Fixing_29_2025

Page 1


Anno XXXIII - n. 29 - 1,50 euro

ditoriale
IGR, così è un colpo a chi produce

Mentre sale la tensione tra i sindacati e il Governo, per una riforma che colpirà direttamente i lavoratori dipendenti, sale la preoccupazione anche degli imprenditori, che subiranno indirettamente tutte le conseguenze dell’aumento delle tasse ai loro collaboratori. Preoccupazione espressa anche da ANIS, anzi, in maniera così convinta solo da ANIS (con le altre associazioni di categoria che non sembrano così allarmate per il momento). Anche se le proiezioni ufficiali non si sono ancora viste, i calcoli iniziano a farli un po’ tutti, lavoratori, sindacati e appunti imprenditori. Perché se è vero che a vedersi asciugare la busta paga saranno i dipendenti (e in maniera più pesante i frontalieri), anche le aziende avranno dei problemi non di poco conto. Intanto, ci sarà una diversa tassazione tra lavoratori della stessa azienda se non dello stesso reparto e livello di inquadramento. Ma soprattutto, per quanto riguarda i frontalieri - che oggi sono circa 8.500 - sarà assai complicato gestire questa diminuzione di reddito che si ipotizza possa essere superiore al 5% netto. Se si considera l’1% di maggiori contributi totali tra primo pilastro quest’anno e Fondiss nel 2026, si arriva esattamente al 6% che il Contratto Industria ha dato nel biennio: in pratica verrebbe sterilizzato l’aumento, raggiunto con grande sforzo da parte dei sindacati come delle imprese. E questo vale per i dipendenti attuali tanto, e forse ancora di più, per quelli futuri: quanta attrattività perderanno le imprese sammarinesi nel mercato del lavoro italiano, dove già oggi sono costrette a cercare competenze e talenti?

Daniele Bartolucci

“Energia: tariffe orarie e nuove infrastrutture”

Obiettivo competitività e autonomia: ANIS chiede l’azzeramento della addizionale FER, finalizzata agli incentivi che sono stati tolti

Mentre viene varato il Decreto con cui si dà finalmente avvio all’acquisizione di partecipazioni in società che producono energia da fonti rinnovabili all’estero, ANIS torna a ribadire l’urgenza di intervenire sulle politiche energetiche, sia per la competitività delle imprese (intervenendo sulle tariffe, istituendo quelle orarie e azzerando la vecchia addizionale FER, visto che gli incentivi non esistono più), sia per l’autonomia energetica del Paese stesso, oggi completamente dipendente dall’esterno. “Oltre agli investimenti privati, come ora nella cogenerazione, servono più infrastrutture”, avverte il Presidente Emanuele Rossini, “a partire da quelle previste nel PEN3 recentemente approvato, come un impianto di gassificazione da biomasse”

Bartolucci alle pagg. 6-7

“dialogo rafforzato” con l’AdE
“EUDR: bene la norma, ora si parli all’UE”
Direttore Daniele Bartolucci Venerdì

Un momento di rilevanza storica per le relazioni fiscali tra la Repubblica di San Marino e l’Italia: così si può riassumere la visita della delegazione dell’Agenzia delle Entrate italiana, guidata dal Direttore Generale Vincenzo Carbone. Incontri proficui e intensi hanno caratterizzato questa due giorni di lavori con i vertici dell’Amministrazione finanziaria sammarinese, a testimonianza di una rinnovata volontà di collaborazione e coordinamento. La conferenza stampa conclusiva, tenuta martedì 22 luglio presso Palazzo Begni, ha visto la partecipazione del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio, Marco Gatti, del Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate italiana, Vincenzo Carbone, e del Direttore dell’Ufficio Tributario di San Marino, Davide Gasperoni. L’obiettivo primario dei lavori è stato la ricerca di soluzioni concrete per alleggerire gli oneri burocratici che gravano sulle imprese sane, favorendo al contempo un robusto contrasto ai fenomeni di illegalità economica e concorrenza sleale.

Le dichiarazioni

Il Segretario di Stato Marco Gatti ha sottolineato l’importanza di un confronto diretto: “La visita del dottor Carbone rappresenta un crocevia fondamentale per le nostre amministrazioni. Ab-

“La nostra missione è lavorare in sinergia per evitare le distorsioni dannose per i due Paesi”

San Marino e Italia: un dialogo fiscale rafforzato per la crescita

Visita della delegazione dell’Agenzia delle Entrate guidata da Vincenzo Carbone

biamo cercato e trovato delle convergenze significative, volte a rendere più snelle e

certe le pratiche commerciali per le imprese, sia italiane che sammarinesi. Un dialo-

go che era atteso da tempo e che si è concretizzato in due giorni di confronto aperto e costruttivo, orientato a soluzioni di comune interesse.”

Il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate italiana, Vincenzo Carbone, ha evidenziato la peculiarità del rapporto tra i due Stati, spieganod come “la vicinanza territoriale impone un confronto costante e rispettoso delle reciproche autonomie. La nostra missione è lavorare in sinergia per evitare quelle distorsioni che potrebbero danneggiare l’integrità economica di entrambi i Paesi. L’incontro ha rafforzato la nostra comprensione reciproca e ha gettato le basi per meccanismi operativi che riducano i tempi di intervento contro le condotte illecite.”

Il Direttore Carbone ha altresì rimarcato che questa è la prima visita di un Direttore dell’Agenzia delle Entrate italiana nella Repubblica di San Marino, conferendo all’evento un valore simbolico e operativo di portata storica.

Davide Gasperoni, Direttore dell’Ufficio Tributario di San Marino, ha espresso invece piena soddisfazione per l’esito dei lavori: “La collaborazione con l’Agenzia delle Entrate italiana, già avviata da

ocus

Laureato in Giurisprudenza Direttore da ottobre 2024

Laureato in giurisprudenza con l’abilitazione all’esercizio della professione forense, Vincenzo Carbone, classe 1963, lavora nell’amministrazione finanziaria da oltre 30 anni. Dai primi anni 2000 ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali in Agenzia delle Entrate e dal 2005 è alla guida dell’ufficio Contenzioso tributario. Il primo incarico di vertice, come direttore centrale Grandi contribuenti e inter-

diversi mesi, si è ulteriormente consolidata in questi due giorni. Ci siamo concentrati sull’affinamento delle procedure amministrative”, ha sottolineato il Direttore Gasperoni, “cercando un equilibrio tra la prevenzione di fenomeni distorsivi e l’efficienza operativa dei nostri attori economici. Questo incontro diretto ci ha permesso di chiarire reciprocamente le posizioni e di contestualizzare al meglio la realtà sammarinese”.

I temi affrontati

La discussione ha toccato temi cruciali, con un approccio condiviso verso la massima trasparenza e lo scambio di informazioni. Entrambe le amministrazioni hanno ribadito che la chiave per disinnescare possibili distorsioni risiede in un flusso informativo costante e in una collaborazione operativa agile. È emersa la chiara volontà di creare processi congiunti per contrastare la concorrenza sleale, con l’identificazione di uffici e modalità di intervento. A tale proposito diventano emblematiche le cosiddette “Residenze fiscali non domiciliate”: su puntuale domanda dei giornalisti presenti, da parte italiana non sono stati mossi ri-

nazionale, arriva nel 2020. Nel 2023, a fronte delle esperienze e conoscenze tecniche acquisite nel corso del lungo percorso professionale in tutte le aree di operatività dell’Agenzia delle Entrate, gli viene attribuito un nuovo incarico di vertice per il coordinamento delle attività finalizzate all’attuazione della riforma fiscale Da ottobre 2024 è direttore vicario dell’Agenzia delle Entrate.

lievi, al contrario è stato nuovamente ribadito dal Direttore Carbone come in caso di distorsioni, oggi vi siano tutti gli strumenti operativi e informativi per poter intervenire. Un altro aspetto fondamentale affrontato è stato quello delle imprese con attività internazionale, per le quali è in corso di emanzione una specifica normativa in materia di “Accordi bilaterali preventivi sui prezzi di trasferimento” (BAPA), garantendo così una maggiore certezza fiscale agli operatori. Gli esiti della visita indicano dunque un deciso salto di qualità nella collaborazione bilaterale, trasformando un dialogo a distanza in un confronto continuo e proattivo. L’intensificazione dei rapporti personali tra i vertici delle due amministrazioni è stata riconosciuta come un fattore abilitante per il superamento delle sfide future, poiché, come evidenziato dal Direttore Carbone, “quando le persone si conoscono personalmente, tante soluzioni si trovano ancora più facilmente”.

