corso Italia e Centro Storico Sfilata ed esecuzione della tradizionale CANZONE DI CAPODANNO

31 DICEMBRE

ore 18.00 Piazza Tasso CIUCCIO DI FUOCO con la partecipazione di Marco Palmieri

31 DICEMBRE

Piazza Tasso dalle ore 23.00 alle ore 02.00 CAPODANNO 2026 intrattenimento con dj set ed animazione

31 DICEMBRE - 6 GENNAIO

Piazza Tasso

Spettacolo antico dei burattini a cura dei Fratelli Mercurio

C4

1 GENNAIO 2026

Ore 01.00 Marina Piccola SPETTACOLO DI FUOCHI PIROTECNICI

2, 3, 4 E 6 GENNAIO

Teatro Tasso

SORRENTO FILM & FOOD FESTIVAL 2026 a cura dell’Associazione The Artists Club Italia

2 GENNAIO

ore 19.30 Cattedrale

Pop Stars Christmas: Voci di Pace e Amore a cura dell’Associazione Palosky Team Music & Art

4 GENNAIO

Ore 19.00 Chiesa di Santa Lucia a Fuorimura NATALÈA tra i borghi e le marine. Nel silenzio la rinascita. In viaggio con la Stella con Elisabetta D’Acunzo e Marco Palmieri

Chitarra Aniello Palomba

Fisarmonica Luigi Belati a cura del Gruppo Le Muse S.r.l.

5 GENNAIO

Teatro Tasso

Premiazione CACCIA AL TESORO DI NATALE a cura dell’Associazione Culturale Nemesi

6 GENNAIO

Ore 19.30 Chiesa del Carmine TRADIZIONALE PROCESSIONE DEL BAMBINO GESÙ con pastori e zampognari

12 GENNAIO

dalle ore 19.00 alle ore 23.00 presso la Pizzeria Da Michele in Via Fuorimura “È ASCIUT PAZZ ‘O PADRONE”

XIII edizione Manifestazione enogastronomica e folkloristica

a cura della Elemigio SAS

18 GENNAIO

ore 16.00 Chiesa della SS. Annunziata Premiazione del concorso

IL PRESEPE OGGI

XLVI edizione

a cura del Centro di Studi e Ricerche Bartolommeo Capasso

lUNA FACCIATA ILLUMINATA

DI STORIA

Loscorso ottobre si è chiuso con un vero e proprio “regalo” alla città di Sorrento: la stupenda facciata in tufo della Chiesa dell’Annuziata, dopo un lungo e sapiente restauro, è tornata alla sua originaria bellezza.

E, in alto, è tornato a splendere uno stemma marmoreo che ci parla di arte, di fede e di... campanilismo. Gli stemmi, specie quelli che punteggiano le facciate delle dimore nobiliari, sono delle vere e proprie “macchine del tempo”. E quello che campeggia sulla facciata della chiesa dell’Annunziata, per la sua importanza, merita la nostra attenzione. Appartiene al cardinale Antonino Sersale, originario di Sorrento e giunto, nel 1754, sulla cattedra vescovile di Napoli; nel 1769, per il suo rapporto con la dinastia Borbonica, fu proposto al soglio pontificio, ma invano. Poco male: aveva, in un certo senso, già lasciato una traccia indelebile. A Napoli, negli anni dell’ episcopato, si era speso, e tanto! Nel 1764, nel bel mezzo di una terribile carestia, aveva impegnato il suo patrimonio personale per soccorrere i più poveri, i derelitti affamati. A Sorrento, la sua città natale, lasciò il segno di una profonda generosità, La facciata in tufo della Chiesa dell’Annunziata, probabilmente tardo medievale, poi completamente rifatta nel 1768, è stata di recente restaurata; in alto si può notare lo stemma del cardinale Antonino Sersale: un passepartout per riscoprire il passato sfuggente.

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finanziando la risistemazione della Chiesa dei Servi di Maria (1772) e promuovendo il restauro della facciata della Chiesa dell’Annunziata (1768). A quest’ultima chiesa, infatti, era particolarmente legato. I Sersale, già dal Medioevo, l’avevano sentita propria e al suo interno, nel 1383, fu seppellita Isabella Sersale, nipote di papa Bonifacio IX. Forse per questo motivo, finanziando il restauro della facciata, il cardinale Antonino Sersale si legò ancor di più a Sorrento. Tuttavia, per lungo tempo, il suo nome fu dimenticato e il suo stemma, sormontato dalla berretta cardinizia, restava silenzioso. Fu il solito, eccezionale Manfredi Fasulo a far apporre, sulla facciata del Palazzo Sersale a via San Cesareo, un ricordo marmoreo del cardinale sorrentino. Oggi, con il restauro promosso dai confratelli dell’Annunziata, si chude idealmente un cerchio e il cardinale Sersale torna a far parlare di sé. Lo possiamo ricordare nel segno di un mecenatismo ormai scomparso. La Chiesa dell’Annunziata, in fondo, è un gioiello di inestimabile valore, simbolo di una Sorrento dove arte e fede, come per magia, quasi si fondono. Inevitabilmente...

(sito web “La Grotta di Giano”)
Gennaro Galano

RICORDI E MEMORIE IN UN PRESEPE DI CARTAPESTA

Finita la guerra anche mio padre tornò a casa per riprendere, come meglio si poteva, la vita quotidiana.

Già a natale del 1945 riprese la vecchia tradizione del presepe, interrotta nei precedenti cinque anni. Solo allora, quando avevo sette anni, scoprii che quel cassone sopra l’armadio conteneva un tesoro, una meraviglia.

Tolto il coperchio, davanti ai miei occhi di fanciullo, apparvero per la prima volta i pastori di varie misure e colori.

Angeli, cavalli, cammelli e pecorelle di terracotta; il bue e l’asinello accuratamente avvolti in strisce di stoffa. Sul fondo della cassa, su un letto di paglia, erano i più grandi: il ciabattino, il macellaio, il cacciatore, la lavandaia, le popolane con la meraviglia fissata negli occhi dipinti.

Dalla cantina mio padre tirò fuori le “casarelle”. Io, curioso e premuroso, lo aiutavo.

Dopo quel primo anno, tutti gli anni, si è ripetuto il rito del presepe. Il lavoro cominciava all’inizio di dicembre.

Alla fiera di Sant’Agnello si compravano le lampadine colorate prima di affrontare con maggior lena il lavoro negli ultimi dieci giorni. Il presepe occupava l’intera stanza.

La tradizionale disposizione voleva la scena della natività al centro della struttura; non il ricco tempio semi diruto nello stile classico del modello settecentesco, ma una più semplice grotta dove sarebbe nato il bambinello. Da uno spacco della montagna si sarebbe intravisto lo

“fondo” da cui sarebbero arrivati i cammelli carichi di doni coi cammellieri mori al seguito dei Re Magi.

Lo “sfondo” era realizzato con lo specchio del comò che avrebbe raddoppiato la distanza della scena del deserto con i palmizi e i minareti; scena in forte contrasto con l’architettura delle ‘casarelle’ paesane e il profilo delle colline. Non ho mai assistito mentre mio padre costruiva quelle belle casette di cartone perché le aveva già realizzate prima della guerra. Linde casette coi tetti rossi, molte con la cupola di finto lapillo, tutte con la scala esterna e il piccolo comignolo. Due o tre giorni prima della vigilia di Natale salivamo insieme sulla collina di Cepano per raccogliere, nella selva di Michele

’e Cap’è Tacche, frasche di pungitopo, radici contorte, pezzi di

muschio (Pellicce) strappati alle rocce calcaree e alle ceppaie di castagno.

