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a. Caratteristiche del materiale somministrato all'ingannando
I) coerenza tra i diversi dati in arrivo da fonti disparate (per es. devono essere rispettate la sincronia e varie componenti della compatibilità):
"La London Contro! Section avrebbe dovuto far uso di tutti i canali disponibili, in una messinscena accuratamente studiata e sincronizzata di mezzi speciali per far giungere sulla scrivania di Hitler questo quadro ingannevole"28;
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"lo scenario di finzioni di Zeppelin fu prerusposto con cura affinchè i pianificatori della Forza 'A' lavorassero su copioni identici. Era essenziale come lo è per un truffatore riuscire a credere di essere veramente il personaggio che interpreta"29; quando Garbo annuncia ai tedeschi che lo sbarco in Normandia non è il vero sbarco principale, che avrà luogo invece tra breve in corrispondenza del Passo di Calais, l'informazione in sé potrebbe essere valutata con scetticismo. Essa arriva, però, contemporaneamente all'informazione proveniente da Josephine, un vero agente tedesco, che annuncia la medesima notizia avendola ricevuta da suoi canali a Stoccolma (che rimangono tutt'oggi sconosciuti). Keitel e Jodl, a guerra finita, concorderanno che la coincidenza di queste due informazioni fu decisiva30
Il) coerenza interna ai singoli dati in arrivo (non contraddizione): nel deserto nordafricano è necessario proteggere dagli attacchi tedeschi la stazione ferroviaria di Capuzzo che è il capolinea, ma la stazione è troppo grande per pensare di camuffarla. Per risolvere il problema si prolunga artificialmente la strada ferrata e si finge che il capolinea sia un altro , e che Capuzzo sia solo una stazione di smistamento: viene costruita una finta strada ferrata, e un falso treno. Ma a causa della penuria di materiale disponibile, questo treno finto è troppo piccolo. Questo dato potrebbe svelare l'inganno. Il problema viene risolto riducendo lo scartamento del binario fino a farlo combaciare con le dimensioni del materiale rotabile 31
Il!) coerenza con le conoscenze già depositate nella mente dell'ingannando:
Il piano Quicksilver prevede la simulazione che il gruppo d'amate FUSAG invaderà la Francia attraverso il Pas de Calais. FUSAG è composto da armate e divisioni che esistono (o esisteranno) rea lmente, ma che non si trovano lì dove il nemico crede, bensì in un'altra regione da dove dovranno effettuare il vero sbarco in Francia. L'inganno ha successo per il concomitare di molti fattori: il caos nel servizio infonnazioni tedesco, l'astuzia dei piani di inganno, le notizie provenienti dagli agenti falsi (che confennano le convinzioni dell ' OKW e la logica militare), spesso confermate dai ricognitori aerei e dalle intercettazioni radio; ma oltre a tutto ciò , per molto tempo giungono infonnazioni es atte anche dagli agenti tedeschi in Inghilterra.
"In altre parole, l ' alto comando britannico prima, e il comando supremo alleato poi, fornirono spesso informazioni esatte ai tedeschi, nell'intento di consolidare e di mantenere la credibilità degli agenti sotto controllo all eato, "preliminare necessario ", scrisse in proposito Masterman , "per poter rifilare poi delle bugie". Il trucco ebbe successo" 32
I simulacri gonfiabili dei carri Kirkaldy rivelano un perfetto realismo, ess endo prodotti da industrie che partono da stampi e disegni meccanici originali in tutto simili ai M-4 Sherman e Crusader, nelle dimensioni, nella forma e nei dettagli. La coerenza è dimostrata da: a) ombre ("Le ombre sono una parte importante nel linguaggio degli interpreti delle foto , e i carri falsi producevano ombre perfette quando visti o fotografati dall'alto " ) ; b) tracce (speciali carretti a due ruote producono impronte esattamente uguali a quelle dei carri, e vengono spostati avanti e indietro in pros simità dei carri gonfiabili; visti dall'alto sono perfetti); c) misure di protezione (reti mimetiche e fronde di alberi coprono il tutto , ma non troppo).
