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Editoriale

Gli anticorpi funzionano finalmente

La vicenda della tentata vendita del pacchetto di maggioranza di Banca di San Marino dall’Ente Cassa di Faetano ad un investitore bulgaro sta agitando il mondo politico e non solo. La mancata autorizzazione da parte di Banca Centrale viene infatti quasi sminuita (e con essa il lavoro svolto da AIF e dalla segnalazione di un soggetto vigilato alla stessa) di fronte alle iniziative del Tribunale nei confronti di una possibile corruzione al fine di agevolare questa cessione. Semmai dovrebbe essere amplificata, allora. E comunque il rapporto corretto dovrebbe essere misurato non solo con il rischio che si è corso, al di là delle motivazioni che hanno determinato il blocco dell’operazione, ma anche sul messaggio che viene rilanciato all’esterno: a San Marino ci sono delle regole e non si possono bypassare. Come in tutti i paesi normali, insomma. Anzi, come in tutti i paesi, perché San Marino - con fatica e ritardi a volte incomprensibili - si è allineata da tempo agli standard internazionali ed è su questi che oggi può costruire il suo futuro. Anche a livello di finanza e banche, in vista dell’Accordo di Associazione all’Unione Europea. Queste norme sono gli “anticorpi” e come tali servono ad evitare che qualcosa - non è detto che sia per forza illegale - entri e metta a repentaglio la salute del sistema. Questo fanno gli anticorpi e questo è ciò che è stato fatto. Perché, al netto dell’ipotetica tangente da 1 milione di euro, era una normale operazione finanziaria: tanto è vero che l’investitore bulgaro non ha contestato la decisione, ma solo espresso il suo rammarico. E ovviamente che ritirerà gli investimenti da San Marino.

Daniele Bartolucci

IGR: stesso trattamento tra residenti e frontalieri

Il confronto ha portato a nuove modifiche da portare in Consiglio ANIS soddisfatta, ma ora chiede spending e investimenti strategici

Trovato il punto di caduta tra il Governo (e in particolare la Segreteria alle Finanze) e le categorie economiche e i sindacati, che seppur con posizioni differenti, avevano criticato la riforma IGR. Il confronto ha portato a una serie di modifiche che verranno votate direttamente in Consiglio Grande e Generale e che rispondono alle richieste delle parti sociali, a partire dalla parità di trattamento tra lavoratori residenti e frontalieri. Tutto passerà dalle spese tramite Smac, proporzionate al reddito. Soddisfazione anche per ANIS, che lamenta - insieme alle altre associazioni di categoria - lo sbilanciamento della manovra (in pratica quasi tutto il gettito extra verrà chiesto alle imprese) verso le imprese e per questo torna a chiedere spending review e investimenti strategici.

Bartolucci alle pagg. 6-7

Anno
Direttore Daniele Bartolucci Venerdì

“Un nuovo patto di responsabilità per il Paese”. Così il Segretario agli Affari Interni, Andrea Belluzzi, esprime soddisfazione per l’approvazione in Commissione del nuovo testo del progetto di legge che, una volta approvata anche in Consiglio Grande e Generale, istituirà l’ICEE (Indicatore della Condizione Economica Equivalente).

“Il provvedimento”, spiega una nota della Segreteria di Stato, “introduce infatti criteri trasparenti e oggettivi per la valutazione della reale condizione economica dei nuclei familiari, segna un passaggio fondamentale verso una politica sociale più equa e mirata”. “L’adozione dell’ICEE non è un semplice adempimento burocratico”, avverte quindi Belluzzi:

“Parliamo di una riforma di sistema a lungo attesa che incide direttamente sul principio di giustizia sociale della Repubblica. L’obiettivo primario è superare meccanismi di valutazione obsoleti, garantendo che ogni sostegno pubblico, sussidio o agevolazione sia erogato con maggiore precisione e sia effettivamente destinato a chi si trova in stato di necessità”. Anche per questo, “il testo approvato in Commissione è il risultato di un intenso lavoro di confronto e ascolto, che ha saputo integrare diversi contributi, arricchendo l’im-

Il lungo e tortuoso iter sembra essersi concluso in Commissione: ora legge e regolamenti

ICEE: una fase sperimentale e Osservatorio per migliorarlo

Via libera al progetto che dovrà ritarare il welfare in base a reddito e patrimonio

pianto originario”. “L’approvazione del progetto di legge ICEE in Commissione è un

risultato che va oltre gli schieramenti, consolidando una visione di Stato attento e re-

sponsabile. Tale strumento, atteso da tempo, rappresenta la sottoscrizione di un nuovo patto sociale con la cittadinanza”. Come noto, del resto, l’ICEE non è un progetto di oggi, ma viene portato avanti da diverse legislature e, forse, ora diventerà realtà. Ne è convinta anche Libera, tra i più convinti sostenitori del progetto: “Con questa legge, la Repubblica compie un passo concreto verso un sistema più giusto e solidale, dove chi ha meno riceve mag- giore sostegno. È questo il principio che guida la nostra idea di società: uno Stato che non lascia indietro nessuno, ma che chiede a tutti responsabilità e correttezza”.

In tal senso, secondo Libera, “l’ICEE rappresenta un cambiamento profondo: non si limita a considerare il reddito, ma tiene conto anche del patrimonio, della composizione del nucleo familiare, delle spese sostenute e delle situazioni con maggiori necessità di supporto. In questo modo, la valutazione economica diventa più realistica e più vicina alle condizioni di vita delle famiglie”. In definitiva, “non è solo un indicatore economico, ma un passo concreto verso uno Stato più vicino alle persone e più attento alla giustizia sociale, capace di

rendere le politiche di sostegno più efficaci e coerenti con i bisogni reali della comunità”.

Le novità: Osservatorio e la fase sperimentale Tra le novità di maggior rilievo, si evidenziano l’introduzione di un Osservatorio per il monitoraggio dell’Indicatore e l’avvio di una fase sperimentale di dodici mesi, “strumenti che garantiranno la costante calibrazione dello strumento alle dinamiche economiche e sociali del Paese”.

L’Osservatorio coinvolgerà rappresentanti politici, sindacali e delle categorie economiche, con il compito di analizzare gli effetti dell’applicazione dello strumento, individuare eventuali distorsioni, proporre correttivi tecnici e suggerire nuovi ambiti di utilizzo. Mentre nella fase sperimentale di dodici mesi sarà richiesta la compilazione della dichiarazione ai fini del calcolo dell’ICEE per i seguenti ambiti: diritto allo studio (per valutare l’accesso alle provvidenze previste), assegno familiare integrativo (a sostegno dei redditi bassi), iscrizione alle liste di avviamento al lavoro e per il reddito minimo mensile familiare.

A tal fine viene introdotto un sistema di dichiarazione e di controlli chiaro e proporzionato, per garantire correttezza e tutela contro eventuali abusi”.

Detto ciò, non tutto è stato stabilito, tanto è vero che “il dibattito in Commissione, seppur acceso, ha messo in luce la complessità tecnica del tema, in particolare riguardo la necessità di demandare a regolamenti successivi la definizione di parametri di dettaglio e soglie”. La Segreteria di Stato intende rassicurare che tali rinvii non costituiscono una “delega in bianco,” ma “una necessaria architettura organizzativa per assicurare la massima flessibilità operativa e la precisione tecnica richiesta da uno strumento così delicato, con la garanzia di un confronto continuo per la loro stesura”.

L’ISEE italiano è stato istituito dal decreto legislativo n.109 del 31 marzo 1998 quale prova dei mezzi per l’accesso a determinate prestazioni di welfare; l’ISEE viene utilizzato ai fini dell’applicazione di tariffe differenziate in relazione alla condizione economica oppure per la definizione di soglie oltre le quali non è ammesso l’accesso alla prestazione. L’indicatore è calcolato tenendo conto del reddito di tutti i componenti, del loro patrimonio (valorizzato al 20%) e, attraverso una scala di equivalenza, della composizione del nucleo familiare (numero dei componenti e loro caratteristiche) secondo una formula matematica ben precisa. La DSU è invece il documento preliminare per il rilascio dell’attestazione dell’ISEE, che contiene tutte le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare e dal 2020 può essere presentata in forma precompilata. Dal 2016 al 2024 si è registrato un incremento delle DSU attestate pari al 77%, passando da 5,9 milioni nel 2016 a 10,4 milioni nel 2024. Il valore ISEE medio si differenzia per area geografica con valori più bassi nelle regioni del Sud e delle Isole rispetto al resto dell’Italia. Tanto che nell’anno 2024 si registrano i valori più alti dell’intera serie storica: a livello nazionale il valore dell’ISEE supera i 16mila euro, si avvicina ai 19mila euro nel Nord, supera i 18mila euro nel Centro e i 13mila euro per le regioni del Sud e delle Isole.

