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PRELUDIO

Oggi, in conformità alle decisioni della Direzione del Partito, i socialisti italiani iniziano ufficialmente e simultaneamente la campagna elettorale. Invero tale opera di preparazione cominciata da parecchi mesi, ma frammentariamente secondo fa. nostra mala abitudine cli latini che non sanno ancora adattarsi alle disciplinate m osse d'insieme. Solo oggi la manifestazione ass.umenì ampiezza e carattere nazionali. Era ed tempo di su scitare un po" di fervo re, di polemiche, di discussioni attorno a un avvenimento che·-qualunque possa essere la valutazione t eorica del padamentai:ismo - ha una indiscutibile impo rtanza e ben lo sa nno i contadini delle Puglie che sono disposti a tutto, anche allo sciopero generale, pur di essere liberi nella esplicarionc del diritto di voto . Il Partito Socialista scende, dunque, in campo a ban• diere sp iegate, con un programma preciso, con una tattica altrettanto precisa, solo contro tutti. E gli altri ? D o v'è il Governo ? Dove sono gli alt ri Partiti ? Il Governo, cioè l' o n. Giolitti, è a Fiuggi a ponzare la q:lazio ne che d eve accompagnare il decreto cli scioglimento della Ca.mera. Una relazione di cui si possono g ià prevedere le lince fonda~ mentali. Una rela:zio ne che non sarà un programma. Riguarderà il passato e non l'avvenire. Del resto, il Governo di u n a Cameri moritura è lui stesso morituro e può dispensarsi dal tracciare programmi. Questa e laboru:io ne dei p rogrammi dov rebbe essere l'opera p eculiare dei Partiti. Ma i Partiti, in I talia, dai con servatorì ai democratici, aspettano il programma del Governo. I conservatori parlano il meno possibile di elezioni. Che cosa pensino, no n si sa, Che cosa intendano di fare, nemmeno. Hanrio un programma? Un nuovo programma ?

I conservatori di tutte le tinte e sfumature - dai forcaioli alla Dc Maistre che sognano, specie fo tempi di scioperi, un impossibile regime pugno di ferro, ai filantrop"i alla Luzzatti che si struggon dal desiderio di assurde concilia:zioni sul terreno umid.iècio e sdrucciolevole della « bontà » - i conservatori tutti haniio posto, accettato e risoltonon ancora comple tamente I - il problema della conquista libica, problema di politica estera. ,

O non esisto no dunqtle più i pro blemi ass illanti della nostra poli~ tica interna, che la conquista libica ha acutinati ? E se esistono, n on

, è da ritenersi un sintomo di degenenzione politica questo assenteismo acefalo e fatalistico delle classi che daranno domani i nuovi governanti all1talia?

Donunde inutili. I conservatori, i moder2ti - stretti in dolce e ormai intese connubio coi clericali - hanno un solo numero di programma e semplice : dar milioni e milioni al militarismo Anche il Gover.po ha il suo modesto progranum, in proposito: Una dreadno11ght all'anno: cento milioni in cifra tonda. Per quanti anni? E chl lo sa. Il rapporto fra le forze navali dell'Italia e dell'Aust ria è turbato ai danni dell'Italia. Occorre ristabilire l'equilibrio. 11 neo-ministro della marina ha, posto il suo categorico aut a11t. Ci vogliono nuove corazzate: una all'anno. Il Governo ipoteca anche il futw:o. Deve aver la certe~ che la Camera nuova non sarà di molto diversa da quella ch'è moru, senza lode e con molta infamia.

Come si vede, la prima «indiscrezione» sul prog ramma governativo molto confortevole per il proletari ato italiano. Che il G overno pensasse a una ridu:done del dazio s ul gnno, fu immediatamente smentita ; ma nessuna smentita verrà al progetto dci cento milioni assegnati alla marina militare. E il ministro Spingardì sarà cosl prudente e modesto da non chiedere qualche decina di tnilioni per ristabilire l'<< equilibrio>> in terra?

Orbene, davanti a queste nuove sempre più audaci pretese del militarismo, è necessario che oggi - nei cento e cento comizi elettoralisì clcvj una prima formidabile voce di protesta. li pi:o letariato d eve scatersi e gridare il suo b asta.

Basta colle cornzate, colle caserme, coi cannoni mentre migliaia di Comuni in Italia non hanno scuole, non hanno strade, non hanno fogne, non hanno luce, non _hanno medici e vivono nella tragica penombra della civiltà. Basta cogli sperperi militareschi mentre la crisi economia s'aggrava in molte industrie e centinaia di migl,iaia dì disoccupati battono il bstrico dèlle grandi città.

Basta colla scandalosa protezione doganale accordata à. un manipolo di spccu1atori che compiono uno strozzinaggio esoso ai danni della grande massa dei consumatori. Basta con Giolitti e il giolittismo

dalla doppia politica I

La posizione dei socialisti è ottima I Tutti gli altri partiti hanno, chi più chi meno, le loro dirette responsabilità. nella crisi attuale. Solo i socialisti hanno la coscienza tranquilla perché la guerra libica li trovò all'opposizione decisa e ostinata ; hanno le mani pure perché non si unirono mai né con atti né con parole ai massacratori dell'oasi di Sciar2.-Sciat, Solo i socialisti p ossono elevare ancora una volta alta 1a loro esecrazione per fa guerra criminale che ha sottratto un miliardo e mezzo all'Italia e troncato cinquantamila g iovani esistenze, Solo il Partito Socialista può assolvere il suo compito di pubblico ministero contro la politica folle delle classi do minanti italiane.

Oggi comincia il processo, o signori. Le elezioni non sono che un episodio della battaglia che noi vogliamo combattere con tutte le nostre for:ze e non solo per la realizzazione dei postulati del nostro programma elettorale, ma per qualche cosa di più ampio, di più profondo: per affretta.re cioè l'avvento di una società di liberi che ignori lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. All'opera, o compa.gni I