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5. IL FATTORE SCRIPT E IL FATTORE TIMING
Du e altri fattori sono cruciali nella realizzazione dell'inganno efficace, ma sinora sono stati trascurati nella letteratura specialistica: il copione (script) e il tempismo (timing).
La narrazione prevale sulla ragione
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Il compito dell'ingarmatore è far credere il falso o far non credere il vero. Per facilitare l'accettazione di un'informazione è utile somministrarla in modo tale che essa sia facilmente rappresentabile, poiché un evento sembra più probabìle se è più facilmente rappresentabile'. La facile rappresentabilità viene aumentata se l'evento viene percepito nel contesto di
" una minisceneggiatura, una favola, un copioncino, un raccontino"2
La mente umana è infatti programmata per accettare passivamente le suggestioni che sono veicolate da materiale organizzato in forma narrativa, o di copioni.
"Script" (in italiano "copione") è, secondo Abelson 3 , un programma integrato di in formazione che può venire utilizzato nell'interpetazione o nella comprensione di un evento. Il copione rende possibile la conoscenza, perché attribuisce un senso ad infonnazioni ambigue o neutre; al tempo stesso, però, la distorce, perché il senso è vincolato dalle conoscenze precedenti: se un copione non è appropriato, la comprensione è errata, anche se formalmente può essere corretta.
I romanzi gialli sono classici esempi di copione che porta fuori strada il lettore, e non a caso sono stati paragonati ai giochi di prestigio, tanto che, come già accennato, Raymond Chandler li definiva forme di "prestidigitazione letteraria".
Nell'illusionismo l'importanza dello script risulta in tutta la sua evidenza osservando il fenomeno per cui i bambini non sono facilmente ingannabili quanto gli adulti: ciò deriva proprio dal fatto che i bambini dispongono di un nwnero minore di sc hemi entro i quali collocare i dati percepiti, e questo li rende più liberi da vincoli prefonnati nell'interpretare ciò che vedono; anche lo loro attenzione è meno vincolata, e fluttuando più liberamente può captare elementi pericolosi. L' illusionismo usa estensivamente le proprietà dello script. Qualsiasi effetto illusionistico è una piccola storia, una concatenazione di eventi. La sorpresa finale deriva dalla violazione, apparentemente inspiegabile, delle premesse iniziali. Senza questa violazione improv~isa e sconcertante non vi è effetto magico. È necessario quindi che l'e secutore pianifichi tutti i suoi comportamenti in modo da rendere il più facile possibile all'osservatore la chiara percezione di una successione di eventi; più l'osservatore accetta la "storia" che viene rappresentata , più è da essa vincolato, e quindi la sua capacità di giudizio sarà tanto più facilmente manipolabile dall'ingannatore.
Anche un effetto semplicissimo come la spanz1one di un oggetto depositato dalla MD nella MS presuppone uno script, elementare ma pur sempre uno script. In esso si riconoscono tutte le componenti tipiche di ogni narrazione: un'inizio, in cui vengono fissati i parametri fondamentali di spazio (le mani), tempo (qualche secondo) , protagonisti (le mani, la moneta); una situazione definita, o status ini ziale (le mani sono esibite, una vuota e l'altra contenente una moneta); un comportamento che modifica lo status iniziale (trasferimento della moneta dalla MD alla MS); un evento finale (che in questo caso, essendo in contraddizione con le premesse, viola la logica).
Schneider4 raccomanda che lo spettatore sia sempre consapevole di tutto ciò che accade sulla scena, e che anzi guardi proprio il punto dove viene eseguita la mossa segreta (ovviamente se l 'esec utore è in grado di far sì che l'e secutore, pur guardando, non veda). L'osservato re deve ricordare che ha visto ogni mo ssa e non ha potuto individuare il trucco. In questo modo , nel riesaminare gli eventi l 'osservatore dà per scontate le premesse che ha accettato: siccome ha visto tutto, l'inganno deve essere da qualche altra parte, dove quindi si ostinerà a cercarlo inutilmente, perché l'inganno è invece lì dove l 'osservato re non sta più guardando, dato che oramai quello è un terreno già sondato e riconosciuto sicuro, neutro. Tutto questo è reso possibile dall'effetto che lo script esercita sulla mente.
Script e mente umana.
La nostra mente è programmata per dare un significato a quanto accade. Quando non è possibile trovare un senso nella realtà che ci circonda, ce lo inventiamo; quando anche questo è impossibile, la mente umana viene travalicata da un senso di impotenza frustrante e insopportabile, dal quale la persona è disposta ad uscire a qualunque costo, anche a patto di accettare come vera qualsiasi informazione le pe1metta di organizzare il materiale percepito sotto forma di uno schema dotato di senso.
L'ingannatore deve quindi sapere che:
1) in assenza di senso nella mente umana si produce confusione;
2) la confusione si placa al primo aspetto di realtà dotato di senso (anche se non corrisponde alla realtà);
3) dopo essere stato individuato, il senso (anche se non corrisponde alla realtà) è difficilmente abbandonato;
4) il senso viene costrnito sulla base delle conoscenze già depositate nella mente , e la costruzione è nel senso di una conferma e maggiore corroborazione di ciò che già si sa;
5) nella costruzione di un senso agiscono meccanismi primitivi, evolutivamente assai utili in tempi lontani, ma che oggi inducono spesso in errore; tra essi vi è l'uso dello script.
In presenza di qualcosa che non riusciamo ad interpretare, come per es. una massa di informazioni contradditorie o ambigue o vaghe, si verificheranno i seguenti fenomeni:
"cercheremo di mettere insieme le cose cd è qui che si trovano gli svantaggi. Infatti:
I modelli ( di interpretazione dei fatti) tendono a stabi lizzarsi sempre più rigidamente poiché controllano l 'attenzione.
È estremamente difficile cambiare modelli quando sono stabilizzati.
L'informazione che è stata elaborata come parte di un modello non può essere usata facilmente come parte di un modello completamente diverso.
Esiste una tendenza verso la polarizzazione, vale a dire che qualsiasi cosa abbia una rassomiglianza con un modello standard, verrà percepita come il modello standard.
Anche se la sce lta tra due m ode lli competitivi può essere difficile, una volta che 1m modello viene scel to , l 'a ltro sarà completamente ignorato.
