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Una volta nella vita
Care samaritane, cari samaritani,
durante l’estate, il vostro impegno è particolarmente richiesto. Che si tratti di gare podistiche, di tornei amatoriali, di feste di paese o di altri eventi. Tuttavia, gli eventi di grande portata a livello nazionale o almeno regionale sono qualcosa di molto speciale. E quando grossi eventi internazionali fanno tappa da noi, la cosa diventa ancora più singolare. Così è stato per i samaritani dei semicantoni di Basilea che, nel cuore dell’Eurovision Song Contest, hanno prestato i loro servizi medico-sanitari; si è trattato di un grosso evento che, probabilmente, si può vivere una sola volta nella vita (vedi articolo da p.6). Ma anche l’impegno profuso in occasione dei Campionati europei di calcio femminile, altro grosso evento dell'estate 2025, rimarrà impresso nella memoria di varie sezioni e associazioni (vedi a p.10).
Durante l’Assemblea nazionale dei delegati svoltasi a Lenzerheide sono stati eletti i sei nuovi membri nel Comitato centrale, l'organo strategico di Samaritani Svizzera. Ve li presentiamo alle pagine 14 e 15 con le diverse motivazioni che li hanno spinti a impegnarsi in questo importante gremio. Inoltre, a pagina 12 vi proponiamo un breve resoconto della citata assemblea e delle discussioni che vi si sono svolte.
Fate del bene e parlatene! È quello che fanno i samaritani, soprattutto nelle giornate a tema dedicate a questo scopo.
Su questo numero, vi mostriamo una rassegna fotografica dell’avvenuta Giornata della buona azione e vi diamo un’anteprima della Giornata mondiale del primo soccorso che si terrà nel prossimo mese di settembre.
A partire da p.24 pubblichiamo varie notizie relative alle assemblee regionali e cantonali, ad esercitazioni particolari e ad altri eventi legati alle vostre associazioni o alle vostre sezioni.
E per rispondere in modo ancora più preciso alle vostre esigenze in materia di comunicazione, abbiamo creato un sondaggio online sulla nostra rivista che vi invitiamo a compilare. Il tutto richiede solo una manciata di minuti; il vostro feedback è prezioso per noi! Con un po’ di fortuna potete vincere uno dei dieci kit di pronto soccorso della Victorinox. Il questionario è disponibile all’indirizzo:
ANITA SIMEON LUTZ Caporedattrice
6 I SAMARITANI ALL’EUROVISION SONG CONTEST
Presentazione
L'associazione dei semicantoni di Basilea (SVbBS) ha prestato con passione e competenza i servizi sanitari durante l'Eurovision Song Contest del maggio scorso.
Abbonamenti, cambiamento di indirizzo: per iscritto all’indirizzo sopra
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4 numeri all’anno
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Foto
Copertina e indice: Aniela Lea Schafroth
Editoriale: Mike Peter
UNA VOLTA NELLA VITA
L’Associazione samaritana dei semi-cantoni di Basilea (SVbBS) ha assicurato con impegno e passione i servizi medico-sanitari in occasione dell’Eurovision Song Contest che si è svolto a Basilea a metà maggio scorso. I samaritani erano impegnati all’interno della St. Jakobshalle e dello stadio Joggeli, dove la sera della finale si sono riuniti oltre 45 000 spettatori e delegazioni da tutto il mondo.
Oltre 60 samaritani sono stati impiegati per 45 giorni all’Eurovision Song Contest di Basilea.
concorso di quest’anno a Basilea, probabilmente sarebbero intervenuti in suo soccorso i samaritani dell’associazione di Basilea. Infatti quest’ultimi erano responsabili dei primi soccorsi nella St. Jakobshalle, cioè dove si suonava per davvero. E non solo durante le due semifinali e la finale, ma anche nei giorni precedenti e successivi. In totale, i samaritani sono stati in servizio per ben 45 giorni.
«Un evento così capita solo una volta nella vita.
Per questo mi è piaciuto molto parteciparvi, nonostante i giorni e le settimane estenuanti.»
Caroline Meyer, direzione interventi
La primissima riunione di preparazione si è svolta all’inizio di gennaio scorso. Caroline Meyer, co-responsabile del coordinamento degli interventi, spiega: «In quell’occasione, lo scopo era quello di definire la portata del nostro impegno e degli interventi. All’inizio, per i servizi medico-sanitari, erano in gioco anche altre sedi di lavoro, ma alla fine la presenza nella sede principale dell’evento era più interessante per noi. In seguito, ovviamente, si è dovuto discutere anche del coordinamento con gli altri addetti alla sicurezza presenti in loco. Le relative interfacce hanno dovuto essere definite con precisione al fine di risultare chiare per tutti in caso di emergenza.»
Restare spontanei e flessibili
È stato grazie a Nemo che l’Eurovision Song Contest (ESC) 2025 è arrivato in Svizzera. Nel 2024, con la sua canzone «The Code», aveva infatti conquistato sia la giuria che il pubblico di Malmö e si era aggiudicato il primo posto per la Svizzera. Ricordiamo l’euforia all’annuncio del punteggio e alcuni di noi ricorderanno anche le immagini di un Nemo felicissimo che abbassa il trofeo di vetro dell’ESC e… lo rompe ferendosi. Così alla conferenza stampa Nemo era arrivato con il pollice fasciato e un trofeo… di rimpiazzo. Se questo fosse accaduto al controtenore austriaco JJ, vincitore del
L’organizzazione e la logistica del personale sono state senza dubbio tra le maggiori sfide dell’operazione. In totale sono infatti state impiegate ben 60 persone, tutti i giorni. C’erano sempre almeno quattro samaritani sul posto 24 ore su 24, e nei giorni principali ce n’erano undici divisi in due turni da mezzogiorno fino a mezzanotte inoltrata. E durante lo spettacolo serale (public-viewing) della finale, allo stadio Joggeli, erano in servizio ben 16 persone. « Abbiamo sempre dovuto essere pronti per affrontare gli imprevisti. Una mattina, ad esempio, gli spazi concordati e previsti per noi non erano disponibili, mentre in un’altra occasione abbiamo improvvisamente trovato una tenda
VIP aggiuntiva sul ‹nostro› piazzale, per cui abbiamo dovuto portare via due dei nostri pazienti.», osserva Caroline Meyer.
«Per fortuna, le nostre attrezzature erano depositate nella vicina struttura della protezione civile», spiega Roger Frey, che ha coordinato l’operazione insieme a Caroline, «quindi, se necessario, potevamo effettuare un intervento.» Un’altra questione
importante legata al grosso evento erano i controlli di sicurezza. Per poter ricevere il badge d’ingresso, tutti i partecipanti hanno dovuto essere scannerizzati con largo anticipo da diverse organizzazioni di sicurezza, dalla Polizia cantonale e persino dalla Fedpol. Inoltre, tutti dovevano passare ogni volta attraverso il controllo dei bagagli, proprio come all’aeroporto. «Tuttavia con noi, ovviamente, i responsabili dei controlli sono stati accomodanti, poiché – ad esempio – per noi lavorare ai servizi medico-sanitari senza forbici sarebbe impossibile», afferma Roger Frey sorridendo.
«L’emergenza più grave era un classico: si vuole finire in fretta e alla fine si diventa disattenti e si commettono imprudenze.»
Roger Frey, direzione interventi
Sebbene la spontaneità era benvenuta fuori dal palcoscenico, tutto ciò che invece era in scena è stato meticolosamente provato e riprovato. «Chiunque pensi che un programma dal vivo sia spontaneo si sbaglia di grosso: ogni passo, ogni movimento, ogni parola è predeterminato. E questo è l’unico modo per sincronizzare un evento come questo. Anche tutti gli effetti speciali, come quelli pirotecnici, sono pianificati ed eseguiti meticolosamente», spiega Meyer. Le emergenze, invece, non sono programmabili e non provenivano dal palco dello spet-
Caroline Meyer e Roger Frey erano responsabili del coordinamento degli interventi di soccorso all’Eurovision Song Contest.
Per fortuna il deposito del materiale si trovava in un rifugio della Protezione civile nelle immediate vicinanze della St. Jakobshalle.
Il controllo degli accessi era meticoloso. I servizi di soccorso sono entrati solo con il relativo badge e dopo la scansione dei bagagli.
tacolo. Le principali chiamate hanno avuto a che fare con casi di disidratazione e di spossatezza. Nei casi più gravi, come coliche renali, collasso circolatorio e fratture alle gambe, i pazienti sono stati affidati ai servizi professionali d’emergenza presenti sul posto e quindi trasportati in ospedale. «Ma l’emergenza più grave si è verificata durante l’ultimo giorno, nel corso dello smontaggio di palchi e strutture. Uno degli operai è rimasto infatti impigliato in una fune metallica e ha colpito una barra di ferro, fratturandosi una gamba. È un classico: alla fine si vuole terminare tutto in fretta e poi si diventa imprudenti», afferma Roger Frey. «Nel complesso, tuttavia, siamo stati soddisfatti.» «Ho percepito l’Eurovision Song Contest come un evento pacifico con una grande atmosfera caratterizzata da rispetto e simpatia reciproci», riassume Caroline Meyer. «Per me è stato un evento unico che difficilmente si ripeterà nella mia vita. Per questo mi è piaciuto molto prendervi attivamente parte, nonostante i giorni e le settimane estenuanti.»
