Fixing nr. 33: 14 settembre 2018

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Anno XXVI - n.33 - 1,50 euro

Direttore Alessandro Carli

Venerdì 14 Settembre 2018

I l ricordo Spending, ultima chance O pere De Luigi, Il bando per sport e impresa

Un vero capitano d’impresa che ha saputo mutuare gli insegnamenti dello sport e riadattarli, se non addirittura sovrapporli, al lavoro. Ricordo ancora, con precisione, l’incontro che ho avuto con Enzo De Luigi, il fondatore di Decsa scomparso nella prima metà di settembre: era il mese di giugno del 2016, e lo avevo cercato per la rubrica “Storie di imprenditori”. Mi accolse in azienda con un sorriso assieme al figlio Daniele. Fisico asciutto, stretta di mano poderosa e profonda. Il suo ufficio impreziosito da numerose foto legate allo sport. Prima di raccontarsi, mi illustrò, immagine per immagine, la sua “collezione”. Poi si sedette sulla sua sedia, e iniziò. “Il lavoro è stata la mia scuola. Ho iniziato molto presto e ho imparato diversi mestieri. Quello che mi ha colpito di più è stato il metalmeccanico, lavoro duro ma che stimolava la mia fantasia. Da piccolo non ho avuto il tempo di giocare con le costruzioni, ma vedere che da semplici pezzi di ferro saldati nascevano delle macchine che poi servivano per tagliare, levigare, eccetera, mi dava soddisfazione e sentivo che con il mio lavoro contribuivo a far crescere la tecnologia da applicare nei lavori quotidiani”. Dopo aver imparato le basi del mestiere, agli inizi del 1969, decide di mettersi in proprio, prima con il fratello Gian Carlo poi, con il contributo di tutta la famiglia, fonda la società Decsa Costruzioni metalmeccaniche. “Nel 1969 ho iniziato l’attività di metalmeccanico come piccolo artigiano: facevo grondaie, cancelli, ringhiere, eccetera. Nel giro di qualche anno (...) Segue a pag. 3

Ma la strada è in salita

il multipiano di Borgo

Spesa corrente: l’obiettivo del -2,5% resta un’incognita, almeno fino alla Variazione di Bilancio. E se si farà nuovo debito, crescerà di più a pag.2

B enzina

Verso il taglio delle accise: e il Titano?

a pag.5

M otoGP

Sono quasi 12 i milioni che il Governo si è impegnato a risparmiare nel 2018 attraverso la Spending review, ma al momento i dati ufficiali dicono che la spesa corrente sia aumentata nel corso dell’anno, come si evince dalla Variazione al Bilancio effettuata ad agosto. E’ pur vero che la vera Variazione sarà quella di settembre, dove dovrebbero essere previsti gli interventi della Spending, ma allo stesso modo è vero anche che il Governo sta pianificando l’aumento dell’indebitamento pubblico a 800 milioni di euro: quindi anche nuovi interessi, che andranno ad ingrossare la spesa corrente. “La coperta è corta” si dice in questi casi, per cui occorre allungarla e l’unico modo è quello di puntare sullo sviluppo e aumentare il PIL. Ma servono riforme e risorse. Bartolucci alle pagg. 6-7

Due podi per il team Del Conca

a pag.8

spazio riservato all’indirizzo


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di Daniele Bartolucci

Il piano di opere pubbliche ideato dal Governo parte dal nuovo parcheggio multipiano di Borgo Maggiore. E’ stato infatti pubblicato il Bando di Concorso volto all’elaborazione del Progetto Preliminare di un parcheggio multipiano con annessi servizi presso l’attuale parcheggio auto in Campo della Fiera. Tecnicamente, si tratta dell’area comprendente Via Bartolomeo Borghesi, Via del Fontanone, via Paolo Amaducci, Via XXVIII Luglio e ovviamente la zona della Funivia. L’idea, più volte spiegata dal Governo, è quella di arrivare a circa 400 posti auto, per poi trasformare in area pedonale (o ZTL) il centro di Borgo Maggiore, favorendo quindi anche un rilancio del commercio locale, garantito dal nuovo e potenziato arrivo di auto in questa zona. Il bando di concorso diviso in due fasi “Sono ammessi a partecipare”, spiega una nota della Segreteira al Territorio, “esclusivamente gruppi di concorrenti formati da almeno due professionisti, di cui un architetto e un ingegnere iscritti all’Albo professionale. Ogni gruppo designerà al proprio interno un Capogruppo che sia cittadino sammarinese o residente e che sia altresì iscritto all’Albo degli Ingegneri e Architetti della Repubblica di San Marino alla data di pubblicazione del bando. Il requisito della cittadinanza sammarinese o residenza in territorio è condizione necessaria e vincolante per il solo Capogrup-

F ocus

O pere pubbliche

In parallelo, si ipotizza anche la pedonalizzazione del centro, per rilanciarne il commercio

Nuovo parcheggio da 400 posti a Borgo Maggiore: il concorso Da realizzare al Campo della Fiera (zona funivia): si selezionano i migliori progetti corso, un esperto designato dall’Ordine degli Ingegneri e Architetti della Repubblica di San Marino individuato tra i suoi iscritti. Partecipano ai lavori della Commissione esclusivamente in qualità di membri osservatori, non aventi diritto di voto, il Capitano di Castello di Borgo Maggiore o suo delegato, il Direttore Generale dell’ISS o suo delegato, il Presidente della Commissione per la Conservazione dei Monumenti e degli Oggetti di Antichità e d’Arte (C.C.M.) o suo delegato. po. Non è ammessa la partecipazione al Concorso per i componenti della Commissione Giudicatrice, i loro coniugi, parenti ed affini fino al IV grado compreso, per i dipendenti o coloro che abbiano qualsiasi rapporto di lavoro o collaborazione, continuativo e notorio, con l’Amministrazione della Repubblica di San Marino, con funzioni attinenti al tema, per coloro che abbiano qualsiasi rapporto di lavoro o collaborazione, continuativo e noto-

rio, con i membri effettivi della Commissione Giudicatrice (esclusi pertanto i membri osservatori)”. I membri della Commissione Giudicatrice sono l’Ing. Eleonora Guidi, Direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente, con funzioni di Presidente, l’Ing. Federico Bascucci, rappresentante della Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e il Turismo, l’Arch. Stefano Boeri e l’Arch. Federico Cassani, quali esperti dell’oggetto del Con-

Comitato Amministratore FONDISS: Alberto Rino Chezzi neo Presidente pro-tempore Nel corso della seduta del mese di settembre si è insediato il neo nominato Comitato Amministratore FONDISS, che ha provveduto alla nomina del Presidente pro tempore nella persona del Dottor Alberto Rino Chezzi. La nomina è stata fatta nel rispetto della legge che prevede il criterio della rotazione in modo tale che le tre componenti - pubblica, sindacale e datoriale - ricoprano la carica almeno una volta nell’arco della durata di un mandato. Nell’occasione, il Comitato

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ha ringraziato il Presidente uscente Avv. Renato Nibbio per l’impegno e per l’opera prestata durante il suo mandato annuale. Il Comitato Amministratore FONDISS è attualmente composto, oltre che dal

Presidente Alberto Rino Chezzi, da Luca Barberini, Sandy Bollini, Flavio Casetti, Maria Antonietta Pari, Andrea Righetti, David Rosei, Natalino Sbraccia e Arianna Serra. Il neo-eletto Presidente Alberto Rino Chezzi, ringraziando il Comitato per la fiducia accordatagli, ha confermato che il suo mandato sarà caratterizzato dall’ottica di trasparenza ed informazione nei confronti degli iscritti e della cittadinanza che il Comitato Amministratore ha già da tempo posto alla base della sua attività.

“La consegna della documentazione e degli elaborati progettuali afferenti al 1° grado del Concorso, che costituirà contestuale iscrizione al medesimo, dovrà avvenire entro le ore 12.00 del 30 novembre 2018, con le modalità meglio esplicitate nel bando”. Il Concorso si concluderà con una graduatoria di merito e con l’attribuzione dei seguenti premi: 30mila euro al primo classificato, 20mila al secondo e 10mila al terzo. Ai partecipanti che si classificheranno al 4° e al 5° posto

Finanza & Mercati

sarà inoltre corrisposto un premio di 5mila euro. Infine, con l’esclusione dei 5 prescelti, ai partecipanti della prima fase che abbiano totalizzato il punteggio minimo di 60/100 verrà corrisposto un rimborso spese di 2mila euro. Il bando è pubblicato presso la sede del Dipartimento Territorio e Ambiente, presso l’Ufficio Pianificazione Territoriale e presso le sedi delle Case del Castello, nonché mediante affissione di manifesti informativi in tutto il territorio della Repubblica.

