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3.1. Ruolo dei vincoli cognitivi e delle premesse nell ' inganno illusionistico
L'illusionista, quando effettua un gioco di pres tigio , opera una sorta di sdoppiamento della realtà esibita allo sguardo dell'osservatore , perché crea due distinti livelli di percezione: un livello è quello degli eventi reali , che so lo il prestigiatore percepisce e comprende chiaramente; il secondo livello è quello degli eventi percepiti dall'osservatore , e che sono illusori: non corrispondono ad eventi reali, ma ne hanno l'apparenza verosimile e credibile.
Visto dalla prospettiva dell'illusionista, ciò che accade è: a) sono poste alcune premesse , che sono costituite da una serie di eventi reali (meno frequentemente, da una serie di affermazioni, o da un misto di affermazioni ed eventi); b) ha luogo qualche ulteriore evento reale; c) si ottiene un evento reale che è logicamente conseguente alle premesse.
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Per esempio: a) il prestigiatore finge di depositare una pallina dalla mano destra nella sinistra (premessa: la pallina, grazie ad una tecnica muscolare, aderisce al palmo della mano destra, e vi rimane nascosta); b) la mano sinistra si apre; c) la mano sinistra è vuota.
Visto dalla prospettiva dell'osservatore, ciò che accade è: a.) sono poste alcune premesse, che sono ritenute vere ma in realtà contengono un errore; bi) si svolge un evento reale; c 2) si ottiene un evento reale che è incompatibi le con 1e premesse.
Restando all'esempio precedente: a) il prestigiatore deposita una pallina dalla mano destra nella sinistra; b) la mano sinistra si apre; c) la mano sinistra è vuota la pallina è scomparsa nel nulla.
Si noti che dal punto di vista dello spettatore, tanto gli eventi intermedi (punto b) quanto l'evento finale (punto c) sono eventi re ali , non illusori: ciò che egli vede corrisponde realmente a ciò che accade ; questo spiega la sorpresa che deriva dall'evento finale , che contraddice le premesse: allo s pettatore non sono richiesti atti di fede , egli può rendersi conto chiaramente e con piena evidenza sensoriale e cognitiva di tutto quanto accade nel secondo momento e nel terzo momento del nostro schema. L'errore , infatti, è inserito nelle premesse. Il risultato final e è reale , ma le premesse iniz iali sono erronee: per questo , l'osservatore percepisce come impossibile il risultato finale.
Premesse erronee evento reale evento reale che contraddice le premes se.
Il prestigiatore , quindi, opera in maniera indiretta: mina le premesse (effettua l'inganno a livello di premesse), non le conseguenze o i passaggi intermedi. Questo garantisce l'elevata efficacia dell'illusione.
Nel caso del falso deposito della pallina, l'osservatore vede (crede di vedere , in realtà vede solo un gesto identico a quello che si avrebbe se il prestigiatore depositasse la pallina) che il prestigiatore deposita la pallina nella mano sinistra: questa è la premessa (falsa), che dà avvio ad una serie di scenari e operazioni cognitive che conducono l'osservatore su una falsa pista o falso scenario; quando , alla fine, il prestigiatore mostra che le conseguenze violano le premesse, l'osservatore può scoprire l'errore solo se riesce a ripercorrere a ritroso la catena di eventi e identificare l'errore nelle premesse. Tuttavia questa operazione è molto difficile, perché il prestigiatore ha cura di creare premesse persuasive e difese da possibili attacchi retroattivi. Come vedremo in seguito, la misdirection è ciò che impedisce all'osservatore di riesaminare efficacemente le sue premesse. Riassumendo quanto detto sinora, la situazione dai due punti di vista è la seguente: premessa corretta (A): la pallina è tenuta nella mano des tra la mano sinistra si apre: premessa erronea (B): la pallina è depositata nella mano sinistra
L'unico modo per passare da A a B è l'inganno (la mano destra trattiene nascostamente la pallina al suo interno, e.finge di depositarlo nella sinistra).
Rivolgiamoci ora a ciò che rende efficace l'inganno, sia esso illusionistico che militare.
3.2. Misdirection
Al livello più elementare la misdirection può essere definita una procedura finalizzala a convogliare l ' attenzione dell'osservatore sull'oggetto Z nell'esatto momento in cui l'operatore realizza i I comportamento X, che avviene in una zona dello spazio diversa da quella dove è situato l 'oggetto Z.
Banalmente, consideriamo il caso in cui il prestigiatore debba nascondere un oggetto alla vista del pubblico (per simularne l 'asse nza) - può ad esempio metterlo dietro la schiena o dietro qualsiasi altro sche1mo opaco (la giacca, il dorso della mano, eccetera)-. In questo caso l ' operatore agisce su due piani (non solo metaforici ma reali , nel se nso di piani geometrici): uno visibile ali' osservatore, l 'altro nascosto. Questi due piani sono nettamente e fisicamente separati. Volendo ottenere questo ri s ultato , possiamo anzitutto predisporre sistemi meccanici che permettano di ottenere facilmente il nascondimento dell'oggetto: per esempio utilizzando tiranti, pulegge, schermi opachi che calano davanti all'oggetto o altri sistemi. In questo caso qon è necessario agire sull'attenzione dello spettatore spostandola dalla mo ssa furtiva o dal luogo che cela l'oggetto: l 'atto di ingannare ha come target essenzialmente le percezioni dell'osservatore. Si dovrà solo avere cura di nascondere il dispositivo meccanico.
Tuttavia molto spesso , per ragioni puramente logistiche, non è possibile operare inquesto modo: per es. quando l'artista è interamente esposto allo sguardo del pubblico, senza possibilità di operare su un piano arretrato, perché circondato da tutti i lati dal pubblico (come nella pista del circo) o per altri motivi legati allo spazio scenico, oppure quando non si possono usare apparati meccanici di un certo tipo, o alcun apparato meccanico. In questi casi il prestigiatore non può dar corso a eventi differenti in due piani spaziali separati fisicamente; non gli rimane quindi altra scelta che quella di dividere non già il campo spaziale in cui opera, bensì il campo del! 'attenzione ( che identificheremo qui con il campo visivo): la divisione sarà in due parti che, per così dire, giacciono sullo stesso piano. Ad esempio , se il prestigiatore deve nascondere un oggetto nella tasca dei pantaloni, ma non può orientare il corpo sottraendo metà della propria figura allo sguardo del pubblico, può gesticolare con la mano opposta per attirare l'attenzione lontano dalla mano che mette l'oggetto in tasca, o può approfittare dell'ingresso in scena della sua partner succintamente vestita, o di altri eventi in grado di attrarre l'attenzione dell'osservatore per un periodo di tempo più o meno lungo.
Nel caso dei due piani spaziali diversi è facile che l'osservatore comprenda che il prestigiatore ha operato qualcosa di nascosto (a meno che non si sia ricorsi ad un espediente in grado di effettuare lo spostamento dell'oggetto ad una velocità tale che l ' occhio umano non possa captarlo). Nel secondo caso, la sensazione che "sia successo qualcosa di poco chiaro" si ha se la distrazione operata dal prestigiatore è stata evidente: se l'ingresso in scena della partner è stato tale da essere interpretato per quello che è (una distrazione), lo spettatore capirà facilmente che l'inganno (la mossa che nasconde l'oggetto) è stato portato a termine quando la sua attenzione era diretta sulla ragazza.
Sia nel primo che nel secondo caso l'efficacia dell'inganno è direttamente proporzionale a quanto è dffficile all'osservatore comprendere come/quando/ dove è stato ingannato: ciò si ottiene attraverso una serie di tecniche chiamate misdirection.
Possiamo proporre qui una seconda, e più precisa, definizione di misdirection: è misdirection tutto ciò che viene fatto (o deliberatamente non fatto) per nascondere l ' inganno (o mossa segreta o trucco).
Si ricorderà infatti che: a) se il prestigiatore mette in tasca un oggetto apertamente , in modo tale che l'osservatore percepisca l'operazione e ne sia consapevole, non si può parlare di inganno; b) se lo fa avendo cura di non far vedere la mossa all'osservatore, e questi in effetti non vede che il prestigiatore mette in tasca l'oggetto ma capisce, nonostante non l'abbia visto , che il prestigiatore ha fatto questo gesto, siamo in presenza di un inganno parziale (poco efficace); dìremo che questo inganno manca di metainganno; c) se il prestigiatore nasconde l'oggetto senza che l'osservatore se ne renda conto, per cui questi non riesce a comprendere ( anche ricostruendo gli eventi ai quali ha assistito) quando, dove e come il prestigiatore l'ha nascosto, siamo in presenza di inganno efficace. Ciò che lo rende efficace (tecniche, espedienti , astuzie, artifici) è la componente di metainganno (nascondere il nascondere), o misdirection. (Si noti che lo spettatore può avere la percezione sensoriale che il prestigiatore sta mettendo l'oggetto in tasca, ma, nonostante questo, non rendersene conto affatto: su questo punto fondamentale si tornerà in seguito).
La misdirection è quindi il metainganno*. Se manca il meta inganno non si ha inganno efficace, come dimostra l'episodio seguente.
