Anno XXIV - n.22 - 1,50 euro
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 3 Giugno 2016
E ditoriale Al via la nuova stagione S torie Una priorità Enrico Pozzi e non una “medaglia”
Prima ancora di essere considerata una luccicante medaglia da appuntarsi al petto e sfoggiare con orgoglio, la messa in sicurezza del bilancio dello Stato - come ripetiamo da tempo - deve essere una priorità dell’intero sistema Paese. Già da diversi mesi il refrain che si sente e si legge è più o meno sempre lo stesso: “Abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio”. Eppure anche in questi ultimissimi giorni sono stati ufficializzati i dati che di fatto posticipano tale importantissimo risultato ad un futuro che continua sempre più ad allontanarsi. La situazione attuale delle casse della Repubblica di San Marino parla di un disavanzo che supera di poco i dieci milioni di euro (10 milioni e 800 mila euro per la precisione) e di un debito pubblico di poco superiore ai 207 milioni. Nell’esposizione di questi numeri torna purtroppo ancora in auge il gravoso e delicatissimo tema della liquidità delle casse dello Stato. Pur con tutte le garanzie del caso – e cioè che essa basti a soddisfare le esigenze nell’immediato, ovvero nel breve periodo -, in un contesto di incertezza perdurante che riguarda l’economia, il lavoro, la disoccupazione, le pensioni, eccetera, questo non fa altro che aggiungere sfiducia all’intero territorio. Se non si inverte questa pericolosa “tendenza”, rischiamo di creare un clima di sfiducia sia nelle aziende e negli imprenditori che già operano da tempo nel Titano che in tutte quelle realtà forensi che hanno individuato nella nostra Repubblica un’area interessante in cui venire potenzialmente a investire. Alessandro Carli
di concorsi pubblici
Formazione dello scoprire
Serviranno 3.657 persone per la “macchina PA”. Stabilizzati circa 300 precari. Meno occupati, ma il monte salari è quasi lo stesso del 2007 a pag.3
I mprese
Ampliamento francese per Tonelli
a pag.2
C ultura
Dopo anni di discussioni e rimandi, è finalmente arrivato il fabbisogno della Pubblica Amministrazione, che a regime dovrà avere 3.657 unità. Poco meno, quindi, dell’attuale situazione, arrivata a 3.709 persone dopo la riduzione attuata negli ultimi anni. Circa 500 posti in meno del 2010 (e un rispario di circa 10 milioni di euro), e 400 in meno del 2007 quando, caso da analizzare, il monte salari del settore pubblico era più o meno lo stesso di oggi. Nel nuovo fabbisogno lo strumento principe saranno i Profili di Ruolo, che dovranno essere ricoperti solo tramite concorso, interno o pubblico. Al via una nuova stagione di concorsi, quindi, ma prima la stabilizzazione dei precari: circa 300 subito, poi gli altri nel quinquennio. Bartolucci alle pagg. 6 e 7
La grande opera lirica del Monte
alle pag.8-11
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