La tradizionale seduta ferragostana del Consiglio Grande e Generale non si celebrerà quest’anno. Buon per chi, magari temendo un qualche blitz all’ultimo minuto favorito dalle assenze vacanziere, potrà godersi in santa pace le ferie sotto all’ombrellone. Ma il Paese, forse, avrebbe preferito qualche passo in avanti sul fronte normativo (anche perché qualche Segretario di Stato inizia già a sbuffare che in un anno e mezzo si son fatte solo una o due leggi), consapevole che al rientro si discuterà ancora della riforma IGR e poi subito sotto con la legge di Bilancio, che volenti o nolenti resta l’unica vera legge che viene prodotta di sicuro. Anzi, le due leggi, perché probabilmente il metodo del “doppio bilancio” ideato l’anno scorso, verrà replicato. Ma come si fa a discutere del Bilancio dello Stato senza sapere come finirà la riforma dell’IGR?
A settembre, sia che vada avanti o venga cassata, si dovrà decidere. Insomma, l’estate senza Consiglio (quello Grande e Generale) dovrà comunque portare consiglio (anche questo grande e generale, ma nel senso della condivisione) a quanti stanno lavorando ad un progetto che - dalle critiche mosse e dal vento di sciopero che tira sempre più forte - aprirebbe una grave spaccatura nel Paese. Che queste ferie portino consiglio a tutti, Consiglio compreso.
Daniele Bartolucci
Rating: doppio passo in avanti per San Marino
S&P alza da BBB-/A-3 a BBB+/A-2. Fondamentale l’Accordo con l’UE: “Porterà un rialzo delle nostre stime e sosterrà la crescita economica”
Il salto in avanti di due “notches” nella valutazione di S&P non solo conferma le capacità del sistema economico sammarinese in un contesto comunque incerto, confermando al tempo stesso quanto virtuoso ed efficace si sia dimostrato il percorso verso una maggiore trasparenza e cooperazione internazionale. Ma proietta San Marino verso una prospettiva di ulteriore crescita economica, spinta dai dati attuali le cui “stime potrebbero venire rialzate”, spiega l’agenzia più importante al mondo, proprio grazie all’Accordo di Associazione all’UE che garantirà “un maggiore accesso ai mercati europei e una migliore capacità di diversificare i propri flussi commerciali e di investimento”. L’Accordo, in pratica, “sosterrà la crescita economica”, conferma S&P. Carli alle pagg. 6-7
Direttore Daniele Bartolucci
Cari investitori, preparatevi a ricalibrare le vostre bussole. Il 2025 segna uno spartiacque economico epocale: il 15%. Questa aliquota fissa, in vigore dal 1° agosto, regolerà ogni esportazione dall’UE verso gli USA. Un accordo apparentemente semplice tra Donald Trump e Ursula von der Leyen, ma dirompente: chiude un capitolo di negoziazioni e ne apre uno nuovo nel commercio globale. Non parliamo solo di dazi, ma della formalizzazione di un principio geopolitico che covava da anni. Il commercio internazionale diviene arena strategica, dove ogni tariffa è leva competitiva. Il dazio medio europeo, un rassicurante 4,8%, triplicherà bruscamente.
Oltre il danno immediato Il terremoto sui settori chiave: dove colpisce?
L’impatto di questa nuova aliquota non è casuale. I settori più colpiti riflettono una scelta strategica: automotive, farmaceutico, semiconduttori, beni di lusso, meccanica di precisione. Comparti europei con storici vantaggi competitivi, ora vulnerabili per l’aumento dei costi d’accesso
al mercato americano. Alcune eccezioni: aerospazio, chimica avanzata, farmaci generici godranno di deroghe parziali. Acciaio e alluminio rimarranno sotto una tariffa proibitiva del 50%.
Per l’Italia, nazione manifatturiera d’eccellenza, il quadro è sfidante. Analisi preliminari stimano una potenziale perdita annuale di circa 22,6 miliardi di euro di export diretto verso gli Stati Uniti. Moda, agroalimentare, apparecchiature industriali, medicale, cosmetica, vino e meccanica rischiano contrazioni pesanti sui margini. Il nostro tessuto produttivo, noto per alta qualità e valore aggiunto, si rivela vulnerabile quando il prezzo discrimina l’accesso al mercato. La domanda sorge spontanea: nel vostro portafoglio, avete aziende eccessivamente esposte a questi settori a rischio? Avete valutato la loro capacità di assorbire l’urto?
La riorganizzazione delle catene del valore L’impatto va oltre i margini. C’è un ridisegno profondo delle catene globali del valore. Concetti come reshoring e
N T Capital SG
Zanata (NT Capital SG): “Solo chi pensa strategicamente è pronto per il futuro”
Il 15% che cambia tutto Uno spartiacque epocale
“Dazi USA: pronti a navigare nella nuova era del commercio globale?”
nearshoring, prima ipotesi, sono ora urgenti esigenze operative. Le multinazionali europee accelerano la localizzazione diretta negli USA. Chi vende negli Stati Uniti è costretto a produrre localmente; chi importa materie prime deve diversificare le fonti. Le supply chain, un tempo globali e ottimizzate, si accorciano e riorganizzano secondo logiche strategiche, geopolitiche e di resilienza industriale.
Questo non è un aggiustamento tattico, ma un cambio di paradigma radicale. Le aziende lungimiranti si muovono proattivamente.
Strategie vincenti per un capitale proattivo: il tuo portafoglio è allineato?
I leader di settore si orientano rapidamente verso:
• Localizzazione produttiva selettiva negli USA o in paesi con accordi preferenziali.
• Investimenti massicci in automazione industriale per contrastare i costi.
• Implementazione di sistemi avanzati di tracciabilità e gestione (blockchain, IoT, AI settoriale).
• Ridefinizione contrattuale e logistica con partner strate-
“Nemini teneri”, indipendenti nel nome ma soprattutto nella gestione delle attività
NT Capital SG è la prima società sammarinese di gestione del risparmio indipendente, nata nel 2023 con l’obiettivo valorizzare gli investimenti e sviluppare una nuova economia sul territorio, in particolare quella innovativa e tecnologicamente avanzata. Il tutto “senza condizionamenti” né vincoli, come già palesa il nome della societÀ:
NT è infatti l’acronimo di Nemini teneri (“non dipendere da nessuno”), principio basilare dell’antica Repubblica di San Marino. L’indipendenza nella finanza è allo stesso modo una caratteristica determinante perché consente di concentrarsi sulla gestione del risparmio dei propri clienti senza vincoli utilizzando tutti gli strumenti finanziari su
tutti i mercati e avvalendosi della collaborazione delle controparti più qualificate. A questo si aggiunge una visione , fortemente condivisa dai soci fondatori e focalizzata anche sull’innovazione e la tecnologia, introducendo e promuovendo iniziative imprenditoriali sostenibili, che integrano fattori ambientali, sociali e di buon governo.
gici americani.
• Sviluppo di modelli predittivi per adattarsi alle evoluzioni regolatorie.
• Qualificazione delle supply chain in ottica ESG, con audit trasparenti.
• Diversificazione geografica per aumentare la resilienza normativa e fiscale.
Voi, investitori, avete iniziato a porvi queste domande cruciali? Il vostro portafoglio è esposto a società che attuano queste strategie, o siete ancora ancorati a un modello di globalizzazione che non esiste più?
La nuova mappa del capitale: come posizionarsi per il futuro
Per gli investitori, la nuova mappa commerciale impone una revisione significativa dei portafogli. Non basta l’analisi fondamentale o tecnica; occorre considerare fattori geopolitici, regolamentari e strutturali. Le aziende vincenti assorbiranno il nuovo contesto tariffario, mantenendo margini e crescita.
Le strategie patrimoniali più efficaci oggi includono:
• Aumento dell’esposizione verso società con basi produttive locali negli Stati Uniti.
• Selezione settoriale attenta al grado di vulnerabilità verso i flussi transatlantici.
• Investimenti mirati in infrastrutture logistiche e asset reali collegati alle nuove catene di valore.
• Partecipazioni strategiche in private markets focalizzati su ristrutturazioni industriali e innovazione delle supply chain.
• Attenzione a titoli legati a tecnologie emergenti che favoriscono flessibilità e competitività.
