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LA SECONDA OFFENSIVA DEL POTIOREK

LE P~L\~E BATTU T E DELLA EATTAGLIA SULLA DRINA E LA CONTRO-

MANOVRA SERBA (r). - Il 7 settembre si accendeva la battaglia sulla Drina.

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Il passaggio della Drina si presentava ora alle Armate dei Bal·· cani in condizioni ben diverse che non ne ll 'agosto. Cinque divisioni nemiche erano schierate fra la Mac va e Zvornik; id!ue costi tuivano rise rva dell a II A. dietro l'ala destra.

N è i Serbi avevano perduto il loro tempo nell'attesa; trincerati e saldamente rafforzati presentavano a ll'attacco un a fronte soUda e ben guarnita; lo schicratnento era però ,privo di profonidfità.

Debole la sin is tr:a, mancau:itc di appoggi na turali. Le tre divisi oni ,della III A. tutte in linea fra Lj esnica e Zvornik; nessuna rrserv:t in mano al comandante . D i fronte alla cmfluenza della Drinj aca un solo reggimento; -yerso Ljubovija e R ogac ica unità di secondo e d i terzo bando. L'esperienza dell'agosto non aveva servito a far vaiutnrc come meritava quella direzione.

Più forte la destra guardat a da ll a II A .. Ostacolo oon indiffero nte per il nemico la Sava e buon appoggio d'ala per l'armata; sulla fronte la piana paludosa d ella M acva, vera zona d'isolamento dove i forti lavori ccxnp.iuti lungo gli argin i facilitavano la idlifesa.

Un gruppo di tre battaglioni con due batterie vigilava l a Sava; ma la pro.5simità dell a riserva - Div. Tim. II in piena efficienza e Div . Tim . I in riordinamento nella zona di Li-polist - dav a al generale Stepanovic una ce rta tranquillità andhe contro serie minacce d a nord .

(1)' Scliizzi n. 6 e 7.

La sa A. austro-ungarica fallì ancora u na volta quasi completamente al suo scopo. Del XIII Corpo .pochj battaglioni della 36" Div . riuscirono a essere traghettati sulla ,cllestra del fiume, ma per essern e ben presto ricacciati da contrattacchi serbi. L'VIU Cor,po superò Drina e Sava a cavallo della confluenza dei due fiumi . Sorprese in prim o tempo la Div. Mor. I; presto riavutasi, questa contrattaccò ributtand o in gran iparte le truppe austriache al di là e restrmgenic.ib in picco lo spazio un nucleo della 21 n. Div. Sch.; il mattino del 9 però anche questa dovette ripiegare ad occidente :cllella Drina.

Un tentativo di passaggio della Sava ad oyest di Mitrovica ,da parte della 104a brig. 1st. fallì; proyocÒ lo schieramento di fronte a Mitrovica dei pochi battaglioni ancora impiegabili della Div. Tim. I.

Della 6a A. il XV Corpo si limitò a dimootraziani a valle di Zvornik; il XVI passò invece la Drina col grosso in corrispondenza della Drinjaca. e per le alture del Boranja Pl. e dello Jagddlnja puntò su Krupanj, mentre un altro forte nucleo, si dirigeva per Ljub ovija a Pecka. ·

La minaccia portata con forze considerevoli sull'ala sinistra ,preoccupò subito il Putnik; nove battaglioni ed una batteria furono tolti a l Corpo di Uzice, paralizzandbne l'offensiva, ed avviati a Zaulaka; formazioni di riserva in costituzione a Krusevac furono assegnate alla III A.; la d.iv. Dan. II, ,appena arrivata ad Obrenovac, fu lo stesso giorno 9 imbarcata in ferrovia per Valjcv o donde ,dloveva poi raggiungere Krupanj.

Era coi 1segnata la fine anch e dell'offensiva della I A. a nord della Sava.

La manovra serba per le ali si era liquefatta.

Nei giorni successivi, mentre il XVI si batteva per superare b te-nace resistenza serba sulla strndia di Kmpanj, il XV passava la Dr ina a Kovilijaca e riusciva ad affermarsi sul Gucevo PI. La testa d1 ponte della 6" A. si allargò e si approfondì; verso il 15 settembre : le truppe del P oti orek coronavano d'a Kovilijaca a Ljubovija le alture di Gucevo, Boranj ~, Sokol:ska Planina.

