Fixing 2024 nr. 11

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EAnno XXXII - n. 11 - 1,50 euro

ditoriale

Che fine è?

Ordinata no forse

ordita

"Ardisco non ordisco", diceva D'Annunzio e forse anche le opposizioni hanno fatto loro questo motto, nel momento in cui hanno individuato una crepa nella maggioranza (quella tra PSD e Alleanza Riformista) e si son messe ad allargarla fino alla rottura con la nomina dei due Capitani Reggenti "non scelti dalla maggioranza". O quasi rottura, perché gli scenari elettorali non sono per niente chiari, ancora. Anche perché il fatto che qualcuno abbia "ordito" questa operazione non può essere escluso a priori. Che la legislatura sarebbe finita anzitempo era cosa nota, perfino annunciata senza timori da tutta la compagine governativa, la quale, però parlava di "fine ordinata". Il contrario di ciò che è accaduto e che potrebbe continuare ad accadere. Sulla spinta dell'Accordo di Associazione, infatti, era prevedibile un'alleanza elettorale solida tra i partiti della maggioranza, con qualche innesto di peso (Libera) a sopperire l'uscita di RETE. Ma con questi strappi e l'ultimatum del PSD alla DC "o con AR o con noi" le cose sono cambiate totalmente, tanto da rimettere in gioco perfino Repubblica Futura, che per un'intera legislatura è stata messa all'angolo come il nemico di tutti, da cui tenere debite distanze. Quali saranno le prossime mosse è difficile a dirsi, anche perché adesso - cosa che nessuno auspicava, almeno pubblicamente - il tema dell'Associazione UE diventerà elettorale: la speranza che si sfidino a chi è più europeista dell'altro è vana, ma potrebbe essere l'idea di partenza per un governissimo (che sotto sotto piace a tanti) piuttosto che di una campagna elettorale all'ultimo sangue.

Legislatura finita, si vota Ma sulle alleanze è rebus

Dopo le dimissioni di 55 Consiglieri, fissate le elezioni per il 9 giugno Il punto d'incontro resta l'Europa, ma pesano veti e dissapori politici

La fine della legislatura è ufficialmente datata 19 marzo 2024, quando tutti i Consiglieri hanno presentato all'Ufficio di Presidenza le dimissioni, ma da diversi mesi si era capito che lo sforzo di "tenere insieme i pezzi" era diventato insostenibile. meglio dunque chiudere questa - comunque lunga, tra le più lunghe degli ultimi vent'anni - legislatura e ripartire di slancio dopo le elezioni, per affrontare sfide che richiedono fin da subito un impegno di coesione, determinazione e lungimiranza. In primis l'Accordo di Associazione all'Unione Europea, che è il pilastro su cui si è retta la maggioranza e si cui si dovrà costruire la prossima. Un rebus, in verità, perché tra veti incrociati e dissidi politici riferiti al passato, non sarà facile trovare la quadra.

Bartolucci alle pagg. 6-7

Il semestre di Rossi e Gasperoni I Reggenti

L'accordo

Piano contro la violenza sul lavoro

E dilizia

Le regole per l'Osservatorio Immobiliare

spazio riservato all’indirizzo a pag.9 a pag.5 a pag.3
Direttore Daniele Bartolucci Venerdì
22 Marzo 2024

I frontalieri vicini a quota 8 mila, in calo i disoccupati "in senso stretto"

In crescita le imprese e i lavoratori dipendenti

Gennaio 2024 su gennaio 2023: su l'occupazione manufatturiera

Quasi 700 forze di lavoro in più, contrazione vistosa dei disoccupati (anche quelli in senso stretto) e crescita delle imprese: il raffronto tra i dati di gennaio 2023 e quelli di gennaio 2024 (fonte Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino) sono più che confortanti. Nello specifico, le forze di lavoro (che comprendono i dipendenti, gli indipendenti e i disoccupati) sono passate da un totale di 23.570 del primo mese del 2023 a 24.260 di gennaio di quest’anno. Zoomando le tre voci, i dipendenti sono passati da 21.203 a 21.964, gli indipendenti sono rimasti più o meno in linea (1.562 a gennaio 2023, 1.553 a gennaio 2024) mentre sono scesi i disoccupati (da 805 a 753). Interessante il riepilogo di quelli “in senso stretto” che da475 di gennaio 2023, all’ultimo rilevamento si sono attestati a quota 421. L’UPECEDS inoltre li ha analizzati per “titolo di studio”: su 421, 118 hanno il diploma di maturità, 107 la licenza media inferiore mentre 65 sono “dottori”, ovvero sono in possesso del diploma universitario o della laurea.

Settore privato Il mondo delle imprese conferma anche a gennaio il suo ruolo di locomotiva dell’economia del Paese: in 12 mesi (gennaio 2023 e gennaio 2024) le aziende hanno visto salire sia la “forza lavoro a contratto” (da 17.474 a 18.093) che il numero delle attività presenti sul territorio, cre-

sciute di quasi 60 unità (da 5.103 a 5.162). Tra i rami numericamente “più consistenti” troviamo il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” (a gennaio 2024 erano 1.112, dodici mesi prima 1.127); le “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (1.048 a gennaio 2024, 1.033 a gennaio 2023); “Altre attività di servizi” (534 a gennaio 2024, 526 a gennaio 2023) e le “Attività manifatturiere” che, sebbene siano calate di 8 unità (da 488 a 480), hanno registrato la prima posizione per “media addetti” (14,8, +0,1% rispetto a gennaio 2023), anche grazie a un’interessante crescita dei dipendenti (da 7.032 a 7.068). Tra gli altri settori che impiegano più di mille lavoratori troviamo il “Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli” (che nei 12 mesi

esaminati ha fatto registrare un balzo in avanti: da 3.016 a 3.080) e “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (da 1.029 a 1.104). Si avvicinano invece a quota 8 mila i frontalieri: i 7.155 di gennaio 2023, dopo dodici mesi sono diventati 7.812.

Settore pubblico La crescita del numero complessivo dei dipendenti ha toccato anche il settore pubblico allargato. A gennaio 2023 i lavoratori statali erano risultati essere 3.729, a gennaio 2024 3.871. Tra gli enti che hanno fatto registrare i maggiori incrementi, la Pubblica Amministrazione (da 2.103 a 2.207) e l’Azienda Autonoma per i Servizi (da 199 a 226). Variazioni impercettibili per l’Istituto per la Sicurezza Sociale (da 1.147 a 1.144) e per l’Università degli Studi di San Marino (da 43 a 46).

L'Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e L'Energia con delibere n. 2 e n. 3 del 12 marzo 2024, ha autorizzato A.A.S.S. a presentare offerte con tariffe fisse per i servizi di fornitura di energia elettrica e gas naturale. Le offerte sono rivolte agli utenti domestici e non domestici, proponendo un'alternativa alle tariffe indicizzate vigenti.

Questa iniziativa si inserisce negli sforzi messi in campo da A.A.S.S. per assicurare ai consumatori la possibilità di scegliere il piano tariffario più adeguato, con l’introduzione di tariffe non influenzate dall’andamento dei mercati. Sarà possibile aderire alle offerte dal 16 al 30 marzo 2024 ed avranno validità dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2025.

Gli utenti con contratto attivo potranno aderire compilando l'apposita modulistica disponibile nella sezione "Tariffe" del sito www.aass. sm. I moduli compilati potranno essere consegnati direttamente alla sede A.A.S.S. di Cailungo in Via Andrea di Superchio, 16 oppure inviati con raccomandata con ricevuta di ritorno o tNotice. L'Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e L'Energi precisa che la scelta di

passare alla tariffa fissa non è obbligatoria. Gli utenti possono scegliere di rimanere con tariffa indicizzata non facendo nulla o aderire alle nuove offerte di tariffa fissa con le modalità sopra indicate. Per ulteriori informazioni e per rimanere aggiornati, si invitano gli utenti a visitare il sito web di A.A.S.S. o a contattare il servizio clienti al numero 0549-883700.

