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DER DEUTCHE GENERAL BEIN HAUPTQUARTIER

N. 5141 Roma, 2 fèbbraio 1941

Al Comando Supremo - Stato Maggiore Generale.

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Per incarico del Comando Supremo germanico prego di voler rispondere al più presto possibile alle domande seguenti: l. Quali direttive sono state emanate al Maresciallo Graziani ed in quale modo egli ha l'intenzione di eseguirle per l'ulteriore continuazione della guerra? piegamento da Bengasi si fermasse a Sirte a prore-Lione della 'Litoranea, faceva presente che l'aviazione, data la provenienza del nemico dal mare, e la conseguente impossibilità di agire su allarme per mancanza del servizio avvistamento e segnalaz ione, non avrebbe potuto garantire l'incolumità delle colonne in marcia.

2. Per quato tempo il Maresciallo Graziani crede di poter ancora resistere nella Ct'renaica alla pressione inglese?

3. Entro quale periodo l'arma aeronautica italiana in A .S.che secondo le notizie pervenute a Berlino, ora pare non abbia più che 80 100 apparecchi disponibili - potrà essere rinforzata in un modo sufficiente?

4. Si avrebbe l'intenzione di ritardare con forze navali di superficie l'ulteriore occupazione di basi navali da parte della flotta inglese?

5. Saranno le Divisioni «Ariete» e «Trento>> e la Divisione leggera germanica sufficienti per la difesa della Tripolitania, ove fino alla possibilità del loro impegno gli Inglesi ancora non fossero penetrati in queNa provincia, ovvero tale difesa non sarebbe possibile affatto senza for z e corazzate ingenti?

Generale di Brigata von Rintelen

Il Comando Supremo italiano rispondeva con le due lettere appresso riportate:

CoMANDO SuPREMo

STATO MAGGIORE GENERALE

N. 6088jop.

Roma, 3 febbraio 1941 Addetto Militare presso l'Ambasciata di Germania Roma

AL Generale di Brigata von Rintelen

Rispondo Vostre domande formulate per incarico Comando Supremo germanico: l. Maresciallo Graziani stante minaccia aggiramento Gebel cirenaica ritira forze dalla zona Derna - Cirene - Mechili et i distaccamenti sul litorale. Con tali truppe intende rinforzare difesa sirtica attualmente affidata at elementi quinta Armata.

2. Non est precisabile quanto tempo MaresciaLlo Graziani potrà resistere in Cirenaica; aggiramento avversario per piste predeser- ticlu: et necessario ripiegame11to nostre truppe escludono possibilità di tma lunga resistenza Ìtl posto. ll Sottocapo di Stato Ma ggiore Generale

3. Aeronautica est già rinforzata da 60 velivoli da caccia. Attualmente dispone di 90 velivoli da bombardamento et 130 da caccia. Est in corso ulteriore invio di 40 velivoli da caccia et 36 da bombardamento. Peraltro ulteriore rafforzamento est subordinato a possibilità logistiche.

4. Non est possibile impiego forze navali di superficie sttfficienti a ritardare occupazioni basi navali su costa Cirenaica da parte flotta inglese preponderante.

5. Ritengo che coll'invio di reggimenti artiglieria e della Divisione corazzata «Ariete» già effettuato, con l'affluenza della Divisione leggera germanica e della Divisione motorizzata « Trento» si costituisce una massa mobile ragguardevole per fronteggiare il nemico qualora dalla Cirenaica i·ntendesse avanzare verso la Tripolitania. Si aggiungano le gravi difficoltà di ordine logistico per superare i 500 km di deserto sirtico.

Gu zzoni

CoMANDO SuPREMO

OP. e

Al Generale di Brigata von Rintelen

Addetto M ilitare presso l'Ambasciata di German ia

Roma

In esito alla richiesta verbale, a complemento n. l del foglio 6088 op. odierno, preciso che le direttive date al M aresciallo Graziani prevedono successive difese con mezzi adeguati per ottenere di ritm·dare movimento nemico attraverso deserto verso Tripolitania.

Questa sarà difesa non già attorno Tripoli, ma schieratldo le forze disponibili in modo da obbligare il nemico a combattere con il deserto sirtico alle spalle ed esposto a tzostre manovre controffensive co11 forze mobili sul fiatlCO e sul tergo. Sarà inoltre provveduto co- pertura frontiera occidentale e difesa sud tripolino da incursioni francesi dissidenti

Modalità per esecuziotze predette direttive non sono ancora precisabili essendo in relazione agli avvenimenti ed alle forze effettivamente disponibili.