Strumenti di raccolta del risparmio, finanziari e servizi di investimento Rubrica a cura di Banca di San Marino s.p.a. - Strada della Croce, 39 47896 Faetano - Tel. 0549.873433 - Email: comunicazione@bsm.sm

I certificati di deposito sono uno dei principali strumenti di raccolta del risparmio. caratteristiche salienti Sono essenzialmente titoli di debito emessi dalle banche, denominati in Euro o altre valute, con scadenze che, a San Marino, possono variare da un mese a cinque anni. I certificati di deposito offrono il pagamento degli interessi, che possono essere fissi o variabili (legati all’andamento di parametri finanziari come ad esempio i tassi interbancari), e il rimborso del capitale alla scadenza. Di norma non è possibile estinguerli prima della loro scadenza naturale. Un esempio pratico Step 1: la banca emette nei confronti di un cliente un certificato di deposito per Euro 100.000 con tasso di interesse dell’1% annuo, pagamento degli interessi e scadenza dopo un anno. Step 2: al cliente vengono convertiti 100.000 Euro

presenti sul conto corrente in un certificato di deposito. Step 3: dopo un anno, il cliente riceve un importo lordo di 101.000 Euro composto da 100.000 Euro in qualità di rimborso di capitale e da 1.000 Euro in qualità di pagamento interessi. Step 4: la banca applica la tassazione prevista per legge che attualmente a San Marino, per le persone fisiche, è del 5% sugli interessi per certificati di deposito con scadenza inferiore a diciotto mesi e del 4% sugli interessi per scadenze uguali o superiori ai 18 mesi. Nel nostro esempio, la tassazione pagata dal cliente sarà di 40 Euro. I principali rischi sono i seguenti: 1 - Rischio di liquidità, ossia l’impossibilità di rientrare in possesso delle somme investite prima della scadenza, qualora la banca non consenta lo smobilizzo anticipato; 2 - Rischio valutario: qualora il certificato di deposito sia emesso in una valuta

diversa da quella dell’investitore, si è soggetti al rischio che la valuta di emissione del certificato si deprezzi rispetto a quella dell’investitore; 3 - Rischio di tasso di interesse: in caso di certificati a tasso fisso e vincoli di durata lunga (esempio: se mi vincolo all’1% per 2 anni e fra 1 anno i tassi di interesse salgono al 2%, ho implicitamente perso la possibilità di ottenere un 1% in più il secondo anno). Lo stesso ragionamento vale anche al contrario nel caso opposto. 4 - Rischio emittente: i certificati sono emessi dalla banca e pertanto un’insolvenza della banca potrebbe causare perdite per il sottoscrittore. A San Marino comunque i certificati di deposito rientrano tra gli strumenti garantiti dal “Fondo di Garanzia dei Depositanti”, che tutela sino ad importi di 100.000 Euro per depositante per banca. Denis Manzi


I mpresa

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Ha creato il Centro Wellness Energia, luogo di medicina e di incontro

Enzo De Luigi, lo sport applicato all’azienda Il ricordo del fondatore di Decsa: le tante corse a piedi e i viaggi Segue dalla prima pagina

(...) complici alcune intuizioni sviluppate di sera dopo 12 ore di normale attività che ci hanno permesso di entrare nel mondo delle costruzioni di carpenteria metalmeccanica, siamo cresciuti”. “Tra gli anni Ottanta e i Novanta mi sono occupato di costruzioni immobiliari, alcune delle quali sono diventate le sedi delle nostre attività. I viaggi mi davano tanti stimoli, le cose viste cercavo di immaginarle e dimensionarle sulla nostra realtà. E le costruzioni mi hanno permesso di mettere in pratica le prime idee, come ad esempio la ‘facciate continue’, che poi saranno la ‘firma’ delle costruzioni più importanti che ho seguito”. Parole incorniciate dalle fotografie. E il discorso è scivolato velocemente lì. “La corsa, lo sport apparentemente più

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semplice ed economico, con un paio di scarpe lo puoi fare ovunque e accompagna la mia vita da oltre 40 anni. Le regole basiche che servono per praticarlo? Sacrificio, determinazione, forza di volontà per andare oltre, per superare il limite conosciuto. Regole che ho applicato anche in tutte le mie avventure imprenditoriali”. Dopo un po’ di attualità

sull’impresa che ha aperto Decsa è un’azienda certificata (ISO 9001:2008 e ISO 38342:2006) che si è affermata nel mercato internazionale per l’affidabilità, la garanzia della sua produzione e la costruzione di carpenteria leggera, medio-pesante, di medie e grandi dimensioni -, mi disse che il percorso era stato possibile “grazie anche alla pazienza e al contributo silen-

La Federazione Sammarinese di Atletica Leggera: “Ha supportato le nostre attività” La Federazione Sammarinese Atletica Leggera esprime le sue più sentite condoglianze per la scomparsa di Enzo De Luigi, padre del Presidente Federale Daniele De Luigi e della Presidente dell’Olimpus San Marino Atletica Simona De Luigi. Enzo De Luigi è stato tra i principali protagonisti della storia dell’atletica samma-

rinese. Era un autentico appassionato. In oltre 40 anni di attività ha contribuito fattivamente alla crescita dell’atletica bianco-azzurra supportando, anche a livello economico, la FSAL e l’Olimpus San Marino Atletica. Enzo De Luigi amava l’atletica, amava correre e la corsa era la sua filosofia

di vita, come raccontò in un’intervista a San Marino Fixing: “La corsa, lo sport apparentemente più semplice ed economico, con un paio di scarpe lo puoi fare ovunque e accompagna la mia vita da oltre 40 anni”. Condoglianze a tutta la sua famiglia da parte della Federazione Sammarinese Atletica Leggera e di tutti gli appassionati di atletica.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Redattore Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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zioso di mia moglie che, con grandi sacrifici, mi ha permesso di dedicare tanto tempo al lavoro, mentre lei a casa era impegnata a far crescere i nostri quattro figli” racconta. Un uomo che amava coprire le distanze. A piedi, ma non solo: “Non appena mi è stato possibile, grazie a primi risparmi, sono riuscito a realizzare l’altra mia passione, i viaggi. In 40 anni ho visto

tanti paesi, dall’America all’Australia”. Poi tornammo allo sport, praticato dai figli Daniele (è uno degli organizzatori della “Play Deejay”, la quattro giorni di sport e spettacolo che si è tenuta due settimane fa sul Titano) e Simona. Simona che, aggiunse, “ha trasferito la sua passione nella creazione di una società sportiva, la ‘Olimpus atletica San Marino’ che da oltre 20 anni permette a diverse centinaia di atleti, bambini, ragazzi e adulti di praticare l’atletica prima come gioco e poi come sport agonistico”. Agli inizi del 2000 Enzo De Luigi pensò che “fosse importante provare a trasmettere e a comunicare a più persone possibili quello che era diventato per me uno stile di vita al quale non potevo e non volevo rinunciare, ovvero lo sport, anche perché mi aveva aiutato ad affrontare

con più forza anche momenti personali non semplici e dolorosi”. Con questo spirito nacque il Centro Wellness Energia, motivo di grande orgoglio per Enzo De Luigi, e che nel tempo è diventato un punto medical-wellness con l’apertura di un poliambulatorio specializzato nell’alimentazione, nella psicologia, nell’osteopatia, nella fisioterapia e nella riabilitazione anche in acqua, in convezione con l’ISS. “Le persone che fanno attività fisica sono più attive, rendono di più nel lavoro, hanno meno necessità di farmaci, vivono sicuramente meglio e all’interno di centri hanno anche una maggiore possibilità di socializzare anche con persone di età molto differenti, rimanendo più giovani”. Mens sana in corpore sano. Ieri come oggi. Alessandro Carli


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di Daniele Bartolucci

Mentre il Governo ammette di conoscere l’iniziativa annunciata da Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, quest’ultima interviene per precisare alcuni passaggi, dando ulteriori particolari sull’operazione che, se le valutazione finali saranno positive, potrebbe portare alla nascita di un nuovo “polo creditizio sistemico”. BSM: “Non si sta valutando una fusione” Dopo “alcune reazioni suscitate dalla notizia dell’incarico conferito ad una società internazionale (KPMG, ndr) da Banca di San Marino SpA (BSM) e Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino SpA al fine di esplorare la convenienza strategica di un’eventuale operazione di integrazione tra i due Istituti”, BSM intende fare alcune precisazioni. Innanzi tutto, “ la scelta di affidare ad una società di consulenza terza e di caratura internazionale uno studio di fattibilità dell’operazione – che si affiancherà naturalmente a valutazioni interne – rappresenta una novità di metodo assoluta e il punto di partenza di un percorso del tutto inedito per la Repubblica a cui sarà data la massima trasparenza”. Ovviamente, “i risultati di ciascuna fase del percorso saranno portati a conoscenza della Proprietà e dei diversi

B anche

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L’istituto di Faetano precisa che la valutazione è su un nuovo “polo creditizio sistemico”