La teutonica precisione dei tedeschi nel mimetizzare i lavori nelle officine navali è così metodica che studiando i metodi di mimetismo si possono ricavare molte informazioni dal mimetismo stesso 15 •
I tedeschi non sanno nascondere il loro nascondere: la procedura di inganno non viene a sua volta sottratta alla vista dell'ingannando, che si avvede quindi del fatto che l'ingannatore sta mettendo in atto un nascondimento.
E' necessaria una precisazione: nel caso c), l'osservatore può essere consapevole, ad un livello puramente intellettuale, di essere stato ingannato (questo è quanto accade in guerra e nell'arte illusionistica, situazioni di conflitto tra volontà opposte), ma si ba ugualmente inganno efficace quando nell'osservatore la consapevolezza di essere stato ingannato si scontra con l'impossibilità (o la difficoltà) di scoprire (durante il verificarsi de/l'inganno) e/o ricostruire (dopo che l'inganno ha avuto luogo) attraverso quali eventi è stato possibile ingannare. Affermiamo dunque che, relativamente all'inganno, sapere, vedere e capire sono fenomeni diversi dal momento che è possibile
* Questo è vero se non consideriamo il nascondere l'inganno come un e lemento necessario della definizione di inganno. Potremmo dire che la definizione di inganno proposta da Castel franchi e Poggi , che contiene come elemento necessario il metainganno , è la definizione di inganno efficace (ecco perché essa non comprende la recitazione e gli " in ganni per gioco" : s cherzi , ironia, illusioni s mo).
I) capire (di essere stati ingannati) senza vedere (come è accaduto di essere stati ingannati);
2) vedere (che il prestigiatore sta facendo una mossa ingannevole) senza capire (che lo sta facendo).
In particolare, grazie all'uso delle tecniche di misdirection è possibile far sì che l 'osservatore:
1) non veda e non capisca (non vede la mossa segreta; non capisce la sede dell'inganno), oppure che
2) veda e non capisca (vede la mossa segreta, ma non capisce che è la causa efficiente dell'inganno).
L'e lemento centrale della misdirection , nonché il suo scopo, è che l'osservatore non capisca (condizione necessaria per avere inganno efficace).
Senza misdirection, l'osservatore può
I) vedere e capire, (vede il trucco, scopre l'inganno) oppure
2) non vedere ma capire ugualmente (non vede il trucco, ma i suoi processi cognitivi gli fanno avere la sensazione che è stato ingannato, ed eventualmente - ma non necessariamente - gli permettono di capire come è stato ingannato).
La misdirection costituisce quindi il secondo livello dell'ingam10 (o metainganno: tutto ciò che nasconde - o rende impossibile individuare - la mossa che nasconde l'oggetto); è grazie a tale secondo livello che l'osservatore non può scoprire il primo livello (l'atto di nascondere l'oggetto).
Se ora osserviamo tutto ciò riferendoci ai sistemi di premesse entro cui l'osservatore organizza la propria elaborazione mentale delle percezioni, notiamo che l'operazione cognitiva di riesame di quanto percepito (che può portare o meno alla consapevolezza che si è stati ingannati) viene condotta a partire da alcune premesse o assunzioni dell'osservatore:
1) se le premesse sono corrette ("ho visto che il prestigiatore metteva furtivamente l 'oggetto in tasca") le conseguenze dell'elaborazione cognitiva portano l'osservatore a concludere in maniera coerente con la realtà vista dalla prospettiya del prestigiatore (in questo caso l'inganno non è efficace, al punto tale che per l 'osservatore non vi è inganno, ma solo operazioni maldestre finalizzate all'inganno. Un inganno scoperto cessa di essere tale; un effetto illusionistico del quale si scopra il "trucco" è solo un evento banale);
2) se le premesse sono erronee ("il prestigiatore non ha messo l'oggetto in tasca") la conclusione contraddice quanto osservato, ma
3) si giunge ad avere un inganno efficace solo se il riesame delle assunzioni non porta alla loro modifica (modifica che potrebbe essere, per esempio, "in realtà non l'ho visto fare come credevo inizialmente di avere visto, anzi, ripercorrendo con la memoria ciò che ho visto mi rendo conto che l'ho visto fare una mossa sospetta").
Poiché abbiamo definito la misdirection come ciò che rende efficace l'inganno, alla luce di questa nozione (riferita alle premesse nell 'e laborazione cognitiva di quanto si osserva), possiamo dire che
La misdirection è ciò che si fa (o non si fa) per imp edire all ' osservatore di correggere le proprie premesse erronee.
Questo è quanto sostiene l'illusionista Al Schneider16 A noi pare che la questione delle premesse possa essere detta anche in altri termini. La misdirection agisce anzitutto nel momento della collocazione delle premesse: quando l ' osservatore crea le premesse entro le quali poi elaborerà il pensiero, il compito dell'illusionista è che tali premesse siano erronee; è necessario che, prima di qualsiasi altra questione, le premesse siano erronee. Nel creare tale errore, un ruolo rilevante è rivestito dal controllo dell'attenzione. La logica basilare dell'inganno illusionistico è che l'attenzione dell'osservatore viene spostata su premesse incompatibili con la soluzione del problema (far sì che l'osservatore risolva il problema sbagliato, secondo Chandlerl 7 ; si veda anche Tamariz 18). L'inganno ha inizio quando l'osservatore imposta male il problema.
L'esecutore mostra una sagoma di legno a fonna di pupazzo , e un perno al quale la sagoma può essere attaccata per mezzo di un foro. Imperniato il pupazzo , questo è libero di ruotare attorno all'asse del perno; a raggiera , attorno al pupazzo , l'esecutore colloca delle carte da gioco, tra le quali vi è quella "scelta " da uno spettatore. Il pupazzo, fatto ruotare, si ferma indicando con la mano proprio la carta scelta. In realtà l ' esecutore sa quale carta è stata scelta dallo spettatore. Questi è invitato a disporre come meglio crede le carte nella ra gg iera. Il pupazzo ha molti fori, in ciascuno dei quali può essere inser ito il perno; il pupazzo si assesta a riposo in posizioni differenti a seconda di quale foro viene usato per imperniarlo. A questo punto è necessario che l'osservatore non si accorga del fatto che ci sono molti fori, altrimenti il trucco appare in tutta la sua banalità.
L'attenzione è allontanata dai tanti buchi, con diversi espedient i: la forma del pupazzo, il disegno , i colori, gli oggetti attorno, la storiella che viene raccontata dall'esecutore, le dimensioni dei buchi, il movimento impresso alla sagoma ecc.
Lo spettatore, nel cercare la sp iegaz ione del trucco, non la trova perché la cerca "a l di fuori dei buchi": è stato sviato da altri e lementi, che hanno fatto sì che l 'impostazione del problema fosse incompleta (errata).
Nell'impostare un problema si usa del materiale che chiameremo genericamente "nozioni". Tali nozioni possono essere utilizzate dai sistemi cognitivi preposti alla soluzione d e i problemi solamente se sono accessibili da parte della conspevolezza (consideriamo che la so luzione dei problemi posti dall'inganno sia un'operazione conscia). Per escludere l'accessibilità da parte della consapevolezza, è sufficiente far sì che l'attenzione non li noti (con varie sfumature: può notarli e dimenticarli, notarli e interpretarli male , ecc., secondo quanto indicato nel modello dell'inganno cognitivo proposto nel capitolo precedente). Possiamo dire quindi che se la misdirection è ciò che rende impossibile rivedere le proprie assunzioni in modo da scoprire l'errore, ciò è dovuto a interventi che agiscono in fase di posizionamento delle assunzioni stesse, per mezzo di processi di sviamento dell'attenzione. Scopo principale della misdirection non è rendere impossibile la revisione delle assunzioni, ma rendere impossibile la loro corretta impostazione; solo dopo, e grazie a questo primo tipo di intervento, la misdirection renderà impossibile la correzione delle assunzioni.
Proseguiamo nell'analisi dei fenomeni misdirettivi, usando l'esempio del falso deposito.
Uno stesso evento può essere descritto dall'osservatore in modi diversi. La versione è: è una versione che non corrisponde alla realtà dei fatti. La versione c'era un oggetto nella mano sinistra il prestigiatore l ' ha nascosto ora non lo vedo più è una versione non corrispondente alla realtà dei fatti, perché la premessa è errata: non è vero che "c'era un oggetto" nella mano sinistra (I 'oggetto non c'era già più quando ancora l'osservatore lo credeva lì). Tuttavia, benché la descrizione dell'evento ingannevole non sia corretta, l'osservatore ritiene che il prestigiatore abbia rea lizzato un inganno (che consisterebbe nel fatto che l'oggetto è stato messo altrove grazie ad una mossa fatta di nascosto): in questo caso non c'è inganno efficace, perché l ' osservatore ba comunque la sensazione di avere compreso come è avvenuto l'inganno*.
C'era un oggetto nella mano sinistra ~ ora non c'è più.
Infine, vi è la versione che corrisponde all'inganno efficace: è simile alla precedente, tranne per il fatto che l'osservatore non vede la mossa ingannevole, né si avvede di qualsivoglia evento che possa indurlo a sospettare un inganno (anche in questo caso, l 'osservatore può ritenere che vi sia stato un inganno, ma lo farà solo sulla base di una sua assunzione di principio, che non viene suffragata da alcuna percezione o esperienza).
