IL SALUTO DEL SINDACO DI SORRENTO
BENVENUTI A SORRENTO
PPerla nostra Città l’ arrivo della Settimana Santa coincide con uno dei periodi più importanti dell’anno per diverse ragioni.
All’atmosfera mistica dei riti che accompagnano i giorni in cui si ricorda la Passione e la Resurrezione di Gesù, infatti, si associa la piena ripresa delle attività che, a vario titolo, sono impegnate sul fronte turistico. Dopo gli importanti e lusinghieri risultati conseguiti in termini di arrivi e di presenze
nel 2023, la Terra delle Sirene è pronta a raccogliere nuove e sempre più esaltanti sfide. In questa ottica l’Amministrazione Comunale, già da tempo, è al lavoro per predisporre un ricco calendario di eventi che risultino in grado di soddisfare ogni target ed ogni genere di gusto. Per noi il mondo dell’accoglienza è una realtà inclusiva che vede interessato l’ intero territorio e, dunque, siamo costantemente impegnati per assicurare un’offerta che risulti essere sempre più interessante e da accompagnare allo charme di Sorrento.
La nostra Città, insomma, è pronta ad offrire il meglio di se stessa a 360 gradi e ci auguriamo che il vostro soggiorno di questi giorni possa far maturare ricordi talmente felici nella vostra memoria, da valutare l’opportunità di ritornare presto a
is waiting for you
Massimo Coppola
Welcome to Sorrento
For our city the arrival of Holy Week coincides with one of the most important periods of the year for several reasons.
In fact, the mystical atmosphere of the rites that accompany the days in which the Passion and Resurrection of Jesus is remembered is associated with the full resumption of activities which, in various capacities, are involved in tourism. After the important and flattering results achieved in terms of arrivals and presences in 2023, the Land of the Mermaids is ready to take on new and increasingly exciting challenges.
From this perspective, the Municipal Administration has been working for some time to prepare a rich calendar of events capable
of satisfying every target and every kind of taste.
For us, the world of hospitality is an inclusive reality that involves the entire territory and, therefore, we are constantly committed to ensuring an offer that is increasingly interesting and goes hand in hand with the charm of Sorrento.
In short, our city is ready to offer the best of itself at 360 degrees and we hope that your stay over these days will bring such happy memories to maturity in your memory that you will consider the opportunity to return to visit us soon.
PER UN INTERO ANNO SORRENTO CAPITALE DEL MADE IN ITALY
LaFondazione Sorrento, in collaborazione con il Comune di Sorrento, ha, infatti, ideato un cartello di eventi e mostre dedicati a quello che è divenuto il brand più amato e desiderato del mondo: il Made in Italy.
“Ritratti di Made in Italy, arte e cultura da esportazione”, è questo il titolo del cartellone di eventi che avranno luogo a partire dall’aprile di questo 2024 e si concluderanno nello stesso periodo del 2025 e che sono mirati alla promozione del Made in Italy in tutte le sue sfaccettature. Al centro di questa serie di appuntamenti, organizzati dalla Fondazione Sorrento e dal Comune di Sorrento, si collocano quattro mostre dedicate a quattro specifici settori artistici del Made in Italy, protagonisti assoluti dell’italianità d’eccellenza, che hanno già visto il loro lavoro riconosciuto a livello globale: Sacco gioielli, E. Marinella, Ascione coralli e i maestri della Tarsia sorrentina. Curatrice delle mostre sarà Filomena Maria Sardella, storico dell’arte già Dir. MIC, membro Icom e già coordinatrice ICOM Campania, che con la sua esperienza pluridecennale e network internazionale, garantirà alti standard per le performance artistiche e culturali. L’obiettivo delle mostre è quello di raccontare il Made in Italy attraverso le storie dei suoi protagonisti, i loro ritratti. Quelli che
emergono attraverso i loro capolavori che, dalle piccole botteghe cittadine, sono arrivati ad affascinare il mondo intero.
Ispirazione unita alla concretezza di modelli di business italiani che si sono presi la scena mondiale, esportando lo stile e il know how italiano.
Ritratti di Made in Italy, inoltre, vuole contribuire allo sviluppo
nell’organizzazione di attività in linea con quelle del nuovo piano di studio Made in Italy. Saranno sollecitati a partecipare i licei e gli istituti professionali, nello specifico l’artistico, il turistico e l’alberghiero che si sono già affermati come fucina di protagonisti del nuovo Made in Italy esportato in tutto il mondo. Si parte da sabato13 aprile quando ad essere inaugurata sarà la prima delle 4 mostre: “Nel segno della tradizione. L’Arte Orafa di Gerardo Sacco”
di una discussione strategica per la crescita che il Made in Italy può avere nel prossimo futuro, affinando i processi su come affrontare le sfide di oggi e di domani attraverso una serie di conferenze e tavole rotonde che, fra il 2024 e il 2025, vedranno la città di Sorrento, la Fondazione e l’amministrazione comunale, impegnate in prima linea con il coinvolgimento di esperti e maestranze nazionali e internazionali.
In questo contesto va anche inserito il ruolo primario che le nostre scuole superiori del comprensorio possono svolgere
(13 aprile – 28 maggio 2024). La Sacco Gioielli è un’eccellenza italiana nell’universo della gioielleria, incanta con la sua maestria artigianale e il design innovativo. Fondata nel 1965 sulla passione e l’ispirazione creativa del giovane Gerardo Sacco, l’azienda realizza gioielli unici, affermando con fierezza la sua importanza nel contesto del Made in Italy. Sacco Gioielli celebra con i suoi preziosi la bellezza intramontabile degli accessori, contribuendo anche a consolidare la reputazione dell’Italia come culla di artigianato sofisticato e di creatività senza limiti. Con materiali pregiati e attenzione ai dettagli, l’azienda si distingue come ambasciatore di eleganza e raffinatezza, esaltando il prestigio del Made in Italy nel mondo della gioielleria.
“La Fondazione e la sua sede, sono per noi il cuore della promozione del brand Sorrento nel mondo – ha spiegato l’amministratore delegato Alfonso Iaccarino -. Animati da questo spirito, e consapevoli del ruolo determinante che possiamo giocare anche a livello internazionale come città di arte e cultura, abbiamo deciso di inaugurare questo ciclo di eventi dedicati al Made in Italy. Porteremo a Sorrento maestri e ambasciatori dell’arte, della culturae e del prestigio italiano nel mondo. Protagonisti della diffusione dell’italian life style che tanto attrae turisti e investitori di tutto il mondo. Daremo spazio a mostre, ma anche even-
ti culturali perché la fondazione diventi anche un centro culturalmente fervido, una fucina di idee per Sorrento, la Penisola sorrentina, e l’Italia”.
“Tra le capitali italiane del turismo, grazie ad un ricco patrimonio paesaggistico, ad una varietà di tesori d’arte e ad una fitta programmazione culturale, Sorrento è un brand conosciuto in tutto il mondo, capace di attrarre circa milioni di visitatori ogni anno”, ha spiegato il sindaco di Sorrento Massimo Coppola aggiungendo che: “Con il programma “Ritratti di Made in Italy”, l’amministrazione comunale vuole quindi offrire un proprio contributo allo sviluppo strategico del nostro Paese all’estero, partendo da protagonisti dello stile, della moda, dell’arte, del design, che hanno saputo trasformarsi in ambasciatori dello stile di vita italiano. La mostra di Sacco Gioielli, che apre questo ciclo di esposizioni che si terranno a Villa Fiorentino, è solo la prima gemma da incastonare in questo filo di esperienze ed emozioni che ci accompagnerà fino al 2025”.
Una scelta quella di ospitare in eventi ed personaggi e prodotti del Made in Italy – ha concluso il sindaco Coppola -, che vuole legare indissolubilmente questa terra all’eterno fascino dell’italianità”.
PROGRAMMA
Ètuttopronto per la Sorrento Roads 2024, evento che porta la Freccia Rossa in luoghi diversi ma ugualmente suggestivi rispetto a quelli attraversati dal tradizionale tracciato della storica competizione che va da Brescia a Roma e ritorno. L’appuntamento, organizzato con il sostegno dell’amministrazione comunale della città peninsulare e della Fondazione Sorrento, giunge quest’anno alla terza edizione. Dal 4 al 7 aprile alcune delle vetture che hanno fatto la storia dell’auto con i loro equipaggi si daranno appuntamento in un territorio fra i più belli e amati d’Italia. Il cuore pulsante della manifestazione sarà Sorrento, ma la kermesse raggiungerà anche Capri, Paestum, Pompei, Salerno e la Costiera Amalfitana.
GIOVEDÌ
4 APRILE
VENERDÌ
5 APRILE
vivere un’esperienza di guida in scenari mozzafiato.
Dalle 15:00
17:00 - 20:00
21:00
La giornata di venerdì 5 aprile sarà dedicata alla gara che, partendo da Sorrento, percorrerà la splendida Costiera Amalfitana fino a Salerno, da dove si scenderà in direzione di Paestum per il pranzo e la visita al Parco Archeologico.
Check-in in hotel
Verifiche sportive - Villa Fiorentino
Cena e pernottamento in hotel
Dalle 7:00
8:00
8:30
12:30
13:30
15:00
Nel pomeriggio, il percorso tornerà a ritroso a Salerno, circumnavigando la Riserva Statale Valle delle Ferriere per salire fino alla zona di Pompei e ridiscendere in direzione di Castellammare di Stabia, prima di tagliare il traguardo a Sorrento.
Colazione in hotel
AAllineamento vetture
Partenza prima vettura da Sorrento – Piazza Andrea Veniero
Pranzo – Paestum
tutto gas e senza freni… con la Mille Miglia arriva a Sorrento anche un evento culturale legato al mondo dei motori che si terrà giovedì 4 aprile alle 18.30 a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento: la presentazione del libro “A tutto gas e senza freni. Gigi Villoresi: amori e dolori di un mito tra Maserati, Ferrari, e Lancia”.
dalle 18:00
20:00
SABATO
6 APRILE
“Siamo felici di ospitare per il terzo anno la Mille Miglia, con il suo bagaglio di storia legato al mondo delle auto d’epocasottolinea il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola -. Un appuntamento che apre la stagione turistica, e che offre agli equipaggi che parteciperanno alla manifestazione, l’opportunità di scoprire un territorio dove cultura, gastronomia e ospitalità si fondono, per dare vita ad una destinazione unica al mondo”.
DOMENICA
7 APRILE
Dalle 7:30
Entro le 9:00
9:00
Dalle 13:00
15:00
Il giorno seguente le vetture in gara verranno esposte nel centro della cittadina sede dell’evento per la valutazione di una giuria popolare mentre gli equipaggi si imbarcheranno alla volta di Capri per un’escursione alla scoperta dell’isola di Tiberio. Si chiude nel pomeriggio quando avrà luogo la tradizionale ed entusiasmante sfida 1 vs 1 del Trofeo Città di Sorrento.
Visita agli scavi archeologici di Paestum
Partenza prima vettura da Paestum
Arrivo prima vettura a Sorrento – Piazza Andrea Veniero
Si tratta di una storia di motori, di vittorie, di sconfitte e di delusioni, di un volume che, in forma di racconto, narra le gesta di Gigi Villoresi, uno dei più grandi piloti che l’Italia abbia dato alla storia dell’automobilismo.
Cena e pernottamento in hotel
Colazione in hotel
Esposizione di tutte le vetture – Villa Fiorentino e Piazza Veniero, Sorrento
A parlare di lui, insieme al giornalista Sergio Troise, sarà l’autore Valerio Villoresi lontano parente del pilota. Suo nonno, infatti, era cugino di Gigi e le emozioni che l’autore riesce a regalare nel suo racconto sono quelle vissute in prima persone grazie alle testimonianze dirette di chi, quella storia, quell’avvenuta senza freni, l’ha vissuta da vicino.
Partenza per l’Isola di Capri
Pranzo – Capri
16:30 - 19.00
Dalle 21:00
Si comincia il 4 aprile con l’arrivo e la registrazione dei piloti a Villa Fiorentino.
Dalle 8:00
Il giorno successivo si entra nel vivo della Sorrento Roads 2024, che porterà i partecipanti in un viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche, naturali e culturali del territorio campano, consentendo loro di
“Un evento sempre più coinvolgente per i nostri concittadini, gli appassionati di motori ed anche i turisti che soggiornano nelle strutture ricettive del territorioevidenzia l’amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Alfonso Iaccarino - Per quattro giorni ci sarà la possibilità di ammirare dal vivo stupendi modelli che hanno fatto la storia dell’automobile in Italia e nel mondo. Allo stesso tempo i partecipanti avranno modo di scoprire le nostre bellissime località, diventandone, così, ambasciatori quando faranno ritorno nei rispettivi Paesi”.