La tenden za alla polarizzazione porta a spostarsi verso uno dei due estremi anzi c. hè al mantenimento di un punto di equilibrio tra essi" \
Viste queste proprietà del la mente umana, ne consegue che per faci Iitare l'acquiescenza alla somministrazione della nostra costruzione ingannevole, quest'ultima dovrà rispondere al requisito di essere organizzata in forma narrativa. Inoltre la struttura "a script" del materiale sonuninistrato dovrà avere queste caratteristiche: essere simile a quella di script già accettati dall'ingannando; essere simile a quello che si vuole far credere vero all'ingannando; essere diffonne dallo script che descrive la realtà che si vuole tenere nascosta; giungere in assenza di altri elementi validi di comprensione, anzi in presenza di dati confusivi. altamente ambigui, scarsi o contradditori; essere confen ato da elementi.
Uso dello script.
Il concetto di script è molto utile nelle situa1ioni conflittuali e strategiche, dal momento che
"gli scripts costituiscono una mappa di riferimento per interpretare e prevedere il comportamento altrui e per pianificare il proprio aJJ'intemo dei confini posti dal contesto di aLione" 6 •
Ecco alcuni esempi di uso strategico dello script.
Uno degli obiettivi del piano Ferdinand è far credere che l'invasione del sud della Francia minacciata in precedenza (nel piano d'inganni Vendei/a) sia stata annullata; ciò allo scopo di fare ridurre la forza e la vigilanz; 1emica nel sud della Francia, dove di lì a poco ci sarà. invece, un vero ,cco (l'operazione Anvil). Al contempo si spera inoltre di indurre I aedeschi ad allontanare forze dal centro della "linea gotica" (da Pisa..! Rimini) prima che gli alleati lancino un vero attacco contro di essa, in direzione di Bologna. La storia inventata dalla Forza •A' per rendere plausibile Ferdinand è una delle più elaborate della seconda guerra mondiale. Si basa su una supposta differenza di opinione tra i comandanti inglesi e americani circa la prossima mossa da fare nel Mediterraneo: gli inglesi dovranno fingere di essere in favore di un grosso attacco in Italia piuttosto che di una difficile operazione anfibia contro il sud della Francia, mentre gli americani dovranno fingere di preferire la Francia. Le forze francesi in Italia, che avrebbero dovuto essere assegnate al fittizio attacco alla Francia, hanno sofferto perdite pesanti, e (per gli scopi della storia ingannevole) non sono in condizioni di prender parte ad un'operazione. Si finge che dopo numerose discussioni i Combined Chiefs of Staff abbiano accettato l'idea inglese
(attaccare in Italia), e che quindi le forze che erano state in stand by per attaccare il sud della Francia saranno impiegate in Italia7
Per predisporre lo sbarco in Normandia molte unità da sbarco devono spostarsi dal Mediterraneo alla Gran Gretagna, passando per lo Stretto di Gibilterra , che è sorvegliatissimo dai tedeschi e nel quale le sagome dei natanti , illuminate dalle sciabolate dei numerosi fari, non possono essere in nessun modo nascoste. La LCS e la Forza 'A' montano una storia per giustificare il passaggio dei mezzi che non faccia sospettare il vero obiettivo della manovra: "Le attrezzature disponibili nell'area del. Mediterraneo per la riparazione dei mezzi da sbarco sono risultate assolutamente inadeguate. Un certo numero di mezzi da sbarco sta quindi ritornando nel Regno Unito per essere riparato; alcuni di questi torneranno in seguito nel Mediterraneo. Risulta inoltre che mezzi nuovi e mai usati sono diretti dagli Stati Uniti verso il Mediterraneo"8 •
L'operazione Turpitude serve a mantenere la preoccupazione da parte tedesca di un assalto alleato alla Grecia e ai Balcani. Si monta questa storia: il generale Maitland Wilson si è accordato a Londra per un assalto anfibio contro Salonicco, seguito poi da un'avanzata lungo la valle dello Struma per congiungersi con le forze russe che nel frattempo sono sbarcate a Varna.
La storia viene resa credibile con un 'apposita finzione coordinata: uno spiegamento logistico in Turchia e un attacco preliminare su Rodi, e la preparazione di una forza considerevole nel nord della Siria; vengono quindi montati finti segnali, finti aerei, finti aeroporti e finti sistemi di illuminazione; la marina simula attività nei porti di Lattaki e Tripoli, dove vengono montate batterie antiaeree e cortine di fumo; spiegamenti di forza operati da unità piccole (che fingono di essere più grandi) vengono predisposti vicino alla frontiera turca e rinforzati da unità inesistenti, provviste di simulacri di carri armati9 •
Riassumendo, lo script ha le seguenti proprietà utili all'ingannatore: ingabbia le premesse; una volta poste, esse non si modificano più, anzi si tende a confermarle cercando solo i dati che funzionano in tal senso; ad ogni anello che si infila nella catena degli eventi connessi al primo step, ci si allontana da questo e si percepisce sempre meno la sua eventuale implausibilità o bassa rispondenza al vero. Ogni singolo step della catena la rende più verosimile (illusoriamente!), e ci si dimentica l'improbabilità della prima assunzione 1°. Se poi qualche anello intermedio è vero (pur non c'entrando con lo scenario costruito dal copione) l'illusione è in-esisti bile; controlla l'attenzione; se l'attenzione fluttua a caso viene sollecitata da tutti gli stimoli (dotati di caratteristiche simili) a parità di probabilità; se l'attenzione è già incanalata a causa del copione, tende a cogliere in maniera preferenziale gli stimoli coerenti con quel copione; crea possibilità di induzione di errori con il fattore timing. Queslo concetlo verrà chiarito più avanti; veicola l'interpretazione degli stimoli percepiti; se mi aspetto di vedere un asino, appena vedrò un quadrupede crederò di vedere un asino. Il copione crea aspettative attivando tutto un campo di associazioni, prevalentemente semantiche ma anche sensoriali, che è in grado di influenzare il processo di attribuzione di un significato agli stimoli ambigui; i copioni si formano dopo che un 'esperienza viene ripetuta numerose volte; un'esperienza nuova tende ad essere interpretata alla lu ce di copioni precedenti.