* A volte questa falsa sensazione dell'ingannando può tornare utile agli scopi de ll ' ingannatore; se per es. questi intende fare rilassate la vigilanza dell'osservatore , potrebbe fare in modo che quest'ultimo creda di avere individuato l'inganno; l'ingannatore procederà poi a colpire di sorpresa, utilizzando un a ltro inganno.
C'era un oggetto nella mano sin istra (ne sono certo)~ ora non lo vedo più ~ non so spiegarmi come sia potuto succedere (anche se so che gli oggetti non spariscono, quindi concludo di essere stato ingannato).
Schematizzando:
Inganno di 2° livello
Si nasconde la mossa che nasconde la pallina nella mano destra
Inganno di 1° livello
Pallina depositata nella mano sinistra
Realtà
Pallina nella mano destra
Il dato di realtà è che la pallina rimane dentro la mano destra.
Il dato elementare di finzione ( cioè lo scenario che è stato costruito, e che non corrisponde alla realtà dei fatti) è che dopo il gesto di deposito della pallina la MD sia vuota (mentre contiene, invece , la pallina) e la MS s ia piena (invece è vuota).
Ciò che rende credibile questo dato elementare di finzione (pallina nascosta: disguise - nascondere il vero; mano sinistra atteggiata come se fosse piena (esibire il falso) è misdirection.
La misdirection agisce rendendo credibile la premessa erronea, che consiste nel primo livello di inganno (la premessa è che la pallina sia realmente depositata nella MS).
Se la premessa erronea è stata installata in maniera persuasiva (credibile) nella mente dell'osservatore, questi avrà molta difficoltà a risalire all'inganno (scoprire il trucco): in ciò consiste l'intervento della misdirection nel momento della costituzione delle premesse erronee; il suo scopo immediato è quello di rendere credibili (persuasive) tali premesse erronee.
Possiamo quindi definire così un elemento caratterizzante la misdirection: è misdirection ciò che rende credibili (persuasive) le premesse erronee.
Il ri s ultato di molte tecniche mi sdirettive è che l'osservatore non ha la percezione di alcunché di sospetto, non sa che sta accadendo qualcosa, non è allertato, è rilassato.
Tipicamente, il prestigiatore cerca di installare nella mente dell'osservatore la premessa erronea in maniera tale che l'osservatore non si avveda che la successione coordinata di eventi (script, o copione) sta iniziando; su questo torneremo più avanti.
Dopo avere definito la misdirection come tutto ciò che rende efficace l'inganno impedendo all'osservatore di scoprirlo durante la sua effettuazione (costituzione delle premesse erronee) e dopo la sua conclusione (revisione delle premesse erronee), passiamo ad analizzare nei dettagli come si ottiene la misdirection.
3.3. Tecnica elementare della misdirection
Analizziamo i punti precedenti servendoci di un effetto illusionistico già esaminato in precedenza: la sparizione di un piccolo oggetto a mani nude.
Ciò che accade in realtà è che l'oggetto non si trova mai all'interno della mano sinistra, perché all'atto della su~ deposizione dalla destra alla sinistra, la destra lo trattiene segretamente (mossa definita "falso deposito").
Nel falso deposito abbiamo quindi:
1) sul piano osservato dallo spettatore l'illusione di un deposito. La si ottiene con l'inganno (l'operatore finge di depositare la pallina nella MS)
2) sul piano osservato dall'operatore, ciò che avviene è semplicemente che la pallina viene trattenuta nella MD
3) la.finzione risulta da due componenti: a) nascondere la pallina nella MS b) atteggiare (esibire) la MS come se contenesse la pallina.
Per quanto detto in precedenza, queste due mosse non sono sufficienti ad ottenere un inganno efficace.L'osservatore può notare (consapevolmente o non consapevolmente) elementi del comportamento del prestigiatore in grado di modificare le premesse erronee che le due mosse tendono ad installare nella mente dell'osservatore stesso.
Se la finzione elementare risulta dalla combinazione di nascondere la pallina e esibire di tenerla nella MS, tutto ciò che l'operatore fa per nascondere il.fatto che la MD nasconde la pallina, e per .facilitare l'accettazione della percezione errata che la MS contiene la pallina, è misdirection. Tutto ciò che viene fatto dall'operatore (efficacemente) per nascondere il fatto di nascondere il vero e contemporaneamente esibire il falso (metainganno) può essere visto come una serie di sistemi per porre le premesse erronee e per .far sì che tale posizione di premesse sia persuasiva. Come esito di questo impianto di premesse erronee nella mente dell'osservatore, questi cercherà di risolvere il problema partendo da un'impostazione che glielo renderà impossibile: il problema, infatti, è stato definito in modo erroneo. In pratica, in un "effetto" elementare come questo, la misdirection è ottenuta grazie ad un repertorio articolato e diversificato di tecniche:
I) MD si comporta come se fosse vuota
2) MS si comporta come se fosse piena
3) MD si muove verso sinistra come per depositare e come se depositasse
4) MS si chiude come se accogliesse
5) MD e MS interagiscono come se il passaggio della pallina da una mano all'altra avesse luogo (sincronia)
6) gli occhi dell'esecutore guardano prima la MD (e non guardano la MD), poi guardano la MS (e non la MD) come se avvenisse il passaggio
7) l'intero corpo si atteggia come se avvenisse il passaggio
8) la MD indica la MS
9) la MS sta ferma
1O) gli occhi rimangono sulla MS
11) i1corpo si atteggia come se la pallina fosse nella MS
12) la MD si allontana
13) gli occhi rimangono ancora sulla MS
14) il corpo continua ad essere atteggiato come se la pallina fosse nella MS
15) movimenti di occhi , mani e corpo sono coordinati e sincronici
16) la MD fa gesti magici (eventualmente deposita la pallina altrove)
17) la MS fa gesti magici
18) i gesti vengono interrotti da una pausa
19) esiste un copione (script) che conferisce significato all'azione ("depositare un oggetto dalla MD alla MS") e che si basa su assunzioni e automatismi multipli
20) tutto avviene per indirettezza (non viene mai esibito troppo apertamente o enfaticamente o con commenti verbali o non verbali non richiesti)
21) tutto può essere preceduto da movimenti apparentemente uguali ma di reale deposito.
Se uno di questi punti non viene effettuato correttamente (con un'adeguata dose di abilità) l'inganno non è efficace. In questo caso l'osservatore può rendersi conto che il prestigiatore ha effettuato una manovra sospetta: anche qualora non abbia colto quale manovra sospetta è stata fatta, l'effetto non è riuscito (l'inganno efficace è tale solo se l'osservatore non si capacita di dove, quando e come è stato ingannato).
L'effetto può non riuscire perché l'osservatore ha notato elementi contrastanti con l'apparenza costruita dall'esecutore, ma li ha notati a livello inconscio: non sa che cosa ha visto che lo ha reso sospettoso, ma sa di avere visto qualcosa oppure sa di essere stato messo in guardia. Ciò si spiega con il fatto che, oltre ad un'attenzione cosciente, ne esiste anche un'altra che non è cosciente. Le percezioni che possono allertare l'osservatore possono essere non captate dalla coscienza; tipicamente si tratterà di aspetti del comportamento non verbale dell'esecutore (una postura rigida, un gesto impacciato, un'incongruenza nelle caratteristiche della motricità, eccetera).
A livello di comunicazione non verbale il monitoraggio richiesto dall'ingannatore è estremamente importante.
3.4. Indirettezza
Prima di proseguire è opportuno fare una digressione sulla nozione di indirettezza. La differenza tra un'operazione di semplice distrazione e un 'operazio ne di misdirection (distrazione dalla di strazione, o metadistrazione) è la stessa che ritroviamo in un altro campo della psicologia, a proposito della terapia psicologica di alcune forme di sofferenza mentale. Benchè gli argomenti siano apparentemente assai distanti, il paragone fornisce una metafora assai valida per la comprensione dell'inganno militare dalla prospettiva della teoria dell'illusionismo.
È noto a tutti che quando una persona soffre dell'impossibilità di fare qualcosa (per es. di rimanere da sola al buio, o di affrontare un prelievo di sangue) o di non fare qualcosa (per esempio bere alcool), la semplice esortazione basata su un'argomentazione Logica non basta: a chi soffre di ripetuti attacchi di panico, non è di alcuna utilità sentirsi dire ''Non ci devi pensare, pensa a qualcos'altro quando ti capitano gli attacchi". La psicoterapia moderna, nella sua forma cosiddetta strategica, prevede un approccio diverso: anziché consigliare al paziente di pensare ad altro, gli prescrive di effettuare alcune azioni (complesse) durante l'attacco stesso; il risultato è che la persona si distrae dall'attacco (così questo si interrompe, poiché l 'attacco di panico si automantienc ricorsivamente nutrendosi proprio dei tentativi che il paziente fa consciamente per farlo cessare), ma la cosa funziona solo perché a sua volta il paziente, attraverso la prescriz ione delle azioni complesse richieste dal terapeuta, viene distratto dal fatto che gli viene chiesto di distrarsi dall'attacco di panico.