Un bottino utile per adornare, con la segatura colorata, il nostro paesaggio di cartapesta con finti alberi spogli, pini, cespugli e piccoli prati muschiosi su cui mettere a pascolare le pecore più grandi.

Il momento da me più atteso era l’apertura della cassa dei pastori e la loro sistemazione nei posti giusti. Prima di tutti si sistemavano i cammelli e i Re Magi nello sfondo dentro la montagna, poi i pastorelli sulle colline con le pecore in lontananza intorno al pagliaio di Benino poi, con sottili fili dorati, si appendevano gli angeli sopra la capanna nella quale c’erano i posti assegnati ai personaggi della natività: la madonna, San Giuseppe, il bue, l’asinello, gli zampognari, la stella cometa. Era questa la fase più emozionante in cui con maggior cura, quasi sacrale, si procedeva nel lavoro.

Poi via via gli altri pastori. Mio padre in quelle serate di festa trascorreva lunghe ore seduto in silenzio davanti al “suo” capolavoro. Era un via vai di amici, compagni di scuola, vicini di casa, conoscenti, tutti contenti di vedere il “mio” presepe. L’ammirazione maggiore era per le casette che si stagliavano nel paesaggio bruno. Anche a me piacevano molto, mi davano un senso di serenità. Fu grande il mio stupore e la mia emozione quando, negli anni successivi, frequentando le colline sorrentine mi ritrovai di fronte agli originali delle mie ‘casarelle’. Scoprii che mio padre si era ispirato, anzi aveva proprio copiato le case coloniche dai tetti a cupola con i cortili, le logge, le arcate, le scale rampanti. Letteralmente mi innamorai di quella architettura morbida e luminosa che, senza ch’io lo sapessi, era già dentro di me. Quel paesaggio era mio, mi apparteneva, mi ha appartenuto per il resto del mio tempo. La forza del radicamento di ciascuno nel “suo paese natio”, è data dallo spessore delle prime esperienze. E’ li dove ha realizzato le prime scoperte della vita: le relazioni, le tradizioni, l’amicizia, l’amore. Un luogo che non si scorda mai, a cui ognuno vuole sempre ritornare. Sono ormai cinquant’anni che quei pastori sono chiusi in quella cassa di legno sotto un mucchio di valige; un mio amico antiquario voleva ch’io glieli vendessi, gli ho detto di no perché li dentro c’è la memoria di mio padre a cui ho aggiunto i miei ricordi in attesa che un giorno, forse, qualcuno rifarà quel presepe di cartapesta.

Antonino De Angelis
FOTO
DI REPERTORIO

CENTRO STORICO DI SORRENTO

Via Parsano

Via degli Aranci

Via Sersale - Corso Italia

Via Pietà

Via Luigi de Maio

Piazza S. Antonino

Via S. Francesco

Piazza F. Saverio Gargiulo

Via Vittorio Veneto

Via Tasso - Via S. Nicola

Via 2° Traversa Fuoro

Via Fuoro - Via S. Cesareo

Piazza Tasso - Corso Italia

Le antiche mura

Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa.

Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi. Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni.

Chiesa dei Servi di Maria

In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.

Cattedrale

In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale. La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.

Campanile del Duomo Episcopio

Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec.

Casa quattrocentesca

Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso.

Palazzo Correale (secolo XIV)

La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento.

Palazzo Veniero (secolo XIII)

Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.

Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello.

Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino.

Basilica di S. Antonino

L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona.

Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai.

Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo.

Chiesa della Grazie

La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500.

La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio

Chiesa e

Chiostro S. Francesco

L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali.

Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente. Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo.

Casa del Tasso

A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.

di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.

Chiesa del Rosario

già dei SS. Felice e Baccolo

Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo.

Casa di Cornelia Tasso

Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta.

Chiesa SS. Annunziata

L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.

Sedile Dominova

Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI.

In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.

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HISTORICAL CENTRE

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Via degli Aranci

Via Sersale - Corso Italia

Via Pietà

Via Luigi de Maio

Piazza S. Antonino

Via S. Francesco

Piazza F. Saverio Gargiulo

Via Vittorio Veneto

Via Tasso - Via S. Nicola

Via 2° Traversa Fuoro

Via Fuoro - Via S. Cesareo

Piazza Tasso - Corso Italia

The old walls

The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door. Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.

Church of the Servants of Mary

In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods.

Cathedral

In Romanic style it dates to the XVth century; the side door is from the same period (1474) and in Renaissance style. Amongst other things the church houses paintings by artists from the Neapolitan school of the 1700s, an archibishops throne in fine marbles (1573) and a wooden marquetry work of Sorrentine craftsmen of the beginning of the 19th century. Works of art always made by using the marquetry technique can be admired in the interior, such as the pictures of the stations of the Cross or the wooden panels of the main and side entrance. These are all works of recent young masters of marquetry art.

Cathedral Belltower Bishop’s Palace

Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two hi ghly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.

Fifteenth Century House

Sanctuary of Carmine

(St. Mary of Carmelo)

The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out.

Correale Palace (XIVth century)

The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coatof-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s.

Veniero Palace (XIIIth century)

Th is building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. The inlaid tufo decoration develops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif.

The Correale House in the Tasso Square

In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.

Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century.

Porta Seat (XVIth century)

In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club.

Basilica of St. Antonino

Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century.

The Church of St. Mary of the Miracles (S. Maria delle Grazie)

The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio.

Church and Cloister of St. Francis

The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.

House of Tasso

On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born

Church and Monastery of St. Paul

The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork.

Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica.

Church of the Rosary, formetly of Saint Felice and Baccolo

Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century.

House of Cornelia Tasso

At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony).

Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro.

In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet.

Church of Annunciation

The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known. It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated.

The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses.

They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854.

Dominova Seat

This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century.

It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes.

The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style.

The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.

S.C.S.

CONCERTI DI DICEMBRE DECEMBER CONCERTS

Direzione artistica: Paolo Scibilia

Patrocinio Città di Sorrento - Regione Campania

XVII edizione “M’ Illumino d’ Inverno” 2025 / 2026 Edition

7 dicembre - Museo Correale di Terranova MUSE MUSEO

Visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte DUO MISTRAL

Antonio Puglia - clarinetto & Mariano Meloni - pianoforte “Danze” - Tra Swing Jazz e Klezmer

Visita guidata al Museo ore 10:00 - Concerto ore 11:30

Degustazione ore 12.45.

Prenotazione obbligatoria con tariffa ridotta ingresso Museo, riservata solo agli spettatori del concerto.

Reservation required with discounted Museum entry, reserved exclusively for concertgoers (+39) 0818781846

12, 13, 14 dicembre

Grand Hotel Excelsior Vittoria - Museo Correale di Terranova

Ristorante “Donna Sofia”

CARUSO - DE CURTIS

SORRENTO INTERNATIONAL FESTIVAL SINGING COMPETITION III edizione 2025

FESTIVAL Concorso Internazionale di Canto, omaggio a Enrico Caruso e Ernesto De Curtis, dedicato all’Opera Lirica e Canzone

Celebrazioni 152 anni della nascita di Enrico Caruso (1873 - 2025) e 150 anni della nascita di Ernesto De Curtis (1875 – 2025).