2. Timing
Ci sono stratagemmi che hanno come oggetto il ternpo
Uno degli strumenti più sofist icati a disposizione dell 'inga nnatore è la percezione del tempo. Essa costituisce un fattore di inganno tanto efficace quanto sconosciuto, al punto che si può affermare che questo argomento sinora non è stato mai trattato in maniera adeguata.
Il tempo è un'entità impalpabile, che psicologicamente viene data per scontata molto più che per quanto accade nel caso dello spazio; è proprio questa sua caratteristica di entità psicologica implicita a renderlo un fattore centrale nella pianificazione e nel!' effettuazione del!' inganno efficace. La difficoltà a percepire consapevolmente il tempo è la migliore garanzia che esso funzioni come fattore di inganno: nel complesso mondo dell'inganno, ciò che è arduo da concettualizzare è utilissimo nella concretezza dei fatti.
Probabilmente gli ingann atori più geniali hanno sempre avuto l ' istinto di utilizzare le molteplici opportunità offerte dal tempo quale elemento di inganno, ma non ne sono mai stati consapevoli; una parziale eccezione è costituita dall'analisi proposta da Whaley e Bowyer Beli circa la tecnica "un passo avanti", e dall 'e nfasi che questi autori vi pongono. In generale, g li illusionisti sono stati più attenti a questo fattore, riconoscendo in esso non so lo un importante strumento di suggestione e composizione estetica dei loro effetti 11 , ma anche uno strumento per la costruzione dell'inganno.
Timing e illusionismo
Gli illusionisti, per riferirsi alla possibilità di rendere efficace l'inganno sfruttando la percezione del tempo, parlano di timing, che potremmo tradurre con "tempismo", inteso come "sfruttamento strategico delle proprietà connesse alla percezione umana dello scorrere del tempo''.
Data la sua importanza, possiamo sostenere che i I timing è il terzo elemento specifico dell'inganno illusionistico, assieme al controllo dell'attenzione e allo script.
Nella nozione illusionistica di timing rientrano molti concetti; alcuni di questi interessano solo la componente propriamente a1tistica della magia da scena: per es. il "senso del ritmo" degli eventi realizzati sulla scena, un fattore che condiziona la risposta del pubblico. Ma nel concetto di timing rientrano anche aspetti squisitamente connessi all'efficacia dell'inganno; alcuni effetti illusionistici sono possibili solo se si fa leva sul tempo, utilizzando le modalità di percezione del tempo.
La percezione del tempo è per la gran parte inconscia, ma il nostro organismo possiede alcuni orologi interni che regolano molte funzioni biologiche (ritmo sonno/v eglia, increzione di ormoni, temperatura ecc.). Anche i processi cognitivi so no vincolati a parametri di durata e contemporaneità. La percezione del tempo, quindi , ha s ignificativi riflessi nell'organizzazione del materiale cognitivo , fino alle fasi decisionali.
Sharpe 12 analizza le risorse offerte dal timing proponendone alcuni aspetti nella categoria "Misdirection attiva per mascherare": ritmo (pacing): serve a imprimere bene nello spettatore l'esatta situazione prima che inizi l'effetto, è cioè un elemento dell'arte scenica; si tratta però anche di una nozione preziosa nel contesto dell'inganno puro, perché il ritmo può essere usato anche per condizionare inconsciamente l'avversario ad una certa norma , che poi sarà nostro interesse usare nella costruzione dell'inganno. Sharpe osserva che un ritmo che accelera può privare l'osservatore del tempo di pensare ; un 'ap plicazione in situazioni conflittuali potrebbe essere quella di abituare il nemico ad un certo ritmo, permettendogli di organizzare le risposte alle nostre azioni, per poi accelerare improvvisamente quest 'u ltime scompaginandone le capacità di resistenza; pause, cioè interruzioni del ritmo: servono a focalizzare l'attenzione in una direzione come copertura per la mossa segreta. È un principio di rute della scena bene illustrato da Stanislavskij 13 : la pausa (il silenzio, l 'assenza di azione) induce tensione, fa risaltare meglio ciò che l'ha preceduta e ciò che la seguirà, e questo può essere utilizzato tanto nel palcoscenico quanto nel teatro di guerra, dove un improvviso silenzio dell'avversario induce generalmente l'attivazione della vigilanza; tecnica dell 'intervallo di tempo disarmante: è un metodo di allontanamento dei sospetti che consiste nell'evitare di fare subito ciò che invece ci si aspetterebbe nell'ipotesi ci fosse l'inganno; per es. dopo avere effettuato un falso deposito l'esecutore potrebbe desiderare liberarsi subito della moneta trattenuta segretamente nel palmo della mano depositante; effettuare questa operazione solo in un secondo tempo serve ad allontanare i sospetti dell'osservatore dalla mano stessa, soprattutto quando riesaminerà gli eventi nella memoria; confusione non percepita: è una sottospecie di confusione, che si ottiene con l'impiego di azioni sim ultanee, dell'intervallo di tempo disarmante, del variare continuamente le procedure di inganno, di azioni consecutive ( che tengono sempre occupata la mente dell'osservatore).
Timing e logica del conflitto
Nei contesti di conflitto e antagonismo il tempo riveste un ruolo cruciale. Prima di ogni altra considerazione va notato che il tempo è l'elemento che permette la sorpresa: si ha sorpresa quando si agisce in un momento in cui l 'avversario non si aspetta la nostra azione, o se ne aspetta una di diversa
Criteri puramente strategici impongono di scegliere il momento più opportuno per l 'attacco:
L'attacco a Pearl Harbour viene deciso nel giorno di domenica perché è allora che nel porto si trova il maggior numero dì unità navali 14•
Nel 1945 i sovietici scelgono il mese di agosto per attaccare il Giappone, poiché è il mese contrassegnato dai monsoni in Manciuria, e quindi appare poco probabile come momento per l'operazione. I giapponesi, pur vedendo i preparati vi dei sovietici, stimano che l'attacco non avverrà prima del 1946 15 •
Nel corso della guerra del Vietnam ad un certo punto viene annunciato un cessate il fuoco per la festività del Tet: in realtà si tratta di una copertura perfetta per attaccare 16 •
Anche qualora si consideri la sorpresa un fattore connesso allo spazio (l'attacco avviene dove il nemico non se lo aspetta), si tratta sempre di una funzione del tempo (l'attacco avviene dove il nemico non se lo aspetta in quel dato momento).
