L’ultima proposta ai tavoli di confronto sulla riforma IGR riguarda l’ipotesi di un aumento della tassazione delle imprese dal 17% al 18% che, al di là del valore economico, conferma un’impostazione sempre più chiara: tassare di più chi già paga per tutti. Ovvero le imprese e in particolare quelle che hanno dipendenti, perché se è vero che saranno i lavoratori a subire gli eventuali aggravi previsti dalla riforma, è altrettanto vero che del problema se ne dovranno far carico le imprese in qualche modo, aumentando il costo del lavoro in maniera abbastanza pesante. In particolare per quanto riguarda i frontalieri, che sono una risorsa fondamentale per le imprese sammarinesi. A loro volta, tali imprese sono fondamentali per il sistema, rappresentando quell’economia reale su cui oggi si regge San Marino. La stessa “economia reale” che tutti dicono di voler sostenere. Ma che poi finiscono per colpire non una, ma ben due volte con questa riforma. In cambio di cosa? Di investimenti per lo sviluppo - dicono - che però non trovano assonanza con le richieste che chi rappresenta l’economia reale - in primis ANIS - ha avanzato da tempo: infrastrutture fisiche (dalla viabilità agli impianti di gestione del ciclo delle acque e dei rifiuti, ammodernamento e digitalizzazione delle infrastrutture amministrative e burocratiche, l’introduzione dell’IVA per agevolare l’interscambio con l’esterno, nuove pianificazioni urbanistiche...). Per non parlare dell’equità, non solo tra lavoratori residenti e frontalieri, ma anche tra imprese, tra chi già versa e chi no. Sono scelte politiche, certo, ma non parlino di economia reale e di equità.
Daniele Bartolucci
L’economia reale attende l’Agenda per lo Sviluppo
Oltre al Programma Economico 2026 c’è la spinta “politica” dell’OdG
La discussione sul Programma Economico 2026 è appena iniziata, ma entro settembre dovrà arrivare anche l’Agenda per lo Sviluppo richiesta dalla maggioranza nell’ultimo CGG, una spinta “politica” a pianificare gli interventi che da tempo il Paese e le imprese attendono. Interventi che non possono prescindere dall’Accordo con l’UE e dalla riforma dell’IGR, su cui però non si è ancora trovata la necessaria condivisione. Anche perché l’impostazione resta quella di aumentare il gettito chiedendo sacrifici ai lavoratori (in massima parte ai frontalieri) e alle imprese che già versano all’erario gran parte delle imposte.
E questo in un momento di “incertezza”, come ricorda ANIS, in cui invece servirebbero “investimenti per restare competitivi e attrattivi”.
Bartolucci alle pagg. 6-7
Direttore Daniele Bartolucci
I francobolli sono stati “curati” dal Vaticano, Italia, San Marino e Malta
Due emissioni postali per Acutis e Frassati
Verranno canonizzati domenica 7 settembre da Papa Leone XIV
Un ritratto di Pier Giorgio Frassati (1901-1925), opera del pittore Alberto Falchetti (1878-1951), di proprietà della famiglia Frassati, e uno scatto fotografico di Carlo Acutis (1991-2006), durante una delle sue ultime gite scolastiche prima della sua prematura scomparsa. Sono le due immagini che vengono riprodotte sulle emissioni postali dedicate alla canonizzazione dei due Beati, prevista per domenica 7 settembre 2025, in Piazza San Pietro, presieduta da Papa Leone XIV. Le due emissioni postali congiunte, di un francobollo ciascuna, sono state curate dal Servizio Poste e Filatelia del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in collaborazione con le autorità emittenti di Italia, San Marino e Sovrano Militare Ordine di Malta, e vogliono essere un omaggio ai due giovani, che hanno testimoniato Cristo nelle loro pur brevi esistenze. I due francobolli, del valore nominale di 1,35 Euro ciascuno, saranno commercializzati da Poste Italiane, Poste Vaticane, Poste San Marino e Poste Magistrali del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Presso la Repubblica di San Marino, nella Parrocchia dei Santi Pietro, Marino e Leone, in località Murata, è custodita per la venerazione una preziosa reliquia del Beato Carlo Acutis: si tratta di una reliquia ex capillis, ovvero frammenti dei capelli del giovane Beato, segno concreto della sua presenza spirituale e della devozione che continua a suscitare nei cuori di tanti fedeli. Per la causa di beatificazione di Carlo Acutis è stata ritenuta miracolosa la guarigione di un bambino brasiliano di sei anni, Matheus Vianna, affetto da pancreas anulare, un raro difetto congenito del pancreas, trattabile solo con un intervento chirurgico, che causa un ritardo nella crescita fisica dovuto all’impossiblità di alimentarsi regolarmente. Il 12 ottobre 2013, nel corso di una cerimonia religiosa, il piccolo toccò
una reliquia di Carlo Acutis. Nei giorni successivi fu sottoposto a una serie di esami diagnostici, dai quali il pancreas apparve sanato, condi-
zione che riportò il bambino a potersi nutrire regolarmente, e a riprendere il normale sviluppo fisico. La guarigione, “istantanea, completa e
duratura”, è stata ritenuta inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi, che nel novembre del 2019 ha espres-
so parere positivo sul miracolo attribuendone l’intercessione. Il 21 febbraio 2020 Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del de-
creto riguardante l’attribuzione del miracolo. La cerimonia di beatificazione è avvenuta nella Basilica di San Francesco ad Assisi il 10 ottobre 2020. Il 23 maggio 2024 Papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle cause dei santi a promulgare il decreto relativo al riconoscimento di un secondo miracolo attribuito all’intercessione di Carlo Acutis: la guarigione di Valeria Valverde, una ragazza nata in Costa Rica il 2 maggio 2001, e studentessa a Firenze dal 2018. Il 2 luglio 2022 Valeria riporta un gravissimo trauma cranico a causa di una caduta in bicicletta; operata, i medici ne definiscono le condizioni “estremamente critiche”; dopo che la madre ebbe pregato sulla tomba del beato Acutis chiedendone l’intercessione, nell’arco di poco tempo Valeria guarì completamente. Per San Marino, le due emissioni saranno disponibili per l’acquisto a partire dal 7 settembre 2025, giorno della Canonizzazione, sia sul sito ufficiale di Poste San Marino www.poste.sm sia presso il punto vendita fisico situato in Piazzetta Garibaldi 5, nel centro storico.
Quest’anno i festeggiamenti in onore di San Marino avranno una tonalità ancora più solenne. Infatti, è giunta da Cracovia - in dono - una reliquia insigne di San Giovanni Paolo II - Papa - con l’autentica della Diocesi di appartenenza, che verrà esposta nella Basilica del Santo alla venerazione dei fedeli sino al 10 settembre 2025.
L’arrivo della reliquia è stato possibile grazie all’interessamento del Vescovo Mons. Domenico Beneventi.
La reliquia di Giovanni Paolo II
Le aziende hanno superato quota 5.300, i frontalieri sono più di 8.600
Aumentano le imprese ma anche i lavoratori
Luglio 2025 su luglio 2024: quasi 500 dipendenti in più
nel privato
Imprese e lavoro: i numeri di luglio 2024 e 2025
Il “cruscotto” di luglio 2025, firmato come sempre dall’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino e che siamo andati a raffrontare con quello di 12 mesi prima per capire lo stato di salute del Paese, ha una doppia lettura, una più politica e una più economica. La prima, che tocca anche la stretta attualità (la riforma IGR), ovvero i frontalieri: come scritto nell’editoriale di San Marino Fixing nr. 32, dovrebbero “pagare oltre 100 euro di tasse in più al mese, difficilmente recuperabili in sede di dichiarazione dei redditi a quanto pare” e quindi potrebbero non trovare più così conveniente lavorare a San Marino (con una serie di ricadute per le imprese del territorio). Imprese che da luglio 2024 a luglio di quest’anno sono aumentati di 436 unità, passando da 8.206 a 8.642:
numeri ancora in crescita che confermano quanto siano preziosi e richiesti.
