San Marino Fixing nr. 1: 15 gennaio 2021

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Anno XXIX - n.1 - 1,50 euro

E ditoriale Sarà “crono scalata”, ma si deve fare

Il Governo ha annunciato per oggi un vertice di maggioranza da cui dovrà uscire il “cronoprogramma” degli interventi da realizzare nei prossimi mesi. Molti di questi sono noti da tempo, altri probabilmente si sono resi necessari a causa della pandemia, ma quello che li accomuna quasi tutti è il punto di partenza, perché nel 2020 i “cantieri politici” sono rimasti fermi al pari di quelli dell’edilizia durante il lockdown. L’altro aspetto da tenere conto è l’aumentata difficoltà, dettata appunto dall’aver lasciato correre - ripetiamo, anche per cause esterne - troppo tempo prima di avviare tutti i tavoli. Sarà quindi una partenza in salita, per il Governo, ma anche per il Paese, come avverte la Presidente ANIS Neni Rossini nell’intervista che ci ha rilasciato per questo primo numero di Fixing. Una “cronoscalata”, insomma, parafrasando il cronoprogramma che uscirà dalla riunione odierna. Impegnativa, con tempi strettissimi, senza possibilità di errore, ma, come sanno gli appassionati di ciclismo, anche determinante ai fini del risultato finale. Quanti Giri d’Italia e Tour de France sono stati risolti dalle “crono”? Ed è con quello stesso spirito e determinazione che San Marino dovrà affrontare ogni tornante, ogni “strappo” (di velocità, ovviamente), ogni pendenza... con la consapevolezza che in fondo c’è davvero un traguardo ambizioso. Il 2021 è l’anno del vaccino, ormai è chiaro a tutti, ma “deve essere anche l’anno delle riforme”, avvertono gli imprenditori. Il 2021, auguriamo noi a San Marino, a tutti i sammarinesi e a tutte le imprese che qui operano, sia anche l’anno del rilancio del Paese. Una vera “risalita”. Daniele Bartolucci

Direttore Daniele Bartolucci

Venerdì 15 Gennaio 2021

“Il 2021 deve essere l’anno delle riforme”

C ovid-19 Vaccini, c’è l’accordo con l’Italia

Neni Rossini (ANIS): “Il vaccino ci traghetterà in una nuova fase Ma San Marino deve risolvere subito anche tutti gli altri problemi” a pag.3

A iuti

Una notte in regalo per i turisti

a pag.8

C ultura

“Il 2021 è già l’anno del vaccino e grazie ad esso forse riusciremo finalmente a metterci alle spalle la pandemia che ancora sta bloccando tutto il mondo. Ma per San Marino deve essere anche il momento della ripartenza e delle riforme che da troppo tempo il Paese attende”. È su questo binario che la Presidente ANIS, Neni Rossini, vede muoversi l’anno appena iniziato, consapevole della portata delle due grandi sfide che vanno affrontate da subito, “perché c’è un’emergenza sanitaria, ma c’è anche un’emergenza economica che rischia di fagocitare tutto e tutti se non verranno prese le giuste contromisure”. Per questo, avverte Rossini, “chiediamo con ancor più forza al Governo di attivarsi nella direzione delle riforme ed essere efficace”. Bartolucci alle pagg. 6-7

La veduta storica del Titano

alle pagg.8-11

spazio riservato all’indirizzo


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F isco

FIXING - Anno XXIX - n.1 - Venerdì 15 Gennaio 2021

Scambio delle informazioni finanziarie: il Titano è considerato “in place”

Standard internazionali San Marino è ai vertici Il riconoscimento dal Forum Mondiale di OCSE sulla trasparenza Il Global Forum Annual Report 2020 Tax Transparency and Exchange of Information in Times of COVID-19, pubblicato recentemente dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), ha evidenziato il raggiungimento da parte della Repubblica di San Marino del livello più elevato di rating nelle valutazioni periodiche da parte degli organismi di valutazione. In particolare, per quanto riguarda la collaborazione amministrativa internazionale (Exchange of information on request) il rating è “Compliant” ossia il massimo riconoscimento, risultato ottenuto da 14 paesi su oltre 80 esaminati. Per quanto attiene lo scambio di informazioni finanziarie (Automatic exchange of information, San Marino si conferma fra i 54 paesi la cui legislazione è considerata “In place” ovve-

ro senza rilievi. Il documento è stato recentemente approvato durante il Forum Mondiale sulla trasparenza e lo scambio di informazioni ai fini fiscali (Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax Purposes), quest’anno tenutosi dal 9 all’11 dicembre via web e cui hanno partecipato i rappresentanti di 140 paesi e di 10 organizzazioni internazionali. San Marino era rappresentata dai vertici dell’Ufficio Centrale di Collegamento, struttura deputata in territorio alla implementazione degli accordi internazionali in materia di assistenza amministrativa e fiscale. Un risultato che conferma come la Repubblica di San Marino abbia oggi conquistato una posizione stabile nel quadro della trasparenza, condizione essenziale per la piena operatività nel contesto europeo ed internazionale.

Cos’è il Global Forum Il Global Forum sulla trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni, con Segretariato presso l’OCSE, comprende diverse giurisdizioni. Esso si riunisce periodicamente come luogo di confronto sulla trasparenza e lo scambio di informazioni in ambito fiscale. Ad esso il G20 ha affidato il compito di promuovere e monitorare l’effettiva trasparenza fiscale per quanto riguarda lo scambio di informazioni su richiesta (con l’emissione periodica di giudizi e rating sulla performance) e il nuovo standard unico globale di scambio automatico di informazioni fiscali a fini finanziari. Da notare che l’Italia è membro del Global Forum e dei sottogruppi dedicati ai due settori sopra descritti, detenendo inoltre la presidenza del sottogruppo sullo scambio automatico di informazioni.

U niversità di San Marino

Design per la valorizzazione del patrimonio culturale: bando per un assegnista di ricerca L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha aperto le selezioni per l’individuazione di una figura che si occuperà di una ricerca sulla valorizzazione dei beni culturali attraverso l’ideazione e sperimentazione di esperienze e percorsi di visita. L’ambito: Experience Exhibit Design. L’iniziativa, che rientra nella cornice del corso di laurea magistrale in Design, darà continuità a un percorso che negli ultimi anni ha portato a una serie di progetti che hanno interessato, fra gli altri, una ricerca inserita nel Piano Museale 2016 – 2018 della Regione Emilia – Romagna e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea del Titano. L’attività, si legge nel bando, sarà “finalizzata a valutare lo stato dell’arte dell’ambito espositivo interattivo con il fine di definire

delle direzioni progettuali da applicare a situazioni reali. Luogo di conservazione, anche il museo, esempio storicamente paradigmatico, è divenuto sempre più un sistema comunicativo complesso sviluppato attorno alle persone coinvolte. In questo contesto il ruolo del progetto dell’interazione, dell’esperienza, dell’informazione e del suono è diventato centrale”. L’assegno di ricerca avrà la durata di un anno. Alla selezione, aperta fino al 18 gennaio 2021, possono partecipare persone con non più di

35 anni, in possesso di una laurea magistrale in Design o settori affini, senza vincoli di cittadinanza o residenza. Scadranno invece il 1° febbraio i termini per candidarsi a una borsa di studio annuale per un tutor incaricato di supportare attività come tirocini, placement e relazioni con le scuole nell’ambito dei percorsi di studio triennale e magistrale in Ingegneria Gestionale. Maggiori informazioni sul sito www.unirsm.sm, nella sezione “Bandi, concorsi e selezioni”, alla quale si accede dall’area “Ateneo”.