Rientro a Sorrento
Sfide 1 vs 1 ad eliminazione diretta per il 3o “Trofeo Città di Sorrento”
Cerimonia di premiazione e Cena di Gala finale
Pernottamento in hotel
Colazione in Hotel
La storia di “A tutto gas e senza freni” parte con Gigi Villoresi anziano, nella Casa di Riposo della Gioia e del Sole a Modena, dove racconta la sua vita alla donna che ama. Ora è povero e infermo, sulla sedia a rotelle “meccanizzata” regalatogli dal giovane collega Michael Schumacher, ma è felice perché ha vissuto la sua vita sempre al massimo, ben consapevole che “la paura del pericolo è cento volte più temibile dello stesso pericolo”. Già per due volte Campione d’Italia assoluto, nel 1950 passa alla Ferrari in contemporanea con la nascita della Formula 1. Nel 1954 inizia per il campione una nuova avventura con la Lancia D50 fino all’incidente in cui muore l’amico e collega Ascari. L’ultima vittoria è al volante di una Lancia Aurelia GT nel 1958 al Rally dell’Acropoli.
Dagli esordi durante il Ventennio all’acquisto della Fiat Balilla Spider Sport col fratello Emilio al tragico Gran Premio d’Italia del 1933, dalla rivalità con Giuseppe Farina al sogno realizzato di partecipare alla Mille Miglia, dall’incontro col mito Tazio Nuvolari alla vittoria alla Targa Florio, fino al Rally dell’Acropoli in Grecia: una vita agonistica fatta di grandi successi, ma che dopo il ritiro gli riservò non poche amarezze.
Programma
IL MOMENTO DI TRADIZIONE RELIGIOSA PIU ATTESO
La Penisola Sorrentina come Siviglia in Spagna: tra il giovedì e il venerdì Santo, tra Vico Equense e Massa Lubrense si svolgono circa venti cortei di incappucciati, imponenti sfilate formate ciascuna da centinaia di uomini tra adulti e bambini. Le processioni della Settimana
santa rappresentano, dunque, il momento di tradizione religiosa più atteso e sentito dai cittadini della penisola, ultimo retaggio ancora in vita dell’antica identità popolare di questa terra.
A Sorrento, in particolare, i cortei sono organizzati dalle tre
Processione del
confraternite della parrocchia della Cattedrale. Si inizia la sera del Giovedì Santo, quando, dopo la celebrazione della Messa in Coena Domini, i confratelli dell’Arciconfraternita del Rosario saranno pronti per “l’uscita” della prima processione, quella che visita le chiese in cui sono allestiti gli Altari della reposizione. La processione esce alle ore 20.30 dalla chiesa di San Paolo, nel cuore del centro storico della città ed è il primo momento della suggestiva e struggente scenografia drammatica della celebrazione della passione e morte del Signore. Il giovedì sera, in particolare, si fa memoria dell’agonia di Cristo nell’Orto del Getsemani a cui seguiranno la cattura e la condanna a morte di Nostro Signore. In questo corteo i partecipanti indossano il saio domenicano, abito di rito dell’Arciconfraternita e il cappuccio a coprire il volto. Rientrata, intorno alle 22.30, la prima processione, a mezzanotte in punto la Banda musicale dà l’annuncio dell’arrivo del venerdì Santo con l’esecuzione della prima marcia funebre in piazza Veniero. Alle 3.00 di notte, nell’oscurità più totale, le prime quattro fiaccole di apertura daranno il “la” alla lunghissima teoria di incappucciati bianchi dell’Arciconfraternita di Santa Monica. Il corteo notturno, secondo la credenza popolare, tende a rappresentare l’uscita della Madonna alla ricerca del Figlio catturato e condannato a mor-
te. L’inizio nel cuore della notte, la visita alle chiese in cui è custodito Gesù sacramentato, il ritorno in chiesa ai primi bagliori del nuovo giorno, sembrano avvalorare questa ingenua rappresentazione popolare.
Tuttavia, la metafora più consona è altra: il percorso rappresenta il cammino del penitente che, pregando, chiede perdono per essere ancora nelle tenebre del peccato e l’alba, che arriva a suggellare questo percorso di liberazione, è la luce che l’amore di Dio concede, sempre e comunque, al cuore di ogni uomo pentito.
Un percorso di catarsi, quindi che l’incappucciato compie nel silenzio e nell’anonimato, libero di parlare a sé stesso ed alla propria coscienza.
La celebrazione della Processione del Cristo Morto la sera del Venerdì Santo rappresenta, invece, il funerale di Gesù ormai deposto dalla croce. I partecipanti in questo caso indossano saio e cappuccio neri e, a precedere la statua della Madonna Addolorata, viene portato a spalla il bellissimo simulacro ligneo del Cristo Morto di scultore ignoto, oggetto di immensa devozione da parte dei sorrentini.
Le processioni sorrentine sono tutte e tre caratterizzate da un analogo schema di svolgimento. Esse sono aperte dalla Banda Musicale, la quale suona le tradizionali marce funebri, musiche tanto tristi quanto solenni, che, a differenza della loro originaria destinazione, sono divenute una “colonna sonora” familiare ed attesa dai sorrentini. Sopraggiungono, poi, i quattro incappucciati di
“apertura”: si tratta di partecipanti che indossano sulla veste una fascia trasversale con l’indicazione del nome della confraternita.
A seguire è tutto un alternarsi di piccole croci, portate a spalla dai partecipanti più piccoli, e fiaccole o lampioni. In questa prima parte del corteo sfilano i simboli dei sodalizi: labaro, vela, pannetto.
La seconda parte dei cortei è caratterizzata dalla sfilata dei martìri o misteri ossia i simboli delle sofferenze inflitte a Cristo nel suo cammino verso il Golgota: si parte dall’istituzione dell’ultima cena con i simboli eucaristici, per giungere al tradimento di Giuda (la borsa dei trenta denari), al rinnegamento di Pietro (il gallo che cantò tre volte…), fino a giungere alle
offese materiali subite da Cristo durante la Sua passione (le fruste, la corona di spine, i chiodi e il martello, il sudario)...
Le due processioni del Venerdì Santo si concludono con il coro del Miserere, le statue, i confratelli ed il Governo delle Arciconfraternite. La processione del Giovedi Santo, invece è caratterizzata dal coro del “Benedictus”, il cantico evangelico di Zaccaria che fa parte della liturgia delle ore di questa giornata e si conclude con la fratellanza che, cantando, recita il Rosario eucaristico.
La caratteristica peculiare dei cortei è rappresentata dal loro rigore. Le processioni si svolgono nel totale silenzio, i cortei si snodano per le vie di Sorrento in file ordinate, quasi con passo marziale.
Un momento, quindi, di forte coinvolgimento emotivo, prima che spirituale, che non potrà lasciare indifferenti quanti assisteranno a tale celebrazione per la prima volta.
Il senso compiuto di questi riti, (che affondano le loro radici già nel tardo diciassettesimo secolo e che hanno assunto le forme rituali odierne a partire dal diciottesimo e, soprattutto, dal diciannovesimo secolo), è quello di ri-presentare (più che rappresentare), qui ed ora il dramma della via della Croce attraverso il dipanarsi simbolico delle pagine evangeliche della passione e morte di Cristo.
Questo è il senso anche del cappuccio calato sul volto dei partecipanti: il vero protagonista delle processioni è il Vangelo non il partecipante al corteo.
THE PROCESSIONS OF THE HOLY WEEK
The moment of religious tradition most awaited
TheSorrento Peninsula like Seville in Spain: between Good Thursday and Good Friday, around twenty hooded processions take place between Vico Equense and Massa Lubrense, imposing parades each made up of hundreds of men, including adults and children. The Holy Week processions therefore represent the moment of religious tradition most awaited and felt by the citizens of the peninsula, the last surviving legacy of the ancient popular identity of this land.
In Sorrento, in particular, the processions are organized by the three brotherhoods of the Cathedral parish.
It begins on the evening of Holy Thursday, when, after the celebration of the Mass in Coena Domini, the brothers of the Archconfraternity of the Rosary will be ready for the “exit” of the first procession, the one that visits the churches in which the Altars of the reposition. The procession leaves at 8.30 pm from the church of Saint Paul, in the heart of the historic center of the city and is the first moment of the evocative and poignant dramatic scenography of the celebration of the passion and death of the Lord.
On Thursday evening, in particular, we commemorate the agony of Christ in the Garden of Gethsemane which will be followed by the capture and death sentence of Our Lord.
In this procession the participants wear the Dominican habit, the ritual dress of the Archconfraternity and the hood to cover the face.
The first procession returns
ARCICONFRATERNITA DI S.
PROCESSIONE DEL VENERDI SANTO
29 MARZO 2024 - ore 3,00
around 10.30pm and at midnight sharp the band announces the arrival of Good Friday with the performance of the first funeral march in Piazza Veniero. At 3.00 am, in total darkness, the first four opening torches will give the “la” to the very long theory of white hooded men of the Archconfrater-
nity of Santa Monica.
The nocturnal procession, according to popular belief, tends to represent the Madonna’s exit in search of her Son who was captured and condemned to death. The beginning in the middle of the night, the visit to the churches where Jesus in the Blessed
Sacrament is kept, the return to the church at the first glimmers of the new day, seem to confirm this naive popular representation. However, the most appropriate metaphor is another: the path represents the path of the penitent who, by praying, asks for forgiveness for still being in the darkness of sin and the dawn, which comes to seal this path of liberation, is the light that love of God grants, always and in any case, to the heart of every repentant man.
A path of catharsis, therefore, which the hooded man follows in silence and anonymity, free to speak to himself and his conscience.
The celebration of the Procession of the Dead Christ on the evening of Good Friday represents, however, the funeral of Jesus who has now been taken down from the cross. The participants in this case wear a black habit and hood and, preceding the statue of Our Lady of Sorrows, the beautiful wooden simulacrum of the Dead Christ by an unknown sculptor, an object of immense devotion by the people of Sorrento, is carried on their shoulders.
The Sorrento processions are all three characterized by a similar pattern of development. They are opened by the musical band, which plays the traditional funeral marches, music as sad as it is solemn, which, unlike their original destination, have become a familiar and awaited “soundtrack” by the people of Sorrento.
Then the four “opening” hooded men arrive: these are participants who wear a transversal band on their robes indicating the name of the brotherhood. This is followed by an alternation of small crosses, carried on the shoulders of the youngest participants, and
torches or street lamps. In this first part of the procession the symbols of the associations parade: banner, sail, cloth.
The second part of the processions is characterized by the parade of the martyrs or mysteries, that is, the symbols of the suffering inflicted on Christ on his way to Golgotha: it starts from the institution of the last supper with the Eucharistic symbols, to reach the betrayal of Judas (the purse of thirty denarii), to the denial of Peter (the cock that crowed three times...), up to the material offenses suffered by Christ during His passion (the whips, the crown of thorns, the nails and the hammer, the shroud )... The two processions on Good Friday end with the Miserere choir, the statues, the brothers and the Government of the Archconfraternities. The procession on Holy Thursday, however, is characterized by the choir of the “Benedictus”, the evangelical canticle of Zechariah which is part of the liturgy of the hours of this day and ends with the brotherhood who, singing, recite the Eucharistic Ro-
sary.The peculiar characteristic of the processions is represented by their rigor.
The processions take place in total silence, the processions wind through the streets of Sorrento in orderly rows, almost with a martial pace.
A moment, therefore, of strong emotional involvement, before being spiritual, which will not leave indifferent those who attend this celebration for the first time.
The complete meaning of these rites (which have their roots already in the late seventeenth century and which have taken on today’s ritual forms starting from the eighteenth and, above all, the nineteenth century), is to re-present (rather than represent) , here and now the drama of the way of the Cross through the symbolic unfolding of the evangelical pages of the passion and death of Christ. This is also the meaning of the hood lowered over the faces of the participants: the true protagonist of the processions is the Gospel, not the participant in the procession.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CARMINE - SORRENTO
Settimana Santa
DOMENICA DELLE PALME
Ore 9,15: benedizione delle palme nel chiostro del Santuario
SS. Messe ore 9,30 - 10,45 - 12,00 - 18,30 (al termine delle Messe distribuzione delle palme nell’atrio del Santuario)
YZ
GIOVEDÌ SANTO
Ore 18,30: Celebrazione Eucaristica “Nella Cena del Signore” Reposizione del SS.mo Sacramento nella cappella dell’adorazione
YZ
VENERDÌ SANTO
Ore 18,00: Celebrazione della Passione del Signore
Dalle 9,30 alle 12,00 è possibile celebrare il sacramento della Riconciliazione
YZ
SABATO SANTO
Ore 11,00: L’Ora della Madre
Dalle 9,30 alle 11,00 è possibile celebrare il sacramento della Riconciliazione
YZ
PASQUA DI RISURREZIONE
SS. Messe ore 9,30 - 10,45 - 12,00 - 19,00 al termine delle Messe del mattino si potrà ritirare l’acqua per la benedizione della mensa nell’atrio del Santuario
YZ
LUNEDÌ IN ALBIS
SS. Messe ore 11,00 - 19,00
Giuseppe Alfaro
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CARMINE - SORRENTO
SABATO SANTO 2024 - ORE 11,00
l’Ora della Madre
Celebrazione Mariana del Sabato Santo
Il Sabato Santo è “l’Ora” della Madre:
dalla
I RITI DELLA SETTIMANA
SANTA A SORRENTO
La Pasqua in Penisola Sorrentina soprattutto per i Sorrentini è sinonimo di Processioni. Di fatto sono molte quello che avranno luogo su tutto il territorio peninsulare da Vico Equense a Capri, dal Lunedì al Venerdì Santo, ove verrà contemplato il grande Mistero della Passione e morte di Nostro Signore Gesù Cristo.
