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Tempio nazionale di Cargnacco

Il tempio di Cargnacco dedicato alla Madonna del Conforto sorse tra il 1949 ed il 1955 per iniziativa dei superstiti dell'ARM IR, l'Armata italiana in Russia. La struttura di sobria archi tettura è stata eretta ìn memoria dei centomila che non tornarono dalla tragica campagna di Russia ed è infatti co nsiderata la "Redipuglia dell'ARMIR"

Il tempio sorge nel centro di Cargnacco, a 7 chilometri da Udine, ed è alto 25 metri, lungo 51 e largo 22. La facciata ha tre grandi ingressi sui quali sp iccano due ordini di tre archi romani. In quelli inferiori sono collocati tre avelli di marmo bianco, con su inciso un gladio romano, che fanno da parapetto alla ba lconata. In alto, sei nicchie accolgono le campane e sorreggono una croce luminosa vìsìbìle anche di notte e a grande distanza. Due alte torri completano la facciata, ricoperta tutta di mattoni a faccia vista.

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La scalinata davanti l'ingresso porta ad un vasto piazza le con al centro il monumento ai caduti e, tutto attorno, dodici grandi cippi di granito col nome delle divisioni e degli altri reparti che parteciparono alla campagna di Russia , affiancati a 14 antenne, destinate a sorreggere le ba ndiere durante le cerimonie. 112 cippi che delimitano il piazzale Don Carlo Caneva sono stati eretti a ricordo delle 10 divisioni impegnate sul fronte russo, dell'Aeronautica e della Flottiglia MAS, nonché della M V S.N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale) che comprendeva vari raggruppamenti e battaglioni delle camicie nere fasciste

L'interno del tempio è illuminato su ogni lato da nove finestre ad arco e da due grandi rosoni posti sopra gli altari laterali. Nell a parte frontale figurano tre grandi vetrate istoriate. L'abside semicircolare è rialzata rispetto all'aula ed accoglie l'altare maggiore, dietro al quale una grande apertura di cinque metri di diametro dà luce alla cripta: qui è collocata l'arca del "Soldato Ignoto dell'ARMIR", circondata dagli scudi delle divisioni che componevano l'armata.

Ca rg n acco Natio n al Te mpi e

Cargnacco Tempie was built between l 949 and 1955, at the ini t iative of a group ofitalian Army in Russia (ARM!R) veterans, to honor the 100. 000 soldiers fallen in Russia. Situated in the Cargnacco city ccnter, it is a majcstic tempie with three entrances and three ticrs of arches. On top ofthat, six nichcs house the bel ls and a brighi cross, visible at nigbt from a distance.

Outsidc the temple. a monumeot to the fallen is surrounded by 12 memoria) stones cngraved with thc names ofthc divisions deployed on the Russiao front. lnside the tempie, io tbe crypt, lies thc "Are ofthe Unknown ARMlR Soldier" surrounded by the division's shields and volumes with an alpbabetical list oftbe 10.000 fallen soldiers.

A second crypt was built in I 992 by Commissariar Gcneral, where soldiers previously buried io Russia are entombed. Every year, two celebrations are beld: tbe rcmembrance for Nikolaevka Battle in Jaouary and the National Day for the Dispersed in Scptcmber.

Nella cripta sono collocati, su leggii metallici, i 24 volumi che contengono in ord ine alfabetico i circa 100.000 nomi di coloro che , per obbedire alle leggi dell a Patri a, dall a Russia non sono più tornati. Su ll o sfondo una scritta luminosa color sangue ricorda "Ci resta il nome"

Tutte le sere, all e 19 15, dodici lenti rintocchi , tanti quanti sono i cippi eretti ai lati del piazzale, ri cordano i caduti della campagna di Russia Nel corso del 1992 il Comm issariato Generale per le Onoranze ai Caduti ha curato la costruzione di un 'altra cri pta, collegata alla prima da due corridoi, nella quale trovano riposo i cadu ti esumati dai cimiteri mili tari in Russia e per i qual i le fam iglie non abbiano chiesto la restituzione. Accanto a loro, al centro , è posta la tomba di Don Carlo Caneva , il cappellano degli alpini dell'ARMIR. Egli, reduce dalla prigionia russa , nel 1948 divenne pa rroco di Cargnacco. Assieme ad altri reduci , progettò di erigere in quella città un tempio a ricordo dei 90.000 soldati caduti e dispersi nella campagna di Russia dal 1941 al 1943, sperando di potervi inumare almeno un soldato. Un sogno che é divenuto realtà il 2 dicembre del 1990, ben 35 anni dopo. Infatti, dopo la caduta del muro di Berlino furono rimpatriati i resti di oltre 11 .000 caduti che erano stati inumati nei cimiteri russi. Di questi oltre 8.700 sono stati accolti presso la cripta del tempio . Fu 1'8° Alpini a preparare la prima pietra, ricavata da una roccia in vetta al Monte Canin, poi posata il 9 ottobre 1949. La struttura verrà inaugurata 1 ' 11 settemb re 1955.

Con gli ann i il tempio é stato arricchito da opere d' arte di artisti friulani donate da famigl ie in ri cordo dei loro cari e nel 2003 è stato realizzato un ampl iamento della seconida cripta per aumentare la capacità di contenimento.

Ogni anno vi si svolgono due importanti celebrazioni: il ricordo della battaglia di Nikolajevka a gennaio e la giornata nazionale del disperso, la terza domenica di settembre

Via Alessandro Manzoni, 133050 Cargnacco, Pozzuolo del Friuli (UD)

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