Mentre la parola equità riecheggia ancora sul Pianello dopo i due scioperi generali e viene continuamente scritta a caratteri cubitali in tutti i comunicati stampa di questi giorni, torna in auge il tema dell’ICEE, che appunto è l’Indicatore della Condizione Economica per l’Equità. Dopo un lungo peregrinare tra uffici, Segreterie di Stato, incontri di “riflessione” con i sindacati, il progetto di legge torna in discussione in Commissione I, dopo la riassegnazione dalla Commissione III-Finanze, impegnata come noto sull’IGR. Torna, ma non si sa che fine farà, se l’iter sarà veloce o ci saranno altri tira e molla. Di certo, uno dei fondamenti su cui si basa l’ICEE, come del resto l’ISEE italiano a cui si ispira in qualche modo, è la conoscenza puntuale della situazione economica del nucleo familiare. Cosa è cambiato dalla prima proposizione ad oggi su questo tema? Apparentemente nulla, per cui, se non dovessero intervenire aggiornamenti, lo strumento partirà per lo meno depotenziato. Per non parlare della riforma dell’IGR, che è stata progettata di fatto senza tale strumento con il rischio di colpire le persone solo sulla base del reddito. E ovviamente solo quelle che un reddito lo dichiarano, quindi lavoratori e pensionati di fatto. L’urgenza dell’ICEE, in questi termini, era ben maggiore della nuova IGR, ma si è scelto di mandare avanti prima quest’ultima, spaccando il Paese. Riallineare i due provvedimenti risulta ora complesso, perché uno è già stato scritto e riscritto e approderà in seconda lettura (magari con nuove modifiche da approvare?), l’altro arriva solo ora in Commissione. Se c’è la volontà, il modo si trova.
Daniele Bartolucci
IGR: si punta tutto sulle modifiche in Aula
Nonostante i nuovi emendamenti, per i sindacati restano criticità inaccettabili su quota SMaC e frontalieri: quasi certe altre proteste
La Commissione Finanze ha approvato il testo, apportando nuovi emendamenti con cui sono stati modificati alcuni punti della riforma, ma il risultato non cambia, né per i sindacati né per le imprese: l’obiettivo dell’equità non è stato raggiunto e permangono le criticità più impattanti come la discriminazione subita dai frontalieri (che avrà ripercussioni sul mercato del lavoro e nelle stesse aziende), l’aumento delle tasse alle imprese (che dall’esterno non vedranno bene i futuri imprenditori) e l’obbligo di “smaccare” in territorio 5mila euro per non dover versare ulteriori 900 euro di tasse. Orala palla passa al Consiglio Grande e Generale: si vedrà in Aula se c’è la volontà o meno di ascoltare le critiche.
Bartolucci a pag. 7
Ora è Business Gate
Registro imprese: Camera di Commercio operativa e autonoma
La Camera di Commercio di San Marino, dopo oltre 25 anni di storia, è finalmente operativa e autonoma sul Registro delle Imprese e sull’autorizzazione ad operare (ex licenze). Dal 1° ottobre è infatti scattata la Fase 3 dell’operazione con cui tali funzioni sono passate dall’Ufficio Attività Economiche all’Agenzia per lo Sviluppo EconomicoCamera di Commercio. Un processo durato qualche mese, come da programma, in cui il personale pubblico ha formato e poi affiancato quello di ASE-CC, lasciandolo poi operare in piena autonomia, ma sempre in sinergia con gli uffici pubblici. Un passaggio fondamentale non solo per la parificazione della Camera di Commercio di San Marino alle altre omonime nel mondo, ma che la concretizza ancora di più come Business Gate. Servizio a pag. 6
Anno XXXIII - n. 39 - 1,50 euro
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 17 Ottobre 2025
Tradurre il contesto in regole, pesi e abitudini consolidate è l’unica via per investire con lucidità ed evitare decisioni dettate dal “rumore” di fondo. La disciplina batte l’emozione, sempre. Il mondo finanziario non è un luogo statico; è un ecosistema in perenne fermento, amplificato da una narrazione mediatica che spesso confonde la cronaca con la rotta. Dopo mesi altalenanti, l’azionario globale resta sostenuto da utili aziendali solidi e un’abbondanza di liquidità. Tuttavia, l’euforia sui listini, in particolare su alcune sacche del mercato, impone un’attenzione chirurgica.
La domanda, oggi più che mai, non è “se” investire, ma “dove, come e a quale prezzo”. In un panorama dove le valutazioni sembrano tese, specie negli Stati Uniti dove il rapporto capitalizzazione/ PIL lancia segnali di cautela e dove una parte significativa della tecnologia sconta già una crescita esponenziale; è fondamentale fare leva su qualità degli utili, sostenibilità della cassa, diversificazione disciplinata e un congruo margine di sicurezza. L’Europa, pur con metriche più “so-
brie”, presenta mercati più ciclici, mentre gli Emergenti offrono occasioni selettive, a patto di saper navigare una dispersione di rischi e opportunità molto ampia.
L’approccio “Tutto o niente” brucia valore L’avvento di tecnologie dirompenti, come l’Intelligenza Artificiale (AI), promette di migliorare i margini aziendali, ma spesso i prezzi delle azioni anticipano l’adozione reale. Questo copione è noto: Atto I, entusiasmo e multipli che si allargano; Atto II, normalizzazione, e da lì in poi contano solo gli utili. Per chiunque investitore che voglia proteggere il frutto del proprio lavoro, l’approccio “tutto o niente” che insegue il titolo del giorno o ritirarsi totalmente in liquidità è una strategia che inevitabilmente brucia valore.
Servono corridoi di oscillazione ben definiti, pesi minimi e massimi per ogni asset e un calendario di ribilanciamenti non negoziabile. Questo approccio metodico le permette di partecipare ai grandi trend senza trasformare la tua asset allocation in una puntata al casinò. L’entu-
N T Capital SG
Zanata (NT Capital SG): “Il tempo premia chi è attivo, non chi resta immobile”
Calma: valore inestimabile per avere solidità e crescita
“Ogni ciclo porta euforie o paure, ma passano. Il metodo invece resta”
siasmo va incanalato dalle regole, mai subito.
La cronaca non definisce la rotta
Nel breve periodo, il mercato è dominato dall’umore e dalle notizie. Nel medio-lungo, invece, vincono i fondamentali: utili, costo del capitale e metodo. Un portafoglio globale ben bilanciato è l’unica bussola che consente di attraversare fasi controverse senza essere costretti a inseguire l’ultima “soffiata”.
Oggi, alcune spie meritano un’analisi lucida: lo spread di valutazione tra USA ed Europa è vicino ai massimi storici; il dollaro è in una fase di assestamento, il cui impatto sui rendimenti va governato tramite una policy valutaria; e l’oro resta tonico, sostenuto da una domanda strutturale di protezione. Questi sono segnali che informano, ma non devono comandare. La rotta del suo patrimonio è definita dalla tua Carta d’Investimento di Famiglia (IPS); tutto il resto è mera cronaca.