I dati economici In dodici mesi i numeri sono
saliti, a partire dalle forze di lavoro (che unisce i dipendenti, gli indipendenti e i disoccupati) che sono passate da un totale di 25.378 unità a quasi 26 mila (25.909). Au-
Italia: nel settimo mese del 2025 il numero di occupati ha superato quello di 12 mesi prima
A luglio 2025 il numero di occupati aumenta di 13mila unità su giugno e 218mila sull’anno. Lo rileva l’Istat sottolineando che, nel mese, il numero di occupati è pari a 24 milioni 217mila (+0,1% su giugno). Aumentano i dipendenti permanenti (16 milioni 448mila) e i dipendenti a termine (2 milioni 567mila), mentre diminuiscono gli autonomi (5 milioni 202mila). Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di inattività crescono, raggiungendo il 62,8% e il 33,2% rispettivamente, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,0%. Il tasso di disoccupazione cala al 6,0% (-0,3 punti), quello giovanile al 18,7% (-1,4 punti). La crescita degli inattivi tra i 15 e i 64
Fotolito Linotipia Riminese Via San Leo, 10 47922 Rimini Italia
anni (+0,2%, pari a +30mila unità) interessa le donne, i 25-34enni e chi ha almeno 50 anni; tra gli uomini, i 15-24enni e i 35-49enni il numero di inattivi è invece in diminuzione. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti).
A luglio 2025, il numero di occupati ha superato quello di luglio 2024 dello 0,9% (+218mila unità).
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Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino
mentano anche i dipendenti del settore privato (da 19.098 unità di luglio 2024 a 19.504 di luglio 2025) e i dipendenti del settore manifatturiero che, a fronte di una contra-
zione del numero di imprese (da 480 a 466), ha incrementato quello dei lavoratori: erano 7.143 a luglio dello scorso anno, ora sono diventati quasi 7.300 (7.299). In crescita poi troviamo il numero delle imprese totali (120; erano 5.192 a luglio scorso, all’ultimo rilevamento sono risultate 5.312).
Tornando ai disoccupati, quelli in senso stretto sono aumentati di 22 unità (da 395 a 417).
Infine, i lavoratori dipendenti del settore Pubblico allargato per ente di appartenenza, aumentati di 100 unità in dodici mesi (a luglio 2024 erano 3.992, a luglio 2025 invece 4.092). Zoomando gli enti, nella Pubblica Amministrazione si è passati da 2.214 statali a 2.303; in lieve contrazione invece quelli dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, diminuiti di due unità (da 1.238 a 1.236).
Alessandro Carli
Migliorano le condizioni del settore manifatturiero italiano, sostenute dall’ennesima espansione della produzione e dei nuovi ordini.
L’indice PMI (Purchasing Managers’ Index), un valore composito della performance manifatturiera derivato dagli indicatori relativi ai nuovi ordini, alla produzione, all’occupazione, ai tempi di consegna dei fornitori e alle scorte di acquisti, è tornato a crescere ad agosto 2025 con 50,4. Nel mese di luglio era a 49,8.
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Eventuali contributi potranno essere inviati entro il 12 settembre 2025
Aggiornamento SEPA Consultazione pubblica
L’ha “avviata” Banca Centrale di San Marino: ecco i cinque articoli
La Banca Centrale della Repubblica di San Marino comunica di aver avviato una procedura di consultazione pubblica sulla bozza di Regolamento di aggiornamento delle disposizioni in materia di operazioni di pagamento (SEPA). Il provvedimento è finalizzato principalmente a:
1 - esplicitare la reciprocità, sia per il cliente sia per il prestatore di servizi di pagamento (PSP), della possibilità di inserire massimali di importo, su base giornaliera e/o per operazioni, ai bonifici istantanei in uscita; 2 - consentire ai PSP sammarinesi di avviare il servizio di pagamento di invio di bonifici istantanei in euro, così come il servizio strumentale di verifica del beneficiario su tutti i bonifici in partenza (verification of payee-VOP) entro il maggior termine (9 luglio 2027 anziché 9 ottobre
Z2025) applicato dall’European Payments Council ai PSP dei Paesi SEPA che non sono membri dell’UE, mutuando il termine di on-boarding che il Regolamento (UE) 2024/886 stabilisce per i Paesi membri dell’UE non appartenenti all’eurozona. Fintanto che il servizio strumentale di verifica del beneficiario (VOP) non sarà disponibile, il cliente utilizzatore del servizio di pagamento di invio bonifici, siano essi ordinari o istantanei, dovrà espressamente dichiararsi edotto di tale circostanza. Nello specifico, il Regolamento di aggiornamento prevede cinque articoli.
Articolo 1
Modifica all’articolo 6 del Regolamento n. 2024-04. All’articolo 6, comma 3, del Regolamento n. 2024-04, alla lettera e) è aggiunto il riferimento alla Direttiva 2009/110/CE.
Articolo 2
Modifica all’articolo 10 del Regolamento n. 2024-04 1. All’articolo 10 del Regolamento n. 2024-04, il comma 6 è così sostituito: “6. Su richiesta dell’utilizzatore, un PSP offre all’utilizzatore la possibilità di fissare un limite che stabilisca l’importo massimo trasferibile mediante bonifico istantaneo, quando non già predisposto dal PSP medesimo, o, se già predisposto, di proporne l’innalzamento a proprio rischio. Tale limite può essere fissato su base giornaliera e/o per singola operazione. I PSP provvedono affinché gli utilizzatori siano in grado di modificare tale importo massimo in qualsiasi momento prima che sia impartito un ordine di pagamento per un bonifico istantaneo. Qualora un ordine di pagamento per un bonifico istantaneo di un utilizzatore superi l’importo massi-
BCSM, assunzione di personale in ambito amministrativo: requisiti e documentazione
BCSM, anche a fronte di assenze di personale per incarichi istituzionali, ricerca una risorsa da inserire nel proprio Servizio Amministrazione. La risorsa si dovrà occupare principalmente della tenuta della contabilità, della redazione del Bilancio d’esercizio e della funzione di amministrazione del personale in materia di retribuzioni. Requisiti necessari: Laurea. Requisiti preferenziali: cittadinanza e/o residenza sammarinese e/o permesso di soggiorno ordinario in Repubblica; Diploma di scuola secondaria superiore ad indirizzo amministrativo; laurea a indirizzo economico; esperienza lavorativa in ambito contabile e di elaborazione dei cedolini paga. L’assunzione sarà a tempo determinato, con facoltà di estensione del contratto di lavoro a tempo indetermi-
nato, nei modi e nelle forme previste dalla legge e dal Contratto di lavoro per il personale Quadri, Impiegati e Ausiliari della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
L’inquadramento sarà commisurato all’esperienza professionale maturata. Per candidarsi è necessario inviare, entro le 12.00 del 30 settembre 2025, una mail all’indirizzo di posta elettronica selezione.personale@bcsm.sm, riportando: Curriculum Vitae comprovante il possesso dei requisiti indicati; il Modulo di sintesi debitamente compilato; la conferma della lettura dell’Informativa sul trattamento dei dati personali pubblicata al seguente link: https:// www.bcsm.sm/hubfs/pdf_ docs/privacy-informative63786Informativacandi. pdf?hsLang=it; la conferma
della lettura del Codice di Condotta pubblicato al seguente link: https://www. bcsm.sm/hubfs/pdf_docs/ Statuto_e_Codice-Introduzione_al_Codice_di_Condotta-63965CodicediCondotta.pdf?hsLang=it
La documentazione sarà trattata in maniera strettamente riservata e non sarà restituita. Per la data e ora di arrivo faranno fede le evidenze della BCSM. BCSM si riserva di convocare i candidati che, a suo insindacabile giudizio, riterrà maggiormente idonei per le fasi successive del processo di selezione. Le modalità e la data delle prove di selezione verranno comunicate ai candidati al momento della convocazione. Per ulteriori informazioni: Servizio Risorse Umane - Via del Voltone 120, 47890 San Marino - E-mail selezione. personale@bcsm.sm.
mo o comporti il suo superamento, il PSP del pagatore non esegue l’ordine di pagamento per il bonifico istantaneo e ne dà notizia all’utilizzatore, comunicandogli le modalità per modificare l’importo massimo.”.