• Utilizzo di strutture giuridiche ibride per ottimizzazione doganale e fiscale internazionale.
Domande essenziali per l’investitore consapevole: hai le risposte?
È il momento di un esame di coscienza strategico. Ponetevi queste domande essenziali:
• Quanto del mio patrimonio è legato direttamente a settori colpiti dalle nuove tariffe? Ho sovrastimato la resilienza di certe posizioni?
• Ho valutato adeguatamente la resilienza delle catene di fornitura delle società in portafoglio? Un’interruzione, oggi, può significare un crollo.
• Il veicolo societario utilizzato consente flessibilità doganale e fiscale sufficiente?
• Ho predisposto scenari operativi e di mitigazione del rischio per nuovi scenari tariffari globali? Il “what if” è diventato il “when”.
• Sono in grado di cogliere le opportunità che si aprono nella riconfigurazione degli equilibri produttivi? Ogni crisi genera opportunità, ma solo per chi le sa vedere. Quello che stiamo vivendo non è una fase transitoria; è un cambio di paradigma. La globalizzazione degli ultimi trent’anni, basata su bassi costi e libera circolazione merci, lascia spazio a un nuovo modello. Un modello fondato su sicurezza economica, tutela delle capacità produttive nazionali e uso strategico della leva tariffaria come strumento di politica industriale.
In questo contesto complesso, la differenza tra chi protegge il capitale e chi lo fa crescere si giocherà sulla capacità di anticipare i trend strategici. La vera sfida, oggi, è pensare in termini di catene del valore, ripensare radicalmente architetture produttive, giuridiche e finanziarie. Le strategie vincenti navigheranno la complessità, prevederanno i punti di rot-
tura e si posizioneranno in anticipo. Il capitale non cerca solo rendimento; cerca direzione chiara, protezione strutturale e profonda coerenza strategica con le nuove dinamiche industriali globali.
Nei prossimi mesi, la partita non sarà vinta da chi osserva e attende, ma da chi agisce consapevolmente, posizionandosi oggi con chiarezza e determinazione. Chi guarda i dati comprende il passato. Chi analizza le filiere comprende il presente. Ma solo chi pensa strategicamente è pronto per il futuro. E tu, sei pronto?
Luca Zanata, Presidente del Comitato Investimenti di NT Capital SG
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Il Congresso di Stato ha approvato una delibera fondamentale che segna un progresso significativo per la Repubblica di San Marino nel campo delle telecomunicazioni. Il provvedimento autorizza la concessione d’uso di porzioni di aree di proprietà dell’Eccellentissima Camera a Telecom Italia S.p.A. per la realizzazione di nuove infrastrutture di rete di telefonia mobile.
Parallelamente, viene data l’autorizzazione a sottoscrivere un’integrazione alla convenzione già in essere dal 22 dicembre 2023 tra la Segreteria di Stato per le Telecomunicazioni e TIM S.p.A. La decisione rappresenta il culmine di un percorso pianificato e condiviso, che ha coinvolto attivamente diverse Segreterie di Stato. L’obiettivo primario è colmare le attuali lacune di copertura del servizio di telefonia mobile, garantendo una connettività avanzata e affidabile a beneficio della cittadinanza e del tessuto economico del Paese. La delibera, che fa seguito a un cronoprogramma delineato e comunicato con trasparenza, permetterà l’avvio delle fasi operative per la progettazione e la successiva implementazione delle nuove antenne.
Un aspetto saliente del progetto è la sostenibilità finanziaria per le casse statali. L’intera operazione, compresa la realizzazione delle in-
Focus
Priorità
Impianti conformi ai più rigorosi standard europei in materia di irradiazione elettromagnetica
Tlc, via libera alla realizzazione di nuove antenne a San Marino
L’operazione, compresa la realizzazione delle infrastrutture, sarà a carico di TIM SpA
frastrutture, sarà infatti a carico di TIM S.p.A., mentre la proprietà delle aree e dei manufatti rimarrà allo Stato. Ciò garantisce un potenziamento infrastrutturale senza oneri aggiuntivi per la collettività, con la prospettiva di creare le condizioni per l’in-
gresso di nuovi operatori sul mercato in futuro. La sicurezza sanitaria e l’impatto ambientale sono stati punti focali del dibattito e della progettazione. La Repubblica di San Marino, sensibile a tali tematiche, ha operato affinché i nuovi impianti
assoluta è stata posta sull’impatto ambientale e sulla sicurezza sanitaria
“Questo ambizioso progetto non si limita a colmare le attuali carenze di copertura in diverse aree del nostro territorio - scrive il Congresso di Stato - ma è altresì concepito per garantire una connettività avanzata e affidabile, fondamentale per lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione di tutti i servizi, con particolare attenzione a quelli essenziali
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come la sanità. Una priorità assoluta è stata posta sull’impatto ambientale e sulla sicurezza sanitaria. Le nuove antenne sono state progettate per integrarsi armoniosamente nel paesaggio, con altezze contenute e posizionamenti attentamente studiati per ridurre al minimo l’impatto visivo, come già dimostrato nelle località di Domagnano,
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Borgo Maggiore, Murata e Kursaal. È fondamentale sottolineare che i livelli di irradiazione elettromagnetica saranno mantenuti estremamente bassi, ben al di sotto dei limiti stabiliti a livello italiano ed europeo, a piena garanzia della salute pubblica. L’UPAV assicurerà un monitoraggio costante e controlli quotidiani, anche su specifica richiesta”.
Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino
Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino
siano conformi ai più rigorosi standard europei e italiani in materia di irradiazione elettromagnetica, con valori ben al di sotto dei limiti consentiti. Le nuove antenne saranno progettate per integrarsi nel paesaggio, con un’altezza contenuta e una
collocazione attentamente studiata.
Il Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, le Telecomunicazioni, Rossano Fabbri, ha sottolineato l’importanza strategica del provvedimento: “Si tratta di un passo atteso che proietta San Marino verso una nuova era di connettività. Una misura concreta per superare un divario infrastrutturale che limitava il potenziale di sviluppo del nostro Paese. Con la concessione d’uso a TIM e l’integrazione della convenzione, avviamo una fase operativa che ci porterà, a breve, a un miglioramento tangibile del servizio di telefonia mobile, soprattutto nelle aree oggi meno servite. È un impegno che avevamo preso con i cittadini e che oggi onoriamo, ponendo le basi per una transizione digitale completa,
necessaria per sostenere la competitività e l’innovazione a livello internazionale. Tutto è stato pensato e realizzato con un’attenzione scrupolosa al benessere della popolazione e alla tutela dell’ambiente, dimostrando che sviluppo tecnologico e responsabilità sociale possono e devono procedere di pari passo.”
La delibera delega il Segretario di Stato Rossano Fabbri a sottoscrivere l’integrazione alla convenzione e autorizza l’Avvocatura dello Stato a predisporre il contratto di concessione in uso, dando il via alle procedure tecniche e burocratiche necessarie per l’avvio del cantiere. Si tratta di un traguardo fondamentale che apre la strada alla piena operatività delle nuove infrastrutture, un passo decisivo verso una Repubblica più connessa e all’avanguardia.
San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica
BCSM, l’evoluzione del quadro normativo
Sotto il profilo normativo e regolamentare, il primo trimestre 2025 ha registrato l’adozione di due importanti provvedimenti di rango primario e di un nuovo regolamento di vigilanza. La Legge n. 30/2025 ha introdotto modifiche rilevanti per la Banca Centrale e il sistema finanziario, incidendo su trasparenza e obblighi contributivi, risoluzioni bancarie, fiscalità dei trust e agevolazioni fiscali per le banche. Il Decreto Delegato n. 48/2025 ha aggiornato gli spread massimi applicabili ai prestiti con contributo statale e reso noti i tassi medi per il 2023 riguardanti i mutui stipulati a tasso fisso e variabile. Il Regolamento 2025-01 ha introdotto misure eterogenee, tra le quali la revisione del calendar provisioning, nuove attività esercitabili da istituti bancari, regole per i relativi esponenti riguardanti il cumulo degli in-
carichi, e il riordino complessivo del quadro regolamentare per le imprese assicurative. Passando all’esame di ciascuno dei provvedimenti sopra elencati, si evidenzia in estrema sintesi quanto segue. La Legge n. 30/2025 è intervenuta su diversi ambiti di pertinenza per l’attività di Banca Centrale o per il sistema finanziario, posto che:
1 - gli articoli 5, 6 e 7, tramite rispettivamente modifica dell’articolo 98-bis della Legge n. 70/2024, introduzione di disposizioni concernenti la sospensione e revoca della licenza per mancato versamento degli oneri previdenziali e sociali e introduzione di disposizioni sulla trasparenza dei versamenti contributivi, rilevano per il Servi-
BCSM ha aperto il 2025 con una fitta serie di impegni sul piano delle relazioni internazionali. In primo luogo, sono proseguiti i lavori relativi all’Accordo di Associazione tra San Marino e l’Unione Europea, in particolare fornendo il supporto tecnico nel quadro delle attività in corso da parte degli organismi istituzionali sammarinesi.