La rinnovata sinergia rappresenta insomma il pilastro su cui si fonderà l’azione congiunta per una crescita economica sostenibile e legalmente garantita.

Soddisfazione per l’approvazione, ma avverte: “I tempi sono stretti”

“EUDR, bene la norma

Ora si dialoghi con l’UE”

ANIS: “La legge interna è la precondizione per trovare una soluzione”

Anche San Marino si dota di una propria legislazione allineata all’EUDR (il Regolamento (UE) 2023/1115, che mira a prevenire e contrastare la deforestazione e il degrado forestale legati ai prodotti immessi o esportati dall’Unione Europea), grazie all’approvazione con procedura d’urgenza del Progetto di Legge annunciato nelle scorse settimane da ANIS, che ha portato - già da gennaio di quest’anno - all’attenzione del Governo la preoccupazione di tante aziende per le conseguenze commerciali che potrebbe avere e che avrà sicuramente se non si troverà una soluzione prima dell’entrata in vigore. Proprio per questo “ANIS tiene a ringraziare sentitamente tutte le Segreterie di Stato coinvolte, inclusi i relativi staff che hanno lavorato alla stesura del testo, per aver colto le nostre sollecitazioni così

I

come il Consiglio Grande e Generale per aver approvato all’unanimità, con procedura d’urgenza, il recepimento del regolamento EUDR il cui obiettivo è quello di contrastare la deforestazione e il degrado forestale globale e si applica a una vasta gamma di prodotti, tra cui legno, car-

ta, gomma, carne bovina, cacao, caffè, soia, olio di palma”.

Gli Industriali ricordano però che “il recepimento di tale regolamento con il quale la nostra normativa viene armonizzata con quella dell’Unione Europea è la precondizione per poter instaurare un

l provvedimento d’urgenza

Approvato all’unanimità, a riprova di quanto sia urgente l’Accordo di Associazione

Durante la seduta pomeridiana del 15 luglio, i lavori del Consiglio Grande e Generale sono ripartiti dal comma 7, relativo al Progetto di legge “Recepimento e attuazione del Regolamento (UE) 2023/1115 (EUDR), relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’esportazione di determinate materie prime e determinati prodotti asso-

Direttore responsabile

Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm

Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm

Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm

Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

ciati alla deforestazione e al degrado forestale”. L’Aula ha approvato all’unanimità, con procedura d’urgenza, il recepimento del regolamento EUDR contro la deforestazione: una misura sollecitata in particolare dall’ANIS per tutelare la continuità dell’import ed export con il mercato europeo da parte delle imprese sammarinesi attive in alcuni

Editore Società Editoriale Fixing srl Via Antonio Onofri, 109 47890 San Marino Città Tel. 0549.991719 Fax 0549.879049

e-mail: info@fixing.sm web: www.sanmarinofixing.com

Prezzo in edicola: 1,50 euro

Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia

settori, tra cui quello del legno, strategico per l’economia del Monte Titano. La maggioranza ha infatti condiviso la linea del Governo, sostenendo che episodi come questo dimostrano quanto sia urgente portare a termine il percorso di associazione con l’Unione Europea e avere un quadro normativo più chiaro con allineamenti più rapidi.

Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino

Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

gnava fare, ma per giungere al traguardo, la strada è ancora lunga. Ed è una strada diplomatica, su cui tutto il Paese deve proseguire con determinazione.

dialogo con la Commissione Europea e provare ad ottenere che San Marino, nelle more della sottoscrizione ed entrata in vigore dell’Accordo di Associazione, possa essere assimilato ad un Paese membro non venendo considerato quale paese extra Ue”. Insomma, è il passo che biso-

oom

“Poter essere equiparati alle imprese dei Paesi membri è indispensabile per evitare che i nostri clienti vengano considerati “primi importatori” con le conseguenze in termini di adempimenti e soprattutto di responsabilità che non dovrebbero assumersi se comprassero da fornitori UE. I tempi per raggiungere questo risultato sono stretti, perché è vero che l’applicazione del regolamento decorrerà dal 30 dicembre 2025 ma occorre considerare che le dinamiche commerciali anticipano già oggi gli ordini e le commesse per cui il via libera europeo per il riconoscimento delle nostre imprese sarebbe auspicabile avvenisse entro il

prossimo mese di settembre. Di fatto ciò che si andrà a chiedere alla Commissione Europea è di anticipare quello che accadrà una volta che l’Accordo sarà entrato in vigore, tenendo anche conto che San Marino è già stata inserita nella lista dei Paesi a basso rischio e ha un Accordo di Unione Doganale che garantisce già una serie di controlli sulle importazioni, in questo caso di materie prime. Diversamente le nostre aziende potrebbero essere costrette a trasferire l’attività oltreconfine con le gravi conseguenze del caso, in termini sia economici che occupazionali. Confidiamo pertanto che il lavoro diplomatico della Segreteria di Stato Affari Esteri e del Dipartimento Affari Esteri dei prossimi giorni possa consentire alle imprese sammarinesi di competere a pari condizioni con quelle europee”. DB

Patto per l’Industria Pulita: competitività e decarbonizzazione dell’Unione Europea

La Conferenza delle Regioni del 10 luglio 2025 ha approvato il documento da trasmettere alla X Commissione della Camera dei Deputati in merito alla Comunicazione della Commissione europea sul Patto per l’industria pulita. L’attuale presidenza della Commissione ha assunto l’impegno di realizzare il Patto per l’industria pulita, un’iniziativa che si basa sui contributi dei leader del settore industriale, delle parti sociali e della società civile, e fa seguito alla dichiarazione di Anversa per un patto industriale europeo e ai dialoghi sulla transizione pulita. Il Patto nasce dalla esigenza di sostenere le industrie europee in un contesto di innalzamento dei costi dell’energia e di forte concorrenza a livello mondiale. Delinea, pertanto, azioni concrete per la decarbonizzazione,

la riduzione dei prezzi dell’energia, la creazione di posti di lavoro di qualità e la messa in atto di condizioni che permettano la crescita del tessuto industriale. Il Patto si concentra in particolare sui settori ad alta intensità energetica come la siderurgia, la metallurgia e l’industria chimica, che hanno urgente bisogno di sostegno per decarbonizzarsi, passare a fonti energetiche pulite e per far fronte ai costi elevati, alla concorrenza sleale a livello mondiale e alla complessità del quadro normativo;il settore delle tecnologie pulite, che sarà centrale per la competitività futura, oltre a essere necessario per la trasformazione industriale, la circolarità e la decarbonizzazione. Inoltre mette al centro la circolarità, che punta a ridurre i rifiuti e prolungare la vita dei materiali promuovendo

il riciclaggio, il riutilizzo e la produzione sostenibile. Le Regioni e le Province autonome si inseriscono nell’iter di comunicazione che la commissione europea sta svolgendo anche nei confronti delle istituzioni territoriali con un documento di osservazioni e proposte integrative. Le principali: si ritiene necessaria l’introduzione di una proposta strutturale per un disaccoppiamento effettivo del prezzo dell’elettricità da quello del gas, anche per ridurre l’impatto dei costi sui piccoli operatori; si richiede l’introduzione di misure che disincentivino l’utilizzo dei termovalorizzatori al fine di incentivare il riutilizzo e il riciclaggio;si richiede di valutare l’introduzione di una misura europea per la tassazione IVA differenziata per i prodotti all’utente finale.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

Falcone: “Più apertura e regole certe, l’Europa allarga i suoi orizzonti”

Accordo UE, via libera in Commissione ECON

Il testo presentato appoggia l’apertura verso San Marino e Andorra

La Commissione ECON del Parlamento Europeo ha approvato il 15 luglio il Parere presentato dall’eurodeputato Marco Falcone (FI-PPE) sull’Accordo di Associazione tra UE, Andorra e la Repubblica di San Marino. L’intesa, dopo oltre un decennio, sancirà l’ingresso nel mercato unico dei due Stati.