I l ricordo

Addio all’ing. Luigi Pastore, storico consulente di INforma. “Più di un docente, un mentore”

Quando penso all’ingegner Luigi Pastore ho l’immagine nitida di come lo vidi la prima volta in aula, elegante, in doppio petto e con addosso qualche accessorio un po’ stravagante, intento con il suo eloquio a catturare l’attenzione dei discenti con qualche ingegnosa provocazione. In una delle primissime lezioni che ebbi il piacere di ascoltare, interpellò i presenti su quali fossero le figure in azienda a cui non si potesse fare a meno: Scienziati? Ingegneri? Tecnici? Economisti? Contabili? Luigi spiazzo tutti: le imprese hanno bisogno di filosofi. E poi replicò: non mi riferisco certo a quelle persone con la testa fra le nuvole ma a quelle donne e quegli uomini che ogni giorno si (pre)occupano di pensare. Sono tante le parole, le immagini, gli aneddoti che riaffiorano alla mente, come per esempio quando, particolarmente negli ultimi anni, non perdeva occasione per ricordarmi, con il sorriso sulle labbra e quasi come se fosse un mantra, di non dimenticare

che ogni giorno facciamo semplicemente tre cose: scambiano informazioni; gestiamo relazioni e proviamo a risolvere problemi. Era piacevole ascoltarlo, ho imparato tanto da lui e tanti dei suoi insegnamenti sono stati utili per comprendere cosa mi stava succedendo. Grazie a Luigi ho capito che nel lavoro di un professionista occorre saper aspettare, avere pazienza, ma allo stesso tempo è anche decisivo farsi trovare pronti. Al telefono ci sentivamo regolarmente, lo chiamavo per un consiglio o solamente per fare due chiacchiere. Era sempre disponibile e con lui si parlava davvero di tutto, la sua cultura spaziava su diverse discipline, aveva sempre un punto di vista o un commento per niente banali da offrirmi. L’ultima volta era ormai autunno inoltrato, poche parole sulla sua condizione di salute, ma rassicuranti, sembrava tranquillo e fiducioso. In quell’occasione abbiamo riflettuto sulla situazione che le piccole e medie imprese stavano attraversando e come sa-

rebbe cambiata con la fine dell’emergenza Covid-19 e soprattutto con quale accelerazione o velocità tutto ciò sarebbe avvenuto. Con Luigi d’altronde non si poteva sprecare tempo rimuginando sul passato cercando qualche presunto colpevole; ci si interrogava sul futuro, si fissavano degli obiettivi e si facevano dei progetti, per il resto non c’era proprio spazio. Lo scorso 12 dicembre Luigi però ci ha lasciati in seguito alle complicazioni di una subdola malattia con la quale stava lottando. Io ho appreso la notizia dall’amico Marco, con cui ho cercato consolazione e che subito mi ha confortato anticipandomi che fra qualche mese sarà pubblicato il saggio sulla leadership a cui Luigi stava lavorando da tempo. Non vedo l’ora di leggerlo, sarà per me, e sicuramente per tutte le persone che l’hanno conosciuto e apprezzato, come avere ancora un’ultima occasione per trascorre un po’ di prezioso tempo con lui. Roberto Parma


A ttualità

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Risultato diplomatico per Beccari (Esteri), fresco di “fiducia” in Consiglio

Il vaccino arriverà “passando” per Roma Siglato il Protocollo per 50mila dosi, a breve partirà la campagna di Daniele Bartolucci

Anche San Marino avrà il vaccino contro il Covid-19, grazie al Protocollo d’Intesa siglato in questi giorni con l’Italia. Un accordo che, ovviamente, assume un valore anche maggiore in chiave di rapporti bilaterali, su cui la piccola Repubblica gioca una partita fondamentale sia per la lotta alla pandemia sia per tutte le altre questioni, a iniziare da quelle economiche. Il risultato diplomatico : “Attive collaborazioni” La Segreteria di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale e la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri esprimono grande soddisfazione per “il raggiungimento di un’intesa di fondamentale rilevanza in questa fase pandemica, frutto di un intenso lavoro politico-diplomatico e che si pone quale nuovo importante tassello nei rapporti tra San Marino e Italia”. “Si tratta di una firma importante per la Repubblica di San Marino”, ha dichiarato il Segretario di Stato Luca Beccari, fresco del voto di fiducia ottenuto in Consiglio Grande e Generale proprio su questi temi, “che si inserisce nell’ambito delle attive collaborazioni e delle intese intervenute con lo Stato italiano, nostro principale partner anche nella lotta alla pandemia”. La dimostrazione è nel nuovo incontro alla Farnesina tra il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari e il Ministro Luigi Di Maio, ma soprattutto con il Sottosegretario Ivan Scalfarotto, che era salito sul Titano un mese fa. Sul tavolo bilaterale tra Ita-

lia e San Marino diversi i dossier aperti (caso targhe, prestiti internazionali e frequenze radiotelevisive), mentre altri saranno protagonisti anche della prossima Commissione Mista, fissata per gli inizi di aprile, tra cui anche l’annosa questione delle multe, delle confische, delle rogatorie e della vigilanza bancaria, oltre che all’interscambio. Ciavatta: “Ora parte il piano di vaccinazioni” Come detto, il Segretario Roberto Ciavatta e il Ministro per la Salute italiano Roberto Speranza hanno siglato il Protocollo d’Intesa per l’acquisto da parte della Repubblica di San Marino dei vaccini anti-SARS-CoV e consentirà a San Marino di ricevere a breve le prime dosi da somministrare a medici, operatori sanitari e socio-sanitari oltre che ai degenti delle residenze per anziani e delle strutture per disabili secondo il piano nazionale sammarinese. Successivamente la somministrazione proseguirà per fasce d’attenzione

fino all’auspicata immunità di comunità che ci consentirà il lento ritorno alla normalità. “Permettetemi di esprimere grande soddisfazione per l’avvenuta firma”, ha commentato Ciavatta, “e, soprattutto, per la possibilità di annunciare l’avvio, in tempi brevissimi, della campagna vaccinale che ci aiuterà a combattere e, auspichiamo a sconfiggere, la pandemia”. L’obiettivo è allineare San Marino agli altri Stati Europei sia per per le percentuali assegnate, sia per le tipologie dei vaccini, ovvero limitatamente (Ciavatta ha ribadito che “non ci sono altri canali”) a quelli approvati dall’Ema: al momento, Pfizer e Moderna. - con Ciavatta che torna a ribadire la scelta di dire “no ad altri canali”. “Recupereremo in fretta il gap iniziale nelle somministrazioni, per poi restare allineati agli altri Paesi europei”, ha garantito il Segretario alla Sanità, spiegando che il piano di vaccinazioni è praticamente completo ed entrerà nel vivo tra marzo e aprile con una somministrazione a regime anche di

San Marino FIXING settimanale di informazione economica, finanziaria e politica Direttore responsabile Daniele Bartolucci d.bartolucci@fixing.sm Redattore Alessandro Carli a.carli@fixing.sm Responsabile commerciale Roberto Parma 339.8016455 roberto.parma@fixing.sm Per la pubblicità su Fixing 0549.873925 commerciale@fixing.sm

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Stampa Studiostampa New Age Strada Rovereta, 42 47899 Falciano Repubblica di San Marino Autorizzazione della Segreteria di Stato agli Affari Interni della Repubblica di San Marino del 16/4/1993 - Protocollo n.1695. Spedizione di stampa periodica in abbonamento postale per l’interno - Tassa pagata - Tariffa per editori - Autorizzazione n.711 del 16/02/2005 della Direzione Generale delle PP.TT. della Repubblica di San Marino

500 persone al giorno. Per gli aspetti tecnici e logistici, il lavoro procede in stretto coordinamento fra il Commissario Straordinario Domenico Arcuri e la struttura tecnica dell’Iss, il Dirigente del Centro Farmaceutico, il Direttore amministrativo e la Protezione Civile di San Marino: dallo stoccaggio alla vigilanza farmaceutica, fino al-

le modalità e il luogo di somministrazione, così come la certificazione di avvenuta vaccinazione e il consenso informato. In parallelo, la campagna di comunicazione, che dovrebbe basarsi sul messaggio che lo stesso Direttore Sanitario, Sergio Rabini, ha lanciato in queste ore: “Vaccinarsi tutti, per stare meglio tutti”. A questo si aggiunge il documento in materia di Copertura Vaccinale contro il Covid-19 redatto dal Comitato Sammarinese di Bioetica e che costituisce un’analisi approfondita delle tematiche correlate alla campagna vaccinale e agli aspetti ad essa connessi. Il documento, che contiene anche una serie di raccomandazioni, indica infatti anche le basi bioetiche per un patto di salute e costituisce un importante sup-

porto per attuare scelte responsabili, trasparenti ed equilibrate, in linea con un’impostazione democratica della convivenza civile. Ci

Ciavatta (Sanità): “A regime potremo fare 500 vaccinazioni al giorno” sono infatti nuove e peculiari problematiche bioetiche, fra le quali spiccano: l’equa distribuzione del trattamento, le priorità nella distribuzione dei vaccini, i criteri di sicurezza, l’adesione alla vaccinazione e i principi di obbligatorietà legale o morale, la trasparenza delle informazioni.


