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Il mio recente e rapido giro di conferenze nelle Puglie mi ha offerto l'occasione di .raccogliere sul luogo e di studiare gli elementi e gli aspetti della situazione po!itico-elettorale in vista delle _prossime elezioni a suffragio allargato. Un articolo d ' impressioni - anche se sussidiato da notizie informative e da precisi dati di fatto - è sempre accolto - in geoeraJe - col beneficio d' in ventario.

Però, talora può accadere che un uomo - nuovo di un determinato ambiente politico e dotato di una certa facoltà di osservazione -si trovi, per ciò stesso, nella possibilità d i affe rrare le caratteristiche peculiari di q ud dato ambiente, meglio, forse, d i chi lo h a preparato e di chi vi è continuamente vissµto. Ho appena bisogno di dire che non creo questa eccezione per raccomandare il mio articolo scritto senza la superba pretesa di far dell'inedito , ma col semplice obiettivo di portare un contributo allo studio della situazione politica, quale va delineandosi nelle Puglie e in tutto il Mezzog iomo d'Italia.

Ora io credo di non ingannarflli. e di non ingannare, affermando che l'attesa del primo esperimento di suffragio quasi unive rsale è - specie nelle masse agricole di Puglia - grand issima, vorrei dire, spa.smo-dica. E le ragioni sono evidenti. 11 popolo delle Puglie - popolo forte, laborioso, economicamente progredito (grazie, in p arte, all'emigrazione)

- è un popolo p() /itiço , cioè porta to ad interessarsi e ad appassionarsi della vita pubblica (municipale e parlame ntare). Questa passione è fa vorita dall' agglomer arsi della popolazione ag ricola nelle grandi città del contado. La differenziazione, non foss 'altro topografica fra cittadino e contadino, laggiù non esiste. 11 contadino ha sviluppato il senso d elli. vita civica, perché vive in città. :P. urban izzato. Non è qui il caso di aprire una Junga parentesi per esaminate le cause di questo interessante fenomeno d'urbanesimo, ben diviso dall'altro, provocato dallo sviluppo industriale. Mi basta constatare il fatto. Ma oltre a questo urbanesimo agricolo che affina la coscienza e la responsabilità civica e travolge quindi anche i contadini nel girone d elle competizioni politiche, bisogna ricordare che la Puglia è una terra di g randi tradizioni democratiche Gli assertori primi e tenaci de l suffragio universale - inteso come rivendicazione programmatica della democrazia repubblicana o come mezzo per spau.are l'incrostazione di inconf~ abili ·camorre e cientclc politiche e amministrative - sono stati i pugliesi. Cito, tra i morti, Imbriaili e Bovìo; tra i vi'Vi, Salvemin.i. li suffragio universale cance lla, abolisce la situazione di vassallaggio politico in cui si trovavano le masse contadine, e ·le porta·allo st esso livello dei padroni. l a disliguaglian:t:a dinnanzi alle urne è scomparsa. Tutta l'importanza morale del suffragio universale sta appunto - a mio avviso - in questa elevuione civica d elle masse, in questo accrescimento della loro personalità politica. Q uanto ai risultati del suffragio quasi universale non_ è facile p revederli. Ma la situazione può essere p rospettata cosl. Genera le partecipazione dei contadin i alle elezioni. Non credo che l'et ichetta sindacalista di rui si fregia, con una certa ostentazione, da qualche tempo la Camera del lavoro di Cerignola, in quel di Foggia, provocheri lo sciopero delle urne, per favorire il Maury e, quel ch' è peggio, il Maurysmo.

. Il popolo di Puglia ha realmente, profond amente sofferto - « nel temporale e nel non temporale », come d irebbe Péguy - per la sua multisecolare esclusione da ogni parteci-pazione diretta alle v;icc ndc amministrative del paese, politiche della nazione.

