Anno XXIII - n.35 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 25 Settembre 2015
E ditoriale Le imprese: ecco perché A ccordi Vogliamo Ecofin e Ocse un piano di sviluppo
Cara politica, manca ancora oggi, nonostante le tante richieste e sollecitazioni, un piano strategico di sviluppo che sia organico e lungimirante, in grado cioè di disegnare la San Marino del futuro. Manca perché chi deve governare il Paese e avere a cuore il suo bene, non lavora in maniera coesa ma preferisce mettere in campo iniziative a spot, buone solamente per l’immediato e per arginare i buchi. Quello che ci stupisce è che basta sporgersi poco oltre confine per vedere che i “vicini di casa”, come ad esempio Rimini, un piano di sviluppo l’ha adottato. Perché Rimini, che è una città e non uno Stato come il Titano, l’ha messo in campo e invece San Marino ancora prende tempo, allungando sempre più in là il tempo delle decisioni? E che non si tiri in ballo i numeri: la popolazione che vive all’ombra dell’arco d’Augusto sia cinque o sei volte più numerosa di quella che invece abita il Monte… E’ un problema di voti in cambio? Di mancanza di volontà? Di scarso dialogo tra le Segreterie? Sono domande che vi vogliamo rivolgere, sono le domande non solo di un giornale ma delle aziende, di quel sistema economico che fa vivere il Paese. E’ finito il tempo dell’attesa e dei verbi al condizionale: noi, assieme agli imprenditori, non “vorremmo” ma piuttosto “vogliamo” avere risposte concrete. Vogliamo sapere quando e se partirà un piano strategico. Vogliamo avere certezze anche sull’introduzione dell’IVA al posto della monofase (sulla data del 1° gennaio 2017 non si può sgarrare), del tema della rappresentatività, sulla quale non vi siete ancora pronunciati. (...) Segue a pag. 7
c’è bisogno dell’IVA
Strategici per il Monte
Semplificherà l’interscambio e renderà la burocrazia più snella Ed è condizione fondamentale per il percorso di adesione all’Ue a pag.4
C arte
Il Titano avrà un Istituto di pagamento
a pag.7
T ributi
Avviato il confronto con le associazioni di categoria e le parti sociali, l’IVA (vogliamo chiamarla così e non IGC: si attraggono investitori anche attraverso la chiarezza di linguaggio) da qualche giorno è un po’ più chiara. La segreteria alle Finanze ha difatti allegato al Progetto di Legge la relazione del prof. Centore. IVA che, sul campo strettamente operativo, darà una mano all’economia delle aziende: la nuova imposta permetterà di semplificare sensibilmente l’interscambio e di avere anche una burocrazia più snella e meno costosa, con le immaginabili ricadute positive. Previste anche una serie di deroghe: la nuova Imposta, per alcune categorie, verrà ricalibrata. I tempi? Persa la data del 1° gennaio 2016, deve essere rispettata quella di gennaio 2017. Servizio a pag. 5
Conto fiscale Fissate le regole
a pag.2
s p a z io r is e r v a t o a ll’in d ir iz z o