6 minute read

DAL PRIMO COMPLOITO , CONTRO MUSSOLINI ALLA VIGILIA DEL SUO ARRESTO

(7 MAGGIO 1911 - 14 OTTOBRE 1911)

Dal 7 maggio al 23 settembre 19 11 , Mussolini si occupa del rilievo esagen.to d ato dalla. stampa agli incidenti di Vjllafranca del 30 aprile (Ili, 2'51; '5) ; difende L; Lcrt4 di ClaJJt da.ll'accusa di essere stata esclusivamente antirepubb licana (7); esamina l'argomento « i socialisti e la mezzadria» (8) e gli ultimi avvenimenti della vita operaia italiana (10); commenta l'arresto del sindacalista McNamara, imputato, tra l'a ltro, di aver Ì,Osto la. dina.mite nella. sede del Tim e1 di Los Angeles nell'ottobre del 1910 {16); rettifica affermazioni de /:A vvenire d'[Jalia che lo riguardano (17, 4 7); attacca il parlamento (18); redige La federazÙJr, e 10rialista nel collegio di For/J. Noir e noJizi , ( 19 ), Il s11hid11- p,r f4me Elog;o funebre (49) e MeJJaggio di p,ue (:i2); dN.ica quattro articoli al d issidio tra i ma~ tri forl ives.i (23, 28, 37, 43) e uno al convegno degli anarchici romagnoliemiliani tenutosi a Faema verso la fin e di giug no (3'5); rievoca Alesundro Balducci (7 febbraio 18'57-30 giugno 1904), « maesuo e duce dei socia listi forlivesi» (33); scrive nella rubrka Noli! I! Len11r1t (39, 4'5); critica la politica di Giolitti e dei deputati socialisti (41); polcmiu:a con i repubblicani sulla figura di Carlo Pisacane ( 48); prutilla una corrispondenza da Cusercoli ('57); pubblica un trafiletto (H) chi: provuca una smentita di Pietro Neruti 06, 60); invia corrispondenze all'Av,1nli.' sulla lotta agraria di Romagna (80-95), sul movimentc.. socia lista nel for li vese (95, 96) e su un conflitto tra repubblicani e socialisti avvenuto a Meldola il 3 settembre (97) ; prosegue nella propaganda o ra toria (13, 265-266); i l 23 settembre pubblica un articolo dove afferma che nel· l'eventualità di una nostra occupazione di Tripoli « il proletariato ital iano deve · tenersi pronto a effettuare lo sciopero generale» ('59). (L'8 settembre 19 11 le federazioni socialiste dei collegi di Fori!, Cesena, Rimini e Sant'Arcangelo si ·erano unite in un'unica organi zzazione: la federazione socialista inlercollegiale romagnola con sede a Cesena e con seg retuin politico Francesco Gccotti (277)).

Il 24 settembre, domenica, Mussolini parla a Forlì durante un comizio COD· tro la spedizione militare d i Tripoli data per certa dalla stampa la mattina del 23 (67). Il 25 settembre il gruppo parlamentare sociafata e la coofederacione generale del lavoro proclamano lo sciopero generale di protesta contro l'impresa di Tripoli a partire dalla mattina del 27 (64) A Forlì, nel corso dell'agitaz.ione, i repubblicani si trovano d'accordo coi socialisti : viene sabotata la linea tramvia.ria Forll-Meldola; s'i nscena. una violenta dimostrazione nei pressi della stuione per impedite la partenza dei richiamati ; la linea telegrafica. For liFotlimpopoli semidistrutta; la linea ferroviaria fra queste due dctà ·viene,ostruita; si lanciano sassi contro le truppe; ecc. Mussolini, decisamente contrario alla guerra, partecipa attivamente all' agitaziooe del proletariato for~ives.e {67-73, 99, 227-228),

DAL PRIMO COMPLOTTO CONTRO MUSSOLINI, ECC,

tanto che il 14 ottobre sarà arrestato Il 28 l'incaricato d'affari d'Italia a Costantinopoli' presenta al gran visir l'ultim~,;m dell'Italia a lla Turchia di accon· sentire" entro vcntiquattl'o orC' all 'occupazione italiana. in Tripolitania e Cirenaica (74). Il 29, avendo Ja Turchia r isposto al1'11ltima1um con ·una nota evasiva dilatoria, l'ItaJia dichiara lo stato di guerra contro la Turchia, Alla vigilia dell'arresto, Mus:mlini osserva che i clericali ed il Vaticano si sono alleati coi n12iondisti (7)); commt:nta una conferenza pronunciata a Forlì il 3 ottobre da libero Tancredi (77); partecipa 11.d un convegno federale delle sezioni socialiste forliv~i ( 265) e ad una. assemblea della sezione socialista di Porll (265).

«TARASCONA»

Tutto quanto succede in Romagna fra socialisti e repubblicani assume inunediatamente, per un fenomeno spiegato e spiegabile di autosuggestione, proporzioni spettacolose, fantastiche, grottesche. Un miserabile incidente che altrove non sarebbe raccolto neppure dai cronisti d i certi tisicuni fogliucoli di provincia, qui diventa un «fatto», anzi un « avvenimento » ch e fa il giro regolare di tutta la grande stampa quotidiana E così un tafferuglio si trasforma in un «conflitto» ; un ferimento guaribile in dieci giorni è « un assassinio polit ico » ; una comitiva d'imbecillì urlatori diventa una comitiva di « redivivi felloni »; vien ribaltata Jinanco la topografia del corpo wnano e si confondono allegramente .Je natiche colla schiena. Tutto è « politico » i~ q uesta dolce terra dove non fiorisce l'arancio: anche l'adulterio, poiché t ottt mulier i n utero dicevano i latini e secondo le ultime ricerche dei medici-<riminali ci sono in Romagna uteri ross i e uteri gialli.