A ASS
e gas naturale: presentate le nuove proposte
Tariffe fisse per energia elettrica
Imprese e lavoro: confronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024 Settore Gennaio 2023 Gennaio 2024 Forze di lavoro 23.570 24.260 Dipendenti settore privato 17.474 18.093 Dipendenti manifatturiero 7.032 7.068 Frontalieri 7.155 7.812 Disoccupati in senso stretto 475 421 Imprese 5.103 5.162 Attività manifatturiere 488 480 Dipedenti Settore Pubblico 3.729 3.871 Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:UfficioInformatica,Tecnologia,DatieStatistica
2 E conomia FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024

I Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, nei sei mesi che copriranno il periodo 1° aprile – 1° ottobre, saranno Alessandro Rossi e Milena Gasperoni.

Se per Alessandro Rossi si tratta della seconda esperienza - aveva ricoperto l'incarico alla Suprema Magistratura dal ° aprile al 1° ottobre 2007 assieme ad Alessandro Mancini – per Milena Gasperoni invece è la prima volta.

Alessandro Rossi

Alessandro Rossi - che fa parte di Demos (è Vice Presidente) - è nato a Rimini nel 1967. Laureato in Ingegneria presso l’Università di Bologna, nel 1998 è stato eletto nel Consiglio Grande e Generale tra le file del Partito Progressista Democratico Sammarinese. Nel 2001 ha contribuito alla nascita del Partito dei Democratici e nel 2005 ha partecipato alla creazione del partito Sinistra Unita.

Consulente SSIS spa (sviluppo e manutenzione software di riconoscimento ottico bollettini pagamento bancari, installazione, gestione e manutenzione sistema di monitoraggio interno, da febbraio 2020 è Vice Presidente San Marino Innovation. Tra le esperienze passate, dal 2018 al 2023 è stato membro del CDA San Marino Innovation.

Entrambi laureati (Ingegneria e Giurisprudenza) e appassionati di tennis

Reggenti, il semestre di Rossi e Gasperoni

Il 1° aprile si insedieranno a Palazzo Pubblico: conosciamoli meglio

Gli abiti dei Capitani Reggenti Z oom

Milena Gasperoni

Padre di quattro figlie, tra gli hobby del nuovo Capitano Reggente spiccano la bicicletta, lo sci, l’alpinismo, il tennis, la vela e i libri. Tra i suoi scrittori preferiti Dostoevskij, Kafka e Tostoj.

FLa Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, nei giorni scorsi, ha comunicato che l’Oratore Ufficiale, designato per la prossima Cerimonia di Insediamento dei nuovi Capitani Reggenti, sarà il Ministro degli Affari Esteri ed Europei e del Commercio della Repubblica di Malta, Ian Borg. Nella stessa giornata del primo aprile, l’Oratore Ufficiale

“Il PSD esprime il proprio plauso e le più sincere congratulazioni per la nomina a

Capitano Reggente del Consigliere Milena Gasperoni. In questo giorno di festa per il nostro Partito, auguriamo a Milena un mandato fruttuoso e di grande successo, confidando nelle sue riconosciute qualità di dirigente pubbli-

sarà insignito di un’alta Onorificenza dell’Ordine Equestre di Sant’Agata.

38 anni, laureato in Giurisprudenza Nato nel 1986, Ian Borg nel 2012 si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Malta.

La sua carriera politica è iniziata nel 2005 con l'elezione a sindaco di Dingli, venendo

riconfermato alle elezioni del 2008 e del 2012. Nel 2017 è stato nominato Ministro dei trasporti, delle infrastrutture e delle grandi opere nel secondo governo Muscat, mantenendo il suo ruolo anche nel primo governo Abela. Successivamente nel secondo governo Abela viene nominato Ministro degli affari esteri ed europei e del commercio.

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica

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co e nelle sue capacità di donna con profondo senso delle istituzioni” ha scritto in una nota il Partito dei Socialisti e dei Democratici.

Milena Gasperoni, nata il 23 settembre del 1961, dopo la maturità classica si è laureata

in Giurisprudenza all’Università di Bologna e successivamente ha conseguito un Master di specializzazione in Giurista di impresa presso la Scuola di perfezionamento in diritto amministrativo. Fresca di nomina di Direttore dell’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica, dal 1995 al 2003 è stata dirigente dell'Ufficio programmazione economica ed elaborazione dati e statistica. Nel 2004 viene distaccata al Dipartimento Affari Esteri per seguire gli organismi internazionali, in particolare il FMI. Dal 2005 al 2012 ha ricoperto l'incarico di Direttore dell'Ufficio del Lavoro mentre dal 2012 al 2023 è stata Direttore del CFP, il Centro di Formazione Professionale.

I suoi hobby ci sono il tennis, le passeggiate, il cinema, la cucina e gli animali, soprattutto i gatti Alessandro Carli

Scarpine in velluto nero con coccarda in seta nera e bottone color oro. Calze lunghe nere. Calzoncino corto con allacciatura sotto il ginocchio. Sottanino a sboffo frangiato. Corsaletto o giustacuore con maniche, il tutto in seta nera. Guanti bianchi e polsini pure bianchi applicati esternamente sulla manica a foggia di bracciale alla moschettiera. Mantelletta di velluto nero foderata in seta azzurra con lacci ampi, a mo’ di dragona, formati da cordoni in filo dorato terminanti a nappe. Berretto in velluto nero di forma circolare, al centro esterno un bottone in filo dorato, ornato con tocco d’ermellino. Colletto e cravatta a nastrino sostenente un jabot o bavaglino in pizzo, il tutto di colore bianco. Spadino con elsa d’oro riproducente nel cesello sull’impugnatura le figure in piedi di San Marino e di Sant’Agata, Compatroni della Repubblica. A dare la descrizione del costume da cerimonia dei Reggenti è Maria Antonietta Bonelli.

ufficiale
cerimonia
insediamento
Capitani Reggenti: Ian Borg sarà l'oratore
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di
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3 P olitica FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024

I sindacati: "Scadrà a fine anno, aprirà a breve la trattativa per il rinnovo"

Servizi: il nuovo contratto ha validità erga omnes

Concluso l'iter: aumenti e arretrati già nella busta paga di marzo

"Dopo l’espletamento delle necessarie verifiche da parte del Comitato Garante per la contrattazione collettiva, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale il contratto collettivo nazionale dei servizi approvato a larghissima maggioranza dai lavoratori attraverso il referendum confermativo". A darne l'annuncio, congiuntamente, le Federazioni Servizi CSdL - CDLSUSL. "Il contratto", ricordano infatti i sindacati, "firmato lo scorso 19 settembre dalle tre organizzazioni sindacali e da ANIS e OSLA, prevede aumenti retributivi complessivi del 6% così distribuiti nel triennio: 0,5% per il 2022, 2,5% per il 2023, 1,5% da gennaio 2024 e un ulteriore 1,5% da luglio 2024. Ora che è avvenuta la pubblicazione ufficiale, il contratto è definitivo e assume valore erga omnes, come previsto dalle norme della legge n. 59/2016 sulla rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali. Finalmente i circa tremila lavoratori del settore potranno percepire gli aumenti contrattuali, compresi quelli arretrati".

Per quanto riguarda i datori di lavoro, invece, si precisa che gli arretrati relativi agli anni precedenti (2022-2023) sono da assoggettare a tassazione separata, mentre quelli relativi ai mesi di gennaio e febbraio 2024 sono a tassazione ordinaria.