Articolo 3
Modifiche all’articolo 22 del Regolamento numero 202404. All’articolo 22, comma 2, del Regolamento n. 2024-04, la lettera b) è così sostituita: “b) entro il 9 luglio 2027, i PSP di cui alla precedente lettera a) offrono a tutti i loro utilizzatori anche il servizio di pagamento di invio di bonifici istantanei in euro, nel rispetto delle disposizioni di cui al precedente articolo 11, e danno attuazione a quanto disposto dall’Allegato 2 in materia di verifiche del beneficiario su bonifici.”. All’articolo 22 del Regolamento n. 2024-04, il comma 3 è così so-
stituito: “3. Per i PSP rientranti nelle categorie degli istituti di pagamento o degli istituti di moneta elettronica, entrambi i termini di cui al precedente comma 2 sono posticipati al 9 luglio 2027”.
Articolo 4
Norme finali e transitorie. Il Regolamento, si legge, entra in vigore in data 30 settembre 2025. Nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore del Regolamento e il termine del 9 luglio 2027, le disposizioni di cui all’articolo 11 comma 2 del Regolamento n. 2024-04, aventi ad oggetto il servizio di verifica del beneficiario (c.d. “VOP”) di cui all’Allegato 2 del Regolamento medesimo, non trovano applicazione. Per effetto di quanto disposto al precedente comma 2, nel periodo transitorio ivi previsto, i prestatori di servizi di pagamento sammarinesi possono offri-
re agli utilizzatori che lo richiedano il servizio di pagamento di invio di bonifici istantanei in euro anche in assenza di VOP, purché l’utilizzatore dichiari espressamente di esserne edotto.
Articolo 5
Testi consolidati: il testo consolidato con le modifiche introdotte dal Regolamento sarà reso disponibile nel sito internet della Banca Centrale della Repubblica di San Marino (www.bcsm.sm). La consultazione, chiarisce BCSM, avrà termine il 12 settembre 2025. Eventuali contributi alla consultazione potranno essere inviati al seguente indirizzo e-mail: dipartimento. vigilanza@bcsm.sm, riportando come oggetto dell’email: “Consultazione bozza Regolamento di aggiornamento SEPA”.
Alessandro Carli
L’essere umano è un animale abitudinario che tende a dare per scontate e per durature determinate dinamiche e situazioni. Molte volte non è comune domandarsi da cosa e da dove derivi un dato status quo e, ancora meno comune, è chiedersi se talune tematiche potrebbero risultare migliori, più efficienti, se magari affrontate o gestite in modo diverso rispetto alla consuetudine. Nel mondo attuale, caratterizzato da un contesto all’interno del quale qualunque persona si sente libera di parlare (a dire il vero, molto più spesso, sparlare e pontificare) su qualunque argomento (pur non possedendo competenze idonee), potrebbe apparire quasi normale che, magari su qualche forum o su qualche social network, qualche personaggio, più o meno noto e più o meno competente in materia, lanci strali verso il Presidente della Federal Reserve. Personalmente, non ci farei più di tanto caso se leggessi un post o una dichiarazione di un signor nessuno (una persona normale senza particolari competenze di politica monetaria) con il seguente tenore: “Jerome troppo tardi”, “Powell, un idiota testardo, deve abbassare sostanzialmente i tassi di interesse, subito. Se continua a rifiutarsi, il consiglio direttivo dovrebbe assumere il controllo e fare ciò che tutti sanno deve essere fatto”. Tale frase, tuttavia, è stata postata dal Presidente USA Trump (decisamente non un signor nessuno) sul social network “Truth Social” e pertanto è decisamente difficile non farci caso. L’ingerenza della politica nelle decisioni delle banche centrali non è cosa nuova ma nell’ultimo periodo si è assistito, prevalentemente in USA, a un mutamento delle modalità di intromissione che, diventando sempre più aggressive e per certi versi anche scomposte, rischiano di minare profondamente il principio di indipendenza delle banche centrali dalla politica, conquistato nel corso degli anni e prevalentemente dopo lo shock inflazionistico degli anni ’70, che ha consentito alle principali economie dei paesi sviluppati di godere di una crescita economica generalmente positiva e soprattutto di un andamento dei prezzi mediamente ancorato a livelli fisiologici. Sebbene ogni banca centrale abbia un proprio mandato specifico, l’obiettivo primario delle principali banche centrali è la stabilità dei prezzi (controllo dell’inflazione), spesso accompagnato, per legge, da un obiettivo di piena occupazione. Ma perché l’indipendenza della ban-
Il commento di settembre di Denis Manzi, CFA, CIPM
Tassi troppo alti o troppo bassi?
Il difficile lavoro che spetta alle banche centrali
Grafico tassi USA: livello attuale dei tassi di interesse (linea blu) e livello corretto dei tassi di interesse secondo la Taylor Rule. Fonte: elaborazione BSM applicando la regola di Taylor. Principali variabili utilizzate: tasso di interesse reale neutrale=0,78%, Livello della disoccupazione neutrale=5%, target inflazione=2%.
Grafico tassi Eurozona: livello attuale dei tassi di interesse (linea blu) e livello corretto dei tassi di interesse secondo la Taylor Rule. Fonte: elaborazione BSM applicando la regola di Taylor. Principali variabili utilizzate: tasso di interesse reale neutrale=0,5%, Livello della disoccupazione neutrale=6%, target inflazione=2%.
ca centrale dalla politica è considerato un principio così importante? Vigilando sulla stabilità dei prezzi, le banche centrali creano i presupposti per un’economia solida e stabile. Se i governi esercitassero un controllo diretto sulle banche centrali, potrebbero cer-
care di modificare i tassi di interesse in funzione dei propri obiettivi per indurre una forte crescita economica nel breve termine o per finanziare misure popolari con moneta di banca centrale. Questo avrebbe, a lungo andare, gravi ripercussioni sull’economia e
un disancoraggio dell’inflazione, che comporterebbe problematiche di non poco conto alla popolazione. Sebbene le banche centrali non siano sempre riuscite a centrare i propri obiettivi, commettendo a volte anche degli errori, quel che è certo è che una
maggior influenza della politica sulle decisioni delle banche centrali potrebbe solo peggiorare le cose, rendendo sempre più spuntate le armi delle banche centrali. Sebbene le modalità di Trump di interfacciarsi con le diverse istituzioni democratiche non siano “mainstream” e propriamente consone a un contesto civile e democratico, la sensazione è che dovremo abituarci ad assistere a prese di posizione di questo tipo e quindi probabilmente vale la pena ignorare la forma per concentrarsi di più sulla sostanza, che nel nostro caso è rappresentata dal livello dei tassi di interesse. Sono veramente troppo alti? Da un punto di vista teorico, i tassi di interesse a breve termine, ovvero quelli decisi dalle banche centrali, al fine di non distorcere l’attività economica dovrebbero essere posti, in una situazione di stabilità economica (output gap non presente) e di stabilità inflattiva (inflazione in linea al target) ad un livello neutrale, ovvero a quel livello che non stimola e non frena l’economia. Situazioni di inflazione sopra target (o sotto target) richiederebbero alla banca centrale di portare i tassi di interesse sopra (sotto) al livello neutrale e allo stesso modo, situazioni di output gap negativo (positivo) richiederebbero alla banca centrale di portare i tassi interesse sotto (sopra) al livello neutrale. Sebbene esistano diverse formule per stimare il livello corretto dei tassi di interesse, una delle più conosciute è quella di Taylor, che prende nome dall’economista John Taylor che l’ha sviluppata. Utilizzando tale formula, risulta che in realtà i tassi di interesse sia negli USA (grafico tassi USA) sia in Eurozona (grafico tassi Eurozona) si trovino a livelli leggermente inferiori, sebbene di pochissimo, rispetto a quelli giustificati dai fondamentali economici. Le analisi ci mostrano come sia la banca centrale USA che quella europea stiano al momento adottando una politica monetaria conforme ai propri obiettivi e alla condizione macroeconomica delle
rispettive aree geografiche, ma siamo sicuri che Trump (che ovviamente non leggerà questo pezzo) continuerà a richiedere tassi di interesse sempre più bassi, se non altro sino alla prossima fiammata inflazionistica!