Aiuto dal Canton Turgovia: Andreas Zbinden sostiene sempre i colleghi di Basilea in occasione di eventi importanti come questo.
Breve briefing davanti all’ingresso: i samaritani vengono divisi in diversi settori. Si fa in modo che almeno una persona in ogni settore capisca e sappia parlare l’inglese.
UEFA Women’s Euro 2025 in Svizzera
Il Campionato europeo di calcio femminile in Svizzera ha fatto scalpore e ha scatenato un’euforia senza precedenti.
In diversi stadi, i samaritani hanno fornito i primi soccorsi in caso di emergenza.
TEXT: Anita Simeon Lutz
FOTO: Aniela Lea Schafroth
Con la vittoria delle inglesi, domenica 27 luglio 2025 si è concluso il «più grande evento europeo nel calcio femminile»: come l’Inghilterra, anche la Svizzera ha tutti i motivi per festeggiare, perché il torneo è stato un «successo completo» secondo l’Ufficio federale dello Sport (UFSPO), pienamente soddisfatto dell’eccellente collaborazione tra l'UEFA, la Confederazione e i cantoni. Ora, l'intento è quello di portare questo entusiasmo in diversi settori: il torneo ha infatti dato «impulsi alla parità, al movimento e a nuove prospettive nello sport», ha comunicato lo stesso ufficio. Anche l'Associazione Svizzera di Football (ASF) si dice molto contenta: «È stato un torneo fantastico, abbiamo vissuto la favola estiva così come l'avevamo immaginata», ha dichiarato il suo segretario generale Robert Breiter. Secondo lui, 29 delle 31 partite hanno registrato il tutto esaurito; inoltre ci sono stati ascolti televisivi record e migliaia di persone nelle fan zone nonché, fatto molto importante, c'è stata una convivenza pacifica e colorata durante tutto l'evento.
Heinz Karrer, uno dei responsabili dell’intervento dei samaritani allo stadio di calcio St.Jakob-Park, non può che confermare questa asserzione: «A differenza di molte altre partite, l’atmosfera era tranquilla. Nelle tribune c’erano molte famglie, si beveva meno alcol e quindi c’era meno aggressività.» Da annotare che i samaritani non hanno avuto contatti con i Reali, giunti a Basilea per assistere alla finale. La maggior parte dei casi trattati sono state punture di insetti, in alcuni casi con gravi reazioni allergiche.
La finale del Campionato europeo di calcio femminile 2025 si è disputata allo stadio St. Jakob-Park di Basilea.
Primo soccorso alla maratona di Ginevra
Questo articolo è il rapporto di un paramedico francese che era in visita durante la maratona del 10 e 11 maggio scorsi a Ginevra, dove la locale associazione cantonale dei samaritani era responsabile dell’assistenza medica.
TESTO: Xavier Bard
FOTO: messe a disposizione
Sulla via del ritorno verso casa mia nella vicina Francia, alla stazione degli autobus di Place Dorcière a Ginevra mi ritrovo involontariamente nel bel mezzo della maratona di Ginevra. Dato che ho ancora un po’ di tempo prima della partenza del mio autobus, approfitto dell’occasione per incoraggiare i corridori. Dopo pochi minuti, il mio sguardo cade su uno sportivo che barcolla e viene sostenuto da uno spettatore. Vedendo il suo viso pallido, mi avvicino. Come soccorritore in una grande azienda francese attiva nel settore dell'energia, sto seguendo un corso per diventare monitore. E qui c'era bisogno anche del mio aiuto.
Più che un semplice calo di rendimento Geoffroy, che in realtà è un atleta esperto, sta infatti attraversando un momento di forma non ottimale; questa volta il suo corpo lo ha tradito: lo smartwatch segna un forte calo della pressione sanguigna. Metto quindi in pratica le mie conoscenze di primo soccorso: posizione supina, gambe sollevate, prima valutazione, nessuna perdita di coscienza, misurazione del polso, che è perfetto. Chiacchieriamo un po' assieme, anche per saperne di più sulle circostanze del suo malessere. Nel frattempo, un milite della protezione civile viene ad aiutarci e mi chiede se dobbiamo chiamare i soccorsi. Data la repentina comparsa dei sintomi, è importante che Geoffroy sia visitato da personale medico qualificato.
I samaritani pronti a intervenire
I samaritani che prestano servizio sanitario durante la gara vengono allertati via radio. Pochi minuti dopo, Laure e Lou Anne arrivano in bicicletta, mezzo di trasporto molto efficiente in presenza di tanta gente. Esaminano Geoffroy e constatano che le sue condizioni sono leggermente miglio -
La Generali Genève Marathon è una delle gare podistiche più importanti e frequentate della Svizzera. Vi prendono parte migliaia di corridori provenienti da tutto il mondo.
rate. Il mio compito di primo soccorso è quindi terminato, passo il testimone ad altri, ma resto a disposizione per ulteriori compiti, ad esempio per prestare il mio telefono a Geoffroy affinché possa chiamare sua moglie. Ringrazio Laure e Lou Anne, auguro a Geoffroy una pronta guarigione e mi congedo.
La sera stessa ricevo poi un messaggio SMS rassicurante da Geoffroy e da sua moglie, che mi informano che Geoffroy è di nuovo in piedi dopo un riposante pisolino e un delizioso barbecue. Pronto dunque per nuove sfide sportive. Del mio breve soggiorno in Svizzera, ricorderò per sempre questo momento che, grazie anche ai samaritani presenti, mi stimola a continuare la mia formazione nel campo dei primi soccorsi.
La calma dopo la tempesta
All’aria buona e salutare delle montagne grigionesi attorno a Lenzerheide e con temperature estive sì, ma non opprimenti, il 21 giugno scorso l’atmosfera tra i rappresentanti di Samaritani Svizzera era tranquilla. Con compostezza e determinazione, i delegati hanno preso le decisioni necessarie per aprire un nuovo capitolo nella lunga storia del Primo soccorso in Svizzera.
TESTO: Chantal Lienert | m.z
FOTO: Samira Janka, Foto Fetzer, Bad Ragaz
Le annuali Assemblee dei delegati (AD) sono appuntamenti obbligatori nella vita di Samaritani Svizzera e le attività statutarie si svolgono secondo un ordine del giorno prestabilito. È stato così anche in occasione della 137a Assemblea generale di Samaritani Svizzera e della 20 a Assemblea della Fondazione Henry Dunant, svoltesi il 21 giugno scorso. Di primo mattino, si sono ritrovati a Lenzerheide (GR) ben
127 samaritane e samaritani, in rappresentanza delle 24 associazioni samaritane cantonali, e numerosi ospiti. Il Segretariato centrale ha preparato meticolosamente l’assemblea, di conseguenza i verbali, le diverse relazioni e i conti annuali sono stati rapidamente approvati dai delegati presenti; delegati che, in questo modo, hanno affermato il loro desiderio di guardare al futuro con rinnovata fiducia.
La 137a Assemblea dei delegati di Samaritani Svizzera e la 20 a Assemblea della Fondazione
Henry Dunant si sono svolte nella sala polifunzionale di Lenzherheide (GR).
Peter Peyer, Consigliere di Stato del Canton Grigioni: «Superare le difficoltà insieme ci rende più forti.»
Myrtha Tüsel-Bissig, presidente dell’associazione cantonale dei Grigioni/Sarganserland, ringrazia la sezione samaritana di Vaz/Obervaz (GR) che ha organizzato molto bene l’evento insieme all’associazione cantonale.
Un Comitato centrale tutto nuovo
La parte ovviamente più attesa e decisiva per il futuro di Samaritani Svizzera è stata l’elezione dei nuovi membri disposti ad assumere responsabilità in seno al Comitato centrale (CC). Tutti i posti del CC dovevano essere occupati e Christoph Meyer, vicepresidente dell’associazione cantonale di Lucerna, è stato lieto di presentare sei persone che erano state individuate dall’apposita commissione cerca. Si tratta di un mix equilibrato di tre donne e tre uomini, quattro dei quali hanno già conoscenze samaritane. Eccoli nell’ordine della loro elezione: Ursina Pally Hofmann (ZH), ostetrica e giurista, nonché co-direttrice della Croce Rossa Svizzera (CRS) del Cantone di Soletta; Tobias Pflugshaupt-Trösch (BL), direttore generale dell’organizzazione mantello Diabete Svizzera; Peter Gantenbein (ZH), paramedico con esperienza nella formazione; Claudia Kühni (ZH), samaritana ed ex membro della Commissione della gestione; Fabio Poncioni (TI), presidente dell’Associazione Sezioni Samaritane Ticino e Moesano che rappresenta la Svizzera di lingua italiana; Doris Wolf (BE), presidente dell’associazione samaritana del Cantone di Berna, che conosce a fondo la situazione di Samaritani Svizzera. I sei candidati sono stati eletti con una netta maggioranza, mentre Ursina Pally Hofmann e Tobias Pflugshaupt-Trösch sono stati nominati vicepresidenti.
