Fixing 34 2017

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Anno XXV - n.34 - 1,50 euro

E ditoriale Pdl sviluppo lontano dal lavoro

L’attenzione che sta catalizzando il sistema finanziario sammarinese (e che è stata portata anche in Aula) non ha tolto le energie necessarie al dibattito, davvero infuocato, sul progetto di Legge sullo sviluppo. E’ palese che la Maggioranza, nonostante le continue sferzate e il richiamo, a più voci, delle parti sociali e datoriali a rimodulare l’impianto sulle reali esigenze del sistema economico del Paese, abbia tirato dritto sulle proprie idee. Peccato solo che l’argomento in questione non possa essere derubricato a un semplice capriccio: è, in tutto e per tutto, una legge in materia di lavoro, che ha ricadute concrete sull’economia e sul futuro del Paese. E il fatto che sia stata criticata più volte sia dalle associazioni economiche che dai sindacati – ovvero dai settori che recepiranno i dettami della normativa – dovrebbe instillare perlomeno qualche dubbio sul fatto che il pdl non coglie nel segno gli obiettivi di semplificazione, snellezza a innovazione delle norme, risultando perciò davvero lontano dal mondo del lavoro, dalle esigenze delle aziende. Presentato come provvedimento che “pone al centro il futuro del mondo del lavoro che sta cambiando”, che parla di “lavoro 4.0, di una rivoluzione produttiva che dovrà evidenziare le competenze migliori e innovative”, di fatto introduce ulteriori passaggi burocratici e altrettanti “paletti”. Solamente per portare alcuni esempi: dal “doppio binario” - le imprese possono chiedere direttamente di assumere un lavoratore frontaliero (...) Segue a pag. 10

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 22 Settembre 2017

Frontalieri stabilizzati Le imprese hanno 6 mesi

R eggenti

L’oratore ufficiale sarà Boccia

Legge Sviluppo: il diritto al tempo indeterminato matura in 18 mesi Ma la norma transitoria darà tempo per disdire i rapporti in essere a pag.3

I mprese

Del Conca presenta “Valentina”

a pag.5

B SM

Frontalieri, al via la nuova stabilizzazione. E’ questa una delle novità più impattanti sul sistema economico contenute nella Legge Sviluppo. Ma quanti sono i frontalieri e, soprattutto, chi sono? Per la maggior parte di loro si tratta di italiani (o residenti in Italia) con competenze specifiche e qualifiche importanti, ed è per questo che le imprese li ricercano, oggi come ieri, per svilupparsi. In parallelo alla stabilizzazione dei contratti in essere (posticipata transitoriamente a luglio 2018, come proposto da ANIS, c’è però da capire quale sarà la dinamica delle nuove assunzioni, su cui la Legge Sviluppo incide in maniera marcata, creando un percorso differente dal presente, su cui come noto, non c’è stata condivisione con il mondo del lavoro. Bartolucci alle pagg. 6-7

L’importanza delle relazioni umane

a pag.9

spazio riservato all’indirizzo


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F ocus

Questione di num3ri

I numeri li ha forniti direttamente Federturismo e Federalberghi, quindi persone che operano nel settore. Nonostante tutti i disagi che hanno comportato le tante (e prolungate) ondate di caldo africano, l’estate 2017 verrà ricordata come quella che ha generato per l’Italia un giro d’affari di circa 22 miliardi di euro, il 2,2% in più sull’estate 2016. Altro dato interessante (e che contempla il numero 22) è quello dell’aumento degli arrivi in sei anni: circa il 22%. Ma c’è un 22 che in Italia pesa come un macigno: l’ultimo rapporto del Centro studi CNA, Piccole imprese e Pubblica amministrazione ha rilevato che la burocrazia costa agli imprenditori italiani 22 miliardi di euro l’anno. Fatti i debiti conti, si parla di 5 mila euro l’anno a impresa, 16 euro al giorno, 2 euro all’ora. Quanto uno stagista, o poco meno… Non occorre alzare il naso verso il cielo: basta vedere quanto sono coperte le persone in questo periodo. Dopo il gran caldo (con le ricadute positive, come detto, sull’economia italiana), ecco il contrappasso. Il sito riminiduepuntozero. it riporta che all’ombra dell’Arco d’Augusto non faceva così fresco in questo periodo da ben 22 anni. Nel frattempo ilfoglio.it ha dato un peso (economico) all’export italiano delle “Macchine ed apparecchi per le industrie di alimenti o di bevande”: i principali Paesi sono gli Stati Uniti d’America (22 milioni di dollari), Francia (22 milioni di dollari), Germania (21 milioni di dollari). La stampa tedesca ha dato vasta eco alla notizia di una donna americana con origini germaniche che quando passerà a miglior vita donerà 22 milioni di dollari a uno zoo di Colonia. Il 22 settembre, quando mancano 100 giorni alla fine dell’anno, sono nati, tra gli altri, la cantante Ornella Vanoni (1934), l’ex bobbista e pilota automobilistico sammarinese Dino Crescentini (1947), il tenore Andrea Bocelli (1958, lo scrittore Roberto Saviano (1979) e l’ex calciatore sammarinese Federico Nanni.

F inanza Ennesima rivoluzione in BCSM. Da Banca Centrale a Banca Mondiale: sarà un mese caldo per il sistema finanziario sammarinese. Mentre a San Marino tutti attendono di conoscere il nuovo Direttore Generale di Banca Centrale, Raffele Capuano (che proviene da Covip, quindi dal MEF italiano), l’Ufficio di Presidenza ha già convocato un secondo Consiglio Grande e Generale per la fine di settembre, nel quale verranno definite anche le sostituzioni del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, che dopo aver nominato il sostituto di Lorenzo Savorelli si è dimesso in toto. Se per Fabio Zanotti era un atto dovuto, visto che sarà chiamato alla presidenza di Cassa di Risparmio, meno scontate erano le dimissioni dei suoi colleghi, Sivlia Cecchetti, Aldo Simoncini e Antonio Kaulard. E così bisognerà sostituirli. Ma potrebbe non bastare: anche il Presidente Wafik Grais – che pare abbia perfino votato contro alla nomina di Capuano – è destinato ormai a lasciare il Monte Titano. Del resto, il rapporto tra lui e Savorelli andava oltre il normale lavoro, essendo stati incaricati assieme di traghettare Banca Centrale e il sistema intero oltre la crisi che da anni lo attanaglia. Una crisi che non sembra essersi affatto estinta, anzi: dal caso Asset alla si-

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A fine mese il CGG ad hoc, poi a ottobre il Meeting di Banca Mondiale

Rivoluzione in BCSM Anche Grais verso l’addio Capuano nuovo DG, ma il Consiglio Direttivo si è dimesso in toto

tuazione debitoria di Cassa di Risparmio, i problemi non sembrano pochi. Grais, dal canrto suo, non ha ancora ufficializzato nulla, ma già le voci sulle sue dimissioni si rincorrono e c’è già anche la

SPetrocelli econdo mandato confermato

Rettore dell’Università

Il Consiglio Grande e Generale ha scelto Corrado Petrocelli alla guida dell’Ateneo sammarinese per un altro triennio. “Sono stati premiati gli sforzi compiuti negli ultimi tre anni e gli obiettivi raggiunti grazie alla collaborazione e all’impegno convinto di tutta la comunità universitaria”. Così il Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Corrado Petrocelli, alla luce del rinnovo del suo incarico per un nuovo mandato,

confermato venerdì scorso dal Consiglio Grande e Generale. “Visto non solo il risultato, ma anche il dibattito che ha preceduto la decisione del parlamento sammarinese – prosegue l’accademico – non posso che esprimere soddisfazione. La stima di cui oggi gode l’Ateneo del Titano, sia in repubblica che fuori, ne è la testimonianza migliore. Questo ci sprona a perseverare nella linea intrapresa, verso traguardi sempre più ambiziosi”.

data dell’addio, ovvero a fine ottobre. Se così fosse, in pratica, tre dei protagonisti dell’estate bancaria, non arriveranno al classico panettone, ma nemmeno alle zucche di Halloween: Savorelli, Romi-

to (Carisp) e appunto Grais. Oltre ai membri del Consiglio Direttivo di Bcsm, che ora andrà rinominato praticamente per intero (la carica di Presidente non è ancora certa, ma manca pochissimo, pare). E questo avverrà nel Consiglio Grande e Generale di fine mese, convocato proprio per queste decisioni, visto che all’ordine del giorno figura questo unico punto, oltre alla relazione del Segretario Celli sulla situazione venutasi a creare in Banca Centrale. Esaurite queste pratiche, subito ci sarà un test importante, a livello internazionale: dall’11 al 16 ottobre, infatti, si svolgeranno a Washington gli Annual Meetings della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Un appuntamento a cui (Delibera nr 31 del Congresso di Stato del 7 ago-