Il testo redatto da Falcone, passato con oltre i due terzi dei voti favorevoli, appoggia con grande determinazione l’apertura verso Andorra e la Repubblica di San Marino, richiamandoli altresì al pieno rispetto delle regole dell’UE su antiriciclaggio, trasparenza fiscale e scambio di informazioni finanziarie. Il Parlamento Europeo recepisce così in ambito finanziario le linee guida dell’Accordo che, dopo oltre un decennio di trattative, sarà ratificato nei prossimi mesi dal Consiglio e dai rispettivi parlamenti.

Le dichiarazioni

«Esprimiamo grande soddisfazione per questo risultato - dichiara il relatore Falcone, vice capo delegazione FI nel Gruppo PPE a Bruxelles e Strasburgo - frutto di un lavoro costante per garantire regole chiare da un lato, ma soprattutto per rafforzare la vocazione UE ad allargare i propri orizzonti. In un momento storico di grandi tensioni, l’Europa è chiamata a rafforzare la coesione interna e a estendere la capacità di inclusione e di cooperazione. Con questo spirito abbiamo lavorato al parere della Commissione, nell’ottica di creare legami forti con gli Stati che condividono i nostri valori democratici e sostengono la politica estera e di sicurezza comune. Ringrazio tutti i gruppi politici che hanno trasversalmente sostenuto questo lavoro».

«Il vecchio quadro doganale - spiega inoltre l’eurodeputato azzurro - sarà sostituito da regole chiare e controlli credibili, a vantaggio dei cittadini e delle imprese di San Marino e Andorra, ma anche degli Stati membri. Sono pre-

visti meccanismi di monitoraggio, revisione periodica e vigilanza da parte delle autorità europee. Garantiamo così che chi entra nel mercato

unico UE rispetti standard elevati su stabilità finanziaria, concorrenza leale e tutela degli investitori».

«L’Accordo – conclude Falco-

ne – consolida la cooperazione con due Stati vicini e stabili che condividono i nostri principi democratici e sostengono la politica estera e

di sicurezza comune. In una fase delicata, rafforzare i nostri rapporti con partner affidabili è una scelta di grande lungimiranza».

La Direzione Generale della Funzione Pubblica (DGFP) comunica l’avvio dell’edizione 2025 del Corso di Formazione Preventiva per l’accesso ai rapporti di lavoro nel Settore Pubblico Allargato, organizzato dal Centro di Formazione Professionale (CFP). L’iniziativa è finalizzata al conseguimento dell’attestazione di idoneità prevista per i soggetti non già dipendenti dell’Amministrazione che intendano intraprendere rapporti di lavoro con il Settore Pubblico Allargato, con esclusione dei profili relativi alla professione docente e alle professioni sanitarie e socio-sanitarie. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 67 della Legge n. 188/2011, l’attestazione di idoneità conseguita al termine del percorso formativo, conferisce la priorità nell’accesso alle posizioni di pubblico impiego per le quali tale formazione sia prevista, rispetto ai soggetti privi di tale requisito. Il corso si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per l’inserimento lavorativo all’interno dell’Amministrazione. Tutte le informazioni sono pubblicate su www.cfp. sm. La domanda d’iscrizione può essere effettuata da lunedì 21 luglio ed entro le ore 18:00 del giorno giovedì 18 settembre 2025 attraverso l’applicativo “IOL – Istanze On Line” accessibile tramite il portale dei servizi online della Pubblica Amministrazione dal sito www.gov.sm. Per qualsiasi informazione è possibile contattare la segreteria del CFP al numero 0549 885721 oppure inviare un’e-mail all’indirizzo info.cfp@pa.sm.

Anche nel traguardo del “mid terms” – ovvero il cosiddetto “metà anno” o secondo quadrimestre - i numeri della Repubblica di San Marino, i numeri legati all’economia – sono più che confortanti. Sia nel “breve”, ovvero anno su anno (giugno 2024 e giugno 2025) che nel “medio” (abbiamo recuperato i dati del secondo trimestre del 2022 e del 2023), difatti il sistema-Paese “fotografato” dall’Ufficio Informatica, Dati e Statistica mette in mostra uno stato di salute sicuramente incoraggiante.

Le forze di lavoro

Il primo indice che analizziamo è quello che riguarda le forze di lavoro, ovvero il numero dei dipendenti, degli indipendenti e dei disoccupati. Al 30 giugno il totale era stato di 23.777 unità, al 30 giugno dell’anno dopo invece 24.568. Per quel che concerne il 2024 e il 2025, la prima “scadenza” si è chiusa a quota 25.067, l’ultima invece a 25.633 (+2,3% su base annua).

I dipendenti

Ottima la crescita del numero dei lavoratori dipendenti del settore privato: 17.672 a giugno 2022, 18.446 a giugno 2023, 18.861 a giugno 2024 e 19.326 a giugno 2025. Occupazione privata trainata come sempre dal settore mani-

Quattro anni di crescita: in aumento imprese e lavoratori

I frontalieri

Parimenti è aumentato il numero dei lavoratori frontalieri: a giugno 2022 erano 6.906, a giugno 2023 sono saliti a 7.721, a giugno 2024 oltre 8 mila (esattamente 8.176) e a giugno 2025 invece 8.609. I lavoratori frontalieri rappresentano il 36,8% degli occupati dipendenti. Tra i ruoli, prevalgono le qualifiche di operai (54,3%) e impiegati (43,5%).

Il settore pubblico

2025), è calata la disoccupazione complessiva, che scende al 4,06% (-0,42 punti percentuali), mentre quella in senso stretto si è attestata al 2,25%. Zoomando questi ultimi e allargando la panoramica agli anni 2023, 2024 e 2025 emerge che, a livello numerico, sono lievemente cresciuti: 356 alla fine del II° trimestre 2023, 394 a giugno 2024 e 383 a giugno 2025.

CIG

Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:UfficioInformatica,Tecnologia,DatieStatistica

fatturiero che – nonostante una contrazione del numero di aziende (da 501 del 20222 a 464 di giugno 2025) è passato da 7.019 lavoratori di fine giugno 2022 a 7.187 di fine II° trimestre 2023 e poi ancora 7.118

B usinessEurope

a giugno 2024 e infine 7.269 a giugno di quest’anno (+151 lavoratori in dodici mesi).

Le imprese

Occupazione che va a braccetto con la crescita del nu-

Imprese favorevoli alla proposta di istituire un Fondo europeo per la competitività

La Commissione europea ha pubblicato la sua proposta per il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP), che copre il periodo dal 2028 al 2034. Il Direttore Generale di BusinessEurope, Markus J. Beyrer, ha dichiarato: “L’Europa si trova in un momento cruciale. È quindi fondamentale che il prossimo bilancio dell’UE stimoli la competitività e la crescita economica dell’Unione e sostenga l’innovazione. Le imprese europee accolgono con favore la proposta di istituire un Fondo europeo per la competitività del valore di 409 miliardi di euro. Prendiamo atto degli sforzi della Commissione per conseguire la semplificazione attraverso il consolidamento di vari programmi in quattro pilastri strategici, l’enfasi sulla flessibilità e l’inclusione delle parti interessate

nel comitato strategico dedicato del Fondo. Inoltre, la proposta di un Meccanismo per collegare l’Europa più ampio, del valore di oltre 80 miliardi di euro, sembra condividere gli obiettivi dell’industria europea di migliorare la connettività multimodale e transfrontaliera dei trasporti e delle infrastrutture. Mira inoltre a facilitare un’ulteriore integrazione del mercato energetico e a promuovere iniziative transfrontaliere per l’energia pulita, con un finanziamento quintuplicato. È positivo constatare un passaggio a un approccio basato sui risultati per la politica di coesione, che colleghi riforme e investimenti, nel quadro dei Piani di partenariato nazionali e regionali proposti, con 1.000 miliardi di euro del QFP. Allo stesso tempo, sottolineiamo l’importan -

za di mantenere le regioni al centro del processo e di rispettare il ruolo delle parti sociali, sottolineando al contempo la necessità di semplificare l’accesso ai programmi. Accogliamo inoltre con favore la proposta della Commissione di mantenere il Fondo Sociale Europeo come strumento finanziario autonomo dell’UE a sostegno dell’occupazione, dell’inclusione, dello sviluppo delle competenze e del rafforzamento delle capacità delle parti sociali. Per allineare meglio l’utilizzo di questo Fondo alle esigenze del mercato del lavoro durante il prossimo periodo di programmazione, chiediamo di destinare il 15% dei fondi disponibili allo sviluppo delle competenze, al fine di incentivare gli investimenti dei datori di lavoro nella formazione della propria forza lavoro”.

mero delle imprese operanti nel territorio: erano 5.104 a giugno 2022, 5.124 a giugno 2023, 5.255 a giugno 2024 e infine 5.283 a giugno 2025 (aumento dello 0,5% su base annua).

