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«Schmalz» verso Siracusa »

10 luglio 1943 : Operazioni della divisione •· Goering, ( situazione alle ore 13,30 )

Ten. Col. Darby. Qui in mattinata il III/ 33 • ftr. «Livorno» del Ten. Col. Bruni, proveniente dalla stazione di Butera in base ai noti ordini del Geo. Rossi, aveva tentato inutilmente un primo contrattacco contro due compagnie di Rangers americani, che manovravano tre cannoni italiani catturati ( 46). Fallito questo tentativo, il battaglione Bruni dovette subire la contromanovra dell'avversario e fu costretto a ripiegare sui capisaldi di Poggio della Femmina e di Monte del Falcone dove, nel corso della notte, venne raggiunto dal II battaglione del medesimo 33• reggimento (47).

Il nuovo schieramento dd II e III battaglione del 33 • ftr. «Livorno» passò quindi per la stazione di Butera, Monte del Falcone, Poggio della Femmina, Monte S. Nicola, Monte dell' Apa e Monte Zai. eultimo contrattacco del 10 luglio nella zona di Gela fu ancora una volta tentatO dalla colonna di sinistra della div. «H. Goering», che a metà pomeriggio riprese i contatti con il Comando del Gen. Conrath e rinnovò l'offensiva contro il I btg. del 180• rgt. ftr. americano lungo la valle del Dirillo, tra Biscari e la rotabile 115. riuscendo a catturare anche il comandante di battaglione statunitense, il Col. Schaefer. A salvare le sorti della battaglia in quel settore, che volgevano al peggio per gli americani, intervenne però appena in tempo il III/ 180• U.S.A., che alla fine costrinse i tedeschi alla ritirata ( 48).

7. LA REAZIONE DELLA 207a DIVISIONE COSTIERA NEL

SETIORE AMERICANO (Vds. tavola n. 14)

_L'ala del fronte di sbarco americano, rappresentata dalla colonna «]oss» diretta contro Licata, si imbattè nel 139• reggimento costiero italiano, facente parte della 207 a div. costiera del Geo. Schreiber, per la cui composizione si rimanda all'allegatO n. 8 in appendice. Questa divisione costiera, schierata tra Torre Macauda e Punta Due Rocche e avente la sede di Comando alla periferia di Agrigento, fu pertanto l'unica unità inquadrata nel XII Cor-

(46) U.S. ARMY IN WORW WAR II: Sicdy and the srmender of ltaly, op.cit., pag. 138

c pagg. 152-153. (47) A.U.S.E., canella 1506: cRelazione sull'arùvirà del gruppo tartico Bruni». (48) U.S. ARMY IN WORLD W AR Il: Sicily and the sumnder of Italy, op. cit., pag. 155.

po d'Armata del Gen. Mario Arisio ad essere coinvolta nella fase iniziale dell'invasione alleata.

Nel concetto difensivo del XII C.A. il settore di Licata era considerato di secondaria importanza, mentre si tendeva ad attribuire un maggior valore strategico alle spiagge più occidentali. Di conseguenza il settore ovest della 207a divisione costiera comprendente Agrigento e Porto Empedocle era stato maggiormente guarnito rialla zona orientale comprendente Licata, contro cui invece finì per svilupparsi l'assalto anfibio della colonna «]oss» americana.

Tuttavia nelle primissime ore del 10 luglio il porto di Licata e quello di Porto Empedocle furono ritenuti parimenti in pericolo e, come abbiamo visto, il Gen. Guzzoni ne ordinò l'inutilizzazione alle O l. 50. La prevista opera di demolizione, attuata sotto l'incalzare degli· avvenimenti e con scarso personale, non fu però affatto soddisfacente e lasciò «pressoché illese tutte le opere portuali», come si legge nella relazione della 207a div. costiera (49). Oltre a ciò l'esplosione di una mina da demolizione mal collocata danneggiò e bloccò il treno armato della R. Marina sistemato su uno dei.: moli del porto di Licata, proprio quando esso avrebbe dovuto conservare tutta l'efficienza operativa (50).