P innevoluzione

sto) parteciperanno Simone Celli, Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio - Governatore del Fondo Monetario Internazionale per la Repubblica di San Marino; Andrea Zafferani, Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, il Lavoro - Governatore della Banca Mondiale per la Repubblica di San Marino; Dario Galassi, Direttore degli Affari Economici del Dipartimento Affari Esteri - Vice Governatore della Banca Mondiale per la Repubblica di San Marino; Giovanni Luca Ghiotti, Segretario d’Ambasciata, Dipartimento Affari Esteri. Oltre a loro, “la delegazione sarà integrata dai delegati della Banca Centrale della Repubblica di San Marino individuati con successiva deliberazione”. Chi saranno, al momento, è un rebus. DB

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni

di Daniele Bartolucci Il Gattuccio è un piccolo squalo, molto vorace, ma per niente pericoloso per l’uomo. Anzi, è abbastanza comune che venga perfino cacciato per cucinarlo in famiglia, come nella migliore tradizione sarda, dove è uno degli elementi fondamentali della “burrida”. A parte questo, come il Palombo, si cucina spellato

perché la sua “buccia” è immangiabile, ma è anche la sua caratteristica principale, che ne ha fatto la storia: la sua pelle è talmente ruvida che un tempo veniva essicata e utilizzata come carta vetrata, per levigare il legno, l’alabastro e perfino il rame. Un gatto ha sette vite? Il Gattuccio ne può avere molte di più, almeno come utilizzi, compreso quello più recente, di “mo-

dello” nei moderni e grandi acquari marini. Anche per questo è sempre stato cacciato dall’uomo, che lo insidia con lenze calate in profondità, dove vive, con esche anche voluminose, essendo un predatore. E’ pur sempre uno squalo, anche se non ha l’aggressività e la pericolosità dei parenti più grandi. Di qui anche il nomignolo affibbiatogli.


I stituzioni

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Dopo l’Assemblea Generale ANIS, invitato per l’insediamento del 1 ottobre

E’ Vincenzo Boccia l’Oratore ufficiale Il Presidente di Confindustria alla cerimonia dei nuovi Reggenti di Daniele Bartolucci

Sarà Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, l’Oratore ufficiale della cerimonia di ingresso dei Capitani Reggenti del prossimo 1 ottobre. La delibera di designazione è stata approvata dal Congresso di Stato questa settimana. Per Vincenzo Boccia si tratta di un gradito ritorno, avendo già presenziato, nel giugno scorso, all’assemblea generale dell’Anis In qualità di ospite d’onore. Anche in quella occasione il Presidente di Confindustria aveva evidenziato le analogie tra la situazione economica sammarinese e quella italiana, ribadendo il ruolo centrale dell’impresa per lo sviluppo dei Paesi. E aveva rimarcato come le associazioni industriali “non siano più difensori ma rappresentanti di interessi”, in quanto portatori di istanze che hanno un valore per l’intera collettività. Concetti che Boccia non esprime solo a nome della categoria che oggi rappresenta, ma che mette in pratica anche nella realtà imprenditoriale in cui opera, ovvero l’azienda di famiglia, la Arti Grafiche Boccia, di cui è Amministratore delegato: un’impresa che opera nel settore grafico da oltre 50 anni e che conta 160 dipendenti con un fatturato di oltre 40 milioni di euro, per un terzo realizzato all’estero. L’internazionalizzazione, quindi, è un’altra dinamica che Boccia conosce bene e che sicuramente ben rappresenta, in questa occasione istituzionale così come in quella pro-

posta da Anis, anche il rapporto tra Italia e San Marino, che può portare vantaggi a entrambi i Paesi. Il fatto che a sancire questi rapporti, oggi, venga chiamato direttamente il massimo esponente del mondo indutriale e imprenditoriale italiano, rappresenta poi un messaggio importante, che possa portare anche a interventi più concreti a favore di questo mondo (il manifatturiero e l’economia reale in generale) anche a San Marino. E’ ciò che auspicano anche gli imprenditori di Anis, che parteciperanno alla cerimonia del 1 ottobre, accogliendo l’invito del Governo. In questa occasione, infatti, si celebra l’avvicendamento dei Capitani Reggenti (nominati Matteo Fiorini ed Enrico Carattoni), ma con la scelta di Vincenzo Boccia si palesa anche il legame con l’industria,

quale componente fondamentale della società sammarinese. Ed è a questo proposito che il messaggio che ne traspare non può che essere positivo, stante anche le ultime vicissitudini che hanno portato, spesso, Governo e Industriali a fronteggiarsi su questi temi senza la necessaria condivisione. Se l’industria è così importante per il sistema Paese, tanto da venire privilegiata proprio in questo momento e omaggiata con l’invito al Presidente di Confindustria nel ruolo di Oratore ufficiale del 1 ottobre, è logico aspettarsi che da questa decisione discendano anche altri interventi. A partire dalla riapertura del dialogo, che Anis ha richiesto anche in questi giorni, con spirito costruttivo, perché le sfide a cui è chiamato il Paese sono urgenti e serve il contributo di tutti. E’ chiaro che, se

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il Governo dovesse continuare a presentarsi agli incontro con testi già scritti e decisioni praticamente già prese (come ha lamentato

proprio Anis riguardo al Dercreto attuativo della Legge Sviluppo, vedi articolopag. 6), questo dialogo non ripartirà mai. Se invece, le istanze degli Industriali saranno prese, come dice Boccia, perché “rappresentanti di interessi” che hanno un valore per tutta la collettività (a iniziare dall’occupazione, oggi in gran parte sostenuta proprio dal manifatturiero), allora questo dialogo potrà continuare e portare a risultati importanti. Gli stessi che stanno raccogliendo in Italia, con una ripresa sempre più marcata del PIL. Una ripresa che proprio il Presidente di Confindustria, ha commentato ricordando che “sono molti trimestri in cui i dati sono positivi in questo caso sono anche oltre le aspettative, il che significa che è l’effetto combinato di politica

economica che riattiva gli investimenti privati e una capacità di reazione di gran parte dell’apparato industriale del Paese”. Secondo Boccia, la crescita negli ultimi trimestri è anche il frutto delle riforme messe in campo dal Governo, su cui ha invitato la politica a “non smontare le riforme fatte fino a oggi che sono la causa di questi effetti”. Parafrasando, per riportare tutto al contesto sammarinese: il PIL dipende anche dalle riforme che la politica attua, riforme che gli imprenditori sanno bene dove devono incidere. Non è automatico, ma di solito - a partire dalla vicina Italia quando si fanno le riforme che vanno incontro alle esigenze delle imprese e queste sostengono tali interventi, gli effetti sul PIL sono positivi.


I mprese

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Grande attesa per “Globo Variaxis Plus XL”, una macchina “All in one”

Industrie Montanari nell’Alveo del design A Marmomac il gruppo sammarinese presenta un centro tavola di Alessandro Carli

Anche per l’edizione 2017 di Marmomac – la fiera leader per il settore marmo che lo scorso anno è stata frequentata da 1.650 aziende da 53 nazioni e dai 67mila operatori specializzati arrivati da 146 Paesi - presenterà “The Italian Stone Theatre”, il padiglione dedicato alla cultura, alla formazione e alle sperimentazioni con la pietra e le tecnologie, realizzato in parte anche grazie al Piano di promozione straordinaria del Made in Italy, in collaborazione con Ministero dello Sviluppo Economico, ICEItalian Trade Agency e Confindustria Marmomacchine. Curato dall’architetto Vincenzo Pavan e dal designer Raffaello Galiotto, “The Italian Stone Theatre” si è affermato come polo di cultura e sperimentazione, in cui le aziende italiane di materiali, tecnologie e macchinari dialogano per dar vita ad ambiziosi progetti con architetti e designer di fama mondiale. Un evento nell’evento che quest’anno – dal 27 al 30 settembre sempre a Verona Fiera - vedrà la partecipazione di Industrie Montanari: lo stesso Galiotto difatti ha incaricato il gruppo sammarinese di realizzare “Alveo”. Christian Montanari, Direttore Generale, lo illustra. “Una delle mission di Marmomac è quella di ‘far entrare’ il design e l’innovazione nella vita quotidiana. Pavan e Galiotto, prima della fiera, hanno individuato una serie di progetti internazionali e li hanno fatti realizzare da determinate aziende del settore che, naturalmente, rispondono a requisiti specifici”. E il pool di professionisti ha scelto anche Industrie Montanari. “Ci hanno chiesto di creare ‘Alveo’, un centro tavolo in quarzite verde, lavorato con una macchina a cinque assi”. I dischi hanno lavorato sulla lastra, ricreando un effetto ondulatorio alternato a una serie di fori, a forma ovoidale, di grande impatto visivo. Sempre in occasione della