CONCERTI Audio-Conferenze sulla voce di E. Caruso su grammofono d’epoca Degustazioni eno-gastronomiche preferiti da Enrico Caruso

12 dicembre ore 19:30 - Sorrento - Grand Hotel Excelsior Vittoria

CONCERTO DI APERTURA

CONCERTO LIRICO - CROSSOVER OMAGGIO A ENRICO CARUSO TATIANA PREVIATI - soprano crossover & RAFFAELE BELLAVISTA - baritono e pianista

Ingresso libero, soggetto a prenotazione e disponibilità posti

Free entry subject to reservation and seating availability (+39) 0818777111

Ambito: “Caruso - De Curtis Sorrento International Festival Singing Competition”

13 dicembre - Chiostro S. Francesco (Biblioteca) - ore 19:00

LA VOCE DI CARUSO

ASCOLTO GUIDATO DI DISCHI ORIGINALI DI ENRICO CARUSO, SU GRAMMOFONO D’EPOCA A CURA DI GUIDO D’ONOFRIO

Ingresso libero fino esaurimento posti a sedere Free entry subject to seating availability

Ambito: “Caruso - De Curtis Sorrento International Festival Singing Competition”

14 dicembre - Museo Correale di Terranova MUSE MUSEO

Visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte

BELLE EPOQUE ENSEMBLE - SALOON ORCHESTRA

Giulia Lepore - soprano solista. Paolo Scibilia - direttore “Il Caffè - Concerto tra fine ‘800 e primo ‘900 ai tempi di Caruso a Sorrento”

Visita guidata al Museo ore 10:00 - Concerto ore 11:30 Degustazione ore 12.45.

Prenotazione obbligatoria con tariffa ridotta ingresso Museo, riservata solo agli spettatori del concerto.

Reservation required with discounted Museum entry, reserved exclusively for concertgoers (+39) 0818781846

In collaborazione “Caruso - De Curtis Sorrento International Festival Singing Competition”

14 dicembre - Ristorante “Donna Sofia” - ore 13,30 A TAVOLA CON CARUSO

PRANZO A BASE DI ECCELLENZE ENO-GASTRONOMICHE

SU PIATTI PREFERITI DA ENRICO CARUSO

Prenotazione obbligatoria / Reservation required: (+39) 8773532 (www.ristorantedonnasofia.com)

14 dicembre - Museo Correale di Terranova -ore 18:30

CONCERTO DI CHIUSURA

Premiazione ed esibizione dei vincitori finalisti & special guests

“CARUSO - DE CURTIS

SORRENTO INTERNATIONAL SINGING COMPETITION”

Ingresso libero fino esaurimento posti a sedere

Free entry subject to seating availability

Ambito: “Caruso - De Curtis Sorrento International Festival Singing Competition”

21 dicembre - Museo Correale di Terranova MUSE MUSEO

Visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte

SEBASTIANO BRUSCO - pianoforte

“Sogno d’Amore”: Chopin, Schubert, Liszt, Debussy

Visita guidata al Museo ore 10:00 - Concerto ore 11:30

Degustazione ore 12.45.

Prenotazione obbligatoria con tariffa ridotta ingresso Museo, riservata solo agli spettatori del concerto.

Reservation required with discounted Museum entry, reserved exclusively for concertgoers (+39) 0818781846

25 dicembre - Chiesa della SS. Annunziata - ore 17:30 CONCERTO DI NATALE / CHRISTMAS CONCERT

In memoria di Bianca Gambardella Acampora

SORRENTO SINFONIETTA INTERNATIONAL CHAMBER ORCHESTRA MUSICHE PER IL NATALE

Ingresso libero fino esaurimento posti a sedere Free entry subject to seating availability

28 dicembre - Museo Correale di Terranova MUSE MUSEO

Visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte DUO FRANCHINI

Stefania Franchini, violino & Cecilia Franchini, pianoforte “Watermusic”

Gondoliere Veneziane e impressioni marine Visita guidata al Museo ore 10:00 - Concerto ore 11:30 Degustazione ore 12.45.

Prenotazione obbligatoria con tariffa ridotta ingresso Museo, riservata solo agli spettatori del concerto. Reservation required with discounted Museum entry, reserved exclusively for concertgoers (+39) 0818781846

31 dicembre - Teatro Tasso - ore 11:30 CONCERTO DI FINE ANNO END YEAR CONCERT

SORRENTO SINFONIETTA INTERNATIONAL SYMPHONY ORCHESTRA STRAUSS, MUSICA VIENNESE E DINTORNI

Ingresso libero, fino esaurimento posti a sedere

Free entry subject to seating availability

INFO

Info: www.societàconcertisorrento.it - www.comune.sorrento.na.it

Agenzia Regionale Campania Turismo

Official Tourist Board

Via Luigi De Maio 35 - 80067 - Sorrento - Tel. (+39) 0818074033

Facebook: Agenzia Regionale Campania Turismo Sede di Sorrento

Email: aretursorrento@gmail.com

Infopoints Sorrento - Fondazione Sorrento www.fondazionesorrento.it

Il presente programma potrebbe subire variazioni. This program may be subject to changes.

UNA VISITA AL MUSEO

La visita al Museo Correale di Terranova suscita interesse ed attenzione, sia per gli appassionati di pittura che per gli amatori di oggetti d’arte decorativa e archeologica, quest’ultima documenta le antiche radici storiche della città di Sorrento Inoltre, la collezione di mobili e scrigni intarsiati con legni rari ed esotici è la testimonianza di un tipico artigianato locale, che, soprattutto nell’Ottocento, raggiunse notevoli livelli di virtuosismo tecnico.

La sezione dei dipinti spazia dal XV al XIX secolo, seppur il nucleo fondamentale è costituito dalla collezione di nature morte di scuola napoletana del Sei e Settecento e dal cospicuo gruppo di paesaggi della scuola di Posillipo, due fonti insostituibili per l’approfondimento degli studi su questi splendidi momenti della civiltà figurativa meridionale.Ma il Correale risplende ancor più per i preziosi arredi che un tempo adornavano la varie dimore della nobile famiglia: stipi impiallacciati di ebano o di tartaruga, pregevoli prodotti di ebanisteria napoletana del XVII secolo; cassettoni settecenteschi, arricchiti con incastonature di bronzo dorato e ripiani in commessi marmorei; preziosi mobili a cineserie di manifattura inglese del primo quarto del Settecento, ed ancora orologi francesi, tedeschi e svizzeri con montature in bronzo dorato ed intarsi in madreperla e pietre dure; vetri di Murano, cristalli di Boemia, tessuti, maio-

liche e porcellane. La collezione di ceramiche comprende una cospicua campionatura di rari esemplari delle più note fabbriche italiane e straniere: dalle maioliche abruzzesi di Grue a quelle francesi di Marsiglia; dalle porcellane cinesi bianche e blu a quelle tedesche, tra cui emerge il gruppo della manifattura di Meissen; da quelle francesi di Saint-Cloud e Sèvres a quelle inglesi di Bow e Chelsea. Ma è il nucleo delle porcellane napoletane a costituire il fiore all’occhiello di questa raccolta, in quanto annovera rari esemplari della manifattura di Capodimonte e preziosi servizi in porcellana dipinta e dorata della Real Fabbrica di Napoli, nonché vasellame in terraglia Giustiniani dei primi decenni del XIX secolo. Infine, ma non per importanza, è la presenza nel Museo di una importante Biblioteca specialistica.