Il Sottocapo di Stato Maggiore Generale Guzzoni

Queste delucidazioni orientavano il Comando Supremo Germanico ad inviare in Africa Settentrionale, oltre la già prefissata Divisione leggera, una Divisione corazzaJta: le due Divisioni avrebbero costituito un Corpo corazzato al comando del Generale R ommel. Tale orientamento risulta dal seguente telegramma dell'Addetto Militare italiano a Berlino, Gen. Marras:

« Tdegramma in arrivo da Berlino il 5 febbraio 1941 diretto a: Guerra Gabinetto - Roma.

« 426/A - Generale Rintelen giunto stamane ha portato O.K. W. informazioni cui nostro telegramma del 3 corrente. Da colloquio oggi avuto con generale jodl desumo quanto segue: l. - O.K. W. ritiene indispensabile che la difesa Tripolitania venga effettuata a grande distanza da Tripoli organizzando una linea di sbarramento m cui rovescio sarebbe dislocata formazione motomeccanizzata tedesca pronta a manovrare. Ove difesa Tripolitania fosse ridotta at campo trincerato Tripoli verrebbe mancare utile impiego Division e leggera tedesca.

2. - O.K. W. ritiene già acquisita tale concezione et pertanto sembra orientato affrettare invio Divisione suddetta che verrà probabilmente rinforzata con un reggimetzto carri armati.

3. - O.K. W. ritiene che margine di tempo prima che si sviluppi attacco in forze inglese contro Tripolitama occiderztale non oltrepassi due mesi anzichè tre mesi indicati da alcune valutazioni italiane riferite da Generale Rintelen.

4. - Sbarco Tripoli Divisione leggera tedesca sarà prevedibilmente compiuto entro metà marzo.

5. - In considerazione grande importanza conservazione base su territorio nord-africano O.K. W. sta orientandosi verso successivo invio una D ivisione corazzata che con D ivisione leggera costituirebbe un Corpo corazzato cui comandante designato est Generale Rommel. Est anche probabile rinforzo C.A.T. per intensificare azione aerea. - Marras ».

Il giorno 4 una Missione tedesca giungeva a Tripoli per prendere accordi con il Maresciallo Graziani circa le operazioni di sbarco e la sistemazione dei contingenti germanici.

La giornata del 4 feb- La sera del 3 febbraio , il Generale Cona braio convocava il Generale Bergonzoli per informarlo che intendeva porre ai suoi ordini la Brigata corazzata e il Ra ggruppamento motorizzato e affidarg_li il compito di svolgere azione di sicurezza e di protezione del fianco sinistro delle truppe, in movimento verso sud.

Il mattino del 4, modificava l'ordinamento delle forze dipendenti per la nuova fase operativa costituendo con esse due raggruppamenti tattici e una riserva come risulta dalle disposizioni emanate:

CoMANDO XX CoRPo o'ARMATA u FFIClO OPERAZIONI

N. 770 di prot. op.

O ggetto: M odificazione all'ordinamento delle forze.

All'Ecc. Generale Bergonzoli

Comando Di visione Sabratha

Al Sig. Generale Villanis e, per conoscenza:

Al Comando della lOa armata

4 febbraio 1941

Da stamane, ore 12, le forze del XX corpo d'armata, sono così ordinate: l o - al comando dell'Ecc. il Generale Bergongoli: Brigata corazzata (Gen. Babim); Raggruppamento motorizzato (Col. Piana); Nucleo « Crucillà »;

2° - al comando del Generale Della Bona: Raggruppamento c M oech Raggruppamento c Col pani »; l compiti di massima, che preàserò volta per volta , sono i seguenti: a) Gen. Bergonzoli: assicurare il movimento, da Barce per Bengasi verso sud, alle altre truppe del Corpo d'armata, con la salda occupazio ne ed eventuale energica reazione contro ogni tentativo di forze nemiche provenienti da est verso ovest; b) Gen. Della Bona: effettuare il movimento a cavallo della Litoranea garantendolo da ogni tentativo nemico che volesse ostacolar/o; c) la riserva del Corpo d'armata: compito Ùlerente alla sua sp ecifica funzio11e ogni qua/volta occorresse.

