Connessioni N 55

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SOLUZIONI del CRABCC, oltre alle immagini riprese da una o più telecamere puntate sul tavolo operatorio, ci sono da gestire anche i segnali in uscita di un intensificatore di brillanza, un ecografo e un monitor paziente, che trasmette i segni vitali. Queste immagini vanno a comporre un “puzzle” inscindibile che, per chi osserva, magari dal Giappone o dall’Australia, illustra l’intero quadro “clinico” della situazione, le metodiche utilizzate e la funzionalità delle apparecchiature sperimentate. Insomma, il cliente che assiste in video collegamento può fruire di tutte le informazioni che gli occorrono in un’unica schermata, una sorta di “cartella clinica tecnologica” che monitora passo passo il procedere dell’intervento, per gli addetti ai lavori, che hanno bisogno di osservare i dati in tempo reale. Ecco che il KVM Switch Multiview CM1284 di ATEN diventa l’architrave del progetto, consentendo di collegare fino a quattro computer e due schermi via HDMI, portando in tempo reale quattro sorgenti video su un singolo schermo multiview con una qualità video fino a 4K DCI a 30 Hz. È possibile, inoltre, selezionare, commutare e visualizzare sorgenti video multiple simultaneamente con un controllo indipendente di tastiera e mouse. La visualizzazione può avvenire in modalità Quad e PiP/PbP/PoP, oppure in modalità schermo intero. È possibile altresì ridimensionare o riposizionare le immagini PiP (Picture-in-Picure) o PbP (Picture-by-Picture) per adattarle alle necessità dell’utente. Il segnale quad view in uscita viene dunque registrato da un PC (il girato può essere successivamente consegnato al cliente su supporto USB o inviato via web) e mostrato in diretta sulla piattaforma di condivisione o di videoconferenza preferita del cliente. “In questo modo” – conclude il dottor Addis – “arriviamo in tempo reale in qualsiasi parte del mondo.” Insomma, la migliore tecnologia video per interventi medici ad alta tecnologia.

La squadra ATEN Ma oltre al già citato KVM Switch Multiview CM1284, che combina quattro segnali video in un’unica visualizzazione, quali altri prodotti sono stati necessari per realizzare questa affascinante installazione? Anzitutto, un UC3020, in grado di convertire una telecamera in una webcam, instradando più facilmente il segnale video in qualunque piattaforma, a partire dalle notissime CONNESSIONI 3 0

YouTube, Facebook e Skype. Inoltre, se per i segnali HDMI in uscita non c’erano problemi, per l’uscita DVI del computer è stato necessario un VS172, splitter Dual Link DVI a due porte che offre un’ampia larghezza di banda e frequenze di aggiornamento più veloci, fornendo così una qualità video migliore fino a una risoluzione di 2.560x1.600. Infine, all’uscita del CM1284 è stato collegato un ulteriore splitter VS182A, soluzione perfetta per trasmettere una sorgente di video digitale ad alta definizione a due schermi contemporaneamente. Supportando tutte le apparecchiature HDMI come lettori DVD, set-top box satellitari e schermi, questo prodotto fornisce un collegamento HDMI a un monitor LCD da 60” (per la visualizzazione multiview) e un altro al già citato UC3020, per la registrazione del flusso video su computer e la simultanea trasmissione in streaming.

Implementazioni future e altre applicazioni Nominalmente, dunque, il sistema consente di gestire quattro segnali contemporanei. “Noi però” – precisa il dottor Addis – “riusciamo all’occorrenza ad allargare un po’ il sistema, connettendo e disconnettendo manualmente i canali di altre due telecamere di cui è dotata la sala operatoria, collegando così, seppur alternativamente, fino a sei apparecchiature. Il sistema comunque, anche con quattro segnali, è perfettamente in grado di illustrare tutte le fasi di un intervento con i dati medici necessari a far comprendere tutti i dettagli ai clienti connessi da remoto (ecografia, ECG, ecc…). Insomma, forniamo una visione sinottica e in diretta di tutto ciò che succede in sala operatoria.” La struttura del CRABCC ha un’altra sala operatoria che potrebbe in futuro essere attrezzata con un sistema simile, utilizzato peraltro anche per la distribuzione interna dei segnali, come spiega – concludendo – il dottor Alessandro Addis: “Abbiamo anche un’aula per training e formazione, e possiamo inviare anche lì il segnale in quad view, per tenere lezioni o riunioni esplicative volte a migliorare le metodiche e discutere gli interventi. La possibilità di registrare, in questo senso, è molto importante, perché ci consente di tenere un archivio a scopo formativo interno.”  www.aten.com www.crabcc.com


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