La crescita ha riguardato anche i lavoratori dipendenti del Settore Pubblico allargato per Ente di appartenenza. A giugno 2022 erano risultati 3.640, a giugno dell’anno dopo 3.863, a giugno 2024 invece 3.882 e infine giugno 2025 chiuso a 4.055.

La disoccupazione

Soffermandoci agli ultimi 12 mesi (giugno 2024 e giugno

Dati confortanti per quanto riguarda la Cassa Integrazione Guadagni: da gennaio 2025 a giugno 2025 sono state richieste 167.381 ore per un importo di 1.780.433 euro. Nello stesso periodo dello scorso anno le ore erano state 211.577 per un importo di 2.149.450 euro: nei primi sei mesi del 2025 quindi sono state richieste circa 44 mila ore in meno per un valore di circa 370 mila euro in meno.

di Alessandro Carli

Via libera all’acquisizione di partecipazioni in produzioni di energia fuori territorio D D 85/2025

“La Repubblica di San Marino traccia un percorso proattivo verso una maggiore indipendenza energetica, ponendo le basi per un futuro più sostenibile”, annunciano dalla Segreteria ala Lavoro, spiegando i buoni propositi del Decreto del 12 giugno 2025 n. 85, che dà l’autorizzazione all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS) per la costituzione di una società di diritto privato. “Essa”, spiega la nota, “avrà il compito primario di acquisire partecipazioni in realtà operanti nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, al di fuori del territorio sammarinese”. Lo stesso Segretario di Stato Alessandro Bevitori ha evidenziato “la portata strategica di tale iniziativa”, sottolineando come essa rappresenti “un passo cruciale per ridurre la dipendenza energetica del Paese”. “La nostra visione è chiara: massimizzare l’autonomia nella produzione di energia elettrica. Sebbene il potenziale interno, pur con l’efficientamento e gli investimenti in corso, ci permetta di coprire circa il 30% del fabbisogno nazionale, la vera sfida si vince guardando a investimenti esterni. La creazione di una società di diritto privato sammarinese, interamente partecipata da AASS, è la chiave per attuare una serie di investimenti anche fuori territorio. Questo ci permetterà di incrementare l’approvvigionamento di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, con un primo progetto che, da solo, coprirà il 7-8% del nostro fabbisogno. Si tratta di un’azione non solo pragmatica, ma essenziale per consolidare la nostra sicurezza energetica, scegliendo una tecnologia matura come il fotovoltaico per minimizzare i rischi e massimizzare l’efficacia”.

“L’intervento del Governo riflette una profonda consapevolezza delle sfide attuali e future”, aggiunge la nota. “La scelta di orientarsi verso acquisizioni esterne per la produzione di energia elettrica è motivata dalla limitata estensione territoriale e dalla volontà di preservare il paesaggio sammarinese, evitando installazioni im-

pattanti. La strategia mira a diversificare le fonti di approvvigionamento e a rafforzare la posizione della Repubblica in un contesto energetico globale sempre più dinamico.

L’acqua bene prezioso “Parallelamente”, aggiunge la nota della Segreteria di Stato al Lavoro, “la Repubblica di San Marino ribadisce il proprio impegno per la gestione consapevole di un’altra risorsa vitale: l’acqua. Prosegue con determinazione la campagna di sensibilizzazione “Il futuro dell’Acqua è anche nelle tue mani”, promossa dalle Segreterie di Stato per il Lavoro e i Rapporti con l’AASS, e per il Territorio, in sinergia con l’AASS. Tale iniziativa non si limita a un richiamo alle buone pratiche, ma invita a un autentico cambiamento culturale per un utilizzo responsabile dell’acqua, risorsa irrinunciabile e bene comune primario. In tale contesto, la prevenzione assume una valenza strategica. Gesti apparentemente piccoli, come monitorare il proprio contatore per individuare possibili perdite, riutilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura, chiudere i rubinetti quando non in uso, o preferire la doccia al bagno, si trasformano in un contributo essenziale alla collettività. L’installazione di frangigetti e l’utilizzo di elettrodomestici a pieno carico sono ulteriori esempi di come scelte consapevoli possano generare un impatto positivo tangibile. Fondamentale inoltre la rinuncia al cambio frequente dell’acqua delle piscine private”.

In relazione alle osservazioni sollevate riguardo all’utilizzo dell’acqua da parte delle attività economiche e alla gestione dei torrenti, infine, “le Segreterie di Stato e AASS assicurano che il monitoraggio degli utilizzi idrici da parte delle aziende è una componente costante delle politiche di controllo e gestione del territorio. Ogni segnalazione viene esaminata con la massima attenzione e si agisce, sempre nel rispetto delle normative vigenti, per assicurare la corretta e autorizzata fruizione di tutte le risorse naturali”.

Il Presidente Rossini: “L’acquisizione di impianti all’estero va nella direzione

Energia, ANIS: tariffe orarie

Gli Industriali ribadiscono gli obiettivi prioritari, a partire dalla competitività finalizzata a incentivi che oggi non ci sono più. L’altro tema è l’autonomia

La competitività delle imprese sammarinesi e dell’intero sistema economico del Paese dipende da diversi fattori, tra cui il contenimento dei costi energetici che stanno mettendo a dura prova diversi settori a causa della dipendenza quasi totale di San Marino dall’esterno per le fonti primarie: una situazione che la pone di conseguenza in balia delle fluttuazioni di mercato. Consapevole di questo rischio e delle difficoltà che le imprese energivore, ma anche quelle che non utilizzano prettamente gas, energia elettrica e acqua per i propri cicli produttivi, ANIS ha richiesto un incontro con l’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia, che ha da qualche mese cambiato governance con le nomine dei tre membri nelle persone di Valeria Giacomoni (Presidente), Marco Silvagni e Federico Bascucci (Componenti). “Nell’incontro avanzeremo alcune proposte per mantenere competitive le aziende che rappresentiamo”, spiega il Presidente ANIS, Emanuele Rossini. “In particolare solleciteremo l’Autorità sull’introduzione anche a San Marino delle tariffe orarie, in maniera tale da rimodulare i consumi in base a quelle fasce orarie in cui i costi sono minori, soprattutto per le aziende più energivore, come avviene del resto in tutti i paesi nostri competitor. Chiederemo anche di azzerare sia sulle forniture di gas che di energia elettrica la vecchia ma ancora in vigore “addizionale incentivo FER” che viene richiesta da ormai quindici anni per incentivare i primi impianti FER, che ormai sono andati a esaurimento. Quel contributo, accresciuto nel tempo, se aveva una giusta e condivisibile ragione d’essere al tempo, per incentivare in maniera efficace gli investimenti privati nelle rinnovabili, a distanza di anni ha perso la sua motivazione principale, soprattutto nel momento in cui tale importante incentivo non è più corrisposto, essendo con-

cesso lo scambio sul posto, che rappresenta un indubbio vantaggio del nostro sistema, ma che non funge appunto da incentivo all’investimento. L’aliquota è però rimasta e crediamo possa essere azzerata, data anche il suo peso nel computo delle tariffe, essendo pari al 4,1% dell’importo della fattura”.