SUONI
PRIMA DEI RITI DELLA SETTIMANA SANTA
LA “FIORITURA” DELLE PALME SORRENTINE
L’occasione più solenne prima dell’ultimo tratto che porta alla Pasqua di Resurrezione, quello intensissimo della Settimana Santa con i vari riti legati alla Passione di Cristo, è la “Domenica delle Palme”, quando la Chiesa cattolica ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme. La tradizione stratificatasi nei secoli è di benedire dei rami di ulivo, ossia l’equivalente delle palme con cui il nazareno fu accolto dalla popolazione festante, ma le varietà locali con cui vengono espressi i sentimenti di quel giorno sono molteplici. In Penisola Sorrentina, le “palme” sono di tre tipi: i rami d’ulivo, le “palme di confetti” e i “palummielli”. In ciascun caso si tratta di allegorie che rimandano alla fioritura e all’abbondanza, perché vi sbocciano fiori di carta crespa dai colori sgargianti e vi maturano prodotti caseari locali, come caciocavallini e piccole trecce di mozzarella. Sono usanze che hanno importanti analogie con antichi riti che esaltavano la rinascita della natura, la fecondità, il felice ritorno della vita. Inoltre, custodiscono un valore speciale, infatti dopo la benedizione del sacerdote ci si scambia rametti o formaggi con parenti e amici, per poi conservarli in casa, magari quali simboli propiziatori.
La palma e l’ulivo non sono vegetali casuali, perché da millenni sono piante che hanno significati profondi: come
rinascita nel culto egizio della dea Iside o come vittoria per gli antichi greci. A Sorrento l’olivo significa anche ricchezza, non solo sul piano gastronomico, ma anche su quello dell’appartenenza locale, perché è legato alla devozione per sant’Antoni-
The flowering of Sorrento palms
The most solemn occasion before the last stretch leading to the Easter of Resurrection, the very intense one of Holy Week with the various rites linked to the Passion of Christ, is “Palm Sunday”, when the Catholic Church remembers the entry of Jesus in Jerusalem.
The tradition that has developed over the centuries is to bless olive branches, i.e. the equivalent of the palms with which the Nazarene was welcomed by the celebrating population, but the local varieties with which the feelings of that day are expressed are many. In the Sorrento Peninsula, the “palms” are of three types: the olive branches, the “confetti palms” and the “palummielli”.
In each case these are allegories that refer to flowering and
abundance, because brightly colored crepe paper flowers bloom there and local dairy products ripen there, such as caciocavallini and small braids of mozzarella. These are customs that have important analogies with ancient rites that exalted the rebirth of nature, fertility, the happy return of life. Furthermore, they hold a special value, in fact after the priest’s blessing, twigs or cheeses are exchanged with relatives and friends, and then kept at home, perhaps as propitiatory symbols.
The palm and the olive tree are not random plants, because for millennia they have been plants that have had profound meanings: as rebirth in the Egyptian cult of the goddess Isis or as a victory for the ancient Greeks.
In Sorrento the olive tree also
means wealth, not only on a gastronomic level, but also on that of local belonging, because it is linked to the devotion to Sant’Antonino, patron saint of the city.
The “confetti palms”, on the other hand, are real artisanal artefacts that can take various forms: baskets and small trees, generally in the hands of children, or twigs, which are more frequent among young people and adults.
Receiving and donating a “palm of sugared almonds” is a sign of special affection, like that of a grandmother towards her grandchildren or a mother-in-law towards her daughter-in-law. The feminine is not fortuitous, because these little jewels are made and looked after above all by women and the workman-
Giovanni Gugg
no, patrono della città.
Le “palme di confetti”, invece, sono dei veri e propri manufatti artigianali che possono assumere varie forme: dei cestini e degli alberelli, in genere nelle mani dei bambini, o dei rametti, che invece sono più frequenti tra i giovani e gli adulti. Ricevere e donare una “palma di confetti” è segno di un affetto speciale, come quello della nonna verso i nipoti o della suocera alla nuora. Il femminile non è fortuito, perché questi piccoli gioielli sono realizzati e custoditi soprattutto dalle donne e la lavorazione ha effetti più profondi di quanto si creda, come evoca Ciro Ferrigno a proposito del profumo dei «confetti bruciacchiati dal filo di ferro incandescente», che gli fa l’effetto di un tuffo nella memoria come il sapore della madeleine a Marcel Proust. Infine, i “palummielli” o “colombine” sono la terza tipologia di palma sorrentina, di cui riferisce Gaetano Amalfi già nel 1890, quando descrive come il midollo dei rametti di fico venga abilmente lavorato per dargli la forma di un uccellino, simbolo spirituale di purezza e innocenza.
Le Palme pasquali sorrentine sono un’espressione di fede, ma anche di creatività e fantasia, per cui devono essere “belle”: opere semplici di un’antica arte manuale che, però, sono soprattutto una preziosa eredità culturale.
ship has deeper effects than one might think, as Ciro Ferrigno evokes when speaking of the scent of “confetti singed by the incandescent wire”, which gives him it has the effect of a dive into memory like the taste of the madeleine to Marcel Proust.
Finally, the “palummielli” or “colombine” are the third type of Sorrento palm, which Gaetano Amalfi referred to already in 1890, when he described how the pith of the fig twigs was skilfully worked to give it the shape of a little bird, a spiritual symbol of purity and innocence.
The Sorrento Easter Palms are an expression of faith, but also of creativity and imagination, so they must be “beautiful”: simple works of an ancient manual art which, however, are above all a precious cultural heritage.
PAOLO SCIBILIA
In aggiunta a centinaia di iniziative, concerti in tutto il mondo, eventi significativi, Paolo Scibilia ha il grande merito di aver portato la musica classica a Sorrento e oltre con l’ideazione/realizzazione di decine di iniziative che sommano i concerti al Chiostro di San Francesco, le iniziali rassegne all’Hotel Cocumella e quelle più recenti dell’Excelsior Vittoria a decine di altri luoghi della penisola che si aggiungono alle prestigiose trasferte all’estero dove il Maestro Scibilia, con una carriera artistica che continua a sommare concerti sia come direttore d’orchestra che pianista e organizzatore in Italia e all’estero! Con la tenacia di chi non ha mai smesso di amare quanto fa.
Ed è nel segno di questa sua caparbia volontà di trasmettere il segno alto della musica classica che l’intervista ha la ragione per…capirne di più.
Cominciando da lontano vuole raccontarmi la sua storia?
Sorrentino di adozione con genitori siciliani, terzo di tre, sono stato un ragazzino solitario che amava molto le costruzioni, sempre attratto dal mondo dell’arte. Non sognavo di essere musicista ma a undici anni ho cominciato a mettere le mani sul pianoforte, che nessuno mi aveva chiesto di suonare. Mio padre scoprì questa mia natura versatile tant’è che, pur continuando a studiare, mi sono diplomato al
Conservatorio Martucci di Salerno e specializzato all’estero.
Per il percorso fatto chi deve ringraziare più di altri?
I miei genitori perché mio padre, verso i quarant’anni, cominciò a sentire tanta musica classica, che io presi ad amare.
Ho certamente ereditato dalla mia famiglia, e da mia madre in particolare, la passione per la musica.
Chi nella sua formazione seguente ha contato più di altri? Certamente il Maestro Vincenzo Vitale!
Da piccolo mamma, che avrei voluto sposare, e Francesco Lazzari, che è stato un mentore!
Come vuole raccontarsi… umanamente parlando?
Sono un uomo fortunato perché vivo a Sorrento, fonte di ispirazione perchè circondato dalla bellezza, anche se ho una casa a Napoli, città che mi sembra troppo aggressiva rispetto al paese di Torquato Tasso che mi sollecita ad amare la natura.
Cosa è stato difficile nel suo percorso?
Essere capito da una vera compagna di vita! Forse il mio spirito inquieto, come quello di mia madre, mi fa avere infinito bisogno di affetto…La mia mental welness coach mi ha detto che ho tante qualità ma dovrei trovare una donna che mi capisca! Anche se essere single, dopo un matrimonio di anni fa, mi permette la libertà enorme di vivere la musica in tanti luoghi diversi, anche all’estero…Sono un cavallo rampante che, soltanto ne lo scorso novembre, ha suonato e diretto in quattro continenti!
Da maestro riconosciuto cosa è stato ed è ancora determinante?
Non credevo che la musica potesse essere ragione di vita. Ho cominciato presto a lavorare, a diciannove anni già lavoravo in maniera libera e autonoma, per un breve periodo anche come pianista al Fauno Club e a ventidue andai a Torino per la specializzazione di pianoforte. Sempre andato avanti!
Si considera ambizioso?
Si, ma non a livello patologico
Nella professione le è mai successo di vivere la paura?
Ho imparato a dominare la paura. Ora non ho più paura, sia da organizzatore che quando dirigo sul podio anzi, sempre più, mi piace stare sul palco! In tanti dicono che sono come un gatto … se cado mi rialzo e me la cavo sempre!
Come è cominciato il suo lavoro a Sorrento dove ha il grande merito di aver portato la grande musica classica?
Rientrato in Italia, dopo molte esperienze all’estero, proposi al Gran Hotel Cocumella di organizzare concerti e/o situazioni legate alla musica.
Per venti anni i proprietari hanno creduto in me per aver proposto e affrontato un ampio repertorio musicale. In seguito mi rivolsi a Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento, suggerendogli di organizzare un “Estate musicale sorrentina” nel prestigioso Chiostro di San Francesco. Devo molto a lui che mi disse: ”Non faccia politica ma soltanto musica e arte!” Quell’esperienza durata decenni ancora continua anche con le amministrazioni pubbliche attuali…
Cos’è la musica per lei?
Una ragione di vita e anche un passaporto nel mondo.
Un musicista preferito?
Chopin
Quali sono i suoi progetti futuri?
Ancora per dieci anni sarò un organizzatore, poi vorrei essere direttore artistico di un importante teatro d’Opera e Balletto e creare un festival lirico dedicato a Enrico Caruso.
Si considera forte?
Nel lavoro si, poi con le donne… mi intenerisco…perché sono un romantico!
Un rimpianto ce l’ha?
Forse non aver avuto ancora figli. Ma non è mai troppo tardi…
Una sua soddisfazione?
Aver scoperto al Museo di Capua il manoscritto della “Messa di Gloria a Grande Orchestra e Coro Virile” di Giuseppe Martucci, composta a quattrodici anni ed unica opera sacra del compositore, che il Museo stesso mi ha autorizzato ad utilizzare e della
quale ho curato, in anteprima storica assoluta, l’edizione critica, l’esecuzione e direzione musicale
Impegni recenti?
A New York alla Carnegie Hall, dove dirigerò quest’anno in anteprima assoluta!!!
Sorrento cos’è per lei?
Una terra che cattura… piena di energie!
IL FRUTTO CHE COMPLETA I DOLCI RITUALI L’AMARENA
Nelle
tribù di nativi americani Cherokee, Chippewa e Ojibwa, le proprietà medicinali dell’amarena erano ampiamente riconosciute, come il suo uso come medicina per la tosse, rimedio contro il raffreddore e per il trattamento di vari disturbi. Ma, più di recente, la storia dell’amarena è addirittura intrecciata con il movimento abolizionista negli Stati Uniti, poiché è associata a Henderson Lewelling, un vivaista abolizionista che intorno alla metà dell’Ottocento la chiamò “ciliegia nera repubblicana” in onore dei repubblicani neri, come un sottile atto di ribellione contro i democratici meridionali pro-schiavitù. A latitudini che ci sono più vicine, l’amareno (l’albero) fa parte della famiglia del ciliegio, le rosacee, e si adatta a qualsiasi clima, ma non è nativo della Penisola italiana, sebbene nessuno studioso di storia o di botanica sia ancora riuscito a tracciarne le origini. Secondo alcune leggende, sarebbe arrivato nel Nord Italia con i soldati guidati da Lucullo, a capo di diverse campagne in Asia tra il 70 e il 65 a.C. Come intuiamo dall’aggettivo derivato dal suo nome, “luculliano”, il generale romano amava la sfarzosità a tavola, i pasti abbondanti e deliziosi, per cui è possibile che abbia realmente conosciuto e apprezzato le amarene, che infatti sono dei frutti dalle abbondanti proprietà nutritive e ricche di vitamina B e C. Sono utilizzate principalmente
passato venivano utilizzati come medicinali per cistite e insufficienza renale. L’amarena, però, ha impieghi notevoli nel campo erboristico e i suoi noccioli, scaldati nel microonde o in padella e poi messi in un sacchetto di yuta, sono perfetti per i disturbi derivanti da artrosi cervicale. Le amarene sono molto richieste in estate, perché il gelato a quel gusto è uno dei più saporiti e rinfrescanti, eppure sono molto importanti anche nei mesi invernali, quando guarniscono dei dolci rituali in Penisola Sorrentina e a Napoli: la “Pizza di Sant’Antonino” il 14 febbraio e la “Zeppola di San Giuseppe” il 19 marzo. Nel primo caso si tratta di una torta con pasta frolla arricchita di crema pasticcera bianca, crema al cioccolato e amarene fatte in casa, preparata in occasione della festa patronale di Sorrento, mentre nel secondo caso si celebra il papà (prendendo a modello quello di Gesù) con quella che probabilmente fu un’invenzione gastronomica del pasticciere napoletano Pintauro nei primi dell’Ottocento, anche in questo caso con crema pasticcera sormontata da una succosa amarena.