PRESENTAZIONE della AGENDA

dellaPenisola Sorrentina

2026

SEGNI e TESTIMONIANZE di una STORIA ANTICA

SABATO 13

DICEMBRE ore 17,30

MUSEO CORREALE DI TERRANOVA SORRENTO

PRESENTA la giornalista

Giuliana Gargiulo

INTERVENGONO i curatori dell’edizione 2026 & l’archeologo Antonio Vanacore autore delle schede di approfondimento

Laura Cuomo
a cura della
FONDAZIONE STUDI STORICI SORRENTINI di Antonino e Rosa Cuomo

L’ INTARSIO SORRENTINO NEI MOBILI DELL’OTTOCENTO

L’intarsio sorrentino è caratterizzato soprattutto dalla produzione di piccoli oggetti che sono spesso presenti nelle case dei turisti come ricordo del loro soggiorno a Sorrento. Sono soprattutto scatole, reggilibri, cartelle da scrittoio, portasigari, placche varie che, favorite dalle loro ridotte dimensioni, hanno caratterizzato nel tempo il mercato turistico dell’intarsio sorrentino. Meno noti sono i mobili realizzati dagli intarsiatori sorrentini. Il motivo va cercato soprattutto nella loro esecuzione su commissione sia sul piano funzionale sia sotto l’aspetto progettuale e decorativo. A documentazione di questo settore

particolare dell’intarsio sorrentino, destinato all’arredamento, nelle sale dei quattro piani del Museobottega della Tarsialignea, il MUTA, sono esposti secretaire, tavoli circolari, letti con comodini, scrivanie, un monetiere d’ispirazione classica, divani e sedie. L’esecuzione su commissione è spesso confermata dalla presenza di stemmi araldici nella decorazione intarsiata che sono un chiaro rimando alla famiglia committente. Ovviamente per l’importanza della richiesta, sempre diversa e qualificata, è un filone di grande rilievo artistico, firmato dai maestri intarsiatori sorrentini e dai docenti della Regia Scuola d’Intarsio ed Intaglio di Sorrento. I mobili più diffusi nell’esposizione del MUTA sono i secrétaire. Al secrétaire à abattant di Antonino Damora, già attivo negli arredi del Palazzo Reale di Napoli, si affiancano i secrétaire à dos d’ane firmati da Michele Grandville e Giuseppe Gargiulo. Quest’ultimo è anche l’autore del piccolo secrétaire à abattant che al centro nella parte bassa ha una bandella pensile traforata e decorata con lo stemma intarsiato del committente. La progettazione à double face di quest’ultimo e dei secrétaire à dos d’ane esposti nel MUTA sono un dettaglio compositivo tipicamente sorrentino nel vasto panorama dei mobili dell’Ottocento. Nella progettazione di questi mobili da centro i maestri sorrentini hanno inte -

so ampliare, con grande equilibrio compositivo, gli spunti funzionali e le scene intarsiate su entrambi i fronti. L’interno di questi mobili è un alternarsi di funzioni. Leggii da musica, tiretti a scomparsa, portasigari, piano scrittoio, mensole portadocumenti sono incastrate tra loro, a testimonianza dell’abilità di maestri intarsiatori a lavorare su piccoli oggetti e comporli tra loro con grande equilibrio formale. Un mobile esposto nel MUTA che non rientra, per composizione e decorazione, nella tradizione sorrentina è il mobile realizzato da Francesco Grandi,

Arturo Guidi e dagli allievi della Regia Scuola d’Arte di Sorrento. E’ un mobile che riprende il modello del cinquecentesco monetiere. Il fronte è scandito in verticale da paraste intarsiate che chiudono su entrambi i lati una fila di cassetti. Anche il decoro intarsiato in avorio esce dalla tradizione locale con motivi ispirati a losanghe e fregi di cultura pompeiana. Un mobile simile, realizzato dagli stessi autori per l’Esposizione Nazionale di Palermo nel 1891, è stato recentemente venduto in un’asta di mobili antichi a New York. L’esposizione di questi mobili è affiancata nel MUTA da piccoli monitor con la proiezione dei loro interni per favorire ai visitatori una loro completa lettura.

IL VISCHIO

Pochi simboli dell’inverno hanno la grazia discreta del vischio. Lo si vede pendere sopra le porte, legato con un nastro rosso o dorato, tra auguri, superstizioni e sguardi sorridenti. Anche nelle case della Penisola Sorrentina, ancora oggi, non è raro trovare un piccolo fascio di vischio appeso all’architrave della porta d’ingresso: è lì che, secondo tradizione, ci si bacia a mezzanotte di Capodanno, tra un brindisi e un desiderio. Un gesto semplice, ma carico di significato, che unisce amore e fortuna, protezione e fecondità. Il vischio (Viscum album) è una pianta sempreverde che vive sospesa, senza toccare la terra. Non cresce dal suolo ma sui rami di altri alberi, dai quali assorbe acqua e sali minerali grazie alle proprie radici a ventosa. È una pianta emiparassita: dipende dall’ospite, ma è capace di compiere la fotosintesi. Le sue foglie coriacee rimangono verdi tutto l’anno, mentre in inverno compaiono le bacche bianche e traslucide, quasi perle di luna che resistono al gelo. È per questo che fin dall’antichità il vischio è stato considerato un simbolo di vita che non muore, di continuità e rinascita.

I popoli celtici lo veneravano come pianta sacra: cresceva “tra cielo e terra”, e i Druidi lo raccoglievano con falci d’oro, senza farlo toccare al suolo, perché non perdesse la sua forza magica. Nella mitologia romana, Virgilio lo cita come “ramo d’oro” che permette a Enea di entrare nell’Oltretomba: un dono divino che apre le soglie, protegge e guida. Proprio da quell’immagine trasse ispirazione l’antropologo scozzese James George Frazer per il suo celebre studio The

Golden Bough, dove il vischio diventa simbolo universale della natura che non si lascia vincere dall’inverno. Con il passare dei secoli, il vischio divenne pianta di pace e riconciliazione: appenderne un ramo sopra la porta significava accogliere senza rancore chi vi entrava. In epoca moderna, soprattutto nei paesi nordici, nacque la consuetudine del bacio sotto il vischio, gesto augurale di amore duraturo e prosperità. Da lì la tradizione si diffuse in tutta Europa, fino a radicarsi anche in Italia e sulle nostre coste mediterranee. Nelle case della Penisola Sorrentina il vischio è arrivato come ornamento natalizio, ma si è presto integrato nelle consuetudini locali. Appenderlo sotto l’architrave della porta d’ingresso è diventato un modo per proteggere la casa e i suoi abitanti, tenendo lontani sfortuna e malocchio. Chi percorre i sentieri dei Colli di San Pietro o le colline tra Massa Lubrense e Sant’Agata, nei mesi invernali, può scorgere il vischio sui rami dei castagni o di altri alberi. È un frammento verde nel paesaggio spoglio, un nodo tra cielo e terra, sospeso come il tempo delle feste. Forse è proprio questa la sua forza: il vischio non ha radici nel suolo, ma si affida all’aria, alla luce, all’albero che lo sostiene. Così, anche il gesto di appenderlo alla porta sembra volerci ricordare qualcosa, ossia che la fortuna, come l’amore, non si possiede, ma si accoglie. E quando alla mezzanotte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, sotto quel piccolo ramo verde, ci si scambia un bacio, si rinnova un’antica promessa: che l’anno nuovo, come il vischio, sappia resistere al freddo e portare vita dove tutto sembra dormire.

