Anno XXIV - n.7 - 1,50 euro
R appresentatività Ultimatum ANIS: o la Legge o firmiamo gli altri contratti
Direttore Alessandro Carli
Venerdì 19 Febbraio 2016
La prima volta dei Titoli di Stato
S torie
Caramaschi a un colpo dal campione
A breve l’emissione di 40 mln di valore nominale Cedole esentasse al 2% per 2 anni, poi variabili a pag.3
Anche per l’Organizzazione Internazionale del Lavoro il progetto dei legge sulla rappresentatività è conforme alle convenzioni internazionali, motivo per cui, avverte l’Associazione Nazionale Industria San Marino, “non ci sono più motivi ostativi all’approvazione della legge”. “La recente sottoscrizione di un accordo di rinnovo del contratto del settore Industria da parte di OSLA e USL - che si aggiunge a quello già siglato da ANIS e CSU, a giugno 2015 ripropone in tutta la sua evidenza il problema di come poter far convivere due contratti con efficacia erga omnes nello stesso settore. Per memoria di tutti si ricorda che l’accordo ANIS-CSU è già stato sottoposto al vaglio dei lavoratori occupati nel settore Industria: oltre 3.000 lavoratori hanno partecipato alle assemblee, con il 92,4% dei votanti che si è espresso a favore del rinnovo. E anche le aziende associate ANIS, che rappresentano oltre il 75% delle imprese del manifatturiero, hanno sottoscritto all’unanimità l’accordo. Numeri che confermano quale sia effettivamente la rappresentatività di questo contratto. Chi ha deciso di abbandonare il tavolo delle trattative per il rinnovo di quel contratto, ha scelto di sottoscrivere un altro accordo. Il quadro che ne scaturisce è di estrema confusione ed incertezza, sia per i lavoratori che per gli operatori economici di San Marino sia, in prospettiva, per
quanti stanno valutano l’opportunità di investirvi. Per questo motivo si è sollecitato un intervento legislativo e il progetto di legge è stata portato all’esame dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), la quale ha definito il nuovo testo legislativo pienamente “conforme alle convenzioni internazionali che regolano le libertà sindacali” ed ha affermato che “il criterio del 51% della rappresentatività in un settore è prassi comune delle relazioni industriali ed è conforme alle norme internazionali”. Affermazioni che spazzano via in un colpo solo tutte le questioni di legittimità sollevate pretestuosamente da OSLA e USL e che confermano la correttezza ed il fondamento dell’impostazione della Segreteria Lavoro e la posizione di ANIS. Ora si impone una chiara e netta accelerazione all’iter legislativo in atto”. Per questo motivo ANIS chiederà “a tutti i gruppi politici del Consiglio Grande e Generale di completare l’iter legislativo entro la pausa pasquale; in alternativa la nostra Associazione si sentirà libera e pienamente legittimata ad agire in ogni ambito sindacale e giudiziario per tutelare le giuste ragioni delle imprese che rappresenta, pretendendo analogo ruolo in ogni ambito della contrattazione collettiva, da quella del commercio a quello del settore turistico alberghiero. Bartolucci a pag. 8
F atca
Pensionati Cercasi soluzioni
a pag.7
C ONAI
Imballaggi, workshop il 1 marzo
a pag.9
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