TI momento ideale per la sorpresa nell'attacco contro Yamamoto in viaggio nelle isole Salomone è quando l'aereo dell'ammiraglio si predispone per l'atterraggio a Ballale17•
Dal punto di vista della pianificazione dell'inganno, inoltre, lo spazio è un parametro molto più vincolato del tempo: qualsiasi attacco dovrà avere luogo in qualche punto di uno spazio finito, per cui le scelte possibili sono poche in confronto al momento dell'attacco, che può essere scelto lungo un continuum molto più esteso e indeterminato.
Per quanto riguarda la sorpresa, si noti che la fulmineità dell'attacco che la caratterizza è a volte più apparente che reale; l'elemento soggettivo della percezione del tempo agisce infatti anche in guerra: un attacco che coglie impreparati fa sembrare più fulminee le mosse dell'attaccante, e viceversa esse sono fulminee solo se rapportate al grado di preparazione e alle possibilità di risposta dell'attaccato.
Al livello più immediato della logica del conflitto il parametro tempora le entra in gioco perché la realizzazione dell'inganno richiede tempo.
In generale, il tempo richiesto dalla pianificazione dell'inganno è cospicuo: la filosofia dell'inganno militare si richiama alla nozione di predisposizione graduale degli eventi, che Jullien 18 descrive efficacemente con la metafora del "piano inclinato", ossia la lenta pianificazione delle circostanze in modo tale che, una volta avviata l'operazione vera e propria, essa non sarà ostacolata ma 1 ocederà quasi per inerzia. È necessario che la preparazione sia lenta perché così non attira l 'attenzione del!' osservatore, e gli eventi dei quali è composta appaiono naturali.
"L'inganno si ottiene meglio costruendo un disegno (scheme) in modo lento e naturale. Ciò significa che esso deve iniziare molto tempo prima della data delle operazioni" 19 •
All'epoca della battaglia nel Mediterraneo era onnai chiaro che "operazioni montate in fretta non avevano molte probabilità d 1 uccesso: i semi dovevano essere piantati per tempo nella mente del nemico, e si dove va dare loro il tempo per gcnnogliare" 20
L'inganno è efficace se è preparato in anticipo: il segreto, impli c 1' o nella nozione di "anticipo", assicura il vantaggio della sopresa.
Anche la misdirection militare, spesso intesa solo come una realtà di tipo spaziale: attiro l'attenzione qua, mentre agisco là, in realtà è anche e soprattutto un'entità temporale: attiro l'attenzione qua, mentre agisco là. esibire truppe false e contemporaneamente nascondere quelle vere nella costa sud del I' i nghilterra 21 •
Una delle caratteristiche intrinseche della misdìrection è, anzi, proprio il suo rapporto con il tempo e con la percezione del tempo. Infatti anche la mossa distrattiva più banale ("guarda il punto X, mentre io agisco nel punto Y") per essere efficace deve essere sincronizzata, per es.
La sincronizzazione è importante non solo in quanto elemento costitutivo della misdìrection, ma anche quale fattore di credibilità dell'inganno.
L'operazione Crusader, diretta dal generale Auchinleck (novembre 1941 ), punta a respingere dalla frontiera egiziana tedeschi e italiani.
Al sud (Siwa) si concentrano truppe, si fa una finta base avanzata, la si fornisce di uomini di due brigate blindate simulate; si costruiscono magazzini camuffati male e depositi di munizioni, vengono tracciate impronte di ruote nel deserto.
Tutto ciò viene distribuito in due settimane e attentamente sincronizzato con i preparativi del vero attacco al nord 22 •
Inoltre , per appoggiare con operazioni di tipo psicologico il piano di invasione della Sicilia, gli ingannatori chiedono aiuto agli agenti della propaganda. L'idea è quella di lanciare volantini che invitano le truppe tedesche alla resa nelle aree dove si stanno montando le finte minacce di attacchi (Peloponneso ecc.): il numero di lanci di volantini deve crescere gradualmente a mano a mano che ci s i approssima alle operazioni, per poi ridursi dopo la "posticipazione", e quindi intensificarsi nuovamente all'avvicinarsi del seguente finto attacco23
Simmetricamente, è necessario che un inganno concernente il tempo, come qualsiasi altro tipo di inganno, sia credibile:
Per lo sbarco in Normandia, prima si cercò di far credere che lo sbarco principale poteva avere luogo in qualsiasi parte della costa atlantica dell'Europa; poi, una volta divenuto impossibile nascondere i preparativi in Inghilterra per uno sbarco attraverso la Manica , si puntò a far credere che l'assa lto principale si sarebbe avuto al Passo di Calais o sulla costa belga; infine , che sarebbe avvenuto molto dopo il previsto, in modo che se il nemico avesse indovinato il vero obiettivo lo si sarebbe potuto prendere ancora impreparato24 •
A questo scopo si dovettero diffondere ragioni plausibili riguardo a tale collocazione temporale dello sbarco. Si decise di far girare la voce che a causa delle difese della costa francese le truppe alleate non sarebbero riuscite ad essere pronte ancora per molto tempo. Ecco allora le voci scelte: la mancanza di uomini sta "cannibalizzando" le forze britanniche (ossia unità minori e grosse unità decimate si fondono), gli uomini in arrivo dagli USA sono meno del previsto e molti non hanno completato l ' addestramento, i mezzi da sbarco sono pochi perché nel frattempo vengono richiesti nel teatro del Pacifico, il maggiore sforzo degli alleati in primavera è diretto contro i Balcani25 •
L'importanza del fattore timing nel conferimento di credibilità ad un inganno è confermato anche dal seguente aneddoto (già citato come esempio di inganno non efficace per mancanza della componente di metainganno) dove un inganno fallisce perché i pianificatori hanno trascurato l'importanza del tempismo.