ISEE e DSU spopolano in Italia
onfronti
di Daniele Bartolucci

L’analisi dei dati del terzo trimestre del 2025, effettuata dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica, restituisce un’immagine confortante: le imprese aumentano (soprattutto grazie al settore dei servizi), così come i lavoratori dipendenti (sia nel settore privato che in quello pubblico). Nel privato, il settore manifatturiero e quello dei servizi alle imprese contribuiscono maggiormente all’incremento dell’occupazione. La disoccupazione è ai minimi storici e la domanda di lavoro è soddisfatta dai lavoratori non residenti, che nel settore privato rappresentano quasi la metà degli occupati. Allarghiamo il “campo” agli ultimi 5 anni (2021-2025) per vedere l’evoluzione delle singole “voci”, a partire dalle forze di lavoro, per poi passare all’occupazione e alle aziende.

Forze di lavoro

Al 30 settembre 2025 le forze di lavoro complessive (la somma dei dipendenti, degli indipendenti i e dei disoccupati) sono risultate pari a 25.304 unità: rispetto al 30 settembre 2024 si evidenzia un incremento di 493 unità (+2%). Incremento più marcato se andiamo a guardare i dati del 2021, 2022 e del 2023: al 30 settembre 2021 il totale è stato di 23.115 unità, alla stessa data del 2022 invece di 23.643 e alla fine del III° trimestre 2023 invece di 24.315. Calcolatrice alla mano, da fine settembre 2021 a fine settembre 2025 l’aumento è stato di 2.189 unità.

I lavoratori dipendenti del settore privato, alla data del 30 settembre di quest’anno, sono risultati 18.994. Guardando i quattro anni precedenti emerge una crescita notevole: alla fine del III° trimestre 2021 difatti erano 16.854, alla fine del III° del 2022 invece 17.544, 18.166 a settembre 2023, 18.503 alla stessa data del 2024. Dalla fine di settembre del 2021 a quella del 2025 l’aumento è stato di 2.140 unità.

A trainare l’occupazione sono sempre le Attività Mani-

Direttore responsabile

Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm

Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm

Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm

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CIG: diminuiscono sia le aziende che ne hanno fatto richiesta che l’importo

In aumento le imprese e i lavoratori dipendenti

Il confronto tra i “terzi trimestri” del 2021, 2022, 2023, 2024 e 2025

perso 12 imprese, pari al -2,5%. Andando ad osservare lo “storico”, erano 505 nel 2021, 495 nel 2022, 475 nel 2023, 478 lo scorso anno, 466 a fine settembre 2025. Guardando i numeri dal 2021 in poi emerge che le imprese totali sono cresciute: erano 5.036 alla fine del III° trimestre 2021, nel 2022 invece 5.111, 5.033 nel 2023, 5.231 nel 2024 e 5.329 a settembre di quest’anno. In un lustro sono aumentate di 293 unità.

CIG

La Cassa Integrazione Guadagni liquidata nel periodo gennaio - agosto 2025 ammonta a euro 2.626.451 ed è stata richiesta da 265 aziende. Nello stesso periodo del 2024 è stata richiesta da 280 imprese e l’importo ammontava a euro 3.195.426: si registra quindi una diminuzione dell’importo pari al 17,80%. La causa principale di accesso alla CIG è “Situazioni temporanee di mercato” per un importo totale di euro 2.332.009.

Turismo

Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:UfficioInformatica,Tecnologia,DatieStatistica

fatturiere che, a fronte di una lieve riduzione del numero di aziende, ha registrato, in cinque anni, un grande incremento di lavoratori dipendenti. A settembre 2021 il totale era di 6.732, a settembre 2022 di 7.020, a settembre 2023 di 7.050, a settembre 2024 di 7.029, a settembre 2025 infine di 7.217. In un lustro quindi l’incremento è stato di quasi 500 unità (per la precisione, 485). Crescita trainata in buona parte dai lavoratori frontalieri: 6.299 alla fine del III° trimestre 2021, 6.916 alla stessa data del 2022, 7.604 nel 2023, 8.168 nel 2024 e 8.680 nel 2025. In cinque anni, dati alla mano, l’aumento ha sfiorato le 2 mila unità (1.948). In costante crescita, nel quinquennio, anche i dipendenti del settore pubblico allargato: 3.566 a settembre 2021, 3.664 a settembre 2022, 3.908 a settembre 2023, 3.962 a settembre 2024 a 4.027 a settem-

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bre 2025.

Al 30 settembre 2025 i disoccupati totali sono 733 (-45 unità rispetto al 30 settembre 2024), di questi, 424 sono disoccupati in senso stretto (+2 rispetto al 30 settembre 2024), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, i titoli di studio prevalenti sono diploma di maturità (38,9% del totale) e laurea o diploma universitario (25,7% del totale). Soffermandoci sui disoccupati in senso stretto, in cinque anni il loro numero si è visibilmente contratto: 688 a settembre 2021, 515 dodici mesi dopo, 381 sempre a settembre ma del 2023, 422 nel 2024 e 424 nel 2025 (dal 2021 a quest’anno il calo è stato di 264 unità).

Imprese Al 30 settembre 2025 le imprese presenti e operanti in

Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino

Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

Repubblica sono 5.329, rispetto al 30 settembre 2024 sono aumentate di 98 unità pari al +1,9%. Gli incrementi più rilevanti si sono registrati nei seguenti settori: “Attivi-

tà Finanziarie e Assicurative” (+28 unità, pari al +25,7%) e “Sanità e Assistenza Sociale” (+16 unità, pari al +10,2%). Nell’ultimo anno il settore “Attività Manifatturiere” ha

Nei primi nove mesi del 2025 l’afflusso turistico è stato pari a 1.710.036 visitatori (+2,2% rispetto allo stesso periodo del 2024). I turisti che hanno scelto di pernottare nella Repubblica di San Marino provengono per l‘88,3% dall’Europa, il 6,3% dagli USA.

A settembre 2025, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (era +0,2% ad agosto). Così, in una nota diffusa nei giorni scorsi, l’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica.

Sul mercato interno i prezzi crescono dello 0,2% rispetto ad agosto e dell’1,5% su base annua (da +0,5% del mese precedente).

Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stabili in termini congiunturali e mostrano una crescita tendenziale in lieve attenuazione (+0,8%, da +0,9% di agosto).

Sul mercato estero i prezzi crescono dello 0,2% su base mensile (+0,2% area euro, +0,1% area non euro) e dello 0,4% su base annua (+0,6% area euro, +0,3% area non euro). Nel terzo trimestre 2025, ri-

spetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,9% (+1,4% mercato interno, -0,3% mercato estero).

A settembre 2025, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali maggiori si rilevano per prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%) sul mercato interno, per industrie alimentari, bevande e tabacco (+6,1%) e mezzi di trasporto (+4,4%) sul mercato estero area euro e per altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,3%) sul mercato estero area non euro.

Le flessioni tendenziali più ampie riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,5% area euro), industria del legno, della carta e stampa e prodotti chimici (rispettivamente

-2,4% e -2,3% area non euro). Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas accelera (+2,8%, da +0,4%, del mese precedente).

A settembre 2025, rileva ancora l’ISTAT nel “cruscotto”, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali diminuiscono dello 0,1% su base mensile mentre crescono dell’1,9% su base annua (da +1,4% di agosto); quelli di Strade e ferrovie non variano in termini congiunturali mentre aumentano dello 0,6% in termini tendenziali (era +0,1% a luglio).

Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, i prezzi di Edifici residenziali e non residenziali sono stazionari, quelli di Strade e ferrovie invece sono in modesto calo (-0,1%).