Concentrazione negli indici e policy valutaria
L’indice americano, in particolare, è estremamente con-
“Nemini teneri”, indipendenti nel nome ma soprattutto nella gestione delle attività
NT Capital SG è la prima società sammarinese di gestione del risparmio indipendente, nata nel 2023 con l’obiettivo valorizzare gli investimenti e sviluppare una nuova economia sul territorio, in particolare quella innovativa e tecnologicamente avanzata. Il tutto “senza condizionamenti” né vincoli, come già palesa il nome della societÀ:
NT è infatti l’acronimo di Nemini teneri (“non dipendere da nessuno”), principio basilare dell’antica Repubblica di San Marino. L’indipendenza nella finanza è allo stesso modo una caratteristica determinante perché consente di concentrarsi sulla gestione del risparmio dei propri clienti senza vincoli utilizzando tutti gli strumenti finanziari su
tutti i mercati e avvalendosi della collaborazione delle controparti più qualificate. A questo si aggiunge una visione , fortemente condivisa dai soci fondatori e focalizzata anche sull’innovazione e la tecnologia, introducendo e promuovendo iniziative imprenditoriali sostenibili, che integrano fattori ambientali, sociali e di buon governo.
centrato: una manciata di titoli spiega gran parte della performance. Sebbene una leadership ristretta possa convivere con mercati sani, essa amplifica la vulnerabilità a sorprese negative sugli utili o a interventi regolatori. Ancora una volta, pesi e metodo sono cruciali. È preferibile una esposizione “core” ampia e un satellite tematico misurato, piuttosto che affidare il destino del portafoglio a un pugno di nomi.
Regola aurea: disciplina e liquidità tattica La disciplina vince sull’impulso. La fase preliminare di ogni strategia di successo è la definizione del massimo ribasso tollerabile, del range di esposizione azionaria e delle riserve di liquidità. Solo dopo aver fissato questi parametri, si può passare all’esecuzione. Una quota tattica di liquidità remunerata non è un rifugio permanente: è un cuscinetto che attenua l’emotività e che, soprattutto, consente di finanziare acquisti intelligenti sulla debolezza del mercato. Difendersi non significa stare fermi. Oro e bond di alta qualità sono ammortizzatori, non sostituti della partecipazione azionaria. La qualità, quando pagata il giusto, è l’antidoto più efficace contro gli errori di giudizio.
Implementazione sul modello core–satellite L’efficacia di un portafoglio è nel suo disegno. È necessario costruirlo attorno a un nucleo (Core) ampio, diversificato e trasparente: è questo che fa il “lavoro sporco” quotidiano. Attorno al Core, si possono aggiungere dei satelliti legati a tesi d’investimento verificabili e misurabili (ES.: AI applicata, infrastrutture digitali, efficienza energetica). La regola d’oro è chiara: i satelliti non dettano la rotta, la affina-
no. Per ciascuno di essi, la sua Carta d’Investimento deve indicare tesi, peso obiettivo e tetto massimo, criteri d’uscita e un calendario di ribilanciamento.
Indicazioni pratiche: un singolo satellite non dovrebbe superare il 2–5% del portafoglio, e il complesso dei satelliti dovrebbe restare inferiore al 15–20%. Il ribilanciamento è opportuno almeno trimestralmente, o al superamento di una banda di overshoot e undershoot (ad esempio, ±20% dal peso obiettivo).
La “Risk Box” e le regole condizionali Dobbiamo essere onesti sui rischi profondi che permangono. Il protocollo “Se… Allora…” rende le decisioni automatiche e non emotive.
Se l’azionario USA supera il peso massimo, allora ribilancia verso Europa ed Emergenti senza azzerare l’esposizione all’innovazione. (Motivo: si riduce la concentrazione e si rimette il portafoglio nei binari.)
Se l’oro consolida dopo nuovi massimi, allora usa i cali per costruire una quota strategica piccola e stabile. (Motivo: l’oro diversifica in modo strutturale contro i rischi sistemici.)
Se il dollaro supera la soglia prefissata, allora verifica la policy di copertura rispetto all’orizzonte. (Motivo: la valuta può amplificare o attenuare i risultati; la copertura deve essere coerente con gli obiettivi.)
Due domande essenziali per il tuo futuro
1 Quanta volatilità posso attraversare senza tradire la strategia? Scrivi nella tua Carta d’Investimento di Famiglia (IPS) un drawdown massimo sopportabile e i tempi di recupero previsti.
2 Quanto futuro voglio pos-
sedere? Se crede nell’innovazione, la partecipazione disciplinata ha senso: piccole dosi, lungo periodo, difese proporzionate.
Ogni ciclo di mercato ha le sue euforie, le sue paure, le sue false certezze. Tutte passano, tutte cambiano. Solo una cosa resta: il metodo. Il tempo premia chi possiede questa calma attiva. Non quella che si rifugia nell’immobilità, ma quella che trasforma ogni movimento in un gesto coerente con la direzione scelta. Perché costruire ricchezza non significa prevedere il domani: significa creare le condizioni perché, qualunque domani arrivi, il tuo patrimonio sappia attraversarlo con lucidità e forza. Luca Zanata, Presidente del Comitato Investimenti di NT Capital SG
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Un seminario per delineare lo scenario evolutivo delle relazioni tra San Marino e Italia prospettato dall’Accordo di Associazione di San Marino con l’Unione Europea è stato organizzato dall’Associazione San Marino–Italia alla Sala Montelupo di Domagnano, venerdì 10 ottobre. Politici ed esperti, concordi nel ritenere che per San Marino si apra una nuova fase della propria storia, hanno illustrato opportunità e prospettive del percorso. Il Presidente dell’Associazione, Denis Cecchetti, ha aperto i lavori sottolineando il passaggio dalla collaborazione all’alleanza: “Scegliamo di fare un salto di qualità. Stati vicini che si comportano da amici — e, quando serve, da alleati — possono ottenere insieme più di quanto otterrebbero da soli”. L’Ambasciatore d’Italia, Fabrizio Colaceci, ha assicurato massima dedizione a una nuova stagione di relazioni bilaterali, esprimendo grande fiducia nell’Accordo di Associazione come opportunità reciproca per affrontare sfide e cogliere opportunità. Le parlamentari italiane Domenica Spinelli (FdI) e Rosaria Tassinari (FI) hanno confermato la disponibilità a lavorare per rapporti più stretti e a favorire l’Accordo di Associazione di San Marino con l’UE, aprendo una fase più agile e virtuosa nelle relazioni tra i due Stati. Le grandi
Focus
Tra
Accordo UE: un’opportunità per San Marino e per l’Italia
Relatori concordi che per il Paese si aprirà “una nuova fase della propria storia”
opportunità offerte dall’Accordo di Associazione sono state illustrate dai Segretari di Stato Luca Beccari e An-
drea Belluzzi nei campi politico, economico, sanitario e digitale. Nel corso del seminario, molto partecipato, so-
Ue: la differenza tra associazione e adesione
Il caso della Repubblica di San Marino
no intervenuti anche gli esperti di diritto europeo Roberto Baratta e di relazioni internazionali Michele Chia-
ruzzi. Per entrambi, l’Accordo cambia le prospettive del piccolo Stato, rendendo più affrontabili le grandi sfide e
più alla portata le opportunità nel contesto internazionale. All’esterno si sono svolte due manifestazioni concomitanti: una per promuovere un referendum sull’Accordo di Associazione e una contro la riforma IGR. In sala, grande presenza di pubblico.
I sostenitori
L’iniziativa è stata realizzata con il sostegno di: Oiko Trustee, NT Advisory, Banca di San Marino, Banca Sammarinese di Investimento, Cassa di Risparmio, Titancoop e TIM San Marino.
L’Associazione San Marino–Italia è il ponte civile tra istituzioni e comunità dei due Paesi e promuove eventi e momenti di confronto per rilanciare una nuova stagione di relazioni bilaterali, sempre più viva e concreta nella quotidianità di persone, imprese e istituzioni.