T tedeschi, nei cantieri dove stavano costruendo i sommergibili, usavano un complesso sistema di schermi mimetici che si ampliavano parallelamente all'ampliamento dei mezzi in costruzione, con teutonica precisione; osservando la progressione della mimetizzazione, i ricognitori potevano predire con esattezza quando il nuovo sommergibile sarebbe stato varato 26 •
La contemporaneità è uno degli effetti della sincronizzazione: la contemporaneità di nascondere ed esibire è il requisito indispensabile della diversione dell'attenzione, tanto che secondo alcuni autori la misdirection risulta appunto dalla combinazione simultanea di nascondere ed esibire27
Così, durante i preparativi dello sbarco in Normandia viene pianificato un falso traffico radio che suggerisce che la concentrazione del potenziale aereo è dislocata soprattutto nella pianure dell'East Anglia; contemporaneamente le vere forze aeree nell'area sudoccidentale dell'isola subiscono strette misure di silenzio o trasmettono esclusivamente via cavo 28
È notevole anche il fatto che solitamente l'inganno non può essere limitato ad un momento puntifo1me, ma in genere deve essere preceduto da una fase di preparativi adeguatamente nascosti, e seguito da un'altrettanto accurata fase di inganni che preservino l'avvenuto inganno principale. Vi è quindi l'esigenza che l'inganno sia mantenuto nel tempo.
Nel caso dello sbarco in Normandia bisognava ingannare i tedeschi prima, durante e dopo lo sbarco29 •
Era inoltre necessario che l'obiettivo diversivo (il Passo di Calais) rimanesse tale fino a dopo lo sbarco, almeno fino al 20 luglio 194430 Dopo lo sbarco la minaccia doveva essere tenuta il più a lungo possibile31 •
Si tratta di un principio strategico cruciale, connesso alla necessità di interferire con la reazione dell 'avversario. Il principio è valido anche a livello tattico.
Per tenere sulla difensiva Rommel fino a che tutto sarà pronto per sferrare l'offensiva nel deserto occidentale, è necessario fingere un attacco imminente, ma la minaccia deve durare quattro mesi. Si procede dunque a stabilire il O-Day il giorno 9 agosto, per farlo poi s littare al 30 agosto , poi al 15 settembre, e infine a dopo Natale. In realtà il vero attacco viene sferrato il 17 novembre, e ottiene la so rpre sa tattica totale 32
Analizzeremo ora due tipi di relazione tra tempo e inganno: inganni che hanno a che fare con il tempo, nei quali cioè l'inganno riguarda la percezione del tempo dell'avversario, che è l'oggetto (o l'obiettivo) dell'inganno; inganni che si basano sul tempo, cioè inganni che vengono realizzati grazie a manovre che all'interno della mente del nemico sfruttano i sistemi che regolano la percezione del tempo (piuttosto che quella di spazio, scopo, capacità, intenzioni, eccetera).
Inganni il cui obiettivo è il tempo
In questo tipo di inganni lo scopo è indurre il nemico a prendere decisioni a noi favorevoli riguardo all'aspetto temporale delle sue azioni o reazioni.
In generale, uno dei principi strategici più noti e qui più ripetuti prevede che un'azione che non può essere tenuta nascosta sia fatta percepire nel modo più oscuro possibile: tutte le volte che non s i può nascondere l'operazione, si deve tenere all'oscuro il nemico circa il quando, il dove, il come, il quanto.
Ad El Alamein si ottiene una completa sorp re sa tattica perchè "il nemico sospettava che l'attacco era immjnente, ma non sapeva come, quando o dove, e soprattutto non aveva idea di quale sarebbe stata l'estensione dell'assalto '' 33
Secondo il colonnello Bevan lo sbarco in Normandia richiedeva "un piano di guerra abbastanza simile alla verità da sembrare credibile al Fuehrer, ma che doveva fuorviar lo completamente circa il luogo e il momento del!' invasione"34 •
Nel caso dell'operazione Husky , i preparativi per un grosso assalto non potevano essere nascosti , ma lo scopo e la destinazione sì3 5 •
Q uesto principio strategico vale anche al livello operativo: nel corso de ll o sbarco in Nom1andia, quando le navi alleate cominciano a essere notate, scattano le contromisure elettroniche: echi nemici captati dai radar tedeschi vengono interpretati come "echi fals i", cortine fumogene stese dall'aviazione oscurano i bersagli. Ciò risponde al criterio di nascondere i particolari dell'azione. una volta che non sia più possibile tenerne nascosta l'evidenza 16 •
È inutile ricordare come questo sia anche il principio fondamentale del!' inganno ill usionistico, dove il pubblico sa benissimo che sta per essere ingannato dall'attore c h e interpreta la parte del mago, ma non sa dove; come e quando questo accadrà. In particolare, si può "indurre una percezione erronea più precisa" non aumentando l'ambiguità, ma riducendola ad una finestra ristretta, da noi controllata ad arte; ciò rende il controllo più efficace.
In c ontes to illu s io ni stico Slyd ini agisce suggerendo all'osservatore che qualcosa sta per accadere nel momento X, mentre in realtà la mossa segreta è già stata portata a termine p rima, o verrà portata a termine dopo37 •
Anche n ei contes ti bellici il nem ico può essere indotto a credere che un evento (c h e n on può essere nascosto) avverrà dopo un certo momento (e come conseguenza di questa errata valutaz ione sarà indotto a disporre un certo tipo di reazione, a noi favorevo le).
TI p iano Barclay, di supporto a ll 'invasione della Sicilia, prevede che i tedeschi ritengano che v i saranno assalti da parte della (inesistente)
Dodicesima Armata B ri tannica contro Creta (26 maggio), il Peloponneso (28 maggio), La mpedusa e Pantelle ria (2 giugno), e da parte delle truppe americane agli ordini di Patton contro Sardegna e Corsica (4 giugno) e Francia (6 giugno).
Gl i attacchi fittizi avranno luogo in queste date, e q u indi si devono predispo rre per tempo i necessari p reparativi. Il 15 maggio si fingerà di posporre tutte queste operazioni, e si faranno filtrare al nemico voci su questo, verso la fine di Maggio.
