Non è ancora ufficiale, ma i messaggi velati che circolano in questi giorni tra i sindacati e il Governo sono abbastanza chiari: o si fanno dei passi indietro sui cosiddetti “redditi fissi”, ovvero pensionati e lavoratori dipendenti, rimettendo la bilancia dalla loro parte, o dai comunicati stampa al vetriolo si passerà alle piazze. La riforma IGR non è che il teatro di questo scontro, che va avanti più o meno diplomaticamente da mesi ormai, da quando l’ICEE - unico strumento, se ben tarato e allargato ai patrimoni reali, in grado di calmierare gli effetti dell’ampliamento della base imponibile, che è il perno su cui si muove la riforma IGR - è stato messo di nuovo nel cassetto. La tregua sancita dal rinnovo del contratto della PA è infatti ormai cosa passata (anche perché il contratto va già rinnovato e se ne vedranno delle belle si può pensare) e i sindacati sono tornati alla carica sul Fiscal Drag e sulle “politiche dei redditi” che comunque avevano fatto breccia sul nuovo Governo appena insediato. Ma come detto, il teatro di guerra potrebbe essere la riforma IGR: il Governo ha messo in agenda per il 2026 di recuperare circa 20 milioni di euro dalla revisione della normativa, ma se dovessero andare davvero a pescare solo nei redditi fissi, andranno incontro a proteste certe, financo gli scioperi. Parola che fa alzare le antenne a tutti in questo Paese, stante gli eventi del passato. Anche per questo pare sia partita un’opera di mediazione interna alla maggioranza, i cui sviluppi sono attesi nelle prossime settimane. Anche perché il progetto pare andrà in Consiglio a breve. Quale sarà il testo finale, però, si vedrà. Daniele Bartolucci
Direttore Daniele Bartolucci
Venerdì 27 Giugno 2025
ANIS celebra 80 anni e rilancia sullo sviluppo
Dall’Assemblea Generale la richiesta di “una politica industriale forte e chiara”, a partire dall’Accordo UE, l’IVA e le altre riforme necessarie
Il traguardo degli 80 anni, se da un lato merita la giusta celebrazione con spilla commemorativa e targhe alle aziende con almeno 50 anni di iscrizione, dall’altra rafforza il ruolo di ANIS come associazione più antica e importante del Paese, ma soprattutto “traino” dell’economia sammarinese grazie alle sue circa 300 aziende e il contributo che danno al PIL nazionale. Traino anche nel 2025, che sembra avviarsi verso una lieve ripresa dopo un primo semestre caratterizzato dall’incertezza. Ma proprio per questo servono “politiche industriali forti e chiare”, hanno ribadito i vertici ANIS, a iniziare dall’Accordo con l’UE, l’introduzione dell’IVA e le tante riforme che le imprese si attendono dal Governo nei prossimi mesi per avere più competitività.
Bartolucci alle pagg. 6-7
di Alessandro Carli Diamante
Il significato di “outlet” in termini di sconto (20%) e di orari di apertura al pubblico (dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 17), arriva quasi a “microfoni spenti”, dopo un lungo percorso nel mondo della fitoterapia e della nutraceutica, l’humus fertile su cui Erba Vita ha fatto germogliare, sin dalla sua apertura (1982), una serie di prodotti per la salute e il benessere. Ad accompagnarci in questo viaggio, Maurizio Diamante, Responsabile Divulgazione Medico Scientifica di Erba Vita che, tra una citazione di Virgilio e una conoscenza molto approfondita e professionale delle proposte dell’azienda di Valpharma Group, ci apre le porte. “L’outlet è un punto di vendita per i cittadini privati, un avamposto per dare un segno della presenza e dei prodotti dell’azienda” esordisce. Prodotti che abbracciano tutte le età delle persone: Erba Vita difatti è attenta sia ai più piccoli che agli adulti e agli sportivi. “Siamo partiti dalla fitoterapia, che si sviluppa seguendo due rami, la tradizione e le scienze: Due percorsi, due filosofie che abbiamo seguito con lo stesso impegno. Ultimamente abbiamo spinto molto sulla nutraceutica (la crasi tra la nutrizione e la farmaceutica; va ricordato inoltre che i farmaci sono sostanze create in laboratorio per
(Resp. Divulgazione Medico Scientifica): “Realizziamo nutraceutici a rilascio modificato”
L’incontro naturale tra qualità fitoterapia e benessere
Erba Vita, aperto l’outlet per i cittadini privati: prodotti scontati per adulti e bambini
curare patologie, mentre i fito-nutraceutici sono sostanze di origine naturale con proprietà benefiche per la salute ed il benessere della persona, notificati come integra-
tori alimentari, ndr), in particolare vengono utilizzati degli estratti di piante medicinali, sicuri e tollerati da tutti e ricchi id principi attivi, cioè titolati e standardizzati.
Da questa “accelerazione” – e dall’ascolto attento delle esigenze dei consumatori - sono nate, negli anni, diverse linee, modulate per incontrare le loro richieste e le esigenze fisiologiche. Alla base di ogni proposta, una filosofia ben precisa che attraversa e unisce l’azienda Valpharma Group: quella del “rilascio modificato”, la grande innovazione del fondatore, Roberto Valducci, presente in tutti i prodotti del Gruppo da quasi mezzo secolo. Grazie all’esperienza di Valpharma, maturata in quasi 50 di attività specialistica, attualmente Erba Vita è in grado di realizzare tutta una serie di nutraceutici a rilascio modificato. La tecnologia di Valpharma permette un rilascio specifico, ritardato e programmato, garantendo la presenza di un quantitativo mirato nel tempo, dei principi attivi e dei micro-nutrienti selezionati:
essi vengono assorbiti progressivamente dopo l’assunzione orale, per ottimizzare la biodisponibilità e l’azione biologica, garantendo anche una riduzione della frequenza di somministrazione e un aumento dell’efficacia. In questo solco si inseriscono, tra le altre, le ultime linee lanciate da Erba Vita: quelle di Simba del film Disney “Il Re Leone” e Stitch del film Disney “Lilo & Stitch”, dedicate ai più piccoli, e “Xformance”, che strizzano l’occhio invece alle persone che praticano sport.
“La collaborazione con Disney è un indice diretto della serietà di Erba Vita: Disney è molto selettiva sia per quanto concerne la qualità che la comunicazione” prosegue. Da questa partnership è nata, come detto, la linea “children”. Gli integratori alimentari Erba Vita Junior sono disponibili in forma di gummies colorate, adatte ai bambini dai tre anni in su. Sono senza lattosio, senza gelatina animale, senza glutine e senza zuccheri aggiunti, realizzate con aromi e coloranti esclusivamente naturali. La linea comprende quattro formulazioni specifiche ed è particolarmente indicata per i periodi più caldi, come ad esempio l’estate: “Difese Kids”, un valido (e naturale) supporto per le difese immunitarie; “Multivit Kids”, un multivitaminico per il benessere quotidiano, Vitamina D (quella che ci fornisce il sole, quella che lo stesso Maurizio Diamante definisce la difesa contro la carenza di vitamina D3, una sorta di “pandemia silenzio-
sa”) e Vitamina C. Le quattro soluzioni che formano la linea “Xformance Endurance” sono invece dedicate alle persone che appassionate di sport (sia agonistico che amatoriale) e che, soprattutto con l’innalzamento delle temperature, conoscono bene l’importanza di un integratore alimentare che sia di origine naturale: per superare la stanchezza e l’affaticamento, occorre la Vitamina C mentre per la funzione muscolare il corpo richiede la giusta dose di magnesio e potassio. Nelle bustine inoltre sono presenti, tra gli altri, anche la Creatina, il Coenzima Q10, l’Ashwagandha (un prezioso supporto per le difese naturali dell’organismo che esercita un’azione tonificante, utile in caso di stanchezza fisica e mentale), l’acido betaidrossi-beta-metilbutirrico (HMB) e l’Olivello spinoso, che svolge un’azione di sostegno ricostituente. Prodotti eccellenti e di derivazione naturale, “nati da un’attività costante di R&S in funzione dell’expertise di Valpharma e di prestigiose collaborazioni con le Università di Siena e di Torino” conclude il Responsabile Divulgazione Medico Scientifica di Erba Vita, non prima però di aver ricordato la filosofia dell’azienda, ovvero quella di “ottimizzare il rapporto tra bellezza e salute”. Del resto, ieri come oggi e come domani, il celebre capoverso di Giovenale “Mens sana in corpore sano” è sempre attuale. È più di un insegnamento: è un modo di vivere la vita. Anzi, Erba Vita.