L’Accordo di Associazione tra San Marino e l’UE è un trattato che garantisce a San Marino la partecipazione al Mercato Unico dell’UE, basato sulla libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali. L’accordo mira a integrare l’economia sammarinese, superando le barriere e garantendo parità di trattamento per imprese e cittadini sammarinesi rispetto a quelli europei. L’accordo non conferisce a San Marino lo status di membro dell’UE. Le principali differenze rispetto a un’adesione completa sono:
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1 - Sovranità: San Marino mantiene il proprio impianto costituzionale e non partecipa a politiche specifiche dell’UE come sicurezza, immigrazione, difesa e politica
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estera.
2 - Istituzioni: San Marino non avrà rappresentanti nel Parlamento o nella Commissione Europea.
3 - Finanze: Non avrà oneri economici nei confronti dell’UE.
4 - Recepimento normativo: Il Paese dovrà recepire solo 25 dei 35 capitoli dell’acquis comunitario previsti per i membri a pieno titolo.
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“A seguito delle più recenti indicazioni dell’EPC (European Payments Council), i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) sammarinesi non possono, allo stato, aderire al nuovo schema ‘Verification of Payee’ (VOP), il cui utilizzo è obbligatorio dal 9 ottobre 2025 per i PSP con sede nello Spazio Economico Europeo (SEE)”. Così, in una nota, Banca Centrale della Repubblica di San Marino. La limitazione, prosegue Banca Centrale, “discende da condizioni normative e tecniche definite a livello europeo indipendenti dalle possibili iniziative autonome attivabili da BCSM o dai PSP sammarinesi”. Al riguardo, l’EPC ha chiarito che l’adesione dei PSP non-SEE allo schema VOP non è, al momento, praticabile anche per l’assenza di un quadro di “equivalenza” giuridica per l’uso delle API VOP e per i requisiti di sicurezza basati su certificati QWAC PSD2, rilasciabili oggi solo nell’UE/SEE e non ancora oggetto di un meccanismo di pieno reciproco riconoscimento con i Paesi SEPA non-SEE. L’EPC ha inoltre rappresentato che fornirà ulteriori indicazioni una volta completate le analisi di fattibilità tecnico-operativa e il correlato approfondimento legale.
Chi non può direttamente aderire allo schema VOP Come precisato sopra, la re-
Nella stessa posizione del Monte Titano ci sono anche Andorra, Svizzera e Regno Unito
BCSM, VOP: per il momento San Marino non può aderire
strizione non riguarda solo San Marino: infatti, i PSP situati nei Paesi SEPA non appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) non possono al momento aderire al
VOP. Tra questi rientrano –tra gli altri – Andorra, Svizzera, Regno Unito, con la sola eccezione di singoli istituti già autorizzati a operare tramite filiali in Paesi SEE.
Le iniziative avviate da Banca Centrale Per favorire l’accesso dei PSP sammarinesi al VOP nel più breve tempo possibile, Banca Centrale della Repubblica di
San Marino ha già:
• avviato una formale interlocuzione con l’EPC per rappresentare le specificità dell’ordinamento sammarinese e definire un percorso di adesione conforme allo schema;
• attivato approfondimenti tecnici e giuridici con operatori e Autorità europee competenti (inclusi i profili di equivalenza legale per l’uso dell’API VOP e dei certificati richiesti);
• chiesto ai PSP locali di proseguire i preparativi tecnici così da poter attivare rapidamente il servizio “Verification of Payee” non appena il quadro regolamentare e operativo lo consentirà.
Continuità e sicurezza dei pagamenti
Nelle more della definizione del percorso di adesione al VOP, i PSP sammarinesi continueranno a garantire l’ope-
ratività dei bonifici SEPA, sia ordinari (SCT) sia istantanei (SCT Inst), mantenendo elevati standard di sicurezza e controllo. Su richiesta, potranno essere concordati massimali adeguati per i bonifici istantanei in uscita, su base giornaliera o per singola operazione. Banca Centrale della Repubblica di San Marino ribadisce che la temporanea impossibilità di aderire al VOP è determinata da fattori esterni e sta lavorando con EPC e con altri referenti istituzionali per consentire ai PSP sammarinesi di offrire il servizio non appena saranno perfezionate le condizioni tecniche e giuridiche necessarie a livello europeo. Per ulteriori informazioni, gli utenti possono rivolgersi al proprio PSP o consultare gli aggiornamenti pubblicati da BCSM sul proprio sito. Alessandro Carli
La Banca Centrale della Repubblica di San Marino rende noto di aver emanato, il Regolamento n. 2025-03 di aggiornamento delle disposizioni in materia di operazioni di pagamento (SEPA), che è entrato in vigore mercoledì 8 ottobre 2025.
Le novità Il provvedimento, come già indicato in sede di avvio della procedura di pubblica consultazione, interviene in modifica il Regolamento BCSM n. 2024-04, principalmente per posticipare, dal 9 ottobre 2025 al 9 luglio 2027, il termine entro il quale scatta l’obbligo per i prestatori sammarinesi di servizi di pagamento (PSP) di offrire alla propria clientela anche il servizio di invio di bonifici istantanei in euro (quello in ricezione è già operativo), unitamente
al servizio strumentale di verifica del beneficiario (Verification of Payee-VOP) su tutti i bonifici in uscita, anche quando non istantanei, considerata la temporanea indisponibilità, di tale nuovo servizio strumentale, per i Paesi che, pur adottando l’euro come moneta nazionale ed essendo aderenti al SEPA, non siano membri dello Spazio Economico Europeo.
In esito alla procedura di consultazione, ed in accoglimento delle richieste formulate dall’Associazione Bancaria Sammarinese, sono state apportate al testo del provvedimento alcune modifiche tecniche.
In particolare: a) è stata mantenuta la possibilità per il cliente di modificare in qualsiasi momento gli importi massimi dei bonifici istantanei in uscita, anche in aumento,
purché all’interno dei limiti concordati con il PSP; b) è stata introdotta la possibilità per i PSP di implementare tali nuovi servizi di pagamento in via massiva, evitando cioè la necessità di iniziativa da parte dei clienti e di attivazione da parte dei PSP one to one, mediante il ricorso in via eccezionale, entro 60 giorni e comunque prima dell’avvio di tali nuovi servizi, alla procedura della variazione unilaterale generalizzata (VUG) purché della temporanea indisponibilità del nuovo servizio VOP sia data adeguata informativa, così che ciascun cliente possa decidere consapevolmente se utilizzare comunque i bonifici istantanei in uscita o continuare ad utilizzare solo quelli ordinari, e, in caso affermativo, proporre al PSP anche l’innalzamento del relativo massimale.
Il tema di un contributo dalle banche in manovra “credo non possa essere affrontato con facilità e con dichiarazioni all’apertura di Borsa. Sono dell’avviso che la maggioranza stia confrontandosi anche con l’interlocutore principale, l’Abi, per verificare se possono essere misure che da una parte realizzino l’obiettivo di poter avere a disposizione ulteriori risorse e dall’altra quello di preservare il valore e la funzione degli istituti bancari”. Così il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti a 24 Mattino su Radio 24, rimarcando che “la prudenza è fondamentale per evitare sconquassi sulla Borsa”. A proposito del confronto,
aggiunge il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, “la dialettica è un sale della politica, la sintesi è un pregio della politica”.
