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IL MINISTRO DELLE FINANZE ORDINE DEL GIORNO
UFF'ICIALL SOTTUFFTCTALI, GRADUATI E FI ANZIERI DEI REPARTI DJ
Frontiera
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La propaganda disfauista e la stampa straniera hanno recentemente scatenato una campagna delittuosa con l'evidente proposito di indu rvi a tradire la Patria e ad abbandonare il vostro posto di onore e di s acrificio sui confini.
Pochi vostri compagni, che addito al disprezzo dci reparti, hanno ceduto alle lu s inghe del nemico c all' in g iu stificato timore di gravi provvedimenti verso il Corpo.
Vi ripeto la mia fiducia n e lla vostra opera di so ldati e di italiani: s tate fermi c sereni al vostro posto di combattimemo e mant e n e te\ i s aldi e devoti al dovere, agl i ordini dci vo st ri ufficiali on rendetevi indegni del sacrificio dei vo!>tri glor iosi Caduti che, oggi pitJ che mai, guardano a vo i affinchè, s ui sacri termini della Patri a.. rifulga il vos tro onore e s ia fugata ogni ombra.
Dal vostro contegno c dalla vostra disciplina dipende il vostro avvenir<' c quello d e l Corpo .
Io vi assicuro che la vostra opera non sarà m isco nosciuta e che le Autorità dello Stato tuteleranno i vostri interessi materiali c morali.
15/8/1944- XX II
OGGETTO: Partecipazione dei reparti della R. Guardia di Finanza alla campagna di guerra per la liberazione del Paese.
ALLO STATO MAGGIORE R. ESERCITO Ufficio Ordinamento e Mobilitazione e per conoscenza

ALL'UFF ICIO OPERAZJONl ROMA
Ln f1uest'ora particolarmente grave per l'Italia, il Corpo della R. Guardia di Finanza cerca di contribuire alla resurrezione ed alla ricostruzione della Pat ri a disimpegnando nel modo migliore e con spirito di sacrificio, i compiti che gl i sono affidati sia nel campo del servizio d ' istituto che in quello militare. Le "Fiam me Gialle", però, non hanno l'onore di partecipare direttamente alle operazioni belliche tendenti alla liberazione del suolo della Patria. Ciò a causa di profondo rincrescimento per il Corpo i cu i battaglioni , in ogni vicenda di guerra , hanno sempre affiancati i valorosi reparti dell 'Ese rcito.
Cii elevati sentimenti che an iman o i finanzieri, il vivissimo desiderio di molti di non rimanere sempl ici spettatori nella lotta che tende alla liberazione del Paese c dci fratelli soggetti al gioco nazi-fascista; le antiche tradizioni belliche del Corpo indu cono questo Comando Generale ad int eressare codesto Stato Maggiore affinchè una rappresentanza della R. Guardia di Finanza abb ia l'onore di partecipare, a fianco dei fanti italiani, alle operazioni di guerra in corso.
Ed è in considerazione di quanto sop ra che si prega voler esam inar e l a possibilità di ordinare la costituz ion e di un reparto del Corpo da destinare ad uno dci Gruppi di combattimento impegnati su l fronte italiano.
Il r eparto potrebbe esse r e formato con e le menti vo lontari da trarsi dalle varie legioni.
(A ld o Aymouino)
Stato Maggiore Regio Esercito Ufficio Ordinamento E Mobilitazione
- Sezione Ordiname nto -
N. 11242/ 0rd. dì prot. Roma, lì 5 marzo 1945
OGGETTO: P artec ip azione dei reparti della R. Guard ia di Finanza alla campagna d i guerra per la lib e razione del Paese.

Risposta al foglio n. 5751 del 9 febbr aio tJ.S.
Lo S.M. dell'Esercito ha sinceramente apprezzato la vo lontà e gli intend imenti della R. Guardia di Finanza a partecipare- con una sua rappresentanza -all a campagna dì lib erazione del Paese: va lor i di s ingoli e tradizioni di non dimenticati eroismi avallano e legittimano la certezza che il Corpo saprebbe aggiu n gere, in questa occasione, nuovo fulgore alla corona de ll e sue gl orie e della sua s toria di gue rra.