San Marino, attraverso il Regolamento numero 7 del 2025, ha definito una serie norme di attuazione al fine di prevedere l’obbligo di mantenere la temperatura nei luoghi di lavoro entro limiti compatibili con la tutela della salute dei lavoratori e la corretta esecuzione delle mansioni. Il Regolamento è volto, altresì, a definire le misure di prevenzione e protezione ritenute più idonee a mitigare gli effetti derivanti dall’esposizione al rischio termico, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, in conformità alle disposizioni normative vigenti.
Ambito di applicazione e gli obblighi dei datori
Le disposizioni del Regolamento si applicano alla Amministrazione Pubblica e agli operatori economici privati operanti in qualunque settore. In presenza di condizioni climatiche critiche, ovvero temperature sopra i 35 gradi centigradi e/o situazioni di disagio del microclima, i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad adottare misure idonee, tra cui, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti:
a) pianificare le attività nelle ore più fresche della giornata, riducendo il lavoro nella fascia oraria più calda (13:00–16:00), compatibilmente con le esigenze, le specificità dell’attività svolta e del servizio erogato;
b) prevedere interruzioni dell’attività lavorativa con frequenza almeno oraria e con una pausa della durata minima di cinque minuti, in ambienti freschi o, nel caso di attività svolte all’aperto, ombreggiati;
c) assicurare la disponibilità di acqua fresca in quantità sufficiente e facilmente accessibile, promuovendo l’assunzione di liquidi ogni 30–60 minuti;
d) istruire il personale circa i sintomi di disidratazione, colpo di calore, crampi da calore e svenimento, e sulle corrette modalità di prevenzione e primo intervento;
e) dotare i lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuale come previsto dalle
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Dalla pianificazione delle attività alle responsabilità di datori e dipendenti
Caldo estremo a lavoro Obblighi e precauzioni
Li definisce il Regolamento numero 7: vediamoli tutti nei dettagli
norme vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda le prestazioni lavorative svolte all’aperto i datori di lavoro pubblici e privati devono realizzare o mettere a disposizione aree ombreggiate, riparate dal sole diretto e nelle immediate vicinanze delle zone operative, idonee ad accogliere i lavoratori durante le pause o in caso di malessere. Le aree ombreggiate possono essere fisse o mobili e devono essere proporzionate al numero di personale presente, facilmente accessibili e dotate, ove possibile, di sedute e ventilazione naturale o assistita. Il datore di lavoro è tenuto a inserire, entro e non oltre il 31 marzo 2026 nel Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori di cui all’articolo 6, comma 2 della Legge 18 febbraio 1998 n.31, nonché all’interno del Piano Operativo di Sicurezza (POS) di cui all’Allegato 7 al Decre-
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to 26 febbraio 2002 n.25 e successive modifiche, con l’elencazione delle misure di mitigazione del rischio individuate, tenendo conto del microclima, della tipologia di attività svolta e delle condizioni individuali dei lavoratori con l’indicazione di misure di prevenzione e il relativo programma di attuazione. Il Coordinatore della Sicurezza, nei cantieri ove nominato, è tenuto ad aggiornare con le medesime modalità e tempistiche il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC). Nelle more dell’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e del Piano di Operativo di Sicurezza (POS), i datori di lavoro sono tenuti ad attenersi alle disposizioni del Regolamento, adottando tutte le misure necessarie a garantire la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tutela dei lavoratori maggiormente esposti Ferme restando le disposi-
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Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino
zioni normative vigenti in materia, il datore di lavoro pubblico e privato concorda con il Medico del Lavoro eventuali ulteriori misure di protezione per i lavoratori affetti da patologie croniche, per le lavoratrici in gravidanza, e per i soggetti in terapia
farmacologica che interferisce con la termoregolazione. È onere del lavoratore segnalare tempestivamente eventuali proprie condizioni di fragilità al Medico.
Obblighi dei lavoratori in materia di prevenzione I lavoratori sono tenuti a collaborare attivamente con il datore di lavoro, con i Direttori e i Dirigenti della Amministrazione Pubblica nonché con i soggetti preposti alla sicurezza per la prevenzione del rischio da stress termico da calore nei luoghi di lavoro. In particolare, ciascun lavoratore ha l’obbligo di: a) rispettare le pause previste durante l’attività lavorativa in condizioni di temperatura elevata, secondo quanto stabilito dal datore di lavoro o dal piano di prevenzione aziendale; b) mantenere un’adeguata
idratazione, anche in assenza di stimolo alla sete, al fine di prevenire stati di disidratazione; c) segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al preposto qualsiasi sintomo riconducibile a stress termico da calore, ivi inclusi spossatezza, crampi, vertigini, nausea o eccessiva sudorazione.
Responsabilità datore di lavoro e lavoratore I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti a informare il lavoratore in merito alle disposizioni contenute nel Regolamento, garantendo che tali informazioni siano rese in modo chiaro e comprensibile. Il lavoratore è tenuto a rispettare le disposizioni e a conformarsi alle indicazioni ricevute. Qualora il datore di lavoro, i Direttori e i Dirigenti della Amministrazione Pubblica non rispettino gli obblighi previsti dal Regolamento, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), e, in assenza, il lavoratore, ha il dovere di segnalare tempestivamente la violazione al Dipartimento Prevenzione affinché siano adottati gli opportuni provvedimenti di verifica e tutela.
Fermo restando l’obbligo di sorveglianza da parte dei datori di lavoro, ai sensi della normativa vigente, il lavoratore è tenuto a rispettare gli obblighi previsti dal Regolamento. AC
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
“Le
La via sammarinese per gestire la crisi
L’intervento di Tomasetti al convegno “Creditori e Impresa” di ABS
In occasione del convegno “Creditori e Impresa: una via sammarinese alla gestione della crisi” promosso da ABS – Associazione Bancaria Sammarinese – tenutosi mercoledì 18 giugno 2025 presso il Teatro Titano di San Marino, durante il quale è intervenuta Catia Tomasetti, Presidente della Banca Centrale della Repubblica di San Marino (BCSM), è stato approfondito il rapporto di interdipendenza tra imprese, banche ed economia. Il convegno, a cui hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della magistratura, è stato occasione di confronto tra sistema bancario, imprese e operatori del diritto, con particolare attenzione agli strumenti di prevenzione e gestione della crisi d’impresa e al bisogno di individuare soluzioni operative per la tutela dell’economia.
In apertura dei lavori è intervenuta Catia Tomasetti, Presidente della Banca Centrale di San Marino, a conferma dell’impegno costante dell’Istituto nel promuovere un sistema finanziario solido e moderno, con una riflessione in merito alle dinamiche economiche del Paese e all’importanza della gestione tem-
pestiva e strutturata della crisi. “Il sistema economicofinanziario della Repubblica di San Marino si è fortemente rafforzato negli ultimi anni, grazie a un modello di crescita diversificato. Ciò non esime, però, banche e imprese dalla necessità di preparare strumenti adeguati ad affrontare possibili situazioni
come sia essenziale che le banche continuino ad utilizzare sistemi proattivi di monitoraggio e di gestione dei crediti deteriorati, e che il sistema giuridico si doti di meccanismi di ristrutturazione dell’indebitamento anche di natura stragiudiziale, quale ad esempio la composizione negoziata della crisi recentemente introdotta in Italia: “Le banche sono spesso le prime a poter cogliere segnali di difficoltà e anche gli interlocutori più qualificati ed efficaci per sostenere l’impresa nel suo ritorno in bonis.
di difficoltà, con il primario obiettivo di superare le crisi, preservando il valore nell’interesse dell’intero Sistema Paese” ha dichiarato la Presidente.
