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Zona monumentale di guerra del Sabotino
Il Sabotino è tra le prime quattro zone monumen ta li istituita dal Governo Italiano I suoi confini sono stati indi viduati nel regio decreto del 1922 e coincidono con la sommità del monte a partire dalla curva di livello dei 520 metri, dal Sasso Spaccato ad ovest, ai ruderi della chiesa di San Va lentino eslusi a est.
Il Sabotino è un monte alto 609 metri posto a nord di Gorizia sul confine tra l' Italia e la Slovenia. Dalla sua cima lo sguardo del visitatore può spaziare sulla Valle del Vipacco, sulla Piana di Gorizia, sul Carso fi no al mare, sulle Prealpi e sulle Alpi Giulie. La battaglia che si svolse lungo questo tratto di fronte durante la Grande Guerra è ricordata come la Sesta Battagli a dell' Isonzo o Battaglia di Gorizia e fu iniziata dagli italiani subito dopo la grande offensiva austroungarica del maggi~iugno 1916, scatenata nel Trenti no e seguita subito dopo dalla controffensiva italiana per la riconqu ista del terreno perduto. Il comando supremo italiano aveva sempre ritenuto come principale fronte di operazione quello isonti no e dopo aver bloccato il nemico sugli Altipiani, poté ritornare ad ammassare truppe pe r ltentare una sesta vigorosa spallata allo schieramento awersario nell'agosto del 1916. La battaglia, pur non ottenendo il successo strategico desiderato, permise la conquista di Gorizia e fu certamente il primo grande successo dell'Esercito Italiano dopo i cinque infruttuosi scontri precedenti, costati migliaia e migliaia di vite umane.
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La particolare collocazione natu rale di questo monte e i forti apprestamenti militari contribuirono ad alimentare la fama di cima inconquistabile, tanto che all 'Esercito Italiano fu necessario più di un anno per aver ragione sulla tenacia dei difensori.
In questa particolare zona del fronte, nonostante qualche limitato successo lt must be notcd thai the entrance of th e mooument is located in Slovenia, therefore for non-European citizens a valid visa is necessary to enter the country. Shengen citizens only need a documeot valid for crossing a state border (ID or Passport) .
Sabotino War Memoria!
Sabotino War Memoria! was established by Royal Decree io 1922, on Sabotino Hi ll, on the ltalian-Slovcnian border. The hi ll was thc sire ofthe 6th Isonzo Battle on August 1916, thc first gre.at success of the Italian Army during thc war, which led to the conquesr of Gorizia. The conquest ofthe hill was a key momenr ofthe batùe , opening the way fora decisive assau lt 011 the river Isonzo.
The best moment of tbe year fo r a visit is normally during spring or autumn. Tbe itincrary begins from tbe artillery posts built between 1916 and 19 18 by military Engincers, when the Hill was uscd as a fortress by th e ftalian army. A gallery leads io t he Austrian command zooe, and to the so ldiers' quarters.
VENEZIA GIULIA
locale, la linea italiana si basava su un tracciato precario, privo di forti ripari , ancora lontano dalle posizioni avversa rie e, soprattutto, alimentato da vie completamente scoperte. Questa situazione tattica poco favorevole portò alla revisione dei metodi di attacco: agli assa lti della fanteria in campo aperto si sostitu ì un metodico lavoro di scavo che consentì di avvicinarsi con camminamenti e passagg i coperti alle prime linee nemi che . Nella primavera del 1916 gli approcci italiani erano arri vati in alcun i punti ad una ven ti na di metri dalle trincee avversarie, mentre sui rovesci della linea si apri vano numerose caverne destinate ai rincalzi che avrebbero sostenuto gli assalti.