La priorità: “Servono le infrastrutture” Il tema delle tariffe è, però, solo uno dei tanti che ruotano attorno al problema principale di San Marino, ovvero la non autonomia energetica. “Accogliamo con favore il Decreto con cui si avvia finalmente l’acquisizione di partecipazioni in realtà operanti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili”, spiega il Presidente Rossini: “Si tratta di un primo importante passo nella direzione da noi auspicata

di garantire una maggiore autonomia al sistema sammarinese. Sappiamo che sono in corso delle trattative con alcune società in Italia, a non ci interessa né chi siano né quali tecnologie abbiano sviluppato, se fotovoltaico, eolico o idroelettrico. Crediamo sia un investimento ragionevole e lungimirante, che ci garantirà una quota di energia elettrica al prezzo che decideremo noi, in pratica. Un cambiamento non da poco, ma nonostante sia come detto un fatto estremamente positivo, purtroppo

direzione auspicata, ma dobbiamo progettare anche sul territorio degli impianti efficienti per energia, acqua e rifiuti”

orarie e più infrastrutture per l’autonomia

competitività delle imprese con il contenimento dei costi degli energetici, anche azzerando la addizionale FER, l’autonomia del Paese, oggi dipendente dall’esterno: “Il PEN3 ha previsto diverse tecnologie, possiamo sfruttarle”

ancora non sufficiente”, ammette il Presidente ANIS, ricordando anche quanto emerge dal PEN3 appena approvato dal Consiglio Grande e Generale. “Tenuto conto dell’attuale fabbisogno di energia elettrica e di quello che potrebbe essere in futu-

ro, avremo bisogno di una quota sempre maggiore di energia auto prodotta, con impianti fuori territorio, ma anche in territorio. L’approvazione della normativa per la cogenerazione, arrivata solo l’anno scorso - seppure senza nessuno degli ingenti

incentivi riconosciuti in Italia e in molti altri paesi europei - è un altro passo in quella direzione, ma ne mancano tanti altri. Alcuni di questi, come abbiamo spiegato anche nella recente Assemblea Generale, riguardano non solo l’energia elettrica, ma anche il ciclo dei rifiuti e quello idrico. Nel primo caso, proprio il PEN3 approvato prevede la possibilità di realizzare impianti di gassificazione per il trattamento delle biomasse. Si tratta di una tecnologia che darebbe risultati immediati nel nostro contesto, per cui crediamo sia opportuno procedere come descritto nell’ultimo Piano Energetico Nazionale con la progettazione di un impianto anche di piccole dimensioni, tarato sui bassi volumi di biomasse presenti in territorio: un investimento limitato, con cui valutare la bontà tecnologica dello stes-

Efficientamento energetico edifici: attivata la procedura online per la richiesta incentivo

È attiva la procedura online per la presentazione delle richieste di incentivo per mezzo di detrazione d’imposta, previste dall’articolo 18 del Decreto Delegato n. 51/2017 e successive modifiche e integrazioni, riguardo gli interventi di efficientamento energetico degli edifici. A comunicarlo, la Direzione Generale della Funzione Pubblica (DGFP). Con il Regolamento n. 4 del 31 marzo 2025, l’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia ha disposto che la trasmissione delle richieste di cui sopra avvenga esclusivamente per via telematica, mediante l’utilizzo del portale dei servizi online dell’Amministrazione, sostituendo le precedenti modalità di presentazione dell’istanza (tNotice e moduli cartacei). La digitalizzazione della procedura permette la compila-

zione online della domanda attraverso un sistema intuitivo e guidato, rappresentando un significativo intervento di semplificazione amministrativa volto a migliorare l’efficienza, la trasparenza e l’accessibilità del servizio. Tale innovazione garantisce benefici sia ai professionisti tecnici, per i quali si semplificano e velocizzano le operazioni di trasmissione e pagamento del diritto di pratica, sia ai cittadini, che possono ora presentare autonomamente le proprie istanze, pur mantenendo in capo ai tecnici la responsabilità di accertare la conformità degli interventi ai requisiti normativi. Per presentare la richiesta, è necessario accedere sul portale IOL (Istanze On Line), dal Portale dei Servizi Online all’indirizzo www. gov.sm, selezionare la voce “Nuova” per creare una

nuova istanza; successivamente, nella sezione Territorio e Ambiente, scegliere la voce “Incentivo per efficientamento energetico”. Gli interventi per i quali è possibile richiedere l’incentivo tramite detrazione d’imposta sono quelli dettagliati nell’articolo 18 del Decreto Delegato n. 51/2017, così come modificato dall’articolo 6 del Decreto Delegato n. 27/2024, e riguardano le azioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Per qualsiasi informazione o richiesta di supporto e assistenza, è possibile contattare l’Ufficio Prevenzione Ambiente e Vigilanza del territorio (UPAV), telefonando al numero 0549.887073 dal lunedì e giovedì, dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00; martedì, mercoledì e venerdì, dalle 8:30 alle 13:00.

so e verificarne l’assenza di impatto sull’ambiente, data soprattutto l’assenza di fiamma da combustione, che non è necessaria. Sappiamo inoltre che i sistemi più evoluti che sfruttano questa tecnologia possono essere utilizzati non solo per quello che riguarda il ciclo delle biomasse, ma anche nel ciclo dei rifiuti e nella produzione di energia pulita, fino alla produzione di idrogeno, una risorsa che sta diventano sempre più preziosa e ricercata in tutto il mondo. Un impianto di questo tipo genererebbe sicuramente utili per lo Stato e potrebbe produrre diversi megawatt di energia elettrica per il fabbisogno interno. L’investimento sarebbe più che giustificato dai numeri, considerato che ogni anno l’Azienda dei Servizi perde circa 3 milioni di euro in questa gestione”. Parlando di rifiuti, però, si

torna a parlare di autonomia: “Abbiamo ribadito anche recentemente come sia urgente una nuova impostazione della gestione e smaltimento dei rifiuti, perché è un tema estremante sensibile per le imprese, le quali tuttora in assenza di un impianto di smaltimento interno sono costrette a rivolgersi a quelli esterni sostenendo significativi aggravi burocratici ed economici. Senza trascurare il fatto che non sempre tali impianti sono disponibili a ricevere i nostri rifiuti, avendo già esaurito la propria capacità”.

Senza dimenticare che l’Unione Europea ha un’idea molto chiara - e più virtuosa del classico “pago gli altri perché se li prendano” - sulla produzione e smaltimento dei rifiuti dei Paesi che fanno parte del mercato unico, dove San Marino vuole integrarsi tramite l’Accordo di

Associazione. Altro tema, il ciclo idrico: “È necessario l’ampliamento dei bacini idrici per ovviare alla carenza di acqua che si ripresenta costantemente”, aveva rilevato proprio il Presidente Rossini in Assemblea Generale qualche settimana fa, sollecitando politica e istituzioni a uscire dallo stallo in cui si trovano i vari progetti presentati negli anni, dal bacino di Gorgascura fino agli impianti di depurazione delle acque, i quali, insieme al potabilizzatore già presente, potrebbero garantire un riciclo importantissimo delle acque utilizzate nella rete sammarinese. Ma anche questi investimenti, per il momento, non sono ancora partiti e le imprese, in particolar modo quelle rappresentate da ANIS, continuano a subirne ritardi e conseguenze dirette, perdendo punti di competitività.

È in attesa di esame da parte della II Commissione Consiliare Permanente la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione (UNCAC), adottata a New York il 31 ottobre 2003, aperta alla firma a Mérida dal 9 all’11 dicembre dello stesso anno ed entrata in vigore il 14 dicembre 2005. Nota come Convenzione di Mérida, rappresenta l’unico strumento globale giuridicamente vincolante in materia di lotta alla corruzione. Il suo approccio integrato si fonda su quattro pilastri fondamentali: prevenzione, criminalizzazione e applicazione della legge, cooperazione internazionale e recupero dei beni. Attualmente la Convenzione è stata ratificata da 191 Stati, avvicinandosi così a una partecipazione pressoché universale. Il Titolo II è interamente dedicato alle politiche di prevenzione della corruzione, prevedendo misure indirizzate tanto al settore pubblico quanto a quello privato. Tra queste figurano la creazione di organi specifici anticorruzione, l’adozione di codici di condotta, nonché l’elaborazione di politiche a sostegno del buon governo, dello Stato di diritto, della trasparenza e della responsabilità. Enfasi è posta sul ruolo della società civile – comprese organizzazioni non governative e iniziative locali – e sull’importanza di promuovere la partecipazione dell’o-