3° - al comando del Generale Villanis, la riserva del Corpo d'armata : Raggruppamento c Pasquali ))' lOo rgt. bersaglieri, battaglione carri M 13 «Ornano», VII gr. da 75/46 del ten. col. Di Trani.

Il Generale di Corpo d 'Armata Comandante Ferdinando Cona

La costituzione organica dei Raggruppamenti « Mocch » e « Colpani» veniva stabilita nel pomeriggio dal Comandante della Divisione « Sabratha », che assegnava ai due reparti di formazione rispettivamente 98 e 40 automezzi .

Successivamente il Comandante del XX corpo d'armata emanava ulteriori disposizioni:·

CoMANDO XX coRPo o'Alù'-'!ATA

UFFICIO OPERAZIONI

N. 772 di prot. op.

O ggetto: Dipendenze e movimenti.

Al Comando 10° 1·eggimento bersaglieri

Al Raggruppamento « Pasquali »

C.T 4 febbraio 194 1

Al VI battaglione carri M 13 (Magg Ornano)

Al Comando VII gruppo 75/ 46 e, per conoscenza:

Al Sig. Gen erale Villanis

Da stamane alle ore 12 gli enti in indirizzo, costituenti la riserva dd Corpo d'armata, passatzo alle dipendenze del Gen Villanis.

Il !Oo 1·eggimento bersaglieri nella notte mi 5 c.m. deve dislocarsi nella zona di Bengasi ivi sostando in attesa ordini.

Il Raggruppamento il battaglione carri M 13 « Ore il VII gruppo contraereo mantengono l'attuale dislocazione.

Il Generale di Corpo d'Armata Comandante Ferdinando Cona

In base a tale disposizione il Raggruppamento «Pasquali rimaneva dislocato al Villaggio d'Annunzio, il VI btg. carri M 13 ed il VII gruppo contraereo a Barce.

Alle ore 11,10 dello stesso 4 febbraio, il Comando Armata, con il seguente messaggio, ordinava che, nella notte sul 5, tutto le unità schierate sul Gebel ripiegassero su Agedabia:

«Fonogram ma - 4 febbraio 1941 - ore 11.10.

«Da Comando Armata at Eccellen za Generale Cona e, per conoscenza:

«A t Generale Bignami

« At Colonnello Vema

«N . 01/709. Notte 4 sul 5 corrente deflusso tutte trupp e Gebel per Tocra - Bengasi et el Abiar - Bengasi su Agedabia. Movimento sarà protetto ad el Abiar da Brigata corazzata et altre truppe annesse che costituiratmo successivamente retroguardia a distanza circa l ora mat·cia da coda del grosso. Movim e nto dovrà eseguirsi con ferrea disciplina. Coloro che tentassero allontanarsi dai reparti saranno passati per le armi Per norma truppe Gen. Bignami non (dico non) seguiranno vostra retroguardia avendo particolari compiti. Disponete brillamento tutte interruzioni vostra competenza. Per quella di Uadi Bacur prendete contatto col magg. Ferrigno che habet diretti ordini. Provvedete possibilmente recupero battaglione paracadutisti nazionali et pez zi anticarro a guardia detta interruzione. Truppe e mezzi porteranno massimo qttatltitativo viveri, acqua et rifornimenti. Per eventuali necessità carbt-tranti dttrante marcia segnalo deposito zona Bengasi- Garinues per provenien ze Tocra et zona Lete per provenienza el Abiar. Per tale eventualità occorre intervallare opportunamente scaglioni marcia. - Generale Tellera

Il Gen. Cona prospettò la impossibilità di assicurare, nel breve tempo concessogli, il deflusso dei battaglioni di fanteria che, da Barce, avrebbero dovuto raggiungere Bengasi per ferrovia per poi sgombrare da Bengasi stessa, via mare.

Il Comando Armata rispose col seguente messaggto;

« 4 febbraio 1941 - ore 13,10.

« Da Brà per Eccellenza Cona

«N . 01/713. Riferimento vostro 774 op. la situazione impone che movimento sia assolutamente iniziato questa notte. Assicurate. Disposto per intensificare servizio ferroviario anche con littorine. Ultimo treno giungerà presumibilmente Barce domattina ore 6. Sgombro da Bengasi provvede questo Comando. - Generale Tellera » .