Come abbiamo detto, le truppe d'assalto della )a div. ftr. americana, iniziato lo sbarco alle ore 03.00 tra Torre di Gaffe e Punta Due Rocche, travolsero i deboli presìdi avanzati della 207a divisione costiera ed entrarono a Licata alle prime luci dell'alba. Le due batterie da 105/27 del CXLV gruppo, uniche superstiti nel settore investito, non riuscirono a frenare il nemico, mentre un contrattacco del 538• btg. costiero in direzione di Poggio Cuti e Torre di Gaffe fu «condotto fiaccamente» e venne stroncato dai mezzi corazzati americani (?'ij.

Alle 05.07 il Comando del XII Corpo d'Armata mise a disposizione del Gen. Schreiber il gruppo tattico di Ravanusa del Console Negroni, formato dal Comando della 17a legione cc.nn., dalla 259a compagnia mitraglieri, dal XVII btg. cc.nn. e dal I gruppo squadroni cavalleria «Palermo». Sfortunatamente però l'ordine dato immediatamente a questo gruppo tattico dal Gen.

(49) A.U.S.E., cartella 2124/B: «Relazione sui combattimenti sostenuti dalla 207" div. costiera, 10-16 luglio 1943•. pag. 3. (50) Ibidem, pag. 3. Si tranava del treno armato 76-II-T. (51) Ibidem, pag. 6.

JGLIO 1943: AVVlCINAMENTO EO INTERVENTO 01 REPARTI COPERTURA NELLA ZONA 01 IMPIEGO_

Schreiber di ponarsi alla stazione di S. Oliva, a nord ovest di Licata, venne eseguito «con eccessiva lentezza», tanto che esso non entrò in contatto col nemico, si dissolse a ripiegò addirittura su Caltanissetta per iniziativa del Console Negroni (52).

Alle 07.45 il Comando della 207a div. costiera, informando il Comando del XII C.A. che la penetrazione nemica a Torre di Gaffe aveva raggiunto Case Urso e che il caposaldo di Case Sillitti era circondato, chiese e ricevette l'autorizzazione di far brillare l'interruzione sul Vallone Rio Secco. Inoltre fu fatta insistente richiesta di intervento dei semoventi da 90153 del 10° raggruppamento di Canicattì in funzione anticarro. Tale ultima richiesta venne inoltrata dal Comando del XII C.A. al Gen. Guzzoni alle 07. SO e fu replicata alle 11.00. Non avendo ricevuto al proposito alcuna risposta, alle 11.1 S il Gen. Schreiber invocò nuovamente l' intervento dei semoventi da 90/53, che nella circostanza apparivano come l'unico mezzo per fermare i carri armati americani che da Torre di Gaffe dirigevano verso Case Silliti e Palma di Montechiaro. Pertanto alle 11.40 il Comando del XII C.A. richiese per la terza volta al Gen. Guzzoni almeno un gruppo semoventi, che finalmente venne concesso e messo a disposizione della 207a divisione costiera ( S 3).

Di conseguenza, mentre il Gen. Schreiber indirizzava verso Palma di Montechiaro un plotone della sua l a compagnia motomitraglieri, il Col. Bedogni, comandante del 10° raggruppamento d'artiglieria, ricevette l'ordine di inviare gli otto semoventi da 90 l S 3 del CLXI gruppo da Canicattì alla stazione di Favarotta.

Alle 12. l S il Comando del XII Corpo d'Armata concesse alla 207 a div. costiera anche una batteria del XXII gruppo da 105 l 28 dislocata a Chiusa Sclafani, avviandola ad Aragona, nonché il Comando del 177 o rgt. bersaglieri del Col. Venturi e il D XXVI btg. bersaglieri dislocato ad Aragona che, trasportati su automezzi a Canicattì, avrebbero affiancato l'avanzata sulla stazione di Favarotta del citato CLXI gruppo semoventi (54).