BSM-Carisp: non sarà fusione ma “integrazione sinergica” Nuovi elementi sullo studio affidato a KPMG, intanto il Governo plaude all’iniziativa

stakeholder della Banca (in primis clienti e dipendenti) che potranno così conoscere e analizzare obiettivi e strategia delle progettualità prospettate in un’ottica di massima condivisione e collaborazione”. Ma una cosa è certa: “Nessuna soluzione è già

stata decisa, anzi: il lavoro di analisi strategica dovrà fornire ulteriori elementi di valutazione che saranno incrociati e validati con le analisi condotte internamente all’Istituto”. Inoltre, per spazzare via ogni dubbio, BSM chiarisce che “l’ipotesi allo studio

non prevede alcuna fusione tra i due Istituti. Il mandato affidato a KPMG”, spiegano dall’isituto di Faetano, “contempla infatti lo studio di fattibilità per un’integrazione sinergica, selettiva e strategica con l’obiettivo di dar vita a un polo creditizio sistemico di considerevole maggior efficienza competitiva e capace di offrire condizioni alla clientela particolarmente vantaggiose anche in ragione della scala del nuovo soggetto”. Inoltre, al contrario di come ha pensato qualcuno, “la disponibilità al dialogo con le rappresentanze sindacali rappresenta un punto qualificante dell’intero percorso e a dimostrazione di questo atteggiamento costruttivo la precedente comunicazione del 4 settembre u.s. è stata discussa con le medesime rappresentanze ben prima che venisse veicolata alla stampa”. A tal proposito, “è destituita di ogni fondamento qualsiasi voce relativa a processi di nazionalizzazione. L’operazione di integrazione – se mai saranno verificate le condizioni di convenienza per BSM – avrà infatti l’unico obiettivo di creare un nuovo soggetto con una capacità finanziaria tale da poter soste-

nere con maggiore intensità e a condizioni più vantaggiose per la Clientela lo sviluppo del territorio e del comparto economico del Paese”. Nel frattempo, “in coerenza con il proposito di massima trasparenza assunto da BSM, si desidera informare che la dirigenza, i responsabili delle filiali e il personale tutto della Banca rimangono a piena e completa disposizione della Clientela per fornire ogni ragguaglio che si ritenga opportuno”. Celli conferma: “Dato il mandato a Carisp” “Sul processo di consolidamento a cui il Governo, in sinergia con Bcsm, sta lavorando sul settore bancario locale”, ha spiegato il Segretario Simone Celli, chiamato in causa sulla vicenda durante la Commissione Finanze di martedì 11 settembre, “come già sostenuto a più riprese, il governo ha un orientamento favorevole affinché il sistema finanziario locale possa riorganizzarsi in un ottica di consolidamento, stimolando processi aggregativi”. Nello specifico caso, “in qualità di socio pro-tempore di Cassa di risparmio, abbiamo dato mandato generale ai fini esplorativi al management

di Cassa per valutare ipotesi di aggregazioni con altre realtà locali. La governance ha individuato come possibile interlocutore Banca di San Marino, credo le prese di posizioni puntuali di Cassa e Bsm abbiano perimetrato lo stato dell’arte”. In definitiva, “c’è in atto una valutazione che si avvale di supporto tecnico di una massima società di advisor internazionale, al termine dell’approfondimento verranno messe a disposizione degli azionisti delle banche tutti gli elementi di natura tecnica per valutare se è un percorso con sua validità. A quel punto”, ha spiegato Celli, “non so se ci sarà confronto con la Commissione finanze, reputo necessario il confronto anche con le parti sociali, per intraprendere il percorso allo studio in queste settimane”. Riguardo alle reazioni, Celli ha poi commentato: “Mi ha fatto piacere si sia detto che non si voglia creare allarmismo, ma è distonico con le prese di posizione di alcuni membri delle opposizioni che in modo pretestuoso e infondato: in particolare esponenti di governo della scorsa legislatura hanno parlato di file agli sportelli, notizie del tutto infondate”.

C SU: dubbi e perplessità

“Trasparenza opaca e condivisione a senso unico, altro che massima disponibilità” Sull’iniziativa BSM-Carisp è intervenuta anche la CSU, parlando apertamente di “trasparenza opaca e condivisione a senso unico”. Nella nota inviata ai giornali, il sindacato è di nuovo intervenuto palesando i dubbi e “le possibili criticità riguardo all’annunciato avvio dello studio strategico preliminare all’eventuale operazione di integrazione tra la Cassa di Risparmio e la Banca di San Marino: cioè tra una banca la cui proprietà è ora totalmente dello Stato ed una banca la cui maggioran-

za di azioni è in larga parte detenuta dall’Ente Cassa di Faetano, ma che ha fra i soci di minoranza centinaia di cittadini e Dipendenti”. “L’aspetto che più infastidisce del comunicato è il ripetersi di due dichiarazioni di principio di grande effetto mediatico, utilizzate molto spesso da parte del Governo e della maggioranza: “massima trasparenza” e “massima condivisione e collaborazione”. Peccato che, nella sostanza, queste positive dichiarazioni di principio non si traducano

quasi mai in fatti concreti, restando solo parole scritte (e presto dimenticate) sui documenti e sui comunicati stampa”. Lo stesso dicasi della disponibilità al dialogo con le rappresentanze sindacali, che la CSU definisce “spassosa”. “Al riguardo”, scrivono, “sarebbe interessante conoscere il giudizio e l’orientamento dell’Ente Cassa di Faetano e delle centinaia di soci che ne fanno parte riguardo a questa possibile integrazione, le cui motivazioni sono tutte da comprendere”.


T rasporti

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Il peso delle tasse nei 2 Paesi è il medesimo: 65% del prezzo alla pompa

L’Italia taglia le accise Il Monte si adeguerà? Roma propone una sforbiciata di 15-20 centesimi sui carburanti La sforbiciata alle accise sulla benzina annunciata nei giorni scorsi dal sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci al “Messaggero” (il taglio prevede, in estrema sintesi, la cancellazione dei balzelli più vecchi che gravano sul costo del carburante, ndr) può avere ripercussioni anche nella Repubblica di San Marino. In attesa dell’ufficialità, il Monte guarda con un certo interesse quello che potrebbe essere deciso a Roma. “Le accise pesano sui carburanti per 72 centesimi al litro – ha spiegato qualche mese fa Matteo Salvini a Radio 24 -. Per una questione di buon senso e per aiutare tutti bisogna eliminare le accise più antiche: non salva la vita a nessuno ma è immorale che chi fa benzina paga ancora la guerra in Etiopia”. Secondo i conti effettuati da Wired, lo Stato ha incassato 25,7 miliardi di euro nel 2017 grazie a questa imposta. Impossibile pensare a un taglio tout court, ovviamente, però lo stesso Ministro ha parlato di un alleggerimento di circa 15-20 centesimi al litro. Se il progetto andrà in porto è presto per dirlo, anche perché il Governo gialloverde ha bisogno di “entrate” per concretizzare (e avere la co-

G reen

pertura finanziaria) le altre promesse elettorali. San Marino: il peso dei carburanti Un provvedimento che anche nella Repubblica di San Marino, a seconda di come viene visto, può essere ritenuto più o meno positivo: sorridono gli automobilisti, che potrebbero pagare un pieno sensibilmente meno rispetto ad oggi. Con l’aggiunta, per chi ce l’ha, della ricarica “SMaC Card” che prevede 0,15 centesimi al litro da spendere però negli

esercizi che hanno aderito al progetto. Insomma, 15 cent in SMaC (come oggi) più altri 15-20 centesimi “tagliati” alla pompa, a fine anno si possono far sentire. Dall’altro lato c’è la politica, che cerca nuove entrate e che potrebbe non vedere di buon occhio il provvedimento. Già, perché c’è un “legame” stretto tra l’Italia e il Titano. O meglio, un numero. Il “peso” delle tasse, sia sul Titano che a Roma, ha la medesima incidenza: il 65% sui prezzi alla pompa. In Italia il prezzo dei carbu-

Le case puntano sull’elettrico: RenaultNissan-Mitsubishi investiranno 66 mld Nei prossimi 8 anni gli investimenti annunciati dai costruttori di macchine per sviluppare modelli a propulsione elettrica, pura (Bev) e ibrida plug-in (Phev), sono 255 miliardi di dollari, 10 volte quelli degli ultimi 8 anni, secondo un’analisi di Alix Partner, una società di consulenza. La notizia l’ha data nei giorni scorsi “Il Sole 24 Ore”. Meta fondamentale è la Cina, il cui governo ha predisposto una crescita esponenziale dei veicoli elettrici che per densità ed economia la renderà

il primo mercato al mondo. Ci sono poi delle spese elevate per la produzione delle batterie, visto il prezzo crescente delle materie prime necessarie per realizzarle. Chi vuole giocare in quel mercato deve avere una dote robusta da investire. Il gruppo che ha previsto l’investimento più corposo è l’alleanza Renault-NissanMitsubishi, con circa 66 miliardi di dollari da spendere nei prossimi 8 anni. Il gruppo Volkswagen ha previsto una cifra di circa 49 miliardi di dollari con cui

mettere a punto la gamma omonima totalmente elettrica I.D. e completare l’elettrificazione della gamma tuttora esistente. Anche con Audi è in atto un importante conversione elettrica ed ibrida. Il terzo gruppo è Hyundai-Kia, pronto a mettere sul piatto 25 miliardi di dollari, dopo aver lanciato l’ibrido Diesel. Ford, Daimler, General Motors e FCA hanno previsto investimenti tra gli 8 e i 12 miliardi, mentre Toyota e Jaguar Land Rover si fermeranno a circa 6 o 7 miliardi di dollari.

ranti (benzina e diesel) è costituito dal prezzo industriale e da una componente fiscale su cui pesano l’accisa (che spaziano dal finanziamento della guerra d’Etiopia del 1935-1936 alle ricostruzioni

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dopo i disastri del Vajont del 1963, di Firenze del 1966, del Belice del 1968, dell’Aquila, dell’Irpinia, del Friuli, eccetera) e l’IVA, che incide sul prezzo dei carburanti e che è pari al 22%. Sul Titano l’incidenza, come detto, è la stessa: prezzo industriale (lo stesso di quello italiano), imposta monofase (uguale all’IVA italiana, quindi sempre al 22% che, si noti, va calcolata includendo l’accisa) e imposta speciale, l’equivalente delle accise. Insomma, l’unica voce libera e limabile è legata ai distributori. Le imposte speciali (le accise) vengono utilizzate per il bilancio della Pubblica amministrazione sammarinese. Spuntate le voci “imposta monofase” e i 15 centesimi al litro ricaricati sulla SMaC Card, nel forziere dello Stato sammarinese entrano circa 50 centesimi, o poco più, per

ogni litro erogato. Se davvero l’Italia applicherà il “taglio” di 15-20 centesimi, anche San Marino si dovrà adeguare. Abbassare il valore delle accise significa calmierare i costi e alleggerire una voce di spesa importante per le famiglie anche se comporta un introito minore per le casse pubbliche. Nella Legge numero 104 del 2018 (Variazione al bilancio di previsione dello Stato per l’esercizio finanziario 2018 e modifiche alla Legge 21 Dicembre 2017 n. 147), alla voce “entrate” riferite all’imposta speciale sui prodotti petroliferi (quindi le accise) si può leggere il seguente importo: 37 milioni e 500 mila euro. Considerato che le “accise” pensano per quasi i due terzi, i distributori sammarinesi hanno rifornito di carburanti per un totale di oltre 56 milioni di euro. Alessandro Carli