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Il Ministero dello Sviluppo Economico conferma per San Marino il trasporto di energia elettrica acquistata dall’estero. Un rinnovo importante che consentirà ulteriori investimenti ambientali. E’ stato infatti rirmato a fine anno l’atto di conferma della capacità di trasporto di energia elettrica sulle interconnessioni dell’Italia con l’estero a favore della Repubblica di San Marino. Il Ministro italiano per lo Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, lo ha comunicato al Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari e al Segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini, deputato ai rapporti con l’AASS, l’Azienda di Stato per i Servizi. “Gli investimenti attuati in questi anni per la produzione di energie rinnovabili, l’impegno per l’efficienza energetica e la mobilità elettrica, insieme alla riduzione dei consumi idrici e dell’inquinamento”, spiega una nota della Segreteria di Stato, “sono stati gli elementi determinanti per il rinnovo di questo importante accordo che avrà validità fino al 31 dicembre 2030. Un risultato rilevante e particolarmente atteso, che consentirà alla Repubblica di continuare a rifornirsi di energia elettrica dall’estero, così come negli ultimi vent’anni, e di proseguire sul percorso già intrapreso da tempo, nel solco della sostenibilità ambientale, e che conferma l’ottimo rapporto di collaborazione fra i due Paesi”. Soddisfazione anche dal Movimento RETE, che entra più nello specifico, ricordando anche che “la prima rilevanza, di natura politica, descrive il recuperato rapporto bi-

E steri

E conomia

“L’AASS potrà così continuare ad aquistare sul mercato europeo a prezzi vantaggiosi”

Approvigionamento energetico accordo con l’Italia fino al 2030 Ok al trasporto dell’energia acquistata all’estero, come avvenuto negli ultimi 20 anni

G estione Rifiuti

cura di: Crisi e produzione Rubrica dei arifiuti Le aziende hanno “tenuto”

laterale che consente ai due Paesi di sedersi al tavolo e trattare alla pari problematiche comuni, pur nelle rispettive difformità e necessità. Su questo aspetto governo e maggioranza hanno investito moltissimo, nella consapevolezza che qualsiasi obiettivo in tema di economia non possa essere raggiunto se non in accordo con la controparte italiana”. Altro aspetto “molto importante” è quello tecnico e finanziario “in quanto San Marino, nella fattispecie l’AASS, potrà continuare ad acquistare sul mercato energetico europeo, a costi molto vantaggiosi, l’energia per soddisfare il pro-

prio fabbisogno”. Non solo: “Questo permetterà di contenere le tariffe, di continuare a mantenere inalterata la qualità dei servizi offerti ai cittadini e di garantire anche i numerosi servizi non remunerativi. Pensiamo, ad esempio”, spiega RETE, “al trasporto scolastico interno usufruito in maniera gratuita da tutti gli studenti e finanziato interamente dall’Azienda. L’intesa appena sottoscritta consente all’AASS di continuare ad erogare prestazioni di eccellenza, svolgendo così un importante funzione sociale contribuendo a contenere i costi per famiglie e imprese”.

Prevenzione terrorismo, San Marino ratifica la Convenzione del Consiglio d’Europa Lo scorso 12 gennaio, l’Ambasciatore della Repubblica di San Marino a Strasburgo, Sylvie Bollini, ha depositato gli strumenti di ratifica della Convenzione per la prevenzione del terrorismo e il suo Protocollo aggiuntivo al Consiglio d’Europa, alla presenza della Vice Segretario generale Gabriella BattainiDragoni, continuando il percorso sammarinese già da tempo intrapreso nell’ottica di una maggiore cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo in tutte le sue forme. La Convenzione e il suo Protocollo aggiuntivo entreran-

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no in vigore per San Marino il prossimo 1° maggio 2021, portando rispettivamente a 41 e a 21 il numero di Stati che hanno ratificato o che hanno aderito alla Convenzione e al suo Protocollo aggiuntivo. Il Consiglio d’Europa ha adottato questa Convenzione per aumentare l’efficacia degli strumenti internazionali esistenti nella lotta contro il terrorismo, con l’obiettivo di intensificare gli sforzi degli Stati membri ascrivendo determinati atti che possono portare alla commissione di reati terroristici (come la pubblica

provocazione, il reclutamento e l’addestramento) ai reati penali. La Convenzione per la prevenzione del terrorismo e il suo Protocollo aggiuntivo prevede altresì che venga rafforzata la cooperazione per la prevenzione del terrorismo sia a livello nazionale che internazionale, in quest’ultimo ambito con la modifica degli accordi esistenti in materia di estradizione e di assistenza giudiziaria. La Convenzione prevede anche un processo di consultazione delle parti per garantire un’attuazione e un monitoraggio efficaci.

A tamburo battente, tutti i media e i anali di informazione del mondo si sono soffermati sull’incidenza dell’emergenza sanitaria sulle economie dei singoli Paesi: il Covid-19, è cosa nota, ha avuto una rilevanza davvero assoluta e, a quanto si apprende, c’è la concreta possibilità che anche nel 2021 dovremo avere ancora a che fare con questo problema. Il Coronavirus non ha risparmiato la Repubblica di San Marino, naturalmente, con aziende chiuse, lavoratori in cassa integrazione, “coprifuoco”, limitazioni alla mobilità e controlli. Nonostante questo periodo di difficoltà e limitatezze, pare che il comparto produttivo e di servizi della Repubblica di San Marino abbia retto alla crisi. Come parametro abbastanza inusuale e anomalo per “giudicare” l’andamento del mercato interno si può utilizzare un “argomento” a noi molto familiare, quello cioè legato alla produzione dei rifiuti, ovvero quanto è stato immagazzinato nell’anno corrente rispetto a quello precedente. Questa “voce”, messa a sistema con altri dati macroeconomici più “canonici”, ci può fornire una fotografia sullo “stato di salute” delle aziende del territorio e sulla

loro operatività. Nonostante noi di IAM srl non abbiamo ancora definito il “bilancio rifiuti” definitivo del 2020, che ci permetterà di avere sotto gli occhi i numeri “crudi” (ma non tarderemo a farlo, ci stiamo già lavorando), in maniera approssimativa possiamo affermare che, rispetto al 2019, l’anno che si è da poco concluso ha fatto registrare un incremento piuttosto sensibile del tonnellaggio dei rifiuti prodotti. Per dovere di informazione e per precisione va detto che ci sono stati alcuni settori che hanno mostrato difficoltà, come ad esempio i bar e le attività di ristorazione - infatti l’olio vegetale prodotto dalle attività in questione è stato davvero limitatissimo - mentre quelli legati alla produzione e ai servizi, nonostante i lockdown e la pandemia, sono riusciti comunque a lavorare (e quindi a produrre rifiuti). Hanno cioè “retto” alla crisi, andando a produrre i propri “ scarti” e mostrando di conseguenza che, seppure a singhiozzo, hanno immesso nei mercati i loro prodotti. Ovvia la crescita del materiale “ospedaliero e sanitario a rischio infezione” prodotto nella Repubbli-

ca di San Marino dai vari poliambulatori privati e dall’ospedale di Stato (test sierologici, garze, cotone idrofilo e tamponi Covid). In aumento ci sono anche i Dispositivi di Protezione Individuali, dalle mascherine ai guanti in nitrile che una volta dismessi, vengono gettati nei cassonetti; inoltre molte tipologie di rifiuti “EER” (Elenco Europeo Rifiuti) sono quantitativamente cresciuti nell’esercizio 2020 come ad esempio gli scarti del comparto della cosmesi (igienizzanti e presidi medico chirurgici). Inoltre tra i tanti rifiuti aumentati c’è anche quello dell’indifferenziata, il parametro più importante per confermare il trend di crescita. Questi indici ci fanno capire che una buona parte delle aziende del territorio si sono rimboccate le maniche e sono comunque riuscite a lavorare, seppure tra tante difficoltà. Mattia Marinelli


F inanza

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La crisi del 1929 venne denominata “La grande depressione”, quella del 2008 “la grande recessione”, mentre quella del 2020 sarà ricordata nei libri di storia economica come “Il grande lockdown”. Mai come questo anno è apparso complicato esprimere delle previsioni su quello che potrà essere l’andamento del prossimo periodo, sia sul fronte macroeconomico sia su quello dei mercati finanziari. Il mondo è stato infatti messo sotto-sopra dallo scoppio del COVID-19, un coronavirus identificato per la prima volta in Cina alla fine del 2019, che ha proiettato il globo in una delle recessioni più severe di sempre. Non è stata ovviamente una recessione classica da ciclo economico o derivante da errori di policy, bensì una recessione indotta dalla chiusura forzata di interi sotto-settori dell’economia, imposta dai governi per contrastare il dilagare della pandemia, che ha già causato quasi 2 milioni di morti. Se ve ne fosse stato ancora bisogno, il 2020 ci ha insegnato ancora una volta quanto siano imprevedibili nel breve periodo i mercati finanziari. Supponiamo infatti che aveste saputo già alla fine del 2019 che il mondo sarebbe di lì a poco andato incontro ad una delle peggiori recessioni di sempre. Come vi sareste comportati con i vostri investimenti? Dubito seriamente che avreste deciso di allocarli sui mercati azionari o sui segmenti più rischiosi dei mercati obbligazionari… e avreste sbagliato. Dopo il mese di dicembre, che si è rivelato tutto sommato tranquillo grazie alle nuove misure espansive messe in campo dalla BCE e dal Governo USA, oltre che all’accordo al fotofinish raggiunto tra UE e Regno Unito - che contiene le basi per quelli che saranno i rapporti tra i due blocchi dal 1 gennaio 2021, data ufficiale di uscita degli Inglesi dall’Europa - possiamo osservare come i mercati finanziari abbiano registrato sull’anno, performance di tutto rispetto (tabella 1). Riepiloghiamo le previsioni macroeconomiche e le previsioni sui mercati finanziari per il nuovo anno. Prospettive 2021 Sino a quando la crisi sanitaria non sarà completamente superata, il recupero a breve termine dell’economia continuerà ad essere alla mercé dei movimenti erratici del virus, che impongono chiusure e riaperture a singhiozzo delle economie. Nelle proiezioni di base – che prevedono entro il primo semestre una quasi completa riapertura delle economie grazie alla distribuzione di un vaccino efficace - il