Successivamente il Gen. Cona ribadì il suo punto di vista con questo m essaggio:

« Al Comando l O&armata lì 4 febbraio 194 l

« 775/0p. Vostro 01/709 odierno. Non dico non possibile movimento da attuale schieramento sino Agedabia dato eccesso distanza specialmente per unità corazzate cui movimento giornaliero non dovrebbe superare km 60. Pertanto se non accolta mia proposta cui odierno 774, eseguirò spostamento in zona Bengasi mantenendo per giornata domani occupazione el Abiar- Regima a protezione fianco. - Generale Cona».

Il Comando Armata aderì al punto di vista del Gen. Cona: lì 4 febbraio 1941 - ore 13,25

«Da Brà per Eccellenza Cona e, per conoscenza:

« Al Generale Bignami

« Al Colonnello Verna

« OL/714/0p. Riferimento vostro 775 op. stà bette per vostro movimento che deve però spingersi sud Bengasi avvicinandosi Ghemines. Stabilite con nucleo motorizzato protezione immediatamente nord Bengasi contro provenienze Tocra . Tenete presente che notte successiva dovrete assolutamente raggiungere Agedabia. Dislocazione Generale Bignami rimane immutata.- Gen. Tellera ».

In base agli ordini del Comando Armata, in tal modo completatisi nella giornata del 4 febbraio, furono diramate dal Comando XX corpo d'armata disposizioni operative (allegato 24) che sciogliendo la riserva d'Armata- prevedevano la dislocazione del grosso delle forze in zona Ghemines, con di sicurezza a Coefia, con,tro le provenienze della Litoranea e, a Regima, contro le provenienze da el Ahiar.

Il Comando Armata inoltre dispose direttamente perchè fosse rinforzato il presidio di Sceleidima (l) con una compagnia del XXI btg. carri M 13 ed una batteria del III gruppo del lOo reggimento artiglieria (del Raggruppamento «Bignami»), per fronteggiare le provenienze da Mechili - Msus e perchè fosse inviato un distaccamento da Agedabia ad Antelat per controllare le provenienze da Msus.

Ad Agedahia esisteva un forte presidio - da tempo costituito dal Comando Superiore A.S . - che avrebbe integrato lo schieramento di protezione della manovra di ripiegamento (2). L'ordine telefo nico del Gen. Tellera di rafforzare il presidio di Antelat fu ricevuto ad Agedabia verso le ore 10 del giorno 5. Il Comando del 1terri.torio sud cirenaico assicurò che lo squadrone motomitragliatrici era partito per Antel.at assieme ai pochi mezzi efficienti dei nuclei celeri.

Verso le ore 16, l'aviazione segnalava la presenza a Zaniet Msus di 46 autoblindo nemiche in marcia verso ovest. Altre informazioni confermavano, più tardi, il movimento nella stessa direzione di dette autoblindo e di carri armati in numero imprecisato.

Il Comando Armata, considerato il pericolo che questa azione rivelava, prescrisse, col seguente messaggio, che le nostre truppe proseguissero fino a Ghemines e, ivi giunte, si tenessero pronte a continuare eventualmente il movimento fino ad Agedabia:

(l) Il presidio cui era affidato lo sbarramento di Sceleidirna era costituico da una batteria da 75 / 27 da posizione; una batteria da 20 mm. ( 4 mitragliere con funzione controcarro) e un a compagnia mitraglieri libica.

(2) La difesa in atto ad Agedabia era costituita da 6 batterie d a 75 disio· care lungo jl perimetro difensivo della cc piazza )) avente uno sviluppo di ci rca 6 chilometri. Un fosso anticarro scavato nella sabbia di quel terreno piatto, in parte interrato, copriva la par.te nord ed est della città. Il presidio compren· deYa, okre il gruppo da 75/ 27, 2 batterie da 100/ 17, una compagnia libica, una compagnia motornitragliatrici libica ed un nucleo mobile.

IJ. - A.S.

« 01 / 422

46 autoblindo a Zaniet Msus. informazioni movimento anche carri armati stessa direzione molto pericolosa per noi. Occorre quindi che movimento vostre truppe sia proseguito sino Ghemines et che truppe siano pronte continuare eventualmente sino Agedabia. Seguiranno altre comu. . . mcaztom ».