Altre elezioni, saluti e ringraziamenti
La Commissione della gestione è stata completata da Matthias Spielmann (BS) e Alexander Herzog (ZH), due persone con una solida esperienza gestionale e finanziaria. I due neo eletti siederanno accanto a Trix Gisler (LU) e a Corinne
La vicepresidente Theresia Imgrüt-Nachbur, ben preparata, ha diretto molto bene l’Assemblea dei delegati.
Zosso (FR) che erano state elette all’Assemblea dei delegati del 2022 a Chavannes-de-Bogis (VD). La presidenza della Commissione sarà assunta da Matthias Spielmann.
Dopo le nuove elezioni, i membri dimissionari del Comitato centrale e della Commissione della gestione che erano presenti in sala si sono ufficialmente congedati. È stato un momento particolarmente emozionante dato che alcuni di loro erano impegnati da molti anni nelle loro funzioni e stavano per concludere il loro mandato. Al termine dei lavori assembleari, anche l’associazione cantonale dei Grigioni/ Sarganserland e la sezione samaritana di Vaz/Obervaz (GR) hanno ricevuto un caloroso applauso per la loro ottima accoglienza e per la perfetta organizzazione.
Andare avanti tutti assieme
Il Comitato centrale appena eletto ha ora il compito di condurre la «nave» di Samaritani Svizzera in acque più tranquille. Negli ultimi sei mesi è stata creata la base operativa presso la sede centrale di Olten in collaborazione con tutti i dipendenti.
Il Comitato deve ora saper dimostrare sensibilità e apertura d’orecchio nei confronti delle peculiarità di un’Organizzazione nazionale, multilingue e molto ramificata, e riuscire a mettere tutti d’accordo e sulla stessa linea di condotta. Da parte loro, le associazioni cantonali e le sezioni samaritane sono chiamate ad accogliere favorevolmente il nuovo Comitato centrale o, per dirla con le parole incoraggianti di Peter Peyer, Consigliere di Stato del Canton Grigioni: «Le difficoltà superate insieme ci rendono più forti.»
Ecco i nuovi volti del Comitato centrale
All’Assemblea dei delegati di Lenzerheide (GR), lo scorso 21 giugno, sono stati eletti sei nuovi membri del Comitato centrale (CC). Scoprite in queste pagine cosa li ha spinti a impegnarsi in questo compito.
Vicepresidente, direttore generale di Diabete Svizzera
1. Cosa l’ha attirata nell’assumere delle responsabilità in seno al Comitato centrale di Samaritani Svizzera?
Sono impressionata da ciò che fanno i samaritani. Sono vicini alle persone e offrono il loro aiuto in un modo empatico e senza ostacoli. Ho poi avuto modo di partecipare a un corso dei samaritani nel nostro studio legale e sono rimasta molto colpita dalla competenza e dall’approccio dell’istruttore.
1. Quali attività del Comitato centrale di Samaritani Svizzera l’hanno attirata?
Desidero far sentire la mia voce per la buona causa dei samaritani. Non è facile, oggigiorno, mantenere in vita un’Organizzazione associativa e, nel contempo, mantenerla interessante. Tuttavia, la qualità c’è e va mantenuta. È importante continuare il buon lavoro fatto finora e ascoltare, assorbire nuove idee dalla base.
2. In veste di vicepresidente, cosa è particolarmente importante per lei?
La collaborazione, a tutti i livelli. Abbiamo tutti lo stesso nome e portiamo tutti la Croce Rossa nel nostro emblema. La nostra collaborazione ha un’influenza notevole sulla percezione della nostra Organizzazione. Desidero lavorare per una collaborazione orientata alle soluzioni, nell’interesse dei nostri clienti.
2. Quali sono le sue preoccupazioni più importanti come vicepresidente?
Per me è importante che le idee e le richieste siano rivolte direttamente a noi. Desidero vivere in una cultura di porte aperte. A volte, però, è necessario prendere delle decisioni forti che potrebbero non essere gradite da tutti; chiedo che prima vengano testate e poi messe in pratica, prima ancora di poter essere eventualmente modificate.
PETER GANTENBEIN (ZH)
Paramedico con esperienza
nella formazione
CLAUDIA KÜHNI
(ZH)
Samaritana ed ex membro della Commissione della gestione
FABIO PONCIONI (TI)
Presidente dell’Associazione Sezioni
Samaritane Ticino e Moesano
DORIS WOLF (BE)
Presidente dell’associazione
samaritana del Cantone di Berna
1. Cosa l’ha spinta a diventare membro del Comitato centrale di Samaritani Svizzera?
La motivazione personale di base che mi ha convinto a far parte del Comitato centrale è quella di aiutare Samaritani Svizzera e le associazioni cantonali a progredire e a renderci più visibili al pubblico come Organizzazione.
2. Quali sviluppi a lungo termine vorrebbe avviare nel suo lavoro in Comitato centrale?
È importante che il Comitato centrale sia una buona squadra e che possiamo avere sì anche delle discussioni animate, ma aperte. Tuttavia, una volta prese le decisioni, è importante che vengano comunicate congiuntamente al mondo esterno, alle sezioni e alle associazioni.
1. Cosa l’ha spinta a passare dalla Commissione della gestione (CG) al Comitato centrale? È stata una decisione ben ponderata. Desidero assumere maggiori responsabilità e contribuire alla direzione strategica di Samaritani Svizzera. Durante i cinque anni trascorsi come membro della CG ho acquisito una conoscenza approfondita dell’Organizzazione, che ora vorrei apportare nel Comitato centrale.
1. Quali convinzioni l’hanno spinta a candidarsi come membro del Comitato centrale?
Per me è importante che Samaritani Svizzera rappresenti i samaritani di tutta la Svizzera, compresi quelli delle regioni di lingua italiana e francese del nostro Paese. Per questi motivi mi sono candidato per un posto in seno al Comitato centrale.
2. Come pensa di contribuire a definire i contenuti e la strategia del Comitato centrale?
Grazie al mio background nel settore finanziario, vorrei operare per delle finanze stabili e trasparenti. Un obiettivo fondamentale è quello di riconquistare la fiducia delle associazioni cantonali. È essenziale sviluppare un nuovo concetto di finanziamento che renda giustizia alle mutate condizioni quadro dell’Organizzazione.
2. Su quali argomenti vorrebbe concentrarsi in particolare durante la sua permanenza nel Comitato centrale?
A mio avviso, le questioni principali sono due. In primo luogo, desidero rafforzare l’impegno dei volontari e, in secondo luogo, voglio ripristinare la fiducia delle sezioni samaritane e delle associazioni cantonali verso il Comitato centrale.
1. Qual è stato il fattore decisivo che l’ha convinta a entrare nel Comitato centrale di Samaritani Svizzera?
Poiché i samaritani mi stanno a cuore, è importante per me che ci rimettiamo insieme sulla strada giusta. Questa è la motivazione che mi ha spinta ad entrare nel Comitato centrale e a lavorare a favore dei samaritani.
2. In base alla sua pluriennale esperienza samaritana, come vorrebbe promuovere gli interessi dei soci samaritani?
Sono felice di condividere le mie conoscenze e la mia motivazione con i samaritani. Mi appello a tutte le persone coinvolte affinché non si limitino a formulare richieste, ma vogliano raggiungere assieme gli obiettivi. Questo richiede tempo e spero che ce lo concederete.
Giornata della buona azione
Lo scorso 24 maggio per la Giornata della buona azione, Samaritani Svizzera ha offerto attività gratuite in oltre 60 punti vendita Coop per rinfrescare le conoscenze sui primi soccorsi.
Da esercizi pratici a dimostrazioni emozionanti: ce n’era davvero per tutti i gusti!
1. La sezione samaritana Acquarossa-Serravalle ha fatto una dimostrazione pratica con il defibrillatore alla Coop di Malvaglia (TI).
2. Buon umore nella sezione di Birs alla filiale Coop di Rheinach (BL).
3. La sezione di Binningen a Binningen (BL) ha avuto interessanti scambi con i visitatori.
4. La sezione di Massagno con uno stand informativo a Vezia (TI).
5. Piacere di condividere e tanta buona voglia a Bellinzona (sezione Croce Verde Bellinzona, TI).
6. Misurazione della pressione da parte dei samaritani di Ajoie a Porrentruy (JU).
7. A Friburgo, la Giornata è stata organizzata a livello cantonale. Nella foto i samaritani in uno stand a Villars-sur-Glâne (FR).
8. Con le loro auto stracolme, i samaritani si sono recati nei punti vendita Coop; qui il materiale della sezione di Schmitten (FR).
9. La pratica aiuta! Jannick Alonso viene introdotto da Daniela Toggweiler della sezione di Zürich-Höngg (ZH) alle prime misure di rianimazione e salva-vita.