Si parla appropriatamente, a questo proposito, di "stratagemmi terapeutici": trabocchetti costruiti in modo da portare il paziente a fare (o smettere di fare) ciò che sino ad allora era impossibile, ma senza che egli si accorga che lo sta facendo (o non. facendo più); solo in un secondo momento, quando il paziente viene reso edotto del cambiamento che si è verificato nel suo comportamento, si prosegue con la terapia ( che consisterà nel consolidare il cambiamento ottenuto ) 19 •
L'approccio strategico alla terapia ha nella letteratura scientifica specialistica una discreta tradizione di accostamenti metaforici con l 'arte illusionistica 20 , perché il procedimento cardine dello stratagemma è proprio quello dello spostamento dell'attenzione che consente al paziente di non essere più inibito nell'espletamento di comportamenti che sono normale corredo di ogni essere umano.
TI principio base di questo approccio è che si affronta il problema in maniera indiretta.
Nell'affrontare i problemi mentali non ci si può servire di ingiunzioni dirette ("non pensarci , pensa ad altro"), ma si deve raggiungere il risultato (pensare ad altro) senza ordinarlo (o s uggerirlo o consigliarlo) direttamente. C iò può prodursi solo se ìl terapeuta agisce facendo sì che sia il paziente a estrarre da sé i comportamenti che devono essere ottenuti.
Vi sono gradi diversi di indirettezza, anche nel contesto militare
Il grado più elementare si ha quando invece che mostrare qualcosa che si vuole il nemico veda, se ne mostra solo una parte, o qualcosa che rimanda direttamente ad essa (parte per il tutto, come nella figura retorica della sineddoche):
Nel contesto dell'operazione Tindall vengono impiegati generatori di fumo per simulare la presenza di cucine da campo 21 •
Il grado successivo è esibire qualcosa che è correlato a ciò che si vuole il nemico veda per mezzo di nessi logici più complessi (per es. relazioni di causa effetto, come nella figma retorica della metonimia):
Tra i modi per suggerire un attacco alle coste francesi nel 1943 (operazione Overthrow) vi sono il chiedere ai comandi di fornire i nomi di ufficiali pratici delle coste francesi, I'acquistare molti dizionari di francese, il procurarsi moneta francese ecc22
In fo1ma ancora più indiretta questo si può ottenere per mezzo di connessioni multiple:
"non si trovano più in commercio libri Penguin perché l'azienda che li stampa ha ricevuto un ordine prioritario di un milione di copie di manuali di frasi Inglese - Francese"23 ossia scomparsa dei libri
• l'azienda ha altri incarichi
• essi riguardano manuali
• destinati alle truppe d'invasione
3.5. Controllo d e i fulcri attentivi
Se esaminiamo tutte le tecniche descritte sopra, notiamo che esse hanno un elemento in comune: il loro bersaglio non è costitu it o dai sensi dell'osservatore o dalla loro elaborazione cognitiva, ma dall'attenzione, ossia dalla funzione neuropsicologica che rende possibile l'elaborazione cognitiva del materiale fornito dai sensi.
Analizzando una per una le tecniche utilizzate per nascondere l'operazione di nascondimento della pallina (ossia il falso deposito), notiamo infatti che:
I) MD si comporta come se fosse vuota
2) MS si comporta come se fosse piena focalizzano l'attenzione sulla MS;
3) MD si muove verso sinistra (come per depositare e come se depositasse) focalizza l'attenzione sulla MD, e la porta (seguendo tale mano) alla MS (il movimento è un fattore di attrazione dell'attenzione);
4) MS si chiude come se accogliesse focalizza l'attenzione sulla MS (attraverso il movimento di chiusura).
5) MD e MS interagiscono sincronicamente (come se il passaggio della pallina da una mano all'altra avesse luogo) focalizza l'attenzione sulla MS: la sincronia è tale che il movimento della MD (spostamento) finisce proprio quando inizia quello della MD (chiusura);
6) gli occhi guardano prima la MD (e non guardano la MD), poi guardano la MS (e non la MD) (come se avvenisse il passaggio) direziona l'attenzione s ulla MS (lo sguardo è un potente focalizzatore dell'attenzione: dove guarda l 'ope ratore , li guarderà l'osservatore. Se l'operatore guarda l'osservatore, questi, di rimando, guarderà l'operatore. Su questo punto, centrale, si tornerà più avanti);
7) l'intero corpo si atteggia come se avvenisse il passaggio conferma (a li vello di comunicazione non verbale, o " linguaggio del corpo", ossia agendo su sistemi di analisi che non coinvolgono la coscienza; potremmo parlare a questo proposito di un livello subliminale di persuasione) il direzionamento dell'attenzione sulla MS;
8) la MD indica la MS corrobora l'attenzione fissata sulla MS;
9) la MS sta ferma
I O) gli occhi rimangono sulla MS
11) il corpo si atteggia come se la pallina fosse nella MS
12) la MD si allontana
13) gli occhi rimangono ancora sulla MS
14) il corpo continua ad essere atteggiato come se la pallina fosse nella MS
15) movimenti di occhi, mani e corpo sono coordinati e sincronici tutti i precedenti dividono l'attenzione, focalizzandola sulla MS;
16) la MD fa gesti magici (eventualmente deposita la pallina altrove)
17) la MS fa gesti magici accentuano l'attenzione sulla caratteristica di script degli eventi;
18) i gesti vengono interrotti da una pausa allertando la vigilanza, separa la mossa dall'effetto finale;
19) esiste un copione (script) che conferisce significato all'azione ("depositare un oggetto dalla MD alla MS") e che si basa su assunzioni e automatismi multipli vincola il senso degli eventi percepiti e canal izza quindi l'attenzione rendendola così più controllabile;
20) tutto avviene per indirettezza (non viene mai esibito troppo apertamente o enfaticamente o con commenti verbali o non verbali non richiesti) le operazioni cognitive che si basano sul meccanismo del "dare per scontato" (presupposti, implicazioni, indirettezza) avviano processi che non richiedono l'attenzione cosciente, e che sono quindi più rapidi, automatici, e quindi efficaci nel senso di produrre inganni/errori;
21) tutto può essere preceduto da movimenti apparentemente uguali ma di reale deposito; lo stabilire una norma allenta l'attenzione cosciente (critica), facilitando l'introduzione di errori percettivi.
Alla luc e di quest'analisi delle diverse tecniche che rendono efficace (o persuasivo, illusivo, suggestivo, metaingannevo le) l'atto di fingere di depositare la pallina e l'atto di ritenerla segretamente nella mano destra, possiamo quindi concludere che, coerentemente con quanto affermano quasi tutti gli studiosi di inganno illusionistico, nella realizzazione del metainganno la misdirection opera soprattutto sull'attenzione.
Dovendo rappresentare graficamente questo concetto, avremmo: Comprensione dell'inganno di 1° livello
Allenzione inganno di I O livello (realtà apparente)
Realtà
Secondo questo modello, è misdirection tutto ciò che agisce al livello intermedio tra inganno e sua comprensione tramite impedimento o inibizione dell'attenzione (livello rappresentato graficamente dall'intercapedine colorata tra il primo e il secondo rettangolo), ossia ciò che agisce impedendo che l'attenzione faccia elaborare gli input cognitivi lungo il percorso che porta alla comprensione della realtà percepita, in modo tale che la comprensione di ciò che accade al primo livello di inganno ne risulta danneggiata o impossibile. Come conseguenza dell'inabilitazione della comprensione dell'inganno, si ha l'inganno di secondo livello.
Al primo livello di inganno si ha la costruzione di una realtà apparente (falsa, diversa dalla realtà vera); al secondo livello, tale realtà apparente viene dotata di caratteristiche di verosimiglianza e credibilità.*
* Poiché tale dotazione viene conseguita senza operazioni di comprensione , anzi proprio attraverso la loro inibizione, possiamo dire che il secondo livello è persuasione, o meglio suggestione (su questa precisazione torneremo nel capitolo dedicato all'ipnosi)
È bene a questo punto ricordare che la comprensione cosciente di un evento è un processo cognitivo che prevede tappe intermedie, schematizzabili così: percezione attenzione (i nterpretazione) consapevolezza.
