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logica dell'inganno nei contesti conflittuali.
In contesto ipnotico
L' ipnotista sfrutta qualsiasi comportamento emesso spontaneamente dal soggetto ipnotico. Se gli sta parlando suggerendogli stanchezza , e vede che le palpebre presentano un leggero tremolio, potrà dirgli: "Senti la pesantezza delle palpebre ... ".
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L'utilizzazione vale anche (e soprattutto) nel caso dei comportamenti oppositivi. Se le palpebre presentano un tremolio, ma il s oggetto rifiuta di chiuderle, l'ipnotista dirà: "Puoi re sis tere alla pesantezza delle palpebre ... continua a resistere"; in questo modo un comportamento messo in atto dal soggetto ipnotico viene trasformato in un ordine , e il soggetto sperimenta una confusione tra ciò che intende fare volontariamente (rifiutarsi di chiudere le palpebre, e più in generale opporsi alle suggestioni dell'ipnotista) e ciò che l ' ipnotista gli sta ordinando (rifiutarsi di chiudere le palpebre).
Allo stesso modo I' ipnotista , davanti ad un paziente che afferma: "Non intendo andare in trance" , può ribattere: " Vorrei proprio questo, che lei si oppones se ai miei tentativi di mandarla in trance" , e inizierà poi a chiedergli di fare una serie di cose "opposte alla trance" , assicurando si così che il soggetto, facendo l ' opposto, cada proprio in trance (per es.: "Tenda tutti i muscoli del corpo, spalanchi gli occhi , ignori il senso di stanchezza ecc ").
In contesto ill usionistico
L'utilizzazione viene continuamente applicata , poiché l ' inganno indiretto consiste proprio nello sfruttare gli automatismi inconsci e naturali che governano l'attenzione. Basta servirsi delle proprietà mentali umane, predisposte naturalmente all'autoinganno , e l'inganno viene costruito senza eccessivo sforzo.
Per es., utilizzando la tendenza a guardare un oggetto in movimento l'esecutore può scegliere di controllare l'attenzione dell'osservatore nel modo più semplice ed efficace senza chiederglielo espicitamente.
In contes to mili ta re gli esempi sono numerosi
Il caso più semplice è il rivolgimento degli agenti segreti: dopo avere individuato un agente nemico, lo si trasforma in un volontario o involontario latore di informazioni fuorvianti.
Un altro esempio è riportato da Barton Bowyer: al Cairo, nel 1942, il maggiore Oliver Thynne "scoprì che i tedeschi avevano imparato distinguere i falsi aerei inglesi da quelli reali , in quanto le esili strutture degli aerei simulati erano sostenute da puntelli collocati sotto le ali. A quei tempi il maggiore Thynne era un pianificatore (dì inganni) novellino nella Forza' A' di Clarke. Quando egli riferì al suo superiore, il brigadiere Dudley
Clarke, l 'interessante notizia, il 'maestro degli inganni' domandò:
'Ebbene, che cosa hai fatto al riguardo?'
'Che cosa ho fatto, Dudley? Che cosa avrei potuto fare?'
' Ma imparti sca l'ordine di collocare puntelli sotto le ali di tutti gli aerei reali, naturalmente!'.
Naturalmente? Non tanto. Una mente non tortuosa, essendosi resa conto della pecca negli aerei simu lati , avrebbe ordinato agli incaricati dei camuffamenti di eliminarla. La mente tortuosa di Clarke, invece, aveva veduto immediatamente il modo di sfruttare la pecca. Ponendo finti puntelli sotto gli aerei reali al suo lo , si sarebbe fatto in modo che i piloti nemici evitassero di mitragliarli e bombardarli. Non solo, ma ciò avrebbe fatto sì che gli interpreti tedeschi delle aerofotografie sottovalutassero i veri aerei della RAF e non riuscissero a situarli."57
Hitler ordina inizialmente l'allestimento dei preparativi per invadere l ' Inghilterra; in un secondo momento, resosi conto che l 'i nvas ione è impossibile, usa quei preparativi come mezzo per mascherare strategicamente i suoi piani di invasione nel teatro orientale 58
Un convoglio di mercantili vuoti diretto in Inghilterra dalla Sierra Leone viene usato come diversivo per distrarre i sommergibili tedeschi di pattuglia all'ingresso del Mediterraneo da altre operazioni degli alleati - non si sa se si trattò di una mossa deliberata o di una fortunata circostanza59, ma questo mostra chiaramente come l'utilizzazione sia un elemento che deve necessariamente basarsi sugli elementi messi a disposizione dal naturale fluire degli eventi-.
Quando il generale Patton non partecipa allo sbarco (decisione dovuta a precedenti suoi comportamenti problematici), i tedeschi credono che queto sia dovuto al fatto che l'intemperante generale americano dovrà partecipare a ben altro: questa supposizio ne rinforza nei tedeschi l ' idea che quello in Normandia non è il vero sbarco60
I O. Non opporsi alla resistenza
L'espress ione "resiste nza" , che ben si adatta al contesto ipnotico (e anche a quello illusionistico) può essere fuorviante nel contesto bellico, nel quale ciascuna delle due parti considera "azione" la propria mossa e "resistenza" quella dell'altra parte. Conviene quindi d'ora in poi parlare di "forza dell'avversario" piuttosto che di resistenza, termine che si riferisce più alla difesa di uno status che alla reazione alla nostra forza.