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

La Banca Centrale della Repubblica di San Marino rende noto di aver emanato, il Regolamento n. 2025-04 sul Fondo di Indennizzo degli Investitori (FII), che è entrato in vigore il 3 ottobre 2025. Il provvedimento, come già indicato in sede di avvio della procedura di pubblica consultazione, interviene in attuazione dell’art. 100-bis della Legge n. 165/2005 e s.m., per introdurre anche a San Marino un sistema di garanzia che, nel limite di euro ventimila per investitore, indennizzi questi ultimi nei casi di liquidazione coatta amministrativa di un prestatore di servizi di investimento – PSI (tipicamente banche e imprese di investimento) in cui i commissari liquidatori, per pregressa violazione delle regole di separatezza patrimoniale, non siano in grado di restituire ai clienti gli strumenti finanziari di rispettiva pertinenza, affidati in amministrazione o gestione. Il FII è alimentato unicamente ex post, ossia se e quando si dovesse verificare l’evento sopra descritto, con contribuzione da parte di tutti gli altri PSI (principio solidaristico) proporzionale al “potenziale” Ammontare Complessivo degli Investimenti Protetti (ACIP) di ciascuno (approccio assicurativo) ma con l’applicazione di due cap (uno sul proprio ACIP, l’altro sulla media del totale dei ri-

Per la liquidazione coatta è stato definito anche il “limite” finanziario: è di ventimila euro

Fondo Indennizzo Investitori

Emanato il Regolamento

Entrato in vigore il 3 ottobre, introduce anche a San Marino un sistema di garanzia

cavi registrati negli ultimi tre bilanci approvati). Le probabilità che tale nuovo sistema di garanzia sia chiamato ad intervenire sono co-

munque alquanto ridotte, in considerazione dei presidi recentemente rafforzati, anche in materia di separatezza patrimoniale, con l’adozione

ABI e ADSI firmano il Protocollo d’Intesa per la valorizzazione del patrimonio culturale

Firmato a Roma il Protocollo d’Intesa strategico tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI), dal Presidente ABI Antonio Patuelli e dalla Presidente Nazionale ADSI Maria Pace Odescalchi. L’accordo nasce dalla consapevolezza che il patrimonio culturale privato costituisce un motore di economia, cultura e coesione sociale, e che le dimore storiche, in particolare nei territori più decentrati, rappresentano un presidio identitario fondamentale e un motore di sviluppo per le comunità locali.

Il Protocollo triennale dà, quindi, avvio ad una collaborazione strutturata che prevede quattro direttrici principali: 1 - favorire e promuovere promozione strumenti finanziari agevolati e inno-

vativi destinati al restauro, alla conservazione, all’efficientamento energetico e alla digitalizzazione del patrimonio artistico e culturale delle dimore; 2 - promuovere iniziative di educazione e promozione culturale; 3 - agevolare e sviluppare interventi compatibili con i vincoli storico-architettonici, finalizzati all’efficientamento energetico e alla digitalizzazione delle dimore storiche; 4 - valorizzare e promuovere iniziative e progetti di Responsabilità Sociale d’Impresa (ESG), con particolare attenzione alla tutela e alla promozione del patrimonio storico. “Il patrimonio culturale privato non è soltanto una testimonianza della nostra storia, ma un motore vivo di economia, cultura e coesione sociale. Le dimore

storiche sono un ponte tra passato e futuro, presìdi identitari che tengono unite comunità e territori, soprattutto nelle aree più decentrate, e rappresentano un riferimento e un’ispirazione per le giovani generazioni, chiamate a riconoscersi in questi luoghi e nella loro memoria. Custodirle è un dovere e un atto di responsabilità verso il territorio e verso il Paese, ma è anche un impegno oneroso che richiede risorse ingenti” ha dichiarato Maria Pace Odescalchi, presidente Associazione Dimore Storiche Italiane, che poi ha aggiunto: “L’intesa con ABI rappresenta uno strumento concreto e innovativo per rendere sostenibile la tutela di questo patrimonio, facilitando l’accesso al credito e favorendo investimenti in restauro, efficienza energetica e valorizzazione”.

del Regolamento n. 2024-05 in materia di servizi e attività di investimento, in recepimento degli standard MiFID2.

BCSM, appresa la recente diffusione di notizie che prefigurano possibili scenari negativi per il sistema finanziario sammarinese, precisa che il sistema finanziario è solido e resiliente, come attestato dalle più recenti valutazioni effettuate dal FMI, dalle Agenzie di Rating e dai dati ufficiali pubblicati sul sito di BCSM. Anche gli indicatori più aggiornati mostrano elevati livelli di liquidità a supporto dell’economia reale, una crescente redditività positiva e una patrimonializzazione coerente con i requisiti di vigilanza e

con una sana gestione del rischio. Prosegue inoltre il miglioramento della qualità del credito, a conferma della capacità del sistema di accompagnare lo sviluppo del Paese. In tale contesto, la diffusione di voci o ipotesi non circostanziate, non solo non contribuisce alla trasparenza, ma può minare indebitamente la fiducia di famiglie e imprese a danno degli operatori bancari e finanziari. BCSM continuerà a comunicare con puntualità attraverso dati verificati e a mantenere un dialogo costante con le Istituzioni.

Nell’ultima edizione dell’Indagine sull’accesso al finanziamento delle imprese (SAFE), relativa al terzo trimestre del 2025, le imprese dell’area dell’euro hanno segnalato un lieve aumento netto dei tassi di interesse sui prestiti bancari (un netto del 2%, rispetto al -14% del trimestre precedente). Lo segnala, in una nota, la Banca Centrale Europea. Tale aumento, si legge, è stato segnalato principalmente dalle piccole e medie imprese, mentre un netto del 3% delle grandi imprese ha segnalato un calo dei tassi di interesse. Allo stesso tempo, un netto del 23% delle imprese (in aumento rispetto al 16% del trimestre precedente) ha osservato aumenti sia degli altri costi di finanziamento (ad esempio oneri, commissioni e commissioni) sia dei requisiti di

garanzia (un netto del 16%, in aumento rispetto all’11% del secondo trimestre del 2025).

In questa tornata di indagini, il fabbisogno di prestiti bancari delle imprese si è attestato allo 0% netto (in aumento rispetto al -1% del secondo trimestre del 2025) e la disponibilità di prestiti bancari a un -1% netto (in calo rispetto all’1% del secondo trimestre). Ciò ha portato il divario di finanziamento dei prestiti bancari – un indice che misura la differenza tra il fabbisogno e la disponibilità di prestiti bancari – all’1% netto (in aumento rispetto al -1% del trimestre precedente).

Guardando al futuro, le imprese prevedono che la disponibilità di finanziamenti esterni rimarrà sostanzialmente invariata nei prossimi tre mesi, il che indica una prospettiva

meno ottimistica rispetto alla precedente tornata di indagini. Le imprese hanno continuato a percepire le prospettive economiche generali come il principale fattore limitante la disponibilità di finanziamenti esterni (un netto del 19%, rispetto al netto del 17% della precedente indagine) e hanno indicato un miglioramento nella propensione al credito delle banche (un netto del 2%, in calo dal precedente 6%).

In questa indagine, le imprese hanno segnalato un impatto leggermente più negativo delle prospettive specifiche per ciascuna azienda sulla disponibilità finanziaria, in termini di fatturato e profitti. Le aziende non hanno segnalato variazioni nel fatturato, mentre, in termini netti, gli utili sono diminuiti e gli investimenti sono aumentati.

Dimostrato l’interesse reciproco ad aumentare la cooperazione economica

Gli investitori UK guardano San Marino

L’All-Party Parliamentary Group incontra ANIS e Commissione Esteri

“Promuovere le relazioni tra il Parlamento britannico e il Parlamento di San Marino e tutte le attività correlate per rafforzare le relazioni tra Regno Unito e San Marino”. Questo lo scopo dell’All- Party Parliamentary Group su San Marino, che nei giorni scorsi ha visitato la Repubblica incontrando gli imprenditori di ANIS e la Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri della Repubblica di San Marino, alla presenza dell’Ambasciatore di San Marino presso il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, Dario Galassi e del Console Onorario Maurizio Bragagni.