Durante il suo intervento, la Presidente Tomasetti ha evidenziato come la crisi d’impresa si rifletta inevitabilmente sul sistema bancario e
Per questo, è importante sviluppare sistemi che permettano una gestione tempestiva anche stragiudiziale delle crisi, per tutelare il valore dell’impresa e limitare i danni al sistema”.
La Presidente sottolinea, inoltre, come manchi ancora in molti paesi una cultura del ritorno in bonis. Occorre
dunque che le autorità di vigilanza sviluppino un sistema regolatorio efficace, capace di contemperare l’esigenza delle aziende, anche reduci da crisi, di rientrare in bonis e di mantenere l’accesso al credito, e al contempo di preservare il patrimonio delle banche e la loro stabilità.
Particolare attenzione è stata dedicata alla necessità di aggiornare la normativa sammarinese in materia di crisi d’impresa, anche alla luce delle evoluzioni europee. La Presidente Tomasetti ha suggerito di guardare con interesse a strumenti innovativi già sperimentati con successo in altri ordinamenti, come gli strumenti finanziari partecipativi (SFP), che permettono una flessibile ristrutturazione dei debiti e possono favorire soluzioni di continuità aziendale, trasformando il debito in opportunità di rilancio.
La Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato i dati bancari consolidati aggiornati a fine dicembre 2024, un set di dati per il sistema bancario dell’UE compilato su base consolidata di gruppo.
Le note I dati annuali forniscono le informazioni necessarie per analizzare il settore bancario dell’UE e comprendono un sottoinsieme delle informazioni disponibili nel dataset di fine anno. I dati riguardano 345 gruppi bancari e 2329 istituti di credito autonomi , tra filiali e succursali controllate da paesi terzi operanti nell’UE, che rappresentano quasi il 100% del bilancio del settore bancario dell’UE. Includono un’ampia gamma di indicatori su redditività ed efficienza, composizione del bilancio, liquidità e
finanziamento, qualità degli attivi, attività vincolate, adeguatezza patrimoniale e solvibilità. Aggregati e indicatori sono pubblicati per la popolazione segnalante. I segnalanti applicano generalmente gli International Financial Reporting Standards e gli Implementing Technical Standards dell’Autorità Bancaria Europea sulle segnalazioni di vigilanza. Tuttavia, alcuni segnalanti di piccole e medie dimensioni potrebbero applicare i principi contabili nazionali. Di conseguenza, aggregati e indicatori possono includere alcuni dati basati sui principi contabili nazionali. I dati relativi alla Danimarca su attività totali, rapporto tra crediti deteriorati e rendimento del capitale proprio si basano sul sottocampione di banche che hanno compilato il rendiconto FINREP. Poiché i dati danesi sul CET1
per il IV trimestre 2024 non erano disponibili il valore corrispondente del III trimestre 2024.
I dati in sintesi L’aggregato delle attività totali degli istituti di credito con sede nell’UE è aumentato del 3,30%, passando da 31,92 trilioni di euro a dicembre 2023 a 32,97 trilioni di euro a dicembre 2024
Nello stesso periodo, il rapporto complessivo dei prestiti in sofferenza degli istituti di credito dell’UE è aumentato di 0,06 punti percentuali su base annua, attestandosi all’1,97% a dicembre 2024. Il rendimento aggregato del capitale proprio degli istituti di credito dell’UE era pari al 9,34% a dicembre 2024 e il loro coefficiente Common Equity Tier 1 era pari al 16,27%.
Il DG Gian Luca Amici guarda al futuro: “Digitale e ampliamento dell’offerta”
Poste San Marino cresce in fatturato, utile e servizi
Il risultato netto è 1,270 milioni, quasi raddoppiato rispetto al 2022
Il Bilancio d’esercizio 2024 di Poste San Marino Spa segna nuovi record e, soprattutto, consolida il livello di sostenibilità economica raggiunto nell’ultimo quadriennio, in cui è stata impegnata in un articolato processo di trasformazione organizzativa e gestionale interna. E i risultati si vedono: per il quarto anno consecutivo l’azienda ha registrato un considerevole miglioramento degli indicatori economico-finanziari, portando l’utile netto a 1.270.622 euro, in aumento di oltre 205.000 euro rispetto al 2023 (+19,3%) e quasi raddoppiato rispetto ai circa 761.000 euro del 2022. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) raggiunge 1,475 milioni di euro, segnando una crescita di circa 207.700 euro sull’esercizio precedente. “Un traguardo significativo che conferma la solidità della gestione, la sostenibilità delle strategie adottate e l’efficacia delle azioni di efficientamento messe in atto negli ultimi anni”, commenta con soddisfazione il Direttore Generale, Gian Luca Amici.
Efficientate tutte
e tre le aree operative
“Come noto”, spiega il Direttore Generale, Gian Luca Amici, “l’attività della società si articola in tre aree operative, così suddivise: Divisione Postale; Divisione Servizi; Divisione Filatelica e Numismatica. Se è vero che l’utile netto è calcolato sulla base dell’unione delle tre aree operative, monitoriamo attentamente l’andamento delle singole aree e per ognuna di esse abbiamo adottato nuove strategie e fatto investimenti per migliorarne le performance, sia per quanto riguarda le attività che avevano incontrato difficoltà, sia per quelle che avevano raccolto già dei risultati positivi. Con la creazione nel 2022 della Divisione Filatelica e Numismatica all’interno di Poste San Marino SpA, abbiamo avuto la possibilità di definire un conto economico dedicato a tale attività, a differenza di quanto invece succede-
va prima con l’Ufficio Filatelico e Numismatico, dove molti dei costi non erano direttamente riscontrabili in quanto spalmati sul Bilancio dello Stato. Tra le diverse Divisioni, quella Filatelica e Numismatica offre maggiori margini e potenziale commerciale. Per tale motivo, si è deciso di investire maggiormente sia a livello di marketing sia di posizionamento con le nuove emissioni di monete (cercando di diversificare tra i nuovi materiali e le nuove unità di misura)”. Il risultato netto della sola Divisione Filatelica e Numismatica è passato da 1,188 milioni a 1,426 milioni di euro tra il 2023 e il 2024. Ma non è stato l’unico risultato positivo: “Il disavanzo della Divisione Postale, che nel 2020 era di oltre 881mila euro, è costantemente diminuito, fino ad arrivare nel 2024 a soli 156mila euro. Va da sé che senza questo miglioramento, anche l’ottimo risultato della Divisione Filatelica-Numismatica sarebbe stato depotenziato nel momento in cui si sarebbero sommate le di-
verse aree operative nel bilancio. Lo si vede anche nella crescita del fatturato: il 2024 ha segnato un nuovo record superando per la prima volta i 10 milioni di euro totali, ma se quello della Divisione Filatelica-Numismatica è cresciuto da 4,619 milioni a 5,833 milioni di euro, anche quello della Divisione Postale è migliorato, passando da 4,238 milioni a 4,604 milioni. Occorreva agire su tutti i fronti e i risultati danno ragione delle scelte fatte in questi anni”.
Il personale: contano le competenze
Una delle tematiche che, fin dalla trasformazione in Spa, hanno caratterizzato Poste San Marino è senza dubbio quella legata al personale, non solo per il numero importante di occupati (si tratta infatti di una delle poche aziende sammarinesi con oltre cento dipendenti), ma per la nota compresenza di personale con contratto pubblico (perché provenienti da quell’ambito prima della trasformazione) e personale con contratto privato (settore Ser-
vizi): “La nostra strategia è sempre stata molto chiara, ma anche garantista, visto che non sono mai stati previsti tagli di personale”, spiega il Direttore Generale Gian Luca Amici. “Ci siamo basati sempre sul principio di un corretto turnover, monitorando le uscite per pensionamento o per scelte personali per inserire le nuove competenze necessarie a sviluppare i nuovi servizi e le nuove attività che nel frattempo abbiamo avviato internamente alla società. Ovviamente le nuove risorse non potevano più provenire direttamente dall’ambito pubblico, per cui i nuovi assunti sono tutti con contratto del settore privato di riferimento”. Anche questa strategia è stata premiata: “Il rapporto raggiunto nel 2024 tra 66 contratti pubblici e 39 contratti privati”, annuncia Amici, “dovrebbe arrivare ad un sostanziale bilanciamento entro l’anno, ma non è questo l’indicatore che più qualifica questa strategia. Il costo del personale, che rappresenta storicamente la parte più consistente delle uscite
della società, a ben guardare non è diminuito nell’ultimo triennio, passando prima dai 3,685 milioni di euro del 2022 ai 3,780 milioni del 2023, poi ai 4,082 milioni del 2024, anche e soprattutto per gli aumenti e gli arretrati conseguenti ai rinnovi contrattuali. Se questo è vero, è altrettanto vero che il rapporto del costo del personale sul fatturato, che è molto più indicativo, è costantemente diminuito, passando dall’85% del 2020 all’attuale 39,1%”.