Purtroppo- e in ciò è una eco di rammarico profondo- superiori imposizioni di limitazioni di forza, preordinato ordinamento costitutivo de i gruppi combattent i e lor o sta to di conseguito approntamento, non consentono oggi modifiche, sostituzion i, dilatazioni anche parziali.
I Gruppi- come è risaputo - sono pochi n è riescono a contenere le asp irazion i - che sono molte 1.' lodevoli- dei figli mig li ori di questo no s tro Es e rcito, risorto e ritemprato nella fatica della riscossa.
Questa stessa ri strett ezza numerica ha già provocato anzi, do lorose, non volontarie es clusioni di talune armi, specialit à e serviz i de ll ' Esercito medesimo. Ma l o spirito che muove a ll a lotta e cementa in armonica sintesi d i intenti le Forze Armate tutte, deve essere di conforto per g li assenti, arra ed auspicio di una futura loro partecipazione al combattimento.
Lo S.M., che conosce l'ard im e nt o, la capacit à e la fedeltà patria de ll e " fiamme gialle", sa con quanto r in crescimento debba pertanto rinunciare- al- meno per il momemo c finchè non sa ranno su p e rate le presen ti co ntin genzealla loro operante collaborazione.
Ed anche il Ministero della Gu e rra e lo Stato Maggi o r·e Generale - interpellati - hanno dovuto confermare, loro malgrado , la pratica impossibilità di apportare modifich e all'ordinamento in ateo.
Tu travia se, come è augurabile, le restrizioni attuali venissero a de ca d e re e nuova l infa dove sse alimentare le lìla di altri g ruppi di com battimento, l'appello e l'offe rta- nobilissimi- d e lla Guardia di Finanza sicu ra mente non sarebbero declinati.
IL CAPO DI S.M. DELL'ESERCITO
Mintstero Delle Finanze
Capo dc 11 'Ufficio Co ll ega mento della Guardia di Finanza dislo cata ne ll'Italia sette ntrional e r 151 di prot. Venezia, lì 28 aprile 1945
OGGETTO: Abolizione dei seg ni repubblicani.
Al COI\lA \DI DELLE ZO\E DELLA GUARDIA DI fiNA:\ZA GENOVA - VENEZIA - TRIESTE
Al C0,\1ANDI DELLE: LEGIONI DELLA GUARDIA DI FINANZA
CE. OVA - TORINO- MILANO - TRENTOuDl\E - TRIESTE - BOLOC"'A
AL COMA!\ DO CmlPAC. \lA COMA ·oo
DEL C0\1ANDO GE\'ER,\1 1:. DELLA GUARDIA Or FINANZA \11LANO e, per cono sç çnza:
AL CO\lANOO GENERALE DELLA R. GUARDIA 01 FINANZA RO\IA lL GENERALE Dl BRIGATA DELL'UF FICIO DI COl I.I:<;A MENTO (A. CerraLO)
In con5eguenza degli avvenimenti in corso che consentono la agognata ricongiunzion<' dci reparti già dislocati nell'ambito della cessata R.S.I. al rimanente del Corpo, s iano ripr istinate la Bandiera Sabauda e le stcllcttc al bavero. Siano aboliti il saluto romano, gli stemmi dcUa R.S.I. ed ogni altro segno repubbli cano.

Ministero Del Le Finanze
Capo de ll' Uffi c io CoiJegamento de lla Guardia di F inan za dislocata nell'Italia se ttentrional e

N. 1518 di prot. Venezia, lì 28 aprile 1945
Al CmtANDl DELLE ZONE DELLA CLARDIA DI F!NAl\ZA GENOVA - VENr;ZIA- TRIESTE
Al Cùr.IAND! DELLE !.EGLOXI DELLA GUARDIA DI CEC\0\'A- TORI O - TREl\TOUD!NF:- VEr-.EZIA - TRIESTE - BOLOC\A
AL C0\1ANDO COMPAGNIA COMANDO
DEL COo\IA \DO GENERALE DELLA GUARDI\ DJ FINA.\ZA \IILA O f' , per conoscenza:
AL GENERALE DELLA R GUI\RIJIA DI Fll'.ANZA ROr\lA
OGGETTO: Generale Arturo CE RRATO .