Come corollario, notiamo che questi carri finti erano disponibili in pochi esemplari , quindi per farli sembrare di più venivano sgonfiati nottetempo e piazzati altrove 33 •
IV) fonte. Per un meccanismo neurobiologico di acquiescenza alle figure gerarchicamente dominanti34, una fonte autorevole viene messa in discussione solo molto raramente (in un contesto militare questo meccanismo agisce, ovviamente, più che in qualsiasi altro contesto sociale). Oltre all'autorità, la credibilità della fonte è connessa a svariati fattori, come la numerosità delle fonti e delle confenne e la numerosità dei canali percorsi dall'informazione:
- autorità l'operazione Starkey deve simulare la minaccia di un grosso sbarco anfibio inglese nella zona del Passo di Calais nel 1943. Per dare credibilità alla simulazione, la BBC fu lasciata agire come "agente inconscio"35 • L' emittente del governo britannico aveva infatti la fama di dire la verità , e di non essere strumento di propaganda.
- numerosità delle fonti e delle conferme
L'operazione Fortitude Nord (la simulazione di una minaccia alla Scandinavia), prevede un alto numero di espedienti per rendere molteplici le fonti, grazie ad attività diplomatiche, traffico radio, simulacri, agenti del doppiogioco 36 • A proposito della stessa operazione, Cave Brown 37 ricorda che per simulare la presenza di grosse forze, oltre ai messaggi radio e al traffico radio pianificato ad hoc occorrono conferme da altre fonti: agenti del doppio gioco del Comitato-XX che stilano rapporti sui distintivi della IV armata; fughe calcolate nella stampa e alla radio (per es. matrimoni tra ufficiali e ausiliarie e incontri di calcio tra reparti); l'apparizione di centinaia di finti bimotori di legno allineati negli aeroporti scozzesi mentre centinaia di navi da guerra vere si ammassano sotto le coste scozzesi; agenti inglesi in Norvegia fanno inchieste ''discrete, ma non troppo", sull'altezza della neve nei monti norvegesi, sulla capacità dei ponti, sulla localizzazione dei reparti tedeschi, sulla loro composizione e addestramento ed equipaggiamento; forze speciali inglesi in piccole formazioni e con agenti isolati conducono azioni contro le guarnigioni tedesche e le installazioni industriali con le caratteristiche della tattica di pre-invasione (gli obiettivi sono navi, miniere, centrali elettriche, raffinerie di petrolio, fabbriche di alluminio, mezzi di trasporto, linee ferroviarie); sommergibili russi vanno in ricognizione e compiono azioni di rilevazione della costa Scandinava; messaggi radio falsi, apparentemente destinati ai partigiani norvegesi; fughe nella stampa a proposito di informazioni chieste dai genieri al leati circa la ferrovia; la popolazione svedese viene esortata a scavare rifugi antiaerei, fare riserve di cibo, legna, medicine, candele e lampadine elettriche; speculatori alla borsa svedese rastrellano vecchie azioni scandinave già in gravi difficoltà, sui mercati di Londra e New York, e il governo inglese interviene acquistandone per 30.000 sterline; vengono avviate manovre diplomatiche e azioni di guerra economica contro la Svezia.