Per quanto concerne le attività più prettamente legate al ruolo di Autorità di Vigilanza, BCSM ha proseguito e concluso la preparazione del questionario di autovalutazione (self assessment) circa la compliance normativa del regime di segreto d’ufficio sammarinese rispetto al quadro legale europeo.
Il questionario sarà inviato all’European Banking Authority (EBA) nel secondo semestre 2025 e consentirà
di consolidare le relazioni con l’autorità di vigilanza europea per il settore bancario, in vista dei rapporti di collaborazione formali (MoU) che dovranno essere formalizzato con EBA, come con le altre autorità di vigilanza europee (ESMA, EIOPA, AMLA). Il primo trimestre 2025 ha inoltre visto l’avvio delle attività della struttura interna in materia di sostenibilità, dopo che (da novembre 2024 BCSM) è stata accettata nel Network for Greening the Financial System (NGFS), un’associazione di 145 tra banche centrali e autorità di vigilanza attive nella promozione di politiche green nei rispettivi sistemi finanziari. Nel mese di marzo BCSM ha partecipato, in modalità remota, alla Assemblea Plenaria NGFS che si è tenuta a Nuova Delhi, un’opportunità unica di formazione tramite
lo scambio di esperienze tra i membri NGFS, ma anche per un necessario confronto sugli obiettivi per il periodo a venire, sintetizzabili nell’impegno di continuare a fornire strumenti e linee guida basati sulla scienza ai suoi membri. Nel medesimo mese di marzo, BCSM ha partecipato con propri rappresentanti alle attività di gruppi di lavoro specifici (Workstream e Task Forces) nelle varie materie in cui si articola l’attività del NGFS. Nel corso del trimestre sono inoltre proseguiti i contatti con altre banche centrali e autorità di vigilanza sia europee che extra-europee. I rapporti hanno riguardato principalmente la cooperazione in ambito di vigilanza (scambio di informazioni) e, in taluni casi, la cooperazione tecnica con finalità di formazione per il personale BCSM (capacity building).
zio di Esattoria Unica svolto dalla stessa Banca Centrale;
2 - l’articolo 10 definisce il trattamento dei debiti contributivi nelle risoluzioni bancarie;
3 - l’articolo 35 determina il credito d’imposta riconosciuti al trustee per le imposte pagate all’estero a titolo definitivo su proventi o frutti realizzati e percepiti;
4 - l’articolo 36 definisce l’utilizzo che le banche sammarinesi possono fare degli sgravi fiscali loro concessi a mente del Decreto Legge 27 ottobre 2011 n. 174;
5 - l’articolo 37 abroga la Legge del 1995 n. 130 concernente la modificazione degli enti bancari e la costituzione di società per azioni.
Il Decreto Delegato n. 48/2025 ha definito all’articolo 1 gli spread massimi applicabili ai prestiti assistiti dal contributo statale stipulati entro la data del 30 settembre 2025, mentre tramite l’articolo 2 ha reso noto, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 6(2) della Legge n.44/2015, così come modificato dall’articolo 20(2) della Legge n.189/2015, i tassi di interesse effettivi medi rilevati dalla Banca Centrale per l’anno 2023, per i mutui stipulati a tasso fisso e per quelli stipulati a tasso variabile. Per quanto riguarda invece i provvedimenti di rango secondario emanati dalla Banca Centrale nel periodo in esame, si segnala l’emanazione in data 27 gennaio 2025 del Regolamento n. 2025- 01, c.d. “Miscellanea”. Tra gli interventi più signifi-
cativi disposti tramite tale Regolamento si evidenziano la revisione della disciplina concernente il calendar provisioning sullo stock di esposizioni creditizie deteriorate pregresse e della modalità di intervento dell’Autorità di Vigilanza nei casi di coperture insufficienti rispetto alle aspettative di vigilanza, ora sviluppata in ottica di “secondo pilastro”; l’inserimento, tra le attività esercitabili dalle banche, del commercio di metalli preziosi da investimento, in applicazione della speciale disciplina di cui al Decreto Delegato n. 134/2023; la revisione della disciplina concernente il limite al cumulo degli incarichi per gli esponenti aziendali di banche; il riordino del quadro regolamentare per le imprese assicurative, con l’abrogazione del Regolamento n. 201707 e della Circolare n. 2017-02 e l’integrazione di tutte le disposizioni nel Regolamento n. 2008-01; l’introduzione, in materia di requisiti di professionalità, di disposizioni concernenti un test integrativo specifico sulla regolamentazione sammarinese per le categorie professionali vigilate (intermediari assicurativi, offerenti fuori sede e consulenti finanziari); l’introduzione, nei regolamenti di settore, di una specifica disciplina per i procedimenti autorizzativi di modifiche statutarie riguardanti l’oggetto sociale; l’introduzione dell’obbligo per le banche, a contenimento dei rischi operativi e a protezione della loro clientela, di rilasciare moduli di assegni bancari (c.d. carnet) già muniti della clausola di “non trasferibilità”, salvo nei casi in cui sia il cliente a richiedere per iscritto il rilascio di moduli privi di tale clausola; l’autonoma pubblicazione, sul sito internet della Banca Centrale, della modulistica di vigilanza (prima allegata a ciascun regolamento settoriale), così da semplificarne l’aggiornamento alle mutate esigenze operative nelle relazioni con i soggetti vigilati, garantendone eguale conoscibilità e preavviso.
Portafogli più diversificati e maggiori investimenti in titoli pubblici delle famiglie italiane rispetto alla media europea La nuova analisi dell’ABI sulla ricchezza delle famiglie evidenzia un ulteriore elemento di forza delle famiglie italiane: la maggiore diversificazione finanziaria, con una composizione più articolata rispetto alla media dell’area euro. La componente finanziaria di mercato (azioni quotate, fondi comuni, titoli di debito, assicurazioni e fondi pensione) rappresenta il 21,3% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane, rispetto al 19,4% della media dell’eurozona (Germania 21,2%, Francia 18,0%, Spagna 11,2%): ciò si deve soprattutto alla maggiore diffusione dei fondi comuni, che pesano per il 6,9% in Italia contro il 4,6% dell’area euro (Germania 5,8%, Francia 2,4%, Spagna 5,4%). Un altro tratto distintivo del risparmio italiano è la rilevanza dell’investimento diretto in titoli di debito (titoli di stato e obbligazioni): gli investimenti in titoli di stato costituiscono in Italia il 2,5% della ricchezza familiare, rispetto a una media dello 0,5% nell’eurozona (in Germania 0,1%, in Francia 0,2%e in Spagna 0,3%). Gli altri titoli di debito, diversi dai titoli di stato, pesano in Italia l’1,5% rispetto allo 0,7% dell’area dell’euro. Più contenuto risulta il peso delle azioni quotate (1,4% rispetto al 2% della media dell’area dell’euro) e dei prodotti assicurativi e previdenziali, che pesano il 9,1%, 2,5 punti percentuali in meno rispetto alla media europea (11,6%).