Ne ll'i p nos i viene accettata la diffidenza del soggetto ipnotico. Per es. gli si dice apertamente.
ha ragione a essere prudente nei confronti degli ipnotisti oppure non è necessario fare tutto quello che chiedono gli ipnotisti
Nell ' illusi onism o si ha cura di esibire sempre chiaramente (almeno all'apparenza) gli oggetti usati e i movimenti fatti, ben sapendo che ciò disanna la diffidenza iniziale dell'osservatore.
Ne l co ntes t o milita re, una volta che si rinuncia alla pretesa di inserire materiale nuovo nella mente dell'antagonista , e ci si affida invece alla nozione di utilizzazione del materiale già presente, il passo successivo è manifestare l'accettazione del materiale presentato dall'antagonista. In altre parole, in una logica di inganno la forza non deve evocare, da parte nostra, una controresistenza (almeno apparentemente!). Si tratta anzitutto di una posizione di realismo circa l'efficacia dei nostri sforzi:
Nella campagna del Mediterraneo i tedeschi vengono spinti a credere che vi sarà un attacco alleato contro la Grecia e le isole dell ' Egeo (invece che contro la Sicilia come invece avverrà). Ad un certo punto , però, i tedeschi non credono più molto a questo scenario, e la Forza 'A' preferisce lasciar cadere le minacce anziché prolungarle troppo in maniera artificiosa61 •
Un altro aspetto di questa linea strategica è che è sempre meglio assecondare ciò che già esiste, piuttosto che opporvisi manifestamente.
Nella conduzione degli inganni relativi ai bombardamenti tedeschi su Londra, si decide per una politica prudente: piuttosto che persuadere il nemico di avere colpito i l ber:;aglio sbagliato, si preferisce rass icurarlo che hanno preso quello giusto - anche quando così non è62 •
Questo principio vale sia per le nostre aree di vulnerabilità ineliminabili: nel corso dell'operazione Starkey la BBC viene lasciata l ibera di commentare le voci che sfuggono: ma si tratta di fughe di notizie predisposte ad arte La BBC diventa così un agente senza saperlo63 sia nei casi in cui non ci si oppone all'effetto dell'attacco del nemico, anzi lo si amplifica; lo scopo è indurlo a desistere da l proseguire l'azione.
A Tobrnk gli inglesi devono difendere dagli attacchi italiani l'impianto di distillazione de ll 'acqua, ma non si può pensare di nasconderlo o fame uno di finto, perché lo hanno costruito gli italiani stessi. TI capitano Proud decide per una forma di "judo ingannevole" 64 : una squadra di demolitori si nasconde nei pressi della distilleria; dopo il primo attacco , non centrato pienamente, i demolitori scavano altri crateri di bombe; molti detriti vengono sparsi attorno; altri danni sono simulati sui tetti dei principali edifici servendosi di tela, pittura e cemento. Come tocco finale , le parti della stazione non utilizzate , inclusa una grande torre di raffreddamento, vengono fatte saltare con cariche esplosive.
La nozione di creare il vuoto di fronte alla spinta avversaria , anziché opporvi una controspinta, è la base di tutta una serie di tecniche proprie delle arti marziali orientali, nonché della filosofia bellica cinese classica. In quest'ottica il passo successivo è illustrato dal seguente punto.
11. Incoraggiare la forza antagonista
Un modo efficace per evitare di evocare la resistenza dell'antagonista è quello di incoraggiarla direttamente (che è diverso dal prescriverla indirettamente). Questo espediente si presenta in varie fanne, sia nell'ipnosi che nell'illusionismo come anche nell'arte bellica e nelle arti marziali.
L'idea basilare è complessa , e contiene diverse valenze: ciò che viene incoraggiato dal nostro avversario lo faremo con minore traspo110, proprio perché è il nostro avversario che ce lo chiede, e quindi la nostra azione (anche se oppositiva) è incorniciata da un significato di obbedienza al volere dell'altro , che istintivamente ci ripugna; se i l nostro avversario ci incoraggia a fare qualcosa, significa che ciò torna utile a lui più che a noi, quindi è nostro interesse rinunciarvi o essere cauti; se la forza altrui può essere utilizzata ai nostri fini , basta incoraggiarla e il lavoro è fatto.
In ipn osi
La frase può essere completata così:
(ha ragione a essere prudente nei confronti degli ipnotisti) anzi lo sono anch ' io farei così anch ' io lo faccia pure , se crede
In co ntes to illu sioni sti co
La naturale curiosità umana viene incoraggiata direttamente , chiedendo all'osservatore, per es., di controllare qualcosa. Così facendo, egli ricaverà l'idea che l'oggetto controllato è privo di trucchi.