Scadenze e rinnovi

"Considerando che lo stesso contratto scade il 31 dicembre 2024", hanno poi annunciato i tre sindacati, "la trattativa con le controparti si riaprirà alla metà di quest’anno per discutere del prossimo rinnovo contrattuale, la cui validità partirà dal 1° gennaio 2025".

Il riferimento dei sindacati alla scadenza del Contratto Servizi non è messo a caso, perché dopo la stagione dei rinnovi partita con l’Industria nel 2022, quasi tutti sono in scadenza. Proprio quello del settore Industria è scaduto a dicembre 2023 e, come annunciato da ANIS in As-

semblea Generale, si è in procinto di avviare il confronto in maniera puntuale. Stessa cosa per l’Artigianato, anch’esso rinnovato per il

biennio 2022-2023 e quindi scaduto da qualche mese. Tra meno di nove mesi scadranno invece, oltre al citato contratto dei Servizi, anche quel-

li di Assicurazioni, Settore Pubblico e Commercio-Turismo, mentre quello dell’Edilizia scadrà solo nel dicembre 2025. Resta, invece, da con-

cludere la trattativa per il rinnovo dei Bancari, a cui dovrebbe seguire quello di BCSM, entrambi fermi dal 2009.

Giustizia

Più tutele contro le violenze

E’ con grande soddisfazione che il Segretario di Stato per la Giustizia e la Famiglia Massimo Andrea Ugolini comunica l’adozione del Decreto Delegato “Modifiche alla Legge 20 giugno 2008 n. 97 “Prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere” e al codice penale”. In primo luogo, è stata attribuita la competenza inderogabile del Giudice Inquirente a ricevere le segnalazioni di violenza nelle ipotesi di reati procedibili d’ufficio o di presentazione formale di querela della vittima per reati perseguibili ad iniziativa di parte. In assenza di tali requisiti, competente a ricevere le segnalazioni è, invece, l’UOC Salute Mentale o, qualora si tratti di minori, l’UOS Tutela Minori. Tutti gli atti d’indagine dovranno avvenire nel più breve tempo possibile e il Giudice Inquirente deve assumere informazioni dalla parte lesa o da chi abbia denunciato i fatti entro e non oltre 48 ore. Inoltre, è disposta dal servizio competente la collocazione in struttura di ricovero protetta del minore che lo necessiti qualora si verifichi una, seppure temporanea, inidoneità/impossibilità nell’esercizio della potestà genitoriale.

Inoltre, per quanto attiene il Codice Penale, sono state delineate due nuove fattispecie di reato: l’adescamento di minori e le molestie sessuali. Ed è stata inserita l’aggravante nel caso in cui la violenza sessuale di cui all’articolo 171 c.p. sia commessa a danno di un minore.

DB
4 FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024 L avoro

Siglato il 19 marzo il “Piano nazionale pluriennale sull’eliminazione della violenza e delle molestie, e delle discriminazioni nel mondo del lavoro”.

Sull’accordo, 6 articoli e 8 pagine le firme del Segretario di Stato per il Lavoro Teodoro Lonfernini, del Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni e del Segretario di Stato per gli Affari Interni Gian Nicola Berti unitamente a quelle delle Organizzazioni Sindacali, CSdL, CDLS e USL e delle Associazioni Datoriali, ANIS, Osla, Usc, Usot. La Repubblica di San Marino arriva alla firma del documento dopo aver intrapreso importanti percorsi convenzionali e legislativi per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e raccogliendo le indicazioni dell’ILO. Dalla ratifica della Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) del 2013, alla Legge 20 giugno 2008 n.97 “Prevenzione e repressione della violenza sulle donne e di genere” fino alla ratifica della “Convenzione di Istanbul”, sulla prevenzione e lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Il Paese raccoglie le indicazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ai cui lavori, annualmente, partecipano in maniera tripartita sia le organizzazioni sindacali, sia il Governo e l'ANIS), quanto previsto dalla Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro di Ginevra del 2019 e la conseguente “Raccomandazione 206”, che offre strumenti e spunti utili agli Stati membri per l’applicazione della Convenzione stessa.

La Repubblica di San Marino necessitava di un parziale potenziamento legislativo ad integrazione della normativa esistente e della creazione di strumenti amministrativi ed

F ocus

Neni Rossini (ANIS): "Il rispetto per le persone è un principio di valore assoluto per le imprese"

Il Piano Nazionale Pluriennale sull’eliminazione della Violenza

Il testo è in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro

esecutivi, nonché della creazione di politiche di azione su base nazionale negli ambiti, sia pubblici che privati, nei quali si svolge l’attività lavorativa, necessità sanate, a completamento del percorso con il Decreto Consiliare n. 42 del 23 marzo 2022 con cui ha dato piena ed intera esecuzione alla Convenzione ILO n. 190.

Il documento individua come violenza e molestie quei comportamenti inaccettabili, o la minaccia di porli in essere che si prefiggano, causino o possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico. L’azione di salvaguardia deve tutelare ogni lavoratore, a prescindere dal settore e dallo status contrattuale, riconoscendo che la violenza e le molestie possono presentarsi in differenti forme creando fattispecie specifiche. “Si tratta di un principio fondamentale,

quello del rispetto delle persone", ha commentato la Presidente ANIS, Neni Rossini. "Un principio che condividiamo tutti insieme, noi imprenditori come i sindacati, perché ha un valore assoluto visto che riguarda le persone e le aziende sono fatte di persone. Le imprese non si possono esimere perché significherebbe abdicare al proprio ruolo sociale, ma anzi siamo pronti a impegnarci e a lavorare sulla declinazione di questi punti”. Le parti che hanno sottoscritto il Piano riconoscono che ogni tipo di violenza, molestia o discriminazione costituisce una violazione dei diritti umani e dei diritti fondamentali del lavoro ed un ostacolo al godimento del diritto ad una cittadinanza libera e sicura e che, quindi, una maggiore consapevolezza e una formazione adeguata possono ridurre l’eventualità

Perché le scarpe rosse e la panchina rossa sono diventate il simbolo del 25 novembre

Ormai da diversi anni, i simboli contro la violenza donne, sono le scarpe e panchine rosse.

Un'idea partita dal Messico Le scarpe rosse rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi e la loro storia nasce in Messico, a Ciudad Juárez, città tristemente nota per il numero sconcertante dei

femminicidi avvenuti negli ultimi vent’anni. Un’artista messicana, Elina Chauvet, per ricordare le donne vittime di violenza, compresa la sorella assassinata dal marito a soli vent’anni, che nel 2009 posizionò in una piazza della città 33 paia di scarpe femminili, tutte rosse.

Il colore rosso è stato in seguito adottato per simboleggiare in maniera più

ampia il contrasto alla violenza di genere, in particolare con le panchine, luogo simbolico attorno al quale raccogliersi per riflettere. La panchina rossa - presente anche a San Marino - oggi viene utilizzata per dire no alla violenza, e nello specifico alla violenza domestica, per sottolineare come la violenza sulle donne avvena anche in contesti comunitari e familiari.

di violenza, molestia o discriminazione nel mondo del lavoro e si impegnano per promuovere all’interno delle aziende, pubbliche e private, un’adeguata formazione, avviare campagne di comunicazione sulla prevenzione alla violenza di genere sul lavoro con l'obiettivo di sensibilizzare la collettività del territorio Sammarinese; condividere strategie di intervento a

sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e della realizzazione di pari opportunità; realizzare un programma di sensibilizzazione dei giovani sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro; favorire processi di reinserimento lavorativo per coloro che subiscono violenza; per promuovere e introdurre

procedure di sostegno alle vittime di violenza e molestie concordate tra le parti; identificare i settori o le professioni e le modalità di lavoro che possano presentare una maggiore probabilità di esposizione alla violenza e alle molestie prevedendo efficaci misure di prevenzione e definire le modalità di raccolta e pubblicazione delle statistiche sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro. Nel piano anche gli obblighi per l’Adeguamento normativo (su sanzioni e misure), l’impegno a istituire un tavolo di consultazione tripartita e ad implementare assistenza e monitoraggio. Viene istituito un tavolo tecnico tripartito con Segreterie di Stato, Associazioni di Categoria, Organizzazioni Sindacali, Commissione Pari Opportunità e Authority Pari Opportunità con funzioni di indirizzo.