Dopo due m es i le minacce posposte verranno riprese. Saranno ora calcolate crono log icamente per culm in are nella medesima sequenza di prima, con g li stessi intervalli di tempo. Il primo attacco fasullo (contro Creta) dovrà "verificarsi" raggiunge ndo il climax dodici giorni dopo l'invasione (vera) della Sicilia, e l' u lt i mo (contro la Francia) undici giorni dopo quello contro Creta38 · 39 , secondo uno schema di questo tipo:
Per ingannare circa il momento dell'attacco nel deserto occidentale, fissato per l'ultima settimana di ottobre 1942, si fa finta che ci sarà una conferenza a Teheran il 26 ottobre con i comandanti in capo del Medioriente, Persia, Iraq e India: vengono quindi svolti i preparativi completi per il loro viaggio e l'alloggio; l'ultima settimana di ottobre viene programmata di licenza per gli uomini dell'Ottava Annata: si prenotano stanze per ufficiali superiori in alberghi del Cairo, e si incoraggiano le unità a organizzare eventi sportivi e sociali40 •
Per seminare confusione circa la data delle operazioni vere, ossia lo sbarco in Sicilia (mentre il piano d'inganni prevede finti attacchi nel teatro mediterraneo), Eisenhower ordina che non siano firmate licenze dopo il 20 giugno, poi il 15 giugno emana un contrordine; le autorità di occupazione permettono un congresso dei medici arabi a Beirut ma a condizione che tutti i delegati se ne siano andati per il 16 luglio, il che significa quindi la mecessaria posticipazione del congresso. Viene emanato l'ordine che tutte le frontiere mediorientali controllate dagli alleati siano chiuse dal 16 luglio, e si cancella l'ordine il 15 luglio. Si fanno accordi per un soggiorno di Montgomery alla Casa del Governo a Gerusalemme tra il 3 e il 6 luglio, e poi all'ultimo momento lo si cancella41 • l calcoli strategici per individuare il timing più efficace per un piano dì inganni possono essere complessi:
Gli alleati temettero che i tedeschi avrebbero giudicato che le operazioni
Tìnda/1 e Starkey condotte assieme sarebbero state troppo onerose per le possibilità inglesi , e quindi ritenute false. Quindi si divise Tindall in tre atti , il primo dei quali era pianificato per raggiw1gere il climax il 12 settembre; attorno al 25 agosto, l'operazione doveva essere abbandonata per dare l'impressione che le risorse assemblate per Tindall dovevano rinforzare Starkey, ed erano quindi state improvvisamente trasferite nel sud dell'Inghilterra; poi , dopo Starkey, la minaccia contro la Norvegia sarebbe stata ripresa e calcolata cronologicamente per culminare a metà novembre42 •
L'operazione Fortìtude nord è la simulazione di una minaccia alla Scandinavia nel contesto del piano di inganni per l'invasione della Nom1andia. Bisogna metterla in atto al più presto , per persuadere i tedeschi a tenere truppe in Scandinavia invece che spostarle in Francia. Ma per ragioni meteo un attacco contro il sud della Norvegia prima dell'inizio di aprile (o contro il nord della Norvegia prima dell'inizio di maggio) non sarà plausibile. Inoltre la difesa tedesca richiederà tre mesi per essere completata. Ma il O-day è stato fissato all'inizio di giugno, solo due mesi dopo la prima data possibile per un attacco alla Norvegia. Quindi, perché la finta di attaccare la Norvegia prima della Francia sia credibile, i tedeschi devono essere indotti a credere che il 0-0ay in· Francia sia stato programmato per molto più in là dell'inizio di giugno. Li si deve quindi indurre a pensare che gli alleati non lanceranno l'attacco al canale della Manica fino a dopo che i russi non avranno iniziato l'offensiva d'estate, vala a dire all'inizio di maggio nel fronte russo meridionale e alla fine di maggio nel fronte russo settentrionale; per lasciare ancora più tempo sì deve dare ad intendere che gli alleati aspetteranno fino a 6 settimane dopo l'inizio dell'attacco russo (quando il massimo numero di riserve tedesche sarà già stato inviato al fronte russo), prima di attraversare il canale.
Quindi si stabilisce la finta data del O-Day a metà luglio, il che lascia un po' di tempo per la finta preparazione dell'attacco alla Norvegia.
La finzione di queste posticipazion i è necessaria perché una finta ha dei limiti temporali oltre i quali non viene più ritenuta vera.
Ne l 1943, operazioni anfibie come quelle previste per le operazioni nel Mediterraneo potevano essere realizzate solo otto settimane dopo che era stata presa la decisione all'assalto. Pro lungare per più dì otto settimane la simu lazione di simili operazioni aveva poche probabilità di successo; la durata della "vita media" di una simulazione di questo tipo poteva essere prolungata fingendo una posticipazione, ma Oudley Clarke, il comandante della Forza 'A', decise che due mesi di posticipazione era troppo , perché l'effetto della prima minaccia sul nemico si sarebbe indebolito. Propose quindi due posticipazioni, la prima a fine giugno e la seconda a fine luglio. Ciò avrebbe mantenuto alta la tensione, e quindi impedito al nemico di allontanare forze dalle aree minacciate.
(Comunque si ipotizzò che il nwnero di finte simulate ne l Mediterraneo fosse troppo alto e mettesse a rischio la credibilità del piano, per cui furono abbandonati gli assalti a Pantelleria, Lampedusa e alla Francia.)44
Nel caso appena visto, la sfasatura temporale nella valutazione viene indotta nella mente del nemico agendo prima che la mossa reale sia lanciata; si può ottenere lo stesso risultato (induzione in errore di valutazione strategica) anche agendo dopo che la mossa è stata realizzata.
Alla fine del 6 giugno, mentre gli alleati consolidano le posizioni sulle spiagge della Normandia , rumori di minaccia dall'EastAnglia vengono fatti arrivare ai tedeschi 45
In co ntesto ilJ us io ni s t ico Vi corrisponde il principio che non basta distrarre l'attenzione dalla moss a segreta, ma è necessario anche trattenerla altrove dopo che la mossa è stata fatta 46
L'operazione sulla mente del nemico può avvalersi di schemi che inducono una vera e propria distorsione del senso del tempo ("distorsione temporale" nel linguaggio tecnico degli ipnotisti). Gli annunci alla BBC dei governi dei Paesi occupati, i l 6 giugno 1944, sono un esempio di tale processo di induzione io errore circa il parametro cronologico. Peraltro , la distorsione temporale si può ottenere anche con una comunicazione non verbale:
Nel contesto dell ' operazione Starkey un film , intitolato " T preparativi dell ' invasione al picco febbrile ", viene distribuito negli U SA e a Lisbona sperando che catturi l'attenzione dell 'intelligence tedesca La pellicola mostra soldati americani che si addestrano allo asbarco anfibio in una base inglese. Il film dev'essere pronto entro il 15 agosto; il suo scopo è far credere che lo stato di preparazione delle truppe è molto più avanzato di quanto non sia in realtà: si punta a questo risultato inserendo nelle immagini alcuni particolari che fanno intendere che il film è stato girato molto tempo prima, per es. alberi ancora senza foglie o un calendario nell'ufficio del comandante che riporta una data di giugno4 7 •
Inganni c he si basano sul tempo per otte nere il loro obiettivo
In questo caso si agisce sulla rappresentazione mentale deg l i eventi nspetto al parametro " tempo" (si utilizzano cioè le caratteristiche della percezione del tempo) allo scopo di condurre operazioni che devono rimanere al di fuori della consapevo lezza dell 'avverario. Il tempo viene utilizzato quindi come fattore di copertura: una copertura che, essendo immateriale e puramente psicologica, è estremamente ingannevole e difficile da individuare. L'efficacia di questo tipo di espedienti è massima.