Le amarene, dunque, sono l’elemento essenziale perché i dolci rituali siano pienamente dei marcatori dell’anno, ossia degli strumenti simbolici che, sulla soglia della primavera, permettono di augurare a tutti la rinascita e la fioritura dopo il rigore
The black cherry, wich completes the sweet rituals
In the Cherokee, Chippewa, and Ojibwa Native American tribes, the medicinal properties of black cherry were widely recognized, such as its use as a cough medicine, cold remedy, and to treat various ailments. But, more recently, the history of the black cherry is even intertwined with the abolitionist movement in the United States, as it is associated with Henderson Lewelling, an abolitionist nurseryman who around the mid-nineteenth century called it “republican black cherry” in honor of the republicans blacks, as a subtle act of rebellion against pro-slavery Southern Democrats.
At latitudes that are closer to us, the black cherry (the tree) is part of the cherry family, the rosaceae, and adapts to any climate, but is not native to the Italian peninsula, although no history or botany scholar is still managed to trace its origins. According to some legends, he arrived in Northern Italy with soldiers led by Lucullus, at the head of several campaigns in Asia between 70 and 65 BC. As we understand from the adjective derived from his name, “lucullian”, the Roman general loved sumptuousness at the table, abundant and delicious meals, so it is possible that he really knew and appreciated black cherries, which in fact are fruits with abundant properties nutritious and rich in vitamins B and C.
They are mainly used for jams, syrups and liqueurs, but they also have a notable diuretic property, so much so that in the past they were used as medicines for cystitis and renal failure. The black cherry, however, has notable uses in the herbal field and its stones, heated in the microwave or in a pan and then placed in a jute bag, are perfect for disorders resulting from cervical arthrosis.
Black cherries are in great demand in summer, because ice cream with that flavor is one of the tastiest and most refreshing, yet they are also very important in the winter months, when they garnish ritual desserts in the Sorrento Peninsula and in Naples: the “Pizza di Sant’Antonino” on February 14th and the “Zeppola di San Giuseppe” on March 19th. In the first case it is a cake with shortcrust pastry enriched with white custard, chocolate cream and homemade black cherries, prepared on the occasion of the patronal feast of Sorrento, while in the second case the father is celebrated (taking that of Jesus as a model ) with what was probably a gastronomic invention of the Neapolitan pastry chef Pintauro in the early nineteenth century, also in this case with custard topped with a juicy black cherry.
Sour cherries, therefore, are the essential element for the sweet rituals to be fully markers of the year, that is, symbolic tools which, on the threshold of spring, allow us to wish everyone rebirth and flowering after the harsh winter.
CENTRO STORICO DI SORRENTO
Via Parsano
Via degli Aranci
Via Sersale - Corso Italia
Via Pietà
Via Luigi de Maio
Piazza S. Antonino
Via S. Francesco
Piazza F. Saverio Gargiulo
Via Vittorio Veneto
Via Tasso - Via S. Nicola
Via 2° Traversa Fuoro
Via Fuoro - Via S. Cesareo
Piazza Tasso - Corso Italia
Le antiche mura
Delle cinta difensiva greca rimane la murazione esistente sotto il piano stradale della Porta Parsano Nuova, visibile in prossimità della Porta stessa.
Un altro rudere di dimensioni molto limitate, della murazione greca, oltre la Porta della Marina Grande, è il piccolo tratto della cortina occidentale, in località via Sopra le Mura. La città romana si sovrappose all’insediamento greco osservandone la pianta urbana e la stessa cinta muraria a grossi blocchi isodomici. Queste mura, rimasero a difesa di Sorrento durante tutta l’epoca medioevale. Il rifacimento di esse iniziò nel 1551, e fu completato soltanto nel 1561 dopo la tragica invasione dei Turchi.
Oggi la cinta di mura di Parsano è stata restaurata ed è visitabile tutti i giorni.
Chiesa dei Servi di Maria
In stile barocco, fu completata nel XVIII secolo. Sede della Congregazione dei Servi di Maria, conserva all’interno una statua lignea del Cristo Morto, di autore ignoto, che nel giorno del Venerdì Santo viene portato in processione dai confratelli, incappucciati in nero.
Cattedrale
In stile romanico, risale al XV secolo; dello stesso periodo è il portale laterale (1474), in moda rina-scimentale.
La chiesa ospita tra l’altro tele di artisti della scuola napoletana del ‘700, un trono arcivescovile in marmi scelti (1573) ed un coro ligneo intarsiato opera di artigiani sorrentini dei primi del ‘900. Opere, sempre realizzate con la tecnica dell’intarsio, si possono ammirare all’interno come i quadri della Via Crucis o i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale, opere recenti di giovani maestri intarsiatori.
Campanile del Duomo Episcopio
Di questo campanile è notevole la parte basamentale di età romanica, costruita forse intorno al secolo XI con tronchi di colonne di varie specie con capitelli ora classici ora bizantini, con basamenti di statue e con ogni sorta di frammenti marmorei. Nelle due arcate fortemente rialzate e nelle colonne disposte sugli spigoli si rileva il suo chiaro accento bizantino. Questa costruzione ha anche interesse per la storia urbanistica della città poichè i brevi spazi ad archi rialzati e la attigua volta su via Pietà, all’ingresso dell’episcopio, servirono per lungo tempo alle pubbliche riunioni prima che esse si svolgessero nell’interno del castello. La parte superiore del campanile fu se non edificato, assai probabilmente ridotta nell’attuale forma, intorno al XVI sec.
Casa quattrocentesca
Come unica e curiosa testimonianza locale derivante dall’influsso dei maestri toscani operanti in Napoli nella seconda metà del quattrocento, appartiene il palazzetto e la loggia in vivo Calantariaro con capitelli che ritroviamo in una scala napoletana in Via S. Arcangelo a Baiano, e quelli della cappella Pontano con la sola variante della foglia disposta in senso inverso.
Palazzo Correale (secolo XIV) La facciata di questo palazzo mostra pregevoli bifore archiacute in tufo scuro, di varia forma e disegni, con archetti e rosono lobati. Ha un bellissimo finestrone con ogiva a sovrassesto che insiste su corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e cimati da capitelli gotici a foglie d’acanto; nella chiave dell’arco è scolpita l’arme gentilizia. Il portale è quello caratteristico napoletano ad arco depresso con sagome durazzesco-catalane, che fu usato dalla fine del trecento a tutto il quattrocento.
Palazzo Veniero (secolo XIII)
Questo edificio, recentemente restaurato, è opera di eccezionale rarità e pregio poichè rappresenta un documento di quel gusto tardo bizantino ed arabo in una stesura forse unica per organica continuità compositiva. Le grandi finestre ad arco, tre per ogni piano, sono contornate da ampie fasce in tufo giallo e grigio; due più sottili fasce sottolinean, a guisa di marcapiano, i due ordini di finestre, e rotonde formelle, come piccoli rosoni, recanti al centro patere di maioliche, si alterano alle aperture con un contorno in lieve risalto sul fondo di intonaco. L’ornato dell’intarsio tufaceo svolge una successione di losanghe ad eccezione della finestra centrale il cui fregio segue un motivo a zig-zag.
Casa Correale in Piazza Tasso. Sulla piazza principale, anticamente chiamata largo del Castello, e precisamente nell’angolo in cui ha inizio via Pietà, si affaccia un altro palazzo della famiglia Correale. L’iscrizione sul cartiglio marmoreo del portale ha la data del 1768, ma si sa però che già nel XV secolo trovavasi lì una casa della stessa famiglia che venne poi totalmente trasformata dal rifacimento settecentesco.
Santuario della
Madonna del Carmine
Ricostruita alla fine del ‘500 su una precedente e antica chiesa dedicata ai S. Martiri Sorrentini, la Chiesa è ad una sola navata. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine Bruna di Napoli.
Si possono ammirare quadri di buona fattura di artisti del ‘600 e del ‘700 nonchè due artistici reliquiari in legno intarsiato del 1600.
Sedile di Porta (secolo XVI)
Nell’angolo che via S. Cesareo forma con Piazza Tasso, nel posto dove attualmente ha sede il circolo Sorrentino, trovavasi un secondo sedile, detto di Porta, perchè in origine eretto presso la porta maggiore della città nello spazio allora denominato Largo del Castello.
Dopo l’abolizione dei sedili fu ridotto prima a carcere poi a corpo di guardia per la milizia urbana e infine a luogo di convegno del circolo Sorrentino.
Basilica di S. Antonino
L’origine è riconducibile all’XI secolo, anche se già verso il IX secolo, esisteva in quel luogo un oratorio dedicato a S. Antonino. La chiesa presenta diversi elementi di spoglio, come i fusti delle colonne provenienti probabilmente, per la loro particolare uniformità, dal portico di una delle molte ville romane presenti nella zona.
Nella cripta, rifatta nel settecento, si osservano numerosi quadretti di ex voto, soprattutto di marinai.
Interessante è il presepe del settecento, della scuola di Sammartino, e il portale meridionale di forme bizantino-romaniche, risalente al X secolo.
Chiesa della Grazie
La chiesa cinquecentesca con l’annesso monastero di clausura di monache domenicane, fu donata dalla nobile sorrentina Bernardina Donnorso alla fine del ‘500.
La chiesa è ad una navata e conserva pregevoli opere di pittori meridionali operanti tra la fine del ‘500 e gli inizi del ‘700 come S. Buono, N. Malinconico, P. Caracciolo e B. Corenzio
Chiesa e
Chiostro S. Francesco
L’origine del monastero risale alla prima metà dell’VIII sec. L’architettura del chiostro presenta archi incrociati di tufo su due lati del portico espressione stilistica del tardo trecento, sostituiti sugli altri due lati da archi tondi su pilastri ottagonali.
Da notare infine, la presenza di vari elementi di spoglio, provenienti da templi pagani, come le tre colonne di angolo riusate funzionalmente.
Accanto al convento è situata la chiesa di S. Francesco, che risale al XVI secolo. All’interno si può ammirare, nella prima delle tre cappelle di destra, una statua in legno, raffigurante il santo con il Cristo crocefisso, donata dalla famiglia Vulcano nel XVII secolo.
Casa del Tasso
A destra del tratto di strada, che da piazza F.S. Gargiulo porta alla piazza della Vittoria, si trova l’ingresso dell’Imperial Tramontano, che incorpora due camere, avanzo della casa in cui nel 1544 nacque Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata.
Riccardo iaccarino
Chiesa e Monastero di San Paolo
La chiesa è annessa all’antico monastero delle monache benedettine risalente al nono secolo e ora sede di un Istituto scolastico. È costituita da una navata con volta a botte e lunette ed è ricca di decorazioni, stucchi e tele del settecento. Da notare il pavimento in maiolica su fondo di cotto, il piccolo campanile belvedere e la cupola maiolicata.
Chiesa del Rosario
già dei SS. Felice e Baccolo Comunemente conosciuta come del SS. Rosario, sorse, probabilmente sotto l’impero di Costantino Magno (310), sui testi di un antico tempio pagano chiamato Pantheon e, fu cattedrale di Sorrento dal XII al XV secolo.
Casa di Cornelia Tasso
Al numero 11 di via S. Nicola, si trova la casa Fasulo, già Sersale (notevole il portale a bugnato e del balconcino) nella quale abitò Cornelia Tasso, sorella di Torquato e moglie di Marzio Sersale e che continuò a dimorarvi anche da vedova, coi figli Antonino e Alessandro. Nel luglio 1577 Torquato, fuggito dal castello di Ferrara, s’imbarcò a Gaeta e qui si presentò in veste di messaggero del poeta, e poi si rivelò. Partì per Roma. Nell’atrio, volta affrescata con stemmi e trofei militari e iscrizioni del 1615 che ricordano il Poeta.