- numerosità dei canali
Fantocci paracadutati vennero impiegati assieme a "registratori e altoparlanti che trasmettevano echi di colpi d'arma da fuoco, urla di soldati, grida di aiuto, tonfi sord i. E fecero funzionare anche contenitori di un preparato chimico che, evaporando, dava sotto forma di un leggero fumo lo stesso odore di una battaglia" 38
Aspetti Paradossali
La credibilità può a volte derivare da un'assoluta mancanza di credibilità. Una fonte evidentemente poco credibile non può che essere creduta vera, proprio in ragione del fatto che un ingannatore non se ne servirebbe mai. È quanto succede per una delle fonti inesistenti di Garbo: Gleam, l'amante gallese di un poeta indiano, che era già stata membro di un gruppo nazionalista gallese chiamato Movimento Mondiale Ariano Nazionalista del Galles39
V) plausibilità. L' inganno non deve costruire un quadro che contraddica la logica che il nemico attribuisce a noi , altrimenti corre il rischio di non essere creduto: riguardo allo sbarco in Normandia , si stabilisce che psicologicamente i tedeschi saranno scoraggiati dal ritenere che le forze alleate siano molto più ingenti del reale; ma si stabilisce che tale forza fittizia maggiore non deve essere più del 20 o 30% di quella reale, per essere credibile. " La giusta politica degli inganni per Overlord doveva esibire la massima forza possibile, e non di più"40;
V!) corroborazione dei dati raccolti dall'osservatore tramite informazioni che apparentemente non provengono dall'agente, ma da elementi esterni: per costruire l'idea che nell 'East Anglia vi sia un ingente ammassamento di truppe, si creano voci relative al fatto che i vicari sono infuriati per l'immoralità portata dai soldati stranieri e per "l'enorme numero di preservativi di gomma scoperti attorno alle basi dei paracadutisti americani"41 ;
VII) dettagli per conferire veridicità: nel contesto di Fortitude Nord fu necessario prevedere dettagli come la presenza nell'ordine di battaglia del Royal Army Medicai Corps, e al tempo stesso evitare di segnalare come presenti la forze davvero esistenti altrove42
La migliore veridicità è, ovviamente, la verità (quando può essere usata). Nel caso che segue, una persona ricopre un'attività falsa svo lgendo il suo vero lavoro.
L'agente russo Leopold Trepper è a capo dell'organizzazione di informazioni a Bruxelles. Una ditta di impermeabili funge da copertura (!) per l'attività spionistica. Trepper apre filiali in a ltre città belghe, Scandinavia, Olanda e Francia, dove vengono raccolte informazioni.
Viene posto a capo dell'impresa un vero autorevole personaggio, l'ex console belga e fratello dell 'ex primo ministro belga Jules Kaspar, che rimane sempre all'oscuro di tutto43
Quanto la veridicità sia misura da adottarsi è comunque lasciato alla discrezione dei singoli pianificatori di inganni: i sottomarini finti, costruiti su indicazione di Maskelyne, alla prova dei fatti non reggono, perché affondano miseramente. Il commento di Reit è: " Pare che Maskleyne non abbia avvertito l'esigenza di onorare la tradizione di affondare con la sua nave ""
VIII) evitare l'eccesso di ostentazione:
La credibilità dipende da una delicata calibrazione degli elementi da esibire e di quelli da nascondere.
Nell'operazione Mincemeat " il documento più importante doveva portare una firma autorevole, contenere notizie attendibili, esposte in modo plausibile, e tale da non far sospetta re uno sfacc iato tentativo di fare apparire vere cose troppo delicate per essere messe per iscritt o"45·
Gradi differenti di credibilità possono essere raggiunti con diversi gradi di stratificazione dei livelli di inganno e metainganno.
Nei preparativi per lo sbarco in Normandia, la costa meridionale inglese deve mostrare ad est l'ammassamento di truppe inesistenti. Per ottenere questo risultato si devono allestire finti campi militari, mimetizzati come normalmente accade, ma non troppo per non essere invisibili. Tuttavia si deve aver cura che il camuffamento non sia fatto troppo fatto male per essere vero. Gli Alleati ritengono che il grado di camuffamento richiesto perché i tedeschi vedano l'assembramento, ma senza mangiare la foglia, risulti semp li cemente dal fa llire nell'ottenere gli standard più alti che le tecniche più avanzate permettono.
