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IN VISTA DELLE ELEZI.ONI CONSOLAZIONI UFFICIOSE

Noi abbiamo voluto dare tutta la cronaca - sino agli «cebi»dei comizi elettorali, prima di rilevare e ribattere le affermazioni contenute in una nota uffici osa della Tribun4 che ha fornito lo spunto alle variazioni d ei minori grammofoni di provincia. La cronaca è•..• il fatto e il fatto, in quanto accade e cade sotto il dominio dei sensi, esiste. Lo si può ignorare - dclibcratàmente - ma il fatto rimane. On la cronaca dice che domenica scorsa si son tenuti in Italia centinaia di comizi socialisti. La cronaca aggiunge che se - per ragioni locali spicgabmssime_ - in alcune poche città non c'è stato un grande concorso di popolo,- non è men vCro però che negli innumeri piccoli centri rurali il pro letariato ha risposto all'appello del Partito Socialista. Se a Milano mancavano le fanciulle coi fiori e i lauri e i canti come avrebbe preteso l'on. Turati, il quale non dimentica - nelle immagini - di essere stato - ai bei tempi I - amatore delle Muse, nessuna ragione di gridare al fu.sco, com.e fa la TribNnll, o all'insuccesso. Molto probabilmente le fanciulle avranno pro6ttato del fresco pomeriggio settembr2le per recarsi nei sobborghi a far l'amore : utilissima occupazione in quanto - se non inte rvenga « lo sciopero d egli uteri »cli. figli alla Patria e militi al.... socialismo.

La TribNM, dopo aver decifrato diligentemente i dispacci giunti a Palazzo Braschi dalle varie prefetture dell'Itùia giolittiana, dichiara con la solennità qNi sied a un foglio ufficioso diretto da un ex : o: Nessuno si è spaventato. la prima. mossa un fiasco che i sindacalisti di Milano sono riusciti a tingere di grottesco».

Nessuno si è spaventato? Ma i socialisti, cgtegio Malagodi, non intendevano di spav entare nessuno. Tutto al piò. volevano risvegliare - con un primo grido - questa l'ltt.lia intorpidita che va scnz:a idee, senza. progr:ammi verso un avvenimento, malgrado tutto eccezionale, · ·

O che i b 0orghe si sono cosl facilmente preda del panico ? No- tiamo la mal dissimulata compiacenza · dell'ufficiosa T ,ibmta per gli episodi sciocchi di Milano. Grottesco, caso mai, è il contegno dei sindacalisti c he a Milano gettano le bombette pestilcmiali ; ma non sdegnano a Parma, a Ferrara, a Napoli e in altri siti, di sc:cndcrc nell'agone elettorale a bandiere più o meno spie ga.te, con programmi più o meno decisi.

Ma grottesca poi sino al superlativo è la contraddizione in cui cade la Tribuna nella stessa nota ufficiosa. contraddizione che tradisce u na tal quale vaga preoccupazione....

L'insuccesso c'è stato, secondo la TribHfla; però c'è, forse, qualche cosa da imparare, anche « per il Partito Liberale che non manca di argomenti e n on manca di vittorie.... » E p iù sotto, a guisa di conclusione:

« La messa in scena d el Partito Socialista, anche se si limita immobilmente a una disposizione di fondali su c ui le folle non hanno agito, può servire a noi come utile am·maestramento, Avremmo lorto di non pensarci su di non fare qualche cosa. Qualche cosa di meglio s'intende ».