Economia e mercati: il commento di agosto di Denis Manzi, CFA, CIPM
Continua la positività sui mercati mondiali
Segnali
Il lusso di potere aspettare e la preziosità del tempo. In un mondo che va sempre più veloce e che ci sobbarca continuamente di impulsi, una delle cose più preziose, e troppo spesso sottovalutate, è il tempo. Tale concetto ha valenza in tutti gli ambiti della vita: si pensi quanta importanza ha la possibilità di riuscire a destinare un po’ più del proprio tempo alla famiglia, agli amici o agli hobby. Purtroppo, invece, la nostra natura ci lascia credere di avere continuamente necessità di fare qualcosa, di compiere una qualche azione che, se non compiuta, ci eviterà una qualche forma di gratificazione. È la cosiddetta Fear of Missing Out (FOMO), in italiano la paura di essere tagliati fuori, una forma cioè di ansia sociale caratterizzata dal timore di perdere qualcosa, un’esperienza o un’emozione che invece altri stanno vivendo, paura amplificata dall’utilizzo dei social media, che ci mostrano costantemente le attività e le esperienze (ma solo quelle positive, visto che difficilmente amiamo mostrare le nostre debolezze) altrui. Tale dinamica viene espressa all’ennesima potenza sui mercati finanziari, specialmente oggigiorno quando, ognuno di noi, può tranquillamente monitorare l’andamento dei propri investimenti finanziari, spesso in maniera compulsiva, credendo appunto che, se non facciamo nulla, perderemo sicuramente qualche opportunità! Ma la colpa non è tutta la nostra. Infatti, se ogni volta che accendiamo la televisione o consultiamo qualche pagina web apprendiamo, magari che “Il Presidente USA ha affermato che…”, “La Presidente della Commissione Europea ha detto…”, “Putin ha dichiarato che…” e chi più ne ha più ne metta, con l’ovvia convinzione che tali eventi avranno un qualche effetto sulle attività finanziarie da noi possedute o che potremmo possedere. Il più delle volte questa nostra paura di essere tagliati fuori porta più danni che benefici, di sicuro dal punto di vista
Grafico mercato obbligazionario: performance total return del mercato obbligazionario investment grade area euro. Fonte: elaborazione BSM su dati bloomberg (indice EuroAggregate), dal 1° gennaio 2022 al 28 luglio 2025.
Grafico dollaro e differenziale tassi: andamento del cambio EUR/USD (asse sinistro) e del differenziale tassi tra obbligazioni tedesche ed americane ad 1 anno (asse destro). Fonte: Apollo
psicologico (visto che potremmo sicuramente dedicare maggior tempo di qualità alle cose veramente importanti e piacevoli della vita) ma, molto spesso, tale atteg-
giamento è dannoso anche dal punto di vista finanziario. Questi primi sette mesi del 2025 sono in tal senso decisamente istruttivi, vista l’inversione a V registrata dai mer-
cati durante l’anno. Ovviamente, il tutto, così come il comportamento di ciascuno, va contestualizzato, tenendo sempre in presente che, nel mondo degli investimenti fi-
nanziari, esistono generalmente tre tipologie di soggetti che negoziano attività finanziarie (l’investitore, lo speculatore e lo scommettitore) e vale sempre la pena specificare che tutte le analisi che noi scriviamo hanno come riferimento solo una di queste tipologie, ovvero quella dell’investitore (la definizione di investimento è in effetti una operazione che, sulla base di un’accurata analisi, promette una sorta di garanzia di restituzione di quanto investito oltre a un tasso di rendimento coerente con il rischio incorso). “Lo speculatore”, invece, agisce su basi puramente quantitative (in sostanza, per lo speculatore, negoziare uno strumento finanziario azionario o un sacco di mais, poco cambia) e “lo scommettitore” agisce solo di pancia, sulla base del proprio istinto e delle proprie sensazioni (per lo scommettitore risulta sostanzialmente indifferente puntare dei soldi su uno strumento finanziario o su una corsa di cavalli). Tutto questo, e vale la pena specificarlo per onestà intellettuale, non vieta che in determinati contesti lo speculatore o lo scommettitore possano avere risultati migliori dell’investitore, ma quello che è certo è che l’investitore, se ha operato su basi razionali, non subirà mai danni irreparabili sia alle proprie coronarie sia alla propria salute finanziaria!
I mercati finanziari Luglio ha visto la prosecuzione della fase positiva sui mercati finanziari (tabella performance), che si sono mossi in un contesto di bassissima volatilità e di quasi letargia. Volendo spendere qualche parola anche sul mercato obbligazionario, sebbene le performance dell’ultimo periodo abbiano continuato il trend positivo iniziato nel 2023, non sono ancora state sanate le ferite provocate dal brutale 2022 (grafico mercato obbligazionario).
I portafogli
È piuttosto ovvio come i mer-
cati finanziari si trovino in una fase di decisa euforia, come dimostrato dal recupero a forma di V messo a segno dopo la negatività registrata durante aprile. In considerazione delle valutazioni non a buon mercato, della condizione, sulla maggior parte delle principali asset class di situazioni di ipercomprato e, perché no, anche per l’ingresso nella stagione dell’anno caratterizzata da minori volumi, con conseguente possibilità di spike di volatilità, crediamo opportuno seguire un approccio prudente, evitando di prendersi rischi scarsamente pagati. Obiettivamente, se pur vero che il rendimento annuo offerto attualmente da soluzioni di liquidità potrebbe essere realizzato anche solo in una giornata di rally borsistico, non ci troviamo più nel periodo di tassi a zero o negativi e pertanto può valere la pena, in situazioni come quella attuale, non spingere troppo sul gas, visto che, come spiegato nella prima parte del commento, il nostro compito deve essere quello degli “investitori”, lavoro ben diverso da quello degli “speculatori” e degli “scommettitori”.
Concludendo, vale la pena spendere qualche parola sul Dollaro Americano, che nei confronti dell’euro ha perso parecchio valore (molto di più rispetto a quanto giustificato dal differenziale dei tassi) in questa prima parte dell’anno (grafico dollaro e differenziale tassi) e che, anche in considerazione del rinnovato appetito verso gli assets americani, potrebbe almeno in parte invertire la tendenza.
Leggi l’articolo integrale sul sito www.sanmarinofixing.com
Un “doppio passo in avanti” per la reputazione e l’attrazione degli investimenti per San Marino. Il 1° agosto 2025, S&P Global Ratings ha alzato i suoi rating sovrani a lungo e breve termine in valuta estera e locale sulla Repubblica di San Marino da ‘BBB-/A-3’ a ‘BBB+/A-2’. Le prospettive sui rating a lungo termine sono stabili e molto positive, se è vero che “continuiamo a valutare il trasferimento e la convertibilità al livello AAA”.
Economia diversificata e la spinta dell’Accordo di Associazione con l’UE I dati macro economici analizzati da S&P confermano quanto già noto a San Marino, ovvero la grande capacità di resilienza dimostrata dal sistema di fronte alle grandi crisi esterne, dalla pandemia ai conflitti prima in Ucraina e poi in Medio Oriente. Nonostante questi fattori negativi e l’incertezza conseguente, San Marino ha continuato a crescere e ad ampliare la sua economia. La quale ha il vantaggio di essere molto diversificata e non dipendere da una nicchia di settori (normalmente finanza e turismo) come gli altri micro Stati. Proprio per questo e proprio perché il maggior cntributo in termini di PIL e di occupazione viene dall’industria (in particolare quella manifatturiera), l’Accordo di Associazione è visto come un vero
- Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014
Riconosciuto il percorso di cooperazione e trasparenza, ma soprattutto l’apporto fondamentale dell’industria
S&P alza il rating di San Marino,
Da una parte c’è la conferma dei dati macro economici, dall’altra la prospettiva di un “maggiore commerciali e di investimento”. ANIS: “Inoltre, il BBB+/A-2 darà più credibilità e questo,
e proprio booster a questo trend già positivo, tanto che S&P ammette che “probabilmente apporterà un certo rialzo a queste stime se, come previsto, consentirà alle aziende sammarinesi un maggiore accesso ai mercati europei e una migliore capacità di diversificare i propri flussi commerciali e di investimento”.
