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Sacrario militare di Mignano Montelungo
Il sacrario militare è situato lung o la via Casilina , a circa 3 chilometri dall'abitalo di Mignano Montelungo, ai confini con il Lazio ed il Molise, sulle pendici orientali del Monte Lungo dove nei giorni 8 e 16 dicembre 1943 si svo lsero i pri mi combattimenti dei reparti regolari italian i nella Guerra di Liberazione contro i tedeschi. Vi sono raccolte le spoglie di 974 caduti della Guerra di Li berazione provenienti dal vecchio cimitero di guerra di Monte Lungo e dai vari cimiteri militari sparsi lungo la penisola.
Dalla semp lice cancellata d'ingresso, una scalinata centrale adduce direttamente alla costruzione principale, in marmo bianco, cos tituita di un portico co n due corpi latera li. Al centro la cappella con l'altare in marmo scuro sormontato da una pregevole statua dello scultore Pietro Canonica che raffigura un soldato morente nella visione del Redentore. Nei corp i latera li della cappella sono ricavati i loculi dei caduti di Monte Lungo. Sul frontone del portico spicca la grande epigrafe latina: "Morti ut Patria vivaf' che si ntetizza la nobiltà del sacrificio di quei soldati che combatterono per riscattare lo smarrimento , pressoché generale, che si era abbattuto sull 'Italia dopo l' armistizio dell'8 sett.embre 1943. Sulle spallette, ai lati dell'altare, sono affisse due lapidi marmoree: una dedicata al Generale Vincenzo Dapino, decorato dell'Ordine Militare di Savoia, comandante del 1° Raggruppamento Motorizzato nella battaglia di Montelungo, e l'altra , riportante il testo del telegramma di congratulazioni del Generale Mark Clark, comandante della sa Armata americana al Generale Dapino in seguito alla vittoriosa azione bellica . Nell'emiciclo dell 'ultimo ripiano è stata sistemata la to mba del Generale Umberto Utili, valoroso comandante del 1• Raggruppamento Motorizzato, in seguito a capo del Corpo Ital iano di Liberaz ione e poi comandante del Gruppo Leg nano anche
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Mignano Montclungo Military Shrine
The military shrine is locateci on the via Casilina, on thc s lope s of the Montelungo, where on 8 and 16 December 1943 for tbe first time tbe l talian Army fougbt aga inst the Gennans. lt houses the remains of974 soldiers, fallen during the Liberation War. fn s idc the maìn s tructurc in white marble , is a chapel w ith an altar, guarded by a s tatue of a dying soldier, and tbe tombs oftbe fallen. Th e portai is engraved witb the Latin phrase Morti ut Patria viva i (died so the Fatherland mìgbt li ve).
On thc oppos ite sìde of the v ia Cas ilin a, a s ma ll museum dis plays a co llection of pboto s, documents and weapons, and tanks, memorìes of thc l taliao effort durìog tbe Liberatioo War.
The town of Mignano Monte Lungo was awarded two Gold Medals , one for Cìv il Yalor in 1973 and one to Milìtary Va lor in 1998 for "the contribution to a wonderful victory. a cornerstone in the hist01y ofthe renewed lta/ian Am1y
Il Sacrario di Mo"telv11go
dopo la conclusione della fase operativa. Ai lati della scalinata centrale sorgono i pennoni portabandiera su due basamenti in pietra con gli stemmi dei cinque gruppi di combattimento. Sul colle, situato alla verticale della gradinata di accesso alla cappella centrale, è stata collocata una grande statua in bronzo della Madonna Immacolata nell'atto di benedire i caduti di Monte Lungo. Ai la ti della scalinata sono tumulate le spoglie mortali dei 784 militari caduti che combatterono con il Corpo Italiano di Liberazione o con i Gruppi di Combattimento Folg ore, Legnano, Mantova, Friu li e Cremona, a fianco delle truppe Alleate per la liberazione dell'Italia dall'occupazione germanica. Le tombe sono disposte in filari, nei vari ripiani degradanti verso l'ingresso con i nomi dei caduti scolpiti sulle grandi lapidi contrassegnate da semplici croci di marmo bianco.
Nel piazzale circostante , una raggiera d'orientamento ricorda i nomi delle principali località ove si svolsero i duri combattimenti del dicembre 1943 Di fronte al sacrario, sul lato opposto della Via Casilina, è stato ordinato un piccolo museo che raccoglie una significativa documentazione fotografica, grafici e stralci di ordini che illustrano la partecipazione dei soldati ital iani alla Guerra di Liberazione, a fianco degli alleati anglo-americani. In apposite vetrine sono esposti cimeli, armi e documentazioni ufficiali. All'esterno sono visibili alcuni esemplari di carri armati, semoventi e materiali di artiglieria italiani e inglesi, impie gati nella Guerra di Liberazione.
Alcuni cimeli conservati nelle vetrine raccontano piccole storie personali, come il pupazzetto del Tenente Enrico Guerrera, dono del suo bimbo. Il Tenente portava sempre con sé questo giocattolo come portafortuna e, il caso volle che proprio il giorno in cui lo dimenticò nel suo accampamento, egli perse la vita. In un 'a ltra vetrina si conserva la Bandiera Tricolore che il Sergente bersagliere Gianni Recchi portò sotto la giubba durante tutta la campagna di liberazione donandola poi ad un suo amico ex commilitone. In una cornice si legge del Soldato Anacleto Cinquegrana di Mignano, catturato dai tedeschi fu deportato in un lager in Germania e, prima di morire, consegnò ad un compagno di sventura una lettera che comunque riusci a consegnare alla famiglia. La salma del soldato Cinquegrana dal 1958 riposa nel Sacrario militare di Montelungo.
La città di Mignano Monte Lungo è stata decorata con due Medaglie d'Oro. La prima, al merito civile, è stata conferita il 15 dicembre 1973 con la seguente motivazione: "Già sconvolta dalla furia devastatrice della guerra, cui dava doloroso contributo di sangue, veniva colpita, appena all'inizio della lenta e faticosa opera di ricostruzione, da violente, reiterate scosse di terremoto, che causavano nuovi danni e gravissimi disagi. La popolazione, duramente provata, sopportava, con fiera ed indomita dignità, tutte le avversità, dando rinnovata prova di grande tenacia ed incrollabile fede".
La seconda, al