“Patrimoniale? non inseguiamo i sogni di Landini”
“Il vizietto della patrimoniale è caro alla sinistra, penso che la cosa migliore sia lasciarlo alla sinistra, ai suoi miti e ‘degenerazioni’. Tra l’alto il tema è stato anche oggetto della campagna elettorale del 2022 che le forze politiche nella loro generalità avevano escluso, quindi non vedo come potremmo noi tradire i nostri elettori per inseguire i sogni di Landini che ha una impostazione
sicuramente antitetica sotto questo profilo a quella che è la maggioranza di governo”. Così il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti, ospite di 24 Mattino su Radio24 risponde alla proposta lanciata dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, di introdurre un contributo di solidarietà dalle grandi ricchezze in manovra.
Successo per la seconda edizione dell’evento di 739 SG insieme a Morgan Stanley
Prospettive più chiare con una visione più ampia
“Forniti strumenti e analisi per comprendere le dinamiche finanziarie”
Quali sono le “Prospettive economiche e finanziarie” a livello internazionale? La domanda non è solo implicita nel titolo della conferenza organizzata da 739 SG dello scorso 9 ottobre, ma è anche quella che comunemente si pongono tutti i risparmiatori in questo momento così complesso, reso ancora più incerto dai conflitti e dalle scelte economiche operate dai governi, le quali si riflettono poi sui mercati. Anche la risposta quindi potrebbe essere complessa, oltre che necessariamente tecnica. Proprio per questo 739 SG ha ideato questo evento, non al fine di indirizzare le scelte dei risparmiatori o investitori, ma per condividere con loro analisi e strumenti per comprendere al meglio certe dinamiche (vedi il documento “Considerazioni post conferenza” su www.739sg.sm e scaricabile tramite il Qr-Code in fondo all’articolo). Per farlo, oltre al Direttore Generale di 739 SG, Luca Filanti, sul palco del Kursaal sono stati invitati relatori esperti di livello internazionale, quali Chiara Zangarelli e Giulia Miotto, rispettivamente Senior Economist e Analista del settore bancario e fintech europeo di Morgan Stanley, leader globale nei servizi finanziari. “Grazie al-
niRSM
le loro analisi, legate ai temi di maggiori attualità”, spiega Filanti, “abbiamo potuto trasferire al pubblico presente una serie di strumenti utili per comprendere il contesto internazionale, ampliando la loro visione a dinamiche che spesso sfuggono ai non addetti ai lavori”. L’obiettivo principale di questa iniziativa, infatti, è quello di accrescere la cultura finanziaria della comunità sammarinese, la quale come già avvenuto l’anno scorso per la prima edizione, ha risposto molto positivamente all’invito, riempiendo la grande sala del
Kursaal che ha ospitato la conferenza. Da una parte, quindi, l’interesse verso gli esperti di Morgan Stanley, intervenuti per i buoni rapporti professionali con 739 SG e il gruppo BSI di cui la società fa parte, dall’altra un chiaro segnale di fiducia in 739 SG, dimostrato anche dal consolidamento della propria posizione nel mercato sammarinese del risparmio gestito, stabilmente oltre il 70% del totale. Una fiducia ripagata anche con questo genere di iniziative, oltre che nei risultati delle singole gestioni, che comunque sono importanti e
Borsa di studio per curare l’orientamento dei corsi di Ingegneria Gestionale
L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha aperto un bando di concorso per l’individuazione di una figura incaricata di supportare i corsi di laurea in Ingegneria Gestionale nelle attività di orientamento: nell’ambito dei rapporti con scuole, istituzioni e aziende, fornirà ai potenziali iscritti e agli interessati informazioni utili sui programmi formativi, illustrandone le caratteristiche e opportunità.
La borsa di studio prevista coinvolgerà inoltre attività
che riguardano la promozione (anche sui social), l’aggiornamento dei con-
tenuti sul sito dell’Ateneo e non solo.
La selezione è aperta a laureati di età non superiore ai 35 anni, senza limiti di residenza o cittadinanza. I termini per la presentazione delle candidature scadranno il 10 novembre alle ore 12. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito istituzionale www.unirsm.sm, nella sezione “bandi”, alla quale si accede dal menù grigio nella parte alta della homepage.
di rilievo. “Siamo molto soddisfatti per la partecipazione numerosa all’evento, non era scontato ripetere i numeri della prima edizione”, spiega lo stesso Filanti. “Cosi come siamo riusciti, penso, a sti-
molare diverse riflessioni su come si muovano i mercati finanziari, per aumentare la consapevolezza delle persone e compiere quindi scelte sulla base di informazioni e analisi mirate. Questo è fondamentale nel nostro lavoro e lo sarà ancora di più in futuro”, avverte il Direttore Generale di 739 SG, “soprattutto nella prospettiva di una maggiore apertura di San Marino verso il mercato unico. Se è impensabile competere con i grandi gruppi, possiamo comunque avere successo in un mercato più ampio, sfruttando proprio le caratteristiche dei player più strutturati, che stanno andando tutti nella direzione della standardizzazione dei servizi, se non addirittura dell’intelligenza artificiale utilizzata per creare portafogli efficaci sulla base della profilazione. Questo significa che ci sarà sempre più spazio per chi, come noi,
si sta specializzando in servizi ad hoc per i clienti, con rapporti diretti con i player internazionali, come abbiamo appunto con Morgan Stanley. La sfida sarà infatti fuori dal territorio nazionale e penso anche oltre: abbiamo già clienti importanti a San Marino, possiamo avere clienti importanti in Italia e anche fuori dall’Italia”.
Daniele Bartolucci
Dal 1° ottobre è diventata il primo interfaccia nel mondo delle imprese
L’ASE-CC è sempre più il “Business Gate”
Camera di Commercio operativa e autonoma sul Registro Imprese
I servizi alle imprese sono passati ufficialmente dalla Pubblica Amministrazione a Camera di Commercio, in particolare la Gestione del Registro delle imprese e il rilascio delle autorizzazioni ad operare e relative certificazioni, dando concretezza a quell’obiettivo sistemico (tanto del pubblico quanto del privato) di creare un vero e proprio Business Gate della Repubblica di San Marino quale primo interlocutore e interfaccia per tutte le imprese, sia quante arrivano dall’esterno sia quante operano già in territorio.
La terza fase: autonomia e operatività
Il percorso virtuoso inziato qualche mese fa prosegue ed è finalmente entrato nella Fase 3, vale a dire, a pieno regime dal 1 ottobre. Si è infatti conclusa il 30 settembre la fase 2 del percorso di riorganizzazione dell’Agenzia per lo Sviluppo Economico – Camera di Commercio (ASECC), durata quattro mesi (dal 1° giugno al 30 settembre 2025). Con il 1° ottobre ha preso avvio la fase 3, quella operativa a pieno regime, nella quale l’Agenzia opera in autonomia gestionale e organizzativa, completando il processo di consolidamento avviato nei mesi precedenti. Durante la fase 2, l’attività amministrativa ha registrato oltre 900 pratiche complessive, confermando un ritmo sostenuto e un livello di efficienza ormai maturo. Le casistiche affrontate sono risultate molto eterogenee per settore, complessità e delicatezza, a testimonianza della vivacità e diversificazione del sistema economico sammarinese.
Tra le pratiche gestite, 209 hanno riguardato nuove autorizzazioni ad operare, comprendendo anche seconde o terze autorizzazioni richieste da operatori economici già attivi, interessati ad ampliare o diversificare le proprie attività.
Le nuove autorizzazioni hanno interessato operatori individuali, società, lavora-
tori autonomi e liberi professionisti, evidenziando una dinamica trasversale che coinvolge l’intero tessuto economico della Repubblica
di San Marino. Ad oggi, il numero complessivo di operatori economici attivi autorizzati ad operare ammonta a 5.041.