Altre truppe a. u. ,avevano <liovuto ·però essere prelevate dalla

Bosnia e dall'Erzçgovina per rinforzare la 6" A .. I Montenegri1ni ed i Serbi del Corpo di Uzice non avevano dinnanzi a loro dhe un vel o di scarsa consistenza.

L a III A. serba, pur yalorosarnoote combattendo, aveva ,dovuto indietreggjare e si manteneva a stento sui margjni delle alture.

La minaccia su .Valjevo, dove si era stabHito il C. S. serbo per essere vicino alla zona più importante del caro po :d[ battaglia, era gravissima. Aipparve tale al Putnik la sera dell ' n settembre, tant o che l'offeu:isiva della I A. fu senz'altro sospesa; un'altra divisione, la Dan. I le fu tolta per essere avviata a Pecka. La Div. Sum. I e la Div. Cav. gradualmente arretravano sino a ripassare la Sava.

Contemporaneamente, poichè la fronte :diella II A. era rimasta tranquilla dopo i combattimenti del 9 settembre, fu ordinato che la Div. Mista per Tekeris si dirigesse a Zau l aka.

Un distaccamento di truppe di 1° bando, del Corpo di Uzice, fu avviato a Ljubovija in sostituzione di quelle di 2 ° e 3° bando che avevano dato poco buona prova.

Il C . S. serbo riteneva evjdentementc <J.i aver messo fuori caus a il nemico per maggior ·tempo con la vittoria dell'agosto sul Cer. Fu sorpreso dalla sollecita ripresa che lo trovò con ·uno schieramento lineare, senza alcuna riserva alla mano ed irnpegina t o in una offensiva parziale. Truppe sottratte da vari punti della fronte dovettero accorrere <love il pericolo era pitt grave, Vedremo che anche qui, come su quasi tutti gli altri scacchieri di guerra, esse, non ostan te i più fieri propositi controffensivi, servono più dhe altro a turare le falle od a prolungare l'ala; tutt'al più ad azioni controffensive locali, giacchè non si riesce mai a cost,ituire una m assa mentre il pericolo preme e si vuole co ns ervare ad ogni costo e dovunque il terreno.

I movimenti ordinati <lial Putnik furono compiuti con grande sollecitudine.

Il Gruppo Krauss non riuscì a ritardare la ritirata della I A. serba, che fu tutta a sudi della Sava fra il 12 ed il 13 settembre . L a Div. Mlsta si sottrasse seuiza molestie dalla Drina, dove b Tim. II ne occupò il posto.

Nè il Potìorek seppe, o potè,, <l'arc all'operazione impulso talmente dinamico <lia trarre ra,pid~ente profitto della crisi della III A. serba, seria specialmente l'.n ed' H 12 settembre. L'attacco non era organizzato in modo <l'a proseguire ,senza interruzione; la resistenza del nemico ed il duro terreno fiaccarono presto le truppe dell'armata che il giorno II dovettero sostare.

Così la Div. Dan. II potè il 13 schierarsi a sbarramento della strada Zaulaka-Krupano e la III A. ebbe un momento di respiro, mentre la 6" a. u., oltre aidl incontrare sempre maggiori difficoltà s ul suo cammino, cominciava ad essere molestata alle spalle da bande di comitagi e da elementi avanzati del Corpo di Uzicc e de i Montenegrini, cui non era sfuggita la nuova sottrazione di forze fatta dal Po tiorek ai presidi della Bosnia.

Ma il comandante delle forze balcaniche non se ne curò, deciso a far concorrere tutte le forze contro la massa principale dell'esercito se rbo, il cui abbattimento avrebbe automaticamente ristabilito la situazione in Bosnia.

Furono riprese il 13 le operazioni della 5• A. a nord cli Ljesnica, mentre il Krauss avrebbe dovuto attaccare sulla Sava, così da vincolare i Serbi sui due fiumi oo eyitare ulteriori spostamenti.

Le due operaziani, il cui maggiore rendimento sarebbe nato <l'alla contemporaneità, furono invece sfasate, mentre la 6.. A. continuava nel tentativo di aprirsi il varco oltre Krupanlj.