“Riteniamo inoltre che la prossima attuazione dell’accordo di associazione con l’UE fungerà da ulteriore ancoraggio per gli standard di governance e il commercio e sosterrà la crescita economica”. Per questo, “oltre a proseguire con il risanamento del bilancio e l’ulteriore miglioramento della posizione del settore bancario, una delle principali priorità del governo sarà l’attuazione dell’accordo di associazione con l’UE, che anche Andorra sta perseguendo. L’accordo dovrebbe offrire a San Marino l’opportunità di promuovere
una maggiore diversificazione economica, anche attraverso un aumento degli investimenti diretti esteri, e l’impatto si farà probabilmente sentire a partire dal 2026. L’accordo consentirà a San Marino di accedere al mercato interno dell’UE, ampliando le sue opportunità di esportazione e consentendogli di diversificare ulteriormente la sua economia, rafforzando al contempo i quadri istituzionali e allineandoli a quelli dell’UE”. Dello stesso avviso anche ANIS, la più importante associazione di categoria sammarinese che rappresenta, appunto, il settore industriale: “Quella del nuovo rating è una buona notizia per tutto il Paese, a cui viene riconosciuta una aumentata credibilità e affidabilità nel contesto internazionale. Lo stesso vale per l’Accordo di Associazione, in quanto avremo finalmente lo stesso quadro giuridico dei nostri partner. Il mi-
glior rating, inoltre”, spiegano da ANIS, “unito alla diminuzione dei tassi sui mercati, dovrebbe consentire una più efficace azione di roll over del debito pubblico estero, che si potrebbe concretizzare in un risparmio importante in termini di interessi da corrispondere. Risorse preziose che, auspichiamo, vengano investite nello sviluppo economico.”
Il cambio di modello poi una lunga ripresa San Marino è un’economia piccola, aperta e benestante, relativamente diversificata per le sue dimensioni, sebbene la sua performance economica possa essere volatile e incidere sulle prospettive di crescita.
Il governo ha attuato riforme del mercato del lavoro e del sistema pensionistico, ha fatto progressi nella ristrutturazione del settore bancario e nella riduzione dei crediti deteriorati (NPE) grazie alla creazione della SGA – Società di Gestione degli Attivi. “Prevediamo una crescita reale del PIL in media dell’1,1% nel periodo 20252028”. San Marino ha un PIL pro capite stimato per il 2024 di circa 59.700 dollari. Nonostante la popolazione ridotta (circa 34.000 abitanti), l’economia è relativamente diversificata. Tuttavia, le sue dimensioni contenute rendono la performance economica più vulnerabile alla volatilità. Tra il 2008 e il 2019, San Marino ha affrontato una forte recessione, in particolare a causa della contrazione del settore bancario. Le normative internazionali nel settore bancario, orientate alla trasparenza e alla lotta all’evasione fiscale, insieme ai progressi del Paese verso standard più elevati di cooperazione e trasparenza (anche in ambito fiscale e antiriciclaggio), hanno portato alla fine del modello bancario offshore, influenzando il settore. La contrazione del sistema bancario ha gravato sull’economia, ma la situazione ha cominciato a migliorare nel 2019. Secondo l’Ufficio di Statistica di San Marino, nel 2022 (ultimo da-
to disponibile) l’industria manifatturiera ha contribuito per il 36,2% al valore aggiunto lordo, una quota significativamente maggiore rispetto ad altri micro-Stati europei, tipicamente incentrati sui servizi. Dopo la pandemia, l’economia si è ripresa rapidamente ed è rimasta resiliente, nonostante gli effetti indiretti della guerra in Ucraina e l’inasprimento della politica monetaria da parte della BCE. Tuttavia, un forte calo della domanda estera, in particolare dall’Italia (a seguito della fine del superbonus e del restringimento delle condizioni monetarie), ha provocato un rallentamento economico a San Marino nel 2023. Nel 2024, però, il PIL reale è tornato a crescere, attestandosi a circa lo 0,7%, sostenuto dalla buona performance del turismo. Prevediamo che la crescita economica resterà moderata, con un PIL reale in media dell’1,1% tra il 2025 e il 2028. Le prospettive dipenderanno in gran parte dall’andamento dell’economia italiana, principale partner commerciale, e più in generale dalla crescita europea e dalle incertezze legate ai conflitti commerciali globali.
Mercato del lavoro Il tasso di disoccupazione dovrebbe restare sotto il 4% nel periodo 2025-2028, un calo significativo rispetto all’8% registrato nel 2021. Il mercato del lavoro è caratterizzato da una forte presenza di lavoratori frontalieri. La loro quota è aumentata negli ultimi anni, raggiungendo il 35% degli occupati a giugno 2025, a conferma di un mercato del lavoro rigido e in tensione. La riforma del lavoro del 2024 ha cercato di rimuovere vincoli all’assunzione di lavoratori frontalieri e ha liberalizzato il segmento, facendo crescere il numero di frontalieri di quasi il 5% tra luglio 2024 e luglio 2025, per un totale di circa 8.500. Questo numero, in costante crescita negli anni, dovrebbe sostenere i consumi, insieme alla discesa dell’inflazione e alla crescita dei salari reali.
Politica economica
Oltre a proseguire con la consolidazione di bilancio e il rafforzamento del settore bancario, una priorità sarà l’attuazione dell’accordo di associazione con l’UE (che anche Andorra sta perseguendo). L’accordo dovrebbe favorire una maggiore diversificazione economica e attrarre investimenti diretti esteri, con effetti attesi a partire dal 2026. L’accordo permetterà a San Marino di accedere al mercato interno dell’UE, ampliando le opportunità di esportazione e contribuendo alla diversificazione economica, rafforzando al contempo i quadri istituzionali e l’allineamento con l’UE.
Settore bancario e finanzario Negli ultimi dieci anni, la performance fiscale di San Marino è stata influenzata da decisioni successive dei governi di fornire supporto diretto o indiretto al settore bancario. Il sostegno pubblico alla Cassa di Risparmio e alla Banca Nazionale Sammarinese (ex Banca CIS SpA) ha rappresentato circa il 24% degli attivi complessivi del settore bancario. La BNS ha cambiato nome dopo che i suoi attivi sono stati trasferiti alla SGA e la Banca Centrale ha revocato la licenza bancaria a metà 2021. Gli impegni residui del governo a favore del settore bancario riguardano le passività della BNS, che sono parzialmente coperte dagli attivi trasferiti alla SGA. Prevediamo che il debito netto del governo (inclusi gli impegni espliciti per il settore bancario) si ridurrà al 32,2% del PIL entro il 2028, a meno di nuovi interventi diretti a favore del sistema bancario o di un consolidamento fiscale più lento del previsto. Abbiamo rivisto le nostre stime sul debito netto, sottraendo gli attivi liquidi del fondo pensione, con un miglioramento sostanziale dei rapporti debito/PIL rispetto alle stime precedenti. Comprendiamo che tali fondi verrebbero utilizzati solo in ultima istanza e con una legge dedicata, approvabile
dell’industria manifatturiera, che dovrebbe aumentare grazie all’integrazione nel mercato unico
sulla spinta dell’Accordo con l’UE
“maggiore accesso ai mercati europei e una migliore capacità di diversificare i propri flussi questo, unito alla discesa dei tassi potrà portare un grande risparmio nel roll over del debito”
in tempi relativamente brevi se necessario. Sebbene i rischi nel settore bancario siano in calo, continuiamo a considerarlo una passività potenziale per il bilancio statale. Secondo i dati forniti da San Marino, il Paese mantiene una posizione creditoria netta verso l’estero, con attivi netti pari al 209% del PIL nel 2023:
• Il 51% del PIL è attribuibile alle banche;
• Il 75% del PIL al settore privato non bancario
Tuttavia, va notato che questa posizione si è ridotta rispetto al picco del 274% del PIL del 2020, il che – secondo la nostra analisi – è dovuto alla cancellazione di una parte significativa di crediti deteriorati verso non residenti da parte delle banche. Come conseguenza, gli attivi esterni del settore bancario sono scesi da 2,1 miliardi USD nel 2020 a 1,4 miliardi USD a fine 2023. Ci aspettiamo che il debito netto del governo generale rispetto al PIL raggiunga circa il 32% nel 2027 e nel 2028, in netto miglioramento rispetto alla nostra precedente stima del 60% nel 2027. Ciò riflette la nostra nuova valutazione sulla possibilità per San Marino di attingere, in caso di necessità, agli attivi più liquidi del fondo pensionistico. Riteniamo che questa sarebbe una misura di emergenza estrema e che richiederebbe l’approvazione di una legge ad hoc, ma rappresenta comunque un’opzione aggiuntiva per affrontare eventuali scenari critici. Dopo la pubblicazione dei nuovi dati esterni, abbiamo rivalutato la posizione estera di San Marino, che ora consideriamo solida, mentre in precedenza potevamo fare solo stime conservative. L’accordo monetario del 2012 con l’UE prevede che l’euro sia la moneta legale e che le condizioni monetarie interne siano determinate dalla BCE.