Nel c.or.tempo, lo stesso Comando Armata disponeva che:

- fosse ulteriormente rinforzato lo sbarramento di Sceleidima con tutto il XXI btg. carri M 13 e con tutto il III gr. del 10° reggimento artiglieria e che di esso assumesse il comando il Gen. Bignami lasciando a Soluch il btg. « Brescia»;

- fosse inviato ad Antelat un reparto del genio col compito di disseminare mine su quel nodo di piste allo scopo di ostacolare e ritardare l'avanzata dei mezzi meccanizzati n emici.

Situazione de lle forze italiane la sera del 4 febbraio

La sera del 4 febbraio, le forze italiane erano

- grosso modo - ripartite in due blocchi: uno in copertura e uno, in ripiegamento (schizzo 21).

Erano in copertura (già in posto o in corso di schieramento):

- a nord, il Raggruppamento «Pasquali» al Villaggio d'Annunzio e, ad ovest di Barce, le unità a difesa dello sbarramento dell'D. Bacur;

- ad est, la Brigata corazzata, in movimento da Barce a el Abiar (l) e il presidio dello sbarramento di Regima;

- a sud-est, il Raggruppamento « Bignami » (già riserva mobile del Comando Superiore) dislocato a Sceleidima.

A protezione del fianco sinistro, e, poi, del rtergo dell'Armata, era stato costituito anche il Raggruppamento « Bergonzoli >> ( denomi- nato poi Retroguardia Libia Orientale: R.L.O.) che doveva entrare in funzione alle ore O del 5 febbraio (1).

( l ) A causa dell'impraticabilità della pista Barce · el Abiar il Raggruppa· mento cc Piana >> cd dementi autotrasportati ddla Brigata corazzata erano stati avviati in zona Regima, per la Litoranea, via Tocra · Bengasi.

Erano in corso di ripiegamento, a scaglioni:

- Comando ed elementi delle truppe e servizi della 10a armata;

- Comando ed elementi delle truppe e servizi del XX corpo d'armata;

- Comando ed elementi della Divisione « Sabratha

- 10° reggimento bersaglieri;

- •truppe e servizi della «piazza» di Bengasi;

- personale del Comando Superiore e dell'Intendenza A.S.;

- personale della Marina e degli aeroporti;

- reparti vari (LV e XVIII btg. mitr., btg. di formazione dep. 115° ftr., btg. compi. Divisione « Cirene », XVII btg. libico);

- personale vario di governo, operai civili , famiglie ecc. sgomberati da Bengasi.

I movimenti si compirono regolarmente la sera del 4 e nella notte sul 5. Nessun disturbo fu recato dal nemico alle unità motorizzate del Gen. Della Bona e del Col. Pasquali, lungo la strada Barce - Bengasi. Sola reazione avversaria, un attacco di autoblindo contro unità di retroguardia schierate sulla 3a posizione, ad est di Barce, a sbarramento della rotabile:' l'atrt:acco venne respinto e il nemico subl la perdita di alcune autoblindo. Anche i trasporti, per ferrovia , da Barce a Bengasi, (gran parte dell'85o reggimento fanteria, XXV btg. mitraglieri, elementi vari d'artiglieria con un complesso di 90 ufficiali e 2225 uomini di truppa) avvennero r egolarmente.

Alle ore 21, il Comando XX corpo d'armata lasciò Barce in seguito ad ordine del Comando Armata.

(l) Il Raggruppamento << Bergonzoli >> fu, come già ricordato, costituito in primo tempo da elementi del Comando settore Derna, dalla Brigata coraz· zata (Geo. Babini), dal Raggruppamento art. dal gr. << Ferrara >> (dislocati nella zona d.i cl Abiar) e dal nucleo << Crucillà >> (dislocato ad est di Bengasi); alle ore 12 del 5 febbraio, gl.i fu assegnato anc he il VI btg. carri M 13 ( << Ornano»), anch'esso .in zona Bengasi.

Il terreno della battaglia

La battaglia fu combattu ta nei giorni 5, 6 e

7 febbraio a cavaliere della « Via Balbia ::. tra il km 60 e il km 35 da Agedabia.

L a « Via Balbia » da al km 71 si snoda i n terre no piatto; dal km. 71 al km 53 è fiancheggiata ad oriente da una leggera ondulazione che, distante dai 500 ai 100 m etri e sopraelevata di 3-4 motri , domina la zona; ai km 52 e 49 la strada procede su due legger e ondulazioni normali alla strada stessa; dal km 45 a l km 35, attraversa una serie di co nche di ampiezza variabile da 500 a 1500 metri e con dislivello minimo.