fiera, il gruppo presenterà alcune novità. Soprattutto una, la Globo Variaxis Plus XL. “Qualche tempo fa un nostro cliente ci ha chiesto una macchina in grado di fare ‘alta produzione’ ma in spazi ridotti. L’azienda è specializzata nell’arredare jet privati e yacht, quindi un settore in cui si richiede grandissima precisione in quanto vengono utilizzati materiali prestigiosi. Non avendo le dimensioni per ospitare due macchinari, ci ha chiesto se eravamo capaci di realizzarne una che avesse tutte le caratteristiche e le funzioni di cui necessitava”. Una delle caratteristiche di Industrie Montanari è proprio quella di realizzare un prodotto ‘su misura’, dedicato quindi alle singole esigenze dei clienti. E anche questa volta non è mancata la risposta. “Il reparto di ricerca e sviluppo ha lavorato per individuare la macchina che riassumesse tutte le caratteristiche richieste e dopo un mese e mezzo ci ha portato il progetto”. Due macchine in uno quindi, che si estende su una superficie di circa 56 metri quadrati (8 metri x 7 metri). “Si tratta di un prodotto completamente automatizzato ed è composto da un tavolo con superfice superiore in legno e da uno in alluminio, intervallati da uno spazio”. Una fresa e

un centro di lavoro “all in one” quindi. “E’ stata studiata e creata per unire le esigenze di una fresatrice e quella di un pantografo: gestisce in maniera automatica,

la fase di taglio, fresatura e lucidatura. Grazie al manipolatore, solleva e sposta il pezzo tagliato posizionandolo sul tavolo in alluminio con ventose, senza l’aiuto

inserisce anche Globo Variaxis Plus XL. Tra le varie opzioni difatti c’è anche quella della “simulazione”. “Lavorando su due tavoli diversi, può accadere che un progetto possa incontrare qualche ostacolo. Il passaggio dal ‘disegno’ al prodotto materico non sempre è lineare. In questo senso, la ‘simulazione’ aiuta a individuare possibili attriti tra i pezzi”. Nello stand Industrie Montanari presente a Marmomac, 264 mq, anche altre novità. “Abbiamo rivisitato e ottimizzato ‘Contor 360 4 assi’, un centro di lavoro che gestisce le movimentazioni automatiche di tutti gli assi, ‘Discovery 5 assi plus’ e ‘Astra 5 axis’, oltre alle taglierine. Negli anni abbiamo sempre dato importanza alla semplificazione dei software per tutte le fasi della programmazione”.

dell’operatore, riducendo i tempi morti. Con il cambio utensile automatico è possibile gestire sia dischi di diversi diametri che numerosi utensili con differenti profili, garantendo un elevato grado di flessibilità produttiva”.Il tecnico, una volta sistemato il pezzo, avvia il programma e aspetta il prodotto finito, come ad esempio un top. Grandi attenzioni sono state dedicate anche al software. “Stiamo entrando nella fase di ‘Industria 4.0’ – prosegue il direttore generale – che per noi significa anche mettere a sistema tutte le macchine che abbiamo venduto nel mondo (sono oltre 10 mila, ndr). Attraverso la Rete, siamo in grado di monitorarle: dall’head quartier di San Marino abbiamo la possibilità di sapere se stanno lavorando, se hanno problemi e le loro performance”. In questo filone si

P remio Rotary Francesca Michelotti: “Il settore privato, in particolare il mondo delle imprese, si affida ai più bravi”

Nella cornice del “Premio Rotary”, riservato ai giovani maturati nei Licei Sammarinesi che hanno ottenuto il massimo dei voti (Federica Gatti, Noemi Gerbasi, Silvia Ugolini, Elena Bernardini, Diego Cardinali, Ludovica Ghinelli, Elia Gianni, Davide Guerra, Dalida Lazzari, Chiara Renzi, Nicole Tabarini, Annalisa Taddei, Michele Berardi, Nicola Berardi, Chiara Favoni, Giulia Forcellini, Giulia Guidi, Cecilia Rossini, Virginia Favoni, Irene Mazza, Giulia Mazzini, Francesca Rosati e Anna Suzzi Valli), la dottoressa Francesca Michelotti ha tenuto un’applauditissima lectio magistralis su “San Marino fra tradizione e innovazione: l’imperativo dell’eccellenza”, soffermandosi sul valore e sul significato del merito” e

dell’eccellenza nell’attualità e nella storia passata della Repubblica. Nella sua orazione, l’ex segretario di Stato alla cultura ha toccato anche l’importanza del tessuto imprenditoriale del Titano. “Il settore privato, in particolare il mondo dell’impresa, è sempre stato saggiamente

immune dai pregiudizi sul merito: si affida ai più bravi. Solo così l’azienda prospera e produce profitto, profitto che si riverbera in valori sociali quali la sicurezza del lavoro, migliori redditi ai dipendenti, più diffusa capacità di spesa e, attraverso la fiscalità, migliore andamento

dei conti pubblici e quindi più risorse per lo stato sociale e per potenziare quei settori, come la scuola, la salute, la tutela ambientale, in grado di accrescere sviluppo economico e benessere sociale, contrastando l’insorgere dei fattori che creano disuguaglianza”. AC


I mprese

FIXING - Anno XXV - n.34 - Venerdì 22 Settembre 2017

di Alessandro Carli

Bellezza che incontra bellezza, quasi a voler formare – riuscendoci - una crasi di assoluta eccellenza. Il Gruppo Del Conca, dopo le sensuali fanciulle disegnate da Milo Manara e la morbida Fujiko di Lupin the third, prosegue il suo viaggio nell’universo femminile. Svelare il nome? Non ancora. Diamo qualche indizio. Di lei si sa che fa di cognome Rosselli, e che è domiciliata a Milano, in una casa di via De Amicis, numero civico 45. E’ nata il giorno di Natale del 1942 ed ha esordito nel 1965 e, per ammissione rilasciata dallo stesso “padre” al giornalista Alberto Cassani, si ispira a Louise Brooks. L’attrice però, in un carteggio con l’autore, non la prese subito così bene, anzi. “Mi aveva risposto dicendo che i disegni erano mistificatori. Però io le ho scritto ancora dicendole che non volevo raccontare la sua vita, che avevo inventato un’altra storia… Abbiamo fatto pace rapidamente” . Ultimo segno distintivo, le macchine fotografiche a medio formato (quelle che fanno immagini quadrate) che la ragazza – davvero bellissima - ha utilizzato: Rolleiflex biottica, ma anche la Rolleiflex SL66 e l’Hasselblad. Il padre è il Maestro Guido Crepax, lei si chiama Valentina e sarà la protagonista della nuova collezione, davvero glamour, che il Gruppo Del Conca presenterà a Cersaie 2017, in programma alla Fiera di Bologna dal 25 al 29 settembre. Un progetto “nato” proprio al Salone Internazionale della Ceramica quando un responsabile dei lavori del Maestro, dopo aver visto la qualità messa in campo per i progetti “Manara” e “Lupin III”, cercò il Gruppo sammarinese per proporre “la ragazza dal caschetto”. Paolo Mularoni, Presidente di Ceramica Faetano Spa, entra nei dettagli. “La collaborazione con l’archivio Crepax – che conserva i lavori e i disegni originali del Maestro - è nata qualche anno fa. Dopo un periodo di gestazione, del tutto naturale in

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Mularoni: “Illustrazioni che permettono ai progettisti di realizzare un arredo caratterizzato”

Del Conca e Guido Crepax Incontro tra eccellenze A Cersaie di Bologna verrà presentata la nuova collezione dedicata a “Valentina”

quanto ‘convincere’ gli artisti a ‘passare’ dal disegno alla ceramica richiede un certo tempo, abbiamo avviato questo progetto, che verrà presentato in anteprima a Cersaie”. Un progetto che, dopo le fanciulle di Manara e la Fujiko di Lupin, per Ceramica Faetano sta diventando un “classico”. “E’ certamente un segno ‘riconoscibile’ di un settore della nostra produzione – prosegue il Presidente -. Ci piace dare un valore aggiunto al prodotto attraverso un contenuto artistico che ci riporta alla ceramica più ‘tradizionale’, quella di ‘altri tempi’, quando cioè era un elemento più ‘decorativo’. L’idea che caratterizza questa produzione è quella di realizzare una ‘linea’ che, ispirandosi al mondo dell’arte, diventa in qualche modo un ‘pezzo unico’. Per noi è un onore essere al fianco di nomi così famosi e importanti. E’ chiaro che parliamo di prodotti di nicchia, piuttosto

particolari. Sono comunque illustrazioni che permettono ai progettisti e ai clienti di realizzare un ‘arredo’ piuttosto caratterizzato. I grandi volumi li facciamo con linee più convenzionali, però allo stesso tempo ci piace stimolare ed emozionare i clienti”. Con “Valentina” il Gruppo Del Conca unisce qualità, tecnologia e caratteristiche tecniche di assoluta eccellenza all’altrettanta eccellenza artistica (e decisamente glamour) della penna di Crepax. La collezione: due decori disponibili Caratterizzata dal classico bianco e nero, “Valentina by Guido Crepax” è disponibile in due decori. Il primo, 50 cm x 20 cm da posare in verticale, dominato dalla splendida fisicità del personaggio, e il secondo, 20 cm x 50 cm da posare in orizzontale, dove lampi di rosso rimandano alla cura dell’autore per il dettaglio e alla rottura che il suo

segno ha rappresentato nel panorama del fumetto mondiale. E se da un lato campeggia la fisicità di Valentina, dall’altro i toni del rosso cat-

turano lo sguardo sui dettagli che Crepax amava enfatizzare e che la stessa Ceramica Del Conca ha voluto far emergere.