Economia e mercati, l’outlook del nuovo anno di Denis Manzi, CFA, CIPM

Banca di San Marino, cosa aspettarsi nel 2021 Ci sarà un recupero “ciclico”, ma i rischi rimangono “a ribasso” Tabella. 1: performance. Fonte: elab. BSM su dati bloomberg Fonte: elaborazione BSM su dati bloomberg. Price return per indici azionari, total return per indici obbligazionari

Grafico 1: PIL mondo, paesi sviluppati ed economie emergenti. Fonte: Elab. BSM dati IMF

Grafico2: confronto tra il prezzo effettivo dell’oro e il prezzo stimato da un nostro modello basato su un’analisi di regressione (R-quadro della regressione=0,73) tra il prezzo dell’Oro edi tassi reali decennali in USA. Fonte: elaborazione BSM (28/12/2020)

Tabella 2: Performance in valuta locale stimate per le principali categorie di investimento

2021 sarà un anno di recupero ciclico, sebbene i rischi rimangano purtroppo al ribasso. La crescita dovrebbe attestarsi anno su anno a livelli decisamente superiori a quelli potenziali sebbene non vi sarà un recupero totale di quanto perso nel 2020 e pertanto il trend di crescita rimarrà sotto a quello potenziale (grafico 1). Tale scenario andrebbe visto in ottica positiva dato che non vi sarebbe un surriscaldamento che causerebbe aumenti dei livelli inflativi tali per cui le banche centrali potrebbero essere indotte a togliere il piede dall’acceleratore.

I mercati finanziari Tassi di interesse sotto-zero sulle attività con basso rischio, spreads di credito compressi, valutazioni dei mercati azionari elevate: è questa la situazione con cui inizieremo il 2021. Dopo un anno così strano come il 2020, sarebbe sicuramente auspicabile poter ritornare a navigare in un contesto più regolare e non dettato da eventi marcatamente esogeni, come una pandemia. Purtroppo dovremo ancora fare i conti con andamenti erratici e guidati in larga parte più dal sentiment e dal posizionamento, rispetto ai fonda-

mentali. Di seguito una panoramica delle aspettative. Mercati azionari I nostri modelli che considerano: il tasso di rendimento dei dividendi, la crescita reale degli utili, la crescita dovuta all’inflazione e l’espansione/ contrazione dei multipli per calcolare i rendimenti attesi degli indici azionari, segnalano uno scenario base di performance tendenzialmente positive, con però uno spazio di downside importante. I settori più ciclici ed i finanziari – che beneficiano di curve dei tassi di interesse più ripide -

potrebbero giovare di una riapertura economica maggiore di quanto attualmente previsto. Una cosa è sicura: visti i livelli elevati delle valutazioni, sarà fondamentale il perdurare di tassi di interesse reali estremamente contenuti, in quanto diversamente si registrerebbe una contrazione dei multipli. Obbligazioni governative Le obbligazioni governative prive di rischio di credito hanno ormai da tempo rendimenti a dir poco miseri, ma anche nel 2020, hanno dimostrato di essere ancora in grado – sebbene in misura inferiore rispetto al passato – di fornire decorrelazione rispetto alle classi di investimento più volatili, specialmente nelle fasi di estrema negatività. Le principali banche centrali, dopo essere state costrette a spingere il piede sull’acceleratore per contrastare gli effetti della pandemia, non faranno mancare il loro supporto anche nei prossimi anni e pertanto i tassi di interesse, a livello aggregato, non dovrebbero entrare in un trend di rialzo duraturo, sebbene potrebbero esservi dei periodi di volatilità, che però si rivelerebbero interessanti per inserire in portafoglio carta di qualità a tassi di interesse dignitosi. Infatti, un rialzo eccessivo dei tassi, andrebbe a riverberarsi praticamente su tutte le classi di investimento, il che innescherebbe un circolo vizioso per cui tassi alti causerebbero cali dei mercati creditizi ed azionari, che di conseguenza richiederebbero nuovi interventi delle banche centrali che farebbero scendere nuovamente i tassi! Indipendentemente dal livello dei tassi di interesse, una parte di portafoglio andrebbe comunque investita negli stessi, sia in ottica di diversificazione sia come hedging delle componenti più volatili di portafoglio, grazie alla scarsa correlazione con esse, soprattutto in fasi di risk-off. Obbligazioni corporate Dopo un 2020 che ha fatto registrare tra febbraio e marzo

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movimenti di allargamento degli spread importanti, gli interventi delle istituzioni centrali, uniti alla spasmodica ricerca di rendimento da parte degli investitori, hanno riportato i valori non lontani da quelli di inizio 2020, che a livello assoluto sono piuttosto compressi. Considerati i livelli di partenza, crediamo che il 2021, salvo nuovi eventi recessivi o comunque esogeni, possa rivelarsi, sui 12 mesi, un anno di stabilità a livello di spread di credito ma, nel corso dell’anno, non sono da escludere periodi di volatilità, dovuti sia al contesto macro sia a difficoltà di singoli emittenti o settori. Riteniamo opportuno rimanere su meriti creditizi elevati all’interno della stessa asset class (BBB+/A- su investment grade e BB/BB+ su High Yield). A livello di settore appare interessante quello finanziario, sia per quanto riguarda il debito senior (preferred e non-preferred) sia per quello subordinato Tier2 o Additional Tier 1. Le banche infatti, se nella crisi del 2007-2008 erano state il problema, dopo anni di rafforzamento patrimoniale sono ora uno degli anelli più forti dell’economia. Tasso di cambio EUR/USD Il Dollaro Americano appare sopravvalutato contro EUR rispetto ai fondamentali in ottica di medio periodo, mentre appare leggermente sottovalutato nel breve periodo se guardiamo al differenziale reale della parte breve delle rispettive curve governative. Facendo una media tra i due parametri (1,37 ed 1,15), il tasso di cambio “fair” si attesta in area 1,26. Essendo attualmente il tasso di cambio EUR/USD attorno ad 1,21-1,22 ci attendiamo per il 2021 una certa debolezza della moneta Americana. Non va dimenticato comunque, che il Dollaro Americano costituisce un bene rifugio e pertanto fornisce un hedging naturale agli attivi rischiosi nei momenti di negatività di mercato. Il prezzo dell’oro Il prezzo dell’oro appare leggermente sopravvalutato rispetto ai fondamentali (grafico 2). Una cosa importante da considerare è però che, qualora i tassi decennali reali USA attualmente vicini allo zero dovessero calare, ad esempio a causa di un aumento dell’inflazione, il prezzo dell’oro potrebbe registrare un incremento. L’oro è sicuramente un asset da tenere in considerazione in ottica di diversificazione di portafoglio, specialmente per proteggersi da una diminuzione dei tassi di interesse reali.


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di Daniele Bartolucci

“Il 2021 è già l’anno del vaccino e grazie ad esso forse riusciremo finalmente a metterci alle spalle la pandemia che ancora sta bloccando tutto il mondo. Ma per San Marino deve essere anche il momento della ripartenza e delle riforme che da troppo tempo il Paese attende”. È su questo binario che la Presidente ANIS, Neni Rossini, vede muoversi l’anno appena iniziato, consapevole della portata delle due grandi sfide che vanno affrontate da subito, “perché c’è un’emergenza sanitaria, ma c’è anche un’emergenza economica che rischia di fagocitare tutto e tutti se non verranno prese le giuste contromisure”. La parola “emergenza”, dunque, non è scomparsa con il 2020 dal calendario? “Purtroppo no e, anzi, stiamo affrontando una nuova ondata di contagi che molti non avevano previsto. Per questo motivo diventa ancora più urgente avviare una campagna vaccinale che ci permetta, nel più breve tempo possibile, di entrare in una fase più sicura per la salute delle persone e con meno restrizioni per tutti, imprese comprese”. Molti Paesi, seppur con molte difficoltà, l’hanno già avviata. Perché San Marino non l’ha fatto? “Le motivazioni che sono state fornite tengono conto di

S tatistica

E conomia

Le urgenze: “Mettere in sicurezza il Bilancio dello Stato e il sistema bancario, le pensioni, l’IVA. E