Trovo opportuno rendere noto a tutti i comand i in indirizzo che devonsi co n s id era re di nessun valore le promozioni co nfer itemi dal cessato governo della R. S.I. che, come è noto, dovetti accettare per ragioni di opportunirà c ndrint eresse escl u sivo del Corpo.
Di consegue n za il mio gra d o è quello c h e avevo alla data dcll'8 set t embre 1943 (gene ral e di brigata).
IL GENERALE DI BRIGATA
DANTE DELL' UFFI CIO DI COLLEGA.\JE'JTO (A. Cerrato)
C. L. N. A. l.
Corpo Volontari Della Libert
COMANDO 6ENERALE PROVVISORIO DELLA R. GUARDIA DI FINANZA "AlTA ITALIA,
FOGLIO D ' ORDINI SPECIALE
A tutti i Comandi del Corpo della R. Guardia di Finanza dell'Alta Italia.
Comunico a tutte le Fiamme Giolle dell'Alto ltolio la nota d'u!ficio n. 21887 in dota 9 - 4- 1945 che il Comandante Generole del Corpo, ole di Divisione g. s. G. B. OXILIA ho !atto pervenire do Romo a questo Comando:
« le noti z ie che le Guardie di Finen ze dell'Alta Italia fa parte del « Corpo dei Volonteri delle l iber tà è steta appresa con vivissima sode disfezi one e le presumere che la maggior parte degli eppartenenti c. el Corpo si è ben comportata durante il periodo dell'occupazione, « tento de ottenere empio riconoscimento da parte del C. l. N A l. c Nel prendere etto di quento sopra, questo Generale invie · c l'espressione del suo vivo compiacimento per il contegno serbeto c della messe degli Ufficiali , Sottufficieli e Finanzier i in un periodo c così tu r binoso pe r le vicende della Patr ia e del Corpo.

Milano, li 15 Maggio 1945.
IL COLONNELLO COMANDANTE ALFREDO MALGERt
VI" LEGIO NE TERRITORIALE DELLA R GUARDIA DI FINANZA DI TRiE STE " GIULIA"
RELAZIONE su lla si tu azione di Fiume dal l 5 apr il e al 3 maggio 1945.
DallS apri le in poi la situazione della ciuà di Fiume era diventata critica. pc \' ia dei continui a ll armi a e rei c degli allarm i dati dai tedeschi per distruggere le attrezzature portuali, nonch è le varie fabbriche indu s triali della città.
Tale situazione paralizzò in tutto l'attività di Fiume, anzi quasi tutta la popolazione era r·ifugiata giorno e notte nei ricov e ri antiaerei senza poternc u sc ire anche perchè i tedeschi per un certo tempo ne fecero divieto.
Il servizio esplicato dalla guardia di finanza in qu el tempo si riduceva alla vigilanza della Manifattura Tabacchi, della Banca d ' Italia, Officina Skull nonc h è alla sicurezza della Caserma "M acchi " .
Il giorno 2 1 aprile n e lle prime ore del matt ino i tedeschi fecero brillare innumerevoli mine su l porto, la città era tempestata di blocchi di pietra e pezzi di ferro che vo la vano da tutte le parti danneggiando diversi caseggiati, a questa infernale situazione si aggiungevano le cannonate che provenivano dalla parte di Sussak ad opera dell'Esercito Partigiano.
Malgrado la caot ica s itu azione, i finanzieri di Fiume, continuavano costantemente a prestare il loro se rviz io incuranti del pericolo che minaccia\' a tutta la zona.- Alla fabbr ica Tabacchi per esem pi o obiettivo studiato- dari!-Oiuti rapinatori i quali attendevano il momento buono per poterlo assalire , ma qui durante l'opera svolta dai finanzieri anche i tede sc hi ancora in gran numero a Fiume non riuscirono ad ottenere nuJla ne avv icinarsi a quello Stabilimento. così dicasi per l'Officina Skull Banca d 'Italia ccc.