L'esempio chiarisce la stratificazione dei livelli dell'inganno: finti campi (primo livello); mimetizzazione dei finti campi (ossia ingannare facendo credere che non ci siano); deliberata inefficacia della mimetizzazione (ossia ingannare circa l'efficacia della copertura ingannevole , lasciando deliberatamente all'osservatore la possib ilità di vedere i mezzi); accurato dosaggio dell'inefficacia della mimetizzazione (ossia impedire che l 'osservatore comprenda che si tratta di un deficit di efficienza deliberato).
Un caso analogo è il seguente:
L'attacco alleato contro la linea gotica in Italia inizialmente è previsto al centro, con finte diversive ai fianchi (vicino al mare). In seguito però la strategia cambia, e si sceglie di attaccare proprio la costa adriatica, dove sono in corso i finti preparativi. Per risolvere il problema "le misure di inganno continuarono, ma diventavano via via sempre più grossolane. Il mimetismo non era adeguato, s imulacri di mezzi giacevano qua e là, il traffico radio fittizio veniva tradito da errori facilmente riconoscibili da un esperto. Si rese più chiaro possibile ai tedeschi che l'inganno era un inganno. ( ) La Forza 'A' non trovò agevole giostrarsi in questo doppio inganno. 'Trovarono difficile' come scrive il War Diary, 'far sembrare falso un inganno senza nello stesso tempo far capire che era proprio quello che si intendeva fare' " 46
A causa dell'eccesso di ostentazione si producono paradossi anche nel campo della credibilità.
Mathilde Bélard Carré, detta "la Gatta", è una spia francese che ad un certo punto inizia a fare il doppio gioco a favore dei tedeschi. Un agente della resistenza, l'avvocato Brault, viene individuato dai tedeschi, ma riesce a fuggire servendosi di documenti falsi fomiti dalla Gatta: ma proprio questi documenti forniscono la prova che la donna sta facendo il doppio gioco, perché essendo perfettamente regolari non possono che essere stat i forniti dai tedeschi!
Documenti veri svelano l'esistenza di un inganno: se fossero stati veramente falsi, avrebbero potuto essere persuasivi 47
IX) facile rappresentabilità. Volendo installare una conoscenza falsa nella mente dell ' awersario (o privarla di una conoscenza vera) il compito risulta più facile se la conoscenza è facile da immaginare, cioè da rappresentare mentalmente. Una cosa dotata di caratteristiche di immediata significatività viene elaborata in tempi estremamente rapidi e viene riconosciuta (erroneamente) da sistemi automatici e senza l'interferenza dell'analisi cosciente.
L'episodio, già visto, della spia tedesca John Eppler che scaglia finte bombe a mano "casalinghe" (calzettoni appallottolati), mostra molto bene come chi è in allarme tenda a interpretare erroneamente segnali dotati di un significato prevedibile nel contesto del pericolo.
È utile ricordare che sotto stress la tendenza a usare scorciatoie mentali e semplificazioni aurnenta 48
b. Caratteristiche del/ 'ingannando
Esistono scale della suggestionabilità che dimostrano quali sono i fattori che predispongono gli esseri umani ad accettare passivamente le suggestioni. Basandoci su questo criterio possiamo delineare i fattori (che riguardano !'ingannando) che possono essere manovrati per ottenere un incremento dell'efficacia dell'inganno.
Essi sono:
I) suggestionabilità
Uno dei capitoli della guerra psicologica verte sui sistemi per abbattere il morale del nemico , indurlo a cedere e quindi preparare il terreno per l'attacco.
Il) emotività l'emotività è una caratteristica dannosa nei contesti conflittuali , e ancor più nei contesti di pianificazione ed esecuzione dell'inganno. Gli inglesi sostennero che la già ricordata principessa Noor fosse "troppo impulsiva ed emotiva per essere adatta all ' impiego come agente segreto"49 •
III) autoinganno
Il tema molto importante dell'autoinganno verrà trattato nel prossimo capitolo.