San Marino si “ricarica”: già attive 22 colonnine e via libera agli incentivi E-way è il progetto elaborato da AASS per promuovere l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale e la progressiva installazione di infrastrutture dedicate. Da qualche settimana sono disponibili su tutto il territorio 22 colonnine di ricarica per auto elettriche, ciascuna con due prese da 11 kW e 22 kW, e 6 postazioni di ricarica per biciclette elettriche. Le stazioni di ricarica ABB garantiscono il pieno di energia in meno di un’ora, sono compatibili con tutti i veicoli elettrici in commercio e rispettano i più alti standard di sicurezza. Nel 2019 sarà possibile usufruire dei servizi di ricarica a pagamento su tutto il territorio sammarinese utilizzando la App E-WAY. Tramite il proprio dispositivo sarà facile trovare le zone di ricarica libere più vicine, attivare l’erogazione

e sapere quando il pieno è completo. Idrogeno: progetto San Marino H2 L’idrogeno è la più innovativa delle fonti energetiche. Emissioni zero e carburante che nasce da sole e acqua. Nei veicoli, può essere utilizzato come carburante in due modalità diverse: per produrre elettricità in una cella a combustibile (Fuel Cell Electric Vehicle), per l’opzione più pulita, oppure in un motore a combustione interna (Hydrogen Internal Combustion Engine Vehicle), in cui le emissioni risultano in ogni caso significativamente ridotte rispetto agli altri carburanti. Sul Titano, anche in riferimento al Terzo Piano Energetico della Repubblica di San Marino (PEN 2018 – 2021), si sta lavorando per creare in territorio un

impianto di produzione e rifornimento per veicoli ad idrogeno, in sinergia con università, centri di ricerca e aziende leader mondiali del settore. Incentivi 2018 per l’acquisto Sino alla fine del 2018 San Marino incentiva l’acquisto di vetture elettriche e ad idrogeno permettendo di usufruire della riduzione dell’imposta sulle importazioni: 99% per i veicoli ad idrogeno; 80% per i veicoli puramente elettrici. L’acquisto di stazioni di ricarica presso immobili di civile abitazione, una per casa, prevede invece una riduzione dell’imposta del 30%. I benefici fiscali sono usufruibili per l’anno 2018 e saranno accreditati sulla SMaC intestata al soggetto che effettua l’acquisto.


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B ilancio dello Stato

I talia

Cottarelli: “Il rischio sono i tagli lineari, ma credo si faranno dei compromessi” Si torna a parlare di spending review anche in Italia, in vista anche dell’accelerazione degli investimenti pubblici nelle infrastrutture, annunciata dal Governo Conte dopo (soprattutto) il crollo del ponte Morandi a Genova. Partecipando al meeting di CL a Rimini, il direttore dell’Osservatorio per i Conti pubblici Italiani (CPI), Carlo Cottarelli, in una intervista al Sussidiario.net, ha citato il fatto che il governo ha parlato di fare dei tagli alla spesa, ma “il rischio è che si proceda con tagli lineari senza fare davvero le riforme”. Il riferimento è alla prossima Legge di Bilancio, momento cruciale per il governo gialloverde: per Mr Spending Review Lega e Movimento 5 Stelle troveranno alla fine un “compromesso” per portare avanti le politiche annunciate, anche se oggi, ha ribadito, “non c’è coerenza” con quanto contenuto nel contratto di governo, che contiene misure per oltre 100 miliardi di euro e coperture per soli 500 milioni. “Non credo che questo governo approverà una Legge di bilancio palesemente insensata”, ha detto Cottarelli, dicendosi convinto che la soluzione sarà quella di portare “il deficit a un livello solo un po’ più alto dell’attuale”. Al contrario si innescherebbe una crisi che coinvolgerebbe anche lo spread. Una crisi come quella del 2011? Il direttore dell’Osservatorio CPI ammette: “Temo sia possibile”. Non solo, perché Cottarelli precisa che “le conseguenze sarebbero anche più gravi”, comportando una perdita di accesso dell’Italia al mercato, ma ciò “sarebbe una catastrofe per l’economia mondiale, non soltanto per noi”. Per Cottarelli la ricetta è “muoverci per tempo, comprarci una sorta di assicurazione facendo scendere il rapporto debito/PIL in modo graduale, senza fare troppa austerità”. “Questo andava fatto già ai tempi del Governo Renzi - ha spiegato - ma si decise per una riduzione della pressione fiscale, sacrificando gli obiettivi

di finanza pubblica”. Poi arrivò il Governo Gentiloni, che ha approvato un procedimento di spending review, nel giugno 2017. Il dicastero che di qui al 2020 dovrà fronteggiare i tagli più consistenti sarà il ministero dell’Economia: 510 milioni quest’anno, 503 nel 2019, ancora 510 nel 2020. A spiegare quanto Giovanni Tria dovrà sforbiciare è stato nei giorni scorsi l’Ufficio Bilancio del Senato. Sono ben 19 le schede di intervento. Si va dagli affitti dei locali ad uso della Ragioneria Generale dello Stato (12,5 milioni) fino al contributo per la gestione della rete ferroviaria nazionale pari a 100 milioni nel 2019 e nel 2020. Ma non è tutto. Pesante sarà anche il taglio delle risorse destinate alle Regioni ed enti per l’edilizia sanitaria pubblica per 25 milioni di euro nel 2019 e 2020. La mannaia non risparmierà neppure l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli che dovrà subire un taglio di 12 milioni nel 2018. Si prevede che la riduzione di spesa operata dovrà essere seguita dalla stipula della convenzione con l’Agenzia e in tale sede si terrà conto del minor stanziamento appostato sul relativo capitolo. L’Agenzia provvederà quindi a porre in essere tutte le misure idonee a regolare l’evoluzione della spesa. Ma pesa l’incognita “revisione delle concessioni” che il Governo Conte ha annunciato dopo Genova, riferendosi ovviamente ad Autostrade, ma non escludendo un intervento complessivo di riordino e di “ritorno allo Stato” di molte concessioni e servizi. Uno scenario, se realizzato, che comporterebbe - come in tutte le altre operazioni annunciate dal nuovo Governo - degli impegni di spesa maggiori, non certo minori. Una cosa è, infatti, ridurre gli sprechi e riorganizzare uffici e personale, un’altra è dover costruire (anche ex novo) strutture statali per gestire ciò che prima era affidato in concessione ai privati. Una valutazione poco “social”, ma che i tecnici del MEF avrebbero già fatto ed evidenziato sia a Di Maio che Salvini.

di Daniele Bartolucci

Sono quasi 12 i milioni che il Governo si è impegnato a risparmiare nel 2018 attraverso la Spending review, ma al momento i dati ufficiali dicono che la spesa corrente sia invece aumentata nel corso dell’anno, come si evince dalla Variazione al Bilancio effettuata ad agosto. E’ pur vero che, come annunciato in estate, la vera Variazione sarà quella di settembre, dove dovrebbero essere previsti gli interventi della Spending, ma allo stesso modo è vero anche che il Governo sta pianificando l’aumento dell’indebitamento pubblico a una cifra superiore agli 800 milioni di euro: ed è chiaro che su questo nuovo “prestito” si pagheranno degli interessi, che andranno poi ad ingrossare la spesa corrente. Il rischio è quello di un circolo assolutamente poco virtuoso; un avvitamento che, ad esempio l’Italia conosce bene. “La coperta è corta” si dice in questi casi, per cui occorre allungarla e l’unico modo è quello di puntare sullo sviluppo e aumentare il PIL, perché gli effetti positivi si vedrebbero anche sui conti pubblici. Ovviamente per fare sviluppo occorrono risorse, anche pubbliche, che vanno recuperate dalla riduzione della spesa corrente (inasprire la pressione fiscale avrebbe l’effetto contrario, di deprimere l’economia, non certo di rilanciarla, ndr), che era ed è un’operazione fondamentale. Anche per questo le categorie economiche spingono così tanto perché venga riaperto il tavolo sull’argomento e vengano prese in considerazione le loro proposte (oltre ad un ovvio principio di equità, secondo il quale il “privato” ha già subito patrimoniale e minimum tax), e si dia il via ad una seria e sostenibile operazione di revisione della spesa, per rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e più efficace, meno costosa e più utile, per non dire di reale sostegno, allo sviluppo dell’economia sammarinese. Scadenze non rispettate e trend negativo Come detto, la Spending review non è un’operazione del Governo targato Adesso. sm nata qualche giorno fa, ma esplicitata nel 2017 con la Legge 7 agosto 2017 n. 94, il cui articolo 15 ha istituito un gruppo di lavoro con il compito di ridurre e riqualificare la spesa del Settore Pubblico Allargato attraverso l’analisi dei processi gestionali ed amministrativi, delle moda-