10. La sezione di Spiez (BE) aveva con sé anche una mascotte!
11. Istruzioni precise che possono salvare la vita in caso di emergenza.
Giornata mondiale del primo soccorso
In occasione della Giornata mondiale del primo soccorso di sabato 13 settembre prossimo, Samaritani Svizzera – insieme alla Croce Rossa Svizzera (CRS) e all’assicuratore malattia
Helsana – sensibilizzerà sull’importanza dei primi soccorsi.
TESTO: Anita Simeon Lutz | m.z FOTO: messe a disposizione
Che sia al centro commerciale o durante il mercato settimanale o la sagra di paese, nella Giornata mondiale del primo soccorso innumerevoli sezioni samaritane si mettono in azione per dialogare con il pubblico e richiamare l’attenzione sull’importanza delle conoscenze di base delle misure di primo soccorso. Lo studio Sotomo, realizzato nel 2020
per conto di Helsana e della Croce Rossa Svizzera, ha infatti evidenziato chiaramente la necessità di intervenire nella formazione necessaria in caso di emergenze sanitarie. Molte delle persone intervistate nello studio ritengono in particolare inadeguato, nella sua forma attuale, il corso soccorritori necessario per ottenere la patente di guida. La
Nella Giornata mondiale del primo soccorso, i samaritani richiamano l’attenzione sul tema del primo intervento.
maggior parte degli intervistati ritiene pertanto che sia necessario rendere obbligatorio un aggiornamento regolare delle nozioni. Questo suggerimento appare sensato, soprattutto considerato l’evidente calo delle conoscenze in materia di pronto soccorso solo dopo pochi anni dallo svolgimento dell’ultimo corso. Addirittura, circa un quarto degli intervistati propone di rendere la formazione in materia di pronto soccorso una parte integrante della formazione scolastica, ossia di integrare questi corsi nella scuola dell’obbligo o nella formazione d’apprendistato.
Fatti e cifre dell’anno samaritano 2024
Tuttavia, fino a quando tale obbligo non ci sarà –ma anche dopo – le 746 sezioni samaritane operano in tutta la Svizzera nella formazione sui primi soccorsi. Ecco le interessanti cifre dell’anno samaritano 2024: l’anno scorso, ben 16 427 persone in totale hanno frequentato un corso soccorritori; 27 027 hanno seguito un corso di rianimazione; 12 584 un corso avanzato di primi soccorsi e 5428 il corso samaritano per le emergenze nei bambini piccoli. Inoltre, 88 411 persone hanno appreso le misure di primo soccorso in occasione di corsi individuali. In totale, dunque, nel 2024 sono state formate ben 149 877 persone in tutta la Svizzera,
L’obiettivo principale dell’evento è quello di instaurare un dialogo con il pubblico.
pari a un impegno di 1 199 016 ore di insegnamento. Inoltre, l’anno scorso oltre 17 000 samaritani hanno prestato i primi soccorsi su base volontaria. Che sia in occasione di eventi, di corsi o come First Responder, il loro impegno ha salvato delle vite umane. Hannoanche collaborato nelle azioni di donazioni di sangue, hanno assistito malati e anziani e hanno trasmesso le loro conoscenze. Con il loro impegno danno un contributo inestimabile alla sicurezza in Svizzera.
E questo impegno dev’essere mostrato all’opinione pubblica: la Giornata mondiale del primo soccorso del 13 settembre è un’ottima occasione per farlo. Finora si sono iscritte oltre 30 sezioni samaritane. Samaritani Svizzera, insieme alla Croce Rossa Svizzera e a Helsana, fornisce opuscoli informativi aggiornati. Helsana sostiene anche finanziariamente allo scopo di permettere al maggior numero di persone di formarsi nei primi soccorsi. Inoltre anche quest’anno c’è grande concorso (vedi riquadro).
QUALE PARTNER UFFICIALE DELLA CRS, HELSANA SI IMPEGNA PER I PRIMI SOCCORSI IN SVIZZERA
Da cinque anni Helsana è partner ufficiale per il primo soccorso. Assieme, la Croce Rossa Svizzera (CRS) ed Helsana si impegnano affinché il maggior numero possibile di persone possa intervenire e prestare aiuto in caso di emergenza; tra l’altro anche sostenendo l’app di primo soccorso.
Con un po’ di fortuna, potete vincere uno dei dieci kit di pronto soccorso completi e di alta qualità del valore di 175 franchi. Partecipate andando sul sito: www.helsana.ch/concorso-primo-soccorso.
Se la vita viene stravolta da un momento all’altro
50 anni fa Guido A. Zäch, ora 89.enne, istituiva la Fondazione svizzera per paraplegici. Fu l’inizio della creazione di una rete di prestazioni unica al mondo a favore delle persone con lesione midollare, che nel frattempo è sostenuta da ben due milioni di soci.
TESTO: comunicato stampa, FOTO: messe a disposizione
Una brutta distorsione durante una gita in montagna, una caduta da uno sgabellino in cucina oppure un incidente in bicicletta: basta una frazione di secondo per vedersi la vita stravolta. In Svizzera, un giorno sì e uno no, una persona diventa para o tetraplegica; nella maggior parte dei casi a causa di cadute e incidenti sportivi e stradali. La lesione del midollo spinale è un evento gravoso che stravolge completamente la vita di chi la subisce. Ma grazie alla Fondazione svizzera per paraplegici e alle sue ormai sette società affiliate e due organizzazioni collegate (che insieme formano il Gruppo svizzero per paraplegici), dal 1975 la qualità di vita delle persone para e tetraplegiche è migliorata sensibilmente. Ogni giorno sono più di 2000 i collaboratori attivi in oltre 100 professioni che, sia sul luogo dell’incidente, che durante e dopo la riabilitazione, si adoperano per le persone mielolese e rimangono al loro fianco sostenendole per il resto della loro vita.
Sensibilizzare attraverso l’esperienza
Per la Fondazione svizzera per paraplegici la sensibilizzazione dell'opinione pubblica su vasta scala riveste un ruolo
centrale. Ecco perché nel 2019 sul campus di Nottwil, la stessa ha inaugurato il ParaForum, un appartamento fittizio che consente a chi lo visita di calarsi nella vita di una persona in carrozzina e quindi di ampliare e approfondire le proprie conoscenze sulla lesione spinale. L’anno scorso sono state oltre 24 000 le persone che hanno visitato quest’esposizione interattiva o il Centro svizzero per paraplegici (CSP) stesso. Anche i collaboratori della sede centrale di Samaritani Svizzera hanno potuto dare un’occhiata al ParaForum durante la loro gita aziendale e ne sono rimasti molto colpiti.
Porte aperte per tutta la popolazione
In occasione del suo 50esimo anniversario, la Fondazione svizzera per paraplegici vuole essere vicina alla popolazione. L’evento clou sarà un fine settimana di porte aperte, il 6 e 7 settembre, per invitare il pubblico al campus di Nottwil. I visitatori avranno ad esempio la possibilità di gettare uno sguardo dietro le quinte della realtà lavorativa nella clinica, oppure di conoscere l’uso di dispositivi robotici o l’adattamento dei veicoli e altro ancora, come il centro di allenamento per gli atleti in carrozzina.
Meta turistica molto apprezzata sin dalla sua inaugurazione nel 2019: il centro visitatori interattivo e multimediale ParaForum.
Al centro, il fondatore Guido A. Zäch durante una festa di Natale al Centro svizzero per paraplegici di Basilea, negli anni '70.
Come aiuta la Fondazione dei samaritani di montagna
La Fondazione dei samaritani di montagna sostiene le sezioni samaritane che sono ubicate sopra gli 800 metri di altitudine. Abbiamo parlato con Alain Amstutz, presidente del Consiglio di fondazione, per sapere quali progetti possono essere presentati e qual è la procedura da seguire.
INTERVISTA: Anita Simeon Lutz | m.z
Signor Amstutz, da ottobre è presidente del Consiglio di fondazione della Fondazione dei samaritani di montagna. Cosa l’ha spinta ad assumere questo impegno?
Sono cresciuto nell’Oberland bernese, quindi ho un forte legame con le montagne e conosco le sfide di questi luoghi remoti. Sono anche felice di contribuire con le mie conoscenze ed esperienze professionali a sostenere il grande lavoro di volontariato svolto dai samaritani.
Quale scopo persegue la Fondazione?
La Fondazione fornisce contributi finanziari per attività o progetti nelle regioni di montagna (Prealpi, Alpi e Giura) volti a rendere attrattivo il movimento samaritano e a mantenere o aumentare il numero di membri delle sezioni samaritane, a ottimizzare le prestazioni delle sezioni samaritane stesse e a garantire la loro presenza nelle regioni di montagna, nonché a consolidare la loro posizione come leader nel settore dei primi soccorsi forniti da persone laiche, e questo come la più importante Organizzazione di volontari nei servizi di soccorso e come il più grande fornitore di corsi in questo settore.