Tuttavia il ritardo nel decidere l'impiego di quest'ultimo reparto nell'ambito della 207a div. costiera fece sì che le fanterie

(52) Ibidem, pag. 6. Cfr. anche E. FALDELLA: Lo sbarco e la dzfesa della Sicilia, op.cit., pag. 117. (53) A.U.S.E .. cartella 2011: cDiario Storico Militare del XII Corpo d'Armata., giorno 10 luglio 1943. pagg. 5-6 . . (54) A.U.S.E., cartella 2011, allegati 12 e 13.

americane occupassero per prime l'importante stazione di Favarotta, cosicchè gli elementi avanzati contrapposti presero contatto alle 16.00 tra Case Musta e l'abitato di Favarotta stessa. Venne pertanto deciso di concentrare la linea di difesa ancora più a nord, intorno a Campobello di Licata, dove si schierarono appunto il Comando del 17r rgt. bersaglieri, che con il Col. Venturi assunse la direzione dell'intero dispositivo, il DXXVI btg. bersaglieri e il CLXI gruppo semoventi, affiancati dal resto della l a compagnia motomitraglieri.

Constatata però la deficienza in artiglierie e in mezzil controcarro nei confronti delle avanzanti colonne corazzate americane, entro le ore 19.00 il Comando del XII C.A. mise a disposizione della 207a div. costiera tutto il XXII gruppo da 105/28, nonché due battaglioni (il XXXV e il LXX1II) del 10 o reggimento bersaglieri del Ten. Col. Storti, insieme alla 12a batteria del CIII gruppo art. da 75 l 27. L'ordine era di contrattaccare decisamente ali' alba dell' 11 luglio nella zona di Licata attraverso le tre direttrici passanti per Campobello di Licata, Naro e Palma di Montechiaro, mentre più ad oriente il XVI Corpo d'Armata avrebbe sviluppato una concomitante controffensiva su Gela (55).

8. GLI IMMEDIATI PROVVEDIMENTI DEI COMANDI DI

CORPO D'ARMATA E DEL COMANDO D'ARMATA E SIN-

TESI DELLA SITUAZIONE ALLA SERA DEL 10 LUGLIO

XVI CORPO D'ARMATA

Al momento dell'invasione il XVI Corpo d'Armata del Gen. çarlo Rossi non aveva più alle la div. ftr. «Livorno»,passata quale riserva d'Armata, /e disponeva pertanto, oltre alle truppe di C.A. e di rinforzo e delle unità costiere di cui all'allegato n. 8, delle sole due divisioni mobili «Napoli» ed «H. Goering».

In particolare il nucleo della eH. Goering» si trovava ali' inizio intorno a Caltagirone, mentre il gruppo tattico cSchmalz)) era dislocato a Paternò. La div. ftr. <<Napoli» era invece frazionata in sei gruppi tattici, orientati verso la piana di Catania e verso la Piazzaforte di Augusta-Siracusa (56). Si trattava dei seguenti gruppi tattici di:

(55) Ibidem, allegato 16. (56) Dalla cRelazione sulle operazioni svolte nel settore del XVI Corpo d'Armata dal giorno 10 al giorno 20 luglio 1943• in A.U.S.E., cartella 1427.

- Ramacca, con il 1/76° ftr. e il CX gruppo art. da 149/13; - Carlentini, con il 11/76° ftr. e la 3a btr. da 75/27 del CXXVI gruppo art.; - Scordia, con il 111/76° ftr., il II/54° art. e una compagnia controcarro da 4 7 /3 2; - Canicattini Bagni, con il 1/75 o ftr. e il Comando del CXXVI gruppo art. con la l a btr. da 75/27; - Palazzolo Acreide, con il 11/75 o ftr. e due compagnie controcarro da 4 7 /3 2; -Buccheri, con il 111175 o fu. e il XVI gruppo art. da 105/28.

Inoltre il XVI Corpo d'Armata ricevette dal Geo. Guzzoni alle prime ore del 10 luglio anche il III gruppo del 28° rgt. art. e l'intero 3r rgt. ftr. della divisione «Livorno», che il Geo. Rossi, come abbiamo visto, assegnò per l'impiego alla XVIII brigata costiera.