“Il 2021 è l’anno del vaccino, ma

La Presidente ANIS, Neni Rossini: “L’emergenza sanitaria non è ancora finita, ma il vacc i problemi che San Marino aveva già prima della pandemia: per questo chiediamo al Go diverse dinamiche, la prima delle quali è ovviamente che la Repubblica di San Marino deve in qualche modo fare da sola, non facendo parte dell’Unione Europea. Sappiamo degli incontri e del recentissimo accordo con l’Italia e siamo fiduciosi si possa ottenere un sostegno importante, così come è stato durante la primavera scorsa. D’altronde nessuno può avere interesse a mantenere una situazione a rischio all’interno dei propri confini e inoltre il nostro fabbisogno di vaccini per coprire tutta la popolazione sammarinese è davvero esiguo per quantità. Riuscire ad effettuare la vaccinazione di una grande parte della popolazione in tempi brevi ci permetterebbe di poter avere una gestione interna più flessibile della pandemia, considerando anche la nostra impossibilità di accedere alle risorse a fondo perduto per esempio dell’Unione Europea. Molto, però, di-

pende dalle relazioni diplomatiche ed è questo il momento di mettere alla prova la bontà dei rapporti bilaterali”. Il vaccino e l’imminente cura potranno cambiare quindi la situazione? “Certamente a livello globale l’impatto sarà enorme. Nessuno potrà mai dimenticare la tragedia portata dalla pandemia con il suo carico di vittime, l’isolamento del lockdown, lo smarrimento, la sofferenza, i lugubri bollettini giornalieri che ci hanno messo di fronte ai significati più intimi dell’esistenza. E d’altro canto non possiamo sapere se e quanto si potranno compensare i danni subiti dall’economia. Il mondo che conoscevamo è stato profondamente segnato da questa esperienza e molte cose sono cambiate, alcune probabilmente per sempre. Altre, invece, dovranno essere ridisegnate per soddisfare nuove esigenze e, questo l’auspicio,

Nel confronto anno su anno, a novembre già perse 100 imprese rispetto al 2019 In un anno la Repubblica di San Marino ha perduto oltre 100 imprese, questo il risultato più evidente di una crisi economica che, anche a causa dell’impatto Covid, si fa sempre più forte. È quanto emerge dall’anteprima del bollettino di Statistica dell’UPECEDS che nei giorni scorsi ha pubblicato i numeri di novembre 2020: rispetto a 12 mesi prima il “saldo” è passato da 5.026 a 4.912 aziende. Le forze di lavoro Nel complesso si contraggono, sempre rispetto al novembre 2019, le “Forze di Lavoro” (la somma dei dipendenti, degli indipendenti e dei disoccupati), che sono scese da 23.119 a 22.743 unità. Nello specifico, i dipendenti sono passati da 20.137 agli attuali 19.891, gli indipendenti da 1.707 a 1.641 e i disoccu-

FIXING FIXING- Anno - AnnoXXIX XXII- -n.1 n.22 - Venerdì - Venerdì 156Gennaio Giugno 2021 2014

pati da 1.275 a 1.211. Il settore privato In calo quasi tutti i “settore”, con le “Attività Manifatturiere” che hanno fatto registrare una contrazione di 21 unità (da 525 a 504) e le “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” di 38 unità (da 1.003 a 965). In controtendenza invece i “Servizi di Informazione e Comunicazione” - a novembre 2019 erano 192, a12 mesi dopo 196 e “Istruzione”. Quest’ultimo settore ha registrato una crescita di 10 unità (da 28 a 38). I lavoratori dipendenti del Settore Privato per ramo di attività economica sono in territorio negativo, scendendo da 16.345 di novembre 2019 ai 16.193 di novembre 2020. In questa “classifica” emerge però un dato: a fronte di una robusta diminuzione

di imprese manifatturiere operative, il settore è riuscito a limitare i danni sotto il profilo dell’occupazione: a novembre 2019 contava 6.527 lavoratori, 12 mesi più tardi invece 6.518. Diminuiscono poi i lavoratori frontalieri: al 30 novembre 2020 erano 6.108 quando 12 mesi prima erano invece 6.342. Il settore pubblico Segno meno anche per i lavoratori dipendenti del settore Pubblico allargato per Ente di appartenenza, passati da 3.792 a 3.698. Il turismo Sono proseguite anche a novembre 2020 le difficoltà degli afflussi turistici, che hanno visto dimezzato il totale dei visitatori (da 71.595 a 36.849). Un dato su tutti: il numero di pullman e corriere è passato da 272 a 2. Alessandro Carli

anche nuove buone pratiche, come ad esempio la digitalizzazione di diversi servizi che riduce costi, spostamenti e rischi. Ma fino a quando il virus potrà circolare saremo comunque bloccati in questa fase, oscillando tra zone arancioni, gialle o rosse. Prima si bloccherà il virus, prima potremo tornare a una vita normale e completare anche le ulteriori necessarie trasformazioni”. Sparito il virus, però, non spariranno anche gli altri problemi, giusto? “Questo è l’altro fondamentale aspetto su cui ANIS si è battuta durante tutto il 2020: l’emergenza economica che ci troviamo ad affrontare non è causata solo dalla pande-

T rasporti

mia, ma ha origini precedenti e molto profonde. Il Bilancio dello Stato non era in salute nemmeno un anno fa e il debito pubblico aveva già dimensioni preoccupanti, tanto che da anni si parlava di un finanziamento esterno per reperire risorse aggiuntive. Alcuni settori economici in particolare sono stati colpiti duramente dalle restrizioni agli spostamenti – come il turismo e il commercio – ma l’economia sammarinese in generale sta attraversando difficoltà da diversi anni. Lo stesso comparto manifatturiero, che rappresentiamo, ha ottenuto mediamente risultati positivi nel quadriennio, come emerge dal nostro Osservatorio, ma non vale per tutti

i settori e comunque l’industria e altri importanti comparti avrebbero potuto fare molto di più se non avessero dovuto subire tutte le carenze del nostro sistema”. Il finanziamento esterno, però, ancora non si è concretizzato, eccezion fatta per il prestito ponte da 150 milioni di euro. “Purtroppo le condizioni di mercato non sono certamente favorevoli a San Marino, ma penso che alla base non vi sia un pregiudizio nei confronti del nostro Paese, piuttosto alcuni dati di fatto: i numeri del nostro Bilancio, l’esagerata spesa corrente e la mancanza di una seria pianificazione per lo sviluppo economico – tutte questioni che

Attivato il servizio di pagamento online della tassa di circolazione dei veicoli Il Direttore della Funzione Pubblica e la Direzione della U.O. Ufficio Registro Automezzi e Trasporti, rendono noto che è attivo sul Portale della Pubblica Amministrazione l’applicativo che consente il pagamento della tassa di circolazione dei veicoli iscritti nel Registro immatricolazione veicoli dell’Ufficio Registro Automezzi e Trasporti. Per accedervi è sufficiente effettuare la registrazione, o il login qualora in posses-

so delle credenziali, al sito www.gov.sm alla voce “Ufficio Registro Automezzi e Trasporti – MOTO”. Se nuovi utenti del servizio specifico, dopo il login si dovrà richiedere e richiedere l’attivazione del servizio “MOTO” alla voce “Richiesta nuovo servizio” sulla colonna di sinistra, selezionandolo nel menu a tendina fra i servizi per il cittadino. In seguito all’ingresso, per effettuare il pagamento sarà sufficiente selezionare

in “MOTO Servizi Internet” l’opzione “Veicolo/ Pagamento online tassa di circolazione” e procedere con l’inserimento delle categoria e targa di immatricolazione del veicolo desiderato. Si tratta quindi di un nuovo servizio telematico per facilitare l’utenza che non dovrà più effettuare in presenza il pagamento dilla tassa di circolazione, in un’ottica di un progressivo trasferimento di servizi su piattaforma telematica.