FIXING - Anno XXVIXXII - n.33 - Venerdì 14 30 Settembre FIXING - Anno - n.21 - Venerdì Maggio 2018 2014

Le prime operazioni riguardano gli affitti, ma il risparmio a reg

Spesa corrente da t

Da oltre un anno si attendono gli interventi che dovr mese. Nel frattempo la spesa corrente è aumentato e lità di gestione e di erogazione dei servizi e delle forme e misure di contribuzione a diverso titolo alla sfera privata. Il gruppo di lavoro è stato quindi incaricato di redigere, entro il 30 novembre 2017, una relazione con le proposte di interventi in cui evidenziare le criticità, basandosi anche sulla vecchia relazione presentata in data 31 maggio 2013 dal Gruppo Tecnico per la revisione della spesa pubblica, istituito ai sensi dell’articolo 5 della Legge 21 dicembre 2012 n.150. Sulla base di queste proposte, il comma 7 dello stesso articolo ha dato mandato al Congresso di Stato di formulare e sottoporre al Consiglio Grande e Generale, per la sua approvazione, un piano esecutivo di intervento e riduzione e riqualificazione della spesa teso a raggiungere il risultato della diminuzione della spesa corrente del 10% nei prossimi tre esercizi finanziari e precisamente: del 2,5% nel 2018 con riferimento al dato assestato 2017, ovvero 11.976.183 su 479.047.337 euro, del 3,5% (16.766.656 euro) nel 2019 e 4% (19.161.893 euro) nel 2020 sempre con riferimento

L’EVOLUZIONE DELLA SPESA C Assestamento 2016

Assestamento 2017

477.442.486,10 €

479.047.337,05 €

Elaborazione grafica a cura di San Marino Fixing. Fonte: PdL Variazione esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018 (*l’ultimo è l’assestamento di agosto, a sui dati della spesa corrente, c

all’assestamento 2017. Stante la percentuale così bassa (contestata dalle categorie economiche, che chiedevano e chiedono una riduzione consistente, almeno del 10% l’anno per arrivare ad un 30% di risparmi da investire per lo sviluppo), ci si sarebbe aspettati un risultato abbastanza veloce, invece nell’assestamento presentato ad agosto, la spesa corrente è cresciuta di altri 200mila euro, confermando (si veda la tabella) la tendenza degli anni precedenti. Primi interventi: affitti e accorpamenti Quando si parla di Spending review, ci si riferisce spesso ai soli dipendenti pubblici “ma il Governo”, precisa il Segre-

tario agli Interni Guerrino Zanotti, “ha presentato una serie articolata di proposte e non solo la temporanea – per due anni – riduzione degli stipendi dei pubblici dipendenti e dei dipendenti delle società partecipate dallo Stato”. Tra questi c’è l’introduzione del sistema di recapito della posta certificata, “con risparmio di tempo per gli utenti e velocizzazione dei processi amministrativi”, o la “predisposizione dei piani annuali delle assunzioni e conseguente razionalizzazione delle risorse umane sia qualitativamente che quantitativamente all’insegna della programmazione”. Poi ci sono gli “accorpamenti o revisioni organizzative delle Unità Organizzative che inci-

I l taglio al costo del personale P.A.

Un 6° grado perderà circa 63 euro al mese Circa 172 euro chi ne percepisce 4.500 “In merito alla riduzione del costo del personale”, spiega una nota della Segreria agli Interni, “onde evitare fraintendimenti e sterili polemiche si riportano alcuni esempi concreti”. “La nuova proposta, rispetto alla riduzione di un’ora dell’orario settimanale, precedentemente avanzata dal Governo”, ammette, “tiene conto della volontà da un lato di salvaguardare i redditi più bassi e dall’altro di non appiattire le retribuzioni rispetto alle differenti funzioni e responsabilità. La riduzione di un’ora di lavoro settimanale avrebbe ridotto di circa il 2,7% la paga base , gli scatti di anzianità e le indennità

professionali per tutti i dipendenti”. “La nuova proposta”, spiega quindi, “esclude queste ultime in quanto già precedentemente abbattute da qualche anno del 10% e determina i seguenti risultati mensili riportati a titolo di esempio: 6°grado( ex 6° livello) al massimo della carriera € 2510,64 (piede retributivo + 10 scatti) riduzione di € 63. Retribuzione di € 1500 riduzione di € 22 Retribuzione di € 2000 riduzione di € 40. Retribuzione di € 3000 riduzione di € 87 Retribuzione di € 4500 riduzione di € 172. “La situazione generale dei conti pubblici è preoccupante”, commenta quindi il

Segretario di Stato Guerrino Zanotti, “e per evitare che peggiori occorre intervenire su molteplici aspetti. Dichiarare questo non vuole dire fare allarmismo gratuito o peggio ancora catastrofismo, ma informare i cittadini di quella che è la realtà. Realtà ereditata dalle precedenti amministrazioni che per ripianare i deficit di bilancio si sono limitati, pur legittimamente a ricorrere alla liquidità”. Ma “non ritenendo possibile ne corretto operare con il bilancio in passivo all’infinito, è indispensabile intervenire sulla spesa e nel contempo rilanciare l’economia per incrementare le entrate”.


FIXING - Anno XXVI XXII -- n.21 n.33 -- Venerdì Venerdì 30 14 Maggio Settembre 2014 2018

B ilancio Adellottualità Stato

gime sarà di soli 400mila euro, ben lontani dai 12 milioni da recuperare nel 2018

tagliare, con quali forbici?

rebbero arrivare solo con la Variazione di Bilancio prevista entro fine e con il probabile aumento del debito pubblico crescerà ancora di più

CORRENTE Assestamento 2018* 479.231.448,03 €

al Bilancio di previsione dello Stato per gli cui ne seguirà uno più aggiornato proprio come annunciato, entro il mese settembre)

deranno anche sulle competenze di Organi Collegiali in attuazione della delega contenuta nella Legge di Bilancio di Previsione 2018”, e la “predisposizione, da parte di Enti e Società a partecipazione pubblica maggioritaria, entro ottobre 2018 di un piano di riduzione della spesa corrente in linea con gli obiettivi di riduzione costi per il Bilancio dello Stato”. Ma anche il “piano di Approvvigionamento per la fornitura di prodotti e servizi per l’informatica per il Settore Pubblico Allarga-

to, volto a standardizzare il più possibile tali acquisti e predisposizione di una norma semplificata su appalti e forniture”. Altro intervento interessante è la “riduzione della spesa per affitti passivi, in parte già realizzata, con un risparmio complessivo di circa € 400.000; riduzione dei trasferimenti agli enti e aziende autonome. Questi sono solo alcuni degli interventi illustrati e proposti al tavolo di confronto. P.A., un tavolo che non c’è Fin dai primi passi del gruppo di lavoro è emersa tutta la difficoltà ad intervenire in maniera seria sulla Pubblica Amministrazione, tanto che alla fine si sono giocoforza polarizzate le posizioni di chi puntava il dito sui dipendenti pubblici (troppi e troppo costosi, questa l’antifona) e chi sui diritti degli stessi (non si possono licenziare e il contratto non va peggiorato,

semmai rinnovato visto che è scaduto da anni). Nonostante questo, le categorie economiche hanno presentato un documento condiviso con diverse proposte di intervento, senza parlare apertamente di licenziamenti, ma a poco sembra essere servito, visto che la discussione sulla Spending e in particolare sul trattamento economico dei dipendenti pubblici è diventata oggetto di dibattito tra la Segreteria agli Interni e i sindacati, escludendo di fatto gli altri attori. La situazione è venuta alla luce prima dell’estate, ma nonostante gli appelli, al momento lo stallo della trattativa è evidente a tutti, compresi i sindacati, pronti, a loro dire, a nuove manifestazioni di protesta. E mentre si prefigura all’orizzonte un altro sciopero, il Governo ha aperto il Tavolo per lo Sviluppo, riducendo – ovviamente per il momento - la discussione sui dipendenti pubblici al contributo di soli-

darietà (vedi box sotto), alternativa al taglio dell’ora di lavoro che si era invece ipotizzata prima della pausa estiva. Di rinnovo contrattuale, comunque, non se ne parla più. E la Spending, i cui primi interventi dovrebbero essere ormai definiti (a fine mese in teoria dovrebbero andare a regime nella Variazione di Bilancio) non è stata rimessa in agenda nel nuovo Tavolo per lo Sviluppo, ma resta – in buona sostanza sulla falsariga della relazione del Segretario agli Interni – nel dossier del Piano di Stabilità Nazionale e Sviluppo, che però (si veda Fixing nr 32) non sembra procedere nel migliore dei modi, visto che le parti sociali continuano a chiedere al Governo un “confronto reale” e non “soluzioni chiuse”. Il rischio è quello di arrivare alla legge finanziaria senza soluzioni condivise, ma interventi, anche drastici, che il Governo dovrà impostare per far tornare i conti.

