NewSTILE_Anno_VI_v_4

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ANNO VI, NUMERO 4

APRILE 2012

Impresa compresa...

. ...lavoro sereno A cura di SEle ConsulEng NewSTILE è la rivista digitale creata dai Professionis+ di S+le Consul+ng per i lavoratori e le imprese all'avanguardia. Ar+coli, aggiornamen+, scadenze e tuSo ciò che occorre sapere, al lavoratore e alla propria Azienda, per essere sempre informa+ sulle ul+me novità del mondo del

newSTILE NoEzie e Novità ogni mese SOMMARIO

Cos’è che moEva di più La ricerca del lavoro è Dalle società di i dipendenE? Un capo sempre più “social” consulenza alle onesto cooperaEve del sapere Uno studio della Bocconi

di Giacomo Pra/ Pagina 1

lavoro. Ogni primo venerdì del mese, sul suo pc, una rivista ricca di professionalità e competenza, pra+ca, u+le e di semplice leSura. La copia si può stampare e conservare su un unico foglio, fronte e retro. Una persona che investe in conoscenza, crede in un futuro migliore.

Una ricerca di Hays Salary Guide

Una nuova prospeRva per le professioni

di Ma&eo Zocca Pagina 2

di Giovanni Pra/ Pagina 2

IL LIBRO DEL MESE Questo mese consigliamo: Mo&erlini, Economia emo+va, Rizzoli Cosa si nasconde dietro i con+ quo+diani

COS’È CHE MOTIVA DI PIÙ I DIPENDENTI? UN CAPO ONESTO di Giacomo Pra+ Cos’è che mo+va di più i dipenden+? L’onestà del capo, secondo una ricerca della SDA Bocconi. Partendo da una ricerca americana, che iden+ficava cinque +pi di leadership (quella orientata al raggiungimento degli obieRvi, quella direSa allo sviluppo delle competenze, alla produzione crea+va, alla diversità dei dipenden+ compresa quella di genere, all’onestà e alla correSezza dei comportamen+ pubblici, l’indagine è stata riproposta anche in Italia, nella Pubblica Amministrazione). E il risultato è lo stesso: i dipenden+ preferiscono il capo che “mo+va i dipenden+ dando esempio di onestà, sostenendo il rispeSo delle regole, sanzionando i comportamen+ scorreR”. Con un capo così, la propensione allo s+molo cresce dell’8%. Se il leader si limita a spronare i dipenden+ l’incremento della propensione allo sforzo è dello 0,3%. Se il capo sos+ene lo sviluppo delle capacità dei dipenden+, e ha a cuore il loro apprendimento si arriva all’1,5% di propensione allo sforzo in più. Scende dello 0,5% la propensione allo sforzo dei dipenden+ quando il capo punta sulla crea+vità dei propri

soSopos+. Se il capo valorizza le differenze tra i dipenden+, a cominciare da quelle di genere, +3%. Trae le conclusioni Alex Turrini, direSore dell’Emmap: “Dal confronto emerge che lo s+le di leadership che incide maggiormente sulla propensione allo sforzo dei dirigen+ pubblici è quello orientato all’integrità. I dirigen+ pubblici sono maggiormente mo+va+ se riconoscono l’onestà e l’integrità del loro capo e se sono invita+ a rispeSare le r e g o l e n o n s o l o p r o c e d u r a l i m a a n c h e e + c o -­‐ comportamentali”. Un risultato che potrebbe anche risultare sorprendente in un Paese che non sembra tenere così tanto al rispeSo delle regole. Evidentemente, in fondo in fondo, l’onestà piace.

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Fonte


ANNO VI, NUMERO 4 APRILE 2012

LA RICERCA DEL LAVORO È SEMPRE PIÙ “SOCIAL” di Ma4eo Zocca

di Giovanni Pra+ Ormai sono sempre più convinto che il futuro delle nostre professioni, sopraSuSo nel nostro Paese, debba passare aSraverso un cambiamento radicale e veloce. Si stanno aprendo nuove fron+ere , tra queste la più interessante passa aSraverso la forma coopera+vis+ca del sapere. Questo strumento che crediamo di conoscere perché visto il più delle volte come forma di aggregazione del lavoro manuale ed operaio, oggi, con occhio riformato, può trovare la sua giusta collocazione anche per i lavori intelleSuali. Le coopera+ve del sapere col tempo occuperanno sempre più giovani liberi professionis+ che intenderanno