E conomia

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il nuovo debito venga investito nello sviluppo economico”

anche delle riforme”

cino potrà cambiare le cose. Sparito il virus, restano overno e a tutto il Paese di agire con determinazione”

ANIS ha sollevato da tempo – portano qualunque prestatore ad allontanarsi o, nel caso migliore, ad alzare il prezzo. In linea di principio, da imprenditori conosciamo bene l’utilità e il potenziale positivo e costruttivo del debito, perché è normale per le aziende sane utilizzare finanziamenti per realizzare i propri investimenti. Ma si tratta appunto di investimenti, con obiettivi chiari e consapevolezza di come ripagarli, e se non ci si presenta con i conti in regola e un piano di sviluppo che garantisca il rimborso del prestito, nessuna banca, fondo o privato investitore accetterà mai di mettere a rischio i propri capitali. Lo stesso vale per lo Stato che – è evidente – non ha fatto quanto necessario per migliorare la sua reputazione finanziaria, come dimostrano i vari downgrade subiti negli ultimi anni da parte delle maggiori agenzie di rating mondiali”. Cosa avrebbero dovuto fare questo Governo e quelli precedenti? “Le riforme. Sembra una risposta semplice e ripetitiva, in effetti lo ripetiamo da anni. Da troppi anni possiamo dire, basta leggere il libro dei 75 anni di storia dell’ANIS appena pubblicato per rendersi conto di quanto ritardo sia stato accumulato. Di interventi da fare ce ne sarebbero tanti, ma basterebbe focalizzarsi solo su alcuni di essi, quelli prioritari che hanno un impatto enorme su tutto il

sistema, in termini di risultati positivi se portati a compimento, sia di ulteriori danni che ne deriverebbero se non effettuati. La messa in sicurezza del Bilancio dello Stato, ad esempio, si può basare su una sana, determinata spending review che renda la Pubblica Amministrazione più efficiente e, come ci invita a fare da tempo il programma Doing Business della Banca Mondiale, anche un volano per l’economia, togliendo burocrazia e costi alle imprese. Ma non basta risparmiare e ottimizzare le risorse, perché sappiamo quanto impattino sul Bilancio anche altre riforme strutturali come quella delle pensioni, che è improcrastinabile. Così come la messa in sicurezza del sistema bancario, che ancora oggi blocca tutto il resto: è prioritario costruire una soluzione perché possa tornare appieno al suo ruolo di sostegno allo sviluppo delle imprese, che è la strada maestra per rilanciare tutto il sistema. Sviluppo che non può prescindere dal miglioramento dell’interscambio commerciale con l’introduzione, che auspichiamo imminente, della fatturazione elettronica, a cui si deve finalmente accompagnare il passaggio ad un sistema IVA per le imposte indirette. Lo stesso dicasi per il nuovo Piano Regolatore Generale che dovrà disegnare le traiettorie, se vogliamo anche fisiche, di questo nuovo sviluppo, con un impatto concreto sull’edilizia e tutto l’indotto che questa può trainare. Purtroppo i nostri continui appelli ad avviare le riforme prioritarie non hanno ancora fatto breccia nei vari Governi che si sono susseguiti nel tempo, ma siamo convinti che la pandemia abbia ancora di più messo a nudo queste problematiche e si possa quindi intervenire quanto prima, anche per rendere sostenibile un eventuale indebitamento da centinaia di milioni di euro come previsto”. Il Governo è infatti convinto di poter portare a casa l’operazione collocamento: come utilizzare al meglio queste risorse?

“I titoli di debito fino a 500 milioni di euro, di cui sembra verrà collocata solo una quota da 300 milioni, servirà invero a ristrutturare in parte il debito attuale, mentre l’altra quota – è stato detto – andrà a

finanziare gli interventi prioritari. A questo si aggiunge il prestito ponte da 150 milioni di euro, da restituire quindi tra pochi mesi. Al di là delle cifre, la sostanza non cambia: sono risorse che devono essere investite in progetti reali e credibili, utili a innescare la ripresa economica e a garantire che in futuro non si riverifichi una situazione di così grave dissesto. È chiaro comunque che se dovessero rendersi necessarie nuove risorse per investimenti seri e di prospettiva come le grandi opere pubbliche, lo Stato dovrà essere in grado di rimborsare i prestiti a interessi sem-

pre minori, ed è per questo che le riforme sono indispensabili”. È un messaggio rivolto al Governo? “Al Governo in particolare, ma anche al Paese come comunità, affinché tutti lavorino uniti per lo stesso obiettivo, evitando di bloccare o rallentare le iniziative più urgenti. Con l’Esecutivo abbiamo avuto nei mesi scorsi una serie di incontri per condividere le nostre preoccupazioni, rinnovare la disponibilità al confronto sui vari aspetti delle riforme e a dare tutto il nostro massimo contributo per realizzare gli interventi

migliori possibili. Purtroppo dobbiamo constatare che non ci sono stati grandi passi in avanti, per questo chiediamo con ancor più forza al Governo di attivarsi nella direzione delle riforme ed essere efficace: tutto il Paese deve avere più consapevolezza dell’urgenza che abbiamo di fronte e ognuno deve sentirsi responsabile della costruzione dei cambiamenti a cui siamo chiamati, perché in molti casi non saranno né semplici né indolori. Una cosa è certa, però, il tempo dei litigi e della difesa dei piccoli interessi è finito: il 2021 deve essere l’anno delle riforme”.


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In attesa di una normalizzazione sanitaria e con l’obiettivo di rilanciare il comparto turistico, piegato dall’emergenza Covid, il Titano ha lanciato il “Voucher Vacanza San Marino”: tre pernottamenti presso le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere sammarinesi aderenti all’iniziativa, con un pernottamento a carico dell’Ufficio del Turismo, uno a carico dell’operatore e uno a carico del cliente. L’offerta “Voucher Vacanza San Marino” può essere acquistata a partire dall’avvio operativo della misura di incentivazione sino al 31 maggio 2021 e il cliente potrà usufruirne fino al 9 gennaio 2022: tali termini potranno essere eventualmente prorogati dal Congresso di Stato. Le offerte dovranno prevedere tariffe per i pernottamenti, con eventuale trattamento comprensivo di colazione. Qualora il periodo di permanenza fosse maggiore di tre pernottamenti, non sarà possibile cumulare più voucher, quindi rimane a carico dell’operatore e dell’Ufficio del Turismo un solo pernottamento per ciascuno. L’Ufficio del Turismo individuerà “un soggetto attuatore della misura di incentivazione che avrà il compito di supportare le strutture ricettive, soprattutto quelle sprovviste di portali di booking on-line, a promuovere e finalizzare l’attività di vendita dell’offer-

T urismo

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Una sarà “a carico” dell’Ufficio del Turismo, una dell’operatore e una invece dei turisti

Tre pernottamenti scontati per “rilanciare” la meta Titano Il cliente può usufruire di “Voucher Vacanza San Marino” sino al 9 gennaio 2022 ta promozionale; monitorare le attività di vendita da parte delle strutture ricettive aderenti all’iniziativa dando periodico riscontro all’Ufficio del Turismo; distribuire le risorse destinate agli incentivi per le strutture ricettive messe a disposizione dall’Ufficio del Turismo, al fine di coprire i costi del pernottamento a carico della parte pubblica, in base ai criteri e tempistiche preventivamente definite”. Per l’attività di divulgazione dell’iniziativa verrà utilizzato il sito www.visitsanmarino.com. È tuttavia consentito a tutte le strutture partecipanti e al soggetto attuatore promuovere l’iniziativa ai fini della vendita del “Voucher Vacanza San Marino” attraverso i propri sistemi di comunicazione, fatto salvo l’utilizzo del layout/format che verrà ideato nell’ambito della campagna di comunicazio-

ne. Le modalità operative circa l’attività pubblicitaria verranno successivamente definite dall’Ufficio del Turismo. Ai sensi dell’articolo unico, comma 2, del Decreto – Legge 22 dicembre 2020 n.220 il plafond a copertura degli incentivi trova imputazione sul cap. 1-7-4040 “Promozione turistica, marketing e comunicazione” ed è deliberato dal Congresso di Stato. Gli incentivi erogati non potranno superare la soglia stanziata, salvo ulteriori deliberazioni di spesa integrative senza le quali la promozione si intenderà conclusa. È altresì stanziato un plafond specifico per gestire eventuali “riprotezioni” a favore di clienti, sempre tramite il soggetto attuatore, in caso di fallimenti o chiusure di strutture presso le quali siano stati prenotati i “Voucher Vacanza San Marino” che non si siano potuti utilizzare. AC

L ’analisi di Enrico Gaudenzi

Soft skills, “misure liquide” per affrontare la fase pandemica e agire nel momento giusto