L’elemento critico: la mancata introduzione del reato di traffico di influenze

In Aula la Convenzione contro la corruzione

La II Commissione Consiliare sul documento delle Nazioni Unite

pinione pubblica e la sensibilizzazione rispetto al fenomeno corruttivo. Il Titolo III disciplina le misure penali, imponendo agli Stati parte di qualificare come reati una vasta gamma di condotte legate alla corruzione, ove ciò non sia già previsto dal diritto interno. In taluni casi, la criminalizzazione è obbligatoria; in altri, la Convenzione invita gli Stati a introdurre fattispecie ulteriori. Un elemento di novità risiede nell’ampliamento dell’ambito oggettivo: accanto alle forme più tradizionali di corruzione, la Convenzione contempla anche condotte collaterali, quali l’ostacolo alla giustizia, la ricettazione e il riciclaggio dei proventi illeciti. Si segnala, inoltre, l’attenzione rivolta anche al settore privato, spesso trascurato nei precedenti strumenti internazionali. Il Titolo IV evidenzia il ruolo centrale della coo-

perazione internazionale, intesa come strumento imprescindibile in tutte le fasi della lotta alla corruzione: dalla prevenzione alle indagini, fino al perseguimento dei responsabili e alla restituzione dei beni. La Convenzione prevede misure specifiche quali l’assistenza giudiziaria in materia di raccolta delle prove, estradizione, congelamento e confisca dei beni. In maniera innovativa rispetto a strumenti precedenti, la Convenzione consente la cooperazione anche in assenza del requisito della doppia incriminazione, purché non vengano richieste misure coercitive. Di assoluta rilevanza è il Titolo V, dedicato alla restituzione dei beni illecitamente acquisiti, principio cardine della Convenzione. Questa sezione stabilisce procedure e modalità di assistenza reciproca per garantire il ritorno dei proventi della

Ministro Carlo Nordio:

“Vengono chiamati container ma sono dei moduli che sono, per esempio, in uso negli USA e che sono di facile realizzazione. L’Italia non è un Paese dove si possono costruire in un anno o due delle carceri con tutti i vincoli geologici, urbanistici e architettonici che abbiamo e quindi bisogna ricorrere a dei prefabbricati, che in modo polemico e grossolano, vengono chiamati container. In realtà sono molto più moderni e se vogliamo anche molto più igienici di certe celle vecchie di alcune carceri fatiscenti. Questo sforzo enorme che stiamo facendo, anche finanziario, verrà anche accompagnato dalle altre riforme che abbiamo annunciato ieri ed altre che faremo

ancora, sulla possibilità di detenzione differenziata dei tossicodipendenti. Questo si può fare con un impegno finanziario, pagando le comunità, ed anche qui le risorse ci sono, però prescinde dalla costruzione di nuove carceri affinché questi tossicodipendenti possano espiare la pena o essere custoditi in posti diversi dal carcere, che mantengono però le condizioni di sicurezza e di controlli.”

Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia a 24 Mattino su Radio 24. Alla domanda su possibili interventi da fare riguardo alle intercettazioni, Nordio ha affermato a Radio 24: “Io non posso certo dire cosa può fare o vuole fare il ministro in que -

sta occasione. Qui prima di tutto dovrebbe essere la deontologia e il senso etico di chi è in possesso di queste notizie riservate che dovrebbe impedire la delegittimazione di persone terze che non si possono nemmeno difendere. Si potrebbe intervenire, ma sono interventi così delicati che servirebbe un buon senso almeno generalizzato.” ha concluso Carlo Nordio.

corruzione allo Stato parte legittimato, o, in taluni casi, alle vittime dirette o ai proprietari originari. I Titoli VI e VII trattano, rispettivamente, dell’assistenza tecnica e dello scambio di informazioni, nonché dei meccanismi di attuazione e monitoraggio della Convenzione. Infine, il Titolo VIII raccoglie le disposizioni finali, relative all’entrata in vigore – fissata al novantesimo giorno successivo al deposito del trentesimo strumento di ratifica – nonché ai meccanismi per la risoluzione delle controversie e per la denuncia della Convenzione stessa.

La conformità con la legislazione del Titano L’ordinamento di San Marino risulta, sotto molteplici profili, già ampiamente conforme ai principali dettami della Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corru-

zione (UNCAC). Tale conformità è frutto del significativo lavoro di adeguamento legislativo condotto nel corso degli anni, in particolare in adempimento alle raccomandazioni del GRECO. In questo contesto, non presentano criticità di recepimento le disposizioni contenute agli articoli 8 e 9 della Convenzione, rispettivamente in materia di codici di condotta per i pubblici ufficiali e di procedure trasparenti nella concessione di appalti pubblici e nella gestione delle finanze pubbliche. Parimenti, risultano pienamente rispettate — anche in ossequio alle raccomandazioni di altri organismi internazionali — le prescrizioni relative alla prevenzione del riciclaggio di denaro (art. 14) e alla lotta contro i proventi del crimine (art. 23). Non emergono ostacoli neppure per quanto concerne la trasposizione, nell’ordinamen-

to interno, delle categorie giuridiche previste dalla Convenzione in tema di incriminazioni. Il Codice Penale sammarinese è stato infatti oggetto di una profonda revisione, che ha introdotto le fattispecie incriminatrici relative a tutte le principali condotte corruttive: corruzione attiva e passiva, concussione, appropriazione indebita, abuso d’ufficio, arricchimento illecito, ricettazione, ostacolo alla giustizia e responsabilità penale degli enti collettivi. Le categorie generali del diritto penale sammarinese sono state inoltre valutate come conformi agli standard internazionali in materia di partecipazione e concorso nel reato, misure patrimoniali (congelamento, sequestro e confisca), cooperazione giudiziaria internazionale, estradizione e tecniche investigative speciali. Di recente introduzione è, inoltre, il reato di corruzione privata, anch’esso previsto dall’UNCAC, così come l’estensione della punibilità a soggetti quali funzionari sammarinesi impiegati presso istituzioni estere e funzionari stranieri operanti in organizzazioni internazionali. L’elemento di maggiore criticità nell’ottica di una adesione di San Marino all’UNCAC è rappresentato dalla mancata introduzione del reato di traffico di influenze, oggetto anche di specifica raccomandazione da parte del GRECO.

Tra i consigli anche quello di predisporre pause di recupero all’ombra

Caldo estremo a lavoro L’informativa dell’ISS

Dalla prevenzione alle modalità di attivazione del primo soccorso

La Repubblica di San Marino, attraverso il Regolamento numero 7 del 2025, ha definito una serie norme di attuazione al fine di prevedere l’obbligo di mantenere la temperatura nei luoghi di lavoro entro limiti compatibili con la tutela della salute dei lavoratori e la corretta esecuzione delle mansioni. Il Regolamento è volto, altresì, a definire le misure di prevenzione e protezione ritenute più idonee a mitigare gli effetti derivanti dall’esposizione al rischio termico, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in conformità alle disposizioni normative vigenti.

L’informativa ISS

MODALITÀ ATTIVAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO

Portare l’infortunato in un luogo fresco e ventilato ed eventualmente ventilare con un ventaglio

Allentare i vestiti

Spruzzare il capo con acqua fresca e fare impacchi freschi sul capo

Se il soggetto è cosciente somministrare acqua fresca poco alla volta ogni 15 minuti

Controllare la temperatura corporea

Se i sintomi persistono o vi è una perdita di coscienza chiamare il 118

Elab.grafica:SanMarinoFixing.Fonte:ISS

Dopo il Regolamento, l’ISS (Istituto per la Sicurezza Sociale) ha pubblicato una preziosa informativa sulla salute e sicurezza dei lavoratori durante i periodi di caldo estremo. Informativa che si apre con i fattori che contribuiscono all’insorgenza delle patologie da calore: alta temperatura dell’aria e alti tassi di umidità; basso consumo di liquidi; esposizione diretta al sole (senza ombra); movimento d’aria limitato (assenza di aree ventilate); attività fisica intensa; alimentazione non

F ocus

adeguata; insufficiente periodo di acclimatamento; uso di indumenti pesanti e dispositivi di protezione; condizioni di suscettibilità individuale.