Non solo piastrelle ma anche una mostra In occasione di Cersaie 2017, il Gruppo allestirà anche una mostra che avrà come protagonista una selezione delle pagine più belle di Guido Crepax da cui sono tratte le immagini che animano le creazioni di Del Conca. La mostra è composta da 10 tavole tratte da alcune tra le più intriganti storie di Valentina e realizzate negli anni ‘60 e ‘70 con la tecnica più congeniale a Crepax della china nera su cartoncino Schoeller. I visitatori potranno apprezzare, dal 25 al 29 settembre, il caratteristico montaggio cinematografico del Maestro scomparso nel 2003, spaziando a 360 gradi tra fumetti, illustrazioni, grafica pubblicitaria e oggetti di design.

C ersaie 2017 Il doppio manifesto: uno per la ceramica e uno per i prodotti dell’arredo-bagno Una eccezione per Cersaie, ma per sottolinearne al meglio la sua natura duale. Se ogni fiera internazionale ha sempre un solo manifesto per anno, Cersaie per questa edizione 2017 – la 35esima della sua storia – ne ha due diversi, ciascuno riferito ai suoi settori espositivi di riferimento: i rivestimenti in ceramica ed i prodotti dell’arredo bagno. Quello della ceramica, come tradizione da otto anni, nasce dal Concorso Beautiful Ideas dove gli studenti dell’IED di Milano, dell’ISIA di Urbino, del NABA di Milano e della Seconda Università di Napoli - con il corso di studio in Design e Comunicazione – hanno presentato 105 progetti. Molteplici chiavi interpretative frutto della freschezza degli studenti, tra i quali la giuria composta da Anna Steiner, Gigi Colin, Aldo Colonetti ha individuato come più rappresentativo quello di Fabrizio Mariani ed

Enrico Montecchi, studenti della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Il titolo della loro interpretazione è Polimorfo perché “la ceramica esce dal formato tradizionale per divenire altro, l’evoluzione delle tecnologie e del design la proiettano nel futuro, la ceramica in costante metamorfosi. L’elaborato grafico è stato progettato partendo dalle forme pure del quadrato, cerchio e triangolo, fuse tra di loro col fine di creare una geometria viva, in evoluzione; le finte prospettive permettono inoltre un dialogo aperto con ogni utente, in grado di essere interpretate in maniera non univoca”. Per il manifesto dell’arredobagno il concept è sviluppato lungo un altro percorso, partendo da due concetti fondamentali quali ‘vita’ e ‘design’. I molteplici settori merceologici – diversi ma strettamente correlati tra loro – che compongono il mondo dell’arredoba-

gno di tutto il mondo che espone a Cersaie hanno in comune diversi aspetti, che spaziano dalle eccellenze tecnologiche dei propri prodotti alla cura della persona, dall’attenzione all’ambiente - che inizia in fabbrica per arrivare nel momento dell’uso – fino alla bellezza e funzionalità dei prodotti stessi. “L’acqua è moda” è l’headline che sintetizza il mondo dell’arredobagno che espone a Cersaie: non c’è vita senza acqua, così come è il design che crea tendenze e moda. E proprio dalla fusione tra queste due entità che nasce l’eccellenza dei prodotti in esposizione al Salone di Bologna. L’immagine - ideata dall’agenzia Interpromex Comunicazione - è una forma astratta, ricca di energia, che gioca con l’immaginazione di ciascuno e che può ricordare un abito o un drappeggio: vestito per la persona o per l’abitare.


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Aavoro L ttualità

A NIS

FIXING FIXING - Anno - Anno XXVXXII - n.34 - n.21 - Venerdì - Venerdì 22 30 Settembre Maggio 2017 2014

Il loro numero è direttamente collegato all’economia dell’antica Repubblica: dim

“Il Governo deve cambiare il metodo del confronto sul futuro del Paese”

Stabilizzazione dei frontalie

La Legge Sviluppo impone la trasformazione dei rapporti di lavoro da Passa, comunque, la proposta ANIS di una norma transitoria per dare

INCIDENZA DEI LAVORATORI FRONTALIERI SULL’O

di Daniele Bartolucci

“Restano tutte le perplessità sulla Legge Sviluppo e il metodo del Governo non è cambiato”. La posizione di ANIS, quindi, non è cambiata, anche se “auspichiamo una nuova fase di confronto con il Governo sui temi più importanti per il Paese”. Quel confronto che invece non c’è stato sulla Legge Sviluppo, approdata in Consiglio Grande e Generale per l’approvazione in seconda lettura, “dopo mesi di acceso dibattito in cui ANIS ha ribadito la propria contrarietà, sia sul contenuto che sul metodo, con cui è stato portato avanti il provvedimento”. Di qui il commento: “Restano purtroppo tali le nostre perplessità sull’impostazione della normativa, riferita soprattutto al mercato del lavoro, che non è stato possibile odificare in base alle reali necessità delle imprese che rappresentiamo. Eccezion fatta per la nostra proposta di emendamento per inserire una norma transitoria, così come è sempre stato fatto in passato, relativamente alla stabilizzazione dei lavoratori frontalieri: per cui siamo soddisfatti del fatto che sia stata accolta dal Consiglio Grande e Generale”. Riguardo al metodo di confronto, invece, “facendo memoria delle recenti - e accese discussioni con il Governo, che non hanno portato a soluzioni condivise sui diversi temi, riteniamo indispensabile l’apertura di una nuova fase di condivisione sulle scelte strategiche che riguardano il futuro del Paese, a iniziare dai Decreti attuativi della suddetta Legge. Come lo è il Sistema Previdenziale, su cui grava l’urgenza di una riforma complessiva

delle pensioni e del welfare in generale. Allo stesso modo, per quanto riguarda il mondo imprenditoriale che rappresentiamo, sono strategici il futuro del Sistema Bancario, della Camera di Commercio e l’avvio dell’Agenzia per lo Sviluppo e dello Sportello Unico per le Imprese, l’introduzione del sistema IVA”. Tutti temi su cui ANIS vuole “avanzare istanze e proporre soluzioni nell’ambito di quel “fare sistema” che, purtroppo, dopo tante parole non ha ancora trovato concretezza. L’auspicio era che, dopo le difficoltà di dialogo riscontrate e al contempo generate dalla Legge Sviluppo, anche il Governo si presentasse a questi tavoli con un atteggiamento costruttivo, così come farà ANIS, condividendo fin dall’inizio gli obiettivi e, costruendo assieme, pur nel rispetto dei ruoli, gli interventi di Legge. Purtroppo”, rilevano gli Industriali, “il metodo non è affatto cambiato, tanto che nel primo pomeriggio (del giorno stesso in cui si è aperto il dibattito in Aula, ndr) sono stati inviati i suddetti Decreti attuativi: ancora una volta veniamo invitati a discutere di un intervento già deciso, senza confronto alcuno. Un testo che viene sbandierato come semplice bozza, come sempre, ma che appare già blindato, se non altro dalla tempistica: ci sono due settimane di tempo perché la legge entri in vigore, ma la prima convocazione sarà la prossima settimana”. Tempi molto molto stretti, insomma, tanto che ANIS si chiede se “c’è tutto il tempo per modificarlo o al massimo potremo cambiare le virgole?”.

Al via la nuova stabilizzazione dei lavoratori frontalieri, ma con una norma transitoria che permetterà alle imprese di avere il tempo necessario per decidere se i rapporti di lavoro in essere debbano proseguire o meno. La proposta di ANIS, quindi, è stata accettata dal Consiglio Grande e Generale e la Legge Sviluppo è stata emendata, almeno nella parte più impattante, quella che riguarda i frontalieri già assunti. Non cambia, invece, l’impostazione ideata dal Governo e in particolare dal Segretario di Stato all’Industria e al Lavoro, Andrea Zafferani, sul futuro del mercato del lavoro, ovvero sulle nuove assunzioni. Stabilizzati, ma a partire dall’anno prossimo Nella versione deliberata dalla Commissione, la stabilizzazione dei lavoratori frontalieri sarebbe dovuta avvenire quasi in automatico per tutti, anche per i rapporti in essere, ovvero attivati in base non solo ad esigenze pregresse delle imprese, ma con regole diverse, che prevedevano la possibilità del non rinnovo. Per dare a dette imprese la possibilità di valutare caso per caso, ovviamente riferiti solo ai lavoratori già assunti (per i futuri, varranno le nuove regole, ovviamente), ANIS ha richiesto due piccole ma sostanziali modifiche, che il Governo ha proposto come emendamenti in seconda lettura. La prima è una norma transitoria, così come già avvenuto in occasione delle precedenti stabilizzazioni: “I lavoratori non iscritti alle liste di avviamento al lavoro titolari di rapporto di lavoro a tempo determinato nel corrente anno (2017) che abbiano lavorato ininterrottamente presso la stessa impresa nella Repubblica di San Marino da periodi antecedenti il 31 dicembre 2016, e che avranno il loro rapporto di lavoro confermato entro il 30 giugno 2018, avranno tale rapporto di lavoro trasformato a tempo indeterminato