Un inganno che sia solo percettivo non rimane inganno a lungo (tranne il caso delle allucinazioni, ossia quando i sistemi di elaborazione delle percezioni sono danneggiati). Perché l'inganno percettivo non sia scoperto, è necessario che l'attenzione sia manipolata in maniera specifica in modo che l 'accesso alle successive operazioni di elaborazione cognitiva non sia possibile, e/o che esse non siano effettuate in maniera corretta. ln genere gli inganni illusionistici sono anzitutto percettivi (per questo si chiama illusionismo), ma diventano inganni efficaci solo se vi si aggiunge qualche altro elemento di inganno , capace di trasformare l'inganno sensoriale (illusione) in un inganno concettuale, di comprensione, di interpretazione. Fitzkeee distingue infatti tra inganni meramente sensoriali e gli altri inganni 24 A sua volta, un inganno di comprensione, come per es. scambiare il gesto di depositare con quello di prelevare, può durare a lungo se non si usa la manipolazione dell 'attenzio ne? Se il movimento "depositare/prelevare" non si accompagna a tutta una serie di accorgimenti misdirettivi (naturalezza, noncuranza, ripetizione , norma, plausibilità, copione ecc.), la sua capacità decettiva è bassa. Per es., se l'effetto voluto è la sparizione di un oggetto, lo si può ottenere con un inganno puramente percettivo (per esempio mascherandolo improvvisamente alla vista calandogli davanti uno schermo dello stesso colore del fondale) o con un inganno interpretativo (per esempio si finge di depositare l'oggetto in un contenitore - cioè l'osservatore non vede l'oggetto mentre viene depositato, ma vede solo l'azione di depositare, tuttavia si persuade di avere visto il deposito-, ma segretamente e nascostamente lo si trattiene senza depositarlo; in un secondo momento il contenitore sarà mostrato vuoto). In entrambi i casi, perché questi due inganni siano efficaci dovranno essere integrati da adeguate procedure:
1) NEL PRIMO CASO distraendo l'attenzione dall'artificio (lo schermo calato davanti a li' oggetto) a) prima (per esempio evitando di annunciare che cosa si sta per fare, concentrando l'attenzione sull'oggetto e sviandola così dallo sfondo e dal supporto che cela lo schenno, ecc.) b) durante (l'operazione di schermatura deve avvenire all'interno di una sequenza di eventi che la contenga e che la renda invisibile, e che sia plausibile) e) dopo (una copia dell'oggetto ricompare altrove, prima che l'osservatore abbia il tempo di chiedersi come sia potuta accadere la sparizione)
2) NEL SECONDO CASO distraendo l'attenzione dall'artificio (impalmaggio) prima, durante e dopo con tutte le tecniche del falso deposito.
Riprendendo quanto detto sopra, possiamo affermare che: l. non basta che vi sia distrazione per poter parlare di misdirection (anzi, se la distrazione è evidente non c'è misdirection; la misdirection è, in questo caso, il nascondere la distrazione);
2. l'attenzione è un parametro che agisce (o che è coinvolto) anche negli inganni basati sul disguise (cioè sulla finzione) non solo in quelli basati su lla distrazione 21 .
Per quanto r igua rda l'ultimo punto, infatti, se voglio rendere impossibile da comprendere il modus operandi di un inganno del tipo disguise devo agire ad un secondo l ivello di disguìse.
"D!SGUISE" di secondo livello
"DISGUISE " di p rimo /ii>ello
Il nascondere (o fingere) di secondo livello fa sì che quello di primo livello non venga percepito o compreso a causa di una deflessione locale dell'attenzione.
Per esempio, se devo nascondere un coniglio dietro al tavolino in attesa di farlo apparire in seguito, mi serve uno schermo opaco, per esempio un drappo (primo livello); ma mi serve anche qualcos'altro, che attiri l'attenzione altrove rispetto al drappo (per esempio altri drappi disposti su altri mobili in scena, oppure un fregio decorativo sul drappo. oppure il fatto di avere mostrato prima - con un inganno ulteriore - che dietro al drappo non c'è nulla, oppure connotare il drappo come elemento indispensabi le a qualche effetto, dare cioè una funzione al drappo, come per es. quella di asciugamano oppure quella di oggetto apparso alla fine di un effetto magico precedente); questo q11alcos 'altro è il secondo livello dell'inganno.
Un a ltro esempio: per prendere qualcosa da una tasca dei pantaloni senza farmi vedere, posso pormi di lato usando l'opacità del mio corpo come schermo (primo livello di inganno), ma devo anche rendere normale e plausibile e naturale questo mio spostamento del corpo (attraverso precedenti mosse ugua li, o motivi plausibili per farlo), e questo è il secondo livello dell'inganno.
Torniamo alla nostra assunzione secondo cui il bersaglio specifico de lla misdirection è l'attenzione. Abbiamo v isto c he l 'analisi della misdirection impiegata nel nostro effetto illusionist ico conferma che la funzione cognit iva sulla quale agisce la misdirection è l'attenzione. Vediamo ora qual è il corrispettivo di questa nozione nel contesto dell'inganno militare .
3 .6 . Misdirection militare
Il modello dell ' inganno efficace basato sulla nozione di misdirection si presta a nche all'anali s i dell'inganno e del metainganno militare. Ipotizziamo per ora che le procedure di costruzione dell'inganno e del metainganno siano uguali al livello tattico e strategico, e che l'unica differenza consista nell ' entità delle forze materiali in gioco. Conviene sottolineare che la misdirection non consiste so lo nella distrazione dell'attenzione dal momento critico (dalla mossa segreta): come visto sopra, la pratica dei più abili illusionisti e la teoria dei maggiori studiosi di illusionismo contemporanei permettono di considerare la misdirection non semplicemente in termini di tutto ciò che serve per controllare l'attenzione nel momento critico
(che sarebbe una nozione di assai scarsa utilità nel contesto militare, poiché non la si potrebbe applicare a livello strategico, e la si potrebbe usare con notevoli riserve a livello tattico, mentre rimarrebbe nozione di qualche interesse solo a livello operativo) , ma piuttosto come tutto ciò che rende efficace l' inganno.
Esaminiamo un esempio di inganno strategico , che rappresenta anche l'esempio di inganno più elaborato ed esteso della storia umana: lo sbarco in Nonnandia26 • Lo scenario è costituito da un quadro reale , ossia lo schema strategico elaborato dagli Alleati, le loro intenzioni reali:
L e forze alleate reali (F , ) s barcan o in No rmandia (N1 ), le f orze alleate jìflizie (F1 ) simulan o un imminente s barco n ell 'a rea d el Pas d e Calais (N, )
Vi è poi un quadro fittizio, ossia lo schema che deve essere installato nella mente dei tedeschi (FF invaderà, F, non invaderà):
Infine vi è un quadro misdirettivo, ossia l'insieme delle procedure che serviranno a rendere efficace l'inganno. Il quadro misdirettivo è costituito dai seguenti elementi, che esponiamo paragonandoli agli analoghi elementi presenti nell'inganno illusionistico descritto sopra:
Inganno Militare Inganno Illusionistico
V agisce come se fosse inoffensiva MD agisce come fosse vuota
F agisce come se fosse offensiva MS agisce come se fosse piena
F esibisce comportamenti come MD va verso MS come per depositare per preparare l'invasione viene allertata la resistenza in N 2 MS si chiude come se raccogliesse coordinazione (logist ica, operativa, temporale) coordinazione di MS e MD incursori bombardano N 2 e non N 1 gli occhi guardano MS e non MD rifornimenti ecc. , diplomazia i l corpo si muove come se enfasi, attacco , attività di F su N 2 MD indica MS simulazioni di preparativi di attacco MS si ferma sincronia dell'attività di F e dell'inattività di V MD si allontana dopo lo sba rco, occhi su MS si mantiene la simulazio ne su F coordinamento (liv. diplomatico, ecc.) corpo coerente con occhi si crea l 'idea che il vero sbarco MD e MS fan no gesti magici non è ancora iniziato
Viene suggerita la storia che si Script tratta di diversione dalla diversione
Dettagli per corroborare Pause il quadro falso forn ito le mosse non sono troppo uni voche indirettezza (per es. anche N I viene un po' bombardatata)
Questo stesso schema può essere applicato ad altri inganni militari verificatisi nella storia. Per es., allo scopo di ingannare i tedeschi circa il punto di partenza (e quindi di arrivo) della condotta petrolifera sottomarina fra l'Inghilterra e la Normandia, l'architetto Basi ! Spence progettò e realizzò un finto porto per carburanti a Dover (le citazioni seguenti sono tratte da Cave Brown 27). La costruzione richiese una serie di elementi che fanno parte a pieno titolo della misdirection:
- perfezione nella finzione, con
"l'aiuto di personale specializzato nelle scenegg iature cinematografiche e teatrali. Il porto, realizzato quasi per intero con impalcature metalliche, lastre di fibra c vecchi tubi da fogna, occupava circa tre miglia quadrate della spiaggia di Dover, e consisteva di finte condotte, depositi, centrali elettriche, una brigata di vigili del fuoco, batterie contraeree, posti di guardia, parcheggi per autocarri, gettate , tutto quello che avrebbe dovuto avere un vero porto petroli";
- dettagli, elementi di indirettezza
"'Macchine del vento' speciali so llevarono nubi di polvere per s imulare una intensa attività di lavori, e per nascondere il fatto che in realtà vi si trovavano soltanto poche decine di spec iali sti";
- coerenza, sicurezza
"La zona venne chiusa e presidiata severamente dalla polizia militare";
- veridicità, guardare il punto falso
" Il re in persona andò a 'ispeziona re ' il porto petroli, e altrettanto fece Montgomery( ... )";
- nasco ndere (per finta) il punto critico
"La RAF tenne in continuazione pattuglie di caccia s ulla zona, come per proteggere le installazioni, e il genio, tutte le sere, ricopri la zona con nebbia artificiale realizzata bruciando petrolio grezzo";
- allontanare lo sguardo del nemico
"gli aerei ricognitori tedeschi poterono sorvolare la zona soltanto dopo essere stati' impegnati' dalla caccia e soltanto a quote superiori ai diecimila metri, in modo che le loro macchine fotografiche potessero riprendere soltanto una veduta generale, senza scendere troppo in particolari";
"E ogni volta che le batterie costiere a lunga gittata di Capo Gris Nez tentavano di bombardare le installazioni, e avveniva di tanto in tanto, il genio provvedeva a simulare "centri e i relativi incendi" accendendo grossi bengala e bombe al sodio".