In con testo mili ta re
Il piano Jael è composto da due parti: il piano Cockade, che mira a trattenere i tedeschi in Europa occidentale e nel settore del Mediterraneo evitandone il trasferimento al fronte russo , e il piano Zeppelin, che punta a convincere il nemico che alla fine della campagna di Tunisia gli alleati non invaderanno la Sicilia, ma la Grecia e la Francia meridionale. Si devono mascherare i movimenti degli eserciti e delle flotte reali, e simulare quelli delle forze inesistenti. Si tratta di un compito immane, che è però favorito da alcuni elementi: l'ignoranza tedesca delle dislocazioni e forze dell'esercito britannico; la conoscenza da parte degli alleati della consistenza e della disposizione delle forze tedesche; soprattutto, la vulnerabilità psicologica di Hitler alla finte (dovuta alla sua concezione della strategia militare): non appena scorge una minaccia da qualche parte, vi invia subito truppe della riserva. Questa sua visione strategica viene incoraggiata, e il risultato finale è che, per essere forte ovunque, la forza tedesca è debole ovunque65
I giapponesi lanciano imprecazioni e offese, per abbattere il morale ma anche per far svelare la posizione degli americani 66 • A volte mostrano di essere morti per attrarre gli americani in trappo la. Si tratta di una forma di mimetismo presente in natura e noto come tanatosi: alcune specie di animali, per es. alcuni rettili, non si accontentano di esibire l'aspetto della morte, ma emanano anche odore di putrefazione.
12. Imporre l'uso della forza antagonista
Il passo successivo all'accettazione della resistenza è imporre la resistenza (anziché accettarla , prescriverla indirettamente o incoraggiarla direttamente):
In ipnosi avremo per es. la frase
(ha ragione a essere prudente nei confronti degli ipnotisti , anzi lo sono anch'io farei così anch'io lo faccia pure, se crede) anzi, mi permetta di dirle che dovrebbe resistere a chi cerca di ipnotizzarla.
In questo modo il soggetto viene privato psicologicamente del vantaggio dell'iniziativa, poiché siamo noi a richiedere la sua azione; tradotto in pratica, ciò significa che se il soggetto resiste dopo che glielo abbiamo ordinato , in realtà non sta resistendo, perché la sua resistenza ha assunto ora le caratteristiche dell'obbedienza: siamo noi ad avere il controllo della situazione.
Se prescrivo un comportamento al mio nemico, può darsi che io ottenga l'opposto; lun gi dal costituire un ostacolo, questa reazione dell'antagonista può servirmi, perché a quel punto mi resta solo da prescrivere l'opposto di ciò che voglio, per ottenerlo.
In cont esto illu sioni stico ci si può servire di questo principio dopo che lo spettatore ha scelto liberamente una carta (che in realtà è stata forzata), chiedendog l i: " E ' proprio sicuro che vuole quella carta li? Vuole cambiarla?". Nove volte su dieci lo spettatore rifiuta questa richiesta arroccandosi sulla sua posizione.
Io contesto militare troviamo un perfetto analogo nel seguente episodio, anche se qui il principio è applicato alle proprie forze e non a quelle del nemico (in questo caso di tratta di imporre a se stessi una vulnerabilità): "li Ministero doveva ribadire che era essenziale mantenere un segreto assoluto - una linea solitamente presa dai pianificatori dell ' inganno quando volevano incoraggiare la fuga di notizie"67 .
Un'imposizione più elaborata dell'uso della forza avversaria si ha quando ciò viene usato per segnalare la posizione nemica. Nel caso seguente viene praticamente prescritta una reazione nemica utilizzando i sistemi di segnalazione dell'avversario.
Durante la battaglia di Bengasi (1943) i ricognitori della RAF lasciavano cadere di notte sulla città segnali luminosi per guidare i bombardieri alleati ; i tedeschi risposero piazzando i loro segnali luminosi in modo tale che gli aerei perdevano di vista la città e bombardavano il deserto68 •
In pratica vengono forniti falsi bersagli utilizzando le conoscenze e abitudini del nemico e ritorcendo la sua forza contro di sé. Se qui la forza dell'avversario viene solo dissipata , nel caso seguente essa viene realmente rivoltata contro se stesso.
In contesto illu sionistico
Nella popolare truffa (basata su espedienti illusionistici) delle tre carte ( o tre tavolette , tre scatolette e varianti) , un compare del truffatore (che finge di essere un semplice spettatore) piega un angolo della carta che dev ' essere trovata "senza che l'esecutore se ne accorga" . La vittima, a que l punto, crede di ingannare il truffatore, e sceglie la carta contrassegnata: ma grazie ad un 'ulteriore inganno, anche questa volta la vittima fallisce , perdendo il suo denaro 6<>
In contesto militare
Sul fronte tunisino (1943) g l i inglesi decifrano un messaggio tedesco che chiede supporto aereo contro una postazione inglese a una certa ora , specificando che sarà segnalata con fumo colorato. Gli inglesi registrano l'artiglieria su una vicina postazione tedesca, ed è lì c he i bombardieri Stuka trovano il fumo e vanno a bombardare 7°.