Chiesa SS. Annunziata
L’origine di questa chiesa è antichissima: ma si ignora la data della sua fondazione. Fu probabilmente edificata sui ruderi del tempio dedicato alla dea Cibele. Dal 1391 in tale chiesa (acui era annesso un monastero) officiavano i Padri Agostiniani della Congregazione di S. Giovanni a Carbonara di Napoli. Nel 1811 la chiesa fu concessa a loro richiesta ai compatroni delle Cappelle, purchè si accollassero tutte le spese di mantenimento i quali aloro volta nel 1854 l’assegnarono definitivamente alla Congrega laica di S. Monica.
Sedile Dominova
Unica testimonianza rimasta in Campania degli antichi sedili nobiliari, risale al sec. XVI.
In forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno, che lasciano scoprire l’intero della cupola e i muri di fondo con affreschi del settecento. I pilastri e le arcate posistili, con i loro capitelli, sono di gusto arcaicizzante. La cupola seicentesca è formata da embrici maiolicati di colore giallo e verde.
La Sirena di Sorrento ®
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.
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The old walls
The only part of the Greek defensive wall still remaining is under the road at the Porta Parsano Nuova (new Parsano Gate) and can be viewed close to the same door.
Another ruin of the Greek wall other than that of the Marina Grande Gate and very limited in size is the small tract (just over three metres) of the western end located in via Sopra Le Mura. The Roman town was built over the Greek one following the same urban plan with walls of large isodomic blocks. These walls stood to defend Sorrento through the Middle Ages. Rebuilding began in 1551 and was only completed in 1561 after the tragic Turkish invasion. From 2010 the walls of Parsano has been restored and it’s possible to visit everyday.
Church of the
2
Servants of Mary
In Baroque style this church was completed in the XVIII century. The site of the congregation of the servants of Maria, it conserves inside a wooden statue of the dead Christ, by an unknown sculptor which is carried during the Good Friday procession by confratemity members in black robes and hoods.
Cathedral
Cathedral Belltower
Bishop’s Palace
Noteworthy is the belltower’s base from the Romanic era probably built around the VIth century with various types of trunks of columns, alternating classic and Byzantine capitals with a base of statues and every type of marble fragments. In the two highly raised arches and on the columns placed at the corners its clearly Byzantine accent can be noted. This construction is important to the town’s urban history since the small spaces under the raised arches and adjoining bend onto Via Pietà at the beginning of the Bishop’s Palace were used for years for public gatherings before these were held inside the castle. The upper part of the tower was either rebuilt or at least greatly reduced to its present size around the XVth century.
Fifteenth Century House
The only curious examples of local architecture deriving from the influx of Tuscan experts working in Naples in the second half of the 1400s are the small building with lodge in Vico Galantarario, the capitals which can be found in a Neapolitan staircase in Via S. Arcangelo a Baiano and those of the Pontano Chapel with the only variation of leaf placed inside out.
Correale Palace (XIVth century)
The facade of this building exhibits valuable acute-arched mullioned windows in dark tufo in various shapes and designs, with small arches and lobed rosewindows. There is a beautiful large window with an overhanging pointed arch which rests on polystyle piers upheld by corbers and crowned by Gothic capitals of acanthus leaves, in the keystone of the arch the coatof-arms is incised. The portal is characteristically Neapolitan -a depressed arch with Durazzesque Catalan patterns and was used from the end of the 1300s all through the 1400s.
Veniero Palace (XIIIth century)
Th is building is of exceptional rarity and worth as it represents the late Byzantine and Arab taste uniquelly drafted in compositive organic continuity. The three large arched windows on each floor are surrounded by wide fillet in grey and yellow tufo, two narrower fillet, used ad floor markers underline the two rows of windows and round tiles, like small rosewindows with majolica paterae in the centre alternate at the apertures with a slightly raised contour at the base of theplaster. The inlaid tufo decoration develops a succession of lozenges with the exception of the central window whose frieze follows a zig-zag motif.
The Correale House in the Tasso Square
In the main square, once called largo of the castle, exactly at the corner where Via Pietà begins another Correale Palace is located. The inscription on the portal’s marble scroll ornament bears the date 1768 but it is known that as early as the XVth century a house belonging to this family stood here and was later totally transformed by the 17th century reconstruction.
Sanctuary of Carmine (St. Mary of Carmelo)
Reconstructed at the end of the 15th century, on the remains of a previous ancient Church dedicated to the sacred sorrentine Martyrs, the Church of Carmine has only a single nave. At the far end there is an ancient impression of Mary, the Madonna, which is a copy of the Drk skinned Virgin of the Church dedicated to the same Saint in Naples. Once can admire paintings of good quality of artists of the 16th and 17th centuries, as well as two artistic gilded wooden bone containers of Saints which date back to the 16th century.
Porta Seat (XVIth century)
In the corner which Via S. Cesareo forms with the Tasso Square where the Sorrentine club is now located there once stood a second Seat called Porta because it was originally built near the city’s main gate in the area then called Largo del Castello. After the abolition of the seats it was first turned into a prison and then a guard-house for the urban militia and finally a meeting place for the Sorrentine club.
Basilica of St. Antonino
Its origin dates to the XIth century although there was already an oratory dedicated to St. Antonino here in the IXth century. The church presents various elements of plunder such as the column shafts which for their particular uniformity probably come from the portico of one of the many Roman villas present in the area. In the crypt, rebuilt in the 1700s, numerous exvoto paintings, mainly of sailors can be observed. Of interest are the XVIIIth century Crib from the Sammartino school and the southern portail in Byzantine-Romanic form dating to the IXth century.
The Church of St. Mary of the Miracles
(S. Maria delle Grazie)
The fifteenth century Church which includes a convent of a closed order of Dominican Nuns, was founded by the nobile sorrentine Lady Berardina Donnorso at the end of the 15th century. The church has a single nave and treasures esteemed works of southern italian painters who painted in the period between the end of the 15th and beginning of the 17th centuries, such as S. Buono, M. Malinconico, P. Caracciolo and B. Corenzio.
Church and Cloister
of St. Francis
19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 1 15 7
The monastery’s origin dates to the first half of the VIIIth century. The cloister’s architecture presents crossed arches in tufo on two sides of the portico, expressing the style of the late 1300s and substituted on the other two sides by round arches on octagonal pilasters. Various elements of pillage are present as in the three corner columns reutilized functionally after being taken from pagan temples. Next to the convent is the church of St. Francis which dates to the XVIth century. Inside, in the first of the three chapels on the right a wooden statue depicting the saint with Christ on the cross can be admired. It was donated by the Vulcano family in the XVIIth century.
Riccardo
House of Tasso
On the right of the road which from the F. S. Gargiulo Square leads to the Vittoria Square is the entrance to the Imperial Tramontano which incorporates two rooms left from the house where Torquato Tasso, author of Jerusalem Liberated, was born in 1544.
Church and Monastery of St. Paul
The church is attached to the old monastery of Benedectine nuns of St. Paul dating to IXcentury. It consist of one aisle with circular vault and lunettes and is enriched by paintings and a maiolica floor over brickwork.
Also noteworthy is the small belvedere belltower and the cupola in maiolica.
Church of the Rosary, formetly of Saint Felice and Baccolo Commonly referred to as the St. Rosary it was probably built under the empire of Constantine the Great (310) over the remains of an old pagan temple called pantheon. It was Sorrento’s cathedral from the XIIth to the XVth century.
House of Cornelia Tasso
At number 11 Via S. Nicola is the Fasulo House, once the Sersale House (noteworthy the ashlar-work portico and pretty little balcony).
Cornelia Tasso, Torquato’s sister and Marzio Sersale’s wife lived here, and continued to after she was widowed with her sons Antonino and Alessandro.
In July 1577 Torquato escaped from the castle of Ferrara and embarked at Gaeta to present himself here disguised as the poet’s messenger later revealing his true identity. He stayed with his sister until December, then left for Rome. In the entrance hall is a vault decorated with stems, military trophies and inscriptions from 1615 in memory of the poet.
Church of Annunciation
The origin of this church is antique althiugh the date of its foundation is not known.
It was probably built on the remains of the temple dedicated to the godess Cybele. From 1391 in this church (which was adjoined to a monastery) the Agostinian fathers of the congregation of St John in Carbonara from Naples officiated.
The church was conceded by their request in 1811 to the co-patrons of the Chapels on condition that they took on all maintenance expenses.
They, in turn, granted definitely to the lay congregation of St Monica in 1854.
Dominova Seat
This the only remaining testimony in Campania of the old noble seats and dates to the WXIth century.
It has a quadrilateral form with two corner arches in piperno (lava) permitting the view of the interior of the cupola and the end walls with 18th century frescoes. The pilasters and polystyle arches with their capotals are in archaic style.
The 17th century cupola is formed by green and yellow majolica roof-tiles.
Have you ever dreamed about eating under a sky full of lemons?
TREKKING SULL’ISOLA AZZURRA CAPRI PER VIAGGIATORI
L’isola più famosa del Mondo per la sua bellezza, per il fascino e la moda internazionale, nasconde, appena fuori dalla città, alcuni degli scorci più belli. Basta allontanarsi dalla Piazzetta, brulicante di persone, turisti e tavoli dei bar per poter inoltrarsi nella pace e nella quiete descritta dalla sensibilità di scrittori e dipinta nelle tele di pittori internazionali.
Via Longano ci stacca direttamente verso il Borgo di S.Anna con l’antica chiesa decorata da affreschi secolari e, tutto intorno, l’architettura araba con archi, cupole e strette strade a labirinto. Sottopassaggi e angoli netti ci fanno quasi perdere nell’antico quartiere con la sensazione di non essere più sull’isola e, con una ripida scala, siamo nuovamente sulla via principale verso la Croce, dove si sceglie di continuare per l’Arco naturale oppure verso il sito archeologico di villa Jovis. Ma il nostro obiettivo è prettamente escursionistico ed allora si procede verso Piazzetta delle Noci ed il bosco di Tuoro dove sentieri ed antiche scale vanno in ogni direzione ma sempre con i tre faraglioni a riferimento. Questo insolito scorcio del simbolo di Capri e del Monacone regalano un senso di scoperta di un’isola mai vista cosi. Tutto intorno c’e’ macchia mediterranea con intricati cespugli avvolti dalla salsapariglia, piante aromatiche di timo, rosmarino e origano e alti fusti di roverella e carrubi. Che bello questo lato dell’isola dove i colori mediterranei, i profumi, i panorami attivano tutti i sensi per una percezione sensazionale del luogo che ti arriva direttamente al cuore e ti svela l’ispirazione, la magia ed il richiamo dell’isola azzurra già decantata da Greci e Romani come il luogo delle Sirene.
Giunti a Tragara si attraversa la città di Capri direttamente per via Camerelle, la strada glamour, ma solo per collegarci con un altro scrigno di quiete e bellezza, il quartiere di S. Teresa. Un intricato dedalo di stradine e scale che asservivano l’antico convento, ancora esistente, a difesa del cuore della città. Ogni
angolo mostra tutta l’attenzione e la cura che i locali hanno per le proprie abitazioni oltre a discrete ville che si adattano ad un ambiente armonico nei colori e nelle forme delle case. Punta Cannone è il premio a tutto con un incredibile punto di vista dall’alto su Marina Piccola, i Faraglioni e la Sirena di Mulo. Ci inoltriamo nuovamente lungo le antiche strade per andare verso via Krupp, appena riaperta dopo oltre 20 anni per scendere a piedi a Marina Piccola avvolti dai profumi e dai colori del mare. Qui si respira Capri, si apprezza Capri, si ama Capri.
TREKKING
ON THE
The most famous island in the world for its beauty, charm and international fashion, hides some of the most beautiful views just outside the city. Just move away from the Piazzetta, teeming with people, tourists and bar tables to be able to enter the peace and quiet described by the sensitivity of writers and painted on the canvases of international painters.
Via Longano detaches us directly towards the Borgo di S.Anna with the ancient church decorated with secular frescoes and, all around, the Arab architecture with arches, domes and narrow labyrinthine streets. Underpasses and clear-cut corners make us almost lose ourselves in the old quarter with the sensation of no longer being on the island and, with a steep staircase, we are once again on the main street towards the Cross, where we choose to continue along the natural arch or towards the archaeological site of Villa Jovis. But our goal is purely hiking and then we proceed towards Piazzetta delle Noci and the Tuoro wood where paths and ancient stairs go in every direction but always with the three stacks as a reference. This unusual glimpse of the symbol of Capri and the Monacone give a sense of discovery of an island never seen like this. All around there is Mediterranean scrub with intricate bushes wrapped in sarsaparilla, aromatic plants of thyme, rosemary and oregano and tall oak and carob trees. How beautiful this side of the island where the Mediterranean colours, the
Èscattatoil conto alla rovescia per la “Tre Golfi Sailing Week 2024” che riporterà tra Napoli e Sorrento il meglio della vela d’altura internazionale con il Campionato del Mediterraneo ORC (8-11 maggio), la 69a Regata dei Tre Golfi (17 maggio) ed il Campionato Europeo Maxi IMA (17-24 maggio).