La prevenzione L’informativa dedica ampio spazio alla prevenzione. Tra i principali punti, quello di predisporre pause di recu-

Sanità: è stata rinnovata la collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e San Marino

Prestazioni mediche, norme sull’accreditamento, collaborazione sanitaria. L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato il rinnovo del Protocollo operativo sulla collaborazione sanitaria e sociosanitaria, tecnicoscientifica, amministrativa e la fornitura di prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali tra la Regione EmiliaRomagna e di San Marino. “Tra le principali novità si segnalano lo scambio di prestazione sanitaria-ospedalieria ambulatoriali. L’accordo prevede la possibilità per i cittadini sanmarinesi di accedere a prestazione ospedaliere nelle strutture dell’Emilia-Romagna e viceversa, per i cittadini emiliano-romagnoli, in particolare quelli delle aree di confine come la Valmarecchia e l’alta Valconca”, spiega Nicola Marcello (FdI). Per Alice Parma (Pd) “questa intesa è importante anche dal punto di vista culturale. La coope-

razione sanitaria è uno degli ambiti che negli anni abbiamo avuto la possibilità di sperimentare con una larga professionalità, sia da parte di San Marino che da parte dell’azienda sociosanitaria dell’Asl Romagna e credo che si possa proseguire con questo protocollo, appunto, sottoscritto nel 2017 e rinnovato oggi nel 2025, per cui voteremo a favore di questa ratifica e sarà solo uno dei passi successivi che dovremmo”.

pero adeguate in luogo fresco e ombreggiato. In tal senso, si consiglia 5 minuti ogni ora se la temperatura all’ombra è superiore a 30 gradi, oppure 10-15 minuti ogni ora se la temperatura è superiore a 35 gradi all’ombra. Tra i consigli anche quello di bere regolarmente prima che si faccia sentire la sete (acqua oppure acqua con sali minerali,

Z oom

uno o due bicchieri 2/3 volte ogni ora. Inoltre si consiglia di non fare pasti abbondanti, non mangiare cibi eccessivamente calorici (ricchi di grassi e sale), ma preferire frutta e verdura; non bere alcolici e ridurre il consumo di bevande energetiche; indossare abiti leggeri, in fibre naturali e di colore chiaro, copricapo con visiera o a falda larga; usare creme protettive; cercare di non restare da soli; evitare lavori in solitario. Attenzione poi ai tipi di farmaci assunti (farmaci che diminuiscono la sudorazione e/o alterano l‘equilibrio idrico, farmaci anticoagulanti) e alle condizioni croniche che aumentano la suscettibilità al caldo.

Segnalare infine, questa la raccomandazione dell’ISS, le proprie condizioni di fragilità al Medico del Lavoro e al Medico Curante.

Tra i segni e sintomi delle pa-

tologie dovute al caldo l’informativa annovera i cali improvvisi di pressione arteriosa; la debolezza improvvisa; palpitazioni/tachicardia; irritabilità e sonnolenza; sete intensa; pelle e mucose asciutte; iperiflessia; riduzione della diuresi; temperatura corporea elevata; improvviso malessere generale; mal di testa.

Modalità del primo soccorso

Portare l’infortunato in un luogo fresco e ventilato ed eventualmente ventilare con un ventaglio; allentare i vestiti; spruzzare il capo con acqua fresca e fare impacchi freschi sul capo. Se il soggetto è cosciente, somministrare acqua fresca poco alla volta ogni 15 minuti. Se i sintomi persistono o vi è una perdita di coscienza, l’informativa suggerisce di chiamare il 118. AC

San Marino, spreco idrico: è già partita la campagna di sensibilizzazione del 2025

San Marino, in un contesto globale segnato da crescenti sfide climatiche e dalla pressante necessità di tutelare le risorse idriche, avvia un’iniziativa di prevenzione fondata sulla consapevolezza civica. L’acqua, risorsa insostituibile, esige una gestione oculata e responsabile da parte di ogni cittadino. A tal fine, si è tenuto un incontro proficuo e strategico tra la Segreteria di per il Lavoro, la Programmazione Economica, i Rapporti con AASS, la Transizione Ecologica e l’Innovazione Tecnologica, i vertici AASS, i corpi di Polizia Civile e Guardia di Rocca, e le Associazioni dei Consumatori. L’obiettivo primario è stato definire una strategia unitaria per promuovere una cultura del rispetto idrico, delineando al contempo progetti futuri volti a rafforzare l’autono-

mia idrica del Paese. La sinergia con le associazioni dei consumatori si rivela fondamentale per veicolare il messaggio di sensibilizzazione e incentivare comportamenti virtuosi, radicando una responsabilità collettiva. L’attenzione si focalizza sull’adozione di gesti semplici, ma dal grande impatto, capaci di generare un significativo risparmio e di preservare la risorsa. Presentata dunque nei giorni scorsi una campagna di sensibilizzazione ad hoc messa in campo in collaborazione con l’agenzia di comunicazione “Bear Communication” e il concept ideato da Geminiani, fondatore del “Green Festival”.

Le azione principali Fra le principali pratiche da promuovere attivamente se ne annoverano almeno

quattro:

1 – Il recupero dell’acqua fredda in attesa che divenga calda per utilizzi non potabili, come l’irrigazione delle piante o il lavaggio delle superfici esterne. Ogni goccia recuperata rappresenta un guadagno per la comunità.

2 – La minimizzazione dell’irrigazione di giardini e orti, prediligendo le ore serali o mattutine per ridurre l’evaporazione e valutando l’implementazione di sistemi a goccia o a micropioggia, notoriamente più efficienti.

3 – L’evitare l’impiego di acqua potabile per il lavaggio di automobili o aree esterne se non strettamente necessario, limitandone al massimo l’uso.

4 – La rinuncia al cambio frequente dell’acqua delle piscine private, poiché la priorità assoluta è riservata all’acqua per usi essenziali.

Risolte alcune criticità legate all’utilizzo delle principali app di navigazione

“Lavori in corso”: nuovo ascensore e mappe online

Il primo collegherà Campo della Fiera alla stazione della funivia

Avvio ufficiale dei lavori per la realizzazione dell’ascensore pubblico di Borgo Maggiore, un’infrastruttura che si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio storico. L’intervento prevede la costruzione di un collegamento verticale tra il parcheggio di Campo della Fiera e la stazione della funivia, con accesso diretto a via Oddone Scarito e al Centro Storico di Borgo Maggiore, patrimonio UNESCO. L’ascensore consentirà un più agevole accesso pedonale alla parte alta del borgo, eliminando le attuali barriere architettoniche e favorendo una mobilità sostenibile e inclusiva. Il progetto, curato con particolare attenzione anche sotto il profilo architettonico e paesaggistico, valorizzerà l’area retrostante il centro storico, contribuendo a rafforzare l’identità culturale e la vivibilità di uno dei luoghi più rappresentativi del territorio sammarinese. Il completamento dei lavori è previsto per il mese di aprile 2026. In parallelo, proseguono i lavori di riqualificazione del Centro Storico di Borgo

Maggiore, con particolare riferimento all’area occupata dall’ex distributore di carburante, situato in prossimità dell’accesso all’ascensore.

A metà settembre 2025 è prevista la rimozione delle cisterne sotterranee e la completa sistemazione dell’area, che sarà trasformata attraverso la creazione di aiuole ornamentali. di un percorso pedonale, che collegherà direttamente la piazza con l’impianto elevatore e nuovi posti auto. La Segreteria di Stato per il Territorio ribadisce il proprio impegno costante nella tutela e valorizzazione del territorio, promuovendo interventi pensati per rispondere alle reali esigenze della cittadinanza, in una visione che coniuga accessibilità, qualità urbana e salvaguardia del patrimonio storico e culturale.

sammarinese Letvar per affrontare e risolvere alcune criticità legate all’utilizzo delle principali app di navigazione digitale, come Google Maps, Apple Maps e Waze. Sempre più spesso, infatti, gli utenti si affidano a questi strumenti per spostarsi all’interno e all’esterno del territorio sammarinese. Tuttavia, in diversi casi, i percorsi suggeriti risultano inadeguati: strade troppo strette, pendenze pericolose, itinerari non adatti ai mezzi pesanti o informazioni toponomastiche imprecise.

L’attenzione delle Segreterie di Stato di Stato coinvolte verso la cittadinanza si è tradotta in un progetto concreto e innovativo, volto a migliorare la sicurezza e l’efficienza della mobilità, partendo proprio dalla correzione dei dati digitali.

La prima criticità rilevata riguarda Strada del Fosso, in località Corianino, una via in forte pendenza indicata impropriamente come collegamento verso la costa adriatica. Una segnalazione che ha dato il via all’intero intervento.

dimostra come anche le tecnologie digitali, se ben gestite, possano diventare strumenti concreti di servizio pubblico e miglioramento della qualità della vita. La nostra attenzione alla cittadinanza passa anche da qui”, ha dichiarato il Segretario di Stato Matteo Ciacci.

