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[LA NOSTRA PIATTAFORMA ELETTORALE]•

L'ora/ore dichiarò che q11ando parlava Nino Levi, sentit.Ja che parlava un suo fratello.

Potrebbe darsi che Giolitti si presentasse ocn un programma più socialista dei socialisti - ouerva .subilo con ironia - e allora i socialisti rimarrebbero mfontér. Giolitti aveva dichiarato -e dichiarerà a ncora - di non aumentare le sp ese militari per poi.... proporre all'approvazione dclh Ca.mera duecento milioni di spese per la marina I La 11izione armata ci riporta nell'ideologia patriottica. Noi siamo intcrnazjonalisti. La rivoluzione sociale non può essere che internazionale. Quando scoppierà. in Francia, il p roletariato delle altre nazioni seguirà il m ovim ento o sarà già cosi forte da impedire ogni intervento armato.

Il proletariato si difenderà da ogni aggressione I Bisogna far penet rare nel sentimento del proletariato il sentimento dell'internazionale : e allora non ci sarà più bisogno né di nazione armata, né d i altra forma di militarismo.

Il MUJsolini mise tJllindi il quesito: Vogliamo fare un' agitazione parlamentare o un'agitazione di masse? È qui dove no i rivoluzionari ci distingueremo Dobbiamo e vogliamo .ritornare al programma massimo : n on .ripresentarci con le richieste di quattro riforme. A questo io non ci sto ! Siamo socialisti e dobbiamo mirare all'abolizione della proprietà privata , per raggiungere l'ideale del collcttiv ism~. Nessuno, però. può volere l'abolizio ne d dla proprietà privata se n on si sent e socialista a fondo.

• Riass unto del discorso pronunciato a Milano, nel s.alone dell'Arte M oderna sito in via Campo Lodigiano 8, la sera dell'll aprile 1913, durante l'assernblea della sezione socialistà milanese. Prima di Mussolini, avevano parlato sullo stesso tema Ugo Guido Mondolfo e Nino Levi . (Dall',foa11Ji.', N. 101, 12 aprile 1913, XVII).

N ell'assemblea dell't aprile 1913 , Mussolini aveva dichiarato : « le ,memblee poJJon o discutere tutto; ma '" 1ezi1>ne md-ntse no 11 p11ò arroga rJÌ lln rifritt o che 350 ctmvegni soti.Jisli tenuthi Of'a i11 llafia non si sono dN'OgdJo I.: Avanti! tJJJoJe clH 1i diu11ta ;J suo indirizzo ma per ora i candidati debbo,ro accettare la diuiplina , il fwogramma della Dif'ezione che non potrtJ nc,i esseJ'e un prog,-amma uhi1t1amenJe socialhtP. Votar, o-ra qui Mn p,,ogra mnM 11ucl dir6 so1tr1trre ; d11p-/J. tmi a J1111e /11 f ,m,re deliberazio'fli che il momento potreb be nmsigliare al Par1ila BiJogn,1. r,spingere ogni velltiti, di frmdhmo». (Dall ' AvanJi !, N. 91 , 2 aprile 191',XVII).

L'oratore , onch,d8 dùhiarandoJi aperta,n enlt per il programma « negativo », e qutllo, dire, l o .rmVerà (hiaramen ft ,Hfl'Avanti !

Si promettono le pensio ni o peraie? Ebbene, è inutile prom1;_:ttere tro ppo : meglio promettere p oco , e sperare di dar molto. Le pensioni operaie erano già state promesse da Giolitti : e le rose fiorirono . ... a vemmo cioè la turlupinatura del m onopolio delle assicurazioni !

P er risolvere il problema della disoccupazione la Confederazione Generale del Lavoro vuole indire un congresso tecnico delle organizzaziofli : ci si vuol fare una fama di competenti, mentre la borghesia sa g ià perfettamente quali sono le bonifiche e i lavori pubblici che si potrebbero fare. Con la sola r k hies ta. di lavori pubblici il pro blema della disoccupazione non sarà risolto : la di soccupazio n e è l'ombra che segu e il regime borghese : solo il cambiamento di questo la eliminerà completamente. Bisogna suscitare nelle masse il sentimento dei loro bisogni, perch é q ueste sappiano scotere i l giogo e mirare v erso la loro me ta rig eneratrice.

I compagni Rigola e 'rreves~ i l primo in un articolo p ubb licato s ul Monitore della Confederazione G enerale del Lavoro, il secondo n el su o fortissimo discorso Pronunciato recentemente alla. Camera, soste nnero le stesse idee : dovere cioè il Pa rtito Socialista presentarsi alla massa eletto rale col programma integro di tutte le sue finalità e non con un prog ramma in formato tascabile, specie di edi2ione ridotta e purgata d el socialismo che noi respingiamo . Quando avrò sentito le opinioni de gli altri co mpag ni che non condi vido n o queste idee, replich erò.