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ATTORNO A UNA FORMULA

Il grido di « Via dalla Libia ! » lanciato su queste colonne una quindicina di giorni fa -dal nostro S ylva Viviani ha dato un su ono molto fesso . . A nzi, non ne ha da to alcuno. Inutile nascondere la verità. Abbiamo ricevuto - pel solito cambio - almeno un centinaio di settimanali socialisti e sovversivi in gene.re - alcuno dei quali di piacevolissima lettura per n oi - e abbiamo potuto const2.tare che nessu no ha raccolto il grido di Viviani. Assenteismo su tutta la linea. Pare che non si tratti della Libia, ma della Manduria. È meglio tro ncare la polemica - se può dirsi polemica la sch ermaglia fra gli articolisti c he abbiamo ospitato - prima che di venti una specie di esercizio onanistico. Spieghiamoci piuttosto le ragio !Ù di questa indifferenza degli ambienti o perai e socialisti davanti a un problema d 'im· portanza vitale. Perché il grido di « Via dalla Libia ! » no n suscita larghe adesioni e tenaci consensi ?

P ri ma di tutto perché ha un peccato d'origine. Questo grido fu lanciato circa un anno fa dai sindacalisti parmigiani che vol eva no in t2.I modo differenziarsi dai socialisti. I sindacalisti stessi dopo alcu ni tentativi lo lasciaron o cadere - o perché assorbiti da altre cure o perch é convinti dell'inanità d ei loro sforzi - e quel che più conta no n osano nemmeno ripeterlo oggi. Ora, è assai difficile entusiasmare e trascinare le masse con una for m ula che ~ già stata sfruttata inutilment e da altri.

11 g rido di« Via dalla Libia ! >> non è stu pido, come ritiene l'o n. Turati, è semplicemente «inattuale» . Non può essere il motto d'ordine per una c~mpagna. Se i Partiti sovversivi italiani fossero stati risolutamente s~n dal principio contrari alla guerra, senza defezioni di capi e di gruppi, il grido di « Via dalla Libia I » p otrebbe avere_ una signi6.ca.zione e un valore, ma dopo uno sciopero generale di protesta - clamor osamente fallito in tre quarti d'Italia - saltare fuori adesso col gridare « Via dalla Libia ! )) negli o recchi di una popola2ionc che non si nemmeno o quasi commossa di fronte a una serie di sanguin osi rovesci militari. non è sol o i nattuale, ! un po• - ci sia consentito - assurdo. N on sono le formule che creano g li stati d ' animo, ma sono gli stati d 'animo che creano le formule, le frasi, le: parole d'ordine. Prima quindi di muovere alla ricerca di una formula più o meno precisa, breve, sonante, necessario creare dove non e'è ; esasperare ed acutizzare dove c't lo stato d'animo :a.nti-guerreseo e antilibico. Poi verrà.... la frase e il resto, Osserviamo la linea di condotta che in contingenze perfettamente analoghe alle nostre, seguono j socialisti francesi e spagnuoli Francia e Spagna sono, come noto, impegnate in una micidiale e interminabile guerra al Marocco. C'è, come jn Libia, sacrificio continuo di vite, sperpero di nùlioni. Noi seguiamo :assiduamente le vicende del Partito Socialista in Francia e in Spagna, ma non abbiamo ancora trovato nessuno che abbia lanciato il grido di « Via dal Marocco!». I socialisti francesi che non possono certo essere sospettati di tenerezze e di indulgenze per il militarismo patrio e.... coloniale, continuano la loro magnifica batu.glia e non sentono il bisogno cli coniare nuovi mots d 'ordrt. Noi non vogliamo copiare i socialisti d egli altri paesi? Benissimo.

Accettiamo -per ipotesi - il grido. di e< Via dalla Libia I ». 11 Partito lo fa - ufficialmente - suo. 11 « Via dalla Libia! » non può essere un'aspinzione ... tendenziale, a realizzazione lontana, un grido, diremmo quasi, massimalista, no, dev'essere l'obiettivo di un'agitazione immediata, incessante, formidabile che non sosta finché tale obiettivo non sia raggiunto. L'agitazione nelle forme legali non basta - evidentemente .,- a cancellare un fatto compiuto nel quale la Monarchia Sabauda ha impegnato il suo.... onore e il suo avvenire. ~er realizzare il « Via dal]a Libfa I » bisogna uscire dalla legalità. Fare la rivoluzione.

Osiamo appena enunciare questa eventualità nel paese della « Banca del Lavoro >> accolta da troppi socialisti con elogi a Nitti e reveren~e al comm. Giuffrida !... D'altra parte una « parola d 'ordine >l perde tutta la sua efficacia q uando non scaturisce dagli avvenimenti nelle ore critiche della storia, m a è il prodotto di una più o meno faticosa elaborazione intellettuale ; quando suscita discussioni, provoca. riserve invece di raccogliere subito la vibrante e incondizionata unanimità.

Ma allora, qualcuno ci dirà, voi accettate il fatto compiuto. No. Siccome noi non accettiamo la causa, cosi non accettiamo nemmeno l'effetto. Nori si possono impedire gli svolgimenti logici e -fatali del capitalismo, senza sopprimet"e il capitalismo. Inutile afferrarsi al dettaglio, bisogna investire tutto il sistema, Nemici del sistema borghesemonarchico dominante, ci troviamo, per ne~saria conseguenu, in atteggiamento avverso a tutte le sue manifestazioni, guerra coloniale compresa. Il grido Jogico sarebbe questo: « Via la MOnarchia I » ma la logica non lo salva dall'«-inattualità ». Delle due l' una : o si vuol fa.re un'affermazione massimalista e allo ra il grido di ~ Via dalla Libia I » è troppo modesto (percht non sostituirlo col << Via la Monarchia I )> o addirittura « Via la società borghese>>? .) o si vuol restare nella « compatibilità» delle attuali istitUzioni e allora il grido di « Via dalla Libia 1» è iperbolico. Se, come ci sembra, abbiamo ben posto il di~ lemma, non è facile spezzarne i corni. Che fare allora ?

Continuate la nostra opposizione alla guerra coloniale in quanto è una manifestazione della società borghese, senza ricorrere perciò a etichette inutili o a frasi che cadono fra l'indifferenza dei più, Le classi d ominanti italiane stanno magnificamente imbottigliandosi in Africa.. T ornare indietro non è possibile, avanzare è l'ignoto e il disastro. Non è compito dei socialisti creare « diversivi» o indiare soluzioni ai problemi che fa classe nemica pone e « deve» risolvere 11 sacrificio d'uomini e di denaro non andrà perduto in quanto affretterà il giorno della resa dei conti. L'JtalJa s'avvia alla catastrofe? E bbene, non spetta a noi depreca.re l'avvenimento, L'hanno voluto e sia. Noi non abbiamo niente da perdere e tutto da. guadagna re.

Dal l'Aiian1i!, N. 207, 28 luglio 1913, XVII•.

• L'At111n1il, N. :214, 4 agosto 1913, XVlI: «INTERMEZZO DI POLEM ICA LIBICA. UNA LBTI'ERA DBLL'ON. TuP.A.TI. (+) Anche ncll'Alla.irJi!, 2 8 Juslio, ,.,j accennan un attico)o del Di..tcttorc; il quale, poi, in sostanza, esprimeva. per suo conto un concetto iden tico aJ mio : cht, cioè, non la "tesi" ma il "grido"

Via dalla Libia!" oggi inattuale e assurdo (+) "·