Chi è autorizzato a presentare una domanda di sostegno?
In linea di principio, possono presentare una domanda di sostegno finanziario le sezioni samaritane situate al di sopra degli 800 metri di altitudine e le associazioni cantonali di Samaritani Svizzera a cui appartengono sezioni samaritane di tali regioni.
Quali sono i criteri di valutazione per l’assegnazione degli aiuti finanziari?
Nella valutazione dei contributi si tiene conto dei seguenti criteri: l’utilità del progetto da finanziare, l’efficienza dell’uso previsto dei fondi, la disponibilità di risorse finanziarie del richiedente, nonché i fondi realmente disponibili nei bilanci della Fondazione stessa e sull’arco dell’anno, per l’assegnazione di contributi.
Quanti contributi vengono erogati ogni anno?
In media, i contributi annui ammontano a circa 100 000 franchi. Il Consiglio di fondazione si riunisce due volte l’an -
Alain Amstutz ha conseguito un master in legge ed è socio dello studio legale Pétremand & Rappo Avocats SA di Losanna. Dall’ottobre 2024 presiede il Consiglio di fondazione della Fondazione svizzera dei samaritani di montagna.
no: una in primavera e una in autunno. La prossima scadenza per l’inoltro delle domande che verranno poi elaborate e valutate ancora quest’anno è il 15 settembre 2025.
Ci sono altri criteri da considerare?
Di principio, non sosteniamo progetti a posteriori. Le domande di aiuto devono essere presentate in tempo utile, prima dell’inizio dell’evento, della formazione o dell’avvio di un progetto. In situazioni di emergenza, ma in via proprio eccezionale, possiamo sostenere anche in modo retroattivo.
Cosa deve fare concretamente una sezione per richiedere l’aiuto?
Sul portale di Samaritani Svizzera si trova un modulo di richiesta da compilare e al quale occorre allegare la documentazione richiesta, come i conti della sezione, il bilancio annuale, le offerte per la realizzazione del progetto, ecc. Più conosciamo il progetto, meglio possiamo valutarlo e poi in caso, sostenerlo.
Quale importanza ha la Fondazione per i samaritani di montagna?
Più di 50 anni fa, quando fu istituita la Fondazione (1970), l’importanza era sicuramente maggiore di oggi; oggigiorno tutti hanno un telefono cellulare e la rete di telefonia mobile funziona anche nelle valli alpine più remote. Tuttavia, i samaritani di montagna si trovano spesso ad affrontare sfide particolari nelle quali devono essere aiutati per superarle.
«Attenzione a non sopravvalutarsi!»
La distorsione del piede è il più comune tipo di lesione sportiva. Che si tratti di un torneo di calcio amatoriale, di una corsa o di un evento del tutto normale. La dottoressa Natina Schregenberger, medico sportivo, che tra l’altro presta assistenza medica alle ballerine e ai ballerini dell’Opernhaus di Zurigo, spiega cosa fare e come prevenire questa lesione.
TESTO: Anita Simeon Lutz, FOTO: messe a disposizione
«Quando ero ancora medico assistente all’Ospedale universitario di Zurigo ci imbattevamo in una distorsione del piede ogni due per tre», racconta la dottoressa Natina Schregenberger. La classificazione si basa sul dolore. L’entità del gonfiore è un criterio supplementare. «Tuttavia, a volte può anche accadere che il piede sia solo leggermente gonfio e che si tratti comunque di una rottura. Nella maggior parte dei casi, però, i pazienti non riescono più ad alzarsi in piedi o lo fanno solo con forti dolori. Per alleviare il dolore, è sicuramente opportuno raffreddare la parte in oggetto, senza però esagerare. In caso di raffreddamento eccessivo sussiste il rischio di lesioni cutanee. Appoggiare il piede in posizione sollevata e bendarlo sono i passi successivi. Spesso questo è già sufficiente come misura di primo soccorso. Tuttavia, il piede deve essere assolutamente protetto e controllato. Se il gonfiore non migliora dopo tre giorni, è necessario consultare un medico, perché il rischio di trombosi è molto alto», afferma Schregenberger.
Prevenire gli infortuni
sportivi
L’osservanza di determinate misure può ridurre al minimo i rischi di infortuni sportivi. Queste includono un regolare rafforzamento della muscolatura, un prolungato riscaldamento prima dello sport ed esercizi di stretching dopo l’attività. Chiunque abbia più di 35 anni e non abbia praticato sport per un lungo periodo di tempo dovrebbe sottoporsi a una visita medica prima di riprendere ad allenarsi. Nelle prove da sforzo in ambito medico-sportivo solitamente si esaminano le capacità funzionali su un cicloergometro o un tapis roulant. Questi test
servono a mettere a punto piani di allenamento individuali. Gli esami di medicina dello sport sono particolarmente raccomandati per gli sport che possono essere estremamente gravosi per il corpo, come gli sport di resistenza, le maratone, ecc.
L’attrezzatura sportiva deve inoltre essere adeguata al relativo sport. Quando si pratica ciclismo o pattinaggio in linea è necessario un corrispondente abbigliamento protettivo. Nella corsa, una scarpa adatta consente un buon appoggio del piede al terreno, ammortizza, stabilizza e corregge eventuali disallineamenti. Gli alluci dovrebbero avere spazio a sufficienza. Le scarpe che si estendono oltre i malleoli proteggono la caviglia dalle lesioni. L’abbigliamento sportivo funzionale è resistente agli strappi, leggero, aderente, traspirante e non limita i movimenti. Regola l’equilibrio termico del corpo in quanto è permeabile al sudore. Le attrezzature sportive dovrebbero essere adeguate alle prestazioni e all’età, nonché essere sottoposte a manutenzione periodica. Soprattutto nel tennis, nello squash e nel badminton (sport di racchetta) si dovrebbero preferire incordature delle racchette e palline che sol lecitano meno le articolazioni.
Non da zero a cento Il corpo ha bisogno di tempo per abituarsi al nuovo impegno fisico. Nella fase iniziale dell’allenamento non va sovraccaricato, preferendo sessioni più brevi e più frequenti. Spesso il sistema cardiocircolatorio si sviluppa prima, mentre ossa, muscoli e legamenti sono ancora in ritardo. È buona cosa aumentare lentamente l’intensità dell’allenamento,
INFO SULLA PERSONA
La dottoressa Natina Schregenberger è specialista in medicina interna generale FMH, con formazione approfondita in medicina dello sport (SEMS). Attualmente esercita presso la SportClinic Zurich Sihlcity dove, tra le altre cose, si occupa anche dell’assistenza medico-sportiva di atlete e atleti di sport estetici, come la danza. È inoltre docente di gestione della prevenzione degli infortuni alla Scuola universitaria professionale d’arte di Zurigo (ZHdK), modulo « Health, Excellence and Career Development HEC »
senza pretendere dal corpo prestazioni massime in tempi troppo brevi. Inoltre, si deve evitare il sovraccarico di singole parti del corpo, inserire pause di recupero sufficienti tra le singole sessioni di allenamento e programmare gli allenamenti in base alle temperature esterne e alle condizioni meteorologiche. In caso di infortunio è necessario interrompere l’attività per un periodo sufficiente e riprendere integralmente gli allenamenti solo dopo il completo recupero.
«Una grande "trappola" è anche la sopravvalutazione», spiega Schregenberger. «Alcune persone ritengono ad esempio di essere in grado di partecipare a un torneo di calcio amatoriale dando il massimo solo perché a vent’anni si allenavano regolarmente, dimenticandosi tuttavia che nel frattempo sono passati 20 anni e si sono aggiunti 20 chili in più. La sopravvalutazione è spesso causa di infortuni sportivi. A questo si aggiungono la pressione del gruppo e il bisogno di dimostrare le proprie capacità.»
Alimentazione equilibrata
e niente alcol
Una buona forma fisica e un accurato riscaldamento prima dell’attività sportiva riducono notevolmente il rischio di lesioni. Gli esercizi di stretching dovrebbero far parte del programma standard di tutti gli sportivi, sia nella fase di riscaldamento (warm-up) sia in quella di defaticamento (cool-down).
Gli sportivi dovrebbero anche seguire un’alimentazione equilibrata e bere un’abbondante quantità di liquidi. Uno sportivo che si allena 3-4 volte alla settimana ha bisogno di calorie in più. Questa energia aggiuntiva dovrebbe provenire da una dieta bilanciata a base di patate, frutta, cereali integrali, verdure, carni magre e latticini a basso contenuto di grassi. Quando è sottoposto a sforzo, il corpo riesce a fornire determinate prestazioni solo se riceve una grande quantità di liquidi, minerali e vitamine. Se necessario, gli stati carenziali dovrebbero essere compensati con appropriati integratori alimentari. In caso di disidratazione possono manifestarsi vertigini, disturbi circolatori o crampi muscolari. «E c’è ancora una cosa importante», ammonisce Schregenberger: «l’alcol non ha nulla a che fare con la partecipazione ad eventi sportivi popolari o non!».