Prospettiva di crescita: sempre più multiservizi “Nonostante la progressiva riduzione dei volumi legati alla corrispondenza tradizionale, che per tutti gli operatori del settore non è più il core business come qualche decina di anni fa”, spiega ancora il Direttore Generale, “Poste San Marino ha segnato un considerevole aumento del fatturato annuo raggiungendo 10,4 milioni di euro, con un incremento di circa 1,6 milioni rispetto al 2023 (+17,8%)”. Le motivazioni sono diverse, ma hanno tutte un unico co-
mune denominatore: “Abbiamo scelto di ampliare le nostre attività, diventando una vera e propria multiservizi. Non solo incorporandone sempre di nuovi, perché in un mondo in costante evoluzione, trainato da cambiamenti anche radicali negli stili di consumo, si pensi solo all’e-commerce e alla velocità di spostamento delle merci, l’azienda aveva e ha tuttora l’obbligo di adattarsi al contesto digitale e a rinnovare la propria offerta, implementando sia nuovi prodotti filatelici e numismatici, sia nuovi servizi agli sportelli postali, come il pagamento delle sanzioni stradali e PagoPa. Inoltre, nel 2025, l’Azienda ha avviato nuove collaborazioni strategiche, tra cui quella con MoneyGram, società internazionale di tecnologia finanziaria, attiva nei servizi di pagamento e trasferimento di denaro sicuro”. Nel frattempo, si stanno potenziando anche gli altri servizi e prodotti: “Analizziamo costantemente i mercati e le richieste dei consumatori”, ricorda Amici, “ad esempio per quanto riguarda la Divisione Filatelica-Numismatica la nicchia dei collezionisti è sempre più limitata, per cui abbiamo scelto di ricercare sempre più dei prodotti dal forte impatto emotivo, allargando il target non solo ai collezionisti, ma a coloro i quali potrebbero essere spinti ad acquistare un singolo articolo perché legati al singolo progetto o evento che viene raffigurato o rappresentato. Allo stesso modo guardiamo alle nuove dinamiche del mercato della corrispondenza, non più di lettere e documenti, totalmente sostituiti dal digitale e purtroppo per noi anche dalla fatturazione elettronica, bensì ai pacchi, in particolare quelli di piccole dimensioni, su cui, anche grazie alle convenzioni con altri importanti player italiani ed europei, siamo veramente molto competitivi e in grado di offrire un servizio eccellente sia ai privati che alle aziende”. Daniele Bartolucci
di Daniele Bartolucci
ANIS celebra gli 80 anni in Assemblea rilanciando sullo sviluppo delle imprese: “Occorre dare al nostro sistema più competitività. Oltre all’Accordo con l’UE che auspichiamo venga firmato a breve, occorre maggiore autonomia energetica e costi più bassi, più incentivi agli investimenti e una burocrazia più snella: in sintesi, servono politiche industriali forti e chiare”
Questa la sintesi del messaggio che gli Industriali sammarinesi hanno lanciato all’indirizzo di politica, istituzioni e parti sociali durante l’Assemblea Generale svoltasi mercoledì 25 giugno al Centro Congressi Kursaal. Un evento come sempre atteso non solo dagli imprenditori, ma da tutta la società sammarinese, perché ANIS, è la più antica e importante associazione di categoria di San Marino, fondata nel 1945 e oggi rappresenta circa trecento imprese associate e, va ricordato, una grossa fetta del PIL nazionale. Un interlocutore autorevole, dunque, con un’esperienza enorme datale dalle imprese associate, che da 80 anni promuove interventi per lo sviluppo e per la cultura d’impresa: “Un traguardo storico che vogliamo celebrare con lo sguardo rivolto al futuro”, ha annunciato il Presidente Emanuele Rossini dal palco. “Di questi
1945-2025
Celebrato l’anniversario con una preziosa spilla commemorativa e la premiazione delle 17 aziende
ANIS compie 80 anni e rilancia: “Serve
Dall’Assemblea Generale la richiesta a Governo e parti sociali di “una politica industriale l’UE all’introduzione dell’IVA, fino agli interventi e gli investimenti in impianti all’avanguardia
ottant’anni ci portiamo dentro la consapevolezza di avere radici sane, solide e profonde da cui traiamo l’energia per guardare avanti con fiducia, entusiasmo e con la forza dei nostri valori, tracciando insieme la strada verso un futuro ancora più ambizioso, in cui aziende e territorio siano un tutt’uno. Perché questo è il legame fondamentale: un Paese sano esprime e fa sviluppare aziende sane e, viceversa, aziende sane generano ricchezza e valore per il Paese”. Per celebrare al meglio l’anniversario sono state realizzate delle preziose spille con il logo dell’80esimo e istituito un premio alle imprese più longeve, con oltre 50 anni di attività (ad oggi, ben 17 le associate ANIS che hanno già raggiunto questo traguardo). Per quanto riguarda i lavori dell’Assemblea, nella prima parte - riservata ai soci - dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio sono stati ap-
profonditi i temi di maggiore attualità a partire dai rinnovi contrattuali e gli sviluppi dei tavoli di lavoro che i rappresentanti dell’Associazione portano avanti con le istituzioni e le parti sociali, come
Logo e spilla con diamante per celebrare gli 80 anni della “Casa degli Imprenditori”
“Per sottolineare questa occasione così speciale per celebrare gli 80 anni della nostra Associazione”, ha spiegato il Segretario Generale William Vagnini, “è stata realizzata la spilla che vi è stata consegnata nel momento in cui siete stati accolti. Un segno che abbiamo voluto rendere
prezioso, sia nella grafica ed anche negli elementi utilizzati per realizzarlo, proprio al fine di valorizzare il senso di appartenenza a questa che è la casa di noi imprenditori”. La spilla celebrativa dell’80esimo è infatti realizzata in argento 925% dorato con diamante natu-
rale, opera dei Maestri Orafi di Arzilli Gioielli. Il foglietto all’interno recita: “Dal 1945 alò servizio degli imprenditori, delle imprese e della comunità”. Dal bozzetto grafico, oltre alla spilla, è stato realizzato anche il logo che caratterizzerà tutte le comunicazioni ufficiali di ANIS nel corso del 2025.
ad esempio il “Fire Bonus”, le norme per la regolamentazione per la protezione dei lavoratori durante i periodi di caldo estremo e per l’eliminazione della violenza e delle molestie e delle discriminazioni sui luoghi di lavoro. Nell’intervento del Segretario Generale William Vagnini, a cui è seguito il confronto tra i tanti imprenditori presenti, anche un focus sulla riforma IGR con le ipotesi del Governo che potrebbero impattare su lavoratori e imprese e le controproposte di ANIS.
Temi ripresi poi nella seconda parte dei lavori dal Presidente Emanuele Rossini , alla presenza dei rappresentati delle istituzioni e delle parti sociali. A partire dall’Accordo di Associazione e la mancanza di autonomia per quanto riguarda gli energetici, che restano due punti prioritari per ANIS. Insieme all’IVA, “l’unica chiave per semplificare e incrementare gli scambi commerciali e allo stesso tempo rappresenta la precondizione per trattare con l’Unione Europea il superamento del documento T2. Un fattore di competitività”, ha ribadito Rossini, “per questo avremmo preferito che questo cantiere venisse aperto prima di quello della riforma IGR, per la quale confidiamo che vengano accolte le nostre proposte sia per mantenere gli attuali
strumenti per favorire gli investimenti, sia per rendere più attrattiva l’occupazione per le imprese sammarinesi. Attrattività che risulta fondamentale in questo particolare momento, non solo perché San Marino gode di una fase di piena occupazione, ma perché le aziende devono giocoforza guardare oltreconfine per rintracciare le competenze necessarie alle loro attività e al loro sviluppo”.