Avute segnalazioni di lanci di paracadutisti a Case Priolo, Stretta di Corallo, Marina di Ragusa e aeroporto di S. Pietro e dello sbarco dal mare presso Senia Ferrata, alle 03.15 del 10 luglio, come sappiamo, il Comando del XVI C.A. ordinò alla divisione tedesca «H. Goering» di contrattaccare su quest'ultima località. Entro i successivi quarantacinque minuti furono anche ordinati i già illustrati movimenti dei gruppi mobili «E» ed «H», del III/ 33 o ftr. e del 111/28 o art., nonché la dislocazione del CIX gruppo art. da 149/13 di C.A. sul Passo Piazza, tra Piazza Armerina e Gela.

Alle 04.45 il Geo. Rossi fu informato telefonicamente dal Geo. Guzzoni delle scarse e confuse notizie sugli avvenimenti intorno alla Piazzaforte Militare Marittima di Augusta-Siracusa, di cui tratteremo estesamente in seguito. Egli quindi ordinò subito alla div. ftr. «Napoli» di mettere il 1/75° ftr. del Magg. Guzzardi e la l a btr. da 75 l 27 del CXXVI gruppo art. stanziati a Canicattini Bagni a disposizione del Comando della suddetta Piazza M.M. (57). Due ore dopo il Comando della stessa divisione «Napoli» ricevette di rinforzo il XVI gruppo art. da 105/28 di C.A., trasferito da Buccheri a Palazzolo Acreide (58).

Conosciamo già l'esito negativo delle controffensive del III/ 33 o ftr. «Livorno» verso Monte Poggio Lungo, del gruppo mobile

(H) A.U.S.E., cartella 1427: cDiario Storico Militare del XV1 Corpo d'Armata», ordine del Comando del XV1 C.A. n. 01/8156/op delle ore 04.45 del IO luglio 1943. (58) Ibidem, dispaccio del Comando del XVI C.A. n. 0118158/op.

di Niscemi presso il passaggio a livello di Gela e di due colonne della div. «H. Goerìng» del Gen. Conrath a Case Priolo e lungo la valle del Dirillo (vds. tavole nn. 12 e 13).

Dobbiamo invece ricordare che alle 08.10 di quel 10 luglio il Gen. Rossi, sempre più impensierito dagli avvenimenti nel settore sud della Piazza M.M. di Augusta-Siracusa, interpellò il Gen. Conrath circa la possibilità di deviare la sua colonna di sinistra verso quest'ultima località, così da rinforzarne ulteriormente la difesa. Il comandante della «H. Goering» rispose però di non poter distogliere alcun elemento dalle sue colonne in marcia verso le spiagge di Gela ed il Comando del XVI Corpo d'Armata concordò pienamente alle 08.50 sulla necessità di liquidare al più presto il nemico sbarcato in quest'ultimo settore (59). A sostegno della Piazzaforte di Augusta - Siracusa, come vedremo, i tedeschi inviarono invece il loro gruppo «Schmalz».

Pur essendo preoccupati delle soni di quest'ultima Piazzaforte, il Gen. Rossi e il Gen. Guzzoni non potevano comunque trascurare certamente i settori direttamente investiti dal mare, soprattutto dopo essere stati informati che «centinaia di navi alla fonda, assolutamente indisturbate dall'Aviazione e dalla Marina, continuavano a sbarcare uomm1, mezz1 ed ingenti quantità di materiali» (60).

Alle 13.45 del 10 luglio il Gen. Guzzoni mise pertanto nuovamente a disposizione del XVI Corpo d'Armata l'intera div. ftr. «Livorno», con la quale doveva essere svolta l'attesa controffensiva su Gela coordinata con la «H. Goering», di cui tratteremo nel capitolo VIII.

XII CORPO D'ARMATA

L'unico settore dello sbarco americano che interessò il XII Corpo d'Armata del Gen. Arisio fu quello di Licata, investito dalla colonna <1oss». In quel momento il Gen. Arisio, che aveva la sede d.el suo Comando a Corleone, disponeva delle truppe costiere, delle unità di rinforzo e dei contingenti di Corpo d'Armata di cui

(59) Ibidem, diario, pagg. 29-30 e .Relazione sulle operazioni svolte nel seuore del XVI Corpo d'Armata dal giorno 10 al giorno 20 luglio 1943», pagg. 4-5. (60) A.U.S.E., cartella 1427: c.Relazione sulle operazioni svolte nel settore del XVI Corpo d'Armata dal giorno 10 al giorno 20 luglio 1943», pag. 5.