B.a.stano queste ulùme affermazioni del foglio ufficioso a documentare che la prima giornata elettorale del Partito Socialista ha avuto una notevole significazione e importanza politia.. Non foss'altro perché ha fornito << utili ammaestramenti » a quel Partito Liberale che deve « pensarci su )J e far « qualcosa » malgrado le sue vittorie. Nell'attesa di questo elastico « qualche cosa» che finora si annuncia come una dimostrazione-diversivo pcl 2.0 settembre, la Trìbuna, invece di far dell'ironia, dovrebbe ringraziarci di averle dato degli « utili ammaestramenti ». Oh ingratitudine nera degli u fficiosi I ·

Si b adi. Noi non siamo abituati a cercare attenuanti, giustificazioni ai nostri fosuccessi. Quando, ad esempio, u no sciopero è perduto, noi preferiamo che gli organi22atori dicano francamente alla massa « abbiamo perduto», senza mascherare la disfatta colla firh, de ,on10lation di una ipotetica vittoria morale. Cosl, se domenica scorsa la manifestazione fosse abortita noi lo avremmo riconosciuto e deplorato: La verità è invece che la prima giornata elettorale dd Partito Socialista è stata una imponente rassegna di forze, la cui significazione non può essere diminuita dt.l contegno della stampa che rappresenta gli altri Partiti. Bisognava coprire - se non riconoscere o, peggio, giustificare - l'impotenza e l'assenteismo di questi Partiti 'e allora si è rigidunente boicottata la croru.ca elettottle dell'unico Partito che sia sceso in campo.

Data la deplorevole latitaru;a degli avversari - che se conservatori insistono sull'episodio triestino, se de~ocratici sulle commediole clericali e anticlericali romane, i p rimi per inv Qcue quando l'occasione si presenterà nuovi armamenti, i secondi per un ultimo disperato tentativo di rivalorizzare la politica anticlericale e bloccardadata, dicevamo. l'universale latitanza degli avversari, quello che doveva essere un giorno di battaglia con scontro di idee e di programmi, con fragore cli discussioni, si è risolto in tranquille adunate di popolo attorno all'unico Partito che non sia né morto né assente in questo periodo della storia italiana, il Partito Socialista.

Il quale - udite I udite ! o ufficiosi della Trib11na - rinfrancato da questo primo contatto, prepara un'altra m:rnifesta2ione, s'impegna a preparare un'altra grande manifestazione per la domenica d'ottobre immediatamente successiva al giorno in cui Giovanni Giolitti annuncerà alle sue turbe abuliche sino al servilismo il verbo governativo. Quel giorno si terranno comizi in tutti i capiluoghi di collegio. Quel giorno il Partito Socialista raccoglie rà intorno a sé almeno un milione - diciamo un milione - di pro le tari. E non ingannatevi sugli obiettivi mediati ed immediati di questa nostra battaglia. Non è solo per ma ndare quaranta o cinquanta deputati a Montecitorio che noi ci accingiamo a dispiegare tutte le nostre migliori energie intellettuali, materiali e .... finanziarie. Un gruppo parlamentare - sia pure, come ci auguriamo e com'è probabile, più numeroso dell'attuale - non potrà che calcare o ricalcare le orme disgraziate del passato, se non sarà sorretto, pungolato,... controllato da forti masse popolari. Quello che ci preme è di suscitare e rinvigorire - profittando dello specialissimo periodo elettorale - una tenace, fOrmidabile, implacata opposizione nel Paese, opposizione che investa e non dia tregua a tutta la politica delle classi dominanti che l'ufficiosa Tribllfla è pagata per difendere, opposizione che sappia dai me2zi legali passare agli illegali quando le .circostanze lo esigàno.

La più grande rivoluzione dei tempi moderni è co minciata anche con un atto elettorale : la convocazione degli Stati Genera.li e il successivo giuramento della Pallacorda. Chi potrebbe negare che esistano milioni d' italiani che si trovano , oggi, nella situazione dei contadini francesi prima d ell' '89? Gli abitanti di molte plaghe d'Italia., da Verbicaro a Roccagorv. dai pellagrosi dd Polesine ai malarici della Maremma. scriveranno sulla scheda il loro ,ahitr tk dolianet

Dall'Av..mli!, N. 21}, 12 settembre 1913, XVII.

• V,no il '46t*'mo di /1,rMna (30 marzo 1914) (VI).