Lo stesso giorno 21 il 35o Comando Militare Provinciale con sede a Fiume "Caserma Ma cc h i" lasc iò la città in precipito sa e disordinata ritirata. Non so per qual i ragioni.
In quel p eriodo il Tenente CAPOZZ/Sig. Giovanni tenne diverse conf<'renze - in citava il p ersonale a s t a r e compatto e svo lge r e il servizio secondo le s ue direttive.- Infatti tutti i militari della caserma Macchi un centinaio di uomini afficienti si attenevano al suo Comando.
Si sapeva all'incirca dallo s t esso Tenente CAPOZZI che Fiume sarebbe stata occupata dai partigiani- pur non di meno dato che buona parte dei finanzieri aveva in modo briUante collaborato a favore dei partigiani ( prima cinquesto periodo) inviando armi, munizioni, so ldi e vest iti per i partigiani e per i b ambini di essi. ll 2 magg io Fium e viveva già nell'ansia di esse re lib erata infatti nelle prime o r e d e ll a notte i t edesc hi s i prrparavano a lasciare la città questo s i deduceva dai fervidi pre parativi e d a l m ov im e nto d e ll e macchine. I Finan z ie ri di s tri- buiti nei vari posti d i sc J-vizio vigilarono per tutta la nouc per impedire che gli obiettivi sotto la nostra tutela fossero rispettati da chiunque. l ted esc hi lasciarono la città verso l'una di nott e d e l3 maggio. Tutti i finanzieri erano ai loro posti: Manifattura Tabacchi- Officina Skull- Punto Franco- Banca d ' Italia - Forno Militare e servizio di ordine pubb lico era tut elato dalla protezione dci finanzieri.


La Guardia di Finanza rimase al suo posto di sen izio per salvagua rdare quegli int eressi che sono il benessere e la vi ta di tutti i cittadini, infatti og ni stabilimento ufficio od altro sotto la tut e la dei finanzieri di Fiume rima se intattamanomessa da alcuno e rispcuata.
È bene ricordare che in quest i g iorni la popolazione di Fiume languiva nei rifugi privi di ogni assistenza , anche in questa d i fficile s itua zione i finanzieri m isero a disposizione la propria cuc in a che servì di g rande aiut o alla popolaz ione stessa po ichè s i permetteva a tutti di cucinare, riscaldare e confezionare le vivande. Di pitlla casa " Mate rnit à ed Infan zia" faceva conf ez ionare ad o p era dci nostri cuci n ieri la pappa dci poveri bimbi affamati cost r ett i anche lo ro alpenoso sacrificio del rifug io.
Questo atto più che umano , l'offerta più che spo ntanea dci\ iveri d ella Caserma Macchi, di proprietà dci commensali ai cittadini fiuman i più bi s ognosi diede modo in que i giorn i a ll a popo laz ione di espr im ere apertamente la commossa g ratitu d in e ve rso tutta la Guardia di Finan za.
Dopo il 2 1 aprile cessò il periodo più burr ascoso tanto è vero che il 35" Comando M ili tare r itornò infatti alla sede di Fiume cd i soldati sbandati s i riordinarono.
In questo periodo i finanzieri di Fiume si prodigarono nel modo m ig li o r e per es plica r e tutti i serv izi di vig il anza, t e n en d o così l'o rdine pubbli co d e ll a città e ostacolando i pr oge tti di malintenzionati pro nti a d a pprofittare c sacchegg iare fabbri c h e, negozi e case p ri vate.
T rascor i così parecchi g iorn i il nostro servi7io cont inu ava con apparente sod di s faz io n e da parte degli onest i citta dini, i quali si sentivano protetti essendo i finanzieri l' unico Corpo di P o lizi a es is t ente e attivo a Fium e.
Il g iorno l " maggio il tenente CAPOZZI tenne una delle s u e in n umerevo li riunioni e log ian d o la fattiva ope r a della Guardia di Fin a nza in quei crit i ci momenti e ri cordando la g l or iosa e fe d e le tradizione del Corpo delle Fiamme Giall e.
Alle prime ore del mattino squa dre di persone preparate ad approfittare durante la confusione s i portaron o nei luo g hi forse stab iliti ma trovarono ad ogni ingresso il finanzi e re d i servizio pronto come sempre a tutelare i beni c gli interessi dello Stato e del popolo.
GioiYa la popola z ione fiumana infatti tutelava ancora in qu e i momenti piìt critici e d angosciati e da molt e bocche s i sent ivano <:on so ddi sfazione qu es t e parole "ringraziamo le guardie di finanza che ci hanno salvato c guardato la durante il lungo tempo trascor..,o nei rifugi poichè ..,enza di loro chissà quali saccheggi c;i sarebbero verificati".

I partigiani entrarono in città nelle prim e ore del mattino c trovarono tutti i finanziNi alloro posto di se rvizio.
Ufficia li croa ti accompagnati dai membri del comitato di liberazion e di Fiume attraversando le vie della città ebbero a dire: i finanzieri rimangano ai loro post i essi s i sono comportati bene".
Disa rmarono in .. cce i carabinieri, la pubblica sicu rczza e g uardie muni cipali. l carabi n ieri si portarono dopo i fatti ra cco ntati indivisa alla loro caserma.
Dal di::.armo dell e su ddette forze a ciò che avvenne in seguito nei riguardi d e lla Guardia di Finanza trascor::.ero po c h e o r e poi c h è dopo wtta l'op era svo lta e la co llaborazione fatta a loro fayor e e a favore d e i cittadini di Fium e anc he i finanzieri venivano disarmati e tenuti a di s pos izione in Caserma Macchi. l croati assicura rono di la sc iar liberi i finanzieri fra poco re mpo trattandosi di sole formalità ma invece dalla caserma Macchi furono trasferiti in altre cascm1e c hiusi con se ntinella alla pona - s pogliati di ogni loro avere c t e nuti senza mangiare - considerati prigionieri.
I n que sta occasione l a pop o lazione d i Fiume fu veramente indignata r pN le stradr s i udiva qu es to mormorio "' poveri finanzieri dopo tutt o quello che hnnuo fatto " a questo f'a f'ecle le inte r m inabi li assemb lee di popo lo intorno alla caserma ove i finanzieri si trovavano ch iu s i recando <:ibo c sigarette ai nostri mili tari. l Finanzieri di Fiume hanno s ubito ogn i umi liazion e infatti ess i attraversavano la c ittà come d e i poveri mes s i alla berlina vestiti n e i modi pi tl svariati e sudici. obbligati a trasportare pietre e caricare sacchi od altro infine trattati nel modo più indegno e vergog n oso.
La popolazione di Fiume fremeva nel vedere questo stato di cose ingiuste e cerca\'a di aiutare i poveri fman.<:ieri affamati nel modo migliore c fino acchè i croati non permisero a nessuno più di avv icinarli.
Dopo alcun i gior·ni le Guardie di Finanza furono trasferite oltre Sussak c a Carlovaz.
Si può dire con tutta franchezza che i finanzieri di Fiume amati dalla intera popolazione hanno arrecato in ogni tempo in ogni circostanza c specie in questa solo del bene alla cittadinanza salvaguardando il h<' ne comune tutelando i loro diriui c collaborando fatti' a mente e sempre a danno degli occupatOri tedeschi e fascisti.
Ancora oggi Fiume testimonierebbe l'indignazione sentita per il trattamenro fatto ai nostri finanzieri.
Dci nostri militari uccisi ad opC'ra dci partigiani risulta: t. BUTTI Vito - F.t. DE ROSA Giuseppe.
Il primo preso i n località Braida nei pressi della Ca erma spogliato e ucciso a Castua - .Da voci sentite fra la popolazioue si seppe in seguito che la morte del su ddett o maresciallo avvcnn<' per erro r e ...
Il.J1aresciallo BUTTI Vito era genero di un capo d<'i partigiani di Maltuglie quindi con certezza anche lui come gli ahri finanzieri fervente co llab oratore al bene dci partigiani.
Il secondo Finan7icrc DE ROSA Giuseppe- ucciso a Sussak - mentre accompagnato dalla moglie si recan in quella località (non proibita all'accesso del pubblico) per portare un pò di caffè al PUTICNAN!Ià prigioniero e da lun go tempo ammalato fcbbricitanle.
Anche questO fatto inorridì la popolazione - contraria a questa forma crudele e malvagia -.
Fra tutti i finanzieri prigioneri non si sono avute piLr notizie dal g iorno 3 maggio ad oggi dei seguenti ufficiali e sott uffi ciali: Ten. Capozzi GiovanniSotgiu Francesco Pusceddu Angelo - Bm. Barone Vincenzo.
Molti militari di Fiume una ventina all'incirca sono stat i liberati dalla prigio ni a altri invece e in gran numero s i trovano ancora nei ca mpi di concentramento.

Un gruppo di militari del Nucleo P.T.I. è rimasto inrattO con la funzione di agenti finanziari alle dipendenze dell'Intendenza di Finanza Croata autorizzati a circolare e dispensati dall'obbl igo di leva i' i indetto. Agli :.te'i!-i militari non , ·iene co rri spostO alcuno st ip endio.
Pane de i componenti del suddetto Nucleo sono riusciti però ad all ontanarsi da Fiume.
Trieste, lì 2 luglio 1945.
Comitato Di Liberazione N Azio Nal E Alta Italia Commissariato Per Le Finanze
N. 2549 di prot. Mi lano, 7 settembre 1945
AL GENERALE DELLA R.G. F'l ' ANZA ROMA
OGGETT O: Situazione dei militari appartenenti alla R. Guardia di Finanza nella Venezia Giulia.
L'Ufficio Regiona le Alleato di Finanza della Lombardia con foglio 7.6.1945, pervenuto a questo Commissariato in data 3 corrente, ha restituito l'unita nota 2.6. 1945, n. 182, dichiarando di 110n essere competente a decidere.
C iò posto, nel trasmettere la menz ionata nota n. 182, perchè codestO Comando Ge n eral e faccia gl i opportuni passi presso le competenti autorità per la tutela degl i interessi dci militar i appartenenti alla R . Guardia d i Finanza dis locati nella Venezia G i ulia, si fa presente che dopo la compilaz ione della gi à citata lettera n. 182 questo Commi ssariato non è venuto in pos esso di ul t eriori notizie concernent i la situaz io n e dci m i litar i italiani i n detta regione.

l\{. 182 di prot.
Commissariato Per Le Fina
lL COMMTSSARTO
Milano, 2 giugno 1945 li Te n. Col. della R. Guardia di Finanza G!UJlMfO Corradino, dcJia Legione' di Tri este, trovata la possibilità di uscire dalla Venezia Giu lia, si è- presentato al Comando Generale provvisorio R. Guardia di Finanza di cd ha fornito le seguenti notizie sulla s itu az ion e' dei militari del Corpo a Trieste. p omer iggio del 2 m agg io ( p oco prima d ell'emrata in Trieste degli anglo-americani) r epart i jugosht\ i che si erano affia n car i a i reparti della R. Guardia di Fin a n za nell 'azion e co ntro i tedeschi, disarmarono e ca ttur arono i finan z ie ri s te ss i s po g liando} i d eg li indumenti e degli averi, asportando il m a t eriale dalle casernw c he infin e occ upavan o.
OCC ETTO: Situazione' della R.. Guardia di Finanza a Trieste.
Il Comitato di Liberazione razionale operante nella c it tà di Trieste aveva concretato con le forze di polizia locali un piano d'azione allo scopo di coordinare la lotta insurrezionale ed assicurare l'ordine pubblico, al momemo della cacciata dci tedeschi dalla ciuà.
I l Ten. Col. dei R. Carabinieri (incaricato di ricostituire i repani dei Carab ini e ri con g li clement i sfuggit i alla cattura al momento dello sciog lim ento dell'Arma disposto dai dO\ eva a"o;,umerc la dirrzion<' di tutti i sC'rvizi d'ordinr pubblico.
La R. Guardia di Finanza dow' a concorrere ai d'ordine con trr compagnie di formazione per contro ll are due settori della città (dci cinque in cui era stata suddivisa) e per presidiare istituti e stabilimenti di pubblico interC'c.,se.
112 7 ap ril e il Comitato di Liberazione Naziona le diramò g li ordi ni insurrezionali ed i militari della R. Guardia di Finanza affluirono regolarnwnte ai centri di raccolta prestabiliti.
1129 aprile \' Cnnero iniziate le operazioni di liberazione della città. sotto la direzione del C.L.N.

La ce ntrai<' dci telefon i, la stazio n e radi o, la s tazi o ne ferrovi aria. la ce ntrale e lettrica, il p orto di Trieste (' d altri pubblici impianti caddero sono il controllo del Comitato, d opo la parziale ca ttura c l'allontanamento delle truppe germaniche che li pres idiavano.
Il g rosso d e ll e trupp e te de sche s i asserragliò nel cas t e llo di S. Giu sro per con..,cg n a r e le arm i agl i anglo-americani.
Verso la mezzanotte d e l gio rno 30 aprile, la Questu ra ( do ve già s i era inse diat o un nuovo Ques tore nominato dal C. L.N .) diramò la notizia che alle 5,30 del 1" magg io gl i Alleati sa rebb e ro e ntrati a Trieste da Ba r co la.
Il ma ttin o del) " maggio, la c itt à vi\ c\ a ore di ansia c di attesa, qu.tndo impr o\ visame nte co min ciarono a p ene trare in città formazioni partigiane' c rego la ri dell'eserc it o jugo s lavo, le quali, n e l co r so d e lle operazioui, disarmarono c ca tturar o no i componenti del C.L.N. prendendo poi g radualment e possesso degli uffici pubblici. p olit ici. militari ed amministrati\ i drlla cit tà.
Le forze asserragliate nel cast<.>llo di S. resistettero ag li e so lo n r l pomeriggio del2 ma gg io s i arrese ro alle truppe nco-z<.>landcsi so ppra vvenu t e.
Una parte d eg li uomini r iu scì a sfuggire t'd è tuttora nascosta in città. mentre una forte aliquota (c irca 200 uomini e 6 ufficiali) venne impri gionnta c ridotta in camp i di co ncentram e nto.

Il co mand an t e di le g io n e della R. Guardia d i Finanza cercò di int erve nire presso il Comando militare jugosla\ o. il quale fece s i d e ll e promesse ma in effetti finì col fare s pos tare i pr ig io nieri in loc a lità l onta na da Trieste, tanto che ora s i teme per la loro infelice so rte.
So pragg iunto a Tri es t e un ra ppre sentante jugoslavo del delle Finan.tc. lo Coman d ante di l eg ionr a la situ.tzione d e ll a R. Guardia cl i Finanza ricevendo anch e da detto funzionario di lib e ra ;,:: ionc, mentrr in effetti a ltri militari n e l frattempo vennero catturati.
Se mbra che gli j u gos la vi non desiderino la presenza di militari italiani nella n è conse ntano che rc;si se ne a ll on tanin o.
Pare, altresì, c he molte persone (civili e militari) ottenuto il perm esso di uscire d a Trieste siano state fermate a M o nfalcone, depredate degli oggetti personali c poscia internate.
Dal comp lesso d e ll a s ituazione sembra che g li jugoslavi facciano una vera caccia ai militari italiani le cui famigl ie, prive di m ezz i di sosten t a m ento, vivono in angosc ia c sotto l'incubo della fame.
Quanto sop ra s i porta a conoscenza di codesto Comando con preghiera di c am inare la possibilità di provocare l'intervento Alleato in soccorso dei mi litari <.Iella R. Guardia di Finanz a dislocati nella Venezia Giul ia e d elle lo ro famiglie.
IL COMMISSARIO (Dr. Alfredo Pizzom)