Quest’anno entrambi gli eventi ORC e Maxi avranno come base Sorrento, con la sua storica Marina Piccola che sarà in grado di ospitare tutti gli scafi partecipanti. L’evento è organizzato dal Circolo Remo e Vela Italia con la collaborazione dello Yacht Club Italiano di Genova, del Reale Yacht Club Canottieri Savoia di Napoli, di ORC, IMA ed UVAI. Tre appuntamenti che già totalizzano oltre 80 iscritti. «Dopo il successo dello scorso anno, siamo entusiasti di essere nuovamente al fianco degli organizzatori, per accogliere equipaggi ed ospiti nella cornice del nostro impareggiabile Golfo di Sorrento. La nostra città si trasformerà ancora una volta in un suggestivo palcoscenico per questa grande festa della vela» dice il sindaco di Sorrento Massimo Coppola.
L’edizione 2024 della “Tre Golfi Sailing Week” prevede una combinazione di regate inshore e costiere, inclusa la storica Regata dei Tre Golfi giunta alla 69a edizione, che segnerà lo spartiacque della manifestazione tra il Campionato del Mediterraneo ORC e l’Europeo Maxi.
Per la Tre Golfi, regata d’altura lunga sia del Campionato del Mediterraneo ORC che per l’Europeo Maxi, le partenze
avranno inizio dalle 16.30 del 17 maggio da Napoli, di fronte al Castel dell’Ovo e al CRV Italia. Dopo l’arrivo della Regata dei Tre Golfi i Maxi prenderanno parte alla terza edizione del Campionato Europeo con le regate inshore fino al 23 maggio.
La lista degli iscritti all’Europeo Maxi ad oggi mostra già 289 imbarcazioni provenienti da Repubblica Ceca, Belgio, Francia, Spagna, Olanda, Inghilterra, Stati Uniti e naturalmente Italia. Tra gli iscritti per la prima volta nel Golfo di Napoli, i maestosi yacht di oltre 33 metri: “Galateia” il Wallycento di David Leuschen e Chris Flowers, i gemelli “Magic Carpet 3” di Sir Lindsay Owen Jones e “V”, di Karel Ko-
marek. Per gli ORC le regate di Sorrento saranno valide anche per il Campionato Nazionale del Medio e Basso Tirreno, che selezionerà le migliori imbarcazioni per il Campionato Italiano di Vela d’Altura. Fra gli ORC le imbarcazioni di punta sono i Ker 46 gemelli “Lisa R”, “Daguet-Corum 3”, e i TP52, il tedesco “Red Bandit” e lo svizzero “Musica” oltre a “Chestress3” di Giancarlo Ghislanzoni dello YCI, alla sua ventesima partecipazione. «Siamo entusiasti di ospitare
ancora una volta il Campionato del Mediterraneo ORC ed il Campionato Nazionale d’area», le parole di Roberto Mottola di Amato, Presidente del Circolo Remo e Vela Italia. «Le regate nell’incomparabile scenario fra Sorrento e Capri si sono sempre dimostrate tecnicamente impegnative e sarà una occasione per familiarizzare con il campo di regata che ospiterà il Campionato del Mondo Mondiale nel 2026, che l’ORC ha affidato al CRV Italia».
Noleggio biancheria a Sorrento
F10
Reginella…
di Periferia
Check-in in hotel
Serata d’onore con
PROGRAMMA
Cristo
PROGRAMMA
Dalle 15:00
17:00 - 20:00
21:00
GIOVEDI 4 APRILE dalle 15:00
Check-in in hotel
PROGRAMMA
Check-in in hotel
Reginella…
Muhammad Ali
PROGRAMMA
Malinconico in Malinconicompilation
Reginella… sono Libero
Verifiche sportive - Villa Fiorentino e pernottamento in hotel
17:00 - 20:00 Verifiche sportive
Check-in in hotel
Verifiche sportive - Villa Fiorentino
Colazione in hotel
Dalle 7:00 8:00 8:30
Villa Fiorentino
VENERDI 5 APRILE dalle 7:00
Cena e pernottamento in hotel
Allineamento vetture
Colazione in hotel
Colazione in hotel
12:30
sono Libero
Ali
Proseguono al Teatro Tasso
gli spettacoli della Stagione Teatrale 2024 con:
Vico Sirene
Cristo di Periferia
Serata d’onore con Isa Danieli Passione
Muhammad Ali
Verifiche sportive - Villa Fiorentino
Cena e pernottamento in hotel
Trio Malinconico in Malinconicompilation
Colazione in hotel
21:00 Cena e pernottamento in hotel
Allineamento vetture
Vico Sirene
Stagione 2024
Fatalità della rima. Omaggio a Giorgio Caproni
Pranzo – Paestum
8:00 Allineamento vetture
13:30
Partenza prima vettura da Sorrento – Piazza Andrea Veniero
– Paestum
Allineamento vetture
agli scavi archeologici di Paestum
15:00
Roma e dintorni, tra sacro e profano
8:30 Partenza prima vettura da Sorrento
12:30 Pranzo a Paestum
Per
Partenza prima vettura da Sorrento – Piazza Andrea Veniero
Partenza prima vettura da Paestum
Pranzo – Paestum
SABATO 6 APRILE
dalle 18:00 20:00
Visita agli scavi archeologici di Paestum
e pernottamento in hotel
Piazza Andrea Veniero
prima vettura a Sorrento – Piazza Andrea Veniero
Partenza prima vettura da Paestum
Colazione in hotel
Cena e pernottamento in hotel
Colazione in hotel
Dalle 7:30
Sposerò Biagio Antonacci
L’ammore nun’è ammore
Sillabari di Parise
Visita agli scavi archeologici di Paestum
Partenza prima vettura da Paestum
3919144500
13:30 Visita agli scavi archeologici di Paestum
Fatalità della rima. Omaggio a Giorgio Caproni
Direzione artistica a cura di Massimiliano Gallo Città di Sorrento
PASSIONE
Biagio Antonacci
Scritto e diretto da Davide Sacco con la Manina Circus Band (G. Sacchi/Fisarmonica e Tastiere, F. Masucci/Violino e R. Esposito Voce e Guitarlele) Reading letterario con inserti di jazz - voce narrante D. De Silva A. Vigorito (contrabbasso), S. Giuliano (sassofono) Di e con Vinicio Marchioni Di Maurizio De Giovanni anche voce narrante, Marco Zurzolo (sax), Carlo Fimiani (chitarra), Marco de Tilla (contrabbasso), Marianita Carfora (voce) Scritto e diretto da Fortunato Calvino con Gigi & Ross Ciro Esposito Luigi Credendino Marco Palmieri Dario Di Luccio Ideazione, drammaturgia a cura di Fabrizio Gifuni con Fabrizio Gifuni 30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli con Lino Musella e Marco Vidino (cordofoni e percussioni), regia Lino Musella Uno spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva con Francesco Di Leva Uno Spettacolo di e con Ferzan Özpetek Di e con Milena Mancini regia Vinicio Marchioni Di e con Gianfranco. Gallo con A. Cacace A. Di Pace A. Moio. L. Esposito (pianoforte), E. Barrella (percussioni), U. Lepore (basso) e con L. Imperatore Con la partecipazione di Ciccio Merolla Con Vanessa Scalera 27 gennaio 9 marzo 30 gennaio 17 marzo 3 febbraio 22 marzo 9 febbraio 6 aprile 17 febbraio 13 aprile 22 febbraio Data da definire 2 marzo 20% di sconto per gli under 30 e residenti nel Comune di Sorrento 13 spettacoli
Entro le 9:00
Arrivo prima vettura a Sorrento – Piazza Andrea Veniero
9:00
Partenza per l’Isola di Capri – Capri
15:00 Partenza prima vettura da Paestum
Dalle 13:00
15:00
Cena e pernottamento in hotel
L’ammore nun’è ammore
Colazione in hotel
dalle 18:00 Arrivo prima vettura a Sorrento
Piazza Andrea Veniero
16:30 - 19.00
Malinconico in Malinconicompilation Roma e dintorni, tra sacro e profano I Sillabari di Parise Ferzaneide - Sono Ia! Scritto e diretto da Davide Sacco con la Manina Circus Band G. Sacchi/Fisarmonica e Tastiere, F. Masucci/Violino e R. Esposito Voce e Guitarlele) Reading letterario con inserti di jazz - voce narrante D. De Silva A. Vigorito (contrabbasso), S. Giuliano (sassofono) Di e con Vinicio Marchioni Di Maurizio De Giovanni anche voce narrante, Marco Zurzolo (sax), Carlo Fimiani (chitarra), Marco de Tilla (contrabbasso), Marianita Carfora (voce) Scritto e diretto da Fortunato Calvino con Gigi & Ross Ciro Esposito Luigi Credendino Marco Palmieri Dario Di Luccio Ideazione, drammaturgia a cura di Fabrizio Gifuni con Fabrizio Gifuni 30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli con Lino Musella e Marco Vidino (cordofoni e percussioni), regia Lino Musella Uno spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva con Francesco Di Leva Uno Spettacolo di e con Ferzan Özpetek Di e con Milena Mancini regia Vinicio Marchioni Di e con Gianfranco. Gallo con A. Cacace A. Di Pace A. Moio. L. Esposito (pianoforte), E. Barrella (percussioni), U. Lepore (basso) e con L. Imperatore Con la partecipazione di Ciccio Merolla Con Vanessa Scalera 27 gennaio 9 marzo 30 gennaio 17 marzo 3 febbraio 22 marzo 9 febbraio 6 aprile 17 febbraio 13 aprile 22 febbraio Data da definire 2 marzo 13 spettacoli Abbonamento Direzione artistica a cura di Massimiliano Gallo Città di Sorrento teatrotassosorrento.it Piazza Sant’Antonino, 25 Sorrento Stagione 2024 Serata d’onore con Isa Danieli Passione Vico Sirene Fatalità della rima. Omaggio a Giorgio Caproni Reginella… sono Libero Muhammad Ali Sposerò Biagio Antonacci Cristo di Periferia Trio Malinconico in Malinconicompilation Roma e dintorni, tra sacro e profano Sillabari di Parise
MAURIZIO DI GIOVANNI
Sillabari di Parise
Sono
Ia!
Roma e dintorni, tra sacro e profano
il 22 marzo con lo spettacolo
Il 6 aprile sarà la volta di VINICIO MARCHIONI con lo spettacolo
I Sillabari di Parise
ROMA E DINTORNI, TRA SACRO E PROFANO
Il 13 aprile VANESSA SCALERA presenterà
Partenza prima vettura da Sorrento – Piazza Andrea Veniero
I SILLABARI DI PARISE
Chiuderà la stagione 2024 (data da definire)
Arrivo prima vettura a Sorrento – Piazza Andrea Veniero
Per info e abbonamenti: info@teatrotassosorrento.it
20:00 Cena e pernottamento in hotel
FERZAN ÖZPETEK con il suo spettacolo FERZANEIDE SONO LÀ.