IV) pigrizia cognitiva
Latimer sostiene che la mente dei militari è particolarmente predisposta a subire l'inganno a causa dell'abitudinarietà insita nell'ambiente.
V) facile rappresentabilità
Il meccanismo cognitivo della facile rappresentabilità è alla base dell'autoinganno che agisce per esempio nel ritenere più probabile che il nemico faccia A piuttosto che B, quando A è uno scenario consueto.
VI) altri bias cognitivi
i bia s cognitivi trovano impiego nella propaganda, nella guerra psicologica e in quella mediatica. Si rimanda ai testi specialistici per una trattazione dell'argomento
VII) bias motivazionali
Le sp in te che inducono gli esseri umani ad adottare alcune risposte comportamentali possono essere ridotte a poche. I testi di psicologia sociale illustrano alcuni meccanismi di risposte "a scorciatoia", nelle quali l'individuo agisce quasi automaticamente. Ricordiamo qui:
L'avidità
E' noto fin dall'antichità il procedimento di allettare il nemico con doni o con l'improvviso volgersi a suo favore della situazione, come per es. nel caso di un'apparente ritirata, che in realtà attira in trappola.
La dife sa della prop rietà Oltre a desiderare cose preziose, gli esse r i umani detestano vedersele sottrarre dopo che le hanno conquistate.
I francesi minacciano Vienna, che di spone per la difesa di soli 36.000 soldat i, gli altri essendo impegnati a sedare una ri vo l ta in Ungheria. Altrettanti soldati bavaresi sono nei pressi di Ulm, e altrettanti francesi, ag li ordini del maresciallo Tallard, sono in procinto di attraversare la Fo resta Nera e d i unirsi ai bavaresi per poi avanzare lungo i l Danubio alla volta di Vienna. John Church.ill, p rim o duca di Marlboro ugh, momentaneamente in Olanda, deve sa lvare la capitale austroungarica, allora alleata degli in glesi. Nel contempo, le Fiandre sono minacciate da 90.000 francesi. Marlborough , che comanda truppe anglodanesi, non vuole allarmare i Danesi e li informa che si sposterà verso s ud nell 'a mbito di una normale manovra di routine; in realtà vuo le attraversa re l 'Europa e marciare verso il Danubio. Raccogliendo altri uo mini , si dirige verso Strasburgo fingendo di minacciarla: fa costruire un ponte di barche sul fiume e ammassare materiale. La scelta di Strasburgo è psicologica, e si spiega alla luce delle teorie della motivazione: è una città che sta molto a cuore dei francesi perché l'hanno conquistata da pochi anni. Sollecitato da questi eventi, Tallard ritarda la marcia su Ulm, in attesa di nuove istruzioni da Versailles. A quel punto, Marlborough attraversa i fiumi Meno e Neckar, e poi attraverso i l Reno si muove verso il Danubio50 •
L'acquiescenza a figure dominanti
Gli Studi Cinematografic i Stepperton costruiscono un immenso deposito d i gasolio e un'area portuale vicino a Dover, interamente fasulla. Veri soldati montano la guardia. Il re Giorgio VI e il generale Montgomery vanno a visitarle i siti fasulli: in questo caso agisce il meccanismo di acquiescenza alle figure autoritarie, perché il nemico è indotto a credere che se "persino" il re e Montgomery si recano in visita ad un deposito, esso dev'essere per forza autentico ( come se i re non potessero prestarsi al gioco delle finzioni) 5 1 • l1 timo re Owiamente la paura è una delle reazioni che più si prestano ad essere sfruttate in tempo di guerra. Per difendere Alessandria e il Cairo dalle forze gennanicbe gli inglesi devono far credere a Rommel che le due città egiziane abbiano di fese maggiori di quanto sia in realtà, allo scopo di fargli predendere una pausa qualora riesca a sfondare adAlam Halfa52
VIII) attività
L'inganno funziona se è !'ingannando che, autonomamente, ricava la infonnazioni e le elabora, perché così facendo è portato a renderle credibili ai suoi stessi occhi, dato che le operazioni di elaborazione dei dati vengono effettuate da lui, secondo il suo stile.