Il generale Frank .riuscì a superare la Drina con la destra del X III Cor;po (42a Di v.) e con la sinistra dell'VI II (21" Div. Sch.).

L'attacco yiolento e .penetrante della 42a Div. richiamò sul fiwne verso Koviljaca la D iv . Mista, già in marcia su Zaulaka; quello della 21.. Sch. indusse il Putnik aid assegnare senz'altro alla II A. la Div. Sum. I e la Div. Cav,; quest'ultima per yig.ilare e coprire la Sava.

Un tale farraginoso movimento di divisioni e di distaccamenti, che rendeva disagevole al C. S. serbo il governo stesso della battaglia, richiese un ordinamento delle armate ed un chiarimento dei rispettivi compiti (r).

La I A. -.. divisioni Dan. I e II, Mista e distaccamento di Ljubovija - si rjcostituì a P ecka per agire controffensivaroente sul fianco e sulle retrovie .del neroìco ID.elle direzioni di Krupanj, Zaulaka, e · proteggere jn pari tempo la linea Pecka-Valjevo.

L a III A. - divisioni Drin. I e II , M or. II - <lbveva resistere sulle alture di Boranja PL e Gucevo; passare al momento opportuno alla controffensiva. Avrebb e dovuto cedere appena possibile alla I A. la Div. Mista che aveva impiegato il r3 sulla Drina; nel fatto ciò non avvenne mai più.

La II A. - divisioni Tim. I e 11, Mor. I, Suro. I, Cav. - dife_ndere la Orina fra Ljesnica e la confluenza con la Sava; vigilare ]e provenienze da nord; aiutare, ove necessario, la III A.

Qualora l a pressione del nemico avesse costretto a ripiegare era previsto lo schieramento delle tre armate sulla linea Slatiina-ZaulakaOsecina.

L'esercito serbo aveya cool aYUto tempo e modo, pur mentre H nemico premeva, di riordinarsi edJ assumere un nuovo schieramento più forte ad ambedue le ali : a si.n.istra per la presenza della I A. con compito controffensivo; a ,d·estra 1per le riserve della II le cui forze erano esuberanti alla :difesa sulla Orina e potevano provvedere a fronteggiare attacchi austro-ungarici dalla Sava.

Anche ora però ·il C. S. serbo non aveva più nessuna unità a disposizione con cui provvedere agli incerti <lella battaglia, ancora all'inizio dello .sviluppo.

Del pari senza riserve era il Potiorek e non in grado di alimentare, come sarebbe stato necessario, il promettente attacco della 6a A . Egli, pure aventlo un limpido concetto offensivo, la manovra per le ali, ha schierato uniformemente le armate da Sabac a Ljubovija ed ha premuto uruformemente ovunque, meno sulla Sava dove il Krauss tarda molto a mettersi in moto. Nè d'opo il primo insuccesso <lt.lla 5"' A. ·ed il successo della 6"' manovra come la situazione sugge- r irebbe. La s"' A . resta alcuni giorni del tutto inoperosa in attesa che maturi l'azione della 6" salvo a riteo.tare poi il passaggio della Drina là dove era già fallito ed ancora senza ottenere grandi risultati. Vi è un concetto di manoyra strategica, clhe però si traduce rigidamente nel campo tattico, dove una maggiore elasticit.à ne avrebbe favorito il successo.

I Serbi manovrano :più audacemoote e più spigliatamente senza riguardo a piani preconcetti nè a :vincoli organici; gli Austro-ungarici seguono una falsa riga che yieta loro di cogliere la fortuna delle fugaci occasioni.

LA PRESSIONE AUSTRO-UNGARICA SULLE ALI DELL 1 ESERCITO SERBO.La situazione a metà settembre è favorevole alle armate dei Balcani; non ostante qualche molestia in Bosnia.

La 6" A. dalle alture di Gucevo, Boranja e Sokolska Pl. ha la possibilità di puntare nella valle dello Jadar e costituisce il maggiore pericolo per i Serbi.