Mistletoe, a branch suspended between heaven and fortune

Few symbols of winter possess the discreet grace of mistletoe. It can be seen hanging above doors, tied with a red or gold ribbon, amid good wishes, superstitions, and smiling faces. Even in homes on the Sorrento Peninsula, even today, it’s not uncommon to find a small bunch of mistletoe hanging from the lintel of the front door: it’s there, according to tradition, that people kiss at midnight on New Year’s Eve, between a toast and a wish. A simple gesture, yet charged with meaning, uniting love and fortune, protection and fertility. Mistletoe (Viscum album) is an evergreen plant that lives suspended, without touching the earth. It doesn’t grow from the ground but on the branches of other trees, from which it absorbs water and mineral salts thanks to its sucker-like roots. It is a hemiparasitic plant: it depends on its host, but is capable of photosynthesis. Its leathery leaves remain green year-round, while in winter, white, translucent berries appear, like moon pearls that resist frost. This is why, since ancient times, mistletoe has been considered a symbol of undying life, of continuity and rebirth.The Celtic peoples revered it as a sacred plant: it grew “between heaven and earth,” and the Druids harvested it with golden sickles, without letting it touch the ground, so as not to lose its magical power. In Roman mythology, Virgil cites it as the “golden bough” that allowed Aeneas to enter the Underworld: a divine gift that opens thresholds, protects, and guides. This very image inspired Scottish anthropologist James George Frazer for his famous study, “The Golden Bough,” in which mistletoe becomes a universal symbol of nature that resists winter.

Over the centuries, mistletoe became a plant of peace and reconciliation: hanging a branch above the door meant welcoming those who entered without rancor. In modern times, especially in Nordic countries, the custom of kissing under the mistletoe arose, a gesture of hope for lasting love and prosperity. From there, the tradition spread throughout Europe, eventually taking root in Italy and our Mediterranean coasts. Mistletoe arrived in homes along the Sorrento Peninsula as a Christmas ornament, but it quickly became part of local customs. Hanging it under the lintel of the front door became a way to protect the home and its inhabitants, warding off bad luck and the evil eye. Those who hike the trails of the Colli di San Pietro or the hills between Massa Lubrense and Sant’Agata during the winter months can spot mistletoe on the branches of chestnut trees and other trees. It is a fragment of green in the barren landscape, a knot between heaven and earth, suspended like the holiday season. Perhaps this is precisely its strength: mistletoe has no roots in the soil, but relies on the air, the light, and the tree that supports it. Thus, even the act of hanging it on the door seems to remind us of something: that luck, like love, is not possessed, but welcomed. And when at midnight between December 31st and January 1st, under that small green branch, we exchange a kiss, we renew an ancient promise: that the new year, like mistletoe, will resist the cold and bring life where everything seems dormant.

Le preparazioni natalizie campane sono legate alla rinomata tradizione pasticciera napoletana: roccoco’, susamielli, divino amore, zeppole e struffoli tutto questo ci riconduce al periodo dell’avvento, a lunghe serate in casa, al gioco della tombola. Il profumo delle zeppole fritte, che durante la fase della preparazione impregna tutti gli abiti, le finestre chiuse, il vapore acqueo che si forma sui vetri, e l’odore che ci si porta dietro lasciando scie di aromi irresistibili. In famiglia la nonna ha sempre sostenuto che quando si preparano le zeppole non bisogna ne’ farsi vedere ne’ far sentire l’odore alla gente invidiosa, finirebbero con lo scoppiare !!! LE “DELIZIOSE” TRADIZIONI

I DOLCI TIPICI DEL NATALE IN PENISOLA SORRENTINA

Si racconta che il Re si recò un pomeriggio in visita al convento delle suore di San Gregorio Armeno, e dopo aver visitato la cappella ed il convento fu accompagnato dalle sorelle nel refettorio, ove su un grande tavolo era preparato un buffet in cui facevano bella mostra di sè aragoste, pesci arrostiti, polli e fagiani oltre a della splendida frutta. Il Re era un gran mangiatore ma si scuso’ dicendo che da poco aveva finito di pranzare e non sarebbe stato il caso riaffrontare un pasto del genere.

Ma le suorine con sguardi di complicità pregarono Re Ferdinando di degnarsi di un assaggio.

LE ZEPPOLE

Tipiche della nostra zona sono ciambelline fritte preparate con una pasta a base di farina acqua latte ed anice, e condite con miele diavulilli (per chi non lo sapesse sono i confettini piccini e coloratissimi che ci riportano alla mente le decorazioni dei nostri alberelli di natale) e scorzette d’arancia.

Tra i mestieri napoletani esisteva anche quello della zeppollara che in strada friggeva queste ciambelle in strutto o grasso a nimale e serviva ricoperte di miele.

GLI STRUFFOLI

Questo tipico dolce natalizio, la cui forma a base di sfere ricoperte di miele e dai multicoloratii diavulilli

L’origine degli struffoli e’ Greca il nome, deriva da strongulos, cioè pasta a forma sferica, arrotondata o incavata, anche questa preparazione e’ consolidata nella tradizione pasticciera napoletana, splendide erano le confezioni ad opera delle Monache dei conventi della Croce di Lucca e di quelle di S. Maria dello Splendore.

LE PASTE DI MANDORLE

Sono altri dolcetti che trovano la loro origine nei conventi napoletani, dai delicati colori pastello che vanno dal rosa, al verde al giallino, preparati con mucchietti di pasta di mandorle sistemati su di un ostia tagliata che serve da base e dalle forme più svariate. Dolci della vigilia di Natale, le suore li preparavano rispettando la dieta di magro perche’ erano preparati con farina zucchero, spezie e mandorle finemente tritate, e non era utilizzato alcun grasso animale, essendo il loro condimento ottenuto esclusivamente dall’olio premuto dalle stesse mandorle.

L’origine del nome pasta reale pare risalga all’epoca di Re Ferdinando IV.

Quale fu la sorpresa del sovrano quando si accorse che tutto quel Ben di Dio non erano altro che dolci efficientemente scolpiti con la pasta di mandorle e certosinamente dipinti a mano.

Questa tradizione di pasta reale e’ rimasta oggi soprattutto in Sicilia dove ci sono degli abilissimi artigiani di pasta martorana o reale.

I MUSTACCIUOLI

Dalla forma romboidale ricoperti di glassa al cioccolato, il loro nome e’ legato alle antiche preparazioni contadine che utilizzavano il mosto mustacea era infatti il loro nome latino, col quale venivano preparati per essere resi più dolci.