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

Dipendenti

18.217

18.654

19.339

20.104

20.083

19.956

19.500

Indipendenti

2.194

2.101

2.074

2.050

1.998

1.934

1.934

Totale Occupati

20.411

20.755

21.413

22.154

22.081

21.890

21.434

Disoccupati

550

517

477

501

728

808

896

20.961

21.272

21.890

22.655

22.809

22.713

22.330

5.644

5.685

6.230

6.653

6.399

6.159

5.713

27,65%

27,39%

29,09%

30,13%

28,98%

28,14%

26,65%

Totale Forza Lavoro Frontalieri Frontalieri/ Occupati

2

Elaborazione dati a cura di San Marino

RAFFRONTO LAVORATORI/FRONTALIER Settore privato

Soggiornanti nel privato

Frontalieri nel privato

Dirigenti e assimilati

287

5

96

Responsabili ed Esperti di settore

871

8

346

1

Impiegati specializzati e Tecnici

3.179

34

1.138

1

Impiegati operativi

2.580

36

589

Operai caporeparto

84

0

30

Operai specializzati e Tecnici

2.519

23

1.186

Operai qualificati

2.561

64

1.103

Operai generici e Commessi

3.283

526

845

Altri

117

1

32

Totale

15.481

697

5.365

Se pu

3

Elaborazione dati a cura di San Marino Fixing. Fonte Uffi

a decorrere dal 1 luglio 2018”. La seconda, invece, va a modificare un altro articolo, che diventa: “I lavoratori non iscritti alle liste di avviamento al lavora, fermo restando quanto previsto al comma 9, godono dei medesimi trattamenti normativi dei lavoratori iscritti alle liste di avviamento al lavora, anche rispetto alla durata dell’assunzione, del conseguente permesso di lavora ed al periodo necessario per la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. I lavoratori non iscritti alle liste di

avviamento al lavoro che hanno già raggiunto, presso la stessa impresa, il periodo di cui all’art.13, comma 1, del Decreto Legge n. 156/2011, acquisiscono il diritto all’assunzione a tempo indeterminato a decorrere da 1 luglio 2018”. Frontalieri, dopo la crisi ora sono in aumento San Marino ha sempre rappresentato, al pari delle imprese, un luogo ideale per i lavoratori, che qui hanno potuto trovare – soprattutto negli anni scorsi – migliori con-

dizioni contrattuali e anche maggiori tutele. Ma non è un vantaggio unilaterale: la crescita economica della piccola Repubblica ha aumentato in maniera esponenziale la necessità di manodopera specializzata, che ovviamente superava l’offerta interna, per cui le imprese sammarinesi hanno sempre “pescato” nel mercato esterno, in particolare quello italiano, per soddisfare questa rinnovata richiesta, necessaria al loro sviluppo. Una tendenza che si è confermata fino almeno al 2008,


L avoro

FIXING - Anno XXV XXII -- n.34 n.21 -- Venerdì Venerdì 22 30 Settembre Maggio 2014 2017

minuiti con la lunga crisi, in aumento oggi che il manifatturiero sta ripartendo

eri a partire da luglio 2018

determinato a indeterminato dopo 18 mesi, come per i sammarinesi e alle imprese il tempo necessario per disdire i contratti già in essere

OCCUPAZIONE SAMMARINESE 2012

2013

2014

2015

2016

2017

19.011

18.739

18.408

18.340

18.573

19.126

1.914

1.889

1.891

1.869

1.830

1.783

20.925

20.628

20.299

20.209

20.403

20.909

1.145

1.336

1.437

1.511

1.424

1.295

22.070

21.964

21.736

21.720

21.827

22.204

5.460

5.360

5.172

5.156

5.252

5.417

26,09%

25,98%

25,48%

25,51%

25,74%

25,91%

o Fixing. Fonte Ufficio Programmazione Economica, Centro Elaborazione Dati e Statistica

RI PER QUALIFICA

ettore ubblico

Soggiornanti nel pubblico

Frontalieri nel pubblico

Totale frontalieri

72

0

4

100

1.031

3

29

375

1.121

8

10

1.148

568

0

0

589

29

0

0

30

449

0

0

1.186

180

0

0

1.103

133

0

0

845

62

0

9

41

3.645

11

52

5.417

ficio Programmazione Economica, Centro Elaborazione Dati e Statistica, Dati Luglio 2017

quando (vedi tabella) si è raggiunto il massimo numero di lavoratori frontalieri occupati, ovvero ben 6.353, in concomitanza alla massima espansione dell’economia sammarinese. Allo stesso modo di quest’ultima, però, la flessione dettata dalla lunga crisi è stata inesorabile e se si guardano i dati statistici, come più volte rilevato anche su queste pagine, a pagarne le conseguenze sono stati proprio e soprattutto i lavoratori frontalieri: quasi 1.600 di loro, tra il 2009 e il 2015 non lavorava-

no più sul Titano. Come detto, il numero di frontalieri sembra direttamente collegato all’economia sammarinese, a riprova del fatto che le imprese che li assumono lo fanno per aumentare le proprie competenze interne per affrontare le sfide sul mercato. E così, dal 2015 a oggi, periodo che sta segnando un’inversione di tendenza per l’economia sammarinese, anche il numero dei frontalieri è tornato a crescere, attestandosi a luglio (fonte UPECEDS) a ben 5.417.

Risorsa indispensabile per le imprese Al di là del discorso quantitativo (comunque siamo nell’ordine di circa un occupato su quattro), il fenomeno del frontalierato va analizza-

to sotto il profilo qualitativo: la maggior parte di questi lavoratori, infatti, occupa posizioni di rilievo nelle aziende, soprattutto nel manifatturiero, dove è necessaria una manodopera molto qualificata.

E non è un caso che la ripresa di questo settore coincida con un aumento dei frontalieri, anche se il dato più importante è che, al contempo, aumenti anche l’occupazione interna. E’ infatti il manifatturiero ad occupare la maggior parte dei sammarinesi, ad eccezione della Pubblica Amministrazione ovviamente. E infatti, nel momento in cui stanno aumentando le industrie, diminuisce anche la disoccupazione. Per questo è comprensibile la preoccupazione di ANIS, in questo caso – ed è sintomatico - unita a quella dei sindacati, per le conseguenze che avrà la Legge Sviluppo sul mercato del lavoro. La proce-

7

dura ideata dal Governo per le nuove assunzioni, infatti, prevede la possibilità di assumere i frontalieri direttamente, ma ad un costo del 4,5% in più. Costo aggiuntivo che, in teoria, si può evitare se la mansione richiesta non è presente nelle liste di avviamento al lavoro. Ovviamente per un’azienda i criteri sono molteplici, per cui pur trovando nelle liste una persona con la mansione giusta, non dovesse avere gli altri requisiti richiesti, l’unica strada è pagare di più per poter assumere un frontaliere. Su questo tema, il Decreto attuativo appena presentato in bozza, diventa fondamentale.


8

M obilità

FIXING - Anno XXV - n.34 - Venerdì 22 Settembre 2017

Successo anche per il primo E-Rally dedicato solo alle auto elettriche

XII Ecorally: sul podio il rispetto per l’ambiente Ben 30 equipaggi su auto a basso impatto: primi Ventura e Guerrini

C ovini Day Si presenta a San Marino

di Daniele Bartolucci

Si sono conclusi domenica 17 settembre a San Marino con la cerimonia di premiazione il 12esimo Ecorally San Marino, il primo E-Rally e il nono Ecorally Press, competizioni di regolarità su strada dedicate ai mezzi a basso impatto ambientale, che in Italia rappresentano l’8,58% del circolante autovetture: 2.211.368 (5,84%) a doppia alimentazione benzina – GPL, 911.246 (2,41) a doppia alimentazione benzina – Metano, 117.433 (0,31%) ibride benzina, 5.743 (0,02%) elettriche e infine 3.332 (0,01%) ibride gasolio. In crescita, rispetto al 2016, quando su un circolante autovetture di 37.351.233 di unità, le alternative valevano l’8,33%. La gara: da San Marino ad Arezzo e ritorno Le 30 auto in gara - tutte a basso impatto ambientale come da specifico regolamento - nel 12esimo Ecorally svoltosi il 16 e 17 settembre, dopo le verifiche tecniche della prima mattina del sabato, sono partite a un minuto di distanza l’una dall’altra alle 10.31 dal Multieventi Sport Domus di San Marino, hanno attraversato il Parco naturale di Montecchio, Talamello, Sant’Agata Feltria, Badia Tedalda e Pieve S. Stefano, con sosta a Sansepolcro per la ricarica dei veicoli elettrici. Gli equipaggi hanno poi proseguito per Santa Fiora e Tavernelle con arrivo alle 19.12 in Piazza Grande ad Arezzo, dove i mezzi sono rimasti parcheggiati in parco chiuso durante la notte. La domenica mattina alle 7.31 è avvenuta quindi la partenza del primo equipaggio da Arezzo per il percorso di ritorno, che ha toccato Palazzo del Pero e Badia Ficarolo per sostare ancora a Sansepolcro per un’ennesima ricarica dei veicoli elettrici, poi il Valico di Viamaggio, Perticara, Montetiffi e Ponte Uso per rientrare nella Repubblica del Titano e tagliare il traguardo finale alle 13.22 (primo equipaggio) a San Mari-