Performance fiscale Nel 2023, la performance fiscale ha superato le aspettative, grazie a una spesa disciplinata, risparmi legati a entrate fiscali cicliche e a un
avanzo primario dell’1,3% del PIL. Questo slancio positivo è continuato nel 2024, con un avanzo primario salito all’1,5%.
Negli ultimi due anni, le pressioni inflazionistiche hanno aumentato le entrate in termini nominali, in particolare grazie all’Imposta Monofase (tassa sulle importazioni). Il governo ha gestito bene questi aumenti legati all’inflazione, contenendo la spesa grazie a un’indicizzazione dei salari e delle pensioni pubbliche inferiore all’inflazione stessa.
Per quanto riguarda la spesa, ci si attende che le iniziative di razionalizzazione, la riduzione dei trasferimenti e l’esternalizzazione di alcune funzioni pubbliche permettano di contenerla.
Inoltre, l’introduzione della fatturazione elettronica dovrebbe migliorare l’efficienza della riscossione e delle entrate fiscali. Nel periodo 2025-2028, prevediamo che il governo attuerà un consolidamento graduale del bilancio e manterrà disavanzi contenuti, con avanzi primari costanti.
Il piano del governo prevede l’allargamento della base imponibile attraverso la riduzione di esenzioni e incentivi fiscali. Parallelamente, è prevista l’introduzione e l’implementazione graduale di un sistema di IVA nei prossimi tre anni. Il governo è anche impegnato a contenere la crescita della spesa pubblica. Di conseguenza, ci aspettiamo che i disavanzi restino sotto l’1% del PIL nel periodo 2025-2028.
Riforma del sistema pensionistico
La riforma del sistema pensionistico, approvata nel 2022 dopo ampie consultazioni con i sindacati e altri stakeholder, ha lo scopo di ridurre il peso finanziario sulla previdenza sociale fino al 2033.
I principali fattori di squilibrio sono:
• Invecchiamento della popolazione;
• Aumento della speranza di vita;
• Calo del tasso di natalità;
• Trattamenti generosi per alcune categorie di lavoratori. Le misure introdotte includono:
• Aumento della “quota pensionistica” (età + anni di con-
tributi) da 100 a 103;
• Aumento delle aliquote contributive per lavoratori e datori di lavoro;
• Revisione del calcolo delle prestazioni;
• Maggiore flessibilità in uscita.
Sebbene saranno probabilmente necessari ulteriori aggiustamenti strutturali a causa delle tendenze demografiche sfavorevoli e del regime pensionistico ancora
generoso, la riforma rappresenta un passo importante per affrontare le sfide fiscali di lungo termine.
Finanziamento e accesso ai mercati Nel 2027, il fabbisogno lordo di finanziamento aumenterà sensibilmente, con la scadenza dell’Eurobond da 350 milioni di euro a gennaio. Tuttavia, riteniamo che il governo sarà in grado di rifinanziarlo facilmente e mantenga un buon accesso ai mercati internazionali dei capitali. Prevediamo che gli interessi sul debito rimarranno inferiori al 5% delle entrate pubbliche nel periodo 2025-2028. AC
Il Rotary Club San Marino
annuncia la terza edizione dell’iniziativa a favore degli studenti sammarinesi più meritevoli che si apprestano ad intraprendere un percorso universitario.
Questo progetto mira a fornire un concreto supporto economico, consentendo ai giovani talenti di perseguire le proprie aspirazioni accademiche e professionali, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche.
L’iniziativa è resa possibile grazie al generoso lascito del compianto socio Marino Belluzzi, figura benemerita del Club, che con una vita dedicata a successi professionali e familiari ha inteso destinare parte del suo patrimonio alla realizzazione di progetti in favore delle nuove generazioni.
La sua ferma convinzione era che i più dotati e volenterosi dovessero essere adeguatamente sostenuti nel loro percorso di studi. Il progetto si concretizza nella concessione di prestiti d’onore specificamente finalizzati al pagamento delle rate universitarie e a un più ampio sostegno durante il percorso di studi.
Questa modalità riflette pienamente lo spirito rotariano di servizio alla comunità, ben espresso dalla celebre frase del fondatore del Rotary, Paul Harris: “Il Rotary non deve fare beneficenza, ma deve rimuovere le cause
degli studenti più meritevoli
che rendono necessaria la beneficenza.” L’obiettivo è dunque investire nel futuro del Paese, valorizzando il capitale umano più prezioso. Aderendo con entusiasmo a questa nobile iniziativa, Banca Sammarinese di Investimento (BSI) ha messo a disposizione ulteriori risorse, che si uniscono al lascito Belluzzi, e fornisce il supporto tecnico e professionale indispensabile per la concreta erogazione dei fondi. BSI conferma così il suo ruolo di attore strategico per lo sviluppo del territorio, al servizio delle famiglie e delle imprese della Repubblica.
Le candidature Gli studenti interessati potranno presentare la propria candidatura entro il 30 settembre 2025 alla Direzione Generale della Banca Sammarinese di Investimento, allegando la documentazio-
ne richiesta. Maggiori informazioni relative ai criteri di ammissione e alla documentazione necessaria sono di-
Il Rettore dell’Università di Bologna in visita allo stabilimento di Valpharma International I mprese
Visita informale, ma molto proficua e ricca di temi, quella del Rettore dell’Università di Bologna allo stabilimento di Valpharma International a Pennabilli (Rimini). Giovanni Molari ha incontrato la Chairwoman di Valpharma Alessia Valducci, il Chief Operating Officer Alberto Vitez, il General Manager di Valpharma International Roberto Reali e il Chief Sustainability Officer Michele Bosi. Dopo una presentazione del Gruppo Valpharma, con la sua produzione farmaceutica e nutraceutica e un focus particolare sulle attività che il gruppo sta portando avanti sui temi della sostenibilità, il Rettore, che ha origini nella zona, ha potuto visitare non solo i reparti QC (Quality Control) e R&D (Research and Development) ma anche il reparto produzione dello
stabilimento di Pennabilli. Ha potuto vedere, inoltre in funzione la nuova linea di confezionamento, impegnata nella sua prima produzione di un lotto commerciale, confezionamento attraverso il quale il Gruppo Valpharma è in grado oggi di garantire ai propri clienti una produzione farmaceutica full service.
“La visita del Rettore Molari ha rappresentato un evento importante per tutto il nostro gruppo”, sottolinea la Chairwoman Alessia Valduc-
ci, “che conferma l’ottimo e costante rapporto che esiste, ormai da anni, tra le nostre aziende, il mondo accademico e l’Università di Bologna in particolare”. Una collaborazione, quella tra Valpharma e l’università più antica del mondo, confermata anche dalle relazioni costanti e dalle tesi di laurea che alcuni studenti hanno svolto e continuano a svolgere nell’azienda farmaceutica (5 negli ultimi 10 anni, su 15 studenti in totale).
sponibili sui canali social ufficiali di Banca Sammarinese di Investimento (Facebook, Instagram e LinkedIn).
Nell’anno scolastico 20242025 frequentano le scuole di ogni ordine e grado e il Centro di Formazione Professionale complessivamente 3.737 alunne e alunni (fonte: www. istruzioneecultura.sm).
La scuola dell’infanzia è organizzata in 14 plessi distribuiti nel territorio. Totale iscritti a settembre: 723. Totale iscritti a febbraio: 815. La scuola Elementare è organizzata in 13 plessi. Totale iscritti: 1.332. Numero di classi: 81
La scuola Media è organizzata in due sedi: Fonte
dell’Ovo e Serravalle. Totale iscritti: 952. Numero di classi: 51
La scuola Superiore comprende: Liceo Classico, Liceo Economico Aziendale, Liceo Linguistico, Liceo Scientifico e Biennio dell’Istituto Tecnico Industriale. Totale iscritti: 671. Numero di classi: 39
Il CFP organizza corsi triennali in 4 settori: Settore Industria e Artigianato, Servizi alla persona, Settore Servizi all’impresa (questo settore non presenta iscritti per quest’anno) e Servizi Ristorazione. Totale iscritti: 59. Numero di classi: 8.