Il Presidente Colombini: “La casa delle imprese” Per il Segretario all’Industria e Commercio, Rossano Fabbri si entra in una “fase im-
portante, l’ultima fase che poi proietterà direttamente Camera di Commercio come primo interlocutore e interfaccia per la Repubblica di
San Marino nel mondo delle imprese, del commercio a tutto tondo e dell’artigianato. Una fase importante, dove Camere di Commercio potrà sostanzialmente adempiere a tutto quello che riguarda il rilascio delle licenze in completa autonomia, contando sempre sulla parte pubblica, anche dell’ Ufficio Attività Economica che rimane a disposizione per ogni evenienza”.
Anche per il Presidente di ASE-CC, Emanuel Colombini, va sottolineato il valore di questa collaborazione strategica: “Va ringraziato tutto l’apparato pubblico per l’assistenza alla Camere di Commercio per questo passaggio importante. E’ un passaggio che segna una nuova collaborazione fra pubblico e privato ed è un modello che noi pensiamo si possa pensare di replicare, perché è un modo per snellire alcuni uffici pubblici, alcune procedure. Ovviamente, il mondo privatistico come quello della Camere di Commercio ha l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente questi tipi di processi e dare alle imprese una risposta più veloce e anche più efficace. Ed è ciò che siamo impegnati a fare”. Allo stesso modo, però, il concetto di Business Gate diventa il faro di questa operazione e anche di tante altre messe in campo da ASE-CC in questi ultimi anni, un percorso che fa leva sul valore dell’autonomia di Camera di Commercio quale “casa delle imprese sotto un unico coordinamento”. Senza dimenticare l’allineamento alle prassi internazionali, dove tutte le Camere di Commercio hanno effettivamente queste funzioni, che diventano al tempo stesso motivo di riconoscibilità e per questo di facilitazione all’attrazione degli investimenti come all’internazionalizzazione delle imprese sammarinesi all’estero. Un passaggio epocale, quindi, all’insegna dell’integrazione di San Marino nei circuiti economici globali. Daniele Bartolucci
di Daniele Bartolucci
La Commissione Finanze ha approvato il testo, apportando nuovi emendamenti con cui sono stati modificati alcuni punti della riforma, ma il risultato non cambia, né per i sindacati né per le imprese: l’obiettivo dell’equità non è stato raggiunto e permangono le criticità più impattanti come la discriminazione subita dai frontalieri (che avrà ripercussioni sul mercato del lavoro e nelle stesse aziende), l’aumento delle tasse alle imprese (che dall’esterno non vedranno bene i futuri imprenditori) e l’obbligo di “smaccare” in territorio 5mila euro per non dover versare ulteriori 900 euro di tasse. Orala palla passa al Consiglio Grande e Generale: si vedrà in Aula se c’è la volontà o meno di ascoltare le critiche e se, come chiede ANIS, si partirà davvero dall’equità, ovvero che di fronte alla necessità di aumentare il gettito (a patto che si chiarisca a cosa servano queste risorse), tutti vengano chiamati a dare il loro contributo secondo le proprie capacità. Un principio sacrosanto che, al momento, la riforma disattende in più punti: sia tra i lavoratori, discriminandoli in base alla residenza e penalizzando i frontalieri, ma anche tra settori economici e imprese tra loro, perché non viene chiesto nulla a quante non versano nulla.
Le modifiche apportate in Commissione Il testo approvato in prima lettura, come noto, ha scatenato i sindacati che hanno convocato lo sciopero generale a fine settembre in vista della Commissione Finanze, dove comunque sono stati presentati e votati alcuni emendamenti che la maggioranza riteneva sufficienti. Ovviamente non lo erano e di fronte alle proteste dei sindacati, corroborate dalla richiesta di ANIS di valutare nuove modifiche sostanziali, si è deciso di sospendere i lavori e riaprire il confronto. Ma anche la seconda mandata di emendamenti non ha cambiato di fatto l’impostazione iniziale e, anzi, ha aumentato il livello dello scontro perché di fronte al passo indietro sul TFR (che verrà tassato come lo è adesso, senza aumenti), sono rimasti i due punti critici contestati dai sindacati, ovvero l’obbligo di smaccare tot acquisti (inizialmente 6mila euro poi scesi a 5mila con diverse agevolazioni: entrano a far parte della detrazione ad esempio le utenze e le polizze RC auto,
Ma anche tra le categorie economiche, in primis ANIS, si lamenta la mancanza di equità
IGR: le modifiche non bastano Tutto rimandato nell’Aula
Sindacati pronti a nuove iniziative contro quota SMaC e discriminazioni ai frontalieri
mentre raddoppia la quota carburanti da 750 a 1.500 euro annui) per non dover rinunciare ai 900 euro di detrazione, che altrimenti si tradurrebbero in ulteriori tasse in più da pagare. Di fatto verrebbe rimodulata la quota Smac a 5mila euro per i redditi imponibili di lavoratori e pensionati fino a 30mila euro, mentre per importi superiori aumenta anche la quota della San Marino Card. Ma resta la discriminazione dei frontalieri, esclusi dal nuovo “bonus Renzi” alla sammarinese, inserito per calmierare l’impatto sui redditi più bassi.
La protesta continua ma anche i confronti Motivo per cui è stato convocato un secondo sciopero generale e, salvo imprevisti, quando andrà in discussione in Aula, ne verrà formalizzato un terzo o, comunque, verranno attivate iniziative ancora più incisive. In questi giorni il clima è tesissimo, con “picchetti” davanti alle sedi dei partiti di maggioranza e incontri a ripetizione. Ma resta sempre aperto lo spiraglio del dialogo e della risoluzione. Anche il dibattito pubblico alla sala Montelupo ha dato questa sensazione, anche se non tutte le anime del Governo appaiono allineate: da una parte c’è chi difende a spada tratta il provvedimento, dall’altra chi si rende disponibile a ra-
gionare su come modificarlo. Lo si vedrà, come detto, in Aula tra poche settimane, perché tra fine ottobre e i primi di novembre il provvedimento licenziato dalla Commissione Finanze andrà in seconda lettura. Ed è lì che si paleserà la reale volontà dei partiti di maggioranza, visto che sono richieste le firme di almeno 39 Consiglieri per cambiare i vari articoli di legge. Quindi della maggioranza, perché le minoranze da sole non basterebbero. Però questi emendamenti ci saranno, questo è certo, anche perché lo stesso Segretario alle Finanze, Marco Gatti, ha consegnato nell’ultimo incontro con i sindacati un documento sulle ipotesi di emendamenti in seconda lettura.
Un incontro che non ha soddisfatto i sindacati, in particolare sulla modulazione della Smac “per la sproporzione che colpisce i redditi medio-bassi: per vedere vanificati gli effetti della riforma, sono costretti a smaccare praticamente quasi un terzo del loro reddito”. Inoltre “resta invariato sul tavolo il nodo frontalieri; CSdL, CDLS e USL hanno ribadito la richiesta di parità di trattamento tra lavoratori, senza discriminazioni”. Richiesta ribadita anche dal palco della sala Montelupo: “Non è emersa la concreta volontà della maggioranza di eliminare la disparità di trattamento che si
produce con il progetto di legge. San Marino è probabilmente il Paese al mondo con la più alta percentuale di frontalieri rispetto alla forza lavoro, almeno un terzo: perderne anche solo una parte sarebbe a dir poco deleterio per l’economia sammarinese; ciò comporterebbe, nella migliore delle ipotesi, non solo il rallentamento dei cicli produttivi, ma anche un’eventuale maggiore pressione fiscale sui residenti in un futuro prossimo”.