10 luglio 1943: ordini emanati ne

TRAPANI

o 1065 Castellammare A Golfo 0 Aicamo O Partinico

o Monreale

0 Calatafimi

Salemi t;j o,...;.B o6ibellina Gruppo Tatt.ieo: 10· Rgt. ber Bt.g.) at.=& Q.LLtobl. • 1613

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all'allegato n. 8 in appendice, nonchè delle due div. ftr. «Aosta» e «Assietta» e del gruppo «Ens» tedeSco. Queste ultime forze mobili erano però ubicate presso l'estremità occidentale dell'isola, all' incirca tra Castellammare e il bassò corso del Belice, e non erano immediatamente disponibili per respingere lo sbarco nemico sulle lontane spiagge meridionali di Licata. L'invasione americana in tale settore fu quindi inizialmente contrastata dalla sola 207a div. costiera del Gen. Schreiber, secondo quanto abbiamo già illustrato.

Dopo che Licata era stata occupata dai Rangers e dal II/1) 0 rgt. della 3 a div. ftr. americana alle prime luci dell'alba, il Comando del XII Corpo d'Armata, come abbiamo visto, aveva messo a disposizione della 207a div. costiera, per i noti tentativi di controffensiva intorno a Campobello di Licata, il gruppo tattico di Ravanusa, il CLXI gruppo di otto se moventi da 90 l) 3, una batteria del XXII gruppo art. da 10) l 28 e il Comando del 17r rgt. bersaglieri con il DXXVI battaglione. Infine alle 19.00 il Gen. Arisio mise a disposizione del Gen. Schreiber tutto il XXII gruppo an. da 10)/28, nonchè due battaglioni del 10° rgt. bersaglieri del Ten. Col. Storti (il XXXV e il LXXIII) insieme alla 12a btr. del CIII gruppo art. da 75/27 (vds. tavola n. 1)).

Nel frattempo veniva inserito nella cuspide occidentale della Sicilia, e precisamente nel settore di Marsala, il nuovo Comando della 230a div. costiera, che sottraeva alla 208a div. costiera la zona tra Torre S. Teodoro e la foce del fiume Arena (61).

Allo scopo di non lasciare indifeso il nodo stradale di Chiusa Sclafani, da dove erano stati sottratti il XXII gruppo art. e i due battaglioni del10o rgt. bersaglieri con la 12a btr. da 75/27, il Gen. Arisio ordinò alle 19.15 al Comando della div. ftr. «Assietta» di trasferire con automezzi da S. Ninfa a quella località il III btg. del 30° rgt. ftr. e il CCXX:XIII gruppo art. «Centauro» da 7)/27. Dal Comando del XII C.A. fu anche sottratto e inviato sempre a Chiusa Sclafani il XIX gruppo an. «Centauro» da 10)/28.

Infine alle 22.4) il Gen. Arisio chiese e ottenne dal Gen. Guzzoni l'autorizzazione ad ordinare il brillamento delle demolizioni predisposte nei poni di Mazzara del Vallo, Marsala e Sciacca, in seguito ad un'affrettata segnalazione di un convcglio nemico

(61) A.U.S.E, cartella 2011: cDiario Storico Militare del Xll Corpo d'Armata». allegato 11.: telescrino n. 119604/op del 10 luglio 1943.

diretto su quelle spiagge, che invece rimasero escluse dall'invasione marittima alleata (62). Le tre demolizioni furono eseguite rispettivamente alle 01.40, alle 03.15 e alle 05.30 dell' 11 luglio (63).

Al termine della prima giornata di combattimenti il Diario Storico Militare del XII Corpo d'Armata considerò le condizioni fisiche e morali delle truppe dip'èndenti «buone ad eccezione di elementi siciliani dei battaglioni costieri, batterie MACA e Milmart, che dimostrano scarsa saldezza morale e si allontanano dai reparti» (64).