APRILE 2012

Pagina 2 prospeRve lavora+ve più alleSan+. Per far fronte ad una concorrenza sempre più agguerrita e ad una selezione altreSanto severa, i manager italiani hanno deciso di arricchire il proprio curriculum, così da spiccare dalla massa per par+colari qualifiche o competenze. Vengono conferma+ i più importan+ trend riguardan+ la ricerca di nuove opportunità di lavoro, ma complice la nascita di social network per professionis+, la selezione online inizia ad imporsi anche in Italia. La via più facile e veloce per trovare un lavoro è quella di affidarsi a contaR personali per il 78,7% (+30% rispeSo al 2011) oppure a società di ricerca e selezione (58,5%). Un professionista su due (50,6%) invece afferma di con+nuare a proporsi contaSando direSamente le aziende. Ma se da una parte i metodi tradizionali per trovare lavoro sembrano ancora fare la parte del leone, il web non è da meno: il 27,4% e il 20,1% degli intervista+ infaR si affida rispeRvamente a si+ online e social network per selezionare nuove possibili occupazioni. Un dato significa+vo, se si pensa che nella precedente edizione, l’online era quasi considerato come fanalino di coda per la caccia al lavoro perfeSo, u+lizzato solo dal

Il mercato del lavoro è in fermento ma è ancora presto per parlare di ripresa. Secondo la Hays Salary Guide 2012, una ricerca Hays che ha coinvolto 260 aziende e 1200 professionis+, il clima di incertezza percepita è ancora molto forte. Il 60,2% d e i p r o f e s s i o n i s + i n t e r v i s t a + h a un’opinione pessima del mercato del lavoro, mentre un’azienda italiana su quaSro (25%) dice di trovarsi in difficoltà d i f r o n t e a l l a a S u a l e s i t u a z i o n e economica. Calano le assunzioni tanto che per il 2012 quasi il 60% delle aziende i n t e r v i s t a t e n o n c e r c h e r à n u o v o personale, mentre il 40,7% amplierà il proprio organico, orientandosi sopraSuSo verso profili tecnici e di conseguenza più esper+. E dall’altra parte della scrivania? Il 65% dei professionis+ intervista+ vorrebbe cambiare lavoro nel corso del 2012: la maggior parte punta ad una maggiore soddisfazione personale oltre che ad uno s+pendio più cospicuo. E a sorpresa inizia ad imporsi anche in Italia la ricerca di lavoro tramite social network: ben il 20,1% infaR sceglie il web per individuare 9,3% degli intervista+.

DALLE SOCIETÀ DI CONSULENZA ALLE COOPERATIVE DEL SAPERE

Fonte

organizzarsi con modalità mul+disciplinari in forma societaria, anche per superare tuSe quelle difficoltà di concorrenza, e per penetrare in un mercato sempre più internazionalizzato. All’interno delle coopera+ve del sapere il connubio tra giovani professionis+ e professionis+ più maturi porterà a risulta+ ora impensa+, e a questo +po di organizzazione la commiSenza si rivolgerà per trovare giuste risposte ai propri bisogni. La principale differenza con le società di consulenza mul+disciplinare, che sono s e m p r e u n o R m o s t r u m e n t o d i aggregazione e di servizio alla clientela, sta nell’’aspeSo mutualis+co. Questo sarà il collante che unirà maggiormente i professionis+, e che rimeSerà in moto la macchina del sapere, portando dignità e meritocrazia al singolo nel rispeSo e al servizio dell’unità del gruppo.

Scadenzario 16 aprile 2012 IVA -­‐ Dichiarazioni d’intento ricevute

29 aprile 2012 Approvazione bilanci società

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Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62 “NewSTILE” non rappresenta una testata giornalis+ca in quanto il documento sarà aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodoSo editoriale. Le immagini qui inserite sono traSe in massima parte da Internet e pertanto, quando specificato, saranno soggeSe alle leggi internazionali di coyright; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diriR d’autore, vogliate comunicarlo e saranno subito rimosse.

Autori GIACOMO PRATI F o r m a t o r e e Consulente in S v i l u p p o I n d i v i d u a l e e Organizza+vo

MATTEO ZOCCA F o r m a t o r e e Consulente in F o r m a z i o n e e K n o w l e d g e Management

GIOVANNI PRATI Consulente di Direzione Aziendale e Finanza Aziendale FONTI: hSp://it.wikipedia.org hSp://images.google.com hSp://pra+forma+vi.altervista.org zoccasionigenera+ve.wordpress.com

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