Infine c’è sempre il capitolo Fiscal Drag, la famosa legge disattesa dal Governo, per la quale i sindacati chiedono a gran voce la sua immediata applicazione e non, come ipotizzato, solo tra due anni. Da qui l’annuncio che la protesta non si ferma: “Le iniziative di mobilitazione proseguono”, come detto con i sitin davanti ai partiti di maggioranza (il 14 davanti al PDCS, il 15 davanti a Libera, il 16 davanti al PSD e il 17 davanti ad Alleanza Riformista. Ma anche con un nuovo Attivo dei Rappresentanti Sindacali di CSdL, CDLS e USL di mercoledì pomeriggio al Teatro Concordia di Borgo nel quale è stato illustrato l’esito dell’incontro di lunedì mattina con la maggioranza e il Governo e decise le nuove iniziative di mobilitazione, “che”, avvertono, “se necessario, saranno ancora più incisive”.
La Repubblica di San Marino, attraverso il Decreto Consiliare numero 118 del 2025, ha ufficialmente aderito all’ICCROM, gli statuti del centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
Di cosa si occupa Il Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali, si legge nel Decreto Consiliare, “contribuisce a livello mondiale alla conservazione e al restauro dei beni culturali creando, sviluppando, promuovendo e facilitando le condizioni per tale conservazione e restauro”.
Le funzioni
L’ICCROM svolge, in particolare, le seguenti funzioni:
1 - raccogliere, studiare e diffondere le informazioni su questioni scientifiche, tecniche ed etiche relative alla conservazione e al restauro dei beni culturali;
2 - coordinare, stimolare o provocare la ricerca in questo settore, in particolare, attraverso missioni affidate a organismi o a esperti, incontri internazionali, pubblicazioni e scambi di specialisti;
3 - fornire consulenze e formulare raccomandazioni su questioni generali o più specifiche relative alla conservazione e al restauro dei beni culturali;
4 - promuovere, ideare e fornire la formazione nel settore della conservazione e del restauro dei beni culturali, nonché elevare gli standard e la pratica del lavoro di conservazione e di restauro;
5 - incoraggiare le iniziative volte a creare una migliore conoscenza della conservazione e del restauro dei beni culturali.
I Membri dell’ICCROM
L’ICCROM è un’organizzazione internazionale composta da Stati membri. Ogni Stato che è Stato membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (in seguito UNESCO) può diventare uno Stato membro dell’ICCROM depositando una dichiarazione formale di adesione presso il Direttore generale dell’UNESCO. Lo Stato che, in tal modo, è diventato membro dell’ICCROM e che, in seguito, cessa di essere membro dell’UNESCO, conserva tuttavia il suo status di Stato membro dell’ICCROM. Uno Stato che non ha lo status di membro dell’UNESCO, oppure qualsiasi Stato ex-membro dell’ICCROM che abbia rinunciato al suo status di membro (ai sensi dell’artico-
Conservazione di beni culturali Il Titano aderisce all’ICCROM
Pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale il Decreto Consiliare 118/2025
lo 10 o qualsiasi ex Stato membro dell’ICCROM che si ritiene abbia rinunciato al suo status di membro ai sensi dell’articolo 10, lettera a), precedentemente in vigore), può presentare una richiesta di adesione al Direttore generale dell’ICCROM. Dopo che la sua richiesta è stata esaminata dal Consiglio, questo Stato può essere ammesso dall’Assemblea generale a diventare uno Stato membro dell’ICCROM.
Requisiti di ammissione L’ammissione è accolta tramite decisione presa a maggioranza dei due terzi degli Stati membri dell’ICCROM presenti e votanti. L’ammissione di uno Stato membro decisa conformemente alle disposizioni del presente paragrafo è notificata al Direttore generale dell’UNESCO.
Procedure finanziarie
Il bilancio dell’ICCROM è definito su base biennale. Ogni bozza di bilancio previsionale per il successivo biennio è comunicata agli Stati membri, insieme al programma di attività, almeno sessanta giorni prima della sessione dell’Assemblea generale nel corso della quale devono essere esaminati. Il periodo previsionale del bilancio si estende sui due anni civili che seguono la sessione ordinaria dell’Assemblea generale nel corso della quale esso è adottato, salvo decisione contraria della stessa Assemblea. I contributi degli Stati membri per un esercizio sono pagati sotto forma di due versamenti effettuati in ciascuno dei due anni summenzionati per un importo uguale, uno da corrispondere all’inizio del primo
anno civile e l’altro all’inizio del secondo anno.
San Marino e l’UNESCO Il 7 luglio 2008 il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco riunito in Quebec (Canada), nel corso della sua 32a sessione deliberò l’iscrizione del Centro Storico di San Marino e del Monte Titano nella Lista del Patrimonio dell’U-
manità. Questa la decisione: “Decisione: 32 COM 8B.36. Il Comitato del patrimonio mondiale, dopo aver esaminato i documenti WHC08/32.COM/8B e WHC-08/32. COM/INF.8B1, iscrive il Centro storico di San Marino e Monte Titano, San Marino sulla Lista del patrimonio mondiale in base al criterio (iii) e adotta la seguente dichiarazione di valore universale eccezionale: San Marino è una delle più antiche repubbliche del mondo e l’unica città-Stato che sussiste, rappresentando una tappa importante dello sviluppo dei modelli democratici in Europa e in tutto il mondo. Le espressioni tangibili della continuità della sua lunga esistenza in quanto capitale della repubblica, il suo contesto geopolitico inalterato e le sue funzioni giuridiche e istituzionali si ritrovano nella sua posizione strategica in cima al Monte Titano, il suo modello urbano storico, i suoi spazi urbani e i suoi numerosi monumenti pubblici. San Marino ha uno statuto emblematico ampiamente riconosciuto in quanto simbolo della città-Stato libera, illustrato nel dibattito politico, la letteratura e le arti nel corso dei secoli. Le mura difensive e il centro storico hanno subito modifiche nel tempo, comportando un intensivo restauro e una ricostruzione tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX secolo – processo che può essere considerato come parte integrante della storia del bene e che riflette gli approcci in mutamento della conservazione e della valorizza-
zione del patrimonio nel tempo”.
“San Marino e il Monte Titano costituiscono una testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno, avendo esercitato con una continuità unica e senza interruzione il ruolo di capitale di una repubblica indipendente dal XIII secolo. San Marino è una testimonianza eccezionale di una tradizione culturale vivente che perdura da settecento anni. Il centro storico di San Marino sul Monte Titano comprende tutti gli elementi che illustravano la sua identità all’epoca della sua fondazione e durante il periodo medioevale delle città-Stati italiane. Numerosi elementi del centro storico che sono stati conservati oppure, che sono stati restaurati, si iscrivono in una lunga tradizione. Gli interventi del XX secolo potrebbero essere qualificati come elementi dannosi all’integrità, ma fanno anche loro parte della storia del bene. L’ubicazione e il quadro della città di San Marino presentano un livello elevato di autenticità. Per quanto riguarda le funzioni e gli usi, esiste una continuità in relazione al ruolo della città storica come capitale del piccolo Stato. I lavori di restauro e di ricostruzione realizzati a cura di Gino Zani possono essere considerati come parte integrante della storia del bene e valutati in quanto applicazione dei principi teorici provenienti dal Movimento Romantico di restauro”. Alessandro Carli
Con la conclusione ufficiale delle attività espositive, il Padiglione della Repubblica di San Marino saluta Expo 2025 Osaka dopo sei mesi di intensa partecipazione, incontri internazionali e grandi emozioni. Un’esperienza che ha rappresentato un importante successo per l’immagine del Paese, capace di unire tradizione, innovazione e spirito di cooperazione internazionale. Nel corso della manifestazione, il Padiglione sammarinese ha accolto oltre 3 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo, proponendo un percorso espositivo che ha raccontato la storia millenaria della Repubblica più antica del mondo attraverso arte, cultura e turismo. Numerosi anche gli eventi organizzati, che hanno messo in luce l’eccellenza e la creatività sammarinese, rafforzando i legami con il Giappone e con i Paesi partecipanti.