COMANDO DELLA 6a ARMATA

Nell'impossibilità di fronteggiare ovunque lo sbarco nemico, che si rivelava di ampie porzioni e di vastissima estensione, il Gen. Guzzoni, delle FF.AA. della Sicilia e della 6a Armata sull'isola, decise di concentrare la reazione delle disponibili forze mobili contro le teste di sbarco di Licata e di Gela e contro quella a sud di Augusta - Siracusa (vds. tavola n. 16).

In particolare, per fronteggiare l'eventuale penetrazione americana lungo la valle del Salso proveniente da Licata, dove peraltro era prevista per l' 11 una controffensiva partente da Campobello di Licata, il Gen. Guzzoni ordinò alle 14.30 del 10 al XII Corpo d'Armata di spostare verso oriente il gruppo tede5co «Ens», che si trovava allora tra Salemi e S. Ninfa, così da riunirlo al resto dalla 15 a divisione «Sizilien» nella zona di S. Cataldo - Caltanissetta, alle dirette dipendenze del Comando FF.AA. della Sicilia (65). Tale trasferimento fu però completato soltanto il 12 luglio e, per alcune unità carriste, il giorno seguente (66).

Durante la notte del 10 fu anche ordinato al XII Corpo d'Armata di predisporre i movimenti delle divisioni «Aosta» e «Assietta» in vista di un presunto sbarco nella Sicilia occidentale, accortezza superflua e superata dagli avvenimenti (67).

(62) Ibidem, allegati 18, 19 e 20. . (63) A.U.S.E., cartella 2011: cDiario Storico Militare del Xli Corpo d'Armata., giorno Il luglio 1943, pag. 13. (64) Ibidem, giorno 10 luglio 1943, pagg. 11-12. (65) A.U.S.E., canella 2011, allegato 15: telescritto del Comando FF.AA. della Sicilia n. 16329/op delle ore 14.30 del 10 luglio 1943. ·(66) A.U.S.E., cartella 2124/B: cRelazione del Comando FF.AA. della Sicilia dal 15 giugno al 20 luglio 1943•. pag. 20. (67) A.U.S.E., cartella 2011, allegato 22: resoconto del Comando XII C.A. n. 119696/op <Ielle ore 24.00 del 10 luglio 1943.

6olfo d·, ( ORIENTAMENTI - O

NOTA: IL grosso della O."Livorno· era in trasferimento da Caltagirone alla zona di Caltanissetta - Pietraperzia C L'S lualio ordine al Com.!tP del 34{Rgt. ftr. di rrasfarirsi J

In difesa del settore di Gela, invece, .il Geo. Guzzoni predispose alle 10.00 una controffensiva della div. «H. Goering», che del resto, come sappiamo, era stata già ordinata dal Geo. Rossi alle O 3 .15 e venne tentata senza successo per tutto il pomeriggio del 10 (68).

Quindi alle 13.45 iL Comando delle FF.AA della Sicilia ordinò che Firuera dlvìsione «Livorno» passasse alle dipendenze del XVI Corpo d'Armata, riunendosi così al 33" rgt. ftr. attribuito al Geo. Rossi nelle prime ore della giornata. In tal modo si veniva a formare una potente forza d'urto orientata su Gela e composta dalla «Livorno» e dalla «H. Goering», che il giorno seguente ·avrebbe scatenato la più decisa controffensiva della campagna siciliana.

Le maggiori preoccupazioni venivano però, come abbiamo detto e come vedremo meglio nel prossimo capitolo, dalla situazione in rapido deterioramento nella zona sud della Piazza Militare Marittima di Augusta - Siracusa, al cui rinforzo il XVI Corpo d'Armata aveva già inviato alle 04.45 il I/75 o ftr. del Magg. Guzzardi e una batteria da 75/ 27 di Canicattini Bagni.

