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Il Sacrario 111ilitare
grandi vetrate sem icircolari istoriate con artistici motivi ispirati ai trofei delle armi e del reparti che presero parte alle battaglie del Piave Sopra le navate si legge, a grandi caratteri , una delle frasi più celebri della Grande Guerra: "Il Piave mormorò non passa lo straniero". Al centro del porticato si trova la cappella decorata da un artistico mosaico, "L'Apoteos i", e da due pregevoli bronzi raffiguranti "Angeli in Preghiera " su disegni di Giovanni Spadea. Ai lati delle facciate sono collocati i quattro bassori lievi in marmo provenienti dal monumento celebrativo della vittoria del Piave raffiguranti: "L'entrata dell 'Italia in guerra" (24 maggio 1915) ; "La barbari e nemica su l suolo della patria " (24 ottobre 1917) ; "Di qui non si passa " {15 giugno 1918); "Trionfo delle arm i italiane· (3 novembre 1918) .
Il monumento era stato eretto nel 1921 su disegno di Ciro Marchetti. Il sacrario, costruito nel 1935, era stato strutturato ad esedra per abbracciare il preesistente monumento ag li eroi del Piave il quale venne , invece, rimosso nel 1939. Nel Sacra ri o di Fagarè riposano i resti di oltre 10.000 soldati caduti nelle dure battag li e del Piave (1917 - 18) proven ienti da 80 cimiteri di guerra del basso Piave Le sa lme identificate sono sistemate nelle 8 navate poste ai lati della cappella con loculi individuali disposti su 13 righe e sigillati con lapidi di marmo che recano il nome del caduto Nelle due navate dei corpi latera li oltre ai caduti noti disposti su 8 file sono raccolti in grandi urne coll ettive i resti dei caduti rimasti ignoti Nelle pareti di fondo sono collocate le tombe delle medaglie d'oro, il Tenente Colonnello Ernesto Paselli ed il Maggiore Francesco Mignone, e sono ricordati altri cinque decorati di medaglia d'oro le cui salme non sono state riconosciute e riposano tra gli ignoti.
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