LA PIAZZA DI GIOVINAZZO AGOSTO 2012

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NICK PALMIOTTO

LA SCHIAVITÙ DEI BAMBINI NEW YORK.Ogni giorno siamo aggrediti dai media che ci propinano notizie riguardanti un’economia mondiale alla deriva e un tasso di disoccupazione giovanile sempre più galoppante. Le notizie sono sempre ripetute e uguali, sembra una sorta di manipolazione ad orientarci verso determinati argomenti. Non è invece comune diffondere aggiornamenti che riguardano altre problematiche soprattutto eventi di dolente umanità, di coloro che vivono laddove non esistono forme di democrazia o vi è completa assenza di sicurezza e di ordine pubblico. Anche l’America, paladina e sostenitrice del rispetto dei diritti umani ha di che vergognarsi Giorni fa, ad esempio, alla polizia di Edinburg, in Texas, giungeva una telefonata anonima che comunicava l’esistenza di un gruppo di persone, prigioniere in una casa denominata “Casa del Nascondiglio” dove mancava l’acqua, l’elettricità e il cibo, nei giorni in cui la colonnina del termometro segnava temperature di circa 40 gradi. Quando la polizia è riuscita a convalidare l’origine della telefonata, si è recata sul posto e ha constatato l’esistenza di tre case che nascondevano 117 emigranti illegali. La maggior parte di essi erano giovani adolescenti che erano stati contrabbandati attraverso il confine Messico-USA. Soli e senza nessun adulto. Il comandante di polizia Rolando Castaneda ha dichiarato in conferenza stampa: “Erano stati trattati peggio di animali e nei loro occhi c’era solo tanta disperazione e una grande paura”. Un problema, quello dell’immigrazione illegale di bambini e adolescenti che non ha nulla di nuovo. Negli ultimi due anni, però, si è drammaticamente incrementato, tant’è che diventa sempre più complicato organizzare luoghi dove ospitare questi giovani abbandonati al loro destino. Dobbiamo quindi chiederci: ma perché queste pratiche disumane continuano a realizzarsi? Come e perché accade che bambini e adolescenti vengono utilizzati come merce da vendere, come oggetti di schiavitù per i coltivatori e per imprese che li utilizzano producendo magari merce che noi stessi acquistiamo in Europa e nel Mondo? Sicuramente questi ragazzi non si spostano da soli, motivo per cui occorrerebbe andare all’origine per bloccare la loro tratta, visto che ormai è sotto gli occhi di tutti. Da quanto rilasciato in quella recente conferenza stampa di Edinburg, sembra che principalmente, la maggioranza di queste vittime, ha le proprie origini in paesi dell’America Centrale come

Guatemala e El Salvador. Ecco perché sarebbe utile che i media, quotidianamente si interessassero a tali gravi vicende. Per poterle diffondere e misurare il senso di umanità della gente, per risvegliare la coscienza di molti. È anche molto allarmante che eventi di tale gravità, di tale disumanità, vengono totalmente ignorati dalle Chiese Religiose di qualsiasi credo. Per eventi con fini pubblicitari e annunci

di raccolte di fondi però, le organizzazioni religiose sanno come raggiungere i media ed il pubblico in generale. I nostri ragazzi, sia qui che a Giovinazzo per fortuna sono esenti da queste situazioni, lontani dalle dure realtà dello sfruttamento. Non è questo un motivo però per ignorare il commercio di giovani esseri viventi nei paesi più poveri: è una vera vergogna! NICK PALMIOTTO

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VITO BAVARO

UN PAESE TORMENTATO

Non la vorremmo proprio vedere così l’Italia affranta. Noi, dall’altra parte del mondo, ci siamo sinceramente commossi per il terremoto dell’Emilia Romagna, allorquando abbiamo visto tanta gente semplice, tanti lavoratori e imprenditori che non volevano arrendersi di fronte a questo triste fenomeno della natura. Impotenti hanno cercato di continuare regolarmente la loro vita, accettando la sfida. Italiani, brava gente. Persone che hanno dedicato una vita ad acquistare casa o azienda e che ora, fulminati da un evento feroce e improvviso, si trovano a fare i conti con la dura realtà. Quella delle tendopoli e dell’assenza improvvisa del lavoro. Io penso che questi fenomeni negativi non dovrebbero colpire coloro che vivono secondo sani principi, mentre chi nella vita vive di artifizi e furberie ne resta sempre indenne. La nostra penisola è purtroppo funestata da eventi sismici, nella storia se ne possono trovare tanti e anche a distanza di tantissimi anni. Una nazione che viene ammirata da tutto il mondo per tutte le bellezze naturali che possiede e abitata da un popolo volenteroso e capace di farsi apprezzare ovunque .L’Italia di una volta, però, non esiste più e noi invece ce la ricordiamo così e vorremmo tanto ritrovarla. Sembra quasi che questi eventi nefasti segnino le vicende politiche e gli scandali, gli episodi di corruzione e concussione che dilagano nel nostro Bel Paese. E nessun settore viene risparmiato. Ora anche i personaggi più famosi del mondo dello sport sono stati travolti dal ciclone del calcio-scommesse, non possiamo più credere in nessun valore. I governanti italiani, inoltre, non vengono ben guardati nel resto del mondo e i vari reati che si delineano all’orizzonte politico, molto spesso non trovano responsabili o colpevoli, tutto viene insabbiato a volte anche dai lunghi tempi della giustizia italiana. E allora mi domando e dico: come mai nelle aule giudiziarie compare la frase “La legge è uguale per tutti”? A me non sembra proprio che tutti sono uguali, spesso la macchina della giustizia stritola soltanto coloro che non hanno abbastanza soldi per difendersi e trovare avvocati validi. Insomma, l’Italietta che ora si è formata sembra quella degli intrallazzi e degli imbrogli, un’Italia da teatrino, quasi da Bagaglino! Qui ciò che più ci ha sconvolto è stata la notizia del calcio-scommesse, specie per noi, amanti del pallone. Che fine fa la sana competizione e il desiderio di recarsi allo stadio per tifare per la propria squadra del cuore se poi la partita è truccata? Come si possono spendere soldi per andare a vedere la partita se poi questa si rivela fasulla? Sarebbe così veramente utile sospendere i campionati e tornare al vecchio sistema del calcio dove si facevano i sacrifici per imparare a giocare. Si dovrebbero eliminare i contratti milionari per i calciatori e tornare all’essenza dello sport, che richiede passione, costanza e concentrazione. Andare quindi a pescare tra le giovani nuove leve che non hanno ancora inciampato nel sistema dei guadagni facili ma che imparano a giocare a calcio per puro spirito di squadra e di divertimento. Ed eliminare completamente il meccanismo delle scommesse che ha gettato tanto fango sullo sport e sta creando una spirale pericolosa per tutti coloro che, anziché seguire lo sport per amore e divertimento, si avvicinano allo stesso soltanto con la pura illusione di facili guadagni. VITO BAVARO 53

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