I SUSAMIELLI

A forma di S i Sosamielli venivano impastati con del miele liquido ed anticamente venivano distinti in sosamiello nobile, preparato con la farina bianca e v’era l’usanza di offrirlo alle persone di riguardo, e il sosamiello per zampognari, impastato con farina ed elementi di scarto, che veniva offerto al personale di servizio, ai contadini in visita e a coloro che venivano a suonare in casa, ed in ultimo il sosamiello del buon cammino che veniva imbottito con la marmellata di amarene e che veniva offerto ai soli religiosi.

IL ROCCOCÒ

A forma di ciambella, trae le sue origini dal francese rocaille per la barocca e rotondeggiante forma di conchiglia.

E così ogni anno fosse solo per come dice mia “zia” pe’ devozione siamo costretti, facendo uno sberleffo alle diete, nostro malgrado, ad assaggiare queste splendide delizie.

SORRENTO CALCIO

Ottant’anni di passione rossonera. Il Sorrento Calcio si prepara a celebrare un anniversario storico: il 23 dicembre ricorrono infatti gli 80 anni dalla fondazione della società sportiva che, dal 1945, rappresenta la città sui campi di tutta Italia. Un traguardo importante, che il club ha scelto di onorare con una pubblicazione speciale dedicata alla propria storia sportiva, culturale e identitaria.

Il volume – curato da Antonino e Gianni Siniscalchi, con Salvatore Dare e il coordinamento di Michele Mauro, vicepresidente del Sorrento – ripercorre le vicende rossonere dagli anni della ricostruzione postbellica fino alle più recenti stagioni nei campionati professionistici. Fotografie inedite, testimonianze, aneddoti, risultati, personaggi e momenti simbolo compongono un racconto corale che restituisce il valore sociale del calcio sul territorio.

La pubblicazione sarà presentata ufficialmente nel mese dicembre.

Mediterraneo, estate 1558 L’attacco ottomano a Massa Lubrense, Sorrento e Ciutadella di Minorca (205 pp., 30×24 cm, colori) ricostruisce le incursioni della flotta turca guidata da Piyale Pasha nel 1558. Il volume tratta il sacco di Sorrento e Massa non più come un tragico episodio isolato, ma lo inserisce nel quadro della conflittualità nel Mediterraneo di metà Cinquecento. In particolare, la storia di Sorrento e Massa si lega con quella di Ciutadella nell’isola di Minorca.

Nel 1558 la penisola sorrentina e Minorca erano parti della debole frontiera marittima della monarchia asburgica.

Le lunghe guerre contro la Francia, alleata del sultano ottomano, rendevano precaria la loro condizione.

Tuttavia, a un scenario simile corrispondono memorie molto diverse.

Quelle di Ciutadella, vive ancor oggi grazie alla commemorazione dell’eroica resistenza ai turchi, hanno forgiato una consapevole identità locale. Sorrento e Massa furono

invece conquistate rapidamente e la resistenza fu insignificante. Le memorie sono perciò scarse e disomogenee.

Il volume muove dalle difficoltà nella difesa delle coste della monarchia spagnola, analizzate da Angel Casals.

La preparazione della flotta turca e il suo itinerario sono presentati da Franz Sepe con nuovi documenti d’archivio.

Vincenzo Russo parla poi dell’attacco a Sorrento nel contesto del conflitto tra Spagna e Francia, Ida Mauro della vulnerabilità del golfo di Napoli nel giugno 1558. MiquelÁngel Casasnovas ricostruisce l’accanita resistenza e la devastazione di Ciutadella. Una nuova pubblicazione del Gran lamento & pianto del popolo sorrentino e di Massa è curata da Enzo Puglia.

La seconda metà del volume affronta aspetti successivi agli attacchi.

Franz Sepe racconta il viaggio di ritorno della flotta turca, precisando la data di rientro a Istanbul. Sinem Eryilmaz presenta l’ascesa e la carriera del giannizzero Piyale Pasha.

Maria Grazia Spano misura poi le perdite e la ricostruzione delle reti sociali nei casali di Massa Lubrense.

Luigina de Vito esamina le modalità di convivenza col secolare pericolo proveniente dal mare e dell’invocazione di una protezione celeste.

Infine Giovanni Gugg esplora la conoscenza dell’attacco del 1558 fra i giovani sorrentini e Jaume Mascarò ripercorre le tappe che hanno portato alla tradizione della commemorazione dell’attacco di Ciutadella.

Il 23 è il giorno esatto della fondazione del club nel 1945.

L’evento, atteso da tifosi, ex calciatori, dirigenti e appassionati, vuole essere non solo un omaggio alla memoria sportiva sorrentina, ma anche un momento di condivisione con la comunità che, negli anni, ha sostenuto la squadra nelle sue imprese più esaltanti e nelle sue sfide più difficili.

Gli autori hanno lavorato per mesi alla raccolta di materiali, archivi, documenti e cronache d’epoca. Dal primo campo di gioco ricavato tra gli aranceti alle storiche promozioni, dalle trasferte epiche al ritorno tra i professionisti, il libro restituisce l’identità di una società che ha saputo ritagliarsi un ruolo di prestigio nel panorama calcistico regionale e nazionale.

Per il Sorrento, gli 80 anni rappresentano un punto di arrivo ma anche un punto di ripartenza. La celebrazione, spiegano i promotori, sarà occasione per ribadire l’impegno del club verso un percorso di crescita strutturale e sportiva, con l’obiettivo di rafforzare il settore giovanile e consolidare il legame con la città.

Una storia lunga otto decenni che continua a rinnovarsi, sempre con gli stessi colori nel cuore: il rosso e il nero di Sorrento.

PIANO DI SORRENTO TORNA LA RASSEGNA CULTURALE

“A TUTTO... VOLUME INCONTRI LETTERARI E NON” III edizione

Unappuntamento ormai consolidato promosso dal Comune di Piano di Sorrento – Città che Legge, in collaborazione con le associazioni Archimede, CIF, e UNITRE, per celebrare la lettura, la cultura e il piacere dello stare insieme.

Dal 17 novembre 2025 al 27 febbraio 2026, la Sala Consiliare Comunale ospiterà ogni settimana un nuovo incontro dedicato a libri, autori e temi di grande interesse: dalla poesia alla storia, dalla narrativa all’attualità, passando per riflessioni sociali e culturali che ne arricchiscono il dibattito.

Il primo appuntamento si è tenuto lunedì 17 novembre con la presentazione del libro “Roma adorata. Ab urbe condita… alla mia povera vita... 2778 anni. La poesia di Gerardo Scala”.

Un viaggio poetico intenso e appassionato nella storia e nell’anima della Città Eterna. Giovanni Iaccarino, Vicesindaco di Piano di Sorrento con delega alla Cultura, ha sottolineato: “Con questa nuova edizione prosegue l’impegno della nostra Amministrazione nel promuovere la cultura come elemento centrale della vita cittadina, attraverso iniziative di grande qualità e partecipazione. Piano di Sorrento, insignita del titolo di ‘Città che legge’, continua a distinguersi come punto di riferimento culturale per tutto il territorio. Un sincero ringraziamento va alle associazioni UNITRE, CIF Piano di Sorrento, Associazione Archimede per il loro costante contributo e la preziosa collaborazione che rendono possibile la realizzazione di questo progetto”.