La difficoltà delle imprese nella ricerca delle competenze, infatti, era e resta tra le principali criticità riscontrate dalle aziende anche nelle nuove analisi dell’Osservatorio ANIS, presentate insieme alle proiezioni sul 2025. Nonostante il clima di incertezza che rende complicato prevedere l’andamento dei mercati, le aziende ANIS stanno dimostrando tutta la loro capacità di competere e c’è un cauto ottimismo verso il secondo semestre, anche se, va detto, le interviste sono state raccolte prima dello scoppio del conflitto tra Israele e Iran.
Di fronte a questi scenari, ha spiegato il Presidente Rossini, “auspichiamo una futura azione di governo orientata verso politiche industriali forti che - anche attraverso l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea - favorisca lo sviluppo delle imprese, del nostro contesto econo-
mico e quindi del nostro Paese tutto. Perché la competitività delle nostre imprese è la competitività di San Marino”.
A concludere i lavori, l’ospite dell’Assemblea ANIS, Gianluca Pavanello (vedi box qui sotto) , che ha affascinato e stimolato la platea con la storia di Macron, l’azienda di cui dal 2004 è Amministratore Delegato e che da piccola realtà commerciale e produttiva è diventata oggi un leader del mercato dell’abbigliamento sportivo, capace di competere nel mondo con i colossi del settore: una crescita continua, negli ultimi vent’anni, “anche e soprattutto costruita sfruttando le occasioni che si creano quando ci sono difficoltà o incertezze sui mercati, come in questo momento”. Uno stimolo a investire continuamente, quindi, per farsi trovare pronti a cogliere queste opportunità e a non farsi abbattere dai problemi contingenti. Un messagigo che gli imprenditori ANIS non solo hanno accolto con un caloroso applauso, ma che hanno da tempo recepito e condiviso.
Premiate le aziende storiche di ANIS Le targhe celebrative di ANIS sono state consegnate alle seguenti aziende con più di 50 anni di iscrizione all’associazione, nell’ordine dalla
aziende che vantano oltre 50 anni di iscrizione all’Associazione
“Serve competitività”
forte e chiara”. A partire dagli effetti dell’Accordo con all’avanguardia per controbattere l’aumento dei costi energetici
più recente alla più longeva. Di seguito l’elenco.
SACMS S.p.A., iscritta dal 1974, ritirata da Annali-sa Antolini; S.I.T. S.P.A. STAMPA IMBALLAGGI TRASPARENTI, iscritta dal 1973, riti-
Lrata da Neni Rossini e Simona Michelotti; DURABILIS
S.P.A., iscritta dal 1972, ritirata da Roberto Manni; ALI S.p.A., iscritta dal 1969, ritirata da Franco Capicchioni; NUOVA IMPRESA EDILE
S.P.A., iscritta dal 1967, ritirata da Stefano Piva; IMPRESA EDILE CASA ROSSA S.R.L., iscritta dal 1967, ritirata da Daniele Toccaceli e Marino Faetanini; ICAS S.P.A., iscritta dal 1967, ritirata da Gian Carlo Mazza; FARMAGAN
S.P.A., iscritta dal 1967, ritirata da Marco Bruciamonti; FADE s.p.a., iscritta dal 1966, ritirata da Franco Norri; S.I.S.-SACCHIFICIO INDUSTRIALE SAMMARINESE
S.p.A., iscritta dal 1966, ritirata da Franco Capicchioni; TONELLI s.p.a., iscritta dal 1965, ritirata da Piero Tonelli; CERAMICA FAETANO
S.p.A., iscritta dal 1962, ritirata da Davide Mularoni e Marco Mularoni; ASA SAN MARINO S.P.A., iscritta dal 1962, ritirata da Francesco
Amati; LIBRA INDUSTRIALE S.P.A., iscritta dal 1951, ritirata da Massimo Righetti ed Elia Marinelli; CARTIERA CIACCI S.P.A., iscritta dal 1949, ritirata da Ambrogio Rossini; SCATOLIFICIO BELLUZZI SRL, iscritta dal 1948, ritirata da Pier Marino Terenzi; COLORIFICIO SAMMARINESE S.P.A., iscritta dal 1945, ritirata da Benedetta Masi e Francesca Grigolin.
’ospite: Gianluca Pavanello
Il CEO
di
Macron: “Affrontare le incertezze sapendo cogliere le opportunità che offrono”
“La crescita è nel DNA di Macron”, ha spiegato il CEO dell’azienda bolognese Gianluca Pavanello, ospite dell’Assemblea Generale ANIS, “e avere la crescita come obiettivo è un fattore fondamentale, perché solo nella crescita le aziende possono sviluppare le competenze delle persone che
vi lavorano e continuare ad attirare nuovi talenti. Negli ultimi vent’anni siamo cresciuti da 10 a 224 milioni di euro di fatturato, anche e soprattutto nei momenti più difficili del mercato. Occorre infatti avere un approccio differente, cambiare mentalità e affrontare gli shock e le incertezze, come
L
’analisi dell’Osservatorio ANIS
Il 2025 appare in ripresa, ma pesano ancora incertezza e difficoltà sul mercato del lavoro
quelle di oggi, cogliendone le opportunità. Per questo, però, occorre prepararsi e costruire aziende “antifragili”, come le chiama Nassim Nicholas Taleb, ovvero non solo robuste e in grado di resistere agli shock, ma capaci di crescere grazie a questi shock, cogliendone appunto le opportunità. Come farlo? Investire continuamente, e soprattutto farlo pensando in grande, senza mai sedersi sui risultati raggiunti. Perché lo scossone prima o poi arriverà e se ci si prepara con coraggio e disciplina, tutti gli investimenti alla fine daranno i loro frutti. Magari qualcuno meno e qualcun altro più buoni, ma le aziende che vanno male, normalmente, sono quelle che non investono, che non innovano e che si fermano, magari dando le colpe sempre all’esterno”.
Il 2025 si sta dimostrando un anno complesso, come il 2024, ancorché i segnali rilevati dalle imprese siano complessivamente positivi. Lo palesa l’ultima analisi dell’Osservatorio ANIS, presentata come sempre da Simone Selva dello Studio Selva di Riccione. Le imprese inoltre rilevano una significativa difficoltà nell’individuare l’andamento del mercato, come negli ultimi anni del resto. Il 38,46% dei rispondenti ha identificato nella difficoltà nell’individuare l’andamento del mercato il principale problema del I semestre 2025. Molte imprese, il 24,36% dei rispondenti hanno riscontrato difficoltà nel reperire personale adeguato, che si mantiene una difficoltà importante. Al terzo posto, con un 15,38%, le imprese hanno identificato la difficoltà ad operare per ragioni burocratiche, mentre le altre difficoltà evidenziate sono certamente meno impattanti.
La lieve crescita dei ricavi rispetto al I semestre 2025 unitamente ad un non trascurabile ricorso alla Cassa Integrazione evidenzia un andamento degli ordinativi non fluido. Questo an -
damento, caratterizzante gli ultimi anni, certamente avrà un impatto negativo sull’efficienza produttiva. Nel II semestre 2025 le attese sono migliorative rispetto all’andamento del primo semestre con particolare riferimento agli investimenti e all’utilizzo della cassa integrazione. L’effetto dell’inflazione, che ha caratterizzato in modo significativo gli anni passati, sembra progressivamente stabilizzarsi. La crescita dei prezzi rispetto al 2024 è leggermente inferiore, ancorché non si possa certamente parlare di stallo, bensì di rallentamento.
Da ultimo considerando l’impatto dei costi energetici e dei conflitti bellici, quali elementi di discontinuità caratterizzanti gli ultimi anni, si evidenziano certamente degli impatti significativi ancorché non dirimenti per la maggioranza del campione intervistato. Anche nel 2025 gli orizzonti disegnati dai dati raccolti con riferimento al secondo semestre sono più rosei rispetto al primo, ancorché prudenziali. Si segnala una lieve ripresa sia con riferimento alle assunzioni che agli investi-
menti quale potenziale segnale di ripartenza rispetto al comparto. Assunzioni ed investimenti non sembrano essere collegati a dinamiche settoriali significative. Le politiche di sviluppo, sia commerciali che di investimento, sono diversificate a seconda degli orientamenti strategici di ogni singola azienda. Il dato è positivo perché evidenzia che la condizione di contesto, pur difficile, non rappresenta l’unica chiave di lettura delle performance. All’interno dei medesimi settori vi sono infatti aziende che non hanno intenzione o la possibilità di investire, mentre altre evidenziano strategie più propositive.