Inoltre è in programmazione per il 30 marzo e il 7, 24, 25, 26, 27 e 28 Aprile LA TARANTELLA S ORRENTINA
Esposizione di tutte le vetture
Partenza per l’Isola di Capri
SABATO 6 APRILE dalle 7:30 Colazione in hotel entro le 9:00 Esposizione di tutte le vetture a Sorrento
Pranzo – Capri
Esposizione di tutte le vetture – Villa Fiorentino e Piazza Veniero, Sorrento
Rientro a Sorrento
Villa Fiorentino e Piazza Veniero
- Sono Ia! Scritto e diretto da Davide Sacco con la Manina Circus Band (G. Sacchi/Fisarmonica e Tastiere, F. Masucci/Violino e R. Esposito/ Voce e Guitarlele) Reading letterario con inserti di jazz - voce narrante D. De Silva A. Vigorito (contrabbasso), S. Giuliano (sassofono) Di e con Vinicio Marchioni Di Maurizio De Giovanni anche voce narrante, Marco Zurzolo (sax), Carlo Fimiani (chitarra), Marco de Tilla (contrabbasso), Marianita Carfora (voce) Scritto e diretto da Fortunato Calvino con Gigi & Ross Ciro Esposito Luigi Credendino Marco Palmieri Dario Di Luccio Ideazione, drammaturgia Uno spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva con Francesco Di Leva Uno Spettacolo di e con Ferzan Özpetek Di e con Milena Mancini regia Vinicio Marchioni Di e con Gianfranco. Gallo con A. Cacace A. Di Pace A. Moio. L. Esposito (pianoforte), E. Barrella (percussioni), U. Lepore (basso) e con L. Imperatore Con la partecipazione di Ciccio Merolla Con Vanessa Scalera 27 gennaio 9 marzo 30 gennaio 17 marzo 3 febbraio 22 marzo 9 febbraio 6 aprile 17 febbraio 13 aprile Città di Sorrento teatrotassosorrento.it Piazza Sant’Antonino, 25 Sorrento
Davide Sacco con la Manina Circus Band G. Sacchi/Fisarmonica e Tastiere, F. Masucci/Violino e R. Esposito/ Voce e Guitarlele) Reading letterario con inserti di jazz voce narrante D. De Silva A. Vigorito (contrabbasso), S. Giuliano (sassofono) Di e con Vinicio Marchioni Di Maurizio De Giovanni anche voce narrante, Marco Zurzolo (sax), Carlo Fimiani (chitarra), Marco de Tilla (contrabbasso), Marianita Carfora (voce) Scritto e diretto da Fortunato Calvino con Gigi & Ross Ciro Esposito Luigi Credendino Marco Palmieri Dario Di Luccio Ideazione, drammaturgia a cura di Fabrizio Gifuni con Fabrizio Gifuni 30 sonetti di Shakespeare traditi e tradotti da Dario Jacobelli con Lino Musella e Marco Vidino (cordofoni e percussioni), regia Lino Musella Uno spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva con Francesco Di Leva Uno Spettacolo di e con Ferzan Özpetek Di e con Milena Mancini regia Vinicio Marchioni Di e con Gianfranco. Gallo con A. Cacace A. Di Pace A. Moio. L. Esposito (pianoforte), E. Barrella (percussioni), U. Lepore (basso) e con L. Imperatore Con la partecipazione di Ciccio Merolla Con Vanessa Scalera 27 gennaio 9 marzo 30 gennaio 17 marzo 3 febbraio 22 marzo 9 febbraio 6 aprile 17 febbraio 13 aprile 22 febbraio 2 marzo Direzione artistica a cura di Massimiliano Gallo Città di Sorrento teatrotassosorrento.it Piazza Sant’Antonino, 25 Sorrento Per info e abbonamenti: info@teatrotassosorrento.it 3919144500 Stagione 2024 Serata d’onore con Isa Danieli Passione Vico Sirene Fatalità della rima. Omaggio a Giorgio Caproni L’ammore nun’è ammore
Sfide 1 vs 1 ad eliminazione diretta per il 3o “Trofeo Città di Sorrento”
Esposizione di tutte le vetture – Villa Fiorentino e Piazza Veniero, Sorrento
Partenza per l’Isola di Capri
Rientro a Sorrento
Pranzo – Capri
Dalle 21:00
9:00 Partenza per l’Isola di Capri
dalle 13:00 Pranzo a Capri
15:00 Rientro a Sorrento
Cerimonia di premiazione e Cena di Gala finale
Pernottamento in hotel
vs 1 ad eliminazione diretta per il 3o “Trofeo Città di Sorrento”
16:30 - 19.00
Rientro a Sorrento
DOMENICA 7 APRILE
Cerimonia di premiazione e Cena di Gala finale
Dalle 8:00
Sfide 1 vs 1 ad eliminazione diretta per il
3° “Trofeo Città di Sorrento”
Colazione in Hotel
Domenica 31 marzo e lunedì 1 aprile uno SPETTACOLO DI TRASFORMISMO CON LUCA LOMBARDO DAL TITOLO M R. P OUBELLE.
Pernottamento in hotel
Sfide 1 vs 1 ad eliminazione diretta per il 3o “Trofeo Città di Sorrento”
Cerimonia di premiazione e Cena di Gala finale
dalle 21:00 Cerimonia di premiazione e Cena di Gala finale
Pernottamento in hotel
Pernottamento in hotel
Colazione in Hotel
DOMENICA 7 APRILE dalle 8:00 Colazione in Hotel
Colazione in Hotel
Per entrambi gli eventi è prevista la possibilità del pacchetto cena/spettacolo. I biglietti on line (linktr.ee/teatrotassosorrento) o presso la biglietteria del teatro, Piazza Sant’Antonino 25 Sorrento.
D10 D7
Sorrento (NA)
Sorrento (NA)
A CAVALLO DELL’800 E DEL ‘900 I DE LUCA FOTOGRAFI
SORRENTINI
Trai sorrentini che animarono nell’Ottocento la vita artistica locale, caduti spesso nel dimenticatoio, ci sono anche i fratelli De Luca, Enrico (1839-1912) ed Emilio (1843-1906). Erano entrambi fotografi e nella seconda metà dell’Ottocento aprirono uno studio a Sorrento ed un altro a Napoli in Via Toledo, la strada caratterizzata dalla presenza diffusa di noti studi fotografici. Si ignorano i motivi che li avvicinarono alla fotografia, che in quell’epoca si andava sempre più sviluppando come attività artistica. Né è stato possibile visionare i documenti e le lastre del loro archivio, custodite con cura come si legge sul retro del cartoncino delle carte de visite firmate dai due fratelli. Purtroppo alla loro morte tutto il materiale venne distrutto. Si sono salvate le foto custodite nell’archivio fotografico del Museobottega della Tarsialignea (MUTA) e nelle raccolte di collezionisti privati. Sulla base di queste foto e delle notizie raccolte negli Annuari dei fotografi napoletani dell’Ottocento è stato possibile ricostruire in parte la loro storia nel volume pubblicato dalla Fondazione Alessandro e Alma Fiorentino, in occasione del trentesimo anniversario dell’apertura del MUTA (1993-2023). Il volume è introdotto da una piccola sezione dedicata alla documentazione , attraverso quadri, stampe e foto, dei due punti di vista ricorrenti nella riproduzione del paesaggio della costiera sorrentina: le inquadrature in prospettiva da Capodimonte e dal mare, sotto l’Albergo Sirene. Sono le stesse inquadrature che saranno sviluppate dai grandi
fotografi dell’Ottocento e dai De Luca. Il confronto vuole evidenziare che mentre l’occhio fotografico riproduce fedelmente il paesaggio in tutti i suoi dettagli,lo stesso paesaggio, riprodotto nei quadri e nelle stampe, è quasi sempre mediato dall’interpretazione personale dell’autore dell’opera. Segue nel libro una prima sezione dedicata ai ritratti fotografici eseguiti dai fratelli De Luca in formato carte de visite e formato cabinet. Sono i ritratti di persone molto spesso sconosciute, ma che oggi consentono di approfondire usi e costumi di un’epoca profondamente scomparsa. Questa sezione è ricca anche dei ritratti di vari personaggi della borghesia sorrentina e del clero locale. Alla fine dell’Ottocento i fratelli De Luca interruppero la loro collaborazione e chiusero lo studio fotografico di Napoli. L’interruzione della loro collaborazione artistica fu anche motivata dai rispettivi figli, Amedeo ed Antonio, che intanto avevano affiancato i genitori Enrico ed Emilio nella gestione dei due distinti studi fotografici aperti a Sorrento. Nel libro, alla sezione sui ritratti, segue quella dedicata alle foto del paesaggio, realizzate alla fine dell’Ottocento quando i fratelli De Luca avevano già interrotto la loro collaborazione. La produzione fotografica dei De Luca rientra nel filone tracciato dai grandi fotografi dell’Ottocento, da Alinari, Brogi, Chaffourier ed altri che attraverso ripetute campagne fotografiche ebbero modo di fissare le varie immagini del paesaggio sorrentino. Anche Enrico ed Emilio De Luca, favoriti dalla loro costante presenza sul
territorio, svilupparono nelle loro foto il tema del paesaggio con una maggiore attenzione al processo di umanizzazione dell’intero contesto. Le loro foto, che riprendono il paesaggio non solo della costiera sorrentina ma anche di Capri, Positano, Amalfi e Ravello, sono animate dalla presenza in primo piano di gruppi di persone che, riprese nei loro abiti quotidiani, sono espressione autentica del territorio stesso. Nelle foto dei De Luca il paesaggio diventa quasi secondario, riducendosi molto spesso a fondale di studio fotografico. Il libro si conclude con la sezione dedicata alla riproduzione del paesaggio sorrentino in cartoline postali firmate dai cugini Antonio (1882-1963) e Amedeo (1882-1963 ). Alla fine dell’Ottocento il mercato delle foto realizzate dai grandi fotografi cambia con la diffusione
delle macchine fotografiche che consentivano di ritrarre rapidamente ed in totale autonomia paesaggi e persone. Per assecondare il nuovo mercato fotografico i due cugini aprirono due distinti negozi KODAK in piazza Tasso a Sorrento dove insieme alle loro cartoline vendevano attrezzature e materiale fotografico. Con la loro morte si concluse la storia non solo di due generazioni di fotografi sorrentini ma di un epoca che aveva visto lo sviluppo delle foto come opera d’arte. Il libro è stato presentato presso il MUTA lo scorso 24 febbraio in una tavola rotonda che ha visto la partecipazione del sindaco di Sorrento avv. Massimo Coppola, di Don Carmine Giudici, del Prof. Rosario Petrosino , direttore del MuDiF di Sarno e del giornalista Antonino Siniscalchi quale moderatore.
I GENI DEL BOSCO VECCHIO NELLE SULTURE DI PEPPINO ASTARITA
Èl’ottuagenariomastro falegname Giuseppe Astarita il protagonista di questa favola. Quando da bambino lesse le avventure di Pinocchio, restò affascinato dal personaggio di Geppetto, non solo perché aveva il suo stesso nome ma, soprattutto, perché creatore dell’immortale burattino di legno; quello stesso materiale, il legno, che sarà l’elemento della sua passione, ereditata da suo padre mastro Vincenzo nel vecchio laboratorio di Maiano. Come ogni favola che si rispetti iniziamo col dire: c’era una volta. C’era una volta, tanti anni fa, sulle colline di Sorrento il bosco delle Tore, quindici ettari di querce, faggi, e ontani napoletani. Una fitta boscaglia dove il sole a malapena infilava i suoi raggi tra il fitto fogliame nell’umidore del sottobosco di felci, alaterni, corbezzoli e altri arbusti della macchia mediterranea in cui vivevano, in perfetta armonia, gruppi di scoiattoli, ricci, marmotte e lepri. Nei tempi più antichi anche i lupi. Fra l’intrigo dei rami nidificavano e saltellavano gli scriccioli, le allodole, gli usignoli, le cornacchie e i volatili notturni: allocchi, civette e barbagianni. Dai margini del bosco, verso sud, l’ampia radura si distendeva, e si distende ancora, fino ai calcari strapiombi sul mare.
“Da questa altezza – osserva Norman Douglas in un momento di beatitudine - il mare sembra librarsi verso l’azzurro del cielo; è una visione di pace accompagnata da indefinite sensazioni d’amore… E’ lo stesso bosco che
ritroviamo nel famoso racconto/favola di Dino Buzzati dove “quelle piante sono la dimora di geni, misteriose creature del bosco. In ogni tronco è un genio che a suo piacimento ne sorte in forme di animale o di uomo. Sono esseri semplici e benigni incapaci di insidiare chicchessia, la loro vita è legata all’esistenza dei loro rispettivi alberi e perciò destinata a durare centinaia e centinaia di anni.”
Il vecchio bosco delle Tore, lungo due chilometri su quindici ettari, danneggiato prima dai cercatori di legna durante la seconda
guerra mondiale e poi abbattuto dall’impetuoso ciclone del 30 dicembre del 1974, quando dallo sradicamento si salvò solo il filare lungo il tratturo di mezzogiorno. Fu lì, in quei superstiti esemplari, che si rifugiarono gli “esseri benigni” per custodire ‘il segreto del bosco vecchio’ un tempo rigoglioso così come quello delle vallate del Cadore caro allo scrittore bellunese. Poi la pineta è ricresciuta e in essa, respirando l’aria fresca e leggera d’altura, i moderni innamorati della natura hanno amato passeggiare, fare jogging o leggere
Antonino
De Angelis
un libro in perfetta solitudine, finché l’incuria e gli incendi non ne hanno impedito il godimento. Ed è qui che il nostro ‘mastro Geppetto’ Peppino Astarita entra in scena. Prima di mettersi al lavoro si è recato dal padrone del bosco, non l’arcigno colonnello Sebastiano Procolo della favola, ma dal borgomastro di Sorrento per il necessario salvacondotto. Così dal borgo di San Vito, con la borsa degli attrezzi sulle spalle piena si segacci, scalpelli, sgorbie e mazzuolo, prende la via dei Colli e prosegue per il sentiero di San Martino fino a raggiungere, sulla cresta della collina, i margini della pineta dove sono i tronchi più vecchi. Sa bene che in ognuno di quei tronchi si cela un ‘genio’ del vecchio bosco, sono gnomi, elfi, satiri, tutto sta a trovarli. E lui puntualmente li trova e con infinita pazienza e attenta applicazione li tira fuori come dal grembo di madre natura. Il ritmo del mazzuolo, come il becco del picchio sulla corteccia, piano piano rivela l’ala di un gufo, la testa di una volpe, lo sguardo beffardo di un fauno, uno gnomo con la lanterna in mano. Uno dopo l’altro prendono vita e rivelano l’anima nascosta di quella che fu un’intrigata foresta. Mastro Peppe Astarita, per ora, ne ha estratti quattro; sono li, severe sentinelle lungo il vecchio sentiero ormai asfaltato e aperto ai rumori del traffico; un frastuono che stordisce e mette in fuga, dal bosco diradato, i misteriosi abitatori silvani. Con la loro sortita si rischia di perdere il ‘genius loci’ di questo luogo magico, quello che un tempo ispirava “indefinite sensazioni d’amore” e oggi, ahimè, ispira infinito sconforto.