BORGHI E CASALI 2025

A PIANO DI SORRENTO PRENDE VITA L’ARTE DEI PRESEPI

Il Comune di Piano di Sorrento si prepara alla nuova edizione di Borghi e Casali, quest’anno interamente dedicata alla tradizione presepiale. Per l’occasione nascerà un itinerario diffuso alla scoperta dei presepi realizzati sul nostro territorio e chiunque può partecipare.

Hai un presepe e intendi concedere l’opportunità di visitarlo? Puoi aderire all’iniziativa inviando una mail a protocollo@ pec.comune.pianodisorrento.na.it entro il 12 dicembre 2025.

Possono partecipare:

• privati cittadini

• associazioni, enti

• parrocchie e congreghe

• scuole

• artigiani e commercianti

Nella mail bisogna indicare: l’ubicazione del presepe un contatto telefonico un eventuale giorno/orario in cui sarai disponibile ad accogliere i visitatori con una piccola visita guidata o un breve racconto.

Il Settore I – Tradizioni storiche realizzerà un calendario di visite dal 26 dicembre all’11 gennaio, per valorizzare le tante interpretazioni e gli scenari che raccontano l’anima dei nostri borghi e casali.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

• Responsabile dott. Giacomo Giuliano –Tel. 0815344421

• Funzionario dott.ssa Angela Esposito –Tel. 0815344420

• Istruttore Domenico Cinque Tel. 0815344426

Salvatore Dare Portavoce del Sindaco di Piano di Sorrento

Il Centro di Studi e Ricerche “Bartolommeo Capasso” di Sorrento, in collaborazione con F.I.D.A.P.A. Penisola Sorrentina, “Azione in Comune” di Massa Lubrense e Penisola Verde s.p.a., promuove per il Natale 2025 la XLVI Edizione del Concorso IL PRESEPE OGGI MEMORIAL ANTONINO FIORENTINO L’iscrizione al concorso è possibile entro e non oltre il giorno 10 dicembre 2025 - compilando le schede di partecipazione e consegnandole presso la Tipografia Petagna, Via P.R. Giuliani 26, Sorrento; oppure Edicola News Center, Via Caracciolo - Casale, Meta. oppure - compilando le schede di partecipazione e trasmettendole all’indirizzo di posta elettronica centrostudi. capasso4@gmail.com (cambiato rispetto alla passata edizione) oppure - comunicando dati anagrafici, residenza, telefono e sezione del concorso alla quale si intende partecipare ai nrr. 3393839971 oppure 0818080701.

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Sorrento • Corso Italia 55/59 • www.englishinn.it

Enjoy and relax

Enjoy the authentic British atmosphere in our cosy pub. Enjoy delicious fish and chips and the traditional English breakfast, accompained by a selection of beers. Follow your favourite sports on our TV screens, immersed in a vibrant atmosphere with background music. Relax in our pleasant garden bar during the nice days. An unforgettable experience awaits you!

For my good friends at the English Inn. Watercolor painting by Professor Jeff Johnston of Alfred State College, Alfred NY Coordinator of Architecture Study abroad at Sant’Anna Institute Sorrento.

È STATO IL SIMBOLO DELL’OSPITALITA’

LA SCOMPARSA DI ENZO MANNIELLO

Cordoglio unanime a Sorrento per la scomparsa di Enzo Manniello, 82 anni, figura di spicco dell’imprenditoria turistica e patron del celebre ristorante ’O Parrucchiano La Favorita, oltre che degli alberghi Grand Hotel La Favorita ed Europa Palace. Uomo d’esperienza, visione e profonda umanità, Manniello ha rappresentato per decenni un punto di riferimento assoluto nel mondo dell’accoglienza, contribuendo a consolidare l’immagine della città come capitale del turismo internazionale. Discendente di Giuseppe Manniello del Ristorante ’O Parrucchiano, locale storico d’Italia, Enzo ha raccolto la tradizione familiare trasformandola in un modello moderno e riconosciuto ovunque. Insieme alla moglie Tina e ai figli Giuseppe e Mario ha saputo innovare senza tradire le radici, coniugando eleganza, autenticità e cura per l’ospite. La sua figura incarnava la sorrentinità più vera: amore per la propria terra, laboriosità, senso della comunità e un innato talento nel far sentire ogni visita-

tore “a casa”.

Con lui se ne va un protagonista discreto ma incisivo della storia economica e sociale della città, capace di unire imprenditorialità e generosità, stile e impegno civile.

Al suo fianco, nel segno di una passione di famiglia, i fratelli Antonino e Mario Manniello, titolari di una prestigiosa catena alberghiera conosciuta ben oltre i confini nazionali. Lo piangono anche le sorelle Cristina e Filomena, profondamente legate alla sua figura.

L’ultimo saluto si è svolto nella Cattedrale di Sorrento, dove un’intera comunità si è stretta attorno alla famiglia per rendere omaggio a uno dei suoi figli più amati, che ha fatto della propria vita un inno all’accoglienza e alla bellezza.

L’eredità di un sognatore Tra le sue realizzazioni più significative, il rilancio dell’Hotel Europa Palace e la nascita del Grand Hotel La Favorita, gioielli dell’hotellerie sorrentina. Il restyling dell’Europa Palace,

affacciato sul Golfo di Napoli, fu per Manniello un gesto d’amore verso la città. «Sorrento merita il meglio», diceva spesso, «perché chi arriva qui deve portare con sé un ricordo indimenticabile». Linee eleganti, materiali pregiati e colori mediterranei raccontano ancora oggi la sua idea di ospitalità: unire il fascino del passato al comfort del presente Una filosofia che vive anche nel Ristorante Zest del Grand Hotel La Favorita, guidato dallo chef stellato Domenico Iavarone. La scomparsa di Enzo Manniello lascia un vuoto profondo, ma la sua eredità continua attraverso

la famiglia, che prosegue la sua opera con lo stesso spirito, la stessa passione e la stessa attenzione ai dettagli.

Il suo nome resterà per sempre legato alla storia di Sorrento e alla sua vocazione più autentica: quella dell’accoglienza, della bellezza e del cuore.

L’Accademia Italiana della Cucina delegazione Penisola Sorrentina e Positano premia i protagonisti dell’Enogastronomia del territorio. A cominciare dai ristoranti Don Geppi e Zi’Ntonio

Il primo diretto dallo Chef, stella Michelin, Mario Affinita insignito del Diploma di Cucina Eccellente.

Uno chef che rappresenta con passione, dedizione e talento i valori della tradizione gastronomica sorrentina. Tale Diploma l’Accademia lo destina ai ristoranti che sono valutati con 4 Tempietti nella propria guida online. Mentre il Diploma di Buona Cucina è assegnato ai ristoranti contraddistinti nella guida dai tre tempietti e quest’anno è stato assegnato al

ristorante Zi’ Ntonio per rendere omaggio a una storia di famiglia e di passione che dura da oltre sessant’anni: quella iniziata nel 1960 dal signor Antonio, proseguita con straordinaria dedizione dal figlio Mariano, da poco prematuramente scomparso, e oggi portata avanti con amore e professionalità da Michela e Antonio.