L’Ufficio del Turismo della Repubblica di San Marino, in collaborazione con il Commissariato Generale della Repubblica di San Marino per Expo 2025, è protagonista a Expo Osaka 2025, per un’importante attività di promozione turistica in programma dal 21 giugno al 6 luglio 2025.
Per due settimane, l’Ufficio del Turismo di San Marino, rafforza la presenza sammarinese in uno dei contesti internazionali più rilevanti dell’anno, presentandosi al pubblico giapponese, attraverso uno stand dedicato alla scoperta delle esperienze turistiche della più antica Repubblica del mondo. San Marino si racconta al pubblico con l’obiettivo far conoscere la storia millenaria, il patrimonio UNESCO, la bellezza del paesaggio, le tradizioni e l’enogastronomia del territorio. Il Tourism booth della Repubblica di San Marino si trova all’interno del Festival Station, lo spazio culturale di Expo Osaka 2025, dedicato alla promozione turistica in cui artigianato tradizionale e arti performative provenienti da tutto il mondo hanno l’occasione presentarsi al Giappone. L’iniziativa rientra nell’ambito della partecipazione del Commissariato Generale di San Marino per Expo 2025.
“La partecipazione della Repubblica di San Marino a Expo 2025 Osaka costituisce
Francini “Il Tourism Booth è uno strumento di rappresentanza e valorizzazione delle peculiarità”
Protagonisti a Osaka 2025 per due settimane di promozione
L’importante attività turistica è iniziata il 21 giugno e proseguirà sino al 6 luglio
un’importante occasione di visibilità istituzionale e di promozione del sistema Paese, in linea con gli obiettivi strategici di internazionalizzazione e sviluppo del settore turistico”, dichiara il Segreta-
rio di Stato per il Turismo, con delega Expo, Federico Pedini Amati.
Per il Commissario Generale
Filippo Francini “Il Tourism Booth sarà uno strumento di rappresentanza e valorizza-
Il Maestro Arnaldo Pomodoro ci ha salutati
La sua arte è presente anche a San Marino
Con la scomparsa di Arnaldo Pomodoro, avvenuta il 22 giugno, il mondo dell’arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie. “Il Maestro – scrive Carlotta Montebello, Direttore generale della Fondazione -, lascia un’eredità immensa, non solo per la forza della sua opera, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la coerenza e l’intensità del suo pensiero, capace di guardare al futuro con instancabile energia creativa”.
Pomodoro a San Marino
L’incontro tra l’Ente Cassa di Faetano e il Maestro Arnaldo Pomodoro avviene nel 2005 in occasione del Premio San Marino, il concorso promosso dalla fondazione dedicato ai sammarinesi che si sono distinti nel mondo. L’idea di commissionare
a Pomodoro la realizzazione di una scultura come premio per i vincitori e la sua positiva risposta hanno dato vita ad un rapporto cordiale e proficuo che ha portato subito ad un ambizioso progetto chiamato “Il luogo della freccia” - una rivisitazione della Cava dei Balestrieri - purtroppo rimasto irrealizzato. Il passo successivo si è inserito nell’ambito di un importante progetto in fase di avviamento: la ristrutturazione della Villa Manzoni. L’intenzione dell’Ente e del Gruppo BSM era quella di rendere Villa Manzoni un importante centro per la vita sociale e culturale di Dogana e di tutta San Marino, in grado di ospitare in un ambiente elegante e prestigioso mostre, concerti, appuntamenti diplomatici e di rappresentanza ed altro ancora, riportando
al suo antico splendore una struttura che è considerata patrimonio storico, culturale ed affettivo da tutti i sammarinesi.
Per la Villa l’Ente ha acquistato tre opere del grande scultore: Scudo VIII, Novecento e Colpo d’ala. Nel 2010, a cinque anni dall’inizio della collaborazione, l’Ente pubblica il libro Arnaldo Pomodoro a San Marino, curato dal critico d’arte Armando Ginesi. Nel libro l’autore introduce il lettore al mondo di Arnaldo Pomodoro, alla sua tecnica ma soprattutto alla sua “poetica”, capace di suscitare un fascino che ha portato le sue sculture ovunque del mondo (dalla sede dell’Onu a New York fino a Parigi), senza tralasciare il forte legame del Maestro con il Montefeltro, zona a lui molto cara: è nato infatti a Morciano di Romagna.
zione delle peculiarità storiche, culturali e turistiche della Repubblica di San Marino, in coerenza con il messaggio che il nostro Paese intende condividere sul piano internazionale con la partecipa-
zione a questa edizione giapponese di Expo.”
“Essere presenti a Expo Osaka 2025, all’interno di un evento così prestigioso, rappresenta un’occasione strategica per rafforzare l’appeal di San Marino sul mercato internazionale come destinazione culturale e autentica nel cuore dell’Europa” dichiara il Dirigente dell’Ufficio del Turismo, Annachiara Sica.
M usei aperti
San Marino illumina l’estate: un’opportunità di crescita per i giovani da luglio a settembre
La Repubblica di San Marino, attraverso l’importante sinergia tra la Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni, la Direzione Generale della Funzione Pubblica, il Dipartimento Istruzione e Cultura e gli Istituti Culturali, annuncia l’apertura di un bando pubblico volto a reclutare studenti universitari per incarichi estivi presso i musei e gli spazi culturali del Paese. L’iniziativa rappresenta un tangibile investimento strategico nel futuro dei giovani sammarinesi e nella valorizzazione del nostro inestimabile patrimonio. Il programma di reclutamento consentirà di estendere l’orario di apertura dei musei pubblici fino alle 22:30 per l’intera stagione estiva, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale più ricca e acces-
sibile. Per i giovani coinvolti, l’opportunità va ben oltre la dimensione lavorativa: rappresenta un percorso formativo di inestimabile valore, un’occasione per acquisire competenze sul campo, comprendere le dinamiche della gestione culturale e contribuire attivamente alla vita del Paese. Verrà data priorità ai candidati iscritti a corsi di laurea in materie culturali, in linea con gli obiettivi del bando. “Questa iniziativa incarna la visione di una San Marino che investe concretamente nel suo futuro, intrecciando la crescita culturale con lo sviluppo dei nostri giovani”, dichiara il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Teodoro Lonfernini. Anche il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Andrea Belluzzi, ha espresso il proprio entusiasmo: “Siamo fiduciosi che questa inizia-
tiva stimolerà l’interesse dei nostri giovani, fornendo loro un’esperienza significativa e valorizzando al contempo il nostro patrimonio artistico e storico.” Il periodo di impiego è stabilito dal 6 luglio al 6 settembre 2025, per una durata di due mesi non prorogabili. Le candidature dovranno essere presentate esclusivamente online tramite la piattaforma digitale Istanze On Line (IOL), accessibile dal portale dei Servizi Online della PA. Il termine ultimo per l’invio delle domande è fissato per le ore 18:00 di lunedì 30 giugno 2025. Per maggiori informazioni e supporto, è possibile contattare la Direzione Generale della Funzione Pubblica al numero 0549 882832, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, o inviare una e-mail a reclutamento@pa.sm.
È stata rinviata, forse già alla prossima seduta del Consiglio Grande e Generale, la II lettura del Progetto di Legge Costituzionale “Inno Ufficiale della Repubblica di San Marino”. In attesa della discussione in Aula, riprendiamo e condividiamo con i lettori la Relazione firmata dalla Segreteria agli Esteri.