Come si vede , molte procedure di misdirection nell'inganno illusionistico trovano una precisa corrispondenza nell'inganno militare.
Possiamo quindi stabilire che il modello empirico qui proposto per l'analisi dell'inganno illusionistico ( doppio l ivello dell'inganno e controllo dell'attenzione) può essere uno strumento valido nella costruzione e pianificazione dell'inganno militare da un lato, e dell'analisi delle operazioni di inganno del nemico dall'altro.
Passeremo ora in rassegna le analisi teori che di alcun i Autori che si sono occupa~i di psicologia dell'inganno illusionistico e in particolare di misdirection, ossia delle tecniche impiegate per ottenere un efficace controllo dell'attenzione. Questa rassegna servità a stilare un elenco di tecniche applicabili nell'inganno militare. S inora , infatti, abbiamo visto solo alcune delle tecniche di misdirection disponibili nel repertorio tecnico degli illusio n isti , e l'abbiamo fatto riferendoci ad un solo effetto illusionistico elementare. L'esposizione seguente preciserà meglio gli elementi utili in sede militare.
3 .7 . Pragmatica dell a misdirection. An a logi e tra illusioni smo e arte milita re.
3.7. 1. Pragmatica della misdire ction . Samu el S harp e
La classificazio ne della misdirection di Sarnuel Sharpe28 evidenzia chiaramente l'analogia strutturale tra t ecn ic h e di inganno illusionistiche e militari.
Secondo Sha rpe la misdirection può essere: fina lizzata a mascherare/cancellare fina l izzata a distrarre e in ognuno dei due casi può essere attiva o passiva.
La mi sdirect ionpassiva consiste nelle proprietà di un oggetto, di un comportamento o di una situazione. La m isdirection attiva consiste in un cambiamento visibile o udibi le ( r iteniamo che si debba aggi ungere che il cam bi amento può anche essere inferito). Le proprietà della m is d irection attiva, definite nei termini di "cambiamento" (dello status d i un ente o di una situazio n e) sono interessanti perché permettono di ricavare specularmen te le prop ri età di ciò che serve a non attirare l'attenzione: se l'attenz ione è attirata dal cambiame nto, l'inattenzione è mantenuta dalla norma (intesa come assenza di cambiamento).
Sharpe compila inoltre un elenco di elementi che servono a potenziare l ' efficacia del co ntrollo dell'attenzione (ossia ad aumentare la suggestionabilità nell'osservatore) , e che fanno parte più propriamente dell'arte scenica o attoriale; nell ' ambito militare vi corrisponde la propaganda, la guerra psicologica e tutto ciò che non agisce tramite inganni diretti a livello di scontro tra forze avversarie. Di questo argomento non ci occuperemo nel presente volume se non con qualche accenno nella prima Appendice.
Esaminiamo ora i quattro tipi di misdirection individuati da Sharpe: attiva per mascherare/ cancellare, pass iva per mascherare/ cancellare , attiva per distrarre, pas s iva per distrarre.
A. La misdirection attiva per masch e rare o can ce llare comprende:
1. P e rfezion e nella finzion e
Non è necessario dilungarsi sulla necessità che la finzione di qualsiasi oggetto/ comportamento sia verosimile, sia in contesto militare che in contesto illusionistico. Un bell'esempio di accuratezza nella finzione è il famoso effetto di sparizione ordito da Maskelyne a vantaggio di un intero porto:
L'illusionista inglese Jasper Maskelyne nasconde il porto di Alessandria e ne realizza uno finto , fabbricato con impianti di illuminazione identici a quelli del porto reale. Questo porto finto è edificato a qualche miglia di distanza da quello vero, in corrispondenza di un'insenatura della costa che può rassomigliare , vista dall ' alto e di notte , a quella del vero porto. Lo scopo è ingannare i piloti dei bombardieri tedeschi, inducendoli a bombardare il deserto risparmiando il porto. Perché l'inganno sia credibile, si deve procedere a divers i espedienti. Di particolare interesse è l'accorgimento di spegnere le luci dopo che gli aerei nemici in avvicinamento sono stati segnalati, simulando così l'oscuramento del porto che i piloti si aspettano. Altri elementi che conferiscono veridicità alla finzione sono la disseminazione di detriti e rovine (in parte veri e in parte costruiti con cartone) nel vero porto, effettuata nottetempo dopo l ' attacco aereo: gli osservatori tedeschi che intendano va lutare l'entità dei danni inferti , alla luce del sole, noteranno l'efficacia dei loro bombardamenti 29
La perfezione della finzione dipende ovviamente dai dettagli.
Utilizzando carri armati gonfiabili di gomma , si pone il problema che essi non lasciano sul terreno i solchi dei cingoli. Gli inglesi costruiscono perciò un apposito strumento con cui i soldati producono finti solchi30
Una delle caratteristiche della verosimiglianza è la naturalezza.
2. Naturalezza
Nel contesto illusionistico si intende con "naturalezza" quell'assieme di caratteristiche del comportamento (verbale e non verbale) dell'esecutore, che impedisce all'osservatore di notare l'artificio insito nei comportamenti e negli oggetti misdirettivi; tali caratteristiche sono diverse dai dettagli che realizzano la perfezione della finzione. Sharpe sostiene che la naturalezza risulta anche dall'uniformità e dal fatto che le azioni siano appropriate, ossia non associabili ad artifici o procedure sospette (potremmo dire che le azioni naturali devono essere plausibili).
In generale , i gesti/comportamenti naturali sono spontanei, vale a dire semiautomatici (o parzialmente involontari), di giusta velocità (non eccessivamente lenti né eccessivamente rapidi) , a volte imprecisi (un eccesso di precisione appare innaturale); tutto ciò che sa di sforzato, forzato o non spontaneo è contrario alla nozione di naturalezza: reazioni abnormi, preparativi esagerati, variazioni troppo evidenti della norma del comportamento (non si deve però confondere la norma con la naturalezza, benchè la norma sia una componente importante della naturalezza).
Nel caso de l falso deposito, indicano mancanza di naturalezza: tensione del corpo, asimmetria della tensione delle due metà longitudinali del corpo, mancanza di coordinazione tra le parti del corpo, mancanza di congruenza tra movimenti del corpo e mimica facciale e componente non verbale della voce , variazioni del ritmo e della velocità di base, mosse che non c'entrano con quanto si sta facendo (implausibi_lità), eccesso di attenzione posta su qualche e lemento, ecc.
La nozione di naturalezza applicata al contesto militare merita di essere studiata. Conferiscono naturalezza tutti quegli eventi che si verificano normalmente in un contesto come quello che deve essere imitato: errori, sfasamenti, perdite, insoddisfazioni, problemi ecc .. In genere, un principio valido è quello di imitare la natura e ciò che accade in natura.
A Windsor Locks , Connecticut, l 'aeroporto di Bradley Fields viene costruito seguendo i principi del mimetismo. L'area comprende coltivaz ioni di tabacco, granai di mattoni rosso brillante, estesi campi verdi. Il Tenente Colonnello John Bragdon ignora il criterio allora dominante dell"'equilibrio fonnale": "invece che allineare i suoi edifici in disposizioni nette e simmetriche, li disperse tutto in giro attorno all'area , e poi li fece dipingere con un terra di Siena bruciata per confonderli con le strutture delle fattorie vicine. Le camerate furono affiancate l'una accanto all'altra e infranunezzate da un unico tetto per assomigliare a capannoni per il tabacco, e dipinte adeguatamente. I se rbatoi di carburante per gli aerei furono collocati sottoterra. Il fogliame naturale venne lasciato intatto ovunque fu possibile. I sentieri e le strade che già esistevano furono lasciati, e fu permesso alle nuove strade di seguire la naturale morfologia del terreno, invece che spezzarla come fossero enormi frecce direzionali ". Per permettere ai piloti di riconoscere le strade non si le poteva nascondere del tutto; il problema fu risolto simulando che esse s i interrompessero, dipingendole come i campi circostanti31 •
Per assicurarsi che la naturalezza raggiunga il massimo livello possibile, conviene a volte che molti attori siano tenuti ali' oscuro del fatto che ciò che fanno è parte di una finzione.