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C SDL

Si prepara il Congresso, ma anche nuove iniziative di mobilitazione “Il paese deve ripartire dalla coesione e dall’equità”, ribadisce la CSDL, che si prepara con questo spirito al Congresso del 29 e 30 novembre e lancia l’hashtag simbolico #InsiemePer, “una parola d’ordine che indica il forte bisogno di unità e coesione per il paese”. “Quella unità che la piazza gremita durante lo sciopero generale dello scorso 30 maggio ha chiesto a grande voce, ma che non sembra trovare spazio nella realtà politica sammarinese, ancora caratterizzata da un clima di scontro e divisione più che mai aspro e acceso. Ed è proprio dalla grande partecipazione allo sciopero e dal superamento di questo stato di conflittualità, il punto da cui San Marino deve ripartire”, ha spiegato il Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini, durante la conferenza stampa di presentazione del 19° Congresso. Entrando nel merito dei temi del documento di base per il dibattito congressuale, Tamagnini ha sottolineato “la necessità di rimettere al centro nelle

politiche di sviluppo il rafforzamento dell’economia reale e produttiva, quella che produce ricchezza e che rappresenta il nucleo forte del nostro sistema economico”. Circa la Pubblica Amministrazione, la CSdL respinge le reiterate proposte e intenzioni del Governo di tagli agli stipendi dei lavoratori PA, quasi debbano scontare una sorta di “punizione”, quando questi stessi lavoratori sono coloro che rendono possibili servizi essenziali come la scuola, la sanità, i trasporti, ecc., che danno sostanza alla stessa democrazia. Per risparmiare si deve partire da altre voci di spesa, ad iniziare da un’attenta verifica degli appalti e dalla realizzazione di una serie di economie di scala. E a proposito di PA, il funzionario FUPI Antonio Bacciocchi ha preannunciato “una serie di iniziative di mobilitazione e lotta sindacale sia nel settore scuola, per protestare contro il decreto del 10 luglio sul sistema scolastico, già entrato in vigore, e in generale in tutta la PA”.


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Il sole splendente sulla Repubblica di San Marino e sulla Riviera di Rimini ha illuminato le vittorie di tre italiani in una domenica sensazionale a Misano World Circuit. Andrea Dovizioso in MotoGP, Francesco ‘Pecco’ Bagnaia in Moto2 e Lorenzo Dalla Porta in Moto 3. A far da cornice, uno spettacolo di pubblico che fin dal primo mattino ha preso d’assalto il “Marco Simoncelli” ed è stato premiato da una giornata memorabile. C’è stato infatti il record di pubblico per il Gran Premio OCTO di San Marino e della Riviera di Rimini. 159.120 gli spettatori nel weekend (20.576 venerdì, 41.786 sabato, 96.758 domenica), che si conferma per il terzo anno consecutivo su livelli di straordinario afflusso (158.396 nel 2016, 158.263 nel 2017). Pubblico straordinario anche nella giornata di gara, il terzo risultato assoluto nella stagione MotoGP dopo Le Mans e Assen. Oltre ai Segretari di Stato della Repubblica di San Marino – Augusto Michelotti, Marco Podeschi, Franco Santi -, presenti (per motivi diversi) anche alcuni imprenditori associati ANIS A seguire le gare del Team Del Conca Gresini Moto3 - che a Misano ha trovato la doppietta sul podio della classe cadetta con Jorge Martin e Fabio Di Giannantonio, rispettivamente secondo e terzo sul traguardo - il Presidente Ceramica Faetano SpA Paolo Mularoni e Stefania Leardini, presidente della Fondazione Cino Mularoni. Nei paddock anche Franco Capicchioni, ex Presidente ANIS e Presidente del CdA di Ali Parquets. San Marino sul podio Una sfida conclusasi al fotofinish e due importanti momenti che hanno visto prima Canet e Bastianini e poi Bezzecchi uscire di scena. In entrambe le cadute i piloti del Team Del Conca Gresini hanno sventato il pericolo di rimanerne coinvolti e sono

E venti

FIXING - Anno XXVI - n.33 - Venerdì 14 Settembre 2018

Il weekend del 9 settembre ha fatto registrare il record di presenze: quasi 160 mila in 3 giorni

MotoGp Misano, San Marino sul podio (e nei paddock) All’evento anche la famiglia Mularoni, Franco Capicchioni e i Segretari di Stato

arrivati così a giocarsi la vittoria finale all’ultima curva. Jorge Martin ha tagliato al secondo posto il traguardo del San MarinoGP e ha conquistato 20 punti fondamentali per la rincorsa al titolo. Ora è leader con 8 lunghezze di vantaggio su Marco Bezzecchi. Anche Diggia con 16 punti accorcia le distanze rimanendo terzo ma con soli 29 punti da recuperare sul compagno di squadra. Martin: “Devo ammettere che dopo il warm up non ero troppo fiducioso, non mi sentivo perfettamente sulla moto. Poi però le cose in gara sono andate diversamente: ho visto subito che Bastianini e Canet erano fuori gara e ho pensato fosse comunque una buona occasione per allungare in campionato almeno

su di loro. Poi l’errore di Bezzecchi ovviamente ci ha favorito, anche se quasi casco pure io… Sapevo di non poter vincere, ma il secondo posto e la leadership sono solo buone notizie”. Di Giannantonio: “Non è stata una gara facile, ma sapevamo di avere il potenziale per fare molto bene. Avrei voluto trovare qualche punto in più, ma ci avviciniamo in classifica alla testa e fare podio porta sempre buon umore, specie in casa”. Le parole dei promotori “Siamo tutti molto soddisfatti, il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini continua a crescere su tutti i fronti e il record di quest’anno è un grande risultato. All’appeal sportivo che at-

trae audience in tutto il mondo, abbiamo aggiunto ingredienti che sono nel nostro DNA e che ormai si sono perfettamente integrati, garantendo vantaggi diffusi su tutto il territorio. La dimensione della MotoGP a San Marino e sulla Riviera di Rimini è ora quella di un appuntamento di dieci giorni, che attende un’ulteriore spinta promo commerciale perché collocato in un contesto che nessuno al mondo può pareggiare. E’ la sfida del prossimo quinquennio, ognuno di noi può fare un ulteriore scatto in avanti perché si tratta chiaramente di un investimento assai redditizio in termini di immagine e di indotto turistico. E’ una responsabilità condivisa ed uno stimolo entusiasmante”.

FIl 16ocus settembre l’evento

dedicato a Bryan Toccaceli Domenica 16 Settembre 2018 i moto club sammarinesi organizzeranno un evento a scopo benefico per Bryan Toccaceli, giovanissimo pilota sammarinese seriamente infortunatosi quest’anno in un allenamento con la sua moto da cross. L’evento motociclistico con partenza e arrivo a San Marino presso il Bar Happy Days Park in località Murata Via del Serrone n. 65, prevedrà la scelta tra due tour in moto: un

percorso si svilupperà su strade asfaltate, l’altro su strade sterrate. E’ possibile partecipare anche solo al pranzo alle ore 13. Al rientro del tour sarà previsto pranzo, musica dal vivo e lotteria. Preiscrizioni al link http:// memura.it/go/in-motoper-Bryan/ , mentre le iscrizioni saranno domenica 16 mattina dalle 7.30 alle 8.30 presso il luogo di partenza. Tutto il ricavato sarà devoluto alla famiglia del pilota.


E conomia

FIXING - Anno XXVI - n.33 - Venerdì 14 Settembre 2018

“Se vogliamo accelerare la crescita economica, dobbiamo per prima cosa debellare alcuni grandi mali italiani, oltre all’individualismo: il benaltrismo, il pressapochismo, il calimerismo, l’autolesionismo e il disfattismo”. A parlare è Valerio De Molli Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House – Ambrosetti che, in occasione del Forum di Cernobbio che si è tenuto dal 7 al 9 settembre, ha “analizzato” i mali del Belpaese. “Cambiando prospettiva – così ancora alla platea - , se guardiamo la realtà dall’alto e con una visione sistemica e globale possiamo renderci conto che è in atto uno straordinario miracolo segreto e silenzioso che si chiama progresso umano, spesso guidato da scienza e tecnologia. Le ultime previsioni rilasciate dal Fondo Monetario Internazionale confermano che il mondo continua a crescere (+3,9% nel 2018 e nel 2019). La crescita è inoltre omogenea e coinvolge tutti i paesi; persino l’Italia, da anni il vagone lento dell’eurozona, è data in crescita nel 2018 dell’1,2%, il doppio della media degli ultimi 20 anni”. Come di consueto, l’obiettivo dei lavori è stato quello di offrire alla classe dirigente internazionale e italiana un’occasione di approfondimento serio e qualificato sugli scenari geopolitici, economici, tecnologici e sociali e sulle

E steri

Offerto alla classe dirigente un approfondimento sugli scenari economici

“Ripartire da progresso umano e tecnologia” Le parole di Valerio De Molli al Forum Ambrosetti di Cernobbio

loro implicazioni per le imprese e per i Paesi. Al Forum Ambrosetti di Cernobbio il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha rimarcato che è necessario che la politica pensi “a rateizzazione per imprese in difficoltà”. Boccia ha poi confermato il proprio apprezza-

mento per il cambiamento dei toni in materia di sostenibilità dei conti pubblici e rilancia le proposte degli industriali in materia di fisco e crescita. Peggiora il sentiment delle imprese Sul fronte dell’occupazione,