Il nornico che, provenendo da el Mechili - Antclat, precedeva con i suoi m ezzi corazzati le forze italiane nella zona della casa cantoniera del km 45, scelse appu nto questa serie di on dul azioni del terreno a cavaliere della strada per dare battaglia e tagliar la via per Agedabia.

Forze contrapposte all'inizio della battaglia

(5 febbraio)

Forze Italia Ne

Raggruppamento «Pasq uali » (ci rca 1.000 uomini):

Yz btg. paracadutisti, l comp. mitr.,

4 mi tr. da 20 mm., l g r . art. da 75/2 7 (9 pezzi),

3 cannoni da 47/32.

Retroguardia L ibia Orientale: a) Elementi del Comando (circa 200 uomini):

2 pl. bers. motociclisti (18 motocicli), l autoblindo, b) Brigata corazzata (circa 2.5 00 uomini con i servizi):

8 pezzi da 20 mm.

III e V btg. carri M 13 (20-30 carri),

VI btg. carri M 13 (45 carri),

12o rgt. art. << Savona» su 2 gruppi, l btr. da 105/28 del XX rgt. art., l btr. da 75/CK del XX gruppo, c) Raggruppamento art. «Piana» (circa 1.800 uomini): l gruppo da 105/28 su 3 btr., l gruppo da 75/27 su 3 btr., l gruppo misto (l btr. 75/27 e 3 sez. mitr. da 20). d) Gruppo «Ferrara» (circa 700 uomimi): l btr. da 75/27,

LXI btg. carri L (12 carri di cui 6 inefficienti), nucleo del LX btg. motociclisti (29 motocicli), 4 autoblinde.

4 mtr. da 20 mm., e) Raggruppamento « Crucillà » (circa 600 uomini):

4 cannoni da 47/32 .

10 mtr. da 20 mm.,

4 cannoni da 47/32,

6 nuclei mtr. cal. 8.

Raggruppamento <<Bignami» (già riserva del Comando Superiore) (circa 1.600 uomini):

XXI btg. carri M 13 (36 carri), l btg. mitr., l gruppo da 75/27 su 3 btr.

Il. - UNITÀ IN CORSO DI RIPIEOAMENTO (circa 3.500 uomini).

Su automezzi:

Comando 10a armata e Comando XX corpo d'armata.

Elementi della Divisione « Sabratha ».

Raggruppamento « M oech »: l gruppo da 105/28 su 3 btr.,

2 gruppi da 75/27 su - 3 btr.,

2 ,btr. da 65/17, l compagnia cannoni da 47/32 su 8 pezzi,

3 sez. da 20 mm. (6 pezzi), l compagnia mitraglieri.

Raggruppamento « Colpani »: l gruppo da 75/27 su 2 btr., l btr. da 65/17 su 6 pezzi, compagnia da 47/32 su 8 pezzi, 3 sez. da 20 mm. (6 pezzi).

Nucleo motorizzato «Allegri»: l pl. bers. motociclisti, 2 sez. da 20 mm., 2 pl. da 47/32, l btr. da 65/17, l btr. da 75/27, l nucleo radio.

Repar ti dell'85o e dell'86o reggimento fanteria

IOo reggimento bersaglieri

Elementi della «piazza» di Bengasi e dell'Intendenza.

Appiedati, in attesa (o in mancanza) di automezzi (circa 8.000 uomini dislocati tra Barce - Bengasi - Solluch - Ghemines):

Elementi della Divisione « Sabratha ».

Reparti de11'85o e dell'86o rgt. fitr.

Btg. compi. della Divisione « Cirene ».

Btg. mitr. della Divisione «Brescia».

Btg. mitr. della D ivisione « Savon<li ».

Btg. di formazione del deposito 11 5o rgt. fanteria « Marmarica ».

Elementi vari dei servizi ecc.

Forze Britanniche

Le for ze britanniche erano amicolate in due masse:

- una massa nord, secondaria, motomeccanizzata, in movimento lungo la costiera, attestata all'Dadi el Cuf, in attesa del riattam ento della grande interruzione stradale: aveva il compito di occupare Bengasi.

Era costituita: della 6a divisio n e australiana; del 7o rgt. ussari; di aliquote d'artiglieria in rinforzo; di aliquote truppe tecniche;

- una m assa sud, principale, corazzata, in movimento dalla zona di Mechili verso sud-ovest, preceduta da un'avanguardia celere che, a lle 5 pom eridiane del giorno 4, aveva già raggiunto ed occupato Msus.