I mercati finanziari Agosto ha visto la prosecuzione della fase positiva sui mercati finanziari (tabella performance), con movimenti positivi su tutte le principali asset class che, dopo una breve fase di incertezza registrata nella prima parte della seconda metà del mese, sono stati rincuorati dalle parole del Presidente FED Jerome Powell, che ha sostanzialmente annunciato che è verosimile un taglio dei tassi di interesse già a settembre e che in effetti il mercato prezza già.
I portafogli Considerato il tutto a 360°, per il prossimo periodo si ribadisce quanto consigliato il mese scorso, ovvero, tatticamente, di:
• Diminuire l’esposizione all’azionario durante giornate particolarmente positive, con l’obiettivo di mantenerla sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica; • Diminuire l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito durante giornate particolarmente positive, con l’obiettivo di mantenerla sotto al peso stabilito in sede di asset allocation strategica • Aumentare l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito durante giornate particolarmente negative, con l’obiettivo di portarla sopra al peso stabilito in sede di asset allocation strategica.
Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com
di Daniele Bartolucci
Come il Programma Economico per il 2026 che annualmente deve essere predisposto al fine di rendicontare le attività delle singole Segreterie di Stato e relative attività future, anche l’Agenda per lo Sviluppo richiesta dalla maggioranza nell’Ordine del Giorno approvato nell’ultimo Consiglio Grande e Generale parla esplicitamente di “priorità strategiche per rilanciare l’economia reale”. Dall’altra parte c’è, appunto, l’economia reale, ovvero le imprese che investono e creano sviluppo, occupazione e gettito insieme ai lavoratori in esse occupate. Quell’economia virtuosa e fondamentale oggi per San Marino, che è rappresentata in primis da ANIS e che, come ha ribadito in questi giorni il Presidente Emanuele Rossini, “ha bisogno di investimenti e infrastrutture per essere competitiva e attrattiva”. Programma Economico e Agenda per lo Sviluppo risponderanno a queste richieste? In attesa di scoprire cosa inserirà la politica nel documento che deve arrivare entro la fine di settembre (nell’OdG anche la spending review, ma prima della fine dell’anno...), nel Programma Economico qualche intervento effettivamente c’è (la fatturazione elettronica interna ad esempio), altri sono diplomaticamente accennati (vedi l’IVA
Oltre alla riforma dell’IGR che potrebbe penalizzare proprio l’economia reale, vengono rilanciati alcuni
L’economia reale aspetta il Programma
Al documento annuale della Segreteria Finanze si aggiungerà, entro la fine di settembre, Il Presidente ANIS, Rossini: “Servono investimenti e infrastrutture per restare competitivi
che non ha ancora una data certa di introduzione o gli impianti di smaltimento rifiuti che restano fermi all’idea di trovare maggiore autonomia) e alcuni mancano
proprio all’appello. C’è, invece, la riforma IGR che incombe e che, senza un giusto riequilibrio, rischia di andare a penalizzare proprio quell’economia reale che al contrario si vorrebbe sostenere e rilanciare.
Nel mentre, l’altro grande tema è l’Accordo di Associazione all’Unione Europea, di cui si attende non solo la firma ma soprattutto la messa in opera di tutti i preparativi legislativi, giuridici e anche diplomatici affinché sia operativo fin da subito, come dimostra il caso dell’EUDR, che ha reso necessario un intervento normativo d’urgenza, ma che anche così non è affatto risolto, come sanno bene tutte le aziende delle tante filiere coinvolte, che non sono affatto poche.
ANIS: “Dobbiamo essere competitivi e attrattivi”
“C’è ancora un clima di incertezza sui mercati, alimentato dai dazi e dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente”, spiega il Presidente ANIS, Emanuele Rossini, “a cui si aggiunge il costo elevato degli energetici e delle materie prime, per cui occorre sostenere le imprese con investimenti realmente per lo svi-
luppo e soprattutto, riguardo San Marino, in quelle infrastrutture fisiche e intangibili che tutti i nostri competitor possono invece sfruttare. Mi riferisco anche alla gestione efficace ed efficiente del ciclo delle acque e dei rifiuti, che potrebbe essere un vantaggio sia per le imprese sia per lo Stato, o alle politiche energetiche rivolte alla produzione di energia, la cui attuale dipendenza dall’esterno ci penalizza enormemente come sistema. E questo vale sia per le imprese già presenti che, in prospettiva, per quelle che potrebbero insediarsi, perché ancora oggi San Marino offre dei vantaggi per chi vuole fare impresa, a partire dalla bassa tassazione ma non solo, per cui occorre preservare questi plus e, anzi, potenziarli e valorizzarli in funzione di una crescita sostenibile dell’economia reale”. Il riferimento va anche alle ipotesi di riforma dell’IGR, su cui ANIS ha chiesto di rivederne diversi aspetti: “La nostra richiesta è di una maggiore equità, sia tra lavoratori sia tra imprese. Comprendiamo l’esigenza di aumentare il gettito, a patto chetali risorse vengano davvero investite in progetti per lo sviluppo economico, ma occorre calibrare tali interventi tenendo conto di quanti già oggi sostengono il sistema a livello fiscale, ricercando le risorse aggiuntive laddove non vengono prodotte. Ben vengano i controlli più efficaci, ma anche se dovessero dare risultati sappiamo che non saranno immediati, per cui abbiamo proposto la reintroduzione di una minimum tax, anche temporanea. Allo stesso modo, crediamo che un’azione di ottimizzazione della spesa corrente possa generare risparmi importanti, mentre, al contrario, colpire il reddito da lavoro dovrebbe essere l’ultimo intervento da attuare, e comunque in maniera equa tra tutti i lavoratori, senza distinzione tra residenti e non residenti. Auspichiamo pertanto che nei prossimi giorni si possano trovare migliori equilibri e che l’impatto di questa riforma non ricada unicamen-
te sull’economia reale del Paese”.
Energia e rifiuti: parola d’ordine “autonomia” Il tema dei cicli dei rifiuti e dell’acqua è “trasversale” a più Segreterie di Stato. Alla Segreteria al Lavoro si ragiona su più fronti, tanto che “Una sfida cruciale riguarda la razionalizzazione delle risorse idriche. Investire in infrastrutture per l’autonomia nell’approvvigionamento dell’acqua sarà determinante per garantire stabilità nel lungo periodo e valorizzare le antiche sorgenti a fini agricoli, turistici e ambientali”. Mentre la gestione dei rifiuti è “un punto ancora aperto”, per cui “il superamento degli ostacoli derivanti dalla posizione di terzietà di San Marino è necessario per semplificare le procedure di smaltimento e trattamento, riducendo i costi di gestione e aumentando l’efficienza del sistema. L’obiettivo è chiaro: estendere il porta a porta a tutti i 9 castelli di San Marino e creare isole ecologiche dove i cittadini possano conferire i rifiuti in modo organizzato e sostenibile”. Il problema, però, restano gli impianti di smaltimento, che in territorio non esistono.