Il Segretario di Stato per il Turismo con delega a Expo Federico Pedini Amati, ha espresso grande soddisfazione per i risultati raggiunti: “La partecipazione di San Marino a Expo 2025 Osaka è stata una straordinaria opportunità di promozione e di dialogo internazionale. Abbiamo mostrato al mondo un Paese piccolo ma ricco di valori, competenze e bellezza. Il successo del nostro Padiglione è il frutto del lavoro di squadra e della passione con
Consegnata al World Expo Museum di Shangai la copia del manoscritto “Vita Sancti Marini”
Il Padiglione di San Marino a Expo 2025 chiude con successo
Nel corso della manifestazione in Giappone sono stati accolti oltre 3 mln di visitatori
cui è stato portato avanti questo progetto.”
Anche il Commissario Generale del Padiglione di San Marino Filippo Francini ha sottolineato il valore di que-
sta esperienza: “Expo Osaka 2025 è stata per noi un’esperienza indimenticabile. Abbiamo raccontato San Marino con autenticità, coinvolgendo visitatori, partner e
istituzioni in un viaggio tra storia, innovazione e identità. La risposta del pubblico e l’apprezzamento ricevuto ci rendono profondamente orgogliosi del lavoro svolto.”
La partecipazione di San Marino a Expo 2025 Osaka si conclude dunque con un bilancio positivo, segnando un nuovo capitolo nel percorso di promozione internaziona-
le della Repubblica e aprendo la strada a future collaborazioni con il Giappone e con la comunità globale.
La copia del manoscritto
“Vita Sancti Marini” Il 14 ottobre, presso il Padiglione della Repubblica di San Marino a Expo 2025 Osaka, si è svolta la cerimonia di consegna ufficiale al World Expo Museum di Shanghai della copia del manoscritto Vita Sancti Marini, rimasta esposta per i sei mesi dell’Esposizione Universale. La donazione è stata formalmente effettuata dal Commissario Generale di San Marino per Expo 2025 Osaka, Filippo Francini, alla presenza dei rappresentanti del museo, segnando un nuovo capitolo nel legame di amicizia e collaborazione tra la Repubblica di San Marino e il sistema delle Esposizioni Universali.
“I nuovi metodi produttivi sostituiscono quelli vecchi in un ciclo senza fine”
La crescita economica guidata dall’innovazione
A Mokyr, Aghion e Howitt il “Premio Nobel 2025” per l’economia
L’Accademia Reale Svedese delle Scienze, il 13 ottobre, ha deciso di assegnare il Premio Sveriges Riksbank per le Scienze Economiche in memoria di Alfred Nobel 2025 a tre studiosi: Joel Mokyr “per aver individuato i prerequisiti per una crescita sostenibile attraverso il progresso tecnologico” e a Philippe Aghion e a Peter Howitt “per la teoria della crescita sostenibile attraverso la distruzione creatrice”.
Le motivazioni
Negli ultimi due secoli, per la prima volta nella storia, il mondo ha assistito a una crescita economica sostenuta. Crescita, si legge sul sito ufficlale del Premio Nobel, che “ha fatto uscire dalla povertà un gran numero di persone e ha gettato le basi della nostra prosperità. I vincitori di quest’anno per le scienze economiche, Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt, spiegano come l’innovazione fornisca l’impulso per ulteriori progressi. La tecnologia avanza rapidamente e ci riguarda tutti, con nuovi prodotti e metodi di produzione che sostituiscono quelli vecchi in un ciclo senza fine. Questa è la base per una crescita economica sostenuta, che si traduce in un migliore tenore di vita, salute e qualità della vita per le persone in tutto il mondo. Tuttavia, non è sempre stato così. Al contrario, la stagnazione è stata la norma per gran parte della storia umana. Nonostante importanti scoperte occasionali, che a volte hanno portato a migliori condizioni di vita e redditi più elevati, la crescita alla fine si è sempre stabilizzata”.
Joel Mokyr
Joel Mokyr “ha utilizzato fonti storiche come strumento per scoprire le cause per cui la crescita sostenuta sta diventando la nuova normalità. Ha dimostrato che, affinché le innovazioni si succedano in un processo autogenerante, non solo dobbiamo sapere che qualcosa funziona, ma anche avere spiega-
zioni scientifiche del perché. Quest’ultima era spesso assente prima della rivoluzione industriale, il che rendeva difficile basarsi su nuove sco-
perte e invenzioni. Ha anche sottolineato l’importanza che la società sia aperta alle nuove idee e consenta il cambiamento”.
Aghion e Howitt
Philippe Aghion e Peter Howitt “hanno anche studiato i meccanismi alla base della crescita sostenibile. In un
articolo del 1992, hanno elaborato un modello matematico per la cosiddetta distruzione creativa: quando un prodotto nuovo e migliore entra
sul mercato, le aziende che vendono i prodotti più vecchi ci rimettono. L’innovazione rappresenta qualcosa di nuovo ed è quindi creativa. Tuttavia, è anche distruttiva, poiché l’azienda la cui tecnologia diventa obsoleta viene superata dalla concorrenza. In modi diversi i vincitori mostrano come la distruzione creativa crei conflitti che devono essere gestiti in modo costruttivo altrimenti l’innovazione verrà bloccata da aziende consolidate e gruppi di interesse che rischiano di essere svantaggiati”. “Il lavoro dei vincitori dimostra che la crescita economica non può essere data per scontata. Dobbiamo sostenere i meccanismi alla base della distruzione creativa, in modo da non ricadere nella stagnazione” ha affermato John Hassler, Presidente del Comitato per il premio in scienze economiche.
Fisica, chimica e medicina L’Accademia Reale Svedese delle Scienze ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la Fisica 2025 a John Clarke (Università della California, Berkeley, USA), Michel H. Devoret (Università di Yale, New Haven, CT e Università della California, Santa Barbara, USA) e a John M. Martinis (Università della California, Santa Barbara, USA e Qolab, Los Angeles, CA, USA) “per la scoperta dell’effetto tunnel quantistico macroscopico e della quantizzazione dell’energia in un circuito elettrico”. Susumu Kitagawa (Università di Kyoto, Giappone), Richard Robson (Università di Melbourne, Australia) e Omar M. Yaghi (Università della California, Berkeley, USA) invece si sono aggiudicati il Premio Nobel per la chimica 2025 “per lo sviluppo di strutture metallo-organiche”.
Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi hanno ricevuto il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina per “le loro scoperte sulla tolleranza immunitaria periferica”. Alessandro Carli
La Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale comunica nella seduta del 30 settembre 2025 è stata adottata la delibera congressuale che formalizza il percorso operativo e finanziario per la realizzazione del nuovo Ospedale di Stato e l’ampliamento della RSA La Fiorina.