I Capitani Reggenti in Malawi per “aprire” la nuovissima scuola “Graziana Graziani” Il mese scorso gli Ecc.mi Capitani Reggenti hanno inaugurato la scuola intitolata a “Graziani Graziana”, l’ultimo progetto che San Marino for the Children onlus ha realizzato in Malawi in collaborazione con la Fondazione Graziani Graziana. Questa nuovissima scuola primaria – composta da sedici nuovissime aule scolastiche molto ampie con banchi e panche nuovissime, una grande biblioteca, sale e case per i maestri e una grande fontana al centro della scuola – accoglierà gli oltre 1600 studenti di Balaka che saranno accolti in questa struttura dedicata alla Signora Graziani Graziana. I Capitani Reggenti hanno potuto visitare anche le altre scuole realizzate in Malawi dall’Associazione San Marino for the Children onlus; Matola (la prima scuola ma-

terna realizzata che accoglie anche una casa famiglia e un mulino), Kankao (la scuola primaria ultimata nel 2015), il Chikala (la scuola sulla montagna, ultimata nel 2014 con il mulino e la scuola per agricoltura). Tutte queste scuole oggi accolgono ogni giorno complessivamente quasi seimila giovani studenti, il futuro di questo giovanissimo stato del Malawi che spera un futuro migliore. “Un onore davvero enorme - spiega in una nota l’Associazione - è stata la presenza in Malawi di S.E. Stefano Palmieri e S.E. Mat-

teo Ciacci all’inaugurazione della scuola ‘Graziani Graziana’ di Balaka e alla visita a tutti gli altri progetti che San Marino for the Children onlus ha realizzato in oltre dieci anni di impegno a favore dell’infanzia più povera e abbandonata del Malawi. Un ringraziamento speciale va alla Fondazione Graziani Graziana per l’importante contributo speso a favore di questa ultima scuola insieme a tutte le istituzioni, enti, aziende e privati che in questi anni di lavoro hanno reso possibile la realizzazione di tutti gli altri progetti dell’Associazione”.

si legge sul report firmato da Ambrosetti, si registrano le preoccupazioni maggiori. L’indice delle aspettative sul mercato del lavoro quasi si azzera e si attesta ai valori minimi dal 2015, pur mantenendosi in territorio positivo. L’indicatore si attesta oggi a 4,2, dal 21,8 del secondo tri-

I SS

mestre 2018. Sul fronte degli investimenti, invece, registriamo un assestamento, dopo il crollo delle rilevanze dei precedenti due trimestri. Le aspettative che si mantengono in territorio positivo sugli investimenti fanno ben sperare e sono l’unica nota positiva del Ambrosetti Club Index di questo trimestre. È evidente peraltro come l’effetto su questa variabile di eventuali provvedimenti o cambiamenti del contesto economico li vedremo tra qualche trimestre. Infatti, la gran parte degli investimenti vengono pianificati nel medio periodo. Il sondaggio sulle preoccupazioni Tra i dati emersi in occasione del Forum, quello di un sondaggio condotto tra i partecipanti: la caduta del governo italiano batte la Siria e i problemi di politica interna

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(quindi italiana, ndr) rappresentano la principale preoccupazione per gli economisti. Il 33,7 per cento degli intervistati, alla domanda “Quali dei seguenti rischi la preoccupa di più” ha risposto “la caduta del governo italiano”. Il fattore Siria è invece la maggiore fonte di preoccupazione per il 28,3% degli intervistati. Segue una new entry nel panorama dei fattori di preoccupazione: il declino dei mercati emergenti, che raccoglie la segnalazione del 18,5%, il crollo del sistema bancario e finanziario il 17,4%. La ventata di maggiore ottimismo dovrebbe riguardare anche gli investimenti. Il 25,9% dei presenti prevede di aumentare fino al 10% nel 2014 il livello degli investimenti rispetto al 2014. Un altro 18,1% parla di un aumento tra il 10 e il 20% e un altro 11,2% addirittura di un incremento di oltre il 20 per cento. L’agenda per cambiare l’Europa La platea della 44esima edizione del Workshop The European House Ambrosetti risulta essere scettica sulla situazione attuale e sulle prospettive future della UE, rispetto al passato. Dal televoto è emerso che per il 13,3% il livello di fiducia è molto basso, mentre per il 35,3% risulta basso. Alessandro Carli

La dottoressa Mara Morini Direttore delle Attività Sanitarie e Socio Sanitarie Presentata in assemblea plenaria con il personale ISS, il nuovo Direttore delle Attività Sanitarie e Socio Sanitarie, Mara Morini, nominata dal Congresso di Stato attraverso la delibera n. 12 del 30 agosto scorso su proposta del Direttore Generale Andrea Gualtieri. Nata a Budrio (provincia di Bologna), la dottoressa Morini si è laureata in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna nel 1980 con il voto di 110 e Lode ed ha poi conseguito la specializzazione in Pediatria nel 1984 con vota di 70 e lode. Tra le sue qualifiche professionali il certificato di formazione manageriale – Direttore responsabile di struttura complessa e due Master, uno in Executive management delle aziende sanitarie dell’Università SDA Bocconi di Milano e il secondo in Amministrazione e

Gestione dei Servizi Sanitari realizzato dall’Assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Università di Montreal. Numerosi gli incarichi ricoperti nel corso della carriera professionale, tra i quali quello di Responsabile sviluppo risorse umane dell’Ausl Bologna Sud, Direttore medico di Pediatria, Direttore Cure Primarie del distretto di San Lazzaro di Savena e poi del distretto Porretta Terme (Ausl Bologna) e infine Direttore UOC Cure Primarie e del Dipartimento Cure Primarie dell’Ausl di Bologna. Nel presentarla Gualtieri ha dichiarato: “È una scelta che ci aiuterà a lavorare sull’integrazione tra Ospedale e territorio e nello sviluppo delle cure intermedie in un’ottica di rete che garantisca al cittadino percorsi

diagnostici, terapeutici e assistenziali sia in territorio, sia in strutture di eccellenza convenzionate con l’ISS”. Per me è un grosso cambiamento, per voi capisco che sia un ulteriore cambiamento in corso d’opera, però la continuità e l’affinità che io e il Comitato Esecutivo cercheremo di mantenere sarà importante per proseguire negli obiettivi di mandato di questa Direzione generale. Assicuriamo il nostro impegno affinché si arrivi al completamento delle tante azioni intraprese, alcune anche poco visibili e che invece devono essere assolutamente valorizzate. Il Sistema sanitario di San Marino è uno tra i primi per qualità, e quando si è tra i primi è sempre difficile conservare la posizione per cui è importante mantenere questa tensione grazie al lavoro di tutti”.


F inanza

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FIXING - Anno XXVI - n.33 - Venerdì 14 Settembre 2018

L’ex vice-president McDonald: “Sapevamo quello che stavamo vendendo”

Dieci anni dal crack di Lehman Brothers La Grande Recessione mondiale cominciò il 15 settembre 2008 “Tutti sapevamo cosa stavamo facendo, che stavamo vendendo prodotti corrotti, tossici, malati, inesigibili. Ma non ci importava. Eravamo immortali, il Too-big-to-fail è qualcosa di potentissimo. Non credo che ci fosse qualcuno che aveva compreso in che abisso saremmo sprofondati”. A dirlo è Lawrence McDonald, ex vice-president di Lehman Brothers. Sono trascorsi 10 anni esatti dal crack che ha dato il via alla grande Recessione. 15 settembre 2008: l’immagine dei bancari con gli scatoloni che escono dalla banca d’affari fallita è il simbolo della più grave crisi economica della storia recente. Nel 2008 Lehman ha affrontato una perdita senza precedenti per la persistente crisi dei mutui subprime. Tale perdita era apparentemente la conseguenza del mantenimento di ampie posizioni nel settore dei mutui subprime e di altri titoli a basso rating relativi alla cartolarizzazione di tali mutui; non è chiaro se Lehman l’abbia fatto perché semplicemente non è riuscita a vendere i titoli a basso rating in portafoglio, oppure a causa della decisione consapevole di mantenere tali posizioni. In ogni caso, vaste perdite si sono accumulate per tutto il 2008 sui titoli garantiti da mutui a basso rating. Nel secondo trimestre, Lehman ha registrato perdite per 2,8 miliardi ed è stata obbligata a liquidare 6 miliardi di attività. Il 10 settembre 2008 Lehman ha annunciato una perdita di 3,9 miliardi di dollari e l’intenzione di liquidare una

quota di maggioranza nelle loro attività di investment management, inclusa Neuberger Berman, determinando una perdita del 7% del valore del titolo. Lehman, dopo aver inizialmente respinto ogni domanda riguardo alla vendita della società, annunciò di essere in cerca di un acquirente e il prezzo delle azioni cadde di un ulteriore 40% l’11 settembre 2008. La bancarotta Il 13 settembre 2008 Timothy F. Geithner, presidente della Federal Reserve Bank di New York, convocò una riunione sul futuro di Lehman, inclusa la possibilità di una liquidazione d’emergenza delle sue attività. In tale sede Lehman riferì che erano in corso trattative con Bank of America e Barclays per la possibile vendita della socie-

tà. Il 14 settembre 2008 il The New York Times pubblicò la notizia che Barclays aveva ritirato la sua offerta per l’acquisto di tutta o parte di Lehman e che l’operazione per salvare la banca dalla liquidazione era naufragata. I leader delle più grandi banche di Wall Street continuarono ad incontrarsi durante il giorno per prevenire il rapido fallimento della banca. Il chiacchierato coinvolgimento di Bank of America sembrò anch’esso concludersi quando i regolatori federali si opposero alla sua richiesta che il governo si interessasse alla vendita. Sempre il 14 settembre 2008 il New York Times riportava che Lehman si sarebbe avvalsa della protezione da bancarotta per la società capogruppo, Lehman Brothers Holdings, mantenendo le sue

controllate solventi durante le procedure di bancarotta. Un gruppo di società di Wall Street si è accordato per for-

nire capitali e assistenza finanziaria per le liquidazioni ordinarie della banca e la Federal Reserve, a sua volta, ha acconsentito allo scambio degli asset di qualità più bassa con prestiti ed altri aiuti da parte del governo. La bancarotta di Lehman avrebbe rappresentato il più grande fallimento di una investment bank da quando Drexel Burnham Lambert crollò tra le accuse di frode 18 anni prima. La International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha offerto una sessione straordinaria per domenica 14 settembre 2008 per permettere agli operatori di mercato di fronteggiare le posizioni in vari derivati sulla base della bancarotta di Lehman in quella giornata. Sebbene la richiesta di bancarotta sia stata fatta oltre quella scadenza, molti operatori stanno onorando i contratti chiusi nella sessione

C onfcommercio

speciale. A New York, il 15 settembre 2008, poco prima dell’una del mattino, Lehman Brothers Holdings ha annunciato l’intenzione di avvalersi della protezione in caso di bancarotta, sebbene le proprie controllate abbiano continuato ad operare normalmente. Le azioni Lehman Brothers sono crollate dell’80% nella fase di pre-apertura alla Borsa di New York. Il 15 settembre 2008 l’indice Dow Jones ha chiuso in ribasso di 500 punti, realizzando la più grande caduta da quella che era seguita agli attacchi dell’11 settembre 2001. Le condizioni della sala contrattazioni di Lehman quel giorno apparivano pessime: un terzo della forza vendita era assente e quelli che c’erano avevano portato i loro curricula vitae, insieme a pizza, birra e tequila.