5 L avoro FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024

La fine della legislatura è ufficialmente datata 19 marzo 2024, quando tutti i Consiglieri hanno presentato all'Ufficio di Presidenza le dimissioni, ma da diversi mesi si era capito che lo sforzo di "tenere insieme i pezzi" era diventato insostenibile. Meglio dunque chiudere questa - comunque lunga, tra le più lunghe degli ultimi vent'anni - legislatura e ripartire di slancio dopo le elezioni, per affrontare sfide che richiedono fin da subito un impegno di coesione, determinazione e lungimiranza. In primis l'Accordo di Associazione all'Unione Europea, che è il pilastro su cui si è retta la maggioranza e si cui si dovrà costruire la prossima. Un rebus, in verità, perché tra veti incrociati e dissidi politici riferiti al passato, non sarà facile trovare la quadra.

Il Decreto: le elezioni e le "cose da fare"

Il Decreto Reggenziale di scioglimento del Consiglio Grande e Generale è l'atto finale della legislatura, con il quale si annuncia che "con pubblico manifesto saranno convocati i comizi per l’elezione del Consiglio Grande e Generale per domenica 9 giugno 2024".

Nel mentre, "nella vacanza del Consiglio Grande e Generale e fino all’inizio della nuova Legislatura il Con-

Tutti d'accordo a chiudere qui l'esperienza, ma sono ancora tanti i nodi politici da sciogliere

Legislatura finita, si vota il 9 giugno:

Dopo mesi di malumori, difficoltà e "mancanza del numero legale" in Aula, si sono dimessi all'ordinaria amministrazione: il CGG potrà essere infatti convocato per il completamento del

gresso di Stato, il Consiglio dei XII e le Commissioni attualmente in carica continueranno al disbrigo dell’ordinaria amministrazione, così come disciplinata dall’articolo 21 della Legge Qualificata n.184/2005". Ma ci sono anche delle deroghe. Infatti viene previsto che "il Consiglio Grande e Generale, ancorché sciolto, potrà essere convocato in via straordinaria dai Capitani Reggenti ai sensi dell’articolo 11, comma 2, della Legge 31 gennaio 1996 n.6 e successive modifiche, nonché per la nomina dei due membri supplenti del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme a seguito della formulazione delle candidature dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale ai sensi di legge e per la nomina dei componenti dell’organismo di sorveglianza di cui all’articolo 21-bis della Legge 30 agosto 2021 n.157 “Misure e strumenti per la

cartolarizzazione dei crediti” e sue successive modifiche".

Come andò l’ultima volta e cosa è cambiato Il punto di partenza per ogni ragionamento non può che essere il precedente del 2019, quando alle elezioni si presentarono praticamente “tutti contro tutti”, ovvero con ben 7 liste di cui solo 2 (RETE e Domani Motus Liberi) in coalizione. Vinse la lista del PDCS con il 33,34%, accaparrandosi 21 seggi, ma non abbastanza per avere la maggioranza in Consiglio Grande e Generale. Le strade erano due: andare al secondo turno contro la coalizione RETE-DML e rischiare che come la volta precedente i voti di tutti gli altri si polarizzassero contro la DC, oppure costruire un’alleanza fuori dalle urne. Si scelse la seconda via, come noto, sconfessando però l’ipotetico accordo con Libera, che rimase

Mattino”
Elezioni Russia, Tajani: “Illegittimo il voto nelle regioni ucraine occupate”

"Le elezioni nelle aree occupate dell'Ucraina sono illegittime, poi Putin rimane presidente della Federazione russa ma certamente il modello democratico non è lo stesso dell'Italia e dell'Ue, insomma è una democrazia un po' singolare. Il sostegno a Kiev non è mai stato in discussione, siamo in prima linea a sostenere l'indipendenza e la libertà di un Paese che è stato attaccato in violazione del diritto internazionale da parte della Federazione russa. Ieri durante la riunione del Consiglio affari esteri a Bruxelles lo abbiamo ribadito". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24. "Sul dialogo con

il Cremlino, noi abbiamo sempre detto che non siamo mai stati in guerra con la Russia, abbiamo detto che la Russia non è Putin e Putin non è la Russia, quindi non abbiamo dato giudizi negativi sul Cremlino, né giudizi contro il popolo russo. Ma il Cremlino deve rispettare alcune regole". Tajani ha aggiunto a Radio 24 che l'Italia è "pronta a sostenere tutte le iniziative di pace, fermo restando che non si possono mettere in discussione la libertà e l'indipendenza dell'Ucraina. Perché aiutiamo Kiev? Perché non vogliamo che l'Ucraina soccomba di fronte alla Russia. La pace giusta non può essere l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia".

“Regionali: in Veneto proporremo Tosi” "Per quanto riguarda Tosi candidato presidente della regione Veneto, FI proporrà agli alleati un politico di spessore che ha ben governato, è stato sindaco di Verona, conosce l'amministrazione regionale: noi offriremo questa proposta ai nostri alleati". Lo ha affermato Antonio Tajani a 24 Mattino su Radio 24.

fuori dalla compagine governativa insieme a Repubblica Futura (su cui invece non c’erano dubbi, stante la distanza che avevano manifestato tutti gli altri partiti dopo l’esperienza di Adesso.sm). Si costruì quindi un’alleanza tanto eterogenea (basti pensare che vi facevano parte, come gruppi più numerosi per giunta, i “nemici giurati” PDCS e RETE) quanto solida nei numeri (in pratica avrebbero potuto votarsi qualsiasi cosa da soli). Non fecero in tempo a partire che arrivò però il Covid a rovinare i piani, non tanto per le ovvie difficoltà che si sono palesate e che in larga parte erano determinate dall’isolamento di San Marino (in parole povere, si è dovuto fare da soli), ma perché quasi tutte le attività politiche e istituzionali sono state messe in lockdown, molto più delle aziende, che invece hanno continuato a lavorare e a progettare la successiva ripresa. Passata quel-

la fase, piano piano si è incominciato a rivedere il programma e con esso sono partiti i tavoli di lavoro per le riforme (pensioni, mercato del lavoro, soluzione NPL e Pubblica Amministrazione su tutte), ma si è capito ben presto che tutto quello che si era promesso non sarebbe mai potuto arrivare. Quindi si è iniziato a parlare di priorità, di cui la trattativa con la

Commissione europea per l’Accordo di Associazione ne è diventata il faro. Ma il resto del programma era anche il collante della maggioranza e venendo a mancare tutto il resto, per ragioni politiche e non solo si è detto, i mal di pancia sono diventati insostenibili, soprattutto dal Movimento RETE, che ha deciso di uscire dalla maggioranza dopo meno di quattro anni.