La Relazione “Nel contesto delle cerimonie ufficiali, celebrazioni nazionali e eventi di importanza istituzionale, l’inno nazionale viene eseguito per suscitare un senso di coesione e patriottismo tra la popolazione. La sua presenza nelle occasioni ufficiali sottolinea l’importanza di onorare la storia e la cultura del Paese, contribuendo allo sviluppo di un legame emotivo tra i cittadini e la propria identità nazionale. In questo modo, l’inno nazionale assume una funzione unificante, fungendo da potente richiamo alla cittadinanza per condividere e celebrare i valori che caratterizzano la nazione”. Il contesto storico dell’inno nazionale della Repubblica di San Marino rivela una situazione peculiare, poiché tale composizione musicale non è mai stata ufficialmente adottata tramite un atto normativo.
“Questo fatto sottolinea una particolarità nel percorso di creazione e adozione dell’inno nazionale di San Marino rispetto a molti altri paesi, dove spesso l’ufficializzazione avviene attraverso provvedimenti legislativi specifici. La genesi dell’inno sammarinese risale al 30 settembre 1894, in occasione della cerimonia di inaugurazione del Palazzo Pubblico. La commissione per la creazione dell’inno fu affidata al Maestro Federico Consolo, una scelta che ebbe origini interessanti, con Giuseppe Verdi che aveva ricevuto l’offerta ma aveva gentilmente rifiutato, indicando Consolo per l’incarico. La data di commissionamento, nel contesto di un importante evento come l’inaugurazione del Palazzo Pubblico, sottolinea l’importanza attribuita all’inno nazionale come simbolo di identità e unità nel contesto della Repubblica di San Marino. La creazione di un inno per celebrare un momento così significativo nella storia del paese riflette il desiderio di consolidare e rappresentare i valori condivisi della comunità sammarinese. La scelta del Maestro Consolo per la composizione musicale aggiunge un elemento di prestigio, considerando il suo coinvolgimento e l’indicazione di Giuseppe Verdi. Questo dettaglio storico sot-
La Relazione della Segreteria Esteri e la necessità di dotarlo di un testo
Inno Ufficiale del Titano Pensieri e parole in Aula
CGG: è slittata la II lettura del Progetto di Legge Costituzionale
tolinea la serietà e l’importanza assegnata alla creazione dell’inno nazionale, ancorando la sua origine a figure di rilievo nel panorama mu-
sicale italiano. Di conseguenza, la mancanza di un atto normativo ufficiale per l’adozione dell’inno nazionale di San Marino, insieme alla sua
commissione in un contesto così significativo, conferisce un carattere unico e distintivo a questa parte integrante del patrimonio culturale e
identità della Repubblica. La storia dell’inno nazionale di San Marino si arricchisce di dettagli affascinanti riguardo alla creazione della melo-
dia e alla successiva evoluzione dell’arrangiamento musicale nel corso del tempo. Il Maestro Federico Consolo, incaricato della composizione, attingendo a una fonte altamente suggestiva, rinvenne la melodia in un breviario monastico conservato presso la Biblioteca lauretana di Firenze. Questa scelta, da parte del Maestro Consolo, di trarre ispirazione da un inno religioso medievale denota una connessione profonda tra la tradizione culturale e la creatività artistica nel contesto di San Marino”. Il 16 marzo 2017, il Congresso Militare della Repubblica di San Marino ha preso una decisione significativa, evidenziando la volontà di consolidare e standardizzare l’Inno Nazionale Sammarinese. “Il Congresso ha deliberato l’istituzione di una Commissione tecnica di studio, incaricata di svolgere un ruolo fondamentale nella definizione accurata della versione ufficiale dell’inno La creazione di questa Commissione sottolinea l’importanza attribuita alla chiarezza e all’uniformità dell’Inno Nazionale Sammarinese. La decisione di affrontare sia la parte musicale (vocale e strumentale) sia il testo dell’inno indica la volontà di garantire un approccio completo e approfondito alla sua standardizzazione. Questo processo rappresenta un impegno significativo da parte delle autorità sammarinesi per assicurarsi che l’inno sia un simbolo unificante, comprensibile e coerente per tutti i cittadini”.
La Commissione Tecnica “La Commissione tecnica, composta da figure di spicco quali il Colonnello Augusto Gatti, Colonnello Sebastiano Ciacci, Maggiore Antonio Zani, Tenente Stefano Gatta, Prof. Marco Capicchioni, Prof Fausto Giacomini, Carol de Biagi e Maggiore Conrad Mularoni, dimostra un approccio interdisciplinare e competente alla revisione dell’inno. La collaborazione con la prof.ssa Meris Monti aggiunge un tocco di competenza accademica al processo di definizione dell’Inno Nazionale Sammarinese. L’obiettivo della Commissione era quello di stabilire una versione ufficiale che rifletta accuratamente l’identità, i valori e la storia della Repubblica. Questa iniziativa sottolinea anche l’attenzione alla precisione e alla qualità artistica, considerando che l’inno è un veicolo potente per comunicare l’eredità culturale e il patriottismo della nazione”. Alessandro Carli
Oltre 200 espositori, 5 nazioni rappresentate, più di 50 relatori internazionali
“San Marino Aerospace” Ecco il secondo decollo
L’evento è in programma al Centro Congressi Kursaal a novembre
Torna “San Marino Aerospace”, l’importante evento internazionale sul settore aerospaziale ospitato dalla più antica Repubblica del mondo. La seconda edizione della manifestazione si svolgerà nei giorni 4 e 5 novembre presso il Centro congressi Kursaal (Via J.F. Kennedy 17) sul tema “A San Marino l’Africa incontra l’Europa... e non solo”.
L’evento offrirà un’imperdibile occasione di incontro e di confronto tra istituzioni, laboratori, aziende e startup provenienti da diversi continenti sulle prospettive dell’innovazione, della ricerca e della tecnologia aerospaziale.
Le dichiarazioni
“Oltre a valorizzare il territorio e a rilanciare l’idea della San Marino Aerospace Valley, questo evento concentrerà la sua attenzione non solo
sui rapporti con l’Europa e gli Usa, ma anche sull’importanza che i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo stanno avendo nello svilup-
F ormazione
po del comparto spaziale e aerospaziale”, spiega Raffaella Greco, amministratore unico di TAIT, la società sammarinese che organizza
UniRSM al meeting del Network delle Università dei Piccoli Stati e Territori
L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha curato due approfondimenti nell’ambito di un convegno multidisciplinare sul ruolo e l’impatto delle attività di ricercatori, docenti e non solo nelle realtà in cui operano gli Atenei inclusi nel Network delle Università dei Piccoli Stati e Territori (NUSCT). Ne fanno parte, oltre al Titano, organizzazioni da Paesi come Andorra, Islanda, Liechtenstein e Montenegro.
Durante l’iniziativa, svolta nelle Isole Faroe, il docente Marco Greggi ha offerto un approfondimento sulle politiche fiscali, mentre Roberto Paci Dalò e Alessandro Renzi, direttore e station manager dell’emittente Usmaradio, hanno illustrato le potenzialità di una rete fra i diversi Atenei per lo scambio culturale
e la divulgazione scientifica, raccogliendo inoltre del materiale per la produzione di un reportage nel quale sono coinvolte le principali personalità della scena artistica e culturale locale.
Fra loro Gunn Hernes, direttrice della Nordic House, realtà inaugurata nel 1983: organizza ogni anno circa 400 iniziative fra musica, letteratura, teatro, cinema e non solo.
Sulla scia del convegno, organizzato proprio dietro impulso del Rettore dell’Università di San Marino, Corrado Petrocelli, il 4 giugno si è svolto il settimo incontro annuale dei vertici delle istituzioni accademiche che partecipano al network.
A rappresentare l’Ateneo del Titano il direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali, Michele Chiaruzzi: “Le ini-
ziative, svolte nella città di Torshavn, hanno confermato la centralità della nostra realtà per questa istituzione internazionale, di cui siamo tra i più attivi fondatori”, sottolinea l’accademico. Durante l’incontro, nel quale sono state discusse attività congiunte fra le quali workshop e collaborazioni nella supervisione dei dottorandi, è stata approvata fra le altre cose la bozza di un documento sull’importanza della protezione dei dati, dell’integrità accademica e del supporto al personale nell’adozione delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale generativa. A margine dei lavori, Paci Dalò si è infine esibito in un concerto insieme all’artista faroese Heðin Ziska Davidsen.
