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Zona monumentale di guerra del monte Ortigara

Tempio sacro degli Alpini, l'Ortigara è luogo di battaglia tra i più conosciuti e di maggiore intere sse storico dell' Altopiano dei Sette Comuni. È tristemente noto per la multi dutidine di soldati alpini caduti durante l'aspra battaglia del giugno 1917. Lo scontro vide impegnata la 6" Armata italiana che attaccò il settore difeso dalla 11• Armata austro-u ngarica, su un fronte esteso per un a decina di ch ilometri a quote tra i 1.700 e i 2.100 metri, su un terreno spoglio, severo, senza fonti d'acqua. Nonostante le imponenti risorse messe in atto per l' approvingionamento idrico delle truppe e i lavori di sistemazione stradale per il loro affl usso e il massiccio impiego di uomini nel corso del combattimento , l'offensiva si in franse sulle potenti posizioni austro-ungariche. Mentre sul fronte giulio-carsico si svi luppavano le offensive intese a scardinare la via per Trieste, sugli altipiani, nel giugno 1917, venne ri petuta l'azione, non riuscita nella controffensiva del giugno-luglio 1916, tendente a consolidare le nostre difese portando la prima linea sul margine nord dell 'altipiano e sul costo ne del Portule. L'attacco venne condotto con due corpi d'annata il XX a nord con 35 battaglioni (dei quali 20 alpini) in corri spondenza di Monte Ortigara e di Monte Forno e il XXII composto da 24 battaglioni con settore assegnato a sud tra il Monte Zebio e il Monte Mosciagh. Si trattava di scacciare gli austro-ungarici da posizioni naturalmente molto forti, rese ancor più resistenti da grandiosi lavori in roccia , protetti da più fasce di reticolati. La battag lia iniziò il 10 giugno con un'energica azione di artiglieria, ostacolata però dalla nebbia. Gli alpini della 52° Divisione si impa dron irono , con grandi sacrifici, del Passo dell'Agnella e della quota 2.101. A sud invece l'attacco non riusci per la strenua resistenza awersaria, favorita dalle formidabili difese. La 52 8 Divisione, dopo asprissima lotta, il 19 giugno riusciva ad impad ronirsi della vetta dell'Ortigara a quota 2 105 Il nemico reagì con estremo vigore contrattaccando con truppe fresche appoggiate da una formidabi le massa di fuoco ed il 25 giugno, malgrado il disperato valore degli alpini e dei fanti della Brigata "Regina", riusci a riconquistare la vetta , costringendoci a tornare sulle posizioni di partenza. Le perd ite per gli italiani furono ingentissime e, a tutt'ogg i, molte sono le stime a quanto esse effettivamente ammontino, secondo alcun i rapporti redatti subito dopo la battaglia sono tra morti, feriti e dispersi di circa 25.000 uomini, mentre quelle austro-ungariche furono di circa 8.800 uomini. Con la legge n. 534 del 27 giugno 1967 la zona storicamente più importante dell'Ortigara è stata riconosciuta ' monumentale' a ' consacrazione nei secoli della gratitudine della Patria verso i figli che per la sua grandezza vi combatterono epiche lotte nella guerra di redenzione 1915-1918' La zona monumentale racchiude l'area dove più aspra e sanguinosa è divampata la battagl ia Secondo i rapporti austroungarici la maggior parte delle perdite italiane, circa i due terzi , si ebbero su una ristretta manciata di chilomentri ed in gran parte subite dalla 52" Divisione composta dai repart i alpini. La strada di accesso alla zona monumenatale è la rotabile per la Valle di Campomulo che da Gallio conduce al Piazzale Lozze. Nella zona sono ancora visibili i trinceramenti, i camminamenti , le caverne, le ridotte e gli osservatori, ricavati nell a roccia calcarea dagli opposti contendenti che con tanto eroismo e tenacia si sacrificarono per l'assolvimento del loro dovere . Dall'asprezza del terreno brullo e rotto , dall'entità dei lavori di fortificazione che ancora si possono vedere nelle linee occupate dagli austroungarici e tenendo presente che le trincee avanzate erano precedute da robuste e profonde fasce di reticolati battuti dall'inesorabile tiro delle mitragli atrici incavernate e pressochè indistruttibili, ci si può rendere conto dell'ero ica abnegazione di questi soldati e dell e enormi perd ite subite per conquistare e mantenere la cima dell'Ortigara. A quota 2.105 della cima, sin dal settembre del 1920, è stata eretta dall'Associazione Nazionale Alpini una colonna monumentale alla memoria dei compagni caduti "Per non dimenticare". Sulla vicina quota 2.101 combattenti austro-ungarici hanno posto un cippo in memori a dei numerosi caduti di quelle tragiche giornate. Sulla cima del Monte Lazze, su un 'alta colonna di granito è stata collocata una statua della Madonna rivolta al monte Ortigara, quasi a bened ire i figli caduti in quell'aspro terreno di lotta Lì vicino è stata edificata una caratteri stica chiesetta alpina con adiacente un piccolo sacello che viene utilizzato da chi ne percorre i sentieri. È un piccolo ossario atto ad accogliere momentaneamente i resti ossei che ancora affiorano tra le pietre del monte. La valorizzazione della zona monumenatale è stata ottenuta nel tempo con lavori di rafforzamento di alcune opere di fortificazione come trincee , camminamenti , gallerie, ricoveri , postazion i per cannon i e per mitragliatrici, osservatori, molte contraddistinte con tabelle illustrative.

Mounc Ortigara is a reknown World War I banleficld, remembered fo r the great number of Alpioes falleo duriog the battle fought there in June 1917. The banle for thc con tro! ofOrtigara was hard , and to this day there is no officiai victim coun t, only cstccms, tbat piace the number ofltalian fallcn soldier around 25 000, and the Austro-1-lungarian around 8 800. 1n 1967 Ort igara was recogoized as a war memoria! "as a symbol of Fatherlaod's gratitude, for thosc who fought for its gre.atness in the redemption war of 1915- 1918".

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The origina i trenches and fortifications are stil! visible, while a column was placcd on tbe mountaintop in 1920 by the Na tiona l Alpine Organizatioo "To remember" and to honor the sacrifice of iheir comradcs A memoria I stooe was e rected nearby by Austro - Huogarian soldiers. A small chapcl with an ossuary was built to house thc rcmains that stil! are recovered occasiona lly.

36032 Gallio (VI)

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