Anno XXV - n.36 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 6 Ottobre 2017
E ditoriale Se crescono le imprese P rivacy Rilanciare Imprese il sistema bancario
Qualcosa si muove. Qualcosa, non tutto. Ma sono segnali che accogliamo con favore, sperando che siano i primi mattoncini, le fondamenta di un nuovo edificio, più solido e soprattutto “antisismico”: di scosse, il sistema finanziario e bancario del Titano, negli ultimi anni ne ha subite parecchie. Ma andiamo con ordine: dopo la visita di una delegazione del Fondo Monetario Internazionale, salita a San Marino nelle scorse settimane per il consueto mid-term, la Maggioranza ha fornito alcune indicazioni di massima, tutte proiettate verso un giudizio positivo. Al di là delle dichiarazioni, non sappiamo però come sia andata davvero. Va detto che la “statalizzazione” di Cassa di Risparmio e il suo conseguente “salvataggio” sono sempre state una nota dolente negli ultimi report firmati dall’organismo internazionale. Ma questa è comunque una partita ancora tutta da giocare: c’è ancora da attuare il passaggio di Asset e dei suoi dipendenti, c’è ancora da definire lo sblocco dei conti correnti, e c’è un bilancio appena approvato che parla di 54 milioni di deficit all’anno per i prossimi 10 anni. Motivo per cui, senza un vero e credibile piano di messa in sicurezza e di rilancio dell’intero settore, forse non basterebbe nemmeno il migliore piano industriale del pianeta. La stessa ANIS ha più volte sollecitato un tavolo di confronto sulle soluzioni dei problemi attuali e sulle esigenze del sistema economico e sociale. Come ha detto il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia alla Cerimonia del 1 Ottobre, prima vanno individuati gli obiettivi, non gli strumenti. Un obiettivo (...) Segue a pag. 5
cresce anche il Paese
I nuovi obblighi
Boccia elogia San Marino e sferza il Governo sul metodo: “Definiamo prima gli effetti che vogliamo sull’economia reale, poi gli strumenti” a pag.3
B ilanci
Aviazione: “decollano” gli incassi
a pag.8
C ultura
La scelta del Governo di invitare il Presidente di Confindustria, alla Cerimonia del 1 Ottobre è senza dubbio un segnale importante al mondo delle imprese, che ora si aspetta atti conseguenti. In linea con ANIS, Boccia ha indicato la via per lo sviluppo, ovvero dare più competitività alle imprese, perché queste fungano da “volano e riattivino l’economia”: occupazione e investimenti. Ma non è “una difesa di interessi”, perché “non c’è la crescita delle imprese, ma del Paese”. Ma è importante che ci sia “coesione” tra politica e imprese. Una coesione che parte dal metodo: “Prima definiamo quali effetti vogliamo ottenere sull’economia reale, poi individuiamo gli strumenti e le risorse”. Un metodo che il Governo, dopo l’Orazione ufficiale, deve fare suo. Bartolucci alle pagg. 6-7
La “bella” stagione teatrale
alle pag.9-11
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