Radio 24 Il Sole 24 Ore www.radio24.ilsole24ore.com
Radio 24 News - “24
tra liste
COME ANDÒ NEL DICEMBRE Voti Percentuale PDCS 5.993 DIM (coalizione) 4.445 RETE 3.276 DML 1.112 LIBERA 2.964 NOI PER LA REPUBBLICA 2.359 REPUBBLICA FUTURA 1.850 ELEGO 361 ElaborazionegraficaacuradiSanMarinoFixing.
FIXING - Anno XXII - n.22 - Venerdì 6 Giugno 2014
FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024 P
6 A ttualità
olitica

e coalizioni: unico punto fermo è l'Accordo di Associazione, su cui si dovrà costruire il programma

giugno: da definire le alleanze

55 Consiglieri. Emesso il Decreto di scioglimento, che prevede comunque alcune deroghe del Collegio Garante e nomina dell'organismo di sorveglianza per la cartolarizzazione dei NPL

Nuovo bivio: elezioni o continuare con una maggioranza risicata? La scelta è nota: si è deciso di proseguire, mettendo davanti a tutto la conclusione della trattativa per l’Accordo UE, che è poi arrivata a dicembre dell’anno scorso. Venendo a mancare quell’obiettivo, si è iniziato a vedere un altro tipo di movimento, dentro e fuori dalla maggioranza, molto più “elettorale” di quello che si era visto con i vari cambi di parte (i più importanti quello di Iro Belluzzi da NPR in maggioranza a Libera all’opposizione e di Marco Nicolini da RETE che era diventata opposizione al PDCS che invece era ancora in maggioranza): la costituzione di Alleanza Riformista, con l’entrata in Congresso di Gian Nicola Berti è diventata sempre più evidente come motivo di dissidio interno al gruppo NPR, ma soprattutto all’interno della maggioranza sponda PSD, che ben prima dello strappo sulla nomina dei Reggenti, aveva già dato un segnale molto chiaro agli alleati democristiani, formalizzando l’alleanza strategica con Libera, che era appunto all’opposizione. Dal canto suo la DC non solo ha ribadito che vuole andare avanti con Alleanza Riformista, ma ha anche incontrato e reso pubblico un rinnovato feeling con Elego, altro elemento di dissidio con il PSD si può immaginare.

Nuove alleanze o vecchi litigi?

Il riposizionamento politico degli ultimi mesi, tra simboli e singoli esponenti, può con-

fondere molti, ma la situazione è abbastanza chiara: c’è un blocco guidato dal PDCS (con AR e Domani Motus Liberi dentro e forse anche Elego) e ce ne è un altro guidato da Libera e PSD (da sciogliere il nodo se in coalizione o con un listone unico). Blocchi nel senso di bloccati, più che poli di un bipolarismo che non trova più consistenza da anni a San Marino, soprattutto perché c’è RETE, che ha già detto di andare da sola, così come c’è Repubblica Futura, i cui voti adesso potrebbero far gola a molti in chiave alleanze. A tal proposito, difficilmente RETE sarà disposta a rimangiarsi tutto - un’altra volta - per andare al Governo, mentre non è così difficile che dopo aver saltato un turno, RF possa tornare in gioco da protagonista. Non per mancanza di volontà loro (anche perché, soprattutto sull’Europa, hanno preso una posizione chiara e allineata con il Segretario per gli Affari Esteri, Beccari, che è e sarà uno degli uomini di punta del PDCS insieme a Marco Gatti), ma piuttosto per gli strascichi di quel governo targato Adesso.sm che ancora agita i pensieri di parecchi. Del resto, che l’Accordo sarà centrale nel programma e nelle alleanze lo hanno detto sia la DC nel comunicato abbinato alle dimissioni dal CGG (“Centralità dei contenuti, prevalenza dei temi e delle proposte, responsabilità, coerenza, visione del Paese: questi gli elementi che dovranno caratterizzare l'aggregazione politica per la formazione di un nuovo Governo. Su questo il PDCS intende lavorare nel solco di un percorso già avviato in questi anni, che dovrà avere come priorità il perfezionamento dell'accordo di associazione con l'Ue e il raggiungimento di un periodo di stabilità per riconquistare fiducia, sicurezza e prospettive di sviluppo in un momento storico caratterizzato da crisi di varia natura”) sia il PSD per voce di Federico Pedini Amati, proprio nell’ultimo Consiglio in cui si è discusso del documento programmatico sull’Accor-

do: “Questo sarà il tema di tutti i programmi di Governo futuro. Chi non è d’accordo con la firma dell’accordo di associazione è bene che lo dica subito perché non potrà far parte della coalizione di maggioranza futura. Da lì si parte. E’ bene che le elezioni arrivino adesso perché da domani mattina il nuovo esecutivo partirà a lavorare sull’accordo di associazione indipendentemente dalla firma. Il mondo imprenditoriale, sull’accordo e sul negoziato, ha detto subito di sì. Perché esso apre significativamente ad una questione che è l’ingresso nel mercato unico dell’Ue. Dobbiamo dire:

chiunque ci sarà dopo, dovrà gestire nel dettaglio con assoluta convinzione quel nuovo percorso che San Marino ha deciso di percorrere. Su questo il PSD c’è sempre stato, non da oggi. Da sempre”. Il punto centrale condiviso, dunque, ci sarebbe per costruirci un’alleanza attorno, ma dipende da quanto peseranno i veti e i dissidi politici, appunto. Incontri e confronti sono in corso da settimane, ma adesso si entra in una fase ancora più decisiva, anche perché liste e coalizioni dovranno essere presentate 40 giorni prima delle consultazioni elettorali.

DICEMBRE 2019 Percentuale Seggi 33,35% 21 24,73% 15 18,23% 11 6,19% 4 16,49% 10 13,13% 8 10,29% 6 2,01% 0
A ttualità 7 FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024 P olitica 7
Fixing.Fonte:SegreteriaAffariInterni

I tagli più

“contraffatti” sono stati quelli da 20 e da 50 euro, 3 quelli da 100 Uno stipendio mensile di banconote “false”

BCSM: da gennaio a settembre 2023 “intercettati” 1.710 euro

Banconote false in euro (gennaio-settembre 2023)

Poco più di 1.700 euro: è questo l’ammontare complessivo dell’importo delle banconote false ritirate e riconosciute da gennaio a settembre sul Monte Titano.

Il “taglio” più falsificato è stato quello da 20 euro (21 banconote che equivalgono a 420 euro), al secondo posto i 50 euro (19 pezzi per un valore di 950 euro), poi quattro banconote da 10 euro (40 euro in tutto) e tre banconote da 100 euro (300 euro il valore).

Nessuna falsificazione “riconosciuta” invece per gli altri “tagli, ovvoero 5 euro, per i 200 euro e per i 500 euro.

Banca Centrale:

il Regolamento

La Banca Centrale, ai sensi del Regolamento n. 2013-04 denominato “Regolamento in materia di banconote e monete in euro”, nella veste di Autorità nazionale competente gestisce tra l’altro le banconote e le monete in euro sospette di falsità individuate dai gestori del contante, provvedendo altresì al loro inoltro alle corrispondenti strutture di analisi italiane

Elaborazionegrafica:SanMarinoFixing.Fonte:BCSM

per le conseguenti attività di verifica ed esito.

L’eventuale individuazione di banconote e monete sospette di falsità denominate in divise diverse dall’euro, poiché le stesse non rientrano nell’ambito di applicazio-

ne del Regolamento n. 201304, sono inviate direttamente dai gestori del contante all’Ufficio Centrale per il Falso Monetario (UCFM), istituito presso l’Ufficio Centrale Nazionale Interpol della Repubblica di San Marino.

A BI

467.000 banconote in euro false ritirate nel 2023

All’incirca 467.000 banconote in euro false sono state ritirate dalla circolazione nel 2023. Nel 2023 sono stati individuati solo 16 falsi per ogni milione di banconote autentiche in circolazione, in proporzione uno dei livelli più bassi mai registrati dopo l’introduzione delle banconote in euro. A segnalarlo è, attraverso una nota, la Banca Centrale Europea. Pur trattandosi di una quota molto modesta, il numero effettivo di falsi è aumentato rispetto al livello del 2022, eccezio-

nalmente basso a seguito del coronavirus. In ogni caso, il numero di falsi è rimasto inferiore rispetto agli anni antecedenti la pandemia.