“Solide relazioni tra docenti e iscritti apprezzate trasversalmente in tutte le discipline e i corsi”, laboratori “accessibili in modo flessibile” e una nuova collaborazione che “permetterà di monitorare l’occupazione dei laureati su un arco temporale più esteso”: questi alcuni dei principali “punti di forza” riconosciuti all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino dall’Institutional Evaluation Programme (IEP), agenzia internazionale indipendente di valutazione della qualità che in passato ha messo ai raggi x istituzioni accademiche come il Politecnico di Torino, la National University of Colombia e l’Università di Lisbona.
Nell’ambito di un report ufficializzato al termine di una serie di attività che hanno impegnato cinque valutatori IEP e otto figure dell’Ateneo sammarinese in analisi, approfondimenti, colloqui e sopralluoghi nel territorio del Titano, l’elenco degli aspetti positivi si amplia coinvolgendo non solo l’area della didattica e degli insegnamenti, ma anche della ricerca, della divulgazione e dell’internazionalizzazione. Sottolineate in questo senso, fra le altre cose, l’opera di “efficace diffusione” della produzione scientifica nella comunità sammarinese, la collaborazione con i datori di lavoro e le imprese, la “rivitalizzazione del cen-
L“Solide
relazioni tra docenti e iscritti apprezzate in tutte le discipline”
L’Università del Titano all’esame dell’IEP
L’agenzia internazionale indipendente ha promosso San Marino
tro storico” e i benefici prodotti da attività come la formazione di insegnanti e funzionari pubblici, nonché il “ruolo fondamentale” rivestito “nello sviluppo del nuovo polo museale e dell’identità visiva dei musei del Paese”. L’Università di San Marino, si
legge nel report, supporta la partecipazione del Titano in eventi “di rilievo mondiale come gli Expo di Dubai e Osaka”.
Oltre a individuare gli ambiti di eccellenza, il report dell’Institutional Evaluation Programme suggerisce alcu-
’analisi di Enrico Gaudenzi
La consapevolezza è il primo capitale di ogni scelta razionale: il dato sia bussola strategica
In un’epoca in cui la competitività aziendale richiede decisioni rapide e consapevoli, gli indici si confermano strumenti fondamentali per valutare la solidità, la redditività e l’efficienza di una impresa. Non parliamo solo di calcoli numerici ma di dati di bilancio che trasmetto segnali chiari sulla gestione, scenari che danno risposte concrete. Da cosa parte l’”innesco”? Sono ottenuti da rapporti matematici di dati estrapolati dalle dimensioni patrimoniali ed economiche dell’azienda che sono indispensabili per analisti,
investitori, management ed istituti di credito. Di certo sono utili ma se contestualizzati e confrontati con i dati storici ed i benchmarkvalori di riferimento. Questa premessa per approfondire un tema molto sentito dagli analisti di oggi: il dato come bussola non più solo economica ma anche strategica. Le teorie moderne del valore hanno sempre avuto basi storiche interessanti e metodi ereditati da precursori delle teorie finanziarie dei nostri tempi. L’economista americano John Williams sviluppò già quasi 50 anni fa delle teorie finanziarie dalla cui evoluzione si è ottenuto il calcolo di un indice di “lettura del futuro” il Discounted Cash Flow. Per analizzare ad esempio un investimento o un progetto e stimare il valore attuale dei flussi di cassa che può generare molti analisti suggeriscono
di calcolarlo. Per ogni anno di progetto al numeratore il flusso di cassa previsto. Al denominatore il tasso di sconto (che riflette il costo del capitale) sommato a uno il tutto elevato all’anno in cui ci troviamo (per es. alla seconda il secondo anno). Sommando il rapporto per tutti gli anni del mio programma saprò quanto “valgono oggi i soldi” che un investimento genererà in futuro e deciderò se intraprendere consapevolmente il mio progetto. Non conoscerò quanta cassa effettiva sarà disponibile oggi, ma quanto i flussi di cassa futuri valgono oggi. Molto più complicato scriverlo che provarlo e domandarsi: scelta razionale?
ne aree nelle quali intervenire per sviluppare ulteriormente le potenzialità presenti: “La carenza di alloggi adeguati per gli studenti limita la capacità di mantenere ed estendere il numero degli iscritti”, i corsi in inglese dovrebbero aumentare e una
delle ulteriori sfide è rappresentata dalle “difficoltà finanziarie legate alle attività di ricerca”. In questo senso le prospettive legate all’UE potrebbero permettere “di partecipare ai finanziamenti di Horizon Europe. L’Università - viene segnalato - mira a istituire un ufficio apposito per supportare l’ottenimento” di questo genere di supporto economico alla produzione scientifica. Massima attenzione anche all’aggiornamento “continuo delle competenze del personale, in considerazione della digitalizzazione dei processi e della necessità di fornire nuovi servizi”. Quello ritratto nel report è un Ateneo per il quale alcuni dei cambiamenti recenti “più rilevanti sono stati l’ingresso nello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (EHEA), l’adesione al programma
Erasmus+ e l’obbligo di valutazioni periodiche esterne della qualità, nonché la possibilità di assumere docenti internazionali a tempo pieno con contratti a tempo indeterminato”.
Fra i pregi la presenza del “Patto Territoriale, che svolge un’importante funzione consultiva. Riunisce l’Università insieme a una serie di attori chiave della società sammarinese, tra cui rappresentanti delle scuole locali, dell’amministrazione, delle imprese, dei sindacati, delle associazioni sportive e culturali, degli studenti, del personale accademico e di rilevanti datori di lavoro della regione Emilia - Romagna”. In questa cornice vengono discussi “temi come lo sviluppo futuro dell’Ateneo, le proposte di nuovi corsi di studio e le strategie di raccolta fondi”.
Per l’Università di San Marino il riscontro dell’Institutional Evaluation Programme rappresenta un autorevole attestato sia in ambito interno che internazionale: l’agenzia fa infatti parte della European Association for Quality Assurance in Higher Education (ENQA) e dello European Quality Assurance Register for Higher Education (EQAR). Il report integrale è disponibile sul sito www. unirsm.sm: può essere consultato attraverso un collegamento presente nella homepage.
Dispositivi supplementari di segnalazione visiva ed acustica e quelli di segnalazione visiva supplementare a luce lampeggiante gialla o arancione al centro del Decreto Delegato numero 100 del 2025 che va a modificare – solo per le due voci di cui sopra – il “Codice della strada” della Repubblica di San Marino. Per quel che concerne i primi, “i mezzi di soccorso, i mezzi degli organi di polizia e dell’U.C.N. Interpol, i mezzi del Servizio di Vigilanza Ecologica nonché i mezzi adibiti al servizio di protezione civile possono essere dotati di dispositivi supplementari di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu ed acustica”. L’utilizzo dei dispositivi è consentito esclusivamente durante l’effettuazione di servizi di emergenza o in situazioni che richiedano un intervento urgente. Gli organi di polizia possono, inoltre, attivare i dispositivi supplementari di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu ed acustica per ragioni di ordine pubblico e sicurezza. Sono, altresì, autorizzati a fornirsi dei dispositivi supplementari di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu i mezzi in dotazione agli Operatori Servizi Istituzionali. Per tali mezzi, l’utilizzo è sempre consentito per il trasporto dei Capitani Reggenti al seguito di un mezzo degli organi di polizia, mentre è sog-
Territorio
S icurezza
DD 100 del 2025: previsti anche per le macchine agricole e i veicoli per i trasporti speciali
Codice della strada: dispositivi supplementari di segnalazione
Li possono utilizzare i mezzi di soccorso, della polizia, dell’UCN e della Ecologica
getto ad autorizzazione del Segretario di Stato per gli Affari Interni nei casi e per fattispecie e modalità disciplinate con regolamento del Congresso di Stato, unicamente in condizioni di accertata eccezionalità secondo le indicazioni fornite dalla Direzio-
ne del Cerimoniale Diplomatico. Con regolamento del Congresso di Stato sono altresì disciplinate le modalità di installazione ed uso dei dispositivi da parte dei mezzi degli Operatori Servizi Istituzionali. Gli utenti della strada hanno l’obbligo di
Piano asfalti e manutenzioni: stanziati 2,8 milioni di euro per interventi in tutti i Castelli
La Segreteria di Stato per il Territorio con l’ A.A.S.L.P. prosegue con la sua attività di asfaltature e manutenzioni stradali sull’intero territorio della Repubblica di San Marino. Con uno stanziamento di 2 milioni e 800 mila euro, gli interventi stanno interessando tutti e nove i Castelli tra luglio e ottobre 2025, compatibilmente con le condizioni meteo e le temperature.