Nel riservarci di esaminare dettagliatamente gli avvenimenti e le conseguenti contromisure adottate nel delicato settore di Augusta - Siracusa, possiamo già elencare le principali disposizioni emanate al proposito dal Comando FF.AA. della Sicilia. Alle 08.00 del 10 luglio, in un lungo colloquio telefonico tra i Generali Guzzoni e Rossi, fu concordato di organizzare una controffensiva in direzione di Siracusa guidata dal Gen. Gotti Porcinari, comandante della div. ftr. «Napoli», e di predisporre al proposito i seguenti movimenti: - schieramento del 76° rgt. ftr. «Napoli» sulla linea ScordiaBrucoli, fronte a sud; - spostamento da Palazzolo Acreide sulla direttrice Solarino Floridia-Siracusa del Il/75 o ftr. «Napoli» del Col. Ronco, rinforzato dal X gruppo art. da 105/28 del40o raggruppamento di C.A.; - trasferimemo del III/75 o ftr. da Buccheri alla zona Palazzolo Acreide-Solarino agli ordini del Gen. Fiumara, comandante in seconda della <<Napoli»; - spostamento del gruppo mobile «D» di Misterbianco, comandato dal Ten. Col. D'Andretta, lungo la strada Carlentini Sonino fino a Solarino; ·

(68) A.U.S.E., carre Ila 1427: cDiario Scorico Militare del XVI Corpo d'Armata., giorno lO luglio 1943, pag. 17 e pagg. 23-24.

- impiego del gruppo tedesco «Schmalz» dislocato a Paternò sulla direttrice Augusta - Siracusa (69).

A quest'ultimo proposito alle 13.50 venne ordinato al gruppo «Schmalz» di eseguire l'avvicinamento alla zona di Melilli e tale unità mosse da Paternò con i suoi due battaglioni di fanteria del 115 o rgt., il battaglione carri, il gruppo d'artiglieria e il reparto esplorante moto-corazzato.

Come è noto, alle 08.10 il Comando del XVI C.A. interpellò il Gen. Conrath anche sulla possibilità di deviare su Siracusa la colonna di sinistra della «H. Goering» in marcia verso Gela, proposta che venne respinta dal comandante della divisione germanica a causa dell'inòpportunità - riconosciuta poi valida dallo stesso Gen. Rossi alle 08.50 - di distogliere e deviare così lontano forze corazzate tedesche destinate alla controffensiva su Gela.

Alle 17.45 il Gen. Guzzoni rese nota allo S.M.R.E. l'apprezzata situazione militare con il seguente ottimistico messaggio (70).

«Zona Xli C.A.

Paracadutisti lanciatisi a Castelvetrano annientati.

Ad ovest e nord di Licata infiltrazioni di unità meccanizzate contenute su direttrice Licata - Campobello di Licata.

Zona XVI C.A.

Continuano massicci sbarchi zona tra 10 km. ovest Licata e sud Vittoria da 160 piroscafi con numerosi mezzi da sbarco.

Divisione «Goering» continua sua azione su Gela mentre divisione cLivorno» sta affiancandosi sua destra per agire contro stesso obiettivo.

Truppe costiere resistono eroicamente nei capisaldi a sud Modica, penisola Pachino et zona Noto - Avola, sebbene forti masse fanterie e carri avanzino dalla costa.

Difesa fronte a terra Siracusa resiste sul corso Anapo mentre divisione «Napoli» accorre per garantire possesso della Piazza.

Paracadutisti lanciatisi aeroporto S. Pietro e altre località quasi tutti o accerchiati o eliminati.

Di fronte a preponderanza forze nemiche in costante celere aumento tutte le .truppe oppongono resistenza strenua. Batterie superate continuano sparare et difendersi arma bianca.

Per fronteggiare situazione, oltre ad impiegare divisione «Livorno» in concorso alla divisione «Goering», ho ordinato che divisione cSizilien» da

(69) A.U.S.E., cartella 1427: cOiario Storico Militare del XVI Corpo d'Armata•, giorno 10 luglio 1943, pagg. 28-29. (70) A.U.S.E., cartella 2228: cOiario Srorico Militare della 6• Armata., telescrino del Comando FF.AA. della Sicilia n. 16336 opcr. delle ore 17.45 del 10 luglio 1943.

zona Salemi si sposti nella notte prossima almeno in gran parte nella zona ad est et sud-est Enna. Il rimanente seguirà notte successiva.