Risultava ripartita in:

- grosso : 7a divisione cor azzata; altri reparti corazzati (1); a liquote truppe tecniche e gruppo sostegno.

- avanguardia: 1r ussari corazzato; 2a brigata fucilieri, motorizzata; 4° e 106° rgt. artiglieria.

Appare superfluo soffermarsi ancora sulle caratteristiche delle forze coll'trapposte. Basti qui considerare che alle Grandi Unità organiche britanniche, co n prevalenza di u nità corazzate, facevano riscontro, da parte nostra, raggruppamenti tattici di circostanza, complessi di unità diverse, scossi dai precede nti rovesci, dalla crisi dei trasporti, dalla inadeguata q ualità dell'armamento; che inoltre, la nostra inferiorità in mezzi corazzati era divenuta ancora più sensibile a causa del frazionamento dei carri su ampio spazio durante i combattime nti della ritirata.

Inten dimenti opera ti vi Dopo l'occupazione del sistema Derna- Medel n emico chili (27-30 gennaio), il Comando britannico supponeva (2) che avremmo opposto resistenza a Bengasi; si apprestava pertanto ad attaccare la città da nordest, seguendo la strada settentrion ale e ad aggirarla da sud, con forze corazzate.

(l) Il nostro Servizio Informazioni ave,-a segnalato l'esistenza in Egitto eli una seconda Divisione corazzat::t britannica. Di fatto, essa giunse con i primi carri a Mechili quando la battaglia nel su d bengasino era già conclus::t. Ciò determinò un ricorrente errore di valutazione nelle situazioni presunte. La suddetta unità è indicata sovente come 78 divisione bis, più di rado come 4a o come za divisione cor::tzzata nel carteggio A.S. La denominazione delle Brigate britllnnic hc in V II c IV e l'esistenza di forze corazzate non indiv<i· sionate avranno, presumibilmeme, concorso a confermare nei nostri il ri corrente errore di val utazione. Pertanto, chiameremo ((altri reparti corazzati '' quelle unità corazzate che erano state individuate sul campo di battaglia, oltre la 7a di visione corazzata.

(2) (( L1 distruzione di un esercito n Monografia pubblicata dal Ministero Informazioni inglese per conto del Ministero della Guerra.

«Da stata un'avanzata lenta delle forze corazzate, avanti per 150 miglia, allo scopo di tagliare una ritirata da Erano stati calcolati diversi giorni di viaggio per compiere tale percorso, sia in del stato sia dare ai urvizi la possibilità di stabilire dei depositi. Si ritetzeva che IO giorni sarebbero stati sufficienti per impiantare a Mechili depositi di rifornimento di ogni genere» (1).

Avute notizie dell'abbandono della capitale cirenaica, il Comando britannico decise di accelerare il movimento del Corpo corazzato da Mechili verso il mare nell'intento di tagliare la ritirata alle supe rstiti unità della lOa armata.

« Durante la notte 26-2 7 gennaio - dice il Gen. W avell (l)il nemico di Mechili si ritirò verso nord-ovest in direzione di Slonta, subendo perdite da parte della Divisiotze corazzata e della Royal Air Force. Il fianco nemico a Derna si trovava così scoperto, e la strada del deserto verso Bengasi aperta. Ma la 73 divisione corazzata era ora ridotta a 50 carri incrociatori e 95 leggeri e la situazione dei nostri nell'area avanzata non permetteva ancora nessmz progresso.

« lo dìsctusi la situazione col O' Connor, ed approvai un piano per u11a rapida avanzata da parte della Divisione corazzata e di un Gruppo di Brigate di fanterie a del Gebel el Achdar presso la strada del deserto e per tagliare quella a st-td di Bengasi, mentre il resto del contingente avrebbe premuto il nemico lungo la strada

« L'avanzata doveva essere effettuata non appena la situazione dei rifornimenti l'avesse consentito, cioè, secondo i nostri calcoli, verso il 12 febbraio, data in cui si attendeva anche l'arrivo di un reparto fresco di carri incrociatori...