UNA TENDA GONFIABILE PER I SAMARITANI DI CHAVORNAY
Stufi di ferirsi continuamente le dita con una struttura metallica, i membri della sezione di Chavornay (VD) e dintorni hanno infine scelto una tenda gonfiabile per ospitare le loro postazioni medico-sanitarie e hanno colto l’occasione della Giornata della buone azione dello scorso 24 maggio per inaugurarla.
TESTO e FOTO : Chantal Lienert | m.z
A memoria dei soccorritori vodesi, nessuna sezione del cantone ha mai optato per una tenda gonfiabile, nonostante i numerosi vantaggi di questa soluzione. Per montare la tenda, infatti, sono sufficienti una piazzola di 5 × 5 metri e una presa elettrica. La tenda è consegnata in una valigia, su rotelle, che contiene anche il compressore per gonfiarla, un kit di riparazione e l’attrezzatura necessaria per il fissaggio. E se per caso il terreno è troppo accidentato per tirare la valigia, il suo contenuto può essere riposto in appositi zaini, previsti per questo scopo. Il tutto pesa 60 kg; la tenda può essere riparata lungo un periodo di 20 anni ed è stata testata a una temperatura di 40 °C.
La sezione samaritana di Chavornay ha potuto permettersi questa nuova tenda risparmiando per tre annni e con co -
stanza i proventi dei loro servizi alla comunità. Composta da sedici soci e guidata da Sylvie e Michel Ducret (lei responsabile della formazione; lui presidente) la sezione sta lavorando duramente per consolidare i legami con la comunità e la sua popolazione. Il giorno di Natale festeggiato con gli anziani, la lotteria Giron, le varie manifestazioni e l’accoglienza dei nuovi abitanti sono tutte occasioni per farsi conoscere e creare nuovi contatti. L’anno scorso, la sezione ha fornito per quattro giorni i servizi medico-sanitari durante le Giornate della foresta a Suchy, alle quali hanno partecipato ben 900 bambini e durante le quali è stato necessario rimuovere, proprio grazie all’intervento dei samaritani, circa 70 zecche!
La nuova tenda dei samaritani di Chavornay e dintorni è stata inaugurata il 24 maggio 2025, Giornata della buona azione.
Sistema modulare
Per rivestire la loro tenda, i Chavornaysan non hanno esitato ad aggiungere un tocco di blu richiamando i colori samaritani. Felici della loro nuova struttura, che hanno acquistato nel Veneto (il budget per la soluzione attuale è di 4500 franchi), stanno già immaginando i prossimi moduli da aggiungere alla struttura di base: una tettoia nella parte anteriore per riparare le persone in attesa e uno spazio aggiuntivo che può essere utilizzato per le disintossicazioni (ev da alcool). Vista la motivazione dimostrata dai giovani soci della sezione durante la Giornata della buona azione – la sezione vanta un gruppo affiatato di giovani che si sono distinti nel 2023 in occasione del 75º anniversario dei samaritani di Vaud (vedi «oggi samaritani» nr. 1/24) – scommettiamo che non dovranno aspettare altri tre anni per realizzare il loro desiderio?
I soci della sezione sono stati lieti di spiegare i primi soccorsi al pubblico interessato.
UNA QUARANTENNE IN PIENA FORMA
TESTO e FOTO : Chantal Lienert | m.z
Favorita da una bella serata di metà maggio, la sezione samaritana di Collonge-Bellerive (GE) ha festeggiato il suo 40 o anniversario in compagnia di diversi ospiti illustri. I soci fondatori, i rappresentanti delle organizzazioni amiche, gli amici e i familiari e, naturalmente, i soci attivi si sono riuniti per un momento di condivisione e amicizia.
Questa sezione è in qualche modo figlia della sezione Trois-Chêne, il cui giubileo è stato celebrato l’anno scorso (vedi «oggi samaritani» 3/24). Assieme, le due sezioni condividono l’area a Est del Canton Ginevra, sulla
riva sinistra del lago Lemano che termina al confine con la Francia. Forte di una «squadra» di molti giovani, la sezione ha il suo bel daffare con una trentina di servizi medico-sanitari all’anno.
Per quanto riguarda gli anziani, sono stati felici di condividere, nella giornata di festa, ricordi e aneddoti del passato, in particolare quello di un socio samaritano che aveva difficoltà a effettuare correttamente le insufflazioni durante la rianimazione cardiopolmonare: una volta tolta la sua dentiera, tutto è andato per il meglio. O ancora la storia della samaritana che si è fatta prendere così tanto dal ruolo di figurante e che ha finito lei stessa per sentirsi male e dover essere portata al Pronto soccorso. Quest’anno, invece, non è successo nulla di simile. I festeggiamenti si sono svolti senza problemi e i due giovani samaritani che si occupavano della sicurezza medico-sanitaria durante l’assemblea non hanno dovuto intervenire.
Gli anziani hanno evocato ricordi e hanno brindato all’amicizia.
Tara, Gaëla e Aurélie, fiere rappresentanti delle giovani leve. Nolan, samaritano della serata.
70 ANNI PER L’ASSOCIAZIONE TICINO E MOESANO
L’anniversario, che verrà festeggiato ufficialmente con un evento in settembre, è stato sottolineato durante l’assemblea cantonale svoltasi a Cadro, ospiti della locale sezione e alla presenza del Consigliere di Stato Raffaele De Rosa. Ben 43 i delegati presenti in rappresentanza di 26 sezioni (su 38) e 8 soci onorari (totale 51 delegati).
TESTO: Mara Zanetti Maestrani
FOTO: messe a disposizione
«Nonostante i continui cambiamenti in atto, una cosa resta certa: lo spirito dei samaritani non cambia. Da 70 anni siamo qui ad aiutare gli altri. E continueremo a farlo, con il cuore, la testa e – perché no – anche con un po’ di tecnologia.» Con queste parole, Fabio Poncioni presidente dell’Associazione cantonale delle sezioni samaritane del Ticino e Moesano (ASSTM) ha concluso, lo scorso 27 aprile a Cadro, il suo discorso introduttivo pronunciato davanti ai delegati delle 38 sezioni della Svizzera italiana riunite per la consueta assemblea annuale, ospiti della locale sezione samaritana che festeggia quest’anno i 50 anni. Rispetto all’assemblea dello scorso anno, non priva di qualche «spigolatura» relativa alla gestione dei vari compiti in seno al comitato, quella di quest’anno – sciolti i «nodi» durante i mesi trascorsi – si è svolta in un clima molto più disteso e sereno. Se a livello cantonale non vi sono particolari problematiche da rilevare oltre alla normale attività, preoccupa-
zioni sono state invece sollevate a riguardo del difficile e complesso periodo che sta attraversando Samaritani Svizzera, con defezioni varie e un Comitato centrale tutto da rifare. In questo senso, Poncioni ha informato i presenti che ha dato la sua disponibilità ad entrare in questo gremio centrale.
Nell’anno del 70.mo, il presidente non ha mancato di ricordare la nascita dell’ASSTM, mostrando i primissimi verbali redatti a mano. «Sono documenti preziosi che raccontano i primi passi di un lungo cammino, fatto di impegno, volontà e spirito di servizio», ha affermato, sottolineando come la tecnologia e i nuovi strumenti di soccorso hanno poi via via cambiato le modalità e i tempi d’intervento.
Due istruttrici nazionali e un nuovo sito Per quanto riguarda l’attività svolta nel 2024, sono stati organizzati ben 125 corsi di primo soccorso, coinvolgendo 824
Un momento dei lavori assembleari con il voto dei 43 delegati presenti in rappresentanza di 26 sezioni su 38. Presenti anche 8 soci onorari.
Katia Bogiani (ASSTM), con Silvana Corecco, medagliata Sezione Bodio-Personico e Pollegio, e con il pres. F. Poncioni.
Mariarosa Baccarin (Sezione Coldrerio) di nuovo con Katia Bogiani e Fabio Poncioni che hanno onorato di persona tutte le medagliate (vedi anche foto a lato e sotto).
partecipanti. «L’interesse si è mantenuto stabile», ha fatto notare Poncioni, «con una buona risposta ai corsi aziendali e al Livello 1 IAS.» Da notare anche che le istruttrici Elisa Zacchetti e Vittoria Viganò sono state assunte da Samaritani Svizzera come formatrici. A livello di comunicazione, è stato completamente rifatto il sito Internet dell’ASSTM, grazie anche al finanziamento della Fondazione per i samaritani di montagna (vedi intervista a p.21, ndr). «Abbiamo notato che oggi, oltre il 60% delle ricerche online relative ai corsi di primo soccorso nella nostra regione portano direttamente alla nostra offerta formativa.» Dunque, l’investimento ha portato buoni risultati.