L'operazione Vendetta simula la minaccia di un attacco americano contro la costa meriruonale della Francia nella regione di Narbonne. TI Quartier Generale americano è fasullo, ma tutti i preparativi si svolgono come se l'operazione dovesse svolgersi realmente: solo un generale americano e il comandante in capo delle forze francesi e i loro più stretti collaboratori sanno che in realtà l'assalto non avrà mai luogo32 •
Nel caso dell'assalto al bacino di Saint-Nazaire (operazione Chariot, febbraio 1942), la spedizione viene presentata agli uomini come una delle tante operazioni anti-sommergibili; infatti, quando vicino all'imbocco dell'estuario della Loira viene avvistato un U-595 tedesco, essi sparano a vista e, una volta immerso , tentano di colpirlo con bombe di profondità, esattamente come avrebbero fatto se fossero stati un Gruppo Caccia Sottomarini. È un esempio di "fare su l serio" per ingannare33
3. Stabilire una norma
Un elemento fondamentale nell'induzione di inganni efficaci è la creazione e il mantenimento di una nonna , cioè dì uno stile coerente di conduzione del comportamento o dell 'apparenza degli oggetti.L'attenzione umana è attratta da tutto ciò che si discosta dalla nonna; tutto ciò che presenta caratteristiche di 'norma' contribuisce a rilassare la vigilanza e l'attenzione. Una volta stabi lita la norma, si ha a disposizione una sorta di "base" che serve a nascondere X (basta conferirgli le caratteristiche della norma) o esibire X (basta dotarlo di caratteristiche che si discostino dalla norma).
In contesto militare
Quando un agente dello spionaggio inglese veniva individuato e catturato, i tedeschi (come del resto facevano anche gli inglesi) lo sostituivano con un loro agente , utilizzando quel canale per trasmettere al nemico le infonnazioni più utili. Se gli inglesi se ne accorgevano , a loro volta utilizzavano questa situazione rispondendo all'inganno con un altro inganno , ossia trasmettendo informazioni ingannevoli ai tedeschi. In questo delicato gioco di inganni , "la chiave del successo era la normalità; gli ing lesi non potevano far capire in alcun modo di aver notato che la radio era in mani sbagliate. Dovevano continuare a rispondere alle richieste e alle domande della emittente sotto controllo, proprio come av rebbero fatto in condizioni normali ecc ."34 •
In co ntesto illu sionistico
L'osservatore è sensibile a qual s iasi scostamento dalla norma. Limitandoci solo alla componente non verbale del comportamento (il "linguaggio del corpo") , per rendere credibile la sua finzione l ' esecutore deve badare a non variare , quando effettua la mossa segreta, nessuno dei parametri del suo abituale stile motorio e gestuale: tensione delle diverse parti del corpo, ripartizione del tono muscolare , mimica espressiva del volto, sguardo, componenti paraverbali del linguaggio parlato (frequenza, rapidità, intensità, ritmo , timbro della voce ecc.).
Il modo più semplice per stabilire e mantenere una norma, in qualsiasi contesto , è la ripetizione.
4. Ripetizione
Il concetto non necessita di spiegazioni. La ripetizione è un potente anestetico dell'attenzione e persino della vigilanza, come insegnano le ninne nanne, la pubblicità e il lin guagg io ipnotico 35 • In contesto illusioni stico la previa ripetizione di un comportamento servirà a neutral izzare il sospetto quando si dovrà fare la mossa segreta, che verrà portata a tennine durante l'effettuazione di un movimento identico a quelli della serie precedentemente esibita.
Ne l caso del falso deposito , se l'esecutore inizia il suo numero mostrando la moneta nel palmo della MD e finge subito dopo di depositarla nella MS , l'inganno non è efficace. Se invece ha effettuato uno o due ver i depositi della moneta dalla MD alla MS, facendo sì che l'osservatore veda distintamente la moneta prima nella MD e poi nella MS, quando è il momento di simulare il deposito la percezione dell'osservatore è condizionata, e benchè egli non percepisca realmente il deposito della moneta, ricostruisce mentalmente la percezione parziale (movimento delle mani 'come se') completando la parte mancante (la vista della moneta che passa da MD a MS) con il ricordo di ciò che ha visto prima (ovviamente la ripetizione non deve essere troppo esibita).
La ripetizione, oltre che a creare una nonna, serve anche a rendere più chiara la percezione di un evento, e questo contribuisce a fissarlo meglio nella memoria e a costruire attese ("la mente tende a vedere ciò che si aspetta di vedere"36). Inoltre la ripetizione può essere un modo per pennette re all'osservatore di osservare meglio ( o piuttosto di credere di osservare meglio).
In contesto militare vige lo stesso principio. La ripetizione serve ad abituare l'osservatore, cioè a crea re una norma.
Il 4 giugno 1944, due giorni prima del D-Day, ci fu un silenzio radio. Rommel sapeva che questo preludeva ad un attacco, perché era ciò che era accaduto normalmente nel deserto; tuttavia nei tre mesi precedenti i silenzi radio erano stati molti altri , e i tedeschi li avevano attribuiti a manovre di addestramento o a alla volontà degli alJeati di tenere in allarme l'esercito germanico distogliendolo dai lavori di fortificazione del Vallo Atlantico 37 •
Nell'Operazione Hydra, il cui scopo è bombardare le installazioni tedesche a Peenemunde, otto Mosquito si dirigono verso Berlino attraversando la zona di Peenemunde e lanciando striscioline di carta argentata. I tedeschi, temendo una grossa incursione sulla capitale, concentrano la caccia nei cieli di Berlino. In un secondo momento 571 bombardieri pesanti inglesi si dispongono s ulla medesima rotta, ma giunti sopra Peenemunde la attaccano 38 •
5. Audacia
Consiste in un comportamento (o nelle proprietà di un oggetto) che apparentemente è pericoloso ai fini dell'inganno, che cioè potrebbe permettere di scoprire l'inganno stesso. La ratio di un comportamente s imile è che l 'antagonista si aspetta di essere ingannato, e considera impossibile che vi sia inganno quando assiste a eventi che apparentemente contrastano le intenzioni dell 'ingannatore.
Questo principio ricorda l 'espediente sofistico anticamente noto come 'Corax': per difendere un imputato che sia privo di alibi , il suo avvocato sostiene che è proprio la mancanza di alibi che dimostra l'innocenza dell'imputato, dal momento che nessun criminale sarebbe tanto stupido da evitare di costruirsi una difesa preventiva.
Nel contesto illusionistico l 'audacia viene utilizzata abbastanza frequentemente.
Nel caso del falso deposito, una sottile audacia consiste nell'indicare la MS con la MD, che contiene la moneta, oppure addirittura nell'usare la MD per toccare lo spettatore.
Nel contesto militar e la tecnica dell'audacia ha le sue buone ragioni per essere chiamata con questo nome. Si tratta di comportamenti messi in atto con sfrontatezza e mancanza di premeditazione, cogliendo l'attimo favorevole: ciò che li contraddistingue è l'enormità del rischio, che è talmente elevato da fare ritenere all'osservatore che non possa trattarsi di un comportamento sospetto.
Si ricordi il caso già citato della spia danese che si sottrae alle SS mettendosi alle costo le di due colonnelli tedeschi e salutandoli ad alta voce, per trarre in inganno le sentinelle che sorvegliano l'uscita dell 'edificio 39 • li capitano in glese Ian Garrow, artefice di un ' organizzazione clandestina che permette la fuga dalla Francia occupata a centinaia di soldati alleati intrappolati in suolo francese, viene catturato; prigioniero nel campo di Mauzac, riesce a fuggire indossando una divisa della gendarmeria francese approntata dai sarti della sua orgaoizzazione40 •
L'audacia è presente anche in tutti quegli episodi in cui i fuggitivi si travestono con le divise dei loro sorveglianti, o quando una persona inseguita si accosta ai suoi persecutori chiedendo informazioni neutre.
6. Fare ispezionare all'antagonista
Quando l'avversario ha potuto vedere di persona che cosa l'esecutore sta facendo o che cosa sta usando, la sua diffidenza viene allentata.
In contesto illusionistico è consuetudine che l'esecutore faccia controllare gli oggetti che usa:
Le mani vengono mostrate vuote , i foulard dispiegati, le scatole aperte e così via. Questa serie di operazioni di dimostrazione preliminare che "non c'è trucco, non c'è inganno" ha anche un altro scopo, più sott il e: abitua l 'osservatore a dirigere la propria attenzione sul focus scelto e indicato di vo lta in volta dal mago. Osservando le cose che il mago esibisce, si crea un automatismo che torna util e ne l momento in cui ha luogo la "mossa sporca".
Uno degli esempi più tipici è quello di consegnare nelle mani dello spettatore l'oggetto truccato che sta per essere usato dal prestigiatore, per es. un mazzo di carte. Implicitamente lo spettatore assume che, se il mago gli permette di tenere in mano un oggetto, significa che non c'è inganno. L'espediente può essere ulteriormente migliorato aggiungendo, a mo' di sfida ali' intelligenza dello spettatore, una frase del tipo: "Controlli pure tanto è ovvio che se il mazzo fosse truccato non glielo darei certo da tenere in mano". In questo caso si aggiunge un'altra astuz ia, consistente nel fatto che viene addirittura detto che il mazzo non è truccato, e questa affermazione può far balenare l'idea che lo sia in uno spettatore che avrebbe potuto anche non pensarci mai. È una sorta di A ikido psicologico: utilizzare la diffidenza dell'osservatore contro di lui ("Non mi fido del mago; se mi dice di controllare s ignifica che non c'è niente da controllare, altrimenti non me lo direbbe").