I tagli da €20 e €50 hanno continuato a far registrare il numero più elevato di falsificazioni fra le banconote e rappresentano nell’insieme oltre il 70% dei falsi. Il 97,2% delle banconote falsificate è stato rinvenuto in paesi dell’area dell’euro, mentre l’1,9% proviene da Stati membri dell’Unione Europea non appartenenti all’area e lo 0,9% da altre regioni del mondo.

La “fotografia” sul responsabile protezione dei dati personali in ambito bancario

Collocazione rispetto ai vertici aziendali, indipendenza nell’eseguire i propri compiti, autonomia e attribuzione di adeguate risorse umane e finanziarie del Responsabile della protezione dei dati personali (RPD). Sono questi alcuni dei temi affrontati da una ricerca coordinata dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI). La ricerca offre una prima “fotografia” sul ruolo svolto nel settore bancario da questa innovativa figura introdotta in Italia dal Regolamento (UE) 2016/679. L’attività è il primo risultato del progetto, messo in campo da Garante e ABI, di costituzione di una “Rete dei Responsabili della protezione dati nel settore bancario”, un gruppo di lavoro permanente, finalizzato al confronto e interscambio informativo tra l’Autorità e i RPD coinvolti nella gestione di

trattamenti così complessi. “Nella prospettiva dell’intelligenza artificiale occorrono principi etici, trasparenza, responsabilità sociale per la sicurezza e la protezione dei dati – afferma il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli –Le banche italiane sono fortemente impegnate in continue innovazioni tecnologiche, investendo nella creazione e diffusione di una cultura della protezione dei dati. Il progetto che ci vede coinvolti è il primo esempio della costituzione di una ‘Rete’ dei Responsabili della protezione dei dati nel settore privato e ciò rappresenta per ABI un segnale di forte riconoscimento dell’impegno delle banche. La creazione delle Rete è quindi per tutto il mondo bancario occasione per affrontare e approfondire tematiche su cui è sempre più indispensabile

ottenere indirizzi chiari, che possano facilitare la conformità alle norme”. “Iniziative simili – afferma il Presidente del Garante Privacy, Pasquale Stanzione - sono estremamente importanti non soltanto perché rappresentano un’occasione di confronto sull’importanza di una tutela effettiva dei dati personali, ma anche perché consentono di comprendere l’importanza della protezione dei dati per lo sviluppo armonico della nostra società. Il Gdpr, nel tentativo di coniugare sviluppo economico, innovazione e dignità umana detta le condizioni per il lecito trattamento dei dati, a tutela della persona ma anche per la libera circolazione dei dati stessi, necessaria per promuovere economia e innovazione. Allo sviluppo crescente di sistemi sempre più avanzati di analisi ed elaborazione".

TAGLIO NUMERO IMPORTI 5 € 0 0 € 10 € 4 40 € 20 € 21 420 € 50 € 19 950 € 100 € 3 300 € 200 € 0 0 € 500 € 0 0 €
8 FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024 F inanza
B CE

Farà capo all’Ufficio Tecnico del Catasto e Cartografia ed è stato istituto dal Regolamento numero 8 del 2024. Parliamo dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare Sammarinese (OMIS), creato per definire, tra le altre cose, anche i criteri di segmentazione del settore.

Il ruolo dell’OMIS

L’OMIS definisce e cura, per ogni segmento del mercato immobiliare, la periodica pubblicazione dell’intervallo dei valori patrimoniali e reddituali medi ordinari e dei relativi tassi di rendimento. Per ciascun segmento analizzato, i valori minimi e massimi degli intervalli sono riferiti a condizioni di ordinarietà, e precisamente:

a) per i fabbricati, ai caratteri edilizi prevalenti del patrimonio immobiliare presenti nello stesso segmento ed al loro stato di conservazione;

b) per le aree edificabili, ai caratteri posizionali, urbanistici ed alle potenzialità edificatorie di maggiore frequenza;

c) per i terreni agricoli, ai sistemi di conduzione, nonché ai caratteri dimensionali, di manutenzione e potenzialità produttiva prevalenti nel segmento oggetto di analisi.

I servizi dell’OMIS I servizi dell’OMIS sono costituiti dalla rilevazione, elaborazione e pubblicazione periodica dei seguenti dati:

Con il Regolamento numero 8 San Marino si dota di uno strumento sul settore edilizio

Un telescopio sul mercato immobiliare sammarinese

Istituto l'Osservatorio: pubblicherà i valori reddituali, patrimoniali e di rendimento

a) i valori di mercato, patrimoniali e reddituali, del patrimonio edilizio. Sono oggetto di pubblicazione, di norma con cadenza annuale, le quotazioni dei valori minimi e massimi medi ordinari di ciascun segmento del mercato immobiliare ed i relativi tassi di rendimento,

CGIA Mestre

con riferimento ai settori: residenziale, terziario, commerciale e, ove applicabile, produttivo. Sono altresì pubblicate le incidenze percentuali medie ordinarie del fattore “terreno” sui fabbricati e sulle unità immobiliari appartenenti ad un segmento;

Prezzi gas ed energia come a giugno 2021 ma bollette più care di circa 330 euro l’anno

I prezzi di mercato nel mese di febbraio 2024 del gas naturale (28 euro per MWh) e dell’energia elettrica (87 euro per MWh) sono tornati agli stessi livelli del mese di giugno di 2021 ma le bollette di luce e gas pagate dalle famiglie italiane nel 2023 sono invece aumentate, rispetto a tre anni fa, mediamente di 328 euro (+26,2%), di cui 153 (+24,2%) per la luce e 175 euro (+28,1%) per il gas. Come è possibile, allora, che, nonostante i prezzi delle materie prime siano sostanzialmente in calo dalla fine del 2022 e i governi Draghi e Meloni abbiano erogato quasi 100 miliardi di euro per contrastare il caro energia a famiglie e imprese le bollette abbiano subito dei rincari così pesanti? Al di là delle specificità che in questi ultimi anni di crisi energetica hanno caratte-

rizzato i consumi di queste forniture, per far fronte alla mancanza di liquidità che, soprattutto nel 2022, ha colpito i distributori e i fornitori di energia, questi ultimi hanno ritoccato all’insù le caparre e le cauzioni in capo ai consumatori. Insomma, hanno aumentato in misura rilevante la quota fissa presente nelle bollette, ovvero l’importo che può essere considerato pari a un canone mensile. Non solo. Anche l’inflazione presente nel settore energetico ha concorso a far salire il costo delle bollette, avendo contribuito ad impennare gli indici dei prezzi al consumo del gas del 60,4% e della luce del 93,1%. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA. A livello territoriale è il Nordest la macro area che ha subito i rincari più elevati. Sempre tra il 2021 e il 2023, l’aumento medio annuo

delle bollette di luce e gas è stato di 457 euro (+33,6%). Seguono il Nordovest con +316 euro (+23,9%), il Mezzogiorno con +304 euro (+26,6%) e, infine, il Centro con +260 euro (+21,1%).

All’erario mancano

7 miliardi di euro

In attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla legittimità del contributo di solidarietà sugli extraprofitti applicato nel 2022 alle aziende energetiche, nel 2023 l’erario ha incassato solo 2,8 miliardi di euro rispetto ai 10 miliardi che il governo Draghi aveva ipotizzato di riscuotere. Nelle casse pubbliche sono “mancati” 7 miliardi di euro. Così come successo anche con gli istituti di credito, tassare gli extraprofitti delle big company, molte quotate in Borsa, è diventata una mission impossibile.

b) i valori di mercato, patrimoniali e reddituali, dei terreni agricoli. Sono oggetto di pubblicazione, di norma con cadenza annuale, le quotazioni dei valori minimi e massimi medi ordinari per ogni qualità di coltura, ovvero più qualità omogenee,

presenti in ciascun ambito territoriale omogeneo, ed i relativi tassi di rendimento;

c) i rapporti immobiliari annuali;

d) i volumi di compravendita immobiliare;

e) le statistiche catastali;

f) le informazioni necessarie alla pubblicazione dei valori minimi per i trasferimenti immobiliari in adempimento all’articolo 38 della Legge n.2/2015;

g) le informazioni necessarie per l’individuazione dei valori di riferimento per la determinazione dell’indennità d’esproprio;

h) eventuali altri indicatori di interesse inerenti al settore immobiliare.