Premesso che i Gruppi Parlamentari Interpartitici (APPG) “sono gruppi informali e interpartitici formati da parlamentari e membri della Camera dei Lord che condividono un interesse comune in una particolare area

politica, regione o paese”, si legge sul sito istituzionale, l’interesse dimostrato per aumentare la cooperazione economica con San Marino, lega-

ta a investimenti infrastrutturali, è stato il tema centrale dell’incontro con ANIS. Allo stesso modo, l’incontro con la Commissione Esteri fa segui-

Proprietà Industriale e Green Economy: a Ecomondo l’evento con protagonista l’USBM

“Proprietà Industriale e Green Economy. Tutela, Innovazione e Competitività Sostenibile”, questo il titolo dell’evento che si svolgerà il prossimo 7 novembre dalle 10 alle 12:30 nella Sala Noce Hall A6 di Rimini Fiera nell’ambito di Ecomondo, la più importnate manifestazione dedicata alla green economy. Evento che vedrà protagonista anche San Marino, grazie alla partecipazione attiva dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, il cui Direttore, Silvia Rossi, modererà i relatori e sarà chiamata a trarre le conclusioni dei lavori. “La transizione verso un’economia verde”, si legge nella presentazione, “richiede innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, ma anche una solida tutela giuridica dei diritti di proprietà industriale. Brevetti, marchi, disegni e modelli

registrati e diritti d’autore svolgono un ruolo cruciale come leva per la valorizzazione delle tecnologie pulite, dei prodotti ecocompatibili e dei modelli di business circolari. Questo seminario esplora come la proprietà industriale possa trainare la transizione ecologica e i modelli di produzione a ridotto impatto ambientale attraverso l’analisi di normative, migliori pratiche e casi di studio di successo. Nella corsa verso la decarbonizzazione e l’economia circolare, la proprietà industriale rappresenta una leva strategica per valorizzare i risultati della ricerca di operatori e di imprese che sviluppano soluzioni sostenibili. Il seminario offre una panoramica completa delle opportunità giuridiche, economiche e competitive per i titoli di proprietà industriale nel contesto dell’econo -

mia verde”. Il programma prevede come detto che Silvia Rossi, Direttore dell’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi della Repubblica di San Marino, in qualità di moderatore apra i lavori e presenti i vari interventi: il primo sarà quello di Sergio Rizzo dell’EUIPO su “Green EU Trade Marks – 2023 Update”; a seguire “WIPO GREEN platform - patents and technologies for solving environmental or climate change problems”, con Yoshinari Oyama del WIPO; quindi “La tutela legale dei brevetti green”, a cura di Filippo Casanti, Studio Casanti Migani e “Requisiti di registrabilità dei marchi green” a cura di Paolo Migani, Studio Casanti Migani. Spazio poi a domande e risposte, fino alla discussione e conclusioni a cura come detto del Direttore Rossi.

to all’iniziativa per la creazione di un Gruppo Interparlamentare di Amicizia, costituito nel 2020, e ha rappresentato l’occasione per testimo-

niare il comune impegno a rafforzare le relazioni tra i due Paesi attraverso la mutua volontà di collaborazione. Anche in questo caso, infatti,

sono state ideate “proposte operative per intensificare la cooperazione nei settori di reciproco interesse, a partire dalla dimensione parlamentare”, si legge in una nota ufficiale.

“Nel riconoscere l’importanza di questo rilancio delle relazioni quale opportunità di crescita, le delegazioni hanno condiviso l’opportunità di proseguire con uno scambio di esperienze a beneficio dei rispettivi Paesi e comunità, alla luce della secolare e condivisa tradizione di difesa dei principi democratici. L’incontro si è concluso con l’espressione dell’impegno condiviso a rimanere attivamente impegnati nell’utilizzare questo strumento di cooperazione parlamentare per rafforzare ulteriormente i legami di amicizia, individuare progetti comuni e concretizzare future forme di collaborazione”.

Trovato il punto di caduta tra il Governo (e in particolare la Segreteria alle Finanze) e le parti sociali (categorie economiche e sindacati), che seppur con posizioni differenti, avevano criticato fortemente la riforma IGR. Il confronto ha portato a una serie di modifiche che verranno votate direttamente in Consiglio Grande e Generale (ci vogliono 39 firme per cambiare il testo licenziato dalla Commissione) e che rispondono alle richieste principali, a partire dalla parità di trattamento tra lavoratori residenti e frontalieri. Parità garantita, a quanto pare, nonostante resti intatto il nuovo impianto normativo che si fonda sul passaggio dalle deduzioni alle detrazioni. Tutto passerà dalle spese tramite Smac. Soddisfazione anche per ANIS, che lamenta - insieme alle altre associazioni di categoria - lo sbilanciamento della manovra (in pratica quasi tutto il gettito extra verrà chiesto alle imprese, da qui la richiesta di che l’aumento temporaneo delle aliquote dal 17% al 18% sia ridotto da cinque a tre anni) e per questo motivo torna a chiedere, con forza, un’azione determinata di spending review e un piano di investimenti strategici che non solo modernizzino il Paese, ma al tempo stesso generino un ritorno economico, o come risparmio o co-

In parallelo si chiede, ANIS in primis, un piano di investimenti strategici che parta dalla condivisione

IGR: stesso impatto per tutti i lavoratori,

Le nuove modifiche al vaglio del Consiglio Grande e Generale, dove serviranno almeno economiche lamentano ora l’eccesivo squilibrio della manovra diventato quasi del tutto

me margini di guadagno. Il riferimento è, per quanto riguarda ANIS, al settore degli energetici e dei rifiuti, delle infrastrutture sia tecnologiche che digitali: insomma tutti quei settori dove San Marino ha urgente bisogno di migliorare sul profilo sia dei costi che delle opportunità di business. La risposta del Governo dovrebbe arrivare a breve, visto che hanno annunciato il lavoro sia sull’Agenda della Crescita che sulla spending review (un annuncio in ritardo rispetto ai tempi dettati dall’Ordine del Giorno votato dalla maggioranza in Consiglio Grande e Generale qualche mese fa, ma l’importante è che il lavoro venga fatto e venga fatto prima dell’avvio della Legge di Bilancio, così da essere operativo già da gennaio). Nel frattempo occhi puntati sul Consiglio Grande e Generale di questi giorni, perché le modifiche proposte a sindacati e categorie economiche

devono essere tradotte nel testo licenziato dalla Commissione e serviranno appunto 39 firme per il deposito e l’approvazione da parte del Consiglio Grande e Generale. Governo e maggioranza hanno garantito che queste firme ci saranno.

Niente più disparità per i frontalieri La novità più importante, che ha visto battagliare sullo stesso fronte sia i sindacati che i rappresentanti delle imprese, in particolare ANIS, riguarda la soluzione al problema della differenza di trattamento fiscale in base alla residenza. Di fatto, come hanno dimostrato le proiezioni ufficiali e meno ufficiali, i lavoratori frontalieri sarebbero stati molto più penalizzati dei lavoratori residenti, con il rischio di creare situazioni di conflitto all’interno dei luoghi di lavoro e anche di problemi diplomatici con l’Italia, se non addirittura

con l’Europa, visto l’Accordo di Associazione a cui si sta per arrivare.

Dopo due scioperi e innumerevoli incontri, le ultime settimane hanno visto svolgersi

una trattativa tecnica al fine di trovare la quadra e la soluzione finale è quella di parità di trattamento fiscale, pur mantenendo intatto il nuovo impianto normativo che per

le persone fisiche consiste nel passaggio dalla deduzione alla detrazione, quantificabile attraverso le spese Smac. Quote di spesa che, inoltre, saranno proporzionate al

“L’unica cosa che è stata accolta parzialmente delle nostre richieste nella legge di Bilancio è la detassazione degli aumenti del contratto nazionale che però hanno fatto solo per i lavoratori privati e solo fino a €28.000 escludendo i lavoratori pubblici. Un tema fondamentale che non viene affrontato è il fiscal drag. In questi ultimi 3-4 anni dipendenti e i pensionati hanno pagato più di 25 miliardi di tasse che non dovevano pagare semplicemente perché c’è il meccanismo del drenaggio fiscale. Noi chiediamo che venga restituito e chiediamo che venga introdotto un meccanismo automatico di rivalutazione delle detrazioni e degli scaglioni. Ricevere

qualcosa sull’Irpef (dalla riforma della seconda aliquota, ndr), 3 euro al mese, quando ne hai persi 2000 significa che il Governo sta prendendo i soldi solo da una parte e non dai profitti e dalle rendite”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a 24 Mattino su Radio 24.

