Anno XXIV - n.17 - 1,50 euro
E ditoriale Un nuovo Umanesimo del lavoro
Il 1° maggio è il giorno nel quale “si celebra il lavoro come diritto, come dovere, come espressione della creatività e responsabilità umana. Si impone anche una riflessione sulla disoccupazione e sulla sicurezza nel lavoro. Ma nel lavoro c’è anche una insopprimibile dimensione di spiritualità”. Con queste parole il vescovo Monsignor Andrea Turazzi invita lavoratori, imprenditori, dirigenti sindacali, alla solenne celebrazione della Messa alle 11 in Basilica del Santo. Il tema lanciato dal vescovo per questo maggio dice molto: “Per un nuovo Umanesimo del lavoro. Sì, ma insieme”. Per un nuovo “Umanesimo del lavoro” sarebbe opportuno che alle parole di Mons. Turazzi seguissero una serie di azioni politiche mirate a ridare slancio alle imprese - il vero volano economico del Paese - e di conseguenza, anche all’occupazione. Per generare economia, è necessario che le aziende della Repubblica vengano messe nelle condizioni di crescere, di continuare a fare impresa. Anche con il supporto della scuola e della formazione. Parimenti, è strategico che il Titano riesca ad attrarre nuovi imprenditori. Internazionalizzazione delle imprese che già operano a San Marino quindi, ma anche internazionalizzazione intesa come apertura agli investimenti esteri. Ricordiamo che “imprese” significa lavoro, economia, entrate le casse dello Stato ma soprattutto occupazione. Gli ultimi dati dell’UPECEDS aggiornati al mese di febbraio mettono in luce una fotografia preoccupante: oltre 1.600 disoccupati.Riflettiamo quindi sulle parole del Vescovo. L’Umanesimo pone al centro l’uomo. E il lavoro. Alessandro Carli
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 29 Aprile 2016
Un “Polo del lavoro” per San Marino
S torie
Carlo Barulli scuola, sport e ceramiche
Le principali realtà del territorio si sono consorziate per realizzare The Market: “Ricadute positive in termini di occupazione e entrate” a pag.3
D ogane
In vigore il nuovo Codice UE
a pag.2
A ccordo
Un’opportunità di lavoro, ma anche un bel banco di prova. Nelle scorse settimane le più importanti aziende sammarinesi si sono consorziate per realizzare il Luxury Department Store San Marino. Ricordando che dal 2008 ad oggi sono state più di 30 le imprese edili che hanno dovuto chiudere i battenti in Repubblica, coinvolgendo circa 400 lavoratori, senza contare l’indotto, il progetto può rappresentare una inversione di tendenza per le imprese del territorio: il Governo ha dato l’ok alla trasformazione dell’area, cambiando la “destinazione” da industriale a commerciale. Insomma, polo del lusso, ma soprattutto – in questa fase – possiamo tranquillamente parlare di potenziale “polo del lavoro”. Servizio alle pagg. 6-7
Il PST come “porta” per la Cina
a pag.5
spaz io riservato all’ indiriz z o