la C6, il bolide a sei ruote

Tutto pronto per il “Covini Day” a San Marino. L’occasione, unica, per ammiodare e provare le supercar a sei ruote ad elevatissime prestazioni modello Covini C6 realizzata con tanta passione e maestria italiana dalla Covini Engineering di Piacenza. Una piacevole

no, al Multieventi Sport Domus, punto scelto per l’arrivo di questa edizione 2017. I veicoli, pur con le caratteristiche suddetto, sono tutti di uso comune, a dimostrazione del fatto che è già possibile muoversi ogni giorno inquinando pochissimo, hanno raggiunto la Repubblica del Titano dopo avere percorso 314 chilometri a basso impatto ambientale, suddivisi in 4 tappe e 15 settori di gara, con 8 prove segrete a velocità media imposta rilevate con fotocellula, 3 riordini – a Sansepolcro e Arezzo - e 24 pressostati di rilevamento del tempo. Classifiche e premiazioni Per il 12° Ecorally, primi classificati Nicola Ventura e Guido Guerrini, Ecomotori Racing Team, su Nissan Leaf, secondi classificati Walter Fuzzy Kofler e Franco Gaioni su Tesla Model 90D, Autotest Motorsport, terzi Massimo Liverani e Fulvio Ciervo, Montecarlo Engineering Racing Team, scuderia Unione Gas Auto My En su Alfa Ro-

meo Giulietta a GPL. La classifica è valida anche per il Campionato Italiano ACI Sport 2017 di Regolarità per Energie Alternative e Rinnovabili. Le categorie di veicoli coinvolte: IIIA, VII e VIII, ovvero elettrici, ibridi elettrici e altri veicoli ad energie alternative, quali mono e bifuel gassosi (GPL e metano), biocarburanti. Nella classifica Coppa FIA internazionale E-Rally di Regolarità riservato ai veicoli elettrici (EV), Plug Ibridi (PHEV), elettrici ad autonomia estesa (EREV) e Fuel Cell (FCEV)., invece, c’è un ex aequo: primi a pari merito Walter Fuzzy Kofler / Franco Gaioni su Tesla Model 90D, Autotest Motorsport e Nicola Ventura / Guido Guerrini, Ecomotori Racing Team, su Nissan Leaf. Terzi Kadin Dedikov e Pavlov Georgi, Vivi Altotevere Eco Team su Renault Zoe R90. Il 9° Ecorally Press si è invece svolto in collaborazione con Consorzio Ecogas e Assogasliquidi/Federchimica, partner tecnici Energas, My En e Zetagas. Una competizione

nella quale potevano gareggiare gli equipaggi composti da giornalisti, vede sul podio più alto per il secondo anno consecutivo Paolo Benevolo e Fabrizio Giamminuti, Aci Onda Verde, su Toyota CHR, secondi Omar Frigerio e Renato Gaggio, in gara per Ecomotori.net, su Nissan Leaf, terzi Mario Montanucci Pignatelli e Annalisa Zortea, Protecta – Ecoedizioni Internazionali, su Toyota FJ Cruiser Bio Drive a metano. Trofeo Nello Rosi, in collaborazione con Unione Gas Auto ed Ecomobile, è andato invece al giornalista Luigi Massari e a Conti Editore,

storica realtà giornalistica del mondo dell’automobilismo e dei motori. I partner dell’evento: tanti gli italiani L’Ecorally San Marino si svolge con la collaborazione della Uiga – Unione Italiana Giornalisti Automotive e dell’Automobile Club di Arezzo, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare della Repubblica Italiana nonché della Segreteria di Stato al Territorio e Ambiente e della Segreteria di Stato allo Sport della Repubblica di San Marino. Numerosi i partner tecnici - fra i quali

giornata ad alta tecnologia in un centro sportivo di eccellenza. La location, non a caso, scelta da Eccellenze Sammarinesi, che ha promosso questo evento eccezionale. La manifestazione si svolgerà al Beach Planet in zona La Ciarulla domenica 24 settembre dalle 10 alle 18.

Aboca di Sansepolcro, BRC Gas Equipment di Cuneo, Banca Cis di San Marino, Zannoni Carburanti di Forlì, Puntogas e Slime di Albano Laziale, PowerJet di Bari e Oxigas di Forlì, oltre a MG12 Network - che hanno messo a disposizione auto e carburanti ecologici, ausili di guida, location e strutture. La gestione tecnico-regolamentare è a cura della F.A.M.S. (Federazione Auto Motoristica Sammarinese) e A.C.I. Arezzo, tramite i propri Ufficiali di Gara; i rilevamenti cronometrici sono della F.S.Cr. (Federazione Sammarinese Cronometristi).


I mprese

FIXING - Anno XXV - n.34 - Venerdì 22 Settembre 2017

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Stacchini: ”Ogni persona deve essere messa nelle condizioni di stare bene”

Il ruolo e l’importanza delle relazioni umane BSM: il 15 settembre le filiali hanno accolto i figli dei dipendenti di Alessandro Carli

Lo stupore iniziale, motivatissimo, dopo pochi attimi si è sciolto in un arcobaleno di sorrisi. Sorrisi con le labbra ma anche – ed è più raro – con gli occhi. La stessa luce che si riverbera in quelli di Sandra Stacchini, Responsabile delle Risorse Umane di Banca di San Marino, che riflettono ancora le immagini e i colori del primo evento del progetto “B-Family”, un open afternoon dedicato alle famiglie dei dipendenti che l’istituto ha organizzato venerdì 15 settembre. Il punto, o meglio, lo spunto di partenza lo illustra direttamente Sandra Stacchini: “Con ‘Figli al lavoro’ (questo il titolo della prima iniziativa che si inserisce in un ciclo di eventi dedicati a famiglia e lavoro, ndr), volevamo ridurre le distanze tra i lavoratori e i loro affetti più stretti, cercando di far collimare una parte del tempo che una persona impiega in casa con quello dedicato alle attività professionali. In tutte le filiali e gli uffici di Banca di San Marino, dalle 14.30 e sino alla chiusura, genitori e figli hanno condiviso spazi, tempo e lavoro”. B-Family come “Banca-Family” ma anche come “BeFamily”. E’ corretto? ““Siamo per DNA una ‘famiglia’ come Banca, ma vogliamo essere famiglia ‘Be Family’ a 360 gradi. Essere persone e realtà complete. La libertà di gestire il lavoro in base agli impegni familiari è un plus già consolidato negli Stati Uniti d’America, ma che appartiene anche alla storia del nostro istituto: abbiamo nel DNA una naturale predisposizione alle relazioni sociali. E’ stato quasi per germinazione spontanea quindi rendere per un pomeriggio la nostra banca ‘trasparente’ agli occhi dei familiari”. Possiamo quindi parlare di “Famiglia al lavoro”? “Questi progetti hanno l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza all’azienda, ma anche quello di assegna-

re al dipendente un ‘doppio’ ruolo’, quello di lavoratore e quello di genitore. Ma è anche un modo per far emergere gli aspetti più umani, quelli legati alla sfera affettiva. Senza dimenticare il rafforzamento dell’immagine dell’azienda: le persone che sono state accolte hanno trovato un clima informale, più leggero. Parlerei di una sintesi tra la ‘cultura della identificazione’ e il coinvolgimento affettivo”. Una filosofia, un modus operandi, che ha ricadute anche pratiche… “Certamente. E’ consolidata la teoria che un lavoratore felice crea un clima più sereno all’interno dei luoghi in cui opera. Un dipendente sereno è in grado di risolvere i problemi e gli impegni con più facilità. Questo, per un’azienda, si traduce in maggior produttività”. Questa l’analisi vista da “dentro”. Ma com’è stata percepita dai figli del personale? “E’ stata particolarmente apprezzata dai familiari, ma anche dagli stessi clienti che, dopo aver capito quello che stava accadendo, hanno gradito l’iniziativa e il clima che si è respirato”. BSM, da tempo, affida buona parte della comunicazione ai social… “Oltre agli apprezzamenti detti a voce, moltissimi com-

menti sono stati postati sulla nostra pagina ufficiale di Facebook. Tutte parole positive. I feedback ci hanno fatto capire che l’evento è ‘arrivato’, è piaciuto e soprattutto è stato capito”. Nello specifico, cosa hanno fatto i bambini? Difficile pensarli per diverse ore dietro a una scrivania… “Per i più piccoli, ma non solo, le attività che vengono svolte in una banca sono misteriose, o più semplicemente difficili da capire, anche per il linguaggio tecnico che viene impiegato, spesso in lingua inglese. Abbattere idealmente i muri ha permesso ai bambini di vedere cosa fa il proprio genitore quando lavora, che linguaggio utilizza, le decisioni che prende, ma anche come si relaziona con i colleghi, o che tono di voce usa. Ovviamente è impensabile ‘tenerli a lezione’ seduti su una sedia, quindi sono stati creati una serie di momenti ‘più itineranti’. Sono stati accompagnati a visitare i singoli uffici, le stanze in cui si tengono le riunioni e il caveau della banca. Il tour e quindi la giornata si sono conclusi con una merenda e con alcuni momenti ricreativi, dalle animatrici che dipingevano i loro visi, ai palloncini gonfiati, passando per le costruzioni e la ‘hall of fame’. Per quest’ultima difatti i partecipanti hanno lascia-

to l’impronta della propria mano su un telo”. Lo slogan di Banca di San Marino, del resto, è “Futuro da una vita”. “Per un’azienda che vuole

essere competitiva sui mercati e allo stesso tempo vuole stare al passo con i tempi è assolutamente strategico attribuire un ruolo di primaria importanza alle persone: sono loro che danno vita all’impresa, che si interfacciano con i clienti. Affetti, rapporti umani e collaborazione tra colleghi sono tre parolechiave”. Benessere, o “bellessere” della persona, come si coniugano con un ambiente lavorativo di impronta “economica-finanziaria” quale è quello di un istituto bancario? “Banca di San Marino mette al centro le persone. Siamo ben consci che ogni individuo deve essere messo in condizione di ‘stare bene’ e di crescere professionalmente. Per agevolare questa ‘condizione’, da ottobre Banca di