“Siamo sviluppatori di app, ma prima di tutto siamo utenti. E come tali desideriamo che anche San Marino possa beneficiare di strumenti già disponibili oltreconfine. La collaborazione che presentiamo oggi consente allo Stato di migliorare l’esperienza d’uso delle principali app di navigazione, a vantaggio di residenti, lavoratori e turisti”, ha dichiarato Nicola Giancecchi, CEO di letvar.

I vantaggi concreti per la cittadinanza Questo lavoro, svolto con metodo e costanza, permette oggi alla Pubblica Amministrazione di:

• segnalare in modo puntuale strade pericolose o non idonee;

Viabilità e Mappe Online Nei giorni scorsi la Segreteria di Stato per il Territorio e l’Ambiente e la Segreteria di Stato Affari Interni della Repubblica di San Marino, insieme al Dipartimento Territorio e Ambiente e al Gruppo di Lavoro per la Sicurezza Stradale, hanno avviato una collaborazione con l’azienda

Grazie al supporto tecnico di Letvar, sono stati attivati strumenti ufficiali per interfacciarsi direttamente con i portali di Google e Apple, riservati alle autorità pubbliche. Sono ora disponibili della Pubblica Amministrazione canali preferenziali su entrambe le piattaforme che permettono di inviare segnalazioni, chiusure stradali temporanee e modifiche permanenti alla rete viaria.

“La cura del territorio parte dai dettagli. Questo progetto

• aggiornare la toponomastica e i tracciati stradali; • comunicare in tempo reale chiusure temporanee per eventi, lavori, etc; • analizzare dati su traffico, velocità e percorrenze; • gestire meglio le emergenze e supportare le forze dell’ordine. Il progetto si apre anche alla collaborazione dei cittadini. Sul sito ufficiale gov.sm, alla sezione “Segnalazioni Territorio”, è disponibile un modulo per inviare osservazioni e suggerimenti relativi alle mappe online.

Il DD nr. 96/2025 definisce i criteri di funzionamento del Collegio Tecnico con particolare riferimento alle modalità di presentazione e valutazione delle domande di verifica, alle tariffe e ai compensi dei membri e degli esperti esterni.

Le competenze e il funzionamento

La composizione del Collegio Tecnico è stabilita dall’art. 3, comma 3 del DD n.76/2023. Al Collegio Tecnico compete: a) l’attestazione che un veicolo sia in possesso dei requisiti per il riconoscimento del valore sportivo; b) il rilascio del Certificato di Rilevanza Storico Sportiva di cui all’articolo 5 del Decreto delegato n.76/2023. Nella fase operativa di elaborazione dei documenti, o per altre necessità connesse con le finalità del Collegio Tecnico, il Presidente ha facoltà di istituire gruppi di lavoro, composti da soggetti iscritti alla Federazione Auto Motoristica Sammarinese e all’Automobile Club San Marino che abbiano comprovata esperienza nel settore tecnico di competenza. I gruppi di lavoro sono sempre coordinati da un membro del Collegio Tecnico e le elaborazioni e i documenti formulati dai medesimi vengono sottoposti all’esame del Collegio Tecnico nella prima seduta utile. Il Collegio Tecnico può recepire pareri emessi dalle Autori-

Automobili storiche sportive Le tariffe e il collegio tecnico

Il Decreto Delegato nr. 96 del 2025: dalle competenze alle valutazioni delle domande

essere corredata da tutte le dichiarazioni attestanti le modifiche tecniche subite nel corso degli anni dal veicolo per l’adeguamento alle esigenze sportive. I documenti devono essere sottoscritti dai titolari delle officine meccaniche o imprese che hanno eseguito o verificato gli interventi e devono comprovare la corretta esecuzione degli stessi nonché la corretta installazione dei dispositivi.

tà della FIA e della FIVA. I membri del Collegio Tecnico devono astenersi dal prendere parte a valutazioni, processi decisionali o deliberazioni relativi a pratiche nelle quali abbiano un qualunque interesse diretto o indiretto. Le richieste per la valutazione e il riconoscimento del valore sportivo dei veicoli devono essere presentate alla Segreteria che comunica tem-

pestivamente al Presidente l’avvenuta ricezione di ogni domanda. I provvedimenti adottati dal Collegio Tecnico, a seguito della richiesta, sono trasmessi dalla segreteria al soggetto richiedente tramite raccomandata con avviso di ricevimento. Il Presidente può emettere disposizioni applicative, procedurali ed interpretative del DD 76/2023 e norme attuative. L’attesta-

zione del riconoscimento del valore sportivo è annotata sulla carta di circolazione dei veicoli storici di interesse sportivo.

Contenuto e valutazione delle domande Il Collegio Tecnico procede all’esame delle domande secondo l’ordine cronologico di presentazione presso la segreteria. Ogni richiesta deve

La documentazione deve essere corredata da materiale fotografico inerente sia l’esterno che l’abitacolo del veicolo. Qualora il Collegio ravvisi carenze nella documentazione presentata, invia al titolare una richiesta di integrazione, specificando i presupposti da cui discende la sospensione della pratica. Nel caso in cui il veicolo oggetto di valutazione non possegga i requisiti necessari ai

fini del riconoscimento del valore sportivo, l’istanza è rigettata e ne viene data comunicazione al titolare a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento. L’acquisizione del Certificato di Rilevanza Storico Sportiva è requisito necessario e preventivo al controllo tecnico e alla prova di collaudo da parte dell’UO Ufficio Registro Automezzi e Trasporti o dell’Autorità da questo delegata, ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Delegato numero 76 del 2023. Al fine del mantenimento delle condizioni di conformità alla classe di appartenenza e, dunque, per la conferma del riconoscimento del valore sportivo, ogni qualvolta il veicolo sia sottoposto a modifiche tecniche rilevanti, deve essere nuovamente oggetto di valutazione da parte del Collegio e di successiva visita e prova. Alessandro Carli

Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre del 2025 sarà di nuovo Rallylegend. E sarà ancora la Repubblica di San Marino il palcoscenico accogliente e adrenalinico della edizione numero 23 di quattro giorni di passione sfrenata. Una data in leggero anticipo sulla collocazione usuale, motivata dal cercare di agevolare anche la presenza dei team del Mondiale Rally, in base al calendario WRC. Che ormai da qualche anno è la ciliegina sulla torta di un evento già ricchissimo di appeal. Rallylegend 2025, sul quale già si sta lavorando a neppure un mese dalla strepitosa edizione record di quest’anno, è di nuovo alla caccia di contenuti, personaggi ed eventi che possano richiamare, stupire ed emozionare, ancora una volta, gli appassionati di mezzo mondo.

Gigi Galli torna a Rallylegend È da sempre uno dei grandi beniamini del pubblico di Rallylegend. Gigi Galli, pilota velocissimo e dalla guida molto spettacolare, è uno dei talenti italiani messisi in luce nel Mondiale Rally nei primi anni 2000, pilota ufficiale M-Sport, 66 gare iridate, 2 podi, 23 speciali vinte. Ma soprattutto ha lasciato ricordi indelebili e schiere di tifosi che non lo hanno mai dimenticato. Conquistandone di nuovi quando, come in Rallylegend 2021con la Kia Rio da rallycross da 600 cavalli, dotata di gomme da neve chiodate, ha fatto impazzire gli spettatori con uno show fantastico. Se poi, come accadrà quest’anno nella Repubblica di San Marino dal 2 al 5 ottobre, a Gigi Galli si associa il ricordo di un grande amico e cam -

pione come Ken Block, innamorato di Rallylegend e prematuramente scomparso nel gennaio 2023, l’emozione diventa forte. Anche perché dagli Stati Uniti volerà a San Marino Alex Gelsomino, navigatore di Ken Block in oltre 130 rally, per essere al fianco di Gigi Galli, a leggere le note. Un tributo da Rallylegend ad un amico indimenticabile come Ken Block. Per tutta la durata di Rallylegend, a dare spettacolo tra le adrenaliniche Legend Stars, a bordo di una Citroen C3 WRC Plus by Gino Motorsport, mentre al giovedì sera, nella Sprint Legend Race, l’equipaggio Gigi Galli-Alex Gelsomino distribuirà emozioni intense a bordo della Ford Fiesta RS WRC, con cui Block-Gelsomino avevano fatto vedere ottime cose nel Mondiale Rally 2011.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.