Fonti informative e organi consultivi

Le tipologie di informazioni raccolte e da elaborare sono finalizzate a campionare l’insieme dei trasferimenti e

locazioni immobiliari che avvengono in un intervallo temporale, tipicamente corrispondente ad un anno. Oltre alle informazioni in possesso della Pubblica Amministrazione, al fine di una maggiore aderenza ai valori reali di mercato, e coerentemente con le finalità dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare Sammarinese, nella fase di formazione vengono instaurati rapporti di collaborazione a fini consultivi e interscambio di informazioni con i rappresentanti degli operatori del settore immobiliare, delle libere professioni tecniche e degli istituti bancari.

Tutte le altre voci, a partire dalla formazione sino alla pubblicazione e aggiornamento dei servizi, si possono scaricare integralmente dal sito del Consiglio Grande e Generale in formato pdf.

9 E dilizia FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024 9

Interazione con chi, della parola, ha fatto uno strumento di riflessione

“Per stare e non distare”

Bergonzoni in cattedra

Il grande attore bolognese ospite dell'Università di San Marino

“Può essere mentale, etnica, religiosa, culturale, o, ancora, dovuta alla specie, alla diversità o alla malattia”: hanno introdotto così, Elena Brigi e Riccardo Varini della direzione del corso di laurea triennale in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, il tema della distanza, al centro del seminario che ha visto protagonista, nella cornice dell’Antico Monastero di Santa Chiara, Alessandro Bergonzoni.

Perché proprio nell’ambiente del design maturino interesse e curiosità nei riguardi di un personaggio eclettico come Bergonzoni, lo esplicita la stessa Brigi, partendo dall’etimologia della parola. “Progettare significa 'gettare avanti' un'idea o un pensiero, anche se critico e controcorrente: interagire con chi, della parola, ha sapientemente fatto uno strumento di riflessio-

ne e testimonianza è una straordinaria occasione per gli studenti”, ha concluso l’accademica in riferimento al ‘paroliere’ Bergonzoni, insignito nel 2022 del Premio Nazionale Cultura della Pace. L’incontro ha fornito anche l’occasione per suggellare il sodalizio tra l’attore e l’Ateneo sammarinese, stretto lo

scorso novembre durante la cerimonia di chiusura del Padiglione del Titano alla Biennale d’Architettura di Venezia.

Dopo il capoluogo veneto e la Repubblica di San Marino, sarà Milano a unire nuovamente le strade di Bergonzoni e dei designer: nell’ambito di BIG - Biennale Internazio-

F10 anni fa in scena al Titano con lo spettacolo "Nessi"

A marzo 2014 Bergonzoni salì sul palco del teatro Titano: la recensione.

nale di Grafica, festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alla cultura visiva, in programma dal 23 al 26 maggio, il corso di laurea in Design presenterà una mostra che vedrà coinvolto proprio Alessandro Bergonzoni, come in passato il celebre fumettista Altan e lo youtuber Luis Sal.

LL’inizio: un buio in scena lungo quasi 10 minuti, scandito da un monologo fuoriscena che rimbomba, esplode in tutta la sua forza. Il resto, con il palco illuminato per due ore, è semplicemente la conferma della straordinaria classe di Alessandro Bergonzoni. Teatro Titano gremito sino alla “piccionaia” in occasione di “Nessi”, il nuovo lavoro dell’artista bolognese. Sul palco tre incubatrici per svezzare le “parole premature” a cui un Bergo-ostetrico presta amorevoli cure e travolgenti monologhi. Di più è difficile raccontare: il flusso monologante è tutto giocato sui calembour e sulla grammatica, una nuova storia degli uomini “Con_nessi”. A che cosa? Alla magia del palco e poi alla propria vita. A partire proprio dal primo vagito. I “Nessi” che richiamano il nome dello spettacolo sono questi: traslazioni di senso, tra semiotica e attacchi all’intelligenza della platea.

Un viaggio caleidoscopico, in cui Bergo si erge a Virgilio: sotto l’inferno della mediocrità, a metà strada la possibilità di catarsi, nel Paradiso la bellezza della risata arguta. Bergo in scena è il medico della parola. Al centro della sua cura, o satelliti della vita: la nascita, l’elemento liquido (“Per diventare fiumi non basta fare un corso d’acqua”), la morte, il lavoro, la fede in Dio (“Dio ha un piano, noi lo dobbiamo suonare”), l’amore. Tutti “concetti” apparentemente slegati ma che, nella testa infinitamente arguta dell’artista felsineo, diventano un arazzo di nodi, cattedrali linguistiche, riflessioni. Un lavoro sul suono e sul significato, con accenti e neologismi che hanno una forma nell’incubatrice della mente ma che poi escono, nascono, diventano vive attraverso la pronuncia, i suoni. “Nessi”, o forse “Nessie” (mi perdoni l’attore se lo porto idealmente a Lochness), ), fa capire fatto capire al pubblico che Bergonzoni è di una bravura mostruosa.

Alessandro Carli

“Tonino Guerra. Il sorriso della terra” di Rita Giannini, appena pubblicato da Pazzini è una biografia ampia e dettagliata, figlia della vicinanza pluridecennale al maestro Guerra da parte di colei che ha lungamente collaborato con lui ed è sua biografa ufficiale. Rita Giannini lo ha seguito nel tempo e accompagnato in un tratto della sua lunga vita. Grazie a una paziente raccolta di testimonianze e attraverso gli infiniti scritti su di lui, l’autrice propone un ritratto del genio poetico dell’immaginazione e del sogno, che scorre, per coinvolgimento e innamoramento, fluido fino all’ultima parola. Dal volume emerge come pochi letterati rappresentano in modo diretto la loro terra come Tonino Guerra: il mondo contadino gli è rimasto nelle rughe del volto, nel sorriso appena

accennato, mai euforico, nel suo essere controcorrente senza urlarlo. Un poeta e anche un artista che ha portato la sua poesia in tutto ciò che ha fatto dal cinema, al teatro, all’arte figurativa, al paesaggio. “Guerra – evidenzia la Giannini – non può e non deve essere dimenticato, e spero che questo libro contribuisca a tenere viva l’attenzione su di lui, la sua opera è un lascito fondamentale per lo sguardo verso il mondo e l’attualità del suo pensiero anticipatore di tanti temi oggi al centro del dibattito. L’importanza della sua figura autorale è riconosciuta nel mondo per aver recuperato e aggiornato la narrazione orale dell’epica classica con dentro l’esaltazione non degli eroi ma dei contadini, degli uomini semplici e della natura alla maniera orientale, utilizzan-

do in modo innovativo quale capostipite la lingua madre, a cui ha ridato dignità e autenticità rendendola lingua della poesia al pari di quella sovraregionale”.