“Investire in manutenzione significa investire in sicurezza – ha dichiarato il Segretario di Stato Matteo Ciacci –. Asfalti, piccoli interventi e cura ordinaria sono elementi spesso invisibili, ma fondamentali per garantire sicurezza e decoro urbano”. Un approccio concreto e continuativo, che punta alla prevenzione e alla qualità della vita dei cittadini. “Siamo convinti che una buona
amministrazione si misuri sulla costanza degli interventi quotidiani, giorno per giorno – ha aggiunto Ciacci –. Ascoltiamo il territorio, le Giunte di Castello, raccogliamo le segnalazioni e lavoriamo per dare risposte puntuali, durature e continuative, compatibilmente con le risorse umane ed economiche che si hanno a disposizione. La priorità è la manutenzione”.
agevolare il passaggio dei veicoli che presentano i dispositivi supplementari di segnalazione visiva ed acustica supplementare in funzione, ai sensi di quanto previsto all’articolo 39, secondo comma, lettera e). Per l’effettuazione di servizi di emer-
genza, l’attivazione congiunta dei dispositivi acustici e visivi autorizza la deroga ai limiti di velocità, ai divieti ed agli obblighi imposti dalla segnaletica stradale, nei limiti di quanto strettamente previsto per l’esecuzione del servizio. I conducenti restano tenuti a rispettare le segnalazioni degli agenti del traffico e le regole di comune prudenza e diligenza. È vietato l’uso dei dispositivi da parte di soggetti non autorizzati. Chiunque utilizza tali dispositivi in violazione da quanto previsto dal presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa prevista per la seconda categoria. Chiunque conduce un veicolo non autorizzato, equipaggiato con dispositivi di segnalazione visiva o acustica in violazione delle disposizioni del presente articolo, è soggetto alla sanzione amministrativa di terza catego-
ria e al sequestro amministrativo del veicolo. In merito ai dispositivi di segnalazione visiva supplementare a luce lampeggiante gialla o arancione, spiega il DD 100/2025, “fuori dai casi di cui agli articoli 54 e 55, i mezzi di manutenzione stradale, i veicoli eccezionali o per trasporto speciale, le macchine agricole e operatrici e i veicoli in situazione di emergenza o pericolo non rientranti nei casi di cui all’articolo 34-bis, possono essere dotati di dispositivi supplementari di segnalazione visiva a luce lampeggiante di colore giallo o arancione visibile anche di giorno, da utilizzarsi esclusivamente in funzione di segnalazione di pericolo o per segnalare la presenza di un veicolo che, per motivi tecnici o di servizio, debba operare sulla carreggiata o su aree adiacenti ad essa”.
Aggiornato il vecchio DD sulla base delle risultanze della fase applicativa
Prevenzione incendi Modifiche alla SCIA
Le introduce il Decreto Delegato nr. 98 del 2025: ecco cosa cambia
Il Decreto Delegato numero 98 del 2025 ha lo scopo di aggiornare le disposizioni del Decreto Delegato del 3 novembre 2023 numero 158, sulla base delle risultanze della fase applicativa delle procedure di prevenzione incendi ivi disciplinate. Rimandando il lettore al testo integrale, scaricabile sul sito del Consiglio Grande e Generale, ci soffermiamo sulle novità legate alla SCIA. L’articolo 22 del Decreto Delegato n.158/2023 è così sostituito: “Art. 22 (Disposizioni transitorie relative alle attività già in esercizio al momento dell’entrata in vigore del decreto delegato comprese nell’allegato I). Per le attività esistenti comprese nella categoria A dell’Allegato I vige l’obbligo di presentare la SCIA ai sensi dell’articolo 6, corredata del fascicolo di intervento, entro il termine di quattro anni dall’entrata in
vigore del decreto delegato numero 98 del 2025. Per le attività esistenti di categoria B e C dell’Allegato I vige l’obbligo: a) entro il termine di quattro anni dall’entrata in vigore del decreto delegato, di richiedere al SPI l’esame del progetto secondo le procedure di cui all’articolo 7;
b) entro il termine di sei anni dall’entrata in vigore del presente decreto delegato, di presentare la SCIA ai sensi dell’articolo 8, corredata del fascicolo d’intervento. Le disposizioni si applicano: a) alle attività esistenti elencate nell’Allegato I esercitate in locali per i quali è stato emesso, ai sensi delle norme
possono presentare la SCIA ai sensi dell’articolo 8, corredata del fascicolo d’intervento, entro il termine di cinque anni dall’entrata in vigore del presente decreto delegato.
previgenti, un DAE che contemplava dette attività all’interno dei locali stessi, ma che hanno apportato modifiche rilevanti ai fini della sicurezza antincendio successivamente all’emissione di detto documento;
b) alle attività esistenti elencate nell’Allegato I esercitate in locali per i quali, ai sensi delle norme previgenti è stato emesso un DAE che non contemplava dette attività all’interno dei locali stessi; c) alle attività esistenti elencate nell’Allegato I esercitate in locali per i quali non è stato emesso un DAE ai sensi delle norme previgenti. Le attività esistenti elencate nell’Allegato I esercitate in locali per i quali sia stato rilasciato da una UO della Pubblica Amministrazione un qualsiasi documento in materia antincendio propedeutico al rilascio del titolo edilizio e che non hanno apportato modifiche rilevanti ai fini della sicurezza antincendio successivamente alla realizzazione delle opere in conformità a detto documento,
Per le attività esistenti elencate nell’Allegato I che esercitano in locali per i quali, ai sensi delle norme previgenti, è stato emesso un DAE (Documento Antincendio Esistente) che contemplava dette attività all’interno dei locali stessi e che hanno apportato modifiche non rilevanti ai fini della sicurezza antincendio successivamente all’emissione di detto documento, vige l’obbligo entro il termine di quattro anni dall’entrata in vigore del presente decreto delegato di presentare asseverazione, a firma di tecnico abilitato, attestante la conformità dell’attività, limitatamente agli aspetti oggetto di modifica, ai requisiti di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio, alla quale sono allegati: a) relazione tecnica ed elaborati grafici conformi a quanto specificato nell’Allegato II, lettera C nonché dichiarazione di non aggravio del rischio incendio, a firma di tecnico abilitato; b) certificazioni o dichiarazioni, ove necessario, di cui all’articolo 8, numero 1, lettera e), punto 1, a firma di professionista antincendio; c) attestato del versamento dei previsti diritti di pratica. Alle attività esistenti elencate nell’Allegato I che esercitano in locali per i quali, ai sensi della normativa previgente, è stato emesso un DAE che contemplava detta attività e
che non hanno apportato modifiche successivamente all’emissione di detto documento, entro quattro anni dall’entrata in vigore del presente decreto delegato devono presentare la documentazione di cui all’articolo 10, comma 1 oltre al fascicolo d’intervento aggiornato. In caso di sussistenza di motivate difficoltà oggettivamente dimostrate e al fine di agevolare l’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi, per le attività soggette esistenti alla data di entrata in vigore della Legge numero 75 del 2023, i termini di adeguamento previsti dai commi 1 e 2, possono essere prorogati mediante la stipula di uno specifico protocollo d’intesa fra l’UO Servizio di Protezione Civile e le Associazioni di Categoria della Repubblica di San Marino. I termini di adeguamento previsti dai commi 1 e 2 possono essere prorogati, altresì, mediante sottoscrizione di convenzioni con il Congresso di Stato, in caso di progetti di iniziativa pubblica per la realizzazione di impianti antincendio condivisi tra più attività soggette nella medesima area, previa approvazione da parte del SPI. Il protocollo d’intesa o la convenzione, oltre a prevedere un cronoprogramma di attuazione delle misure di adeguamento necessarie a rendere le strutture esistenti conformi alla normativa di prevenzione incendi, devono definire gli adempimenti formali e la relativa documentazione da presentare al SPI da parte del responsabile dell’attività”. AC