Il prossimo meeting annuale si svolgerà in Montenegro nel maggio del 2026.
di mettere nuovamente San Marino al centro di un dibattito tra i principali stakeholder, offrendo nuove opportunità di partnership tra agenzie spaziali, grandi imprese, Piccole e Medie Imprese e startup italiane, europee, statunitensi e ma anche africane. Il Mediterraneo è oggi una grande risorsa”.
Il programma
versi Paesi del mondo. “Intendiamo favorire la partecipazione anche delle realtà locali”, sottolinea Raffaella Greco, “mentre un focus importante sarà dedicato alle PMI, forse troppo spesso dimenticate, ma motore di tutto lo sviluppo industriale ed innovativo”.
I numeri
la manifestazione e che ha dato vita all’Osservatorio ISERC (International Space Economy Research Center). “Il nostro obiettivo, quindi, è
Il programma di “San Marino Aerospace 2025” prevederà convegni, panel, incontri b2b, dimostrazioni, laboratori e approfondimenti, con la partecipazione dei massimi esperti italiani ed esteri nel settore aerospaziale. In particolare, due panel avranno una rilevanza strategica proprio per conoscere i nuovi paradigmi della Space Economy.
Prevista anche un’area espositiva, con la presenza di importanti enti e aziende da di-
Oltre 200 espositori, 5 nazioni rappresentate, più di 50 relatori internazionali, laboratori, workshop, convegni e dimostrazioni di volo
I patrocini
Hanno già riconfermato il loro patrocinio alla manifestazione la Segreteria di Stato al Turismo Cooperazione Poste Expo di San Marino e l’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham Italy). Ulteriori informazioni sono disponibili su sito www.sanmarinoaerospace.sm.
Il Decreto Delegato numero 88 del 2025 ha lo scopo di ampliare le competenze dell’Autorità per la Vigilanza e le garanzie nei servizi pubblici ICT, attribuendole funzioni in materia di gestione collettiva dei diritti d’autore e diritti ad essi connessi, di seguito collecting. Il Decreto inoltre modifica il nome della stessa in Autorità per la Vigilanza e le garanzie nei servizi pubblici e per la gestione collettiva dei diritti d’autore, brevemente Autorità ICT-C (Information and Communication Technology - Collecting).
Per quel che concerne le singole definizioni, si rimanda il lettore al DD pubblicato sul sito del Consiglio Grande e Generale. Ci soffermiamo invece sulle finalità della regolazione.
La regolazione del settore delle telecomunicazioni, si propone il raggiungimento dell’universalità dei servizi ICT attraverso la fruibilità dei medesimi sull’intero territorio.
In tal senso l’Autorità ICT-C ha il compito specifico di:
a) favorire la diffusione dei servizi ICT in condizioni di efficienza, di economicità, libertà di accesso, equilibrio ed imparzialità, al fine di tutelare gli utenti ed i consumatori;
b) ottimizzare le risorse dei sistemi favorendo la condivisione delle medesime ispirandosi ai principi di reciprocità, interoperabilità, equilibrio e parità di trattamento tra le imprese, siano esse pubbliche o private, nonché favorire la predisposizione in territorio, da parte degli operatori di pubblici servizi ICT, delle infrastrutture necessarie per l’interconnessione;
c) sovrintendere e definire un sistema tariffario che tuteli i diritti degli utenti e nel contempo assicuri la sostenibilità economica per le imprese operanti. Il sistema tariffario deve essere basato su criteri che assicurino l’assoluta trasparenza per tutte le parti, perseguendo l’equilibrio tra gli obiettivi economico - finanziari delle imprese, gli investimenti effettuati nel Paese e gli obiettivi generali di carattere sociale, di uso sinergico ed efficiente delle disponibilità di sistema in ottemperanza agli indirizzi politici indicati dagli organi elettivi;
d) contrastare ogni forma di dominanza e concentrazione da parte delle imprese del settore ICT, per assicurare la corretta competizione degli operatori sul libero mercato, tutelando il pluralismo. La regolazione del settore informatico, si propone, in par-
La regolazione del settore delle tlc si propone il raggiungimento dell’universalità dei servizi
San Marino, Autorità ICT-C: ampliate le competenze
Il DD 88: attribuite le funzioni in materia di gestione collettiva dei diritti d’autore
ticolare, di disciplinare l’interoperabilità dei servizi informatici pubblici tra imprese ed Amministrazione.
L’Autorità ICT-C esercita la funzione di regolazione nel settore della gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi (collecting), con l’obiettivo di: a) garantire equità e trasparenza nella gestione collettiva dei diritti d’autore, assicurando che la raccolta e la ripartizione dei proventi avvenga nel rispetto dei principi di efficienza, correttezza e proporzionalità; b) assicurare adeguata vigilanza sugli enti esercenti l’attività di collecting nel territorio della Repubblica di San Marino, con particolare riguardo agli organismi di gestione collettiva (OGC) e agli enti di gestione indipendenti (EGI) stabiliti nel territorio della Repubblica, al fine di assicurare il rispetto delle norme vigenti che disciplinano l’accesso all’esercizio dell’attività di collecting e che ne governano il corretto svolgimento nell’interesse dei titolari dei diritti e degli utilizzatori;
c) promuovere la digitalizzazione del settore, favorendo l’uso di strumenti tecnologici quali i sistemi di gestione digitale dei diritti per assicurare la tracciabilità delle opere e delle transazioni economiche;
d) favorire la cooperazione
internazionale nel settore della gestione collettiva dei diritti, promuovendo standard condivisi e procedure armonizzate a livello transfrontaliero.
Competenze e poteri in ambito informatico
In ambito informatico, all’Autorità ICT-C spettano le seguenti attribuzioni, competenze, poteri e facoltà:
a) esprime parere sull’Agenda Digitale Sammarinese e sottopone tale parere al vaglio del Congresso di Stato; b) collabora con le Segreterie di Stato competenti per l’emissione di pareri su progetti di ricerca, di formazione, di alfabetizzazione digitale e di trasferimento delle competenze ai fini dell’addestramento professionale per agevolare il miglioramento della competitività del sistema produttivo informatico sammarinese a livello europeo; c) formula norme tecniche da sottoporre al Congresso di Stato;
d) emette norme tecniche di rango subordinato a quello delle norme indicate alla lettera c);
e) formula pareri sull’uniformità tecnica dei sistemi informativi pubblici;
f) redige le regole e gestisce gli elenchi di fiducia dei prestatori di servizi fiduciari qualificati;
g) gestisce gli elenchi dei prestatori di servizi di pubblica
utilità;
h) formula proposte normative, prassi, norme tecniche e circolari correttive finalizzate all’accreditamento dei soggetti privati interessati a far parte degli elenchi di cui alle
lettere f) e g);
i) gestisce il processo di accreditamento dei soggetti privati interessati a far parte degli elenchi di cui alle lettere f) e g), nonché la successiva vigilanza;
l) emana pareri relativi all’adozione temporanea delle prassi da adottare per servizi implementati in programmi applicativi prototipo il cui trasferimento in ambiente di produzione riveste carattere strategico e di urgenza; m) segnala al Congresso di Stato ogni eventuale grave criticità riscontrata durante l’espletamento delle proprie funzioni o rilevata nell’applicazione delle norme afferenti all’ambito informatico. Nei casi di necessità, urgenza e pericolo per la sicurezza, la riservatezza dei dati e la tutela dei diritti dell’utenza, segnala alle autorità competenti le infrazioni o i reati eventualmente rilevati. Pub-
blica avvisi e soluzioni sul proprio sito internet istituzionale al fine di orientare l’utenza nella risoluzione delle criticità; n) coopera con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali per la definizione di prassi e codici di condotta volti al trattamento dei dati personali; o) coopera con le autorità o agenzie di altri paesi afferenti all’ambito informatico al fine di migliorare l’interoperabilità delle procedure informatiche pubbliche con quelle estere, ivi inclusi i servizi web pubblici; p) valuta e propone al Congresso di Stato il recepimento di normative e delibere internazionali o europee ai fini del miglioramento e della semplificazione della normativa vigente per agevolare la competitività del sistema produttivo informatico sammarinese. Alessandro Carli