L’atto rappresenta un punto di svolta strategico, tracciando gli indirizzi e le direttive operative per dotarsi di una struttura sanitaria per rispondere ai crescenti bisogni della popolazione e alle contune innovazioni tecnologiche.Il quadro programmatico di riferimento è il Piano Sanitario e Socio-Sanitario 2024-2026. Rispondendo ai criteri di economicità, efficienza e trasparenza, il Congresso di Stato ha scelto quale modalità prioritaria per la realizzazione dell’Ospedale di Stato e per l’ampliamento della RSA La Fiorina la concessione di lavori pubblici con finanza di progetto, coerentemente con le disposizioni vigenti in materia di infrastrutture strategiche. L’obiettivo primario non è soltanto la costruzione, quanto l’attrazione di competenze specialistiche e capitali responsabili, mantenendo salda la sovranità decisionale dell’Amministrazione in tutte le fasi della procedura di gara e di gestione. Il Gruppo di Progetto, composto dai vertici amministrativi e sanitari competenti, con
E conomia
“Azioni
concrete che rappresentano un’immediata risposta alle tante esigenze dei cittadini”
Nuovo Ospedale di Stato: via libera allo studio di fattibilità
Sei mesi al Gruppo di Progetto, poi il bando. Previsto l’ampliamento della RSA La Fiorina
funzioni di coordinamento tecnico-gestionale, ha ricevuto un mandato chiaro: produrre lo studio di fattibilità che dovrà costituire la base per il bando di gara, definendo con accuratezza i requisiti finanziari, gestionali e tecnici. Il termine per la conclusione della delicata fase istruttoria è fissato a sei mesi dalla
data del provvedimento, a riprova della volontà di imprimere un’accelerazione decisiva. Il provvedimento riconosce altresì la natura di infrastruttura strategica a una serie di interventi immediatamente eseguibili sull’attuale presidio ospedaliero. Una visione duale che assicura la continuità e l’elevazione del-
San Marino, ISS: attiva la nuova procedura per il mantenimento degli Assegni Familiari
Dal 7 ottobre 2025, è obbligatorio caricare direttamente su piattaforma ECOS, accessibile tramite il portale www.gov.sm, il certificato di iscrizione e frequenza scolastica o universitaria per il mantenimento degli assegni familiari, per studenti e studentesse dai 16 anni o che compiranno 16 anni nel periodo 1° settembre 2025 – 31 agosto 2026.
Sulla piattaforma ECOS, già utilizzata per la richiesta
dei contributi per il diritto allo studio, è già attiva una sezione dedicata al caricamento dei certificati di iscrizione. Tale procedura riguarda tutti coloro che frequentano Istituti superiori o Università fuori dalla Repubblica di San Marino, mentre non è richiesta alle famiglie degli studenti e studentesse frequentanti la Scuola Superiore di San Marino e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, per i quali i cer-
tificati verranno trasmessi agli uffici competenti dagli Istituti stessi. Il servizio sarà disponibile fino al 30 novembre 2025. Gli utenti interessati riceveranno una notifica da parte dell’Ufficio Assegni Familiari per ricordare l’adempimento. Per ulteriori informazioni è possibile contattare: l’Ufficio Assegni Familiari al numero 0549 994401 oppure inviare una email a: assegni.familiari@iss.sm.
la qualità assistenziale anche durante l’iter di realizzazione della nuova struttura. Tali misure includono la riqualificazione dei locali dell’Unità Operativa Complessa di Onco-ematologia; lo spostamento della Farmacia dell’Ospedale nei locali dell’ex filiale della Cassa di Risparmio; l’ampliamento della Medici-
na Trasfusionale e la creazione di nuove sale per i donatori; la riorganizzazione della palazzina R1+R2 con l’accorpamento della UOC Salute Mentale, la predisposizione di spazi per il trattamento sanitario obbligatorio d’urgenza e l’istituzione di reparti per la Lungodegenza e l’Hospice, a supporto dell’integrazione tra ospedale e territorio.
Azioni concrete dunque, che rappresentano un’immediata risposta alle esigenze dei cittadini, in attesa della realizzazione del complesso più ampio.
Il Segretario di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, Mariella Mularoni, ha voluto sottolineare il significato profondo di questo passaggio: “Non parliamo di un semplice adempimento amministrativo, piuttosto del manifesto della nostra visione per il futuro: mettere la salute del
cittadino al centro di un sistema moderno, accessibile e finanziariamente sostenibile. Affidarsi alla finanza di progetto è un atto di coraggio e pragmatismo, che ci permette di attrarre competenze di rilievo e capitali responsabili, garantendo al contempo la massima trasparenza e la nostra piena sovranità decisionale. In questo modo, assicuriamo un futuro di eccellenza per la cura e nel contempo una necessaria e particolare attenzione ai bisogni della cittadinanza e al supporto delle fragilità, tenendo presente il dovuto rigore economico”.
La Segreteria di Stato per la Sanità, pur riconoscendo la complessità dell’iter, auspica che la fase di rinnovamento infrastrutturale possa procedere speditamente, al fine di consegnare alla comunità una rete sanitaria più moderna, accessibile e resiliente.
S an Marino for the Children
Inaugurata la nuova scuola in Malawi dedicata a Marino e a Marzia Forcellini
Alla fine di settembre 2025 è stata inaugurata in Malawi questa nuova scuola dedicata alla memoria di Marino e Marzia Forcellini e che all’ingresso porta i loro nomi insieme ai loro ritratti. “Una nuova luce si è accesa quindi per tanti bambini del Malawi: è stata inaugurata questa nuova scuola secondaria dedicata alla memoria di Marino Forcellini - un uomo che ha fatto della solidarietà e dell’educazione la sua missione di vita e che ci ha lasciato nel 2019 - ed a sua figlia Marzia che ha collaborato per tanti anni insieme a noi e che ci ha lasciato nel 2020, pochi mesi dopo la perdita del padre Marino. Questa scuola rappresenta l’ultima tappa –ma non certo la fine – di un cammino iniziato molti anni fa, quando Marino insieme alla moglie Tosca visse una profonda esperienza uma-
na e solidale in Zambia, dove contribuì alla costruzione di un intero villaggio a memoria del figlio Angelo di cui ora questo villaggio porta il nome. Da quell’esperienza nacque in lui la determinazione profonda di continuare a fare qualcosa di concreto e duraturo per i più piccoli e i più fragili dell’Africa. Nel 2007, animato da questo spirito, fondò la Associazione San Marino for the Children onlus, con l’obiettivo di continuare a costruire scuole primarie, questa volta in Malawi, uno dei paesi più poveri dell’Africa. Grazie al suo impegno insieme a quello di tanti altri volontari e alla vostra generosità, l’Associazione è riuscita negli anni a offrire istruzione e speranza a più di 13.000 bambini che ogni giorno vengono accolti nelle scuole che abbiamo realizzato in Malawi. Marino
Forcellini è scomparso nel 2019, ma non ha mai voluto che la sua opera si fermasse con lui. Poco prima di morire, ha voluto istituire la Fondazione Forcellini Pasqualini per fare in modo che la costruzione di scuole in Malawi potesse continuare anche dopo la sua morte. E così è stato. Nel 2025, la Fondazione Forcellini Pasqualini ha deciso di finanziare, in collaborazione con l’Associazione San Marino for the Children onlus e la Fondazione SimonciniGalluzzi, la realizzazione di questa nuova scuola secondaria che si trova a Balaka (Malawi). Ora, i lavori sono terminati e la scuola è stata ufficialmente inaugurata il 25 Settembre 2025, accogliendo già i primi studenti. La struttura è moderna, funzionale, costruita con criteri sostenibili e dotata di spazi adeguati”.