3. Conoscenza della mente dell'altro
L'ingannatore deve possedere quella che gli psicologi chiamano una "teoria della mente" , ossia una teoria (più o meno implicita) cbe permetta di formulare ipotesi circa il comportamento dell'altro, le sue mosse, contromosse, le sue tattiche e strategie. Gli elementi più importanti in questo contesto sono: la conoscenza dettagliata della mente dell'altro (importanza dell'intelligence); la conoscenza delle sue "vulnerabilità" intese nel senso di predisposizione ad autoingannarsi; la capacità di adattare l'inganno al singolo soggetto con caratteristiche sartoriali; la capacità di modificare continuamente la propria condotto in relazione alle risposte dell'avversario (flessibi l ità).
Questi autori delineano una teoria della costruzione dell'inganno basata su alcuni elementi. Per passarla in rassegna rapidamente, esaminiamo il caso di un generale che vuole sorprendere il nemico e vincere la battaglia in prospettiva strategica di vincere la guerra: il generale concepisce l'idea di usare uno stratagemma per confondere il nemico circa l'attacco; sceglie quindi l'illusione che realizza questa confusione; sceglie poi il canale percorso dall'informazione che darà vita all'illusione; utilizza, ricorrendo ad un'astuzia, la caratteristica ingannevole adeguata ai suoi scopi.
L'esempio di Barton Bowyers è:
"Il generale ha detto: 'Capitano, porti i suoi uomini sulla sinistra e sollevi un po' di polverone. Maggiore, gli dia un'ora di tempo e poi attacchi sulla destra"53 •
Gli elementi a disposizione dell'ingannatore sono, secondo questa teoria:
Stratagemma= far credere che attaccheremo sulla sinistra.
Sorpresa = attaccheremo sulla destra.
Jllusione = un attacco sta avvenendo sulla sinistra.
Astuzia = truppe a sinistra sollevano la polvere.
Canale = l'aria (veicola la polvere).
Caratteristica = nuvola di polvere, appartiene alla categoria "mimare".
Sempre secondo questi autori, le sette variabili a disposizione dell'ingannatore sono: chi/contro chi? fare che cosa? dove? quando? perché? con quale effetto? con quali forze 54 ?
2
Jon Latimer fornisce un'ampia trattazione dei principi e dei metodi dell'inganno militare, che può essere letta anche come guida alla loro concezione e realizzazione.
L'inganno militare ha ragione d'essere soprattutto in relazione al concetto di sorpresa. La sorpresa è il grande moltiplicatore di forza, rende più forti di quanto non si sia.
La relatività della realtà, e i suoi effetti concreti, sono ben noti ai filosofi. J costruttivisti moderni , come gli stoici dell'epoca neroniana , amano ripetere che "Non sono le cose in sé che turbano gli uomini, ma le opinioni che essi hanno delle cose".
La sorpresa è funzione dei parametri di spazio , tempo e metodo , come più volte ricordato a proposito dell' illusi on isrno (che realizza inganni a beneficio di osservatori consci di essere ingannati ma inconsapevoli di dove, quando e come ciò accadrà). La sorpresa si ottiene infatti: utilizzando un terreno ritenuto impraticabile; attaccando in un momento inaspettato; rinunciando ai preparativi che il nemico si aspetta; usando tattiche audaci e innovative; usando nuove anni.
11 fattore più importante resta comunque I'inganno 55 •
Secondo Latimer i principi dell'inganno sono:
Il focus dev'essere la mente del comandante , perché è lui che decide.