Un punto legato alla produzione energetica, se si vuole, che alla Segreteria Finanze hanno messo in chiaro, mettendo in agenda “una analisi del potenziale energetico, attraverso l’identificazione di aree favorevoli per l’installazione di impianti di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, biomasse) su progetti già in fase di realizzazione”.
Oltre - ma è storia recenteall’acquisizione di quote societarie di impianti di produzione anche fuori San Marino.
Inoltre “San Marino”, spiegano dalla Segreteria al Lavoro, che ha la delega all’AASS, “sulla fornitura di energia elettrica e gas dovrà necessariamente pianificare già da ora il futuro del settore per garantire una maggiore indipendenza energetica. L’obiettivo della Segreteria”, si legge nel documento, “è quello di investire nelle ener-
gie alternative, riducendo la dipendenza dalle fluttuazioni dei mercati internazionali e garantendo maggiore competitività ai nostri operatori economici. Un punto chiave sarà il potenziamento della produzione di energia elettrica da fotovoltaico. San Marino deve sfruttare al massimo questa fonte rinnovabile, puntando sulla creazione di comunità energetiche e sull’integrazione con impianti di produzione avanzati a impatto zero. Si stanno già prendendo contatti per addivenire a una soluzione in tempi brevi”.
Fattura elettronica interna e poi l’IVA “Alla luce dell’impatto assolutamente positivo, sia lato operatori economici che lato Amministrazione pubblica”, si legge nel Programma Economico, “la Segreteria Finanze, tramite il suo Dipartimento e gli Uffici tecnici per-
E conomia
alcuni interventi attesi da tempo, come la fatturazione elettronica interna, ma non la data dell’introduzione dell’IVA
Programma Economico e l’Agenda Sviluppo
settembre, quello “politico” richiesto dalla maggioranza: l’obiettivo di entrambi è sostenere e rilanciare il sistema competitivi e attrattivi, in particolar modo in questo momento di incertezza alimentato da dazi e conflitti bellici”
tinenti, ha avviato nel 2024 e concluso, nei primi mesi del 2025, la disamina normativa e tecnica sulla fattura elettronica interna, limitatamente agli scambi commerciali B2B di beni e servizi. Recentemente è stata avviata l’attua-
E-Fattura interna per il B2B nel 2026 volontaria
Dal 2027 sarà obbligatoria
zione informatica della fatturazione elettronica interna come innanzi specificato; il piano operativo prevede che, in analogia alla fattura elettronica con l’Italia, la fattura elettronica sarà introdotta a metà anno del 2026, inizialmente su base volontaria e dal 2027 in forma obbligato-
ria, secondo i criteri stabiliti. Tale progetto viene ritenuto fondamentale e di grande impatto, poiché: completa la tracciatura elettronica dei ricavi interni, a fianco della certificazione telematica dei ricavi mediante la Smac, che è in fase di aggiornamento e potenziamento, per le vendite e le prestazioni ai consumatori finali; traccia la base fondamentale per il flusso immediato dei dati dei ricavi completi per l’Amministrazione Pubblica; è utile per la predisposizione delle dichiarazione fiscali e loro precompilazione, nonché per effettuare Programma Economico 2026 82 controlli ed accertamenti fiscali incrociati sulle operazioni interne B2B; infine, costituisce la base operativa per la futura modifica del sistema delle imposte indirette. La portata di questo progetto può essere veramente ampia, con innumerevoli implicazioni e vantaggi”.
Vantaggi che porterebbe anche l’introduzione di un sistema IVA, sia per l’agevolazione dell’interscambio con l’esterno, sia per il gettito interno, ma questo intervento non viene ancora calendarizzato ufficialmente, tanto che il capitolo dedicato si intitola “Avanzamento della riforma delle Imposte indirette”. Si avanza, ma non si sa fino a quando. Con il rischio che l’IVA slitti ancora di uno o due anni. Tanto che si esplicita che “la previsione della fatturazione elettronica anche per gli scambi interni, assieme al potenziamento dell’applicativo Smac, sarà propedeutica per riformare anche il sistema delle imposte indirette”. Tradotto, prima la fatturazione elettronica poi l’IVA? E questo nonostante sia una riforma “vivamente auspicata e caldeggiata dagli organismi internazionali come l’FMI”. Per questo “le attività sono già state intraprese. In particolare, con Delibera del Congresso di Stato n.17 del 3 luglio 2023, è stato avviato il progetto volto all’introduzione di un’imposta sul valore aggiunto e, con l’ulteriore Delibera del Congresso di Stato n.18 del 4 apri-
le 2025, è stato dato corso all’esecuzione della cosiddetta FASE II di tale progetto. Attualmente si stanno effettuando approfondimenti ed elaborazioni, analisi e studio dei dati storici sistemici delle
importazioni ed esportazioni, simulazioni del gettito e del conseguente impatto sul sistema economico e sul Bilancio dello Stato di un passaggio ad una imposta sul valore aggiunto, nella consa-
pevolezza che la complessità di una simile riforma richiederà tempi che non saranno certamente brevi. Permane, comunque, l’obiettivo di salvaguardare il tessuto aziendale sammarinese, caratterizzato da tante aziende e attività di piccole/medie dimensioni; pertanto, si intende progettare un sistema normativo ed impositivo che mantenga determinate peculiarità”.
Si scaldano i motori per uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, divenuto imperdibile per gli appassionati dei gioielli d’epoca e del motorismo storico: il Gran Premio Nuvolari, la manifestazione internazionale di regolarità per auto storiche, arrivata alla sua 35esima edizione, in programma dal 18 al 21 settembre che prenderà il via da Mantova, la città natale di Tazio. Il Gran Premio vedrà il mondo dei classic enthusiasts vivere e far vivere emozioni uniche, il tutto a coronamento del mito del pilota Mantovano, icona dello sport automobilistico. Saranno circa 300 gli equipaggi provenienti da tutto il mondo che daranno il via a quattro giorni all’insegna della celebrazione storica, della sfida sportiva e del turismo lifestyle, elementi che fanno parte del DNA di questa manifestazione. L’itinerario rinnovato di questa edizione, che prevede un totale di 1.075 km di percorso, permetterà ai concorrenti di percorrere con le vecchie signore i paesaggi più affascinanti di Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e San Marino. Durante il Gran Premio Nuvolari le meravigliose auto storiche, uno dei simboli della cultura industriale del XX secolo, renderanno omaggio al “Mantovano Volante”, con alcuni dei più famosi capolavori dell’ingegneria automobilistica mondiale.
Partenza il 18 settembre: saranno circa 300 gli equipaggi in gara, provenienti da tutto il mondo
Il 35° Gran Premio Nuvolari passerà anche a San Marino
La giornata del 20 settembre terminerà con le prove cronometrate
La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle normative F.I.A, F.I.V.A. e A.C.I. Sport, con una particolare attenzione ai protocolli di sicurezza della federazione sportiva nazionale. Anche quest’anno l’evento può contare sul supporto di importanti aziende,
quali Red Bull, Finservice Group, Morbio Costruzioni, Penske Cars, Locman, Zero Time e MC Stone con il proprio integratore Cognizant, grazie ai quali il Gran Premio Nuvolari proporrà ai concorrenti un’esperienza unica, con l’obiettivo di unire il pia-
cere della guida tra luoghi unici all’adrenalina della competizione sportiva di altissimo livello.