“Sulla scuola non hanno messo un Euro” “Sulla scuola, è sotto gli occhi di tutti, non hanno messo un euro in più perché non c’è né la defiscalizzazione né ci sono quote aggiuntive. Quindi, sinceramente, l’unica offerta che continuano a fare sono aumenti del 6%, quando l’inflazione è stata del 18%. Anche sul resto,

la defiscalizzazione degli aumenti fino a 28.000 euro nel pubblico non c’è e le cifre che sono state proposte per il settore degli enti locali sarebbero utilizzate per le persone nel 2027 e nel 2028, cioè tra tre anni. Noi continuiamo a considerare che quelle cose non siano sufficienti. Avevamo chiesto la defiscalizzazione degli aumenti per tutti ma non c’è”.

condivisione delle priorità (energetici, rifiuti, digitalizzazione, infrastrutture) e una seria spending review

lavoratori, residenti o frontalieri

almeno 39 firme. Soddisfatte per aver evitato la disparità nei luoghi di lavoro, le categorie tutto a sfavore delle imprese e chiedono di ridurre gli anni di aumento dal 17 al 18%

reddito. “Le OO.SS.”, si legge nella nota congiunta dei tre sindacati, “ritengono che i risultati prodotti dalla trattativa per i lavoratori dipendenti ed i pensionati siano nel complesso soddisfacenti, in quanto sono stati salvaguardati i principi fondamentali che le migliaia di manifestanti, in occasione dei due scioperi generali, hanno sostenuto a gran voce: progressività delle spese SMAC e delle relative detrazioni fiscali; parità di trattamento tra residenti e non”.

Soddisfazione anche da parte del Segretario alle Finanze, Marco Gatti, soprattutto per aver portato a termine un lungo lavoro di confronto e ascolto, ma anche di non aver rinunciato se non in parte all’obiettivo di recuperare tramite questa riforma 20 milioni di euro all’anno. Ora la Segreteria alle Finanze prevede un gettito di 17 milioni, a cui, però potrebbero sommarsene altri se realmente verrà messa in moto una nuova e determinata macchina dei controlli (la riforma prevede infatti gli accertamenti automatici). Inoltre c’è un’aspettativa ulteriore sui consumi interni, perché con il nuovo sistema di detrazioni tramite Smac, è prevedibile un aumento delle transazioni e, quindi, indirettamente di gettito da parte di quanti vendono beni e servizi al det-

taglio. Senza dimenticare il fatto che tutte le proiezioni fatte si basano sulla detrazione massima: nel caso una parte dei lavoratori non “smaccasse”, il gettito aumenterebbe.

Le categorie chiedono invstimenti e spending Le Associazioni datoriali ANIS – OSLA – USC – UNAS – USOT hanno rimarcato anche nell’ultimo incontro con la Segreteria alle Finanze di mercoledì mattina, “come l’impostazione iniziale del progetto di riforma fosse equilibrato, richiedendo pari sacrifici a imprese e lavoratori, mentre nel corso degli ultimi mesi questo equilibrio è andato perso, trasferendo maggiormente sulle imprese il peso della riforma stessa. Durante l’incontro tutte le associazioni datoriali hanno insistito sulla riduzione della durata dell’aumento straordinario dell’IGR (dal 17% al 18%) da cinque a tre anni (2026-2027-2028). Un periodo più breve, infatti, garantirebbe maggiore equità e permetterebbe al sistema economico di tornare più rapidamente a condizioni di stabilità e competitività, confermando appunto che la misura sarà realmente temporanea. Le organizzazioni imprenditoriali hanno inoltre sottolineato la necessità di affiancare alla riforma una seria spending review, indispensabile per razionalizzare la spesa pubblica e assicurare un uso efficiente delle risorse dello Stato. Contestualmente, è stato ribadito come gli investimenti pubblici debbano fungere da vero volano dell’economia, sostenendo le imprese, l’occupazione e l’innovazione. Solo attraverso interventi mirati e concreti sarà possibile creare le condizioni per una crescita reale e duratura, capace di rafforzare la competitività del sistema San Marino nel contesto internazionale. Le associazioni rimangono aperte al dialogo e pronte a collaborare con le istituzioni, ma chiedono tempi certi, coerenza e responsabilità condivisa nelle scelte che riguardano il futuro del Paese”.

Come detto, l’ottimizzazione della spesa pubblica potrebbe portare a risparmi strutturali importanti, tali da annullare, in prospettiva, gli interventi che oggi il Paese (e in particolare le imprese) sono

chiamati a pagare. Anche per questo l’auspicio è che le risorse vengano davvero indirizzate verso le spese in conto capitale (gli investimenti) e, in parte, nella ristrutturazione del debito estero. Debito

che, già oggi, si può stimare in netto miglioramento grazie all’abbassamento dei tassi sui mercati e del concomitante miglioramento del rating: due fattori che incideranno parecchio e in meglio nell’im-

minente roll over.

Se, dunque, le risorse sembrano essere state trovate, ora tutti attendono questa Agenda per la Crescita per individuare dove andarle a investire. La richiesta, anche in questo caso, che proviene dalle parti sociali, è sempre la stessa: condivisione. Condivisione degli obiettivi e, quindi, della lista delle priorità su cui intervenire e su cui investire queste risorse (che comunque non sono moltissime) affinché si risolvano problematiche evidenti e si raggiunga un livello di sostenibilità economica migliore di quello attuale.

Una visione d’insieme degli elementi che caratterizzano il percorso per la realizzazione di condizioni di lavoro salubri e sicure, in relazione al rischio costituito dalle alte temperature e dalla radiazione solare: queste, in estrema sintesi, le linee di indirizzo contenute nella Circolare DP n° 1/2025 del 20 ottobre 2025 “firmata” dal Dipartimento Prevenzione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino.

Introduzione

L’aumento della temperatura ambiente media, previsto a causa dei cambiamenti climatici, può avere un impatto significativo sui luoghi di lavoro; infatti lavorare in condizioni di calore estremo comporta un aumentato rischio di patologie da calore, può accrescere il rischio di infortuni dovuti alla stanchezza e alla mancanza di concentrazione, può incidere sui livelli di produttività; temperature più elevate possono avere un impatto su alcuni materiali e attrezzature, o su sostanze chimiche presenti nell’ambiente di lavoro. Tutti i lavoratori hanno diritto ad un ambiente di lavoro in cui i rischi per la salute e sicurezza siano adeguatamente controllati e il microclima e la radiazione solare rientrano fra questi. Il datore di lavoro è tenuto alla gestione di questo rischio attraverso il consolidato processo che inizia con la valutazione dei rischi, passa per la individuazione delle misure di prevenzione e aspira al miglioramento continuo attraverso il controllo della efficacia, tenendo conto in particolare delle persone maggiormente suscettibili.

Ambito di applicazione

Le linee di indirizzo possono essere utilizzate in tutti i settori, dove sia prevedibile il rischio dovuto ad esposizione a elevate temperature e ad esposizione alla radiazione solare.

Si fa presente, avverte la Circolare, che il rischio da radiazione solare è presente solo negli ambienti outdoor, mentre il rischio da calore può essere presente anche negli ambienti indoor quando non siano opportunamente isolati e climatizzati e le condizioni termiche siano influenzate dalle condizioni meteoclimatiche esterne o presentino un layout non favorevole al raggiungimento di una situazione di comfort.

Si precisa comunque, ricorda la Circolare, che negli ambienti non vincolati, cioè dove non sono presenti vincoli dovuti al processo produtti-

Dall’analisi preliminare alla valutazione del rischio sino agli “indici”

Caldo e radiazioni solari La Circolare dell’ISS

Definite le linee di indirizzo per le imprese, i datori e i lavoratori

vo che impediscono di raggiungere condizioni microclimatiche favorevoli, l’obiettivo dovrebbe sempre essere il comfort.

Analisi preliminare alla valutazione del rischio Negli ambienti indoor occorre prima di tutto verificare se siano presenti vincoli legati

al ciclo produttivo che impediscano il raggiungimento del comfort termico; in caso di assenza di tali vincoli, l’obiettivo deve essere il

comfort termico (ad esempio uffici, aule, attività commerciali); in particolare vista la maggiore probabilità di presenza in tali ambienti di sog-

getti particolarmente sensibili, i requisiti dovrebbero essere quelli degli edifici di categoria A secondo la norma EN 16768T2, che implicano condizioni molto prossime alla neutralità termica. Al contrario, scrive il Dipartimento Prevenzione dell’Istituto per la Sicurezza Sociale di San Marino, qualsiasi ambiente all’aperto è vincolato perché direttamente legato alle condizioni climatiche, ed è quindi a rischio stress da caldo.