Si rende sempre più urgente massiccio impiego Aeronautica contro navi et basi sbarco et inviare rinforzi particolarmente mezzi controcarro. Generale Guzzoni».

Punroppo la situazione militare era già più grave di quella rappresentata da Guzzoni con il suddetto resoconto allo S.M.R.E. delle 17.45 e alla sera del lO luglio, primo giorno di combattimenti, essa poteva sintetizzarsi come segue.

Nel settore del XIII Corpo d'Armata britannico la 5 a div. ftr., come vedremo meglio in seguito, occupò alle 21.00 Siracusa con la sua 17a brigata, mentre la 13a brigata era giunta a Floridia fronteggiando l'accorrere da occidente del gruppo tattico di Canicattini Bagni e della colonna del Col. Ronco appartenenti alla div. ftr. «Napoli».

Nello stesso settore la 50a div. ftr. inglese occupò Avola e raggiunse con le avanguardie Canicattini Bagni, mentre la 231 a brigata «Malta» entrò a Noto.

Nella zona del XXX Cofr>o d'Armata britannico venne occupata dagli scozzesi della 5P div. ftr. la penisola di Pachino e furono realizzate inf.t.ltrazioni nell'area Rosolini - Ispica ad opera della l a div. ftr. canadese.

Nella fascia intermedia tra i settori inglesi e americani, non attaccata direttamente dal mare e retta dal 123" rgt. costiero e dall'ala destra del 122 • rgt. costiero, erano ancora a ridosso delle spiagge i battaglioni 375°, 381 o e 383°, quest'ultimo però aggirato sul fianco destro dalla 4 5 a div. ftr. americana a S. Croce Camerina e ancora aggrappato al caposaldo di Cozzo Cappello. Più all'interno, invece, il Ill/179° ftr. della 45a divisione U.S.A. si era impadronito di Vittoria e paracadutisti americani combattevano intorno a Comiso e Modica.

Nel settore della 1 a div. ftr. americana di fronte a Gela la divisione tedesca «H. Goering» _si era inutilmente gettata al contrattacco pomeridiano e si accingeva a rinnovare la controffensiva il mattino seguente insieme alla divisione «Livorno», che aveva anch'essa già saggiato le forze nemiche con il III /3 3 o fanteria. Da parte loro i resti della XVIII brigata costiera e del gruppo mobile «E» di Niscemi, provato dal combattimento mattutino presso il passaggio a livello di Gela, tenevano ancora le posizioni intorno a Monte Castelluccio e all'aeroporto di Ponte Olivo, mentre il

gruppo mobile «H» fronteggiava paracadutisti nemici davanti ali' a e. ropono di S. Pietro.

Nella zona di Licata la 3a div. ftr. americana aveva· raggiunto la linea Palma di Montechiaro -stazione di Favarotta, mentre era in preparazione una controffensiva italiana, panente da Campobello di Licata, con l'impiego di una varietà di formazioni del XII C.A. riunite agli ordini del Geo. Francisci del Comando della 6a Armata, messo a disposizione dal Geo. Guzzoni.

L'approssimarsi delle pianificate--controffensive a Licata, a Gela e ad A"ugusta - Siracusa fece sì che il Comando FF.AA della Sicilia intervenisse nuovamente a sq:ijecitare un più intenso concorso aeronavale nazionale. Il Geo. Guzzoni infatti alle 19.45 di quel 10 luglio indirizzò al proposito un ulteriore appello allo S.M. del R. Esercito, sottolineando che «i successi iniziali del nemico, aumentati notevolmente nel corso della giornata, malgrado la tenace resistenza, erano stati resi possibili per il poderoso concorso dato alle operazioni terrestri dalle forze navali ed aeree che agivano incessantemente in piena libenà per la totale assenza delle nostre» (71 ).

Vedremo più oltre che, mentre perdurava l'assenza di ogni nostro contrasto navale, le forze aeree itala-tedesche concorsero in una cena misura alle operazioni del giorno 11.

(71) A.U.S.E., cartella 2124/B: cRelazione del Comando FF.AA della Sicilia dal 15 giugno al 20 luglio 1943•. pag. 20.