Come già anticipato, questo è vero in maniera peculiare nel mondo militare dove in genere i superiori non danno ascolto ai sottoposti; questo offre all'avversario la possibilità di giocare sulla rigidità, sui preconcetti e sul valore centrale attribuito all'esperienza che sono tipici della cultura militare nella quale si fonnano i comandanti: si tratta di altrettanti fattori di "fossilizzazione". La cosiddetta esperienza, a volte , è invece un elemento controproducente, perché conferisce un illusorio senso di tranquillità e fiducia nelle proprie capacità, che l'ingannatore prontamente sfrutta a suo vantaggio. Si ricordi l'analogo fenomeno esistente nei contesti illusionistici, dove lo spettatore che meno sa, meno è ingannabile: esempio tipico sono i bambini, la cui mente non è viziata dall'abitudinarietà dovuta al le esperienze sedimentate.
Lo scopo è ottenere un comportamento, e non semplicemente un effetto mentale.
Gli italiani in Africa furono minacciati da un finto attacco a sud per sviarli dal vero attacco al nord, ma ci cascarono così bene (potremmo definirlo un "inganno troppo efficace") che ripiegarono a nord, dove rinforzarono così il fronte 56
"L'inganno si ottiene per mezzo della manipolazione delle percezioni"5
In questo ci si avv1cma alla definizione classica di illusionismo inteso come arte di produrre illusioni attraverso la manipolazione delle percezioni. Vale sempre, però , quanto precisato da autori come Fitzkee circa il bersaglio finale dell'inganno , che non è costituito dalle percezioni ma dalla loro interpretazione.
Per chi intenda pianificare un inganno, "i l primo compito è identificare un bias, o, se necessario, crearne uno" 58 Anche Latimer sostiene quindi che l'inganno esiste perchè esiste l'autoinganno.
"E' sempre molto più facile rinforzare una percezione che cambiarne una". Ne consegue che l'ingannatore è avvantaggiato se sa che cosa il nemico si aspetta (o , meglio, che cosa spera), perché può utilizzare tali aspettative: è una delle forme del principio dell'utilizzazione.
Il coordinamento e il controllo devono essere centralizzati.
Il timing è "l'elemento più critico della preparazione", éd è un fattore di credibilità; il piano deve essere credibile rispetto al tempo.
Il piano degli inganni deve seguire il piano reale , e non il contrario: "Qualsiasi tentativo di adattare la realtl\ all'inganno è destinato a fallire".
La sicurezza (o protezione) ha due livelli: 1) il reale piano operativo dev'essere sicuro, in modo tale che il nemico non possa capire le reali intenzioni; 2) il piano di inganno dev'esserlo altrettanto, se non di più. A questo proposito Latimer ricorda che una fuga di notizie, se troppo evidente, può far sospettare.
Ricordiamo a questo proposito che l'attività segreta compresa nel piano Jael comprendeva: raccolta offensiva di informazioni militari controspionaggio e sicurezza operazioni specia li (sul campo, segrete, spesso violente) guerra politica inganno, "la più segreta fra tutte le operazioni segrete" 59
La credibilità riguarda sia la fonte (un agente XX, un traffico radio ... ) che il piano. Per la credibilità è importante che vi siano conferme; la varietà di fonti (suoni , vista, calore, odore , ecc.) può essere utile per aumentare la credibilità di un a sto ria di copertura; inoltre il nemico deve crederci capaci di fare ciò che simuliamo. "Ciò che è davvero possibile è meno importante di ciò che il nemico crede sia possibile"60 Il nemico deve ricostruire da solo i pezzi dello scenario che gli si para davanti.
Viene anche ripreso il principio di Dudlcy Clarke: "la menzogna è così preziosa che dovrebbe sempre essere coperta da una guardia del corpo di verità".
Questo spiega perché 1'80% delle informazioni inviate ai tedeschi dalla Forza 'A' era vero. 6 1
Citando Masterman, "le storie di copertura dovrebbero essere tanto vicine alla realtà quanto lo permette la sicurezza"62 • Flessibi lità. La guerra è il regno dell'incertezza, per cui ciascun piano deve adattarsi al mutare degli eventi, e questo vale anche per i piani di inganno.