San Marino concederà la flessibilità oraria e il part-time a richiesta”. A livello pratico, come si traduce? Parliamo comunque di formazione… “I dipendenti che lo richiederanno potranno accedere a stage formativi interni all’istituto, da svolgere per un periodo di tre mesi. I vertici della banca hanno individuato tre aree: Capital Market, Ufficio Innovazione e Start Up e ufficio Commerciale. A seconda delle predisposizioni dei singoli, un dipendente potrà optare per un determinato settore, andando ad acquisire nuove competenze, utili a innalzare il proprio bagaglio professionale. Questo ‘percorso’ avrà ricadute sullo stesso dipendente, sull’intero istituto e naturalmente sui fruitori finali, la clientela”.


10

Finanziamenti ai partiti e ai movimenti che in alcuni casi sono andate a risanare posizioni radicate di deficit (è il caso del Partito dei Socialisti e dei Democratici che nel 2016 ha fatto registrare un utile di 205 mila euro) e in altri casi ha permesso di “restituire al territorio”, in forma diverse, la fiducia (e i soldi presi), come il Movimento RETE (20 mila euro in borse di studio) e Civico 10, che ha destinato il 50% del contributo elettorale alle Giunte di Castello per finanziare una serie di progetti a sostegno del Paese. Complessivamente tutti i protagonisti (o ex) della politica sammarinese hanno avuto un avanzo di esercizio in terreno positivo: oltre al già citato PSD, per RETE l’utile è stato di 73 mila euro, per SU di circa 50 mila euro, AP, NS e UPR invece si sono attestati attorno ai 30 mila euro. Poco più di 28 mila euro per il PDCS, 15 mila per Civico 10, 12 mila e 800 euro per il PS. Nei giorni scorsi è stato presentato il riepilogo dei singoli finanziamenti (di cui alla Legge numero 170 del 2005 e successive modifiche) che la Repubblica di San Marino ha concesso per l’anno 2016, un “piatto” che ha superato i due milioni di euro. A guidare la classifica, PDCS e Noi Sammarinesi, che hanno ottenuto poco più di 605 mila euro. In seconda posizione il PSD con 312.333 eu-

P olitica

FIXING - Anno XXV - n.34 - Venerdì 22 Settembre 2017

Per tutti un avanzo di esercizio. Risale il PSD con un utile di 205 mila euro

Politica e finanziamenti Nel 2016 sforati i 2 mln Per PDCS-NS 605 mila euro, per Simone Celli poco più di 2 mila ro. Medaglia d’argento per il Partito Socialista con 206.261 euro. Solamente due mila euro separano Civico 10 (185.924) e RETE (183.924), rispettivamente quarta e quin-

RETE e C 10 hanno devoluto parte dei contributi alla cittadinanza ta “voce” per contributi ricevuti. Sinistra Unita Labdem nel 2016 ha ottenuto 173.773 euro mentre per Alleanza Popolare l’importo è stato di 173.429 euro. UPR con 146 mila euro, chiude la lista degli “over 100 mila euro”. A Noi Sammarinesi, che dopo la tornata che ha portato al Governo Adesso.sm è

uscito dallo scacchiere politico locale (lo stesso sito è offline, ndr), sono arrivati 74 mila euro. Stesso importo – poco più di 26 mila euro - per i tre indipendenti di allora, Denise Bronzetti (ora PS), Federico Pedini Amati (poi entrato nel Movimento Democratico San Marino Insieme) e Luca Lazzari. Nel range che spazia tra i 10 e i 20 mila euro troviamo Sinistra Unita (18.492 euro), Sinistra Socialista Democratica (16.493 euro), PDCS (12.494 euro), Movimento Democratico San Marino Insieme (3.498 euro). Chiude l’elenco l’attuale segretario di Stato alle Finanze Simone Celli con poco più di 2 mila euro. Numeri e nomi che con il cambio di Governo avvenuto a fine 2016, muteranno sensibilmente quando verranno resi pubblici i finanziamenti per il 2017. Alessandro Carli

LPrestiti eggi e Normative assistiti dal contributo statale

Definite le 3 fasce per lo spread massimo Due articoli, inseriti nel Decreto Delegato numero 105 del 2017, per definire lo spread massimo e il tasso d’interesse nominale da applicarsi fino al 30 settembre 2018 ai prestiti assistiti dal contributo statale. “In applicazione di quanto previsto dall’articolo 4, comma 2, della Legge 31 marzo 2015 n. 44, così come modificato dall’articolo 20, comma 1, della Legge 22 dicembre 2015 n.189, tenuto conto delle finalità sociali e dell’andamento dei tassi effettivi di mercato comunicato da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, sentite le associazioni di categoria del settore bancario e finanziario e le associazioni dei consumatori giuridicamente riconosciute”, il primo stabilisce i seguenti Spread Massimi applicabili ai prestiti assistiti dal contri-

Finanziamenti pubblici 2016 PDCS - NS

605.752 €

PSD

312.333 €

PS

206.261 €

C 10

185.924 €

RETE

183.924 €

SU LABDEM

178.773€

AP

173.429 €

UPR

146.747 €

NS

74.623 €

BRONZETTI

26.681 €

LAZZARI

26.681 €

PEDINI AMATI

26.681 €

SU

18.492 €

SSD

16.493 €

RF

13.494 €

PDCS

12.494 €

MDSI

3.498 €

CELLI

2.191 €

Totale

2.034.471 €

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixing

E ditoriale Le priorità di un Paese

Segue dalla prima

(...) pagando un contributo aggiuntivo del 4,5% destinato non alla Cassa per gli Ammortizzatori Sociali (che è in forte deficit) ma a un Fondo per la formazione dei disoccupati che verrà gestito insieme a innumerevoli altre funzioni dalla Commissione per il Lavoro che avrà ancor più potere discrezionale (quindi un altro obiettivo mancato) - ai pochi incentivi per attrarre nuovi imprenditori sino alla comunicazione della variazione degli orari di lavoro, passando per la non introduzione del lavoro interinale e la non estensione del lavoro occasionale alle imprese manifatturiere. Sviluppo, investimenti e rilancio dell’economia sono una priorità per il Paese. Per ogni Paese che voglia guardare davvero al futuro, che voglia rilanciarsi concretamente. Mentre questo Progetto di legge sulle “Modifiche e integrazioni alle norme in materia di sostegno allo sviluppo economico”, come sostiene giustamente anche l’Associazione Nazionale Industria San Marino, non va proprio in questa direzione. Alessandro Carli

Radio 24 News - “24 Mattino”

Tremonti: “Fondi Lega, il blocco per una sentenza provvisoria limita la libertà” Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com

buto statale: per durata inferiore a 15 anni lo Spread Massimo è del 4,40%; per una durata da 16 a 20 anni invece è del 5,15%. Infine, per una durata da 21 a 25 anni lo Spread Massimo è del 5,65%. La determinazione dello Spread Massimo si intende da applicarsi sia ai mutui a tasso fisso sia, nella medesima percentuale, ai mutui a tasso variabile, che vengono stipulati entro la data del 30 settembre 2018. Art. 2 si sofferma sul tasso

effettivo medio. “In applicazione di quanto previsto dall’articolo 6, comma 2, della Legge n. 44/2015, così come modificato dall’articolo 20 comma 2, della Legge n. 189/2015”, il tasso di interesse effettivo medio rilevato, per l’anno 2016, da Banca Centrale della Repubblica di San Marino, per i mutui stipulati a tasso fisso è determinato nella misura di 4,0607% mentre per i mutui stipulati a tasso variabile è determinato nella misura di 4,0710%.