Carlo Sangalli: “In dieci anni gli italiani hanno perso 2 mila euro di PIL pro-capite”

Gli italiani negli ultimi 10 anni hanno perso circa 2.000 euro di Pil pro capite. A lanciare l’allarme è stato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli commentando i dati del rapporto ‘Eredità pesante, congiuntura difficile, legge di bilancio complessa’ stilato dall’ufficio studi. Secondo il rapporto il Pil reale pro capite nel 2008 era pari

a 28.200 euro mentre nel 2018 è sceso a 26.700 euro, con una riduzione del 5,4%. Per il 2019 Confcommercio prevede che senza l’aumento dell’IVA, previsto dalla clausola di salvaguardia, il Pil nel 2019 aumenterà dell’1,1%. Se invece l’Iva dovesse aumentare la crescita del Pil si fermerà tra lo 0,8 e

lo 0,7%. Favorevole alla flat tax, Sangalli ha però avvertito che “tutto ciò che rientra nel perimetro della riduzione delle tasse ci trova favorevoli purché non si baratti con l’IVA”, mentre sulla questione delle chiusure domenicali dei negozi ha invitato al dialogo: “non servono strappi - ha detto - ma ascolto, attenzione, in una parola dialogo”.


E conomia

FIXING - Anno XXVI - n.33 - Venerdì 14 Settembre 2018

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Le imposte indirette hanno fatte registrare un aumento di oltre l’1%

Italia, MEF: in crescita le entrate tributarie Nei primi 7 mesi del 2018 incrementate di 1.561 milioni di euro Nel periodo gennaio-luglio 2018, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 249.017 milioni di euro, segnando un incremento di 1.561 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 0,6%). Al risultato contribuiscono sia le imposte dirette (+0,2%) sia quelle indirette (+1,1%). A fare il punto, il Ministero dell’Economia e della Finanza italiano. Il dato del gettito risulta influenzato dallo slittamento dei termini per i versamenti dell’autoliquidazione Irpef, dal 30 giugno (che era sabato) al 2 luglio. Di conseguenza è stato modificato anche il termine di versamento con la maggiorazione dello 0,4%, dal 31 luglio, come era stato nel 2017, al mese di agosto. Pertanto nell’anno in corso i versamenti con tale maggiorazione sono stati in buona parte acquisiti ad agosto anziché a luglio. Il gettito del periodo gennaio-luglio 2018 è stato anche influenzato dallo spostamento, dal mese di maggio al mese di novembre, del versamento dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni. Al netto di questo acconto le entrate tributarie erariali mostrano un incremento dell’1,1% Imposte dirette Il gettito delle imposte dirette risulta pari a 136.381 milioni di euro, con un aumento di 292 milioni di euro (+0,2%) rispetto ai primi sette mesi del 2017. Le ritenute Irpef sui

O CSE

Legge di Bilancio per il 2017.

lavoratori dipendenti e sui pensionati mostrano una crescita di 2.931 milioni di euro (+3,3%). Nel periodo mostra un incremento significativo il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+36,5%), per effetto del versamento nel mese di febbraio dell’imposta sui risultati della gestione individuale di portafoglio in regime di risparmio gestito, che riflette la performance positiva dei mercati nel corso del 2017. Significativo anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+39,1%) che evidenzia i risultati positivi dei rendimenti medi ottenuti nel 2017 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche

complementari. L’imposta sulle riserve matematiche rami vita assicurazioni ha registrato un incremento del 7,1% recuperando nel mese di luglio (+707 milioni di euro) il dato negativo del mese di giugno. Le entrate dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e le ritenute sugli interessi ed altri redditi di capitale mostrano una crescita pari a +1,9% per effetto dell’andamento positivo delle ritenute sui redditi da capitale diversi dai dividendi e delle ritenute su proventi di fondi d’investimento in valori mobiliari di diritto estero. Il gettito dell’IRES evidenzia una diminuzione di 1.132 milioni di euro (-8,0%) per effetto della riduzione di 3,5 punti percentuali dell’ali-

Fotografia del “superindice”: stabili Giappone e USA, frenano Germania, Francia e Italia Secondo il superindice Ocse, che offre una possibile interpretazione delle evoluzioni economiche future, si registrerà un rallentamento della crescita nell’insieme della zona Ocse. Sulla base dei dati di luglio, l’economia dei paesi

dell’Eurozona non crescerà, anzi continuerà a rallentare. Il Cli (Composite Leading Indicator) segnala, tra l’altro, un peggioramento dell’economia tedesca, francese e italiana. Si mantengono stabili, invece, i dati delle grandi

economie dei paesi non europei: Stati Uniti d’America, Giappone e Canada. Bene tra i paesi emergenti la Cina e l’India che acquistano velocità mentre il Brasile e la Russia, secondo il superindice, hanno rallentato un po’ la corsa.

quota prevista dalla Legge di Stabilità 2016 e dell’applicazione della maggiorazione della deduzione degli ammortamenti (c.d. superammortamento) contenuta nella

Imposte indirette Il gettito delle imposte indirette, che ammonta a 112.636 milioni di euro, registra una crescita di 1.269 milioni di euro (+1,1%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’IVA (+1.243 milioni di euro, +1,9%) e, in particolare, della componente sugli scambi interni che aumenta di 829 milioni di euro. Positiva la dinamica del prelievo sulle importazioni (+414 milioni di euro, +5,3%). Si segnala una diminuzione dell’entrata delle imposte sulle assicurazioni (-69,3%) dovuto, come illustrato poc’anzi, allo spostamento dei termini di versamento (da maggio a novembre) dell’acconto dell’imposta, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2018. Tra le imposte indirette, mostrano un significativo incremento le entrate dell’imposta

Il Sole 24 Ore

di registro (+5,7%, pari a 165 milioni di euro), i versamenti del canone di abbonamento radio e TV (+6,9%, pari a 65 milioni di euro) e dell’imposta di bollo (+11,5%, pari a 466 milioni di euro). Entrate dai giochi Le entrate dei giochi, nei primi sette mesi del 2018, spiega il MEF, “ammontano a 8.468 milioni di euro con una variazione positiva di 501 milioni di euro (+6,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Accertamento e controllo Le entrate tributarie derivanti dalle attività di accertamento e controllo si sono attestate a 5.582 milioni (+422 milioni di euro, pari a +8,2%) di cui: 2.843 milioni di euro (–246 milioni di euro, –8%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2.739 milioni di euro (+668 milioni di euro, +32,3%) dalle imposte indirette.

Fabio Tamburini nominato direttore responsabile delle testate del Gruppo Il Sole 24 Ore www.ilsole24ore.com

Il Consiglio di Amministrazione del Sole 24 ORE S.p.A., riunitosi a Milano sotto la presidenza di Edoardo Garrone, ha deliberato all’unanimità la nomina di Fabio Tamburini a direttore responsabile del Sole 24 Ore, Radio 24, Radiocor e di tutte le testate del Gruppo 24 ORE. Il CdA ha inoltre deliberato, sempre all’unanimità, che Guido Gentili mantenga la carica di direttore editoriale del Gruppo 24 ORE. Il Consiglio di Amministrazione del Sole 24 Ore S.p.A. ringrazia il direttore Gentili per l’impegno assicurato all’azienda in un momento storico difficile, per l’efficacia del lavoro svolto nel rafforzare l’autorevolezza del

quotidiano come strumento di lavoro imprescindibile per manager, imprenditori, professionisti e risparmiatori, e per aver sviluppato una più incisiva sinergia tra le redazioni del Gruppo, contribuendo così ad accrescere la professionalità di tutte le redazioni. Curriculum Fabio Tamburini, già al Sole 24 Ore come inviato sui temi di finanza sotto la direzione di Gianni Locatelli, è stato direttore fino al 2013 dell’Agenzia di Stampa Radiocor e di Radio 24. Tamburini, che lascerà l’Agenzia di Stampa ANSA dove ricopre il ruolo di Vicedirettore, in precedenza è stato Vicedirettore del

settimanale Milano Finanza e del quotidiano Mf, inviato e vicecaporedattore di Repubblica, caporedattore de Il Mondo. Per nove anni professore a contratto per le facoltà di economia alla Federico II di Napoli e a Parma, è autore della casa editrice Longanesi.



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