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SORRENTO - CAPRI 07.15 (feriale) - 08,30 (sabato e domenica)
08.45 (da lunedì a venerdì) - 09.55
11,20 (lunedì e sabato) - 11,55 - 13,35
15,50 - 17,05
CAPRI - SORRENTO
08.00 (feriale) - 09.25 - 11.20 - 12,55
15,20 ( lunedì e venerdì) - 15.30 (sabato e domenica)
16.10 (lunedì e sabato) - 16.35 - 17.45
SORRENTO/NAPOLI 07.20- 8,15 escluso sabato, domenica e festivi
10,00 (da lunedì a venerdì) -14,00 (da lunedì a venerdì)
16,25 ((da lunedì a venerdì) - 17,00 (sabato e domenica)
NAPOLI/SORRENTO
09,00 (da lunedì a venerdì) -10,00 (sabato e domenica)
11,00 (da lunedì a venerdì) -15,05 (da lunedì a venerdì)
17,15 (da lunedì a venerdì) -18,25
SORRENTO - CAPRI
07,45 - 09,25 - 14,40 - 19,25
07,00 - 08,40 - 13,35 - 18,40
NUMERI UTILI
USEFULL NUMBERS
CARABINIERI
Pronto Intervento
Sorrento 0818073111
POLIZIA - POLICE
Pronto Intervento
Sorrento 0818075311
POMPIERI 0818711222
EMERGENZA MEDICA 118
GUARDIA MEDICA
Sorrento/Meta 0815331111
INFERMIERI PROFESSIONALI
Cappiello Mario 3397788388
VIGILI Sorrento 0818074433
S. Agnello 0815332205
TAXI Sorrento 0818782204
S. Agnello 0818781428
Piano 0818786363
S. Agata 0818780509
AEROPORTO 848888777
PORTO - HARBOUR
Ufficio Marittimo 0818073071
Soccorso in mare 1530
FERROVIE - RAILWAYS
Trenitalia 147888088
POST OFFICE
Sorrento 0818781495
S. Agnello 0818781870
ORARIO S. MESSE
CHIESA
SURRENTUM insieme agli orari che sono comunicati direttamente dalle compagnie di trasporto e aggiornati al 15 marzo 2024 pubblica anche il loro recapito telefonico a cui si prega fare riferimento per assicurarsi che non vi siano state, nel frattempo, variazioni agli orari.
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SURRENTUM - aprile 2024 -
Tel: 089 405145 sitasudtrasporti.it
Capolinea Sorrento - Stazione Circumvesuviana
SORRENTO
AMALFI
• 06.30 F
• 07.40 F
• 08.30 H
• 08.30 F
• 09.00 H
• 09.00 F
• 09.30 G
• 09.45 F
• 10.00 F
• 10.00 H
• 10.15 F
• 10.30 G
• 11.00 G
• 11.30 G
• 12.00 G
• 12.30 F
• 12.45 G
• 13.00 F
• 13.00 H
• 13.30 G
• 14.00 G
• 14.45 F
• 15.10 G
• 15.30 G
• 15.45 F
• 16.10 G
• 17.00 G
• 18.00 F
• 18.30 F
• 18.30 H
• 19.00 G
• 19.45 F
• 20.30 G
AMALFI
SORRENTO
• 06.20 G
• 07.15 F
• 07.45 G
• 08.05 G
• 09.00 F
• 09.30 H
• 09.45 F
• 10.30 H
• 10,45 F
• 11.00 F
• 11.00 H
• 11.30 G
• 11.45 F
• 12.15 G
• 13.00 G
• 13.30 F
• 13.45 F
• 14.05 G
• 14.30 F
• 14.45 H
• 15.00 F
• 15.30 G
• 16.00 G
• 16.30 F
• 17.00 F
• 17.00 H
• 17.30 G
• 18.00 G
• 18.15 G
• 18.30 F
• 19.00 G
• 20.00 G
• 21.00 H
• 21.30 F
• Via S. Agnello/Meta • Via Priora/S.Agata
SORRENTO
PRIORA
S. AGATA TORCA
06.40 • F
07.50 H
08.05 F
08.30+ F
09,00+ H
09.00 F
09.30+ G
10.00+ H
10.15+ F
10.30 F
11.00+ G
11.30+ G
12,15 F
13.00 S
13.00+ H
13.15 G
14.00+ G
14.00 F
15.30+ G
15.30 F
16.20 G
17.00+ G
18.00 F
18.45 F
19.00+ G
19,15 F
19,45 G
20.05 H
20.30+ G
21.15 G
22.00 G
06.00 F
F
F 07,15 S
• F
F 08.45 G
F
G 10,20+ F 10.50+ H 10.55 F
F
F
H 12.05+ S
G
12.20+ H
12.30 F
12.50+ G
13.00 G 13.35+ G
14.05 F
14.20+ G
15.00 H
15.25+ G
15.35 G
16.05+
SORRENTO MASSA L. S. AGATA
TORCA
05.50 F
07.25 • F 08.05 F 09.00 F 09.30 F
G 11.00 F
• G 12.40 F 13.15 H 13.15 • F
F
H
• F
G 16.15 H 16.15 • F 17.10 • G 18.00 G 18,45 G 19.15 • F 19.45 H 20.15 F
21.15 G 22.20 F 22.30 H
23.00 F
F = FERIALE
TORCA
S. AGATA MASSA L. SORRENTO
05.15 F 06.05 F 07.00 G 07.00 S 07.35 G 08.30 F 09.10 • G 10.25 F 11.10 • G 12,15 F 12.40 F 13.15 G 14.25 G 15.25 G 16.00 G 17.05 • F 18.00 G 19.20 G 20.20 G 21.40 F
G = GIORNALIERO
H = FESTIVO
S = SCOLASTICO
N = NO SCOLAST.
SORRENTO SORRENTO MARINA
CANTONE
07.50 F 07.50 H 09.00 F 10.30 F 13.35 F 14.00 F 15,30 F 16.20 G 18.00 G 20.15 F S.AGATA MARINA CANTONE
06.20 F 08.15 H 09.25 F 10.55 F 14.25 F 20.50 F
MARINA MARINA CANTONE SORRENTO
06,45 F 09.00 G
10,20 F 11.30 F 15.00 G 16.00 F
MARINA CANTONE S. AGATA
10.20 F 14.30 F 15.00 G 16.30 F 18.55 F 19.00 H
• a/da Torca + a/da Bivio Nastro Verde
• a/da Torca
TURNO FESTIVO DELLE FARMACIE DI SORRENTO
24 MARZO - 14 APRILE - 1 MAGGIO FARMACIA RUSSO (D-11) Via degli Aranci Tel. 0818772310
31 MARZO - 21 APRILE - 5 MAGGIO FARMACIA ALFANI (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781226
1 APRILE - 25 APRILE -12 MAGGIO FARMACIA FARFALLA (D-8) Piazza Tasso -Tel. 0818781349
7 APRILE - 28 APRILE FARMACIA CANALE (E-7) Corso Italia - Tel. 0818781174
D12
E PARTENZA DA C.MARE DI STABIA
EAV
ENTE AUTONOMO VOLTURNO NUMERO VERDE 800211388
ARRIVO E PARTENZA DA POMPEI VILLA DEI MISTERI ARRIVO A NAPOLI
PARTENZA DA NAPOLI
ARRIVO E PARTENZA DA POMPEI VILLA DEI MISTERI
ARRIVO E PARTENZA DA C.MARE DI STABIA
ARRIVO A SORRENTO
n BUS SORRENTO - NAPOLI
DA SORRENTO (stazione) 22,30 - 23,15 - 23,45 - 0,20 - 0,55
1,45 - 4,30 - 4,50 - 5,40
DA NAPOLI (Stazione Garibaldi) 22,49 - 23,39 - 0.45 - 2,45 3.45 - 4-30
A SCENSORE PER IL P ORTO E LE SPIAGGE
Da S. Agnello + 2 min.
Da Piano + 5 min.
Da Meta + 8 min.
Vico Equense + 15 min.
info point
Da Vico Equense +50 min. circa
Da Meta + 56 min. circa
Da Piano +59 min. circa
Vico S. Agnello + 61 min. circa
Lift to the Beach/Port
ORARIO DI APERTURA
7,30 - 23,00
Piazza F. S. Gargiulo
Villa Comunale - 80067 Sorrento tel. 081 8072543 www.sorrentolift.it - info@sorrentolift.it
PERIODICO DI INFORMAZIONE TURISTICA
Aut. Trib. NA n. 3104 del 15.04.’82
Editrice Surrentum Viale Montariello, 8 - Sorrento www.surrentum.com
redazione@surrentum.net
Direttore Responsabile
Antonino Siniscalchi - antoninosiniscalchi@gmail.com
In Redazione Luisa Fiorentino e Mariano Russo
Progetto grafico Daniela Martinelli
Web producer Mauro Siniscalchi
Stampa Effegi srl - Via Bosco Catena, 5 - Portici
Hanno collaborato: Gianluca Agata, Giuseppe Alfaro, Nino Aversa Antonino De Angelis, Alessandro Fiorentino, Giuliana Gargiulo, Giovanni Gugg, Fondazione Sorrento
In copertina IL CRISTO MORTO DI SORRENTO
Foto di Antonino Fattorusso
Pubblicità e Informazioni
Tel. 334 838 5151 mariano@surrentum.net
STAMPATE 6.500 COPIE
Le collaborazioni alla rivista sono completamente a titolo gratuito
V ILLA F IORENTINO aperto tutti i giorni orario 10 - 13 e 16 - 19,00
P IA zz A TASSO da lunedì a sabato orario 10 - 16
STA z IONE C IRC um VES u VIANA aperto tutti i giorni tranne i martedì orario 10 - 15
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AGENZIA
FEDERALBERGHI
PENISOLA SORRENTINA
HOTEL ASSOCIATION
Via L. De Maio, 35 - SORRENTO - Tel. 0818773333
www.penisolasorrentina.federalberghi.it - www.sorrento coast.it
Sede di Sorrento
Via L. De Maio, 35 80067 SORRENTO
Tel. 081/8074033
www.sorrentotourism.com
C8
Orario di apertura
09.00 - 16.00
dal lunedi al sabato. 09.00 la domenica
Opening Hours
09.00 - 4pm monday to saturday 09.00 - 1pm on sunday
CONSORZIO AZIENDE TURISTICHE PENISOLA SORRENTINA
Via L. De Maio, 35 - SORRENTO - tel. 081 8074452
ASSOCIAZIONE CHIAVI D’ORO
c/o Chiostro di San Francesco - SORRENTO www.campaniafelix.org
77
19
78
Q
56 La Tonnarella 0818781153
55 La Minervetta 0818774455
71 Majestic Palace 0818072050 A/16
20 Michelangelo 0818784844 D/11
41 Minerva 0818781011 C/3
21 Miramare 0818072524 C/3
79 Palazzo Guardati 0818785567 D/8
70 Parco del Sole 0818073633 C/17
42 Plaza 0818782831 E/9
23 President 0818782262 F/5
➔ Prestige 0815330470
43 Regina 0818782162 D/6
24 Riviera 0818072011 B/12
58 Rota Suites 0818782904 C/12
26 Vesuvio 0818782645 D/1
➔ Villa Garden 0818781387
61 B.que Hotel Elios 0818074834 C/2
H Vue d’Or 0818073153
49 Villa Maria 0818781966 F/5
50 Zi’ Teresa 0818784619 C/12 ➔ Club 0818781127
29 Britannia 0818782706 D/2
Q Dania 0818073572
52 Del Corso 0818071016 D/8
32 Del Mare 0818783310
75 Florida 0818783844
15
17
18
C8
C8
E6
45
46
47
48
80
59
0818782511 F/10
81 Tasso Suites 0818772014 D/8
ALBERGHI HH
➔ Angelina 0818782901
31 Cavour 0818073166 D/2
53 Desirée (Garnì) 0818781563 C/3
82 Sorrento Central 3337842924 G/8
ALBERGHI H
62 Linda 0818782916 E/11
65 Nice 0818781650 D/10
83 La Magnolia 0818773560 E/9
CAMPINGS & VILLAGGI
Santa Fortunata & Campogaio 0818073579 D/1
Nube d’Argento 0818781344 E/4
Villaggio Verde 0818073258 G/11
Esperidi Resort 0818783255 ➔
OSTELLI
Seven Hostel 0818786758 ➔
Le Sirene 0818072925 D/11
Ulisse deluxe hostel 0818774753 E/5
Porto Salvo 0818774887 ➔
Unconventional 0818785802 ➔
Il Conservatorio 08118098254 D/8