Sezioni che chiudono... e sezioni che festeggiano Purtroppo, anche nel 2024 si sono registrate delle chiusure sezionali: hanno infatti abbandonato definitivamente la loro attività due sezioni fino a pochi anni fa molto attive: quella di Lodrino-Prosito (TI) e quella di San Vittore (GR), mentre purtroppo altre tre chiusure sono previste nel corso di quest’anno. Le sezioni dell’ASSTM saranno quindi 35. «Questo andamento», ha detto il presidente, «riflette anche le difficoltà di reclutamento e di motivazione in alcune realtà locali.» Se alcune sezioni chiudono, altre festeggiano traguardi importanti: come Cadro e dintorni, anche la sezione della Lavizzara festeggia quest’anno i 50 anni, mentre quella di Preonzo addirittura i 75. Prendendo la parola, Beatrice Luiselli presidente della Commissione quadri ASSTM, ha poi ripercorso le formazioni, le visite, le riunioni e le conferenze realizzate e seguite nel 2024, citando pure il Servizio medico-sanitario ASSTM svolto per i concerti di Moon&Stars a Locarno. All’assemblea sono poi intervenuti vari ospiti, tra cui Raffaele De Rosa, Consigliere di Stato; Manuela Roncoroni, presidente della sezione Cadro e dintorni; Raoul Ghisletta, municipale della Città di Lugano; Mauro Borri, direttore operativo del Servizio Trasfusionale di Lugano; Vincenzo Martire, membro della Commissione quadri e Katia Bogiani della Federazione ticinese dei servizi ambulanza.
Per la Sezione di Massagno, la medaglia Henry Dunant è andata a Marianne Domon.
Da sinistra, le medagliate Giuliana Solari, Dolores Buzzi e Silvia NizzolaDerighetti della Sezione di Acquarossa-Serravalle.
Le medagliate della Sezione di Caslano.
14 medagliati Henry Dunant
Per la sezione Acquarossa-Serravalle: Dolores Buzzi, Silvia Nizzola-Derighetti e Giuliana Solari; sezione di Ascona CV: Diana Mirolo e Cinzia von der Pahlen (assente); sezione Bodio-Personico-Pollegio: Silvana Corecco; sezione Caslano: Annamaria Togni e Rita Rotondo; sezione Castagnola-Cassarate: Franco Chiesa (assente), Mario Santoro (assente) e Carla Rashiti Pelli (assente); sezione Coldrerio: Mariarosa Baccarin e Roberta Zarro (assente); sezione Massagno: Marianne Domon.
LA SEZIONE DI CANOBBIO HA COMPIUTO 70 ANNI
e Moesano (ASSTM) Fabio Poncioni. Ai festeggiamenti non sono mancati i rappresentanti dei pompieri di Lugano, della Croce Verde di Lugano, della Polizia Ceresio Nord, del Centro Trasfusionale della Croce Rossa Svizzera, dell’Associazione Alzheimer, della Rega e degli scout di Canobbio; tutti enti e associazioni con i quali la sezione di Canobbio collabora attivamente da molto tempo. Nel corso della giornata di festa sono stati premiati anche i samaritani più meritevoli per il loro attaccamento e il loro lavoro a favore della sezione.
Lo scorso anno, il 31 agosto e il 1º settembre, i samaritani di Canobbio hanno festeggiato con orgoglio il 70.mo anniversario di fondazione della loro sezione. Tra i numerosi soci presenti (attivi e passivi) e gli invitati, vi erano anche i soci fondatori e, con piacere, è stato ricevuto l’onorevole Consigliere di Stato Raffaele De Rosa, alla presenza anche del sindaco di Canobbio Sisto Gianinazzi e del presidente dell’Associazione cantonale delle Sezioni Samaritani Ticino
Quest’anno invece, il 31 maggio e 1º giugno scorsi, la dinamica sezione ha organizzato una gita di due giorni in Piemonte, aperta a tutti, soci attivi e non, e familiari. Con un bus della Butti Viaggi, si è potuta visitare la cantina Angelo Negro; alla visita ha fatto seguito il pranzo a Cascina Vrona. In seguito ci si è trasferiti in albergo ad Alba e per la cena ci si è recati alla Trattoria del Bollito. Il giorno seguente i partecipanti hanno potuto visitare il centro di Torino, con pranzo in periferia. Sono stati davvero due giorni fantastici che hanno contribuito a rinsaldare i legami e a creare amicizia e allegria. La sezione
Rifletti, col giubbotto vesti la sicurezza.
Uno strumento che sfida le convenzioni. Con al suo interno fino a 26 funzioni, lo Swiss Tool con apertura a una mano è uno strumento versatile, elegante e portatile. FROM
Anche di giorno possono non vederti in bici.
La foto del festeggiamenti per i 70 anni con, a sinistra, il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa e a destra Fabio Poncioni, presidente ASSTM.
ASSEMBLEA DELEGATI DEL CANTON BERNA A LANGNAU
All’assemblea dei delegati dell’associazione samaritana del Canton Berna, nella sua relazione la presidente Doris Wolf si è rammaricata per il fatto di aver constatato che negli ultimi tempi molti samaritani si stanno allontanando dal volontariato: «Purtroppo sento sempre più spesso dire: cosa guadagniamo se facciamo questo o quello.» Dal canto suo, Doris è convinta che i samaritani abbiano il dovere di aiutare gratuitamente il prossimo in difficoltà.
L’anno scorso, i membri delle 107 sezioni samaritane del Canton Berna hanno prestato i primi soccorsi in 110 emergenze. Inoltre hanno fornito servizi medico-sanitari per 24 163 ore in totale, assistendo i pazienti in ben 920 diversi eventi.
Cyrill Engel, responsabile della raccolta di sangue della CRS interregionale, ha informato che al momento la fornitura di sangue può essere garantita solo a malapena. «Siamo molto dispiaciuti per il forte calo di nuovi donatori.» Egli ha pertanto invitato i presenti a contribuire ad aumentare la pubblicità attraverso vari canali. Tutte le trattande all’ordine del giorno sono state approvate all’unanimità. In seguito, a 26 samaritani è stata consegnata la medaglia Henry Dunant – la più alta onorificenza di Samaritani Svizzera –per i loro 25 anni di appartenenza e attività in una sezione. Il socio onorario Hans Kipfer ha affermato che «non tutto, in passato, era migliore o peggiore. Oggi molte cose sono semplicemente diverse». Egli ha auspicato che i samaritani lavorino insieme e non gli uni contro gli altri, e ciò nello spirito di Henry Dunant. Ha concluso affermando che «i samaritani sono, ancora oggi, una questione di cuore»!
ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEL CANTON TURGOVIA A BISCHOFSZELL
I membri dell’associazione samaritana del Canton Turgovia si sono riuniti nelle passate settimane per la 40 a assemblea cantonale dei delegati. Il consigliere di Stato Urs Martin, il presidente del Gran Consiglio Peter Bühler e il sindaco Thomas Weingart hanno portato il loro saluto ai samaritani riuniti. A rappresentare Samaritani Svizzera era presente Theresia Imgrüth Nachbur, mentre dal canto suo la presidente Ursula Forrer ha condotto con celerità i lavori assembleari, evadendo tutte le trattande all’ordine del giorno. Le singole relazioni annuali, i conti annuali (chiusi con un utile) e il programma d’attività 2025 sono stati approvati all’unanimità. Valeria Sommer ha inoltrato le sue dimissioni dal Comitato centrale, dove era stata responsabile del settore Gioventù ed era consulente. Anche Patric Gerzner-Vago si è dimesso dalla Commissione di revisione e Vreni Neukom da delegata per l’assemblea. Gli altri membri di comitato sono stati riconfermati per altri tre anni. Dominic Beck della sezione samaritana di Weinfelden e Christian Gamper della sezione di Wängi sono stati eletti nuovi delegati per l’assemblea. Infine per il posto di revisore è stato eletto Adnan Schai, mentre un’onorificenza speciale è stata conferita al membro di Comitato Hansjörg Steffen, attivo da 15 anni in questo gremio. In riconoscenza del suo lungo impegno, gli è stato consegnato
un regalo. Infine, Sarina Könitzer sarà la nuova responsabile del settore Gioventù. Claudia Lamm è il nuovo volto della Commissione della formazione e della formazione continua, mentre Andrea Könitzer e Josef Wolf iniziano dal canto loro la formazione come istruttori. Sabato 23 agosto prossimo, alla Würth Haus di Rorschach (SG), si terrà la prima Giornata del samaritano della Svizzera orientale. L’anno prossimo, l’Assemblea dei delegati cantonale sarà organizzata dalla sezione samaritana di Bichelsee-Balterswil-Eschlikon. Al termine dei lavori assembleari, 17 samaritani hanno ricevuto la medaglia Henry Dunant per il loro grande e duraturo impegno a favore della causa samaritana.
I medagliati Henry Dunant: i soci dell’associazione samaritana del Canton Berna e, in ultima fila, i soci onorari Hans Kipfer e Doris Wolf.
I medagliati Henry Dunant del Canton Turgovia.