Il percorso 2025 Venerdì 19 settembre, il Gran Premio Nuvolari partirà da Piazza Sordello a Mantova e
attraverserà la Pianura Padana, con i controlli a timbro presso lo stabilimento Iveco di Suzzara e nelle piazze di Reggiolo e Campagnola Emilia, fino ad arrivare all’Autodromo di Modena, per poi proseguire verso il circuito cittadino di Forlì e concludere la giornata a Cesenatico, dove si terrà la prima serata presso il Grand Hotel da Vinci. Il pernottamento sarà a Rimini.
Sabato 20 settembre, gli equipaggi si dirigeranno da Rimini verso Toscana, Umbria e Marche, passando per Siena, il Chianti e il Ponte a Buriano. La giornata terminerà con le prove cronometrate nella Repubblica di San Marino e il rientro a Rimini, dove l’iconico Grand Hotel aprirà le porte al Gala Dinner in onore di Tazio Nuvolari.
Domenica 21 settembre, l’ultima tappa, porterà driver e co-driver a Nord: dopo le
sul Monte Titano
prove a Meldola e una sosta a Faenza, ospiti della Scuderia di Formula 1 “Racing Bulls”, seguirà Ferrara con la “Power Stage” in diretta TV. Il ritorno sarà in terra Mantovana, con il pranzo a San Benedetto Po e l’arrivo trionfale in Piazza Sordello.
Il Gran Premio Nuvolari Green Il Gran Premio Nuvolari ha avviato nel 2020 l’iniziativa “Gran Premio Nuvolari Green” per promuovere la sostenibilità ambientale. Tra le azioni principali: la piantumazione di alberi per compensare la CO₂ emessa dalle auto storiche e la riduzione della plastica tramite la distribuzione di borracce ecologiche in tritan a partecipanti, staff e media. Inoltre, durante le partenze da Mantova e Rimini saranno disponibili erogatori di acqua potabile.
L’omaggio musicale di Lucio a Tazio e l’amore per il mondo magico delle quattro ruote
“Il suo sguardo è di un falco per i figli / i suoi muscoli sono muscoli eccezionali / gli uccelli nell’aria perdono le ali / quando passa Nuvolari”. Grande appassionato di automobili, nel 1976 Lucio Dalla (foto: A.Carli) diede alle stampe l’album “Automobili”, un long playing che contiene anche la celebre canzone “Nuvolari”. A detta dello stesso Dalla, Nuvolari era pilota di corse polverose
avendo segnato la storia più antica delle corse, Nuvolari è rimasto ancora oggi sinonimo di talento e maestria alla guida dell’automobile, vista come il simbolo del progresso allora e normalità oggi. Il testo è di un’immensità gigantesca, fatta di continue citazioni anche seminascoste alla vita del pilota italiano più celebre al mondo. F ocus
ed un inconsapevole poeta di strada; popolo, furbizia, forza, violenza, generosità e coraggio. Come nel caso di “Ayrton”, Dalla è l’interprete di uno sforzo poetico autoriale di un altro artista, ovvero il poeta Roberto Roversi. Tazio Nuvolari era visto come l’uomo del popolo italiano del dopoguerra, il simbolo pure del passaggio dal mondo contadino a quello industriale. Pur
Viaggio nelle architetture religiose
La Repubblica ha un patrimonio prezioso e non sempre conosciuto: oltre alla Basilica del Santo, va ricordata la Chiesa di San Pietro che ospita i giacigli ricavati nella pietra di San Marino e di San Leo
Eretta agli inizi dell’Ottocento, la basilica di San Marino è il principale edificio religioso della Repubblica ed ospita sotto l’altare maggiore parte delle reliquie del santo, ritrovate il 3 marzo 1586. Alcune reliquie del santo sono state donate il 28 gennaio 1595 all’isola di Arbe in Dalmazia, città natale del santo. Il busto reliquiario in argento e oro disposto alla destra dell’altare conserva il cranio del santo dal 2 settembre 1602.
La chiesa di San Pietro (nella foto) ospita, secondo la leggenda i giacigli ricavati nella roccia di San Marino e San Leo.
La chiesa di San Francesco ed il convento annesso inizialmente avevano sede a Murata, presso la città di San Marino, ma poi papa Clemente VII concesse lo spostamento della chiesa e del convento nella città di San Marino perché a Murata c’era pericolo di incursioni dei Malatesta. La costruzione venne cominciata nel 1351 e terminata verso il 1400, per la costruzione furono usati i materiali della chiesa e del convento soppresso. Il rosone fu coperto nel Seicento ma è stato riportato alla luce nell’ultima ristrutturazione eseguita da Gino Zani che l’ha riportata in gran parte alle linee originarie. Alla costruzione parteciparono maestranze sia sammarinesi sia comacine. Infatti, vi figurano i nomi di Mastro Battista da Como e Mastro Manetto Sammarinese. Nel chiostro si trova la tomba del vescovo Marino Madroni, vissuto nel Quattrocento che apparteneva ai frati minori conventuali. Nell’attiguo Museo San Francesco sono conservate tele del Guercino e di Raffaello. La chiesa dei cappuccini si trova al di fuori della terza cinta muraria, a breve distanza da Porta Nuova. Risale al secolo XVI ed è costruita secondo uno stile architettonico essenziale e armonioso. Un’ampia scalinata delimitata da una balaustra conduce al portico formato da cinque archi a tutto sesto, sostenuti da esili pilastri quadrangolari. Al centro della facciata,
una vetrata policroma mostra l’immagine di Quirino, il santo al quale è dedicata la chiesa. Sul tetto a capanna s’innalza una croce di ferro battuto. Un elemento caratteristico della struttura è la grande croce di pietra a sinistra della scala. Sotto il portico si apre un portale sul quale è incisa la data del 1549, anno in cui fu costruita la cappella originaria. Internamente la chiesa presenta una navata centrale, fiancheggiata a sinistra da due cappelle, una delle quali è dedicata alla Madonna di Lourdes. Il soffitto è a volta con piccole vele laterali. Nello spazio dell’abside, sopra un antico e prezioso tabernacolo di legno e d’avorio, un grande dipinto di Taddeo Zuccari narra l’evento della deposizione di Gesù. Un piccolo chiostro con un elegante loggiato collega la chiesa al convento dei Cappuccini. In fondo, sopra i vecchi tetti del complesso, si eleva un esile campanile a vela. Dal 1928, nel piazzale davanti alla chiesa, s’innalza un monumento dedicato a San Francesco, opera dello scultore Edo-
ardo Collamarini: una colonna di pietra regge un’edicola alta e slanciata, aperta sui quattro lati, contenente la statua bronzea di San Marino, scolpita da Silverio Monteguti. I sammarinesi vollero costruire la chiesa per ricordare l’episodio di Fabiano da Monte San Savino, che il 4 giugno 1543 tentò senza riuscirvi di occupare la Repubblica partendo da Rimini. Sotto il portico, una lapide ricorda un altro importante evento storico: il 31 luglio 1849 Giuseppe Garibaldi, inseguito dagli austriaci, si rifugiò a San Marino. Proprio dalla gradinata della chiesa sciolse il suo esercito, lasciando liberi i soldati con la facoltà di proseguire nella fuga e di raggiungere le proprie case. Inizialmente, sul luogo esisteva una piccola cappella che, tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, fu trasformata nell’attuale chiesa. La dedica a San Quirino, incisa sull’architrave, è forse l’unico elemento rimasto dell’edificio originario. Inaugurato nel 1609 il monastero delle clarisse di Santa
Chiara oggi è completamente ristrutturato e ospita i locali dell’Università di San Marino e il Museo dell’Emigrante. La fondazione della comunità è stata progettata nel XVI secolo dai cittadini sammarinesi che la desiderarono quale luogo di preghiera per il bene spirituale della Repubblica e anche per la formazione e istruzione delle giovani che, com’era usanza a quei tempi, venivano affidate alle monache per essere da loro preparate alla vita sociale. Fin dal 1560 circa ebbe inizio la costruzione in mezzo a tante difficoltà materiali ed economiche; le parti più anti-