L’Accademia ha istituito il “Premio Massimo Alberini”, intitolato al grande giornalista e storico della gastronomia, collega di Orio Vergani, presidente dell’Accademia ,di cui è stato Vice Presidente D’Onore, è assegnato, a nome della Delegazione, a quegli esercizi commerciali o attività artigianali che da lungo tempo, con qualità costante, offrono al

pubblico alimenti di produzione propria e non, lavorati artigianalmente con ingredienti di qualità eccellente e tecniche rispettose della tradizione del territorio, del codice etico e delle norme vigenti. E chi meglio della Tradizione a Vico Equense ha saputo, nel corso del tempo, evolversi mantenendo intatti i valori fondanti della qualità e della genuinità grazie alla passione e alla competenza di Salvatore De Gennaro, selezionatore attento di carni, salumi e formaggi d’eccellenza, la bottega è divenuta un punto di riferimento per buongustai e professionisti del settore.

Dal 2010 l’attività si è arricchita della ristorazione, portando in tavola l’essenza del territorio e la passione di un’intera famiglia:

Annamaria, Giovanna, Pasquale e Maria Luisa.

Altro premio significativo é il Premio Giovanni Nuvoletti un riconoscimento nazionale annuale assegnato dall’Accademia Italiana della Cucina a persone che si siano distinte per il loro contributo alla conoscenza e valorizzazione della buona tavola tradizionale italiana. E chi meglio di Antonino Siniscalchi poteva riceverlo avendo raccontato per quarant’anni la Penisola Sorrentina con dedizione e profondità, diventando un punto di riferimento non solo per i lettori ma anche per amministratori, operatori culturali e, naturalmente, per chi ama e tutela le tradizioni gastronomiche locali.

Ha dato spazio, sulle colonne dei giornali e nei suoi interventi pubblici, alle trattorie familiari, agli artigiani del gusto, ai prodotti della nostra terra, raccontandoli con rispetto, competenza e passione.

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SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 24 novembre 2025 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.

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SORRENTO- AMALFI

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SORRENTO- PRIORA- S. AGATA - TORCA

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TO RCA - S. AGATA- PRIORA- SORRENTO 06:00 F - 06:45 F - 07:10 F - 07:15 S - 08:10 F - 08:45 G

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PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA

Aut. Trib. NA n. 3104 del 15.04.’82

Editrice Surrentum Viale Montariello, 8 - Sorrento www.surrentum.com redazione@surrentum.net

Direttore Responsabile

Antonino Siniscalchi - antoninosiniscalchi@gmail.com

In Redazione Luisa Fiorentino e Mariano Russo

Progetto grafico Daniela Martinelli

Web producer Mauro Siniscalchi

Stampa Effegi srl - Via Bosco Catena, 5 - Portici

Hanno collaborato: Laura Cuomo, Angela Cafiero, Salvatore Dare, Antonino De Angelis, Vincenzo de Martino, Alessandro Fiorentino, Gennaro Galano, Giovanni Gugg, Salvatore Russo, ANEC, Fondazione Sorrento, Ufficio Eventi - Comune di Sorrento

In copertina

ANGELI - Opera del M.o Giuseppe Ercolano

Collezione F. Natale

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Le collaborazioni alla rivista sono completamente a titolo gratuito

PIAZZA TASSO dalle 10 alle 13 (chiuso il lunedì)

STAZIONE CIRCUMVESUVIANA aperto tutti i giorni tranne i martedì orario 10 - 13

SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 24 novembre 2025 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.

Sede di Sorrento Via L. De Maio, 35 80067 SORRENTO Tel. 081/8074033 www.sorrentotourism.com AGENZIA

Orari di apertura 9/16 lunedi - venerdi. 9/14 sabato 9/13 domenica

Opening Hours 9am - 4pm mon. - friday 09.00 - 2pm saturday 09.00 - 1pm sunday

CHIAVI D’ORO c/o Chiostro di San Francesco -

ALBERGHI HHHHHL

06 Bellevue Syrene 0818781024 D/6 01 Excelsior Vittoria 0818777111 C/9

ALBERGHI HHHHH

02 Ambasciatori 0818782025 B/12

09 Ara Maris 0818781681 D/9

05 Bel Air 0818071622 C/3

81 Cocumella 0818782933 A/15

34 La Favorita 0818782031 D/7

➔ La Pace 0818074775

57 Lorelei Londres 08119022620 B/11

81 Mediterraneo 0818781352 A/15

22 Parco Principi 0818784644 A/14

25 Royal 0818073434 C/10

ALBERGHI HHHH

27 Admiral 0818781076 C/4

➔ Alpha 0818782033

03 Aminta 0818781821 F/3

04 Antiche Mura 0818073523 E/9

51 Astoria 0818074030 D/8

28 Ascot 0818783032 E/5

66 Atlantic Palace 0818782688 D/1

07 Bristol 0818784522 D/4

08 Capodimonte 0818784555 E/4

30 Capri 0818781251 D/11

72 Caravel 0818782955 A/16

10 Central 0818781646 C/14

11 Cesare Augusto 0818782700 E/9

➔ Club 0818781127

12 Conca Park 0818071621 F/6

13 Continental 0818072608 D/6

➔ Corallo 0818073355

➔ Crawford 0818071772

73 Cristina 0818783562 C/16

14 De La Ville 0818782144 C/11

61 Elios B.que Hotel 0818074834 C/2

➔ Eliseo Park’s 0818781843

15 Europa Palace 0818074898 C/10

16 Flora 0818782520 C/13

74 Gran Paradiso 0818073700 D/16

35 Gardenia 0818772365 C/14

17 Hilton 0818784141 G/7

77 Isabella 0810108238 A/15

19 Johanna Park 0818072472 G/3

55 La Minervetta 0818774455 D/4

78 La Residenza 0818774698 A/15

Q La Solara B. W. 0815338000

56 La Tonnarella 0818781153 C/3

71 Majestic Palace 0818072050 A/16

20 Michelangelo 0818784844 D/11

41 Minerva 0818781011 C/3

21 Miramare 0818072524 C/3

79 Palazzo Guardati 0818785567 D/8

70 Parco del Sole 0818073633 C/17

42 Plaza 0818782831 E/9

23 President 0818782262 F/5

➔ Prestige 0815330470

43 Regina 0818782162 D/6

24 Riviera 0818072011 B/12

58 Rota Suites 0818782904 C/12

46 Tirrenia 0818781336 E/5

18 Tramontano 0818782588 C/7

26 Vesuvio 0818782645 D/1

➔ Villa Garden 0818781387

49 Villa Maria 0818781966 F/5

H Vue d’Or 0818073153

50 Zi’ Teresa 0818784619 C/12

22 SO’ Lifestyle Hotel 0818774698 A/14

ALBERGHI HHH

80 Au Relais Rivoli 0813654089 D/8

29 Britannia 0818782706 D/2 Q Dania 0818073572 52 Del Corso 0818071016 D/8 32 Del Mare 0818783310 D/4 33 Eden 0818781151 D/9 75 Florida 0818783844 A/15 36 Girasole 0818073082 B/15 37 Il Faro 0818781390 C/8

Il Nido 0818782766

La Badia 0818781154 D/3

La Meridiana 0818073535 C/11 76 La Pergola 0818782626

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