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LA QUESTIONE BALCANICA*

{ +) Mus..olini fa notare la Jil11azion e rm po' p4rado mtk in cui ;i trovano i Iocialisti di fronte alla q11e11ione balcanica.

Il criterio dei socialisti si riassume nel grido lanciato dai socialisti austriaci e questo criterio, per una di quelle ironie cosl frequenti nella ~toi ia, è accettato dalla borghesia liberale di t utta Europa e anche dai gove rni, salvo alcune reStri2io ni e reticenze coniprensibil i dell'Austr ia . I socialisti non possono però unirsi agli esaltatori deUa gµerra perché è guerra di cristiani contro mussulmani, ma perché è guerra di n azionalisti d1e r isorgono e si r:iafferman o, bisogna opporsi all 'in tervento europeo. Lo Jkl/u quo reazionario del congteS5o di Berlino è andato in fumo.

Dopo tp1e1te considerazioni M u.uo/;n i presmta e l'auembJea apfw01Ja il seguen te c rd ine dei giorno :

« la Direzione del Partito Socialista I t aliano, udita la relazione d ei compagni Agnini e Balabanoff, ra.ppresentanti la sezione ital iana al B11r eo11 l nt ernational ohe nella sua ult ima ·r iunione ha ancora una volta dimostcato la concordia delle idee e l'armonia dei propositi dell'lnte ma2ionale socialista;

« rkhi aman dosì alla mozione votata dai socialisti balcan ici a Belg rado nell' ottobre 1911 nella qua le s i auspicava l'avven to della Confederazione repubblicana di t uttì i popoli balcanici, si assoda fervidamente al ·gri do lanciato dai compagn i austriaci : " I Balcani a i popoli balcanici " , compresa l'Albania e non esclusa la Turch ia, a salvaguard ia d e i d iritti etnici e religiosi delle popolazioni huche d i nazi onalità. e mu:;sulmane di confessione;

« dichiara la sua decisa oppos izione a d og ni intervento m ilitare o diplomatico d elie grandi Poten ze d iretto a ripristinare lo Jtat11 quo irrazionale e reazionario che la guer ra attuale ha già rapidamente e d e.6.nitiva.mente soppresso;

• Riass unto del discorso pronunciato a Roma, ne-Ila sede della. dimionc del partito socb.li!ta. italia.oo sita in via del Seminario 87, il pomeriggio dcll'8 novanbre 1912, durante i lavori ddla direzione d el partito {Dall'Aw,ui f, N 312, 9 novemb~ 19 12, XVI),

« e poiché 1a risoluzione del p roblema delle nazionalità balcaniche liquida la questione orientale che giwtinca sin qui nel pensiero delle classi dominanti la necessità degli enormi armamenti' terrestti e marittimi che schiacciano l'Europa, invita i socialisti italiani ad intensificare la propaganda antimilitarista per il disarmo simultaneo ed affida il mandato di sostenere queste idee ai delegati che rappresenteranno la sezione italiana dell'Internazionale sociale nell'imminente congresso di Basilea».