che del vecchio edificio, scolpite sulla roccia a colpi di scalpello, mostrano ancora oggi l’impegno tenace con cui i concittadini vollero costruire l’opera. Solo nel 1609 le prime sorelle, giunte dal Monastero di Castel Durante (Urbania) nell’esultanza di tutto il popolo, vi si stabilirono e subito la comunità accolse numerose vocazioni. Grazie alla sua ubicazione in terra sammarinese, il monastero non subì le varie soppressioni che colpirono molte comunità in Italia e ha avuto vita ininterrotta fino a oggi. Dal 1971 le clarisse si sono trasferite nel nuovo convento di
Santa Chiara a Valdragone. Vi si trova anche il moderno santuario della Beata Vergine della Consolazione. Dal 2014 la Repubblica ospita il santuario shintoista di San Marino, unico tempio shinto ufficialmente riconosciuto in Europa. Il santuario è stato realizzato in memoria delle numerose vittime del terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011, è consacrato alla dea Amaterasu e dal 2019 viene considerato un luogo di culto abilitato alla celebrazione di matrimoni legalmente riconosciuti dallo stato sammarinese e perciò giuridicamente validi in tutto il mondo. AC
S peciale Cultura
La mostra, ospitata a Palazzo Graziani, è stata “raccolta” anche in un libro
Cinque fotografi raccontano il Titano
“Quale Repubblica” per Bernucci, Busignani, Giardi, Mazza e Vincenzi
Le serie di immagini fotografiche raccolte in “Quale Repubblica”, ospitata sino al 30 agosto a Palazzo Graziani, sono il frutto di una riflessione artistica operata da cinque fotografi sammarinesi (Jean Franco Bernucci, Giorgio Busignani, Gabriele Giardi, A. Gabriele Mazza e Marco Vincenzi) che si sono interrogati su “Quale Repubblica”: cinque differenti analisi che prendono spunto, per alcuni di loro, dai ricordi sul significato che certi luoghi hanno assunto nel tempo, sia da un punto di vista individuale, sia come memoria collettiva, mentre altri hanno rivolto il proprio sguardo a San Marino per ciò che essa è nella contemporaneità, da un punto di vista territoriale, sociale, politico e culturale.
Rimandando il lettore al libro – reperibile presso la libraria Cosmo e presso AIEP -, proponiamo qualche “istantanea” sui singoli artisti. La poetica attraverso cui Bernucci recupera il ricordo di un certo vissuto in determinati luoghi di San Marino; luoghi che hanno accompagnato la sua infanzia e la sua vita, è la poetica del “silenzio” che riempie la notte. Per costruire visivamente quei suoi ricordi e quelle sensazioni si è affidato al foro stenopeico, un’antica tecnica fotografica applicata alla tecnologia digitale. L’intento di Bernucci è di abbandonare l’idea di una bellezza riferibile al soggetto delle immagini o ad uno stile fatto di forme associabili a modelli già conosciuti, per attraversare un’e-
sperienza estetica personale ed interiore, che la tecnica del foro stenopeico favorisce e potenzia.
Anche la numerosa serie di fotografie prodotte da Busignani trae spunto e riferimento dalla memoria. Le sue sono “tracce di memoria” che riaffiorano lungo la scia di ricordi e suggestioni evocate dalle immagini del quotidiano, quelle più marginali, quasi banali. Immagini laterali che si percepiscono con la coda dell’occhio e che si intravvedono mentre si percorre la strada in automobile, o che si scorgono mentre si cammina per le vie frequentate, quelle che restano impresse nella mente, perché legate a luoghi significativi del proprio vissuto. L’atteggiamento assunto da
onsorzio Terra di San Marino
Giardi per realizzare il suo progetto è più contemporaneo e lo si può riconoscere anche tra molti altri fotografi, che dal punto di vista tecnico si affidano ad una visione frontale del soggetto indicato, con uno stile apparentemente documentario e catalogatorio, lasciando però percepire il precedente processo mentale, associabile alla riflessione concettuale che guida la ricerca visuale e che risulta essere altro da ciò che in apparenza si vede La quarta serie di fotografie è di Mazza che le realizza nelle piazze dei nove castelli di San Marino, nel periodo dal 3 maggio al 26 settembre del 2013, poi rimangono in un cassetto fino al momento in cui decide di mostrarle in occasione di questo progetto.
Sono nove grandi fotografie. Ventiquattro le ore di un giorno, che fanno un totale di 1.440 minuti, un quarto d’ora sono 15 minuti ovvero circa l’uno per cento (14,4) dell’intero giorno. Un quarto d’ora è anche il lasso di tempo durante il quale si manifestano le luci dell’alba e si crea un sostanziale equilibrio fra i primi bagliori nel cielo e le luci artificiali presenti sul posto. A chiudere, la serie di fotografie realizzate da Vincenzi, poi montate in un video. Fotografie che nascono con un intento preciso ed un pensiero rivolto ai testi scritti e alle immagini raccolte da Georges Bataille in “Documents”, tra il 1929 e il 1930. L’intento che guida Vincenzi è mostrare semplici immagini fotografiche raccolte sul territorio
Vendemmia 2025, a spasso nelle vigne di Roberto Guidi tra le uve coltivate e i ricordi dell’infanzia: “La terra è una passione ereditata dalla mia famiglia”
“Quando raccoglierete l’uva dalle vigne per il torchio, dite in cuor vostro: ‘Anch’io sono una vigna, e i miei frutti saranno raccolti per il torchio, e come vino nuovo sarò tenuto in botti eterne’. E in inverno, quando spillerete il vino, fate che vi sia in voi un canto per ogni coppa; e nel canto vi sia memoria dei giorni d’autunno, della vigna e del torchio”. Le parole di Khalil Gibran “vestono” anche Roberto Guidi e la sua vigna, ubicata a Corianino. Lo “vestono” anche nel senso più sincero del termine: “Aspetta cinque minuti che mi cambio” dice. Via la polo da lavoro, al suo posto una camicia pulita e stirata: antiche attenzioni, meravigliose, quasi d’altri tempi quando i nonni e i genitori mettevano gli indumenti della festa. Roberto ha 60 anni e mentre scendiamo a piedi verso i terreni coltivati a vite, si racconta: “La terra è una passione ereditata dalla mia famiglia: quando ero piccolo, all’asilo e alle ele-
mentari, nei mesi invernali mi mandavano a giocare nelle stalle dei vitellini così mi scaldavo. Con la bella stagione salivo con mio babbo sul trattore e su altri
mezzi agricoli” aggiunge sorridendo. “Finito gli studi, ho lavorato come magazziniere e come manutentore per qualche tempo, poi però il richiamo della terra mi ha
portato alle mie radici”.
La sua azienda agricola si sviluppa su una superficie totale di circa 13 o 14 ettari. “Circa la metà, tra terreni di proprietà e quelli in affitto,
sono dedicate alle uve”. Il colpo d’occhio è straordinario. “Le foglie più verdi, quelle di verde più intenso, contraddistinguono il Cabernet. Il Montepulciano è più chiaro, la Ribolla ancora di più. In autunno vedi l’incanto e la magia del cambiamento: le sfumature della vigna oscillano tra il rosso, il marrone e il verdastro”.
Roberto coltiva diverse uve: Moscato, Sangiovese, Ribolla, Biancale, Montepulciano e Cabernet. Tutto rigorosamente biologico. “Il Moscato lo abbiamo raccolto a cavallo di Ferragosto, qualche giorno dopo il 15. Inizio settembre è il tempo della Ribolla, del Sangiovese e del Biancale, in ultimo Cabernet e Montepulciano. Nella seconda metà del mese la mia vendemmia sarà terminata”. Il 2025 è stato un anno “abbastanza favorevole.