Per Zygmunt Bauman “la modernità è la convinzione che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”. Questo per il sociologo polacco è il significato di società liquida. In campo economico aziendale il concetto rispecchia in maniera cristallina come va gestita l’analisi dei dati quando ci si pone di fronte ad un futuro non ciclico. Per un’azienda in preda all’incertezza di una pandemia in corso, la strada maestra è un cambiamento guidato dalla visione dell’imprenditore e reso possibile dalle skills della sua squadra. Le attualissime “soft skills” sono le competenze trasversali cioè quelle abilità di agire risultato di apprendimenti, conoscenze, atteggiamenti

ed esperienze. Sono comportamenti acquisiti nel tempo, influenzati da motivazioni interne ed esterne legati a talenti innati e a caratteristiche personali: capacità di prendere la decisione giusta, pensiero critico, empatia, autonomia, autostima, etica e valori ne sono un esempio. San Marino, come l’Italia, proce senza sosta verso una società sempre più volta allo studio del dato che consenta di dare risposte il più possibile centrate per la crescita. Le capacità tecniche e professionali apprese attraverso la formazione e programmi educativi (Hard Skills) sono fondamentali, ma non quanto queste conoscenze integrate con le competenze comportamentali (Soft Skills) che oggi sono sempre di più “liquide”. Saper agire nel momento giusto seguendo intuito e conoscenza. Cambiare rotta senza creare perdita di efficienza. Lo Smart Working legiferato ha reso possibile capire se l’autoorganizzazione del lavoro può essere produttiva. E’ diventato fondamentale pianificare gli investimenti,

stimare i costi fissi operativi per immaginare quanto costerà nel day to day management “la macchina impresa” visto che sono uscite che non danno possibilità di recupero e che non dipendono dalle vendite, simulare il margine medio complessivo dell’azienda e il livello di ricavi necessari per coprire i costi fissi stimati. Indispensabile modellizzare il capitale circolante netto: analizzare i crediti verso clienti e i debiti verso fornitori e creare un modello che rispecchi la realtà e ci faccia capire se mensilmente siamo liquidi e che alternative abbiamo se non lo siamo. Aggregare il conto economico per mostrare in poche righe i nostri margini. Pianificare la monofase su base mensile per far fronte alle necessità di avere più o meno scorte. Tutte casistiche che dimostrano quanto le Soft Skills possano essere misure liquide. Enrico Gaudenzi

(Chief Financial Officer per primarie aziende industriali e di servizi, già docente di Matematica finanziaria per l’Università di Bologna)


Com’era visto il Monte 400 anni fa Un acquerello di Fiorenzo Mingucci del 1626 ha “fermato” la “parte alta” Repubblica di San Marino Maria Antonietta Bonelli: “Una visione della città guardata e protetta e un nucleo abitativo raccolto” Oggi è tutto facile e veloce: smartphone, macchine fotografiche digitali, droni, eccetera. Ma ieri, o l’altro ieri, com’era visto e rappresentato il Monte Titano? Nel 1990, per Flaminio Mainardi Editore, sono state pubblicate “Cinque stampe di San Marino tra il Seicento e l’Ottocento” sulla prestigiosa carta “Rusticus” delle Cartiere Miliani di Fabriano (Italy). La prima è un acquerello di Fiorenzo Mingucci del 1626 e proviene dall’Archivio Segreto Vaticano – Codice Barberiniano Latino. Un autore quasi sconosciuto, Mingucci. Si sa che era pesarese e che lavorò molto anche nell’entroterra, quindi a Urbino. Il sito www.lavalledelmetauro.it racconta che visse “fra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento” e che “è immeritatamente rimasto una figura di secondo piano nel panorama artistico del tempo, nonostante i positivi giudizi espressi dai suoi contemporanei. Varie fonti lo ricordano, infatti, come ‘pittore di quadrerie’ (Lanzi, 1809, p. 135), ‘bravo disegnante’ (Malvasia, 1678, p. 447), o ne esaltano ‘l’egregio valore’ (Bonamini, 1996, pp. 97 e 118) e le abilità di ‘miniatore, pittore paesista e di figure, incisore all’acquaforte bravissimo’ (Vaccaj, 1922-23, p.452). Sconosciuta la data di nascita, essa viene riferita, sulla base esclusiva di alcune notizie indirette (Allegretti, 1996, pp. 46-47), allo scorcio del XVI secolo. Tanto più che egli doveva vantare una esperienza artistica già consolidata nella primavera del 1621 quando, insieme ad altri artisti locali,

decorò gli archi trionfali allestiti a Pesaro per festeggiare le nozze di Claudia de’ Medici e Federico Ubaldo Della Rovere, unico figlio del duca urbinate Francesco Maria II, premorto al padre due anni dopo in circostanze misteriose (Macci, 1622, pp. 1 Bonamini, 1996, pp. 118-12 Vaccaj, 1922-23, p.453; Brancati, 1985, pp. 320-321)”. L’abilità professionale e l’apprezzamento riservato a Mingucci “traggono comunque ulteriore conferma dalla collaborazione a Roma, nel periodo 1625-1627, con il famoso pittore Giovanni Lanfranco, gravitante nell’orbita barberiniana, impegnato ad affrescare la cupola di S. Andrea della Valle”. Che si tratti proprio di lui lo conferma una data precisa.

“Il manoscritto Barberiniano Latino 4434, reca il significativo titolo ‘Stati, Dominii, Città, Terre e Castella dei Serenissimi Duchi e Prencipi Della Rovere’ e comprende carte e vedute di centri del Ducato di Urbino, ritratti con raffinata eleganza ‘dal naturale’ a penna, acquerello e tempera. La dedica, datata 2 aprile 1626, lo qualifica come un omaggio offerto al papa Urbano VIII (Maffeo Barberini) vivamente interessato a riannettere alla Santa Sede lo Stato roveresco”. L’acquerello “sammarinese” si caratterizza per una “dimensionalità” quasi verticale e per una zoomata sulle Tre Torri, tutte impreziosite da una piuma. La veduta sembra “presa” dal lato Monte Carpegna (sul

fondale difatti non si notano le montagne ma la pianura e

quindi la Riviera romagnola) e si focalizza sulla “parte al-

ta” della Repubblica. La prospettiva e le distanze non sono pienamente rispettate, ma non è un fattore così importante: più interessante è capire come era dislocata l’urbanizzazione. Sulla sinistra, sotto la Prima Torre, spicca la Basilica del Santo mentre in basso si può notare la Porta di Città. Alla base del Monte una cinta muraria che termina, in basso a destra, con una bussola. Sotto la Seconda e la Terza Torre il “verde”, quindi le piante, quasi “terrazzate”. Scrisse Maria Antonetta Bonelli su questa stampa: “Mostra una visione della città, guardata e protetta da buona difesa edificata sull’alto delle torri, e di un nucleo abitativo raccolto. Il tutto inserito in un paesaggio naturale, solenne e maestoso, nel quale è determinante l’influenza dell’uomo che lo ha abitato e trasformato”. Alessandro Carli


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S peciale Cultura

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Il fotografo Simone Maria Fiorani: “C’è l’idea di una replica già in estate”

“Libro sospeso”, letture da far leggere agli altri Più di trecento persone all’evento dell’Associazione Don Chisciotte Socialità, arte e cultura si sono incontrate “a cerniera” tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 a Serravalle. L’Associazione Don Chisciotte – che vede Elena Barulli nel ruolo di Presidente ed Angelica Bezziccari di Vicepresidente l’ha chiamato “Libro sospeso” ed è, in estrema sintesi, quello che accade per il book crossing: si porta un volume e se ne prende un altro. Un progetto apparentemente “fuori dal tempo” (in piena era digitale, il cartaceo sembra quasi anacronistico) ma che in realtà sottolinea l’importanza della matericità tra lettore e carta. Ovviamente siamo andati di persona a “vivere” questo “Libro sospeso”. Con una “chicca” però, quella cioè

di “fermare” l’incontro attraverso un paio di fotografie scattate da Simone Maria Fiorani: soggetti e libri preferiti in primo piano, sul fondale

invece le pagine de “La boutique del mistero: 31 storie di magia quotidiana” di Dino Buzzati. Le immagini successivamente sono state stampa-

C onsorzio Terra di San Marino

te ed esposte sui muri dello spazio (ma anche “postate” sulla pagina Facebook dell’Associazione Don Chisciotte e su quella del fotogra-

fo, oltre che su Instagram). Fotografie che possono essere acquistate con un’offerta libera (per info: info.donchisciotte@gmail.com o simonefiorani@gmail.com). Il progetto si è concluso nei giorni scorsi, visto il successo (in meno di un mese hanno partecipato oltre 300 persone; il 7 gennaio, quando siamo andati noi, c’era la fila di fuori) però facilmente verrà replicato. Simone Fiorani conferma: “L’idea è quella di proporlo all’aperto con la bella stagione, forse in piazza a Serravalle”. Tra l’inverno e l’estate inoltre potrebbe “partire” un evento simile dedicato alla musica, ai cd in particolare. “In un momento in cui la cultura, nel senso più ampio del

La dolcezza dell’inverno: assieme a Roberto Guidi andiamo a scoprire tutti i segreti del “Casatello”, dalla preparazione ai tempi di cottura sul fuoco