Indici per la valutazione del rischio

Gli indici e le metodiche a disposizione e che sono riconosciuti dagli standard internazionali, per effettuare una valutazione degli ambienti caldi sono due: l’indice WBGT (UNI EN ISO 7243) ed il metodo PHS (UNI EN ISO 7933). La metodica che utilizza l’Indice WBGT, tiene conto, oltre ai parametri fisici ambientali, anche del vestiario e dell’impegno metabolico. L’indice WBGT (Wet Bulb Globe Temperature) nasce nella metà del secolo scorso ad uso militare, è di facile calcolo a partire dai dati di temperatura e velocità dell’aria, temperatura radiante, umidità ed isolamento del vestiario, il risultato deve essere confrontato con i valori limite stabiliti sulla base del dispendio metabolico e dello stato di acclimatamento del lavoratore. L’indice WBGT è sicuramente di facile applicazione ma permette di fare una valutazione dello stress termico grossolana, di primo screening. La metodica da preferire per una valutazione più accurata di un ambiente caldo è rappresentata dal metodo PHS, che restituisce gli andamenti nel tempo della stima della temperatura rettale e della quantità di liquidi persi nel corso delle otto ore lavorative e, se necessario, la durata massima di esposizione. Particolare attenzione deve essere posta dal Datore di Lavoro durante i periodi in cui è previsto un “rischio alto” per gli effetti del calore o della radiazione solare. Al fine di garantire le condizioni di salute e sicurezza del personale, il Datore di Lavoro, con il supporto di personale qualificato, dovrà verificare che nella specifica situazione di lavoro sia possibile prevenire le condizioni di stress termico o esposizione solare mettendo in atto specifiche misure di prevenzione e protezione, per esempio con utilizzo di schermi, coperture, lavorazioni al chiuso, gestione degli orari di lavoro. Alessandro Carli

Il progetto: dai requisiti richiesti ai contrassegni, passando per lo status

Il Titano valorizza la storia e le tradizioni

CGG, in II° lettura il Pdl su botteghe storiche e Made in San Marino

Presentato dal Partito Democratico Cristiano Sammarinese, Libera/PS e Domani Motus Liberi, Alleanza Riformista, Partito dei Socialisti e dei Democratici, andrà in seconda lettura il Progetto di Legge “Disciplina dei contrassegni Made in San Marino e 100% Made in San Marino e Registro delle “Botteghe Storiche”.

In attesa del passaggio in Aula, il testo licenziato dalla Commissione III il del 3 giugno 2025 che sottolinea come la Legge punti a “valorizzare i prodotti della Repubblica e far conoscere, oltre all’origine, l’esclusività e l’eccellenza sammarinesi”.

Istituzione del contrassegno

“Made in San Marino” I beni alla cui produzione contribuiscono due o più Paesi o territori possono essere identificati con il contrasse-

S ocietà

gno “Made in San Marino” se l’ultima trasformazione e lavorazione sostanziale ed economicamente giustificata, che si è conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o ha rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione, è avvenuta nel territorio dello Stato sammarinese ed è stata effettuata presso un’impresa sammarinese attrezzata a tale scopo. La domanda per la concessione d’uso del contrassegno deve essere presentata all’UO “Ufficio Attività Economiche” (di seguito brevemente “UAE”), a cui compete l’istruttoria e la concessione del contrassegno stesso. La domanda deve essere accompagnata da un disciplinare di produzione contenente:

a) la descrizione e la riproduzione visiva del prodotto; b) le caratteristiche generali; c) i procedimenti di lavora-

zione;

d) i materiali usati; e) i luoghi di produzione e il tipo di lavorazione o trasformazione effettuata presso gli stessi.

L’UO UAE verifica la sussistenza dei requisiti e trasmette l’istanza alla Commissione per la Valutazione dei Requisiti di Contrassegno e Botteghe Storiche (che verrà istituita e che verificherà il possesso dei requisiti per la concessione del contrassegno).

Per la concessione d’uso del contrassegno, si legge nel testo licenziato a inizio giugno 2025, “è istituita una tassa, da versare annualmente, il cui ammontare è fissato in euro 100”.

Contrassegno “100% Made in San Marino” Si intende realizzato interamente a San Marino e identificato con il contrassegno

San Marino, ottobre 2025: un mese intero all’insegna del servizio di Protezione Civile

Ormai da diversi anni il mese di ottobre, legandosi alla Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri naturali (13 ottobre), è un periodo denso di eventi per il Servizio Protezione Civile e l’Unione di Volontariato di Protezione Civile della Repubblica di San Marino. Quest’anno in particolare ha visto la convergenza di un’Esercitazione sul rischio sismico “Eve Montefeltro-2025” (dal 16 al 19 ottobre) con la campagna Scuole in Campo anch’io sono la Protezione Civile (dal 12 al 26 ottobre), una campagna quest’ultima che ci vede protagonisti ormai da tre anni al fianco dei Gruppi Comunali di Protezione Civile dell’Alto Montefeltro che hanno dato il via al progetto nel 2019. Si è trattato di un impegno quotidiano per numerosi Volontari dell’Unione che li

ha visti coinvolti sia nell’allestimento del Campo, con montaggio di tende ed attrezzature, che nel ruolo di guida ai ragazzi delle scuole elementari e medie in visita. Anche in quest’occasione, grazie alla professionalità unita all’empatia e al sorriso che li contraddistingue, i Volontari sono riusciti nell’intento di parlare ai ragazzi dei temi di Protezione Civile e di approccio consapevole al territorio coinvolgendoli in attività divertenti quali le comunicazioni radio, l’utilizzo della “lancia antincendio” e il “gioco dell’oca a tema”. Come in tutte le edizioni anche quella di quest’anno, tenutasi a Piandimeleto e a Belforte all’Isauro, ha dedicato i fine settimana all’attività formativa rivolta ai volontari di protezione civile con esercitazioni teoriche e pratiche sull’utilizzo

di attrezzature utili in emergenza quali le motopompe, il montaggio di tende e le modalità di comunicazione radio.

Il Servizio Protezione Civile di San Marino desidera ringraziare di cuore tutti i volontari che si sono avvicendati e adoperati per la riuscita di questa esperienza ludico/formativa che si è dimostrata ancora una volta un successo grazie al loro entusiasmo e alla loro passione!

Il Servizio desidera inoltre ringraziare i Gruppi Comunali di Protezione Civile dell’Alto Montefeltro e la Protezione Civile della Regione Marche per averCi coinvolto in questo progetto educativo fondamentale per diffondere la cultura della prevenzione nelle nuove generazioni e per sviluppare lo spirito collaborativo tra i territori.

“100% Made in San Marino” il prodotto per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti interamente sul territorio sammarinese. Oltre ai requisiti di cui sopra, il prodotto agroalimentare deve essere composto da materie prime originarie del territorio sammarinese.

Istituzione dello status di “Bottega Storica” La Legge, al fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle attività commerciali ed artigianali aventi valore storico, artistico, architettonico ed ambientale, che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale e mercantile sammarinese, istituisce lo status di “Bottega Storica”. Le attività commerciali ed artigianali in possesso dei requisiti sono definite, agli

I struzione

effetti della legge, “Bottega Storica”. Gli esercizi commerciali al dettaglio o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, le imprese artigianali e i mercati su aree pubbliche, per essere definiti “Bottega Storica”, devono dimostrare il possesso dei seguenti requisiti: a) svolgimento della medesima attività da almeno cinquanta anni continuativi, nello stesso locale o nella stessa area pubblica. Sono irrilevanti a tal fine le modifiche attinenti alla proprietà, amministrazione, denominazione, insegna dell’attività purché le caratteristiche originarie della stessa siano mantenute; b) collegamento funzionale e strutturale dei locali e degli arredi con l’attività svolta, al fine di dare il senso di un evidente radicamento nel tempo dell’attività stessa; c) accesso su area pubblica

oppure su area privata gravata da servitù di pubblico passaggio per i locali in cui viene esercitata l’attività; d) presenza nei locali, negli arredi, sia interni che esterni, e nelle aree dove viene svolta l’attività, di elementi di particolare interesse storico, artistico, architettonico e ambientale, o particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo. Tali caratteristiche esteriori devono suggerire in modo evidente il senso del radicamento nel tempo dell’attività e il collegamento della stessa. Lo status di “Bottega Storica” può essere riconosciuto anche a esercizi operanti da almeno venticinque anni, quando si tratti di esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande recanti la denominazione di “Osteria”, “Enoteca” o “Birreria”.