A parte qualche problema con l’oidio della vite – che fa parte della natura -, la raccolta è stata superiore a quella dello scorso anno.
sammarinese che, nella sequenza organizzata del video, così come per Bataille furono le pagine della sua rivista, evidenzino attraverso assonanze/dissonanze visuali o concettuali la condizione delle dinamiche sociali e culturali proprie della contemporaneità, attraverso il modello “San Marino”. L’intera raccolta d’immagini è sintesi di tendenze contemporanee della fotografia intesa come comunicazione artistica, che per alcuni aspetti recuperano, con “fare” manieristico, esperienze stilistiche di un recente passato e per altri si affidano alla dimensione innovativa che i cinque singoli autori hanno saputo autonomamente produrre.
Alessandro Carli
Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm
La primavera di quest’anno non è stata particolarmente ‘gentile’ per la vigna: aprile, maggio e giugno sono stati mesi caratterizzati da piogge fredde. Non abbiamo avuto quindi il problema dell’acqua, ed è un fattore importante. Il sole ha tardato a riscaldare, o meglio, non è stato continuativo. Le uve comunque sono maturate e ci aspettiamo una buona qualità dei grappoli”. Prima del congedo, Roberto ci rivela i suoi vini preferiti: “Quelli più strutturati come Tessano, Sterpeto e Brugneto, ma mi piacciono anche i bianchi”. Cin cin.
Qualcosa di rivoluzionario accade sempre a chi lascia andare ciò che era
Quando “finire” significa anche saper aspettare
Può essere un momento splendido della vita, se lo sappiamo cogliere
Tutto è pronto per ricominciare.
Ma chi crede che ricominciare sia sinonimo di ripetere, reiterare, riproporre, rischia di crollare in un’insostenibile routine.
Ricominciare fa rima con rinnovare, spaziare, diversificare.
Ricominciare fa rima - rima sentimentale, non foneticacon novità.
C’è aria di novità quando cominciamo a utilizzare parole che non facevano parte del nostro consueto vocabolario, perché stiamo studiando una nuova materia o stiamo imparando a conoscere di più qualcuno e il suo mondo. Quando curiamo il nostro linguaggio, perché il pensiero che vogliamo comunicare diventi più chiaro, più comprensibile. Quando esprimiamo lo stesso concetto di
sempre con termini più educati e sostituiamo un “mai” con un semplice “no”. Quando invece di maledire una giornata pesante, benediciamo la sera che finalmente è arrivata, considerando che “Quelle che a noi sembrano delle prove amare, sono delle benedizioni sotto mentite spoglie” (Oscar Wilde, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” o “L’importanza di far l’onesto”). E speriamo che una notte mite ci porti più forza e pazienza per affrontare il giorno che verrà.
Ricominciare è - irrimediabilmente - finire. Salutare il passato: è stato molto bello, a volte anche parecchio brutto, ma - fateci caso - è finito proprio ieri. Non rimuginare sul fatto che “abbiamo già” tentato tante soluzioni ma cambiamenti non ce ne sono stati:
abbiamo già riso, provato, inciampato; abbiamo già sperato, creduto, rischiato; abbiamo già dato tutti noi stessi, abbiamo speso risorse, pianto. Abbiamo già compiuto tante azioni, è vero. Spesso, però, ciò che fa davvero la differenza non è cambiare il tipo di movimento ma il genere di atteggiamento, il comportamento di base. Tanto che chi ricomincia non sempre è proiettato verso relazioni o lavori nuovi, ma piuttosto sente la necessità di affrontare con un nuovo spirito ogni impresa, ogni incontro, vecchio o recente che sia. Perché “Bisogna dirlo e ridirlo: non è il bisogno di novità che tormenta gli spiriti, è il bisogno di verità. Ed esso è immenso” (Victor Hugo, “Odi e ballate”). Finire è un momento splendido della vita.
È il momento in cui qualcosa di nuovo sta per arrivare. Qualcosa si sta per affacciare nei nostri sogni, nelle nostre aspirazioni, e ci troveremo a combattere e lavorare per qualcosa che prima non avevamo mai preso in considerazione. Qualcosa che non aveva alcuna importanza per noi. Ma improvvisamente ha assunto un valore che mai avevamo notato. Finire significa saper aspettare. Resistere, perché “Si crede che, quando una cosa finisce, un’altra comincia immediatamente. No. Tra le due cose, c’è lo scompiglio” (Marguerite Duras, “Hiroshima non amour”). E in questo scompiglio di dolorosi addii, e martellanti incertezze, qualcosa di rivoluzionario accade a chi lascia andare ciò che era e ricomincia da ciò che vuole diventare.
Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com
La TOP FIVE di Fixing
1 L’uomo dagli occhi tristi (Piergiorgio Pulixi) Rizzoli € 18
2 È vivo un fiume? (Robert Macfarlane) Einaudi € 22
3 L’ospedale dei giocattoli (Laura Imai Messina) Salani € 15,90
4 Bellagio (Monica Savaresi) SEM € 19
5 Alchimista dei boschi (Ferruccio Valentini) Ponte alle Grazie € 16
Roberta Marcaccio è nata e vive in Romagna. Ha pubblicato il romanzo “Il cactus non ha colpa” (2021) e il racconto “Amori eterni come l’acqua alle fontane” (2022) nell’antologia “Dolcezza tra le righe” (Triskell Edizioni); la raccolta di racconti “Profumo di camelia” (Bakemono Lab Edizioni); i romanzi “Heidi - Nessuna stella deve morire”, “Tranne il colore degli occhi”, “Ti raggiungo in Pakistan” e la raccolta “C’è poco da ridere” con CaRoL Books. Nel 2023 pubblica la seconda edizione de “Il cactus non ha colpa”, con Carol Books. Roberta a settembre uscirà con due nuovi libri: il 7 con “MenoPAUSA più BENESSERE” (Manipura Edizioni); il 24 settembre invece con “La luce che non si spegne mai” (entrambi si possono trovare su Amazon). Quest’ultimo è imperniato
su Rosa, cresciuta a stretto contatto con la natura. Da bambina, osservava nonna Margherita mentre preparava infusi e antichi rimedi naturali. Quando la nonna scompare, Rosa si ritrova custode di un’eredità potentissima: la conoscenza profonda del potere curativo dei fiori e delle piante. Determinata a portare avanti quel sapere, Rosa si iscrive alla scuola di naturopatia, dove intraprende un percorso di riscoperta, studio e trasformazione e conosce Michele, esperto di floriterapia, una passione che li accomuna. Sulle orme di Edward Bach, il medico inglese che ha rivoluzionato il concetto di guarigione con la forza sottile delle essenze floreali e grazie alla presenza sempre più intima di Michele, Rosa inizia a progettare e costruire il suo sogno: concretizzare l’eredi-
tà che le ha lasciato nonna Margherita e usare i fiori di Bach e le erbe per aiutare le persone a stare bene. Ed è in un antico libro scritto da Nora Weeks, l’instancabile assistente di Bach, che Rosa e Michele ritrovano quella conoscenza profonda della natura e quella passione che aveva illuminato il medico inglese e ora guida il loro cammino. Grazie ad alcune sincronicità, Rosa e Michele capiscono di essere eredi involontari di una ricchezza immensa e di essere stati scelti dall’universo per continuare ciò che Bach e Nora avevano iniziato: riportare l’anima al centro della guarigione. Un viaggio iniziatico verso la consapevolezza, l’amore e il potere trasformativo dei fiori, capace di parlare al cuore di chi cerca un senso più profondo nel proprio cammino.
di Simona Bisacchi
Roberta Marcaccio ha “La luce che non si spegne mai” perché conosce la naturopatia