Secondo Latimer i metodi per ingannare compre nd ono:
Mascheramenti
Non è necessa rio dilungarsi oltre su questo tema. Riportiamo solo un altro esempio tratto dalla storia della seconda guerra mondiale :
Un gruppo di Brandeburghes i, vestiti con uniformi della polizia militare olandese, passano la frontiera con l'O landa. Due uomini vestiti così e quattro che indossano impenneabi l i sopraffanno la guardia all'estremità est del ponte; poi telefonano al posto di guardia dell'estremità ovest, dicendo che due poliziotti militari e quattro prigionieri stanno per essere portati lì63 •
L'errore non voluto
Si finge di commettere un errore, nell'intento di provocare una reazione utile ai nostri scopi. Per essere credibile, il nemico deve credere che l 'evento si sia verificato per la nostra incompetenza.
Nel 1917 il generale Edm und A ll enby vuole persuadere i turchi che ci sarà un terzo attacco su Gaza, s upportato da una finta a est di Berkheba: l'esatto contrario del vero piano d 'attacco. Lo stratagemma usato prevede uno zaino " perso" con vari dettag li dell'imminente attacco64
Quando Allenby entra in Gerusalemme realizza un'antica profezia araba secondo la quale un grande liberatore, chiamato il Profeta di Dio (Allah-en-Nebi: Allenby!) li avrebbe liberati dal gioco dei turchi: un caso di operazione psicologica involontaria.
Il co lpo di sfortuna
È una variante de l precedente ; in questo caso il nemico crederà che l 'inc idente è dovuto a fattori casuali (sfortuna).
L'esempio classico è l'operazione Mincemeat. Gli inglesi simulano un incidente aereo nel quale ha perso la vita un ufficiale che recava mes saggi riservati; il cadavere viene esaminato dal controspionaggio tede sco, che entra così in possesso dei piani (fittizi) di invasione della Grecia.
Due agenti segreti polacchi si fingono ufficiali delle SS incaricati di fare foto nel la costa del Baltico per trovare un sito per costruire un centro di riposo per i soldati tedeschi impegnati in Russia. La loro motocicletta si "guasta" vicino a Peenemuende e si fanno aiutare dall'officina del centro65
Attirare con /'inganno
L'inganno serve a predisporre esche, allettamenti e falsi bersagli.
Questo principio, antichissimo, trova applicazione corrente grazie alla moderna tecnologia. Per es. nel 1966 l'aviazione nordvietnamita viene attratta in un ' imboscata da una finta flotta di F-105 "Thuds", costituita in realtà da aerei Phantom che usano tutti i mezzi tecnologici possibili per apparire ciò che non sono66
Doppio bluff
È un espediente tanto audace quanto rischioso. Citando Cruickshank, Latimer67 afferma che il doppio bluff può essere la salvezza dell'ingannatore o il suo incubo, e sottolinea che non c'è inganno più difficile, tanto che per attuarlo bisogna essere o molto sicuri di sé o disperati.
Il procedimento di mettere in atto un "trucco" avendo cura di mostrare che si tratta di un trucco, mentre in realtà non lo è affatto, è antico: se ne trovano esempi nella storia romana.
Altri metodi illustrati da Latimer (ritirata, rilevare la postazione , operazioni di difesa e di attacco) saranno esaminati più avanti.
2.4. Teorie s ulla cos t ruzion e dell ' in ga nno . Dottrina illu s ionisti ca
Alcuni Autori dell'ambito illusionistico forniscono utili indicazioni utili circa l'iter da seguire nella pianificazione dell'inganno e nella sua realizzazione pratica. Anzitutto vi sono alcune indicazioni di massima, che costituiscono una sorta di "tavola dei comandamenti" dei prestigiatori , la cui stesura iniziale risale al diciannovesimo secolo.