E ad Ogni nuovo episodio si piange, si grida, si sbraita, si protesta, si scrive, si processiona. La leggenda della nostra « terribilità » si alimenta con molti di questi fatterelli insignificanti, e oltre Castel Bolognese da una parte e Cattolica dall"altra, si crede veramente che «solo » in Romagna si conswnino ancora delitti politici. .In verità anche questa leggenda, come tutte le altre, nasce da una favola ed è una amplificazione verbale, una montatura, un pallone gonfiato da certi tarasconesi di Romagna.

In fondo ad ogni romagnolo c'è un po' la psicologia di Tartarlflo. C'è il particolarismo medioevale, l'amore esàgerato del proprio campanile, Ja violenza dì parole più che di fatti. Si è notato invero che il rolllagnolo emigra poco. Non conoscendo gli altri paesi egli .finisce per creder e che hltto il mondo sia qui, che all'infuori di Romagna non ci siano passioni politiche, che solo in Romagna esistano competizioni di parte .

Non parliamo del sud d 'ltalia dove il ferimento e l'assassinio politico sono all'ordine del giorno. Ma anche nel nord cresce la malefica pianta, Basta ricordare l'efferato omicidio compiuto nel gi ugno 1908 nella redaiione del giornale socialista Il I.Avaro di Genova.

Qui si lotta fra socialisti e repubblitani1 altrove si lotta e si batta-

OPERA OMNIA DI BENITO Mt.:SSOLINI

glia .fra socialisti e anarchici, fra riformisti e sindacalisti, fra socialisti e clericali. N on bisogna credere e far credere che olt re i confini della nostra terra regni l'accordo universa le : anche fuori di Romagna Ja passione di parte ha condotto e conduce i violenti al deJitto. Dovunque è guerra fra uomini e uomini in questo basso mondo; né convien t roppo dolercene poiché senza questa millenaria contesa forse saremmo r imasti al livello dei chimpanzè. [1k].

Piuttosto se vogliamo migliorare sul serio il nostro ambiente politico guardiamoci dalle esagerazioni specu latrici che imbestialiscono e non educano le folle. Certi incidenti, quasi normali, e comunque t rascurabili, non vanno iugrussati sino alla deformazione falsa, settaria e idiota E non ficchiamo 'il socia lismo e la repubblica là dove - tutto al piùsi può onestamente parlare di a lbana e sangiovese. Non e leviamo agli onori del« conflitto politico» ogn i qualsiasi pugilato tra i frequentatori delle bettole paesane .. .. O al trimenti faremo ridere ,...

Come Tartari no d i T a rascona che scambiava i leoni cogli asini

Esame Di Coscienza

Ho compiuto· di questi gi~rni una noiosissima oper~ione: ho sfogliato la collezione di questo giornale. Tutti i numeri usciti, dal primo all'ultimo, mi sono ripassati sotto gli occhi. Quante cose trascorse e già morte! A che scopo? Per tranquillizzare la mia coscienza.

Si è detto, si è scritto, all'un ico fine di concentra re l'odio dei settari contro qualcuno e quako~. ch e questo giornale non ha fatto che dcll'antirepubblicanesimo. Falsa accusa e grossa menzogna!

Ecco la collezione.

Io mi sono occupato di tutto e d i tutti. H o strigliato g li avversari vicini e lontani sen za distiozione.

Ecco un articolo contro il monismo e la democrazia cristiana; ecco due o tre articoli contro gli anarchici; seguono i sindacalisti ai q ual i ho dedicato diversi articoli; poi i rivoluzionari. Nessun giornale ha criticato cosl acerbamente come questo il Partito Socialista, i suoi atteggiame nti, i suoi uomini rappresentativi. B asta leggere i numeri che p recedette ro e seguirono il congresso di Milano e anche i recentissimi.... M entre i settimanali socialisti trascuravano la propaganda antimililarista, La Lolla di Cla.ue ha di frequente la sua tribuna antimilitarista. Anche del pericolo clericale ci siamo occupat i, documentando i progress i delle Casse Rurali in Romagna...

Le polemidie col Partito Repubblicano locale ci furono imposte dalla sua condotta equivoca nelle organizzazioni economiche e dal suo sfacciato nepotismo amministr.ativo,

Non sono stato violento solo contro il Partito R epubblicano, ma anche contro gli altri partiti, non ~duso "il mio.

In questa libertà grande di critica è la mia piena giustificazione, e se la pacifica.iione invocata deve significare rinuncia a questa libertà, io rinuncio, per mio conto, alla pacificazione e mando all'inferno i conciliatori.

Se qualcun altro, dalla spina dorsale più flessibile, vuol legar l'asino dove ordina il padrone.... repubblicano e magari socialista, s'accomodi pure. Ma io non ~onduco asini, né tollero pidroni.