« N elle prime ore del 30 gennaio, il tzemico si ritirò dalle sue posizioni avanzate a est di Derna, mentre teneva ancora il terreno sull'Uadi Lunedì 3 febbraio, la ricognizione aerea accertò, senza alcun dubbio, che il nemico aveva deciso di ritirarsi ulteriormente. Lun ghe colonne marciavano verso ovest, carri armati venivano caricati su treni a Barce, mentre una cessazione generale delle ostilità indicava che si stavano abbandonatldo gli aerodromi a sud di Ben- gasi. Fu perciò deciso dì muovere immediatamente marciando attraverso il deserto senza attendere completamenti di forze e sistemazioni di rifornimenti» (l).

Visione schematica della battaglia ( schizzo 21)

L'avanzata della massa britannica nord era ritardata sensibilmente dalle nostre interruzioni nonostante l'esistenza della duplice comunicazione asfaltata nel tra>tto Lamluda - Barce che offrì al nemico la possibiHtà di aggirare l'interruzione di maggiore efficacia sull'Dadi el Cuf. Questa, attuata nella notte sul 4 - insieme ad altra praticata un chilometro ad est di Maddalenacostringeva l'avversario ad incanalare il movimento sulla sola gebelica sud, interrotta, a sua volta, in corrispondenza dei tornanti ad est di Barce (nei pressi del monumento ai Caduti).

I primi carri leggeri giungevano a Barce verso le ore 14,30 del giorno 5 e proseguivano dirotti a Bengasi. Ma, a causa della nostra interruzione sulla strada Barce- Tocra, in corrispondenza dello Uadi Bacur, essi non potevano raggiungere Bengasi (dichiarata città aperta e sgomberata dai nostri il giorno 5) prima del pomeriggio del giorno

6. Tale ritardo impediva alle forze britanniche della « massa nord » di intervenire nella battaglia nel sud bengasino (2).

La «massa sud » agiva preceduta da una avanguardia celere corazzata.

Questa avanguardia, agli ordini del Generale Creagh, proveniente da Mechili, arrivava, alle 17 del giorno 4, a Msus; proseguiva, dopo breve sosta, in direzione sud - sud-ovest raggiungendo - alle

!( l) Nel rapporto del Gen. O' Connor al riguardo è detto: « La seconda Divisione corazzata tuttavia era destinata a dare il cambio alla 7a quando si fosse presentata un'opportunità favorevole. Tanto per cominciare si comunicò che 2 reggimenti con circa 100 carri pesanti appartenenti a questa Divisione erano già in cammino per N fronte e sarebbero giunti a M echili circa il 7 e il 9 (feb(Jraio) rispettivamente. ltl vista della imminenza delle operazioni, si ritenne op· portuno di servirsi di questi 2 reggimenti piuttosto come reggimenti di rinforzo che di ricambio».

(2) O ltre le interruzioni già ricordate altre ne furono effettuate: al b.ivio L a mlud a - Ras el Hilal; s ull a pjsta Derna - Alba el Fagcr, s u lla strada di accesso in galleria all'ancoraggio dj Ras el HilaJ, sulla strada Oirene - Apol lonia in cor risponden za del ciglione, sulla pista Tolemaide- T ocra e infine sulla linea ferrodaria Barcc - el Abiar - Bengasi.

12,40 del 5 - la strada costiera circa 35 • 40 chilometri a nord di Agedabia; faceva quindi fronte a nord, attaccava la nostra ava nguar· dia e la disorganizzava distruggendone in gra n parte gli automezzi.

Il grosso della « massa sud», costituito dal Corpo corazzato agli ordini del Gen. O' Connor, raggiungeva Msus alle ore l d el 5 feb· braio; di qui muoveva a ventaglio verso ovest e sud ovest; una co. lonna, nello stesso pomeriggio del 5, effettuava puntate, con mezzi corazzati appoggiati da artiglieria, contro il Raggruppam ento del Gen. Bignami a Sccleidima; il giorno seguente avanzava verso So· luch. Altre colonne durante la gionnata del 6 attaccavano sul fianco lungo la Litoranea le forze in marcia a sud di Ghemines: soverchiavano il grosso del XX corpo d'armata tra i km 38 e 55, ma non riuscivano ad avere ragione del Raggruppamento c Bergonzoli » attaccato ripetutamente tra i km 80 e 55; il mattino del 7 circondavano ed annientavano nei pressi del km 38 anche i resti della Retroguardia Libia Oriontale che, n ella notte, avevano tentato, invano, una deviazione verso Zuetina.

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