Alessandro Carli

L’Università di San Marino conferisce due borse di studio a studenti palestinesi

L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha assegnato due borse di studio di durata pluriennale ad altrettanti studenti palestinesi, al momento residenti a Gaza. Completata nelle scorse settimane una selezione dei candidati condotta da una specifica commissione, gli interessati hanno ricevuto le lettere di invito che, di fatto, hanno reso ufficiale il conferimento. Per loro il progetto prevede la possibilità di raggiungere San Marino, soggiornare sul Titano e frequentare i corsi di laurea in Design per il periodo di validità delle borse di studio. Ad annunciarlo è stato il Rettore Corrado Petrocelli, intervenuto al Centro Congressi Kursaal per la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025-26 dell’Ateneo sammarinese: “Arriveranno due studenti palestinesi - le

sue parole - ormai ci siamo, il provvedimento della Farnesina è alle porte. Li farà entrare nel programma della CRUI”. L’iniziativa, di impronta diplomatica e umanitaria, conferma l’impegno dell’Ateneo per garantire il diritto allo studio a giovani provenienti da aree di conflitto, nonché per la costruzione di ponti culturali e di dialogo. Coinvolge il rilascio di visti e altre operazioni alle quali stanno partecipando principalmente, in supporto all’Università di San Marino, il Dipartimento Affari Esteri, la Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, il Dipartimento Istruzione e Cultura, l’Ambasciata d’Italia a San Marino e la Gendarmeria. Determinante inoltre il contributo della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). Il piano operativo, elaborato e coordinato dall’Uffi-

cio Internazionalizzazione dell’Ateneo sammarinese, ha finora affrontato fasi di natura accademica, diplomatica, burocratica e logistica senza precedenti. Per gli studenti ai quali è stata conferita la borsa di studio saranno previsti il supporto di un tutor didattico, corsi di italiano per stranieri e la garanzia di tutti i servizi già erogati agli iscritti dell’Ateneo sammarinese. Da segnalare la collaborazione, relativa all’ospitalità, della Caritas Diocesana San Marino Montefeltro. Nel discorso offerto alla platea il Rettore ha inoltre tracciato un bilancio dei traguardi raggiunti negli ultimi dieci anni, citando in particolare “la certificazione ottenuta sottoponendoci all’esame di una commissione dell’Institutional Evaluation Programme della European University Association”.

Previsti una serie di interventi: verrà realizzato un nuovo sistema di accesso

L’ENAC ha promosso l’aeroporto “Fellini”

L’approvazione di pubblica utilità del Piano Sicurezza e Accessibilità

Rafforzare la sicurezza aeroportuale, ottimizzare la viabilità interna ed esterna e porre le basi per una piattaforma intermodale in grado di valorizzare il collegamento tra aeroporto e territorio.

La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 14 ottobre dell’approvazione definitiva e della contestuale dichiarazione di pubblica utilità del Piano di Sicurezza e Accessibilità per l’Aeroporto Federico Fellini da parte di Enac, consente l’avvio della fase di acquisizione, tramite esproprio, di alcune aree lato mare della SS Flaminia.

Gli interventi previsti

Tra gli interventi principali del Piano vi è la realizzazione di un nuovo sistema con quattro varchi di accesso –differenziato per tipologie di utenti – atto a garantire la massima efficienza e sicurezza. Un doppio accesso dedi-

Jetcost:

Anche quest’anno ci stiamo avvicinando alle vacanze di Natale 2025, un momento in cui milioni di italiani colgono l’occasione per viaggiare, infatti secondo un recente studio del potente motore di ricerca di voli www.jetcost.it, il 73% degli italiani ha intenzione di partire durante le vacanze di Natale. E novembre è un ottimo mese per effettuare le prenotazioni, con prezzi fino al 25% più bassi rispetto a quelli che si possono trovare all’ultimo minuto. Jetcost.it ha condotto uno sondaggio con l’obiettivo di conoscere le prospettive di viaggio degli italiani durante le vacanze di Natale 2025. Dallo studio, la prima cosa emersa è stata che, nonostante l’aumento dei prezzi e la situazione economica difficile nel Paese, la maggior parte degli italiani (73%) ha già prenotato un

cato ai passeggeri e agli utenti esterni dello scalo: un primo ingresso su via Flaminia (Accesso 1), per flussi selezionati verso il terminal in grado di ottimizzare i flussi di arrivi e partenze, con percorsi pedonali protetti e nuove aree di attesa; un secondo ingresso (Accesso 3) accessibile direttamente da via Losanna, per accedere ai nuovi parcheggi. Un terzo ingresso (Accesso 2) riservato agli operatori aeroportuali e fornitori, destinato al personale e ai

veicoli di servizio, per snellire i flussi e ridurre le interferenze con il traffico passeggeri. Un quarto varco (Accesso PEA) dedicato ai mezzi di emergenza previsti nel Piano di Emergenza Aeroportuale, atto garantire tempestività d’intervento in caso di incidente aereo. L’area destinata ai mezzi di soccorso del PEA e l’elisuperficie prevista, essendo posizionate sulla Flaminia e facilmente accessibili, saranno messe a disposizione di specifiche emergen-

viaggio di qualche giorno per dicembre, mentre il 7% sta aspettando l’ultimo minuto per decidere, a seconda, fondamentalmente, del budget a disposizione per lo shopping natalizio. Tuttavia quasi 2 su 10 (20%) non andranno da nessuna parte. Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 47% prevede di viaggiare per un massimo di 3 giorni; il 24% tra 3 e 5 giorni, il 15% per una settimana e il 11% tra gli 8 e i 15 giorni. In termini di spesa, quella media a persona stimata è di 794 euro. In relazione al mezzo di trasporto, l’auto privata (50%) è l’opzione preferita secondo lo studio di Jetcost.it. Seguono l’aereo (28%), l’autobus (10%), il treno (9%) e la nave (3%). La vacanza in famiglia è l’opzione scelta da quasi la metà degli italiani (45%), davanti al viaggio in cop-

pia (28%), a quello con gli amici (20%) o da soli (7%). In termini di destinazioni, le mete nazionali sembrano essere le preferite da sei italiani su dieci (60%), più di quelle internazionali (33%), mentre il 7% combina entrambe. Napoli è la destinazione nazionale più ambita, seguita nella top 5 da Milano, Roma, Catania e Palermo.

Tra le destinazioni europee preferite dagli italiani per le vacanze di Natale 2025, in ordine di gradimento, troviamo Parigi, Vienna, Londra, Praga, Amsterdam, Budapest, Barcellona, Strasburgo, Madrid, Tenerife, Lisbona, Edimburgo e Siviglia.

Parlando poi di lungo raggio, le mete più di moda per questo dicembre per gli italiani sembrano essere New York, Sharm El Sheikh, Istanbul, Dubai e Maldive.

ze del territorio, indipendentemente dalle esigenze previste dal PEA collegate a disastri aerei. Oltre ai nuovi accessi, il Piano contempla:

1 - Razionalizzazione della viabilità interna con la revisione dei percorsi stradali e la riorganizzazione dei parcheggi, per migliorare la circolazione e la sicurezza.

2 - Acquisizione di aree esterne strategiche: le nuove aree acquisite (circa 20 mila mq) posizionate a mare della via Flaminia, consentiranno di realizzare un sistema ordinato di accesso allo scalo in grado di favorire una gestione più fluida dei flussi in entrata e in uscita, del traffico sulla statale e delle eventuali emergenze aeroportuali. Il nuovo sistema per lo stazionamento dei mezzi di emergenza sarà posizionato di fronte l’attuale accesso di emergenza previsto nel PEA, in corrispondenza della struttura che anni fa ospitava l’hotel Coronado.

Il superamento delle criticità La dichiarazione di interesse pubblico consentirà l’avvio delle attività finalizzate all’acquisizione delle nuove aree da integrare al sedime

aeroportuale su cui si andrà a realizzare il nuovo “Piano di Sicurezza e Accessibilità per l’Aeroporto Federico Fellini”, che permetterà alla società di gestione di implementare finalmente una serie di soluzioni atte a fronteggiare alcune delle principali criticità finora rilevate, tra le quali la sicurezza dei passeggeri che arrivano a piedi, la gestione dei flussi degli autoveicoli sulla SS16 e la necessità di identificare dei percorsi dedicati ai mezzi di soccorso. Gli interventi previsti garantiranno: aumento degli standard di sicurezza per tutte le categorie di utenti dell’aeroporto, miglioramento della fluidità della circolazione sia all’interno dello scalo che sulla viabilità esterna di raccordo, l’ottimizzazione delle tempistiche di risposta in caso di emergenza, grazie ad accessi rapidi e dedicati ai mezzi di soccorso.