“È una ricetta tipica del territorio che si è sempre fatta durante l’inverno. Quella di ‘casa’ è stata tramandata dalla mia nonna a mia mamma e poi è arrivata sino a me: mi sono messo in cucina e, ingrediente su ingrediente, ho messo ‘le mani in pasta’. I motivi? Sicuramente per non perdere questa ‘preziosa conoscenza’ ma anche perché, lo ammetto, è un dolce che mi piace molto”. Roberto Guidi ci accoglie nella sala della sua dimora, a Corianino. Il caminetto è acceso, fuori intanto inizia a scendere qualche fiocco di neve. Il clima ideale per parlare del “Casatello” (o “Cacciatello”, o ”Casadello”, anche il nome cambia da Castello a Castello) anche perché, ammette lo stesso Roberto, “per farlo a regola d’arte richiede parecchio tempo, anche tre ore. E l’inverno, con il freddo e le giornate più corte, si ‘presta’ bene alla sua preparazione”. Roberto sorride quando parla di questo dolce. È la certezza “non detta” che è delizioso. Si alza, si avvicina

al camino. Guarda il fuoco. E svela gli ingredienti. “Latte intero, se poi è appena stato munto è ancora meglio. Ovviamente va bollito. Poi ci vogliono le uova, possibilmente nostrane, lo zucchero e i chiodi di garofano. La ricetta di famiglia prevede anche le bucce di limone e

di arancia. Mia nonna e mia mamma preparavano due recipienti: in uno veniva messo l’impasto, nell’altro l’acqua per la cottura a bagnomaria”. Il camino strepita. “Il ‘Casatello’ viene cotto nel camino oppure in una stufa a legna. Si prende un mestolo e si gira

lentamente per evitare che, come si dice, ‘si attacchi sotto’. Questo ‘difetto’ comporta la formazione di alcuni grumi che ‘rovinano’ il dolce. Quando raggiunge una certa densità, si ‘filtra’ l’impasto attraverso uno scolapasta: questo passaggio serve per eliminare i chiodi di garofano

e le bucce degli agrumi”. Dopo questa “purificazione”, il “Casatello” è quasi pronto? Non proprio. “Si versa il tutto in uno stampo – come quello per i budini – e si mette in forno a 100 gradi. Quando ‘stringe’ lo tolgo dal forno e faccio una serie di incisioni. Poi lo si fa raffreddare:

termine, è stata la prima a essere sacrificata in favore di ‘attività essenziali’ – raccontano gli organizzatori -, noi pensiamo invece che anche la cultura sia un bene essenziale da tutelare e promuovere in tutti i modi. Per questo il luogo del ‘Libro sospeso’ è esso stesso uno ‘Spazio sospeso’, un piccolo regalo simbolico per la collettività dove poter fermarsi qualche momento a leggere, pensare e dialogare. L’obiettivo quindi è quello di riprendersi gradualmente ma con decisione tutto il tempo e la bellezza che la pandemia ci ha sottratto, per tornare a promuovere il concetto di comunità in un periodo in cui ce n’è invece bisogno più che mai”. Alessandro Carli

Rubrica periodica a cura del Consorzio Terra di San Marino tel.(00378)0549-902617 Fax.(00378)0549-906278 mail to: consorzioterradisanmarino@ omniway.sm

quando raggiunge uno stato solido è pronto”. Nella famiglia Guidi la nonna di Roberto, qualche volta, “impreziosiva” il “Casatello”. “Quando ero piccolo la nonna adornata il dolce con il creme caramel” ricorda. Le “variazioni” però non finiscono qui. “In casa - conclude - veniva fatta una sfoglia sottile di acqua e farina che veniva successivamente tirata con il mattarello. Questo ‘foglio’ veniva messo tra l’impasto e il contenitore, sia sulle pareti che sul fondo. Oggi invece spesso si preferisce una carta da forno. Peccato: quella ‘pasta’ dava un tocco in più”.


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William Gladstone: “Se hai freddo ti riscalda, se sei agitato ti rilassa”

Il rito del “tè letterario” in compagnia di un libro Se sono “buoni” sono un binomio ideale per un pomeriggio uggioso di Simona Bisacchi

George Orwell non aveva dubbi, il miglior tè è quello proveniente dall’India o da Ceylon: “Uno si sente più saggio, più coraggioso e più ottimista dopo averlo bevuto”. In un articolo uscito sull’Evening Standard il 12 gennaio del 1946, il prodigioso scrittore di “1984” fornì undici regole ben precise per preparare una piacevole tazza di tè. Un piccolo, minuzioso vademecum che sottolinea quanto il tè sia una questione seria. Soprattutto se abbinato alla lettura. Un buon libro e un buon tè sono un binomio ideale per pomeriggi uggiosi. Un ambíto rifugio per pellegrini della lettura e viaggiatori di pagine. Anche il fumettista statunitense Bill Watterson autore delle straordinarie strisce di “Calvin &Hobbes” dedica attenzione a questo accostamento. Perché Calvin - un bambino di sei anni, dall’immaginazione e simpatia travolgenti - e Hobbes - la sua tigre di pezza, che con lui prende vita, e parla e gioca come se fosse reale - assicurano che “I giorni di pioggia dovrebbero essere passati a casa con una tazza di tè e un buon libro”. Il “rito del tè letterario” non è molto celebre, ma sicuramente molto diffuso e ben rodato. Si inizia con un gesto semplice: metti l’acqua sul fuoco, in un bollitore. Scegli una tazza che ti piace. Va bene anche quel bicchiere di vetro, ma poi devi stare attento a non scottarti. Versa un goccio di acqua calda nella teiera (da non confondere con il bollitore, che è sul fuoco) e muovila

gentilmente, in modo da scaldare le pareti del contenitore. Quando la sentirai tiepida, deposita sul fondo le foglioline di tè. Quale hai scelto? Un delicato tè verde? Un tè nero con olio essenziale di bergamotto? O stai provando un prezioso tè matcha giapponese? Quando l’acqua del bollitore sarà calda, senza arrivare a ebollizione, versala nella teiera, con delicatezza. Lascia riposare qualche minuto e il tè sarà finalmente pronto per essere riversato nella tazza. Se avrai seguito il procedimento con cura, non ci sarà bisogno di usare colini: non uscirà nemmeno una fogliolina. E potrai dedicarti alla

scelta del libro e del luogo dove gustare entrambi. Una poltrona davanti al fuoco soddisferebbe l’immaginario collettivo. Ma anche un grande cuscino sul pavimento o una panca accanto a una finestra si sveleranno perfetti. Curiosare tra le pagine, viaggiare tra le parole, ricercare tra i capitoli sono avventure che l’inverno non può arrestare. E una piccola tazza di tè è un buon compagno di viaggio, perché - come ha sottolineato William Gladstone, primo ministro inglese ai tempi della regina Vittoria “Se hai freddo, una tazza di tè ti riscalda. Se sei depresso, ti rincuora. Se sei agitato, ti rilassa”.

Simona Bisacchi autrice e giornalista freelance, sul nostro giornale cura una rubrica dedicata a libri, letture e lettori, argomenti al centro del suo blog scrittotranoi.blogspot.com

La TOP FIVE di Fixing

1

Crepitio di stelle (Jòn Kalman Stefansson) Iperborea € 17

2

Adesso che sei qui (M. Veladiano) Guanda € 18

3

Il gatto che voleva salvare... (S. Natsukawa) Mondadori € 18

4

Nero su nero (L. Sciascia) Adelphi € 24

5

Emilia l’elefante (A. Paasilinna) Iperborea € 17

Z oom

L’arte nobile e dimenticata della stroncatura Poco meno di 40 libri da evitare con rigore L’avviso è chiaro già dalle prime pagine: “La stroncatura è un genere nobile, connesso alle origini del giornalismo culturale. Non la pratica più nessuno. Perché? Perché in Italia puoi essere (anzi, devi essere) politicamente scorretto, ma non puoi fare il culturalmente anarchico”. Brullo (di cognome) ma tutt’altro che arido. Carsico però, Davide (Brullo) lo è: il liquido delle parole (degli altri, dei VIP dei salotti e dei libri) lo trapassa, e gli scende dentro, a formare stalattiti appuntite e stalagmiti che lasciano segni indelebili. Il suo libro “Stroncature” (Gog

Edizioni, pagine 204, euro 12) è la lama del barbiere: pelo e contropelo ma senza disinfettante né cerotti. “Ogni stroncatura è sempre l’ultima – quella che può stroncarti la carriera. Altrimenti, è un gioco. E l’arte di stroncare non è un gioco – è teatro. Cioè, il luogo dove si muore per davvero, pubblicamente” scrive prima di mettere in fila nel libro alcuni “re e regine” delle vendite (poco meno di 40) - Baricco, Benni, Scalfari, Saviano, Augias, Ferrante, Giordano, Cazzullo – e ridurli a umili pedoni dello scacchiere. Lui sale i gradini e, raggiunta la torre, butta giù autori,

libri e lettori con il badile e il fioretto. Stroncature sonore, cesellate utilizzando una scrittura vivace che fa le capriole con i nomi degli autori, che ha fatto arrabbiare case editrici e scrittori. Un libro che recupera, oggi che tutto è permeato di buonismo alla “Vincenzo Mollica” (tutto bello, tutto fantastico, tutto interessante), la nobile arte della critica. Quello che ci vuole per aprire gli occhi, per capire che anche i giornalisti e i poeti dicono le parolacce. “Stroncature” non è stroncabile, e di questo spero che l’autore mi perdoni. Alessandro Carli



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