La storia moderna delle Puglie è un calvario dalle « stazioni » insanguinate, come quello di Giudea. La lotta fra la enorme maggioranza d ei contad ini, privi del voto, e le esigue m inmanze detentrici del potere grazie al suffragio ristretto, ha preso di sovente l'ampiezza e la tonalità della tragedia. Ogni paese ha le sue vittime. Ad Andrfa, città di 60 mila abitanti, città clericale (ha parecchie centinaia di preti), ma dove però i conta dini banno eretto la. Casa del Popolo; ad And ria il 31 luglio del 1910 due g iovani leghisti cadde ro uccisi e parecchi altri rimasero feriti, per difen dere, come sta scritto sulla lapide commemorativa, « la libertà del voto pe r tutti )>. :B cron aca di ieri. Cosl alla cronaca di ieri appartiene l'aggressione al compagno Tarantini di Corato, che si buscò una tremenda raso iata, per vero miracolo non mo rtale, da un sicario dell'Amministrazione comunale e l'uccisione barbara del povero capo-lega Sa· vjno di Casamassima. E chi non ricorda le memorabili imprese d ei maz. zieri ·aI servizio di De Bellis a Gioia del Colle ?

:8 probabile il contrario. Certo che nella Terra di Bari e nel resto d elle Puglie ogni predicazione di astensionismo cadrebbe assolutamente nel vuoto

Quali partiti e con quali programmi si presenteranno agli elettori?

Il lavoro ele ttorale non è cominciato. I «candidati » non son() stati ancora lanciati. N essuno ha preso posizione. Del resto la battaglia elettorale è ancora lontana.

Accettando l'.i1,otesi in corso, l e elezioni n on avranno luogo prima d el giugno 1913. Mancano parecchi mesi. Tutta.via è J.eCito affermate che l a grand e magg ioranza dei contadini voterà pei candjdati <l:i opposi· zione :governat iiva. I socialisti che nelle Puglie come nel resto d'Italia hanno - per pr imi - propa:gan<lato la campaigna hanno di5crete ch,n1ces di successo. li Partito Socialista è il meg lio agguerrito. Ha u na orsanizzazione politica che va qua e là risorge:ndo e rafforzandosi, dirige le organizzazion i economiche: leghe e cooperative. la crisi socialista nel capoluogo ha n aturalmente le sue ripercussioni nella Provincia. Questo stato di disagio, d ' incertezza , di lacerazioni intestine, potrebbe favorire, dnmndo ancora qualche tempo, i candidatj governativa. Sulla sorte dei q uali molto potrà l'atteggiamento del governo centrale.

Contro di loro scenùer4nno in campo le vecchie e le nuove ibride coalizioni clerico-moderate-micisteria,li. Forse, anche l a democrazia non sfuggi rà al cimento. E sotto l'ombrellone democratico ripare~nno i pochi e dispersi repubblicani, i radicali, i destri, gli indefinibili, pronuba la Massoneria. Ci sono due loggie a Corato, quattro a Bari. Ma questa coal izione intermedia sarà Ja p iù sacrifi cata. Non ha forze, n on ha uomini, non hà programmi.

La cooperazione di livoro e di consumo è assai d iffusa nelle Puglie. In taluni paesi, p rospera. A Gioia <lei Colle - cito il p aese più celebre - la Cooperativa di consumo, sorta per i n iziativa de lla sez ione socialista e della Lega contadini, vive da. m olto tempo e floridamente, Ha 700 azionisti e una vend ita a nnua che raggiunge la considerevole cifra di centomila lire. Nel capoluogo della Provincia invece, a Bari, il movimento p olitico socia lista attraversa un periodo di crisi. Anche numericamente, i socialisti baresi sono ridotti agli estremi. N el 1910, al congresso di Milano, 1a sezione socialista di Bari si presentò con 104 i nscritti; oggi i tesserati non superano la ventina..

Come si comporte ran no g li emissari d i Giolitti ? Neutralità o favoreggiamento? Libertà o violenza? I precedenti c'inspirano scarsa fiducia, tuttavia j contadini si di,chiarano pronti a rispondere colla violenza alla violenza. Il pericolo dell 'intromissione igiolittiana, con annesse mani:polazioni e prepote nze, non è il solo. Ve n'è un· altro: il 1pericolo di perdere. Può sembrare una trovata lapalissiana. Non è cosl. Una sconfitta laggiù, avrebbe effetti in ogni sen so disastrosi. Da una parte consolider ebbe la camorra, dall'altra provocherebbe tale amarissima delusione ne lle popolazioni da indurle a n o n più credere nella efficacia del suffragio universale, che, come diceva Lassalle, gua risce le ferite ch 'esso Stesso procura.