Sharpe distingue: ispezione parziale
si fa prima ispezionare un certo numero di oggetti normali, e poi quelli truccati, sui quali in genere l'os serva tore, a quel, punto sorvola. Se si rompe "per sbaglio" un uovo, l'osservatore crederà che anche le altre uova siano vere;
Ispezione Frazionata
un oggetto divisibile in parti può sembrare normale se le parti sono esaminate da osservatori separati, ma quando le pareti sono riunite esso risulta truccato. Per es. un mazzo di carte non ha nulla di sospetto, e neppure il suo astuccio, ma se il mazzo viene messo dentro l'ast11ccio s i vede che quest'ultimo è più grande del mazzo, il che serve a contenere un meccanismo inserito furtivamente dall'illusionista (necessario, per es., per sollevare una carta);
Sequenzia Le
mostrare in sequenza alcuni oggetti, in modo che quando si mostra uno , l'altro contiene il dispositivo segreto. Per esempio, se sulla scena ci sono due grandi scatoloni di cartone, l'i llusionista mostra vuoto il primo, lo adagia a fianco dell 'altro - e in questo istante una ragazza accovacciata dietro a questo scivola dietro al primo - poi mostra vuoto il secondo.
Nel contesto militare , è interesse dell'ingannatore assicurarsi che l'osservatore possa osservare: in questo modo possiamo scegliere che cosa osserverà, quando, da quale distanza, e per quanto tempo. Questo è vero anche nel caso degli inganni privativi: se devo nascondere qualcosa, devo fare in modo che l'osservatore guardi proprio lì, dove sto nascondendo ciò che mi interessa, per prevenire che l'osservatore vi ritorni sopra in un secondo momento, magari in condizioni a me più sfavorevoli. Nascondendo i preparativi di un attacco è necessario lasciare che l'avversario possa " vedere la nostra copertura" - senza, ovviamente, capire che si tratta di una copertura-. Se non gli viene lasciata questa possibilità, l'avversario la cercherà da solo , e quando la troverà non saremo noi a controllare la sua osservazione: al contrario, fornendo deliberatamente e lementi alla sua osservazione, evitiamo che egli prosegua in libertà ed autonomia. Inoltre, una volta che è stato fornito all ' osservatore un determinato scenario, è più facile far sì che costruisca scenari compatibili con quello iniziale, che è stato scelto da noi.
" I ricognitori aerei tedeschi furono lasciati fotografare esattamente ciò che gli alleati volevano trovassero. L' Ml-6 ordinò agli uomini della contraerea di sparare pesantemente agli aerei per tenerli in alto ; ma agli uomini , a lquanto perplessi , fu detto di mirare con poca precisione" 4 1 •
7. Ruse, o procedura di copertura.
Il termine "ruse" indica nella letteratura illusionistica un'azione o sequenza di azioni compiute per conferire plausibilità alla mossa che realizza l'inganno o alla mossa diversiva. È uno deg li espedienti più importanti nel creare la differenza tra distrazione e d iversione.
Supponiamo che l'illusionista debba sostituire un oggetto ispezionato dal pubb l ico con un duplicato. Entra la partner, in abiti succinti; il pubblico dirige l'attenzione verso la partner; in quell ' esatto istante l'esecutore opera lo scambio; in questo caso, però, il pubblico può avere la sensazione d i essere stato intenzionalmente distratto: non c'è misdirection. Se invece l'esecutore finge di essersi dimenticato un oggetto necessario per procedere nel gioco e chiama la partner, che esce dalle qu inte solo in quel momento, in questo modo viene fornito alla mente dell'osservatore un motivo va l ido per l'entrata della partner, che risulterà quind i meno sospetta.
Nel contesto militare si ha un parallelismo perfetto.
Nel corso de l piano Martello, simulacri di mezz i inoffensivi vengono spostati in avanti, ad El I mayid, per procedere po i a nascondere al loro interno i veri carri arma ti e i veri pezzi d'artiglieria. Per fare questo , bisogna spostare i veri mezzi verso I mayid (operazione che dev'essere fatta di giorno), per poi nasconderli dentro i simulacri, di notte Lo spostamento visibile viene giustificato simulando un'esercitazione4 2 • (N.B. la notte seguente, nell'area della finta esercitazione vengono p iazzati altrettanti mezzi finti in sostituzione di quelli veri che sono andati a nascondersi dentro i simulacri).
8. Togliere o sostituire l'evidenza
L'oggetto truccato viene eliminato dalla scena (approfittando di un momento opportuno) o viene sostituito con uno non truccato.
Un dado truccato, che renda impossibile allo spettatore vincere una scommessa co l mago (perché un dato numero del dado non esce mai) viene sostituito con un dado normale mentre lo spettatore verifica di avere perso la scommessa, per esempio aprendo una busta.
Una ragazza sale tre scalini che la conducono dentro una grande gabbia. La gabbia viene coperta da un drappo. A questo pw1to la ragazza si nasconde dentro la scala. Gli assistenti portano via la scala mentre l ' illusionista attira l'attenzione su qualcos ' altro. Il drappo viene sollevato, e al posto della ragazza c'è una tigre.
Un esempio militare si rintraccia nella curiosa vicenda del "sosia" di Montgomery.
L'attore di teatro Clifton James, reclutato dal colonnello David Niven (!) , assomiglia al generale Montgomery, e viene perciò designato ad interpretarlo, agendo cioè da sosia, allo scopo di segnalare la presenza di Monty dove in realtà non c ' è. Grazie all'aiuto di truccatori, parrucchieri, sarti, e all'addestramento intensivo dell'attore, in breve tempo la somiglianza raggiunge la perfezione. L'unico neo, non trascurabile, è che mentre Montgomery è praticamente astemio, il buon C li fton James è dedito all'alcol. Dopo essere stato colto io flagrante stato di ebbrezza dalla scorta predisposta al p rec iso scopo di neutralizzare le sue astuzie per bere di nascosto, l'attore si mostra in pubblico a Gibi l terra, in un certo numero di occasioni , ave ndo l'occasione di "lascia rsi sfuggire" (intenzionalmente) alcune indiscrezioni destinate ad ingannare lo spionaggio tedesco. Poi all'irnprowiso l'attore scompare dalla circolazione e viene posto sotto stretta osservazione, nella sua anonima divisa da tenente, in un picco lo appartamento al Cairo, dove rimane segregato fino all'awenuto sbarco i n Normandia43 •
9. Variare le tecniche di misdirection
In contesto militare Come già ricordato , Luttwak afferma che non si può conseguire più volte la sorp resa se non si variano i metodi, tanto che lo stesso uso sistematico di sorprese finisce col togliere effetto alla sorpresa: "la costante preferenza degli israeliani per le mosse non convenzionali e paradossali non poteva continuare senza arrivare, alla fine, all'insuccesso. Con il passare del tempo gli avversari( ) impararono, a forza di esperienze, a diffidare delle valutazioni delle mosse israeliane basate sul calcolo del buon senso della 'migliore' scelta da fare. E infine, durante la guerra del Libano nel giugno 1982, i siriani non furono colti del tutto di sorpresa dal tentativo israeliano di avanzare con un'intera divisione corazzata nelle retrovie lungo l'unica pessima strada di montagna che si snodava. fra le alture del Chouf, e reagirono in tempo, riuscendo a bloccare quella stretta gola. Ma i si riani non rius~irono a prevedere e rimasero a osservare increduli, in pratica senza reagire, con il passare delle ore, la mossa successiva degli israeliani: un'offensiva ben diretta, da parte di divisioni corazzate ammassate nella valle del Libano.( ... ) Gli israeliani decisero di sacrificare qualsiasi speranza di sorpresa attaccando frontalmente e in pieno giorno - e si trovarono di fronte alla gradita sorpresa dell'impreparazione siriana. Nel 1982, dopo aver manifestato tante volte nel corso degli scontri precedenti il loro paradossale stile di guerra, per gli israeliani la line a di minore prevedibilità poteva essere soltanto quella dell'approccio frontale più diretto possibile"44
In contesto illusioni stico L'antic hi ss imo effetto degli "anelli cinesi" (grandi anelli di acc1a10 apparentemente integri penetrano !'~no dentro l'altro) viene ottenuto con anelli truccati mescolati ad anelli gen.uini; quest'ultimi sono consegnati agli spettatori perché li controllino. Le tecniche utili zzate per sostituire gli anelli al momento di consegnarli al pubblico sono ogni volta diverse.
Notiamo che Barton Bowyer enuncia un principio simile:
"uno dei miti più ostinati concernenti l'inganno è quello secondo il quale non si può ricorrere due volte allo stesso trucco. In realtà lo stesso inganno può essere ripetuto ancora e ancora e spesso persino con lo stesso allocco. L' unica condizione richiesta per uno dei più eleganti tra tutti gli inganni è un'opzione alternativa: qui o là, a sini stra o a destra, in alto o in basso, indietro o avanti"45•
In pratica, ciò significa che quando il nemico deve decidere dove attaccheremo, scegliendo tra due opzioni, è sempre possibile coglierlo di sorpresa.