Questi inganni possono presentarsi in varie forme:
1. Usare il tempo come fattore di corroborazione dell'attendibilità di una fonte.
L'agente XX Garbo spedisce ai tedeschi il I O novembre l 942 la notizia (vera) che gli Alleati stanno per invadere l 'Africa francese; fa in modo però che l'informazione arrivi solo il 7 novembre , quando i convogli alleati sono già stati individuati dai ricognitori tedeschi e poche ore prima dello sbarco. l tedeschi ringraziano comunque Garbo, scusandosi per il proprio ritardo! 48
Lo stesso Garbo awisa che l'operazione di invasione della Normandia è in corso già 4 ore prima che abbiano luogo i primi sbarchi, anche questa volta avendo cura però che l'informazione giunga ai tedeschi fuori tempo utile per una reazione adeguata49•
A volte è necessario corroborare (o non indebolìre) l'attendibilità di una fonte e al tempo stesso si utilizza il fattore timing per indurre nel nemico un'inefficace valutazione dello status quo.
Ne l 1942 Churchill, diretto a Mosca, fa tappa al Cairo per fare il punto della situazione e operare alcuni cambiamenti ai vertici delle forze armate britanniche. TI piano Grandiose ha lo scopo di confondere i movimenti del premier, che non possono essere nascosti: esso prevede la disseminazione di numerose e accurate informazioni circa gli spostamenti di Churchill, che però riferiscono tutti i suoi movimenti con una posticipazione di due o tre giorni. l canali informativi mantengono così la loro affidabilità, senza però che sia possibile ai tedeschi effettuare alcuna azione operativa 50 •
Si sfrutta il principio del "nascondere il piccolo nel grande" applicandolo alla dimensione temporale. Un'azione lentissima non sarà percepita in un quadro generale di azioni rapide, e viceversa un'azione fulminea non sarà notata nel contesto di lente variazioni dello scenario.
In co ntes to milit are L'ese mpio più tipico di questo tipo di inganno è l 'attacco terroristico suicida o kamikaze. In questo caso gli eventi osservati dal nemico sono routinari: un aereo decolla dall 'a reporto di Boston, un autobus percorre il suo abituale tragitto ecc. In realtà un comportamento improvviso e fulmineo altera profondamente il quadro degli eventi senza che sia possibile farvi fronte in alcun modo , dopo che la sequenza è stata innescata.
In contesto illusioni stico
Si può citare la mossa del pickpocket che sfila rapidamente l'orologio della vittima mentre lentamente le sta mostrando, con l'altra mano, un giornale.
3. Uso ingannevole della sincronizzazione
Nel teatro del Pacifico i giapponesi usano sincronizzare il loro tiro di sbarramento d'artiglieria e mortai con quello dei mortai americani, in modo da creare l'impressione che gli americani stiano accidentalmente bombardando le loro stesse unità51 •
Gli ingles i decidono di usare uno stratagemma s imile quando fanno pervenire ai tede schi, attraverso gli agenti XX , gli orari della caduta delle V2 su Londra accoppiandoli con uno scarto s istematico rispetto al lancio reale 52 •
L'operazione Larkhi/1 è l'esagerazione delle dimensioni delle forze americane nel Regno Unito. Per essere credibile deve tener conto di ciò che i tedeschi sanno circa la formazione e l'addestramento di divisioni negli USA e i l loro imbarco: non si possono dunque inventare divisioni inesistenti. Si risolve il problema utilizzando nel disegno dell'inganno solo le divisioni che realmente sono destinate al Regno Unito, ma si fa credere che vi siano arrivate molti mesi prima di quanto non sia in realtà. In giugno, quando in Gran Bretagna vi sono I 07.000 uomini della forza USA, i tedeschi li stimano essere 300.000; in agosto, quando ve ne sono 330.000, secondo i tedeschi sono 570 000 53
4. Abituare ad un certo ritmo
Il tempo può essere impiegato come fattore che stabilisce una norma.
In contesto miUtar e Avendo deci so di sbarcare in Normandia con la luna piena, bisogna i ndurre il nemico a temere invece operazioni anfibie nelle notti senza lun a: vengono quindi messi in atto piani d i inganno atti a simulare che gli altri attacchi avranno luogo in fasi se nza luna54.
In contesto illu s ionistico è già sta to fatto notare come il pubblico, che generalmente è alla ricerca d i movimenti sospetti, sia allertato dai gesti ve loci e rapidi del mago, ma non da quelli lenti, ai quali i l p restigiatore ha abituato tutt i perché sono parte del suo stile. Ma è p rop ri o in questi movimenti , lenti e perciò non interessanti, che si cela la mossa ingan nevo le.
5. Un passo avanti
Il classico espediente illusionistico di agire quando lo spettatore non sa ancora che cosa sta per succedere, ossia al di fuori dell'incorniciatura inconscia realizzata dalla successione ordinata di eventi, ha un corrispettivo nel mondo dell 'inganno di guerra.