“Credo sia stata un’interpretazione sbagliata della legge”. Così si è espresso Giulio Tremonti in merito alla sentenza di blocco dei fondi della Lega ai microfoni di “24 Mattino” su Radio 24, il programma condotto da Luca Telese e Oscar Giannino: “Se hai diritto a un finanziamento e lo strumento è il bilancio”, è il ragionamento del professore ed ex ministro della Finanza, “il diritto resta intero, anche se il bilancio ha una parte sbagliata”. Il blocco ha dunque senso solo “relativamente a quella

parte ma non per il tutto. Qui credo realmente che ci sia stato un errore di diritto”. “E qui arriva la questione politica”, ha poi aggiunto Giulio Tremonti: “Se anche fosse giusta la sentenza, e francamente non credo, per una sentenza provvisoria, mi sembra di notevole gravità un blocco definitivo, come se fossero in atto distrazioni continue di patrimonio”. Insomma, per l’ex ministro della Finanza italiana “bisogna agire sulla quota” del bilancio e non invece

“come se fosse affetto tutto il partito, tutto il movimento da quell’abuso. Non sarà incostituzionale la legge, ma è incostituzionale la sua applicazione in questi termini perché l’effetto è un limite alla libertà”.


E conomia

FIXING - Anno XXV - n.34 - Venerdì 22 Settembre 2017

Ritocca verso l’alto le stime del PIL italiano, il nuovo scenario economico elaborato dal Centro Studi di Confindustria, confermando le parole spese dal Premier Paolo Gentiloni nelle ultime uscite pubbliche: +1,5% nel 2017 e +1,3% nel 2018 quando solamente tre mesi fa si parlava rispettivamente di un +1,3% per l’anno in corso e del +1,1% per i 12 mesi seguenti. I principali driver della crescita italiana, si legge nel documento, sono “l’export, che coglie appieno la ripresa mondiale, e gli investimenti, sostenuti dai provvedimenti governativi a favore dell’acquisto di beni strumentali, da migliori aspettative di domanda, saturazione degli impianti e buone condizioni finanziarie”. Nonostante la dinamica del Prodotto Interno Lordo più robusta di quella prevista, l’espansione dell’economia italiana rimane inferiore a quella degli altri paesi europei. Il differenziale rispetto al resto dell’Euroarea resta negativo ed elevato, anche se dimezzato: nel 2017 è pari a 0,8 punti percentuali, contro l’1,5 del 2015. Vediamo assieme le “voci” principali del report, focalizzandoci sulle dinamiche italiane. Prodotto Interno Lordo e domanda interna Il CSC, come detto, rivede al rialzo la crescita del PIL ita-

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Il divario con gli altri Paesi dell’Area euro è preoccupante: tra i 15 e i 17 punti percentuali

Italia, economia in crescita Male l’occupazione giovanile Confindustria rivede verso l’alto le stime del PIL: +1,5% nel 2017, +1,3% nel 2018 quote di mercato. E’ in buona salute anche l’import, che continuerà a salire velocemente (+5,8% e +4,1%). Rispetto ai massimi pre-crisi del 2007, nel 2018 il livello delle importazioni sarà più elevato del 6,4% e quello dell’export del 15%.

liano. Una crescita che tocca anche i consumi, che sono previsti in aumento dell’1,3% nel 2017 e dell’1,2% nel 2018. In accelerazione anche gli investimenti: +2,3% quest’anno e +3,1% il prossimo. La spesa in macchinari e mezzi di trasporto continua la sua performance in terreno positivo, con un +3,1% nel 2017 e 4,1% nel 2018. A differenza di San

Marino poi, in Italia gli investimenti in costruzioni stanno risalendo la china (+1,5% nel 2017 e +2% nel 2018). Gli scambi con l’estero Come sul Titano (Fixing n. 32 dell’8 settembre 2017), anche in Italia l’export ha messo le ali (+4,9% nel 2017 e +3,8% nel 2018) e guadagnerà ancora

Il credito alle imprese Non più un forte freno alla ripresa, ma nemmeno un fervido sostenitore. Sciolto il nodo di alcune situazioni di crisi, c’è minore incertezza. Vari fattori supportano le erogazioni, ma altri agiscono in direzione contraria. L’offerta è meno stretta, i tassi ai minimi, la domanda ai valori precrisi. I prestiti alle famiglie sono in crescita (+0,3% al mese), con un’offerta allentata e una domanda in espansione. Occupazione e retribuzioni Nel 2017 e nel 2018 l’occupazione sale dell’1,1% e dell’1% dopo il +1,4% del 2016. L’allungamento degli orari ancora corti smorza la creazione di posti di lavoro, specie nell’industria. A fronte di un’ampia ricomposizione settoriale (verso i servizi), alla fine del biennio previsivo le persone occupate superano di 160mila unità il livello pre-crisi. Il tasso di disoccupazione scende al 10,4%. Prezzi, margini e finanza pubblica L’inflazione totale è prevista rimanere ai valori attuali (+1,4% nel 2017, +1,2% nel 2018). Accelera all’1,2% l’indice al netto di energia e alimentari, dallo 0,5% del 2016. Migliora il deficit pubblico quest’anno: 2,1% del PIL da 2,4%, senza includere manovra e clausole di salvaguardia, e risale al 2,3% nel 2018. Inizia a scendere il rapporto tra debito pubblico e PIL: da 132,6% quest’anno (come nel 2016) a 131,8% il prossimo (le previsioni CSC non incorporano la Legge di bilancio che avrà un impatto netto sul deficit di 0,5 punti di PIL e che potrebbe perciò ridurre di 2 decimi di punto il tasso di crescita).

Il mercato del lavoro e i giovani “Il mercato del lavoro non è la Cenerentola nel recupero dell’economia italiana” ha affermato il Direttore del CSC, Luca Paolazzi. C’è stata “una considerevole creazione di occupazione e le retribuzioni vanno bene”. Ad ogni modo, “sono ancora 7,7 milioni le persone a cui manca lavoro, in tutto o in parte. C’è inoltre la grave questione strutturale della bassa occupazione giovanile, che va affrontata urgentemente”. La bassa occupazione giovanile, sempre secondo il Direttore, “è il vero tallone d’Achille del sistema economico e sociale italiano”. In rapporto con la popolazione di riferimento è in essere “un divario di 15-17 punti percentuali (a seconda della fascia d’età) rispetto alla media dell’Area euro”. La scarsa occupazione spinge i giovani a emigrare, con una perdita di capitale umano stimata dal CSC in un punto di PIL all’anno. Ciò abbassa il potenziale di sviluppo del Paese e rappresenta una vera e propria emergenza. Nel solo 2015 i giovani che hanno preparato le valigie sono stati circa 51mila e hanno comportato una perdita di circa “8,4 miliardi”, a cui va aggiunta “la perdita associata alla spesa sostenuta dallo Stato per la formazione”, stimata in “5,6 miliardi” nel percorso “scuola primaria – università”, per un ammontare complessivo di “14 miliardi”. Luca Paolazzi e sei rischi all’orizzonte Nella presentazione del report, Luca Paolazzi si è soffermato su sei rischi che potrebbero rallentare la crescita. Il primo “è racchiuso nell’uscita dalle misure di emergenza della politica monetaria, che hanno avuto grande successo nel contrastare la deflazione e contribuito a sostenere la domanda e l’occupazione”. Nell’Area euro “hanno costituito il principale baluardo, in alcuni momenti l’unico, contro il

suo stesso dissolvimento”. Il secondo invece riguarda “l’autocompiacimento per il buon andamento economico”, che potrebbe rilassare “l’azione riformista dei governi. Ciò vale sia dentro i singoli paesi sia nel rilancio dell’Unione europea e, soprattutto, dell’Unione monetaria. L’Italia è in una posizione più delicata visto il suo persistente gap di crescita rispetto all’Area euro”. Altro pericolo finito nel mirino del Direttore, “il ritorno a simultanee politiche di bilancio restrittive nell’Area euro. L’anno scorso e nel 2017 sono state nel complesso leggermente espansive, dopo la forte stretta del 2011-14, aiutando il rilancio”. Per mantenere la fiducia degli investitori (in vista dei minori acquisti di titoli della BCE) è strategico che “l’Italia incanali il debito pubblico in modo permanente e convincente sul sentiero di rientro”. Nello scenario CSC il debito inizia a ripiegare in rapporto al PIL nel 2018 per la prima volta dal 2007. Altra potenziale sabbia mobile, “un ampio e intenso movimento dei tassi di cambio”. Il deprezzamento del dollaro “può essere innescato dalla perdita di fiducia nelle prospettive americane” mentre “l’apprezzamento dell’euro può nascere dal consolidamento dei fondamentali europei”. Nella disamina di Paolazzi non manca poi il petrolio, il cui prezzo potrebbe crollare a causa dell’eccesso di produzione. Nello scenario CSC “l’offerta rimane sopra la domanda anche nella seconda metà del 2017 e ancor più nel 2018, ma senza grandi squilibri”. Infine, il rallentamento della locomotiva cinese. Se Pechino perdesse colpi, “gli effetti diretti e indiretti sull’economia mondiale sarebbero molto significativi: una frenata cinese di 2 punti percentuali comporterebbe una minore crescita mondiale di 1 punto cumulato in due anni. Il PIL italiano perderebbe 0,4 punti”. a cura della Red. ec.



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