L’iter amministrativo Il Piano ha ottenuto tutte le autorizzazioni amministrative necessarie, fino alla dichiarazione di pubblica utilità da parte di ENAC che consente di avviare le attività di esproprio. In precedenza, il MIT, a seguito della Conferenza dei servizi, previo accertamento del perfezionamento dell’Intesa Stato-Emilia-Romagna, aveva apposto il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto e ha attribuito ad ENAC il ruolo di Autorità espropriante e i poteri relativi, che a sua volta, ha delegato gli ultimi ad AIRiminum 2014.

Un appuntamento di prestigio è pronto ad aggiungersi al palinsesto del Misano World Circuit nel 2026. A fine settembre, infatti, il circuito “Marco Simoncelli” ospiterà l’ASI Festival, al culmine degli eventi celebrativi per il 60esimo anniversario dell’Automotoclub Storico Italiano. La manifestazione, che radunerà tutte le tipologie di veicoli storici, è stata annunciata sabato a Bologna Fiere, dove nel weekend è andato in scena il 42° salone internazionale “Auto e Moto d’Epoca”, nella cornice dell’ASI Village. “Siamo lieti di ospitare un grande evento di sistema come l’ASI Festival – le parole del managing director del Misano World Circuit Andrea Albani -, il quale si aggiunge ad un calendario sportivo che, negli ultimi anni, ci impegna per oltre 20 weekend nell’arco dell’anno. Il grande lavoro che è stato fatto per trasformare il circuito in un grande parco del motorsport e per implementare l’attrattività dei servizi ci ha consentito di aprirci ad eventi sempre nuovi ed in grado di esaltare la polifunzionalità della struttura”.

La Repubblica di San Marino conclude la sua partecipazione a Expo 2025 Osaka, lasciando un segno indelebile nel panorama delle Esposizioni Universali. Il bilancio finale dell’avventura nel Sol Levante si configura come un vero e proprio trionfo di affluenza e di efficienza gestionale, un risultato che eleva significativamente il prestigio internazionale del Titano e ne amplifica la risonanza globale. Il Padiglione sammarinese, ideato per narrare la millenaria unicità della Repubblica, ha oltrepassato ogni più ottimistica previsione accogliendo un totale di 3,8 milioni di visitatori. Il dato eccezionale non si limita a stabilire un nuovo primato di presenze, ma certifica la potente attrattiva del concept espositivo e la forza narrativa di uno Stato piccolo, ma carico di storia e valori. Parallelamente, lo shop del Padiglione ha registrato incassi record, un successo commerciale che testimonia la percezione positiva e la qualità delle eccellenze promosse. Un successo di tale portata trova il suo fondamento in una gestione amministrativa oculata e pienamente re- sponsabile. È doveroso sottolineare come il Commissariato abbia conseguito tali risultati strabilianti mantenendo al massimo il contenimento della spesa, un esempio virtuoso di come l’ambizione internazionale possa procede-

Commercio: lo shop del Padiglione del Titano ha registrato incassi record

San Marino, Expo 2025 3,8 milioni di visitatori

Oltrepassata ogni più ottimistica previsione e ora Riyadh 2030

re di pari passo con un rigoroso controllo finanziario. Il merito di questo eccellente equilibrio va ascritto al lavoro impareggiabile del Commissariato Generale con il Commissario Filippo Francini, il Segretario Generale Lorenzo Micheloni e Alice An-

dreini. Determinante è stato anche il contributo professionale e la dedizione dei manager di alto profilo che hanno guidato le attività sul campo: Laura Franciosi (Direttore di Padiglione), Ilaria Filippi e Mattia Ronchi, insieme ai giovani volontari

Il Vescovo di San Marino-Montefeltro in visita al nuovo TIM San Marino Store I mprese

Nella giornata di lunedì 27 ottobre alle ore 16:00, S.E. il Vescovo di San MarinoMontefeltro Domenico Beneventi ha fatto visita al punto vendita rinnovato, portando un saluto alla città e incontrando clienti e il personale di Tim San Marino. Nel corso dell’incontro sono intervenuti il Presidente di TIM San Marino, Nicola Barone, e l’Amministratore Delegato, Simona Zanotto, che hanno ringraziato S.E. per la visita e sottolineato il ruolo dello Store come luogo di relazione con il territorio e di diffusione della cultura digitale.

A seguire, S.E. il Vescovo ha rivolto un breve saluto ai presenti, evidenziando il valore sociale dell’innovazione:

“Una tecnologia che connette è davvero buona quando mette al centro la dignità della persona. Mi auguro

che questo Store sia non solo uno spazio commerciale, ma anche un presidio di ascolto e prossimità, dove i più giovani trovino opportunità, gli anziani supporto e tutti possano sentirsi accompagnati nell’uso consapevole degli strumenti digitali.”

Il Vescovo ha inoltre richiamato l’attenzione alla “cura delle relazioni” e alla sostenibilità: “Crescere nella

competenza digitale significa anche scegliere con responsabilità: inclusione, tutela dei più fragili e rispetto della nostra casa comune devono restare criteri di ogni progresso.”

Lo Store è pensato come un presidio di innovazione e servizio per la comunità sammarinese, un luogo dove tecnologia e persone si incontrano per creare valore concreto sul territorio.

sammarinesi e agli addetti alle vendite che hanno reso operativa la visione del Paese. A coronamento dell’impegno espositivo, la trasferta istituzionale ha segnato il momento più alto sul piano diplomatico. Il National Day ha rappresentato un culmine di celebrazione identitaria e di riconoscimento internazionale, ulteriormente rafforzato dal prestigioso e storico incontro ufficiale degli Eccellentissimi Capitani Reggenti con Sua Maestà l’Imperatore del Giappone. L’evento, riservato a pochi, ha sottolineato la profondità dei legami tra San Marino e il Giappone, confermando la statura del Paese nel dialogo tra le nazioni. L’anima del Padiglione è stata plasmata dall’effettiva partecipazione delle eccellenze sammarinesi. La presenza attiva dell’Università degli Studi, che ha dato forma al

progetto espositivo, i suggestivi interventi della Federazione Balestrieri, l’esposizione delle opere degli artigiani del Titano, le performance della Corte di Olnano, le iniziative di Poste San Marino e il contributo dell’Istituto Musicale Sammarinese hanno conferito sostanza e autenticità. Da ricordare le performance del duo StefanelliPantani e della Vincitrice del Concorso Renata Tebaldi Matyia Taniguchi. Tali espressioni sono state il veicolo più efficace per presentare al mondo una cultura viva e radicata. Determinante il supporto diplomatico dell’Ambasciata di San Marino in Giappone e del Consolato di San Marino a Kobe/Kansai. Il successo di Osaka non è, tuttavia, un punto di arrivo, ma un solido trampolino di lancio per le sfide future. Così il Segretario di Stato per

il Turismo e l’Expo, Federico Pedini Amati: “La chiusura di Expo 2025 segna per San Marino un capitolo di straordinaria affermazione. I 3.8 milioni di visitatori rappresentano il miglior riconoscimento della nostra capacità di essere incisivi sulla scena mondiale. Siamo fieri non solo dei numeri record, ma di aver saputo gestire con massima parsimonia una missione così complessa. Il vero lascito di Osaka, oltre ogni cifra, è il rafforzamento della nostra posizione diplomatica, suggellata dall’incontro di altissimo livello della Reggenza con l’Imperatore. L’esperienza ci consegna un bagaglio di competenze e relazioni essenziali per il futuro. Non è un segreto che proprio in questi giorni la riflessione strategica si stia concentrando intensamente sulla nostra presenza a Riyadh 2030, dove San Marino intende confermare e, se possibile, superare l’impatto positivo qui generato.” Il dibattito sulla partecipazione all’Esposizione Universale di Riyadh 2030 è infatti già entrato nel vivo, a dimostrazione della visione strategica della Repubblica che riconosce nelle piattaforme globali lo strumento insostituibile per la promozione e lo sviluppo economico e culturale. L’onda positiva generata a Osaka è l’energia con cui San Marino si proietta verso il Medio Oriente.

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