La presa del Sabotino si rive lò cos i un capolavoro di arte militare . Concentrazione di artiglieria sull e di fese di reticolati, tiro sistematico sulle retrovie e rapida irruzione dell e truppe su i varchi aperti da l fuoco delle bombarde, fu rono gli elementi pri ncipali del successo italiano durante la sesta battag lia dell'Isonzo. L ' 8 agosto, dopo un devastante cannoneggiamento, due colonne di fanteria, la Badoglio e la Gagliani , avanzarono verso la ci ma e in direzione delle falde attraverso il monte. La lotta si accese cruenta nelle tri ncee e nelle caverne sommita li, ma lo sco ntro fu di breve durata. In una manci ata di minuti la colonna Badoglio raggiunse la vetta di quota 609 e un 'ora più tardi si trovava ai ruderi di quota 595 (San Valentino), da cui iniziò la discesa verso l' Isonzo L'altra , superate le posizion i del fortino , si co ngiunse alla se ra con la precedente, sulla linea San Valentino - San Mauro Il formidab ile bal uardo della testa di ponte di Gorizia era caduto , così com 'erano crollati anche gli altri elemen ti difens ivi di Oslavia e del Podgora . Gabri ele D'Annunzio trasfigu rò l' esito del combattimento nel verso "Fu come l'ala che non lascia impronte, il primo grido avea già preso il monte". Dopo la sua conquista iniziarono i lavori per trasformarlo in una roccaforte italiana, le trincee esistenti vennero ampl iate, si approfondirono gli scavi e nuove gallerie vennero ricavate nelle sue profond ità .
La cresta venne ulteriormente traforata per dotarla di un sistema di cannoniere e il Sabotino diventò cosl il centro di fuoco per le artiglieri e ch e dal maggio 1917 appoggiarono le operazioni per la conquista del Kuk , del Vodice e del San Gabriele.
Il periodo normalmente consigliato per la visita della zona monumentale di guerra è la pri mavera, ma è soprattutto in autunno che è possibile ammirare i colori del giall o e del rosso che tingono tutto l'altopiano carsico Guadagnata la ci ma del monte, si ragg iunge in breve un rifugio sito in Sloven ia, già vecchia caserma delle guardie confinarie jugoslave, edificata sul precedente alloggio del custode dell a zona monumentale L 'itinerario di visita alle postazion i del Sabotino inizia prop ri o da qui, dove, seguendo le indicazioni, si arri va all'imbocco principale di una delle grandi cannoniere ri volte verso il Monte Santo ed il Vod ice , opera militare del Gruppo Lavoratori "Gavotti ", reparto del genio che rea lizzò dal 1916 al 1918 i più estesi e complessi sotterranei ogg i esistenti tra il medio Isonzo e il Monte Grappa
Su ll a destra invece , si può entrare in un altro sistema sotte rraneo e alla zona dei coma ndi aust ri aci. Il Sabotino, per la sua posizione domin ante sulla riva destra dell' Isonzo, costituiva il pilastro della difesa austro-ungarica della piana di Gorizia . La sua mole sovrasta completamente la città , le alture di Oslavia e del Podgora, copre a sud il Monte Santo , sorveg lia un tratto della
Valle dell'Isonzo e l' intera pianura isontina. Il campo di tiro offerto ai difensori dalla particolare conformità a tetto spiovente del versante sud-occidenta le rese inutili tutti gli assa lti frontali italiani. Il rovescio orientale della cresta in prossimità della posizione di quota 572 forn iva, invece , ripa ro al cuore del sistema difens ivo austro-ungarico Nella parete verticale vennero ricavati il comando , i ricoveri e le caverne di collegamento con gli osservatori di vetta e con le linee avanzate . Il ri pido canalone racchiuso fra le rocce a picco sull'Isonzo ospitava la rotaia della funico lare che assicurava i rifornimenti al presid io e i cavidotti per la corrente elettrica
Occorre tenere presente che l'escursione a questa zona monumentale di guerra è un'attività transfrontal iera tra l'Italia e la Slovenia: per l'ingresso in Slovenia è sufficiente la carta d'identità val ida per l'espatrio.
Località San Mauro 34170 Gorizia (GO)
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