Tonino Guerra

Durante la sua lunga attività collaborò con alcuni fra i più importanti registi italiani del tempo (Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Federico Fellini, i fratelli Taviani). Dalla collaborazione con il regista ferrarese Antonioni gli giunse anche la candidatura al premio Oscar nel 1967, per il film “Blow-Up” . Negli anni settanta Tonino Guerra scrisse oltre venti film (sia per il cinema che per la televisione) e più di dieci libri. Nel 1974 firmò “Amarcord”, la sua prima sceneggiatura per Fellini. Nel 1989, quasi settantenne, si reinventò come pittore.

ibri “Tonino Guerra. Il sorriso della terra”: uscita la nuova biografia scritta da Rita Giannini
ocus
10 F ormazione FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024

Divieto per i minori di 16 anni di trasportare un passeggero sul ciclomotore

Guida al cellulare: scatta il ritiro della patente

Codice della strada: tutte le novità introdotte dal Decreto 52/2024

Si concentrano soprattutto sul divieto di sosta, sulla precedenza nelle rotatorie sul divieto di trasporto (ma non solo, come vedremo) le modifiche al "Codice della strada" introdotte dal Decreto Delegato numero 52 del 2024. Una “stretta” che arriva a breve giro di posta dall’ultimo intervento di dodici mesi fa (DD 33/2023) e che riguarda anche chi guida parlando al cellulare: macchina confiscata e ritiro della patente da 20 giorni a tre mesi.

Rotatorie: circolazione e precedenza

Il conducente del veicolo, approssimandosi alla rotatoria, deve moderare la velocità predisponendosi a concedere e poi concedendo la precedenza ai veicoli che già stanno percorrendo la rotatoria.

Il conducente che intende lasciare la rotatoria alla prima uscita, deve mantenere il proprio veicolo in prossimità del margine destro della carreggiata, segnalando tempestivamente il cambio di direzione. Qualora il conducente intenda proseguire la marcia oltre la prima uscita della rotonda, può entrarvi mantenendo il veicolo sul lato di sinistra o sulla corsia di sinistra del senso di marcia percorso, per poi portarsi progressivamente sul lato destro in prossimità dell’uscita prescelta.

Il cambio di corsia all’interno della rotonda o lo spostamento sul lato destro della corsia deve essere tempestivamente segnalato da parte dei conducenti e deve essere effettuato senza arrecare pericolo agli altri veicoli.

Divieto di sosta È vietato sostare, oltre che nei luoghi in cui la sosta è vietata mediante l’apposizione di specifica segnaletica:

a) in corrispondenza o a meno di 5 metri, salvo diversa segnalazione, dalle intersezioni, dalle fermate dei mezzi di trasporto collettivo, dai passaggi a livello, dalle curve o dai dossi o, comunque, in modo tale da costituire pericolo o intralcio alla circolazione;

b) sullo sbocco dei passi carrabili, sugli attraversamenti pedonali, in seconda fila, nelle isole pedonali, nelle zone a traffico limitato, negli spazi riservati, davanti ai cassonetti dei rifiuti, sui marciapiedi e quando la parte di carreggiata che resta libera sia insufficiente per la circolazione dei veicoli in un solo senso;

c) sulla carreggiata lungo le strade di scorrimento o di collegamento;

d) senza adottare le cautele necessarie ad impedire il movimento del veicolo;

e) sulle aree pubbliche o aperte al pubblico, nelle ore e periodi indicati annualmente con apposita ordinanza in previsione della caduta di neve;

f) negli spazi riservati alla fermata e alla sosta dei veicoli elettrici in ricarica;

g) nei posti riservati alle persone con disabilità e nei parcheggi rosa riservati alle donne in gravidanza ed ai neogenitori;

h) in corrispondenza o a meno di 5 metri dagli idranti, ivi compresi quelli interrati, ove risultino visibili o debitamente segnalati.

Divieto di trasporto Tutti i passeggeri dei veicoli a motore devono prendere posto in modo da non limitare la libertà di movimento del conducente ed in modo tale da non compromettere la sicurezza per sé o altri durante la circolazione. È vietato trasportare sui veicoli a motore un numero di persone superiore a quello massimo stabilito nella carta di circolazio-

numero di persone superiore a quello stabilito nel certificato di omologazione;

c) trasportare, a bordo di veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di persone fino ad un massimo di nove posti compreso il conducente e sugli autoveicoli per uso promiscuo nonché sugli autocarri di peso complessivo fino a trentacinque quintali, bambini di statura inferiore a m. 1,50 sui sedili anteriori o posteriori, senza far uso degli appositi sistemi di ritenuta come previsto agli articoli 30 e 32;

ne. È altresì vietato:

a) trasportare altra persona sui velocipedi, salva, per i conducenti maggiorenni, la possibilità di trasporto di un bambino di età inferiore ad otto anni opportunamente assicurato;

b) trasportare su ciclomotori appositamente costruiti un

I talia

d) al minore di anni sedici trasportare un passeggero sul ciclomotore.

La guida senza assicurazione

Chiunque circoli ovvero consenta la circolazione alla guida di un veicolo a motore sprovvisto dell’obbligatoria assicurazione, a copertura

dei rischi derivanti dalla circolazione stradale, è punito con la sanzione pecuniaria amministrativa di terza categoria, applicata nel massimo senza possibilità di oblazione volontaria. In caso di recidiva, commessa nell’arco di cinque anni dalla data della prima violazione, la sanzione pecuniaria amministrativa è raddoppiata.

Tasso alcolemico

Modificato infine l’articolo 57 del Decreto n.81/2008 e successive modifiche: “Si considera in stato di ebrezza: a) la persona che risulti con un tasso alcoolemico presente nel sangue pari o superiore a 0,50 mg/ml; b) la persona che risulti con tasso alcoolemico superiore a 0 (zero) nel caso di minore di anni 18 o di colui che, abilitato alla guida del veicolo, sta conducendo da meno di tre anni”.

Il nuovo Codice della strada stringe le maglie sull'uso degli smartphone e sul bere alcool

Nuove regole nel Codice della Strada in Italia al fine di promuovere una maggiore sicurezza stradale visto il ripetersi dei tanti eventi drammatici recenti. Il complesso delle nuove norme del codice stradale, più precisamente 18 nuovi articoli, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e dovrebbe entrare in vigore entro il 2024. Il Nuovo Codice della Strada 2023-2024 prevede ulteriori strette riguardanti l'uso dei cellulari alla guida, il tasso alcolemico e stupefacenti, l'uso delle biciclette e dei monopattini e l'utilizzo degli autovelox in modo equo.

Ergastolo

della patente

Una delle principali novità è l'introduzione nel nuovo Codice della Strada 2024 è l'ergastolo della patente per coloro che guidano

sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e commettono reati molto gravi durante la guida, ad esempio non fermarsi dopo un incidente. Saranno previsti dei corsi sull'educazione stradale anche alle scuole superiori che daranno diritto a due punti in più sulla patente. È prevista la sospensione della patente da 7 a 15 giorni per chi infrangerà il Codice della Strada nel 2024 e la decurtazione di 20 punti per le seguenti infrazioni: superamento dei limiti di velocità (tra i 10 e i 40 km/h), passaggio al semaforo con il rosso, inversioni di marcia dove vietato, circolazione contromano e infrazioni sulle autostrade. In caso di infrazioni molto gravi e ripetute potrà esserci la revoca definitiva della patente e, se si causa un incidente, i giorni di sospensione raddoppiano.

Alcolock

Di nuovo nel Codice della Strada è previsto il divieto assoluto di bere alcol prima di mettersi al volante e per i cosiddetti "ubriachi recidivi", l'obbligo dell'alcolock sull'auto. Quest'ultimo è un dispositivo che impedisce l'avvio dell'autovettura in caso di stato di ebbrezza che funziona come un etilometro. Più precisamente, non appena si siederà, il conducente dell'auto, dovrà soffiare nell'apparecchio e l'alcolock se rileverà un tasso alcolemico elevato, bloccherà l'avviamento dell'auto fino a quando il valore tornerà sotto i limiti previsti.

Per chi ha già ricevuto una sanzione per guida in stato di ebbrezza ci sarà il divieto di consumare alcol prima di mettersi alla guida, mentre il limite massimo consentito resterà di 0.5 g/l.

FIXING - Anno XXXII - n.11 - Venerdì 22 Marzo 2024
11 M obilità
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