ASSEMBLEA DELL’ASSOCIAZIONE DEL CANTON GRIGIONI/SARGANSERLAND A SARGANS
Sabato 3 maggio scorso, alle 10.00 in punto, i samaritani si sono incontrati all’Hotel Post per una visita culturale della cittadina di Sargans (SG). È stato per tutti molto interessante scoprire i lati sconosciuti di Sargans. Dopo il pranzo in comune, alle 14.00 è iniziata l’assemblea dei delegati. La presidente cantonale Myrtha Tüsel-Bissig ha aperto i lavori assembleari – ai quali hanno partecipato 29 sezioni – con alcune riflessioni sul suo lavoro ai vertici dell’associazione cantonale e sul suo esser moglie in una famiglia di agricoltori. Oltre ai delegati e ai membri onorari, la presidente ha dato il benvenuto a diversi ospiti, tra cui: Stefan Koller, sindaco di Sargans; Peter Peyer, presidente del Consiglio di Stato grigionese; Silvia Hofmann, presidente del Parlamento e Barbara Dürr, presidente del Consiglio di Stato di San Gallo.
Karoline Stolz, della sezione samaritana di Thusis, è stata eletta membro onorario.
Anche Nadja Moll, presidente della sezione samaritana di Sargans, ha dato il benvenuto a tutti i presenti e ha augurato loro una buona assemblea.
Le trattande all’ordine del giorno sono state intercalate dagli interventi degli ospiti già citati e di Theresia Imgrüth Nachbur, vicepresidente di Samaritani Svizzera, nonché di Dominic Schier, responsabile dei First Responder GR e di Peter-Christian Müller, responsabile della base Rega di Samedan. La scuola di musica di Sargans ha offerto un intrattenimento musicale con i suoi studenti di musica, mentre Karoline Stolz, della sezione samaritana di Thusis, è stata eletta socia onoraria. Infatti, dopo 15 anni di attività come istruttrice, ha dovuto lasciare l’incarico per motivi di salute. Anche Eva Normanno è stata premiata per i suoi 20 anni di attività come istruttrice samaritana nella sezione di Sargans e Lukas Kleingutti è stato premiato per 20 anni come monitore del Gruppo Help di Coira. La sezione di Schams festeggia il suo 25º anniversario. Ruedi Item, dei samaritani di Coira, è stato accolto come nuovo istruttore per la regione della Bassa Engadina. La prossima assemblea dei delegati si terrà il 18 aprile 2026 a Davos.
UN BISCOTTO SPECIALE PER BLATTEN
La sezione samaritana di Thayngen (SH) e il team di raccolta del Servizio donatori di sangue di Zurigo desiderano ringraziare i 76 donatori, tra cui tre nuove persone donatrici, per la loro disponibilità a trascorrere del tempo su di un lettino come donatori di sangue, il 12 giugno scorso, nella Reckensaal. Sono stati donati 29,25 litri di sangue e non si sono verificati incidenti di rilievo.
La sezione ha inoltre ricevuto 766 franchi dalla vendita dei biscotti a favore di Blatten, nella Lötschental. I 766 franchi e i 10 franchi per persona disposta a donare sangue hanno totalizzato ben 1526 franchi. L’importo è stato arrotondato a 2000 franchi dal ricavato della raccolta di indumenti e trasferito al Comune di Blatten a nome dei donatori e della sezione samaritana di Thayngen.
ESERCITAZIONE SUI SERVIZI MEDICO-SANITARI
A WEGGIS
A metà aprile si è svolta a Weggis (LU) un’esercitazione completa di primo soccorso alla quale hanno partecipato circa 40 soccorritori delle organizzazioni della «Samariter Seegemeinden», del distretto di Küssnacht am Rigi, di Gersau, della «See Küssnacht» e i paramedici del Corpo pompieri dei comuni attorno al lago. L’intera esercitazione si è svolta sotto la direzione di Lukas Kryenbühl (Samariter Seegemeinden) e Patrick Knöpfel (Servizio di soccorso del Distretto di Küssnacht am Rigi). Entrambi hanno molti anni di esperienza nell’organizzazione e nella conduzione di esercitazioni di primo soccorso e di grandi eventi a livello di protezione civile.
Una parte impegnativa dell’esercitazione è stata la simulazione di un incidente stradale nei pressi del porto di Weggis (LU).
Al mattino, i partecipanti si sono concentrati su argomenti teorici, svolti in gruppi, che sono stati poi presentati dagli stessi partecipanti. Le tematiche comprendevano l’ipotermia, l’ipoglicemia e i principi di gestione. Inoltre, è stato posto un accento particolare sulla gestione delle risorse dell’equipe (Crew Ressource Management) nel primo soccorso, e ciò per sottolineare l’importanza di una comunicazione e di una cooperazione fluide sul campo d’intervento. Dopo gli aggiornamenti della parte teorica, nel pomeriggio i partecipanti hanno seguito un percorso pratico a postazioni nel quale era richiesta la messa in atto delle principali misure di emer -
genza. Gli argomenti trattati erano vari e comprendevano lesioni agli occhi, intossicazioni alimentari e l’esecuzione del BLS (Basic Life Support) con un defibrillatore automatico (DAE). La parte forse più impegnativa dell’esercitazione è stata la simulazione di un incidente stradale presso il porto di Weggis, in cui sono rimaste ferite cinque persone, tra cui due adolescenti e un turista croato. In questa situazione simulata in modo realistico, le squadre del servizio medico-sanitario hanno dovuto prendersi cura dei feriti, valutare la situazione e prendere le misure necessarie per allertare i soccorsi professionali.
ESERCITAZIONE REGIONALE DELLE SEZIONI SAMARITANE
DELL’ALTA ENGADINA E VALLI
Lo scorso marzo, 25 samaritani si sono riuniti sulla collina vicino alla chiesa di San Gian a Celerina per un’esercitazione in comune. Su richiesta dei soci, Stefan e Sandra hanno preparato un esercizio con i loro quattro cani da soccorso, in modo tale che i samaritani potessero familiarizzarsi anche con l’impiego di un cane da soccorso. La monitrice di corsi Ursula Jörg della sezione di St. Moritz-Sils-Silvaplana, ha salutato il gruppo di samaritani e ha posto loro le condizioni quadro dell’esercitazione: niente voli possibili e servizi di soccorso professionali accessibili solo fino alla chiesa. I samaritani sono stati quindi allarmati per tre incidenti simulati. Una dimostrazione su video, a inizio giornata, ha fornito loro una prima visione del lavoro di un cane da soccorso.
Il primo scenario ha coinvolto un assistente della casa di riposo. Durante una passeggiata con due residenti affetti da demenza, è caduto e si è ferito alla gamba, con forti dolori. Spaventati dall’incidente, i due residenti sono scappati. I samaritani hanno dovuto dapprima medicare il ferito e poi costruire un mezzo di trasporto con materiale improvvisato (due pali e delle giacche a vento) trovato in una vicina capanna di cacciatori. I due residenti, che nel frattempo si erano allontanati, sono stati cercati dai cani. Quando sono stati finalmente trovati, erano in stato confusionale, ansiosi, pallidi e molto stanchi. I samaritani si sono presi cura di loro e si sono accorti che uno di loro era diabetico con sintomi di ipoglicemia. La situazione è stata segnalata alla centrale operativa. Nel frattempo l’assistente di cura ferito è stato rassicurato e preparato per il trasporto.
MERIDIONALI
Nel secondo incidente si trattava di una persona che, durante il giorno, ha accusato un malessere: dolore al petto e una sensazione strana e fastidiosa al braccio sinistro. Da qualche giorno aveva anche dolori ai denti e alla mascella, ma non voleva andare dal medico, cosa che non aveva detto alla moglie fino a quel momento. I due coniugi hanno poi avuto una discussione, durante la quale l’uomo ha avuto un infarto e si è accasciato, privo di vita… La moglie è stata colta dal panico e si è allontanata correndo; sono intervenuti i samaritani e i cani da soccorso. Subito sono stati avviati massaggio cardiaco e respirazione artificiale. Poco dopo, sul posto è arrivata anche una persona con il defibrillatore, che si trovava a 10 minuti dalla chiesa del villaggio.
L’impegnativo esercizio con il recupero delle vittime, ritrovate dai cani, dal ripido pendio.
Nel terzo incidente, una famiglia con due bambini stava facendo un’escursione. All’improvviso il padre ha perso l’equilibrio ed è caduto in un dirupo, trascinando con sé i due bambini. La madre ha cercato di trattenere i bambini ed è caduta anche lei. Quando è stata trovata, lamentava dolori alla schiena ed era preoccupata per la famiglia. Il padre era incosciente, respirava e aveva una lacerazione alla testa; la figlia aveva slogato la caviglia e camminava a fatica mentre il fratello aveva battuto la testa. Questa postazione è stata molto impegnativa per i samaritani. Con l’aiuto dei due supervisori della formazione, la madre è stata recuperata dal pendio con la tavola di salvataggio fissata a delle corde. I bambini sono stati fasciati e assistiti e anche il padre è stato poi debitamente preparato ed evacuato con la barella. In tutte le postazioni, i cani da soccorso sono stati utili per ritrovare sia le persone «fuggite» dallo spavento per l'incidente, che i feriti.
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