Mentre i tedeschi preparano accuratamente l'invasione della Polonia, Goering invita molti diplomatici, tra cui ingle si e polacchi, a una battuta di caccia che si terrà nell'ottobre successivo (la data della prevista invasione è il 1 settembre). li motivo ufficiale è celebrare i 25 anni della sconfitta dei russi a Tannenberg. Inoltre, Hitler si fa in vitare dal commissario della lega delle nazioni per Danzica, Burckhardt, ponendo apparentemente fine a una storia di molte diatribe (la città era stata prima tedesca, poi città libera, ma in seguito Hitler aveva nuovamente rivendicato il diritto di renderla tedesca), sapendo che entro 2 settimane le sue truppe la occuperanno. La notte del 31 agosto i nazisti entrano in casa di Burckhardt, e gli concedono due ore di tempo per fuggire. Il commissario fugge, e Danzica è annessa al Terzo Reich; alle 04.45 del 1 settembre iniziano i bombardamenti dal cielo e dal mare sulla città 55
Il 22 gennaio si lascia trapelare al nemico la data precisa dell'attacco , che è il 31 gennaio; lo stesso giorno avviene, invece, lo sbarco ad Anzio56
6. Conclusione prematura
Si tratta del principio speculare al precedente. L'azione segreta viene portata a termine dopo che l'osservatore crede che l'evento sia già concluso, e quindi abbassa la guardia.
Un razzo sperimentale tedesco A-4 cade in Polonia nel maggio 1944. I partigiani ne sono avvertiti; si recano s ul posto, fanno rotolare in un fiume il pezzo più grosso dell'ordigno e coprono con del fieno i pezzi più piccoli. I tedeschi, recatisi sul posto , non trovano i pezzi e tornano alla base. La notte successiva i polacchi recuperano le parti del razzo 57 •
7. Frazionamento nel tempo
Molteplici azioni insignificanti possono essere portate avanti nel tempo in vista di un unico obiettivo comune.
Il principio si applica in alcuni tipi di crittografia 58 e in alcuni numeri di "lettura del pensiero": è il quando accade un evento, più che l'evento in sé, ciò che fornisce l'informazione al decrittatore.
8. Alternanza di tensione/rilassamento
Secondo Fitzk ee l'attenzione è allertata dall'aspettativa di qualcosa; quando qualcosa accade, l'attenzione si rilassa (e in quel momento il mago fa qualcos'altro).
In contesto illusionistico. Quando nel gioco dei bussolotti l'esecutore solleva le tre tazLe e mostra che sotto sono riapparse misteriosamente le palline che erano state messe apparentemente in tasca, l'osservatore, colto di sorpresa, percepisce l'evento come la conclusione dell'effetto, e quindi rilassa l'attenzione; in quell'istante l'esecutore nasconde tre limoni dentro le tazze, per rivelarne dopo la magica apparizione.
In contesto militare . Scipione attacca l'esercito cartaginese accampato per la notte, mentre l'attenzione del nemico è ridotta al minimo e i soldati donnono.
9. !/fai/ore script
Anche il fattore script utilizza tutte le nozioni qui esposte per costruire uno schema che vincoli la percezione e l'interpreazione dell'osservatore a elementi stabiliti dall'esecutore.
Per convincere i tedeschi che Forti/ude nord era un'operazione vera, si montò la storia che gli alleati avevano tenuto forze ben addestrate in Scozia pronte per muoversi in poco tempo in qualsiasi parte dell'Europa nordoccidentale in caso di una ritirata tedesca, ma siccome ciò non pareva essere prossimo, queste truppe sarebbero ora state usate nel contesto di un'operazione contro la Norvegia nell'area di Stavenger. Tale operazione si supponeva che dovesse prendere avvio trenta giorni prima di 01'erlord, il che confennava la finzione che l'invasione della Francia era stata realmente p rogrammata per la fine di luglio; un mese prima di questo finto D-D y, truppe russe e angloamericane avrebbero invaso la Norvegia dal nord per aprire strade e ferrovie con la Svezia. Questo era lo scenario. Il principale strumento di simulazione era costituito da falsi segnali radio per simulare l'esistenza della "Quarta Armata", che si era fatto credere fosse stata predisposta in Scozia per una grande spedi.lione anfibia 'q.
Spesso, anzi, timing e script sono strettamente intrecciati.
Per nascondere il vero scopo dell'attività nel Mediterraneo nel 1942, la LCS stabilisce che gli inganni di copertura dovranno avvenire secondo un copi_one che preveda la successione accuratamente orchestrata delle seguenti finzioni: in agosto= segnali e rumori di un 'imminente liberazione di Malta; all'inizio di settembre = attività in Scozia (concentrazione di truppe; ricerca di interpreti in lingua Norvegese, moneta norvegese e guide norvegesi; produzione di catene da neve e liquido antigelo per veicoli); a metà settembre = ordinare alle forze d'assalto di prepararsi per una lunga traversata di mare; tenere conferenze sull'igiene ai tropici; vaccinare contro malattie tropicali; provvedere reti antizanzara e fannaci per la profilassi antimalarica; contemporaneamente = tenere a li velli elevati l'attività nell'Inghilterra sudorientale; alla fine di settembre = indiscrezioni diplomatiche sull'aumento dell'interesse inglese per la Scandinavia, sull'aumento delle relazioni del governo britannico con de Gaulle, sull'intenzione di prendersi cura della disperata posizione di Malta; in ottobre = portare il tutto gradualmente verso una conclusione; fornire di indumenti da montagna unità selezionate in Scozia; diffondere nel Kent voci circa !'evacuazioni di civili dalla costa meridionale, la predisposizione di molti letti d'ospedale, convogli dell'esercito che si addestrano a guidare sul lato destro delle strade; contemporameamente = diffondere voci sulla richiesta di interpreti di Italiano e guide dell'Italia, la stampa di cartamoneta italiana e l'assegnazione di cappellani cattolici alle unità (utili per la loro conoscenza dell'Italia)60
Il piano Vendetta prevede di minacciare il sud della Francia con un finto attacco che avrebbe raggiunto il culmine subito dopo il giorno previsto per il D-Day. Uno dei mezzi per simularlo era la chiusura delle frontiere tra Francia e Marocco Spagnolo, che si sperava avrebbe confennato nella mente dei tedeschi che c'era qualcosa in atto. Ma la chiusura doveva avvenire con un timing accurato, perché i tedeschi avrebbero potuto pensare che se il sud della Francia stava per essere invaso, questo poteva significare che anche il nord poteva subire la stessa sorte simultaneamente, e ciò avrebbe annullato l'effetto sorpresa dello sbarco in Nonnandia . Così, invece di chiudere le frontiere subito prima del DDay, come pianificato inzialmente, si spostò la data più avanti di sette giorni, a sbarco avvenuto61