La 5a ha da due giorni un piede sulla destra della Drina; è in buone condizioni; potrà procedere sul Cer ed attraverso la Macva in accordo col Coripo Krauss . Questo, liberata ormai la Sirmia dai Serbi della I A. ed organizzatosi, può intraprendere le operaziooi contro la <Jestra dello schieramento avversario. Dovrebbe puntare in direzione di Valjevo dove non si sa che cosa incontrerà; le notizie .in ,possesso del comando delle truppe balcaniche lasciano supporre che cospicue forze :serbe siano addensate a sud ig'i Sabac.

La ripresa attività in Bosnia, dove negli ultimi giorni le bande di cetnici sono state più penetranti ed il Corpo dii Uzice ha fatto capolino oltre Drina, desta qualdhe allarme .nelle retrovie della 6a A.; il Potiorek cerca di parare con le truppe in posto e prosegue nell'attuazione del suo piano. Egli spera molto nell'operazione del Krauss che, contemporaneamente al rincrudirsi dell'attacco fra Ljesnica e la Sava, faciliterà l'ava!.llzata della 6a A., che è stata arrestata dai contrattacchi accanitamente condotti dalla Div. Da;.:i. II, mentre la Dan. I, arrivata a Pecka la sera del 15 settembre, ha migliorato notevolmente la situazione della sinistra serba, riducendo il pericolo da Ljubovija.

La 5& A. fa scarsi ,progressi; la croata 42• Div. respinge il 15 un furioso contrattacco della Divi Drin. II, la quale è anzi costretta a tornare ·sui suoi passi con grande celerità (1). Non riesce però ad al!argare la testa di ponte, di fronte all'intervento .della Div. Mista. Léb vivacità del combattimento ed il disordine nelle file della Drin. II ri- .. chiamano verso Tekeris anche la Div. S1JtD.. I.

La 21 .. Div. Sch . si mantiene nell'ansa della Sava a nor.cl di CrnaBara ma non avania; il comandante dell'VIII Co11po fa spostare verso nord anche la 9" D iv., la quale non era riuscita a superare la Dri na, perchè tragga profitto della piccola testa di ponte costituita <lialla 21' Sclh. ed insieme con essa tenti di sboccarne. Vi giunge la sera <l'e! 16; la testa di ponte si allarga ma non si approfondisce.

Il Corpo misto del Kranss si accinge a passare la Sava; non brilla, nei preparativi, ,per soverchia celerità.

Le forze serbe, pressochè raddoppiate d'i fronte alla 6· A., finirono per opporre un ostacolo assai duro alla marcia a. u . su Jarebice e Zaulaka; quasi insuperabile senza ooa rpiù profonda penetrazione della saA. e ,prima che l'azione del Corpo Krauss si ripercuotesse sullo schieramento delle armate del Putnik.

Il Potiorek interruppe allora la lott a del XV e del XVI Corpo, molto stanchi e già alquanto logori. ,Avrebbe -così potuto, durante la sosta, occuparsi di quanto stava succedendo nella Bosnia orientale; mentre la 5a A. avrebbe ultimato lo spostamento a nord' anche dìella 36' D iv ., cui non era stato possibile passare la Drina a Ljesnica, portandola a tergo dell'VIII Corpo che non riusciva a sboccare ·dalla testa di ponte di Crna-Bara.

Il Corpo misto .diel fml. Kr auss (1 e 29.. div.) forte di 33 btg., II sq ., 16 btr., fu affiancato •da una brigata ddla 21 .. Div . Sch., per

(I) Dice la R. A. che la Drin. II fu costretta « a sottrarsi i.o buona, parte in fuga disordinata». La R. S. narra che « durante la notte dail 14 al 15 il 2° .reggimento sopranumero ha abbandonato la linea ...senza akun grave m0>tivo. Il comandante del reggimento temendo di essere circondato ha ordinato la ritirata 11. ' manovrare da Mitrovica sulla destra della Div. Mor. I la quale, ben trincerata sugli argini <lella Macva, aveva sinora tenuto iu scacco l'intero VIII Corpo.

Il Corpo misto del Krauss superò finalmente la Sava, senza gravi difficoltà, tra il 15 ed il 17 settembre; nell'ansa di Jar ak.

La difesa del fiume ad ovest di questa località era affidata alla Div. Cav. ed a pochi battaglioni di fanteria; scarsa era l'artiglieria. Rinforzi erano in viaggio: un reggìmento di fanteria di nuova formazione (1) ed alcunj battaglioni cli riserva insieme con artiglierie da posizione, furono avviati a Sabac dal C. S. serbo per rinforzare l'ala destra della II A. la quale aveva :però ancora in riserva l'aliquota della Div. Tim. I già riordinata.

Questa somma di forze apparve a l Putnik, dhe sino àal 15 aveva avuto notizie delle in tenzioni del Corpo Krauss, sufficiente per parare al nuovo pericolo. Egli invece giudicava tutt~ra grave la situazione della III A., ed era particolarmente preoccupato, il 15, degli attacchi del XV e del XIII Corpo e dell'incidente capitato alla Div. Drin. II, tanto cihe ordinava alla Div. Sum, I, di accorrere da Tekeris sulla siinistra della II A., per eliminare ogni minacc ia da Koviljaca e per sostenere t,rna eventuale ritirata della Div. Drio. II (ord. 3125 op. del 16 settembre).

Il passaggio della Sava fu completato dal Krauss molto rapidamepte, non ostante la tetnace resistenza della Div. CaY ., rimasta pressochè sola a contrastarlo, poichè i battaglioni serbi di terzo bando si erano dispersi al primo urto. Nm valsero a rallentarlo elementi della Div . Tim. I rapidamente accorsi di fronte ad Jarak.

Il mattino del 17 settembre la 29"' Div. e la brig. della 21 • Sch., dopo una fiera lotta con la Div. Cav. serba, ampliavano notevolmente la testa di ponte fra Mitrovica e Sabac; senza però impadronirsi di quest'ultima località nè riuscire sulla destra a collegarsi con l'VIII Corpo.

Il comandante ,della II A. serba fu molto preoccupato dell'operazione del Corpo misto.

(t) Des.cinato a ricostituire nella. Div. Tim. I il 13•, distrutto il 6 settembre.

L a sera del 17 il generale Stepanovic telegrafava al C. S. : « Il nemico ha inizialo l' azione sul mio fronte orientale da Jarak a Sabac. Finora non si può prevedere l'intensità e la forza dell'azione; ma qualora essa fosse sviluppata seriamente la mia posizione diverrebbe assai di{ficilc non aycndo forze sufficienti per poter combattere con successo su ambedue le fronti, Soo.o quindi del parere dbe, qualora non mi si possano mandare rinforzi, mi si inviino truppe qualsiasi per guarnire la posizione presso Slatina e per agevolare, in caso di obbligato ripiegamento, la radunata della mia armata sulla limea K occvac-Bela rc ka-S kitina >> (1).

Non era però nelle intenzioni del Putnik di ripiegare, sia pure con una fra zione, di fronte al nuovo at tacco. Il 17 l a buana piega presa a sud dal contrattacco della I A. e la promettente resistenza della III lo indussero a distogliere la Div. Sum. I da l ccxupito g ià effidatole, di inserirsi fra II e III A ., avviandola invece nella zona di Sabac .

C osi i l gonera le Steipanovic rinunziò momentaneamente all'idea di ripiegamento ed organizzò per il 19 agosto un contrattacco contro il Corpo K rauss; con le divisioni Tim . I, Surn. I e la Div. Cav.

Il contrattacco non riuscì a ricacciare il Corpo misto a nord de lla S ava; ne fermò però nettamente e per loogo tempo l'avanzata.

Fu costitui to, con truppe del Banato, un nuovo gruppo (2) comandato dal fml. Lii tgcndorf, posto come il Krauss ogli ordini del comandante della 5a A., il quale tontò ap rirsi l a strada da Sabac per facilitare l'opera del Corpo misto; ma l'operazione non potè essere condotta a termine perc hè una nuova i ncursione serba del distaccamento di Belgrado su Semlino richiese l'invio di truppe in questa località.

L a lotta languì su lla Sava e sulla bassa Drina e finì per stabili zza rsi ai limi ti dell e teste di ponte della 5 .. A. e de l Corpo misto del Kr auss .

(1) Comunica7Jooe n. 1317 op. d ella sera del 17 settembre.

(2) Constava di 13 btg. ed II btr. Erano dmast i a guardia della S::tva 5 btg.; altri cinque sul D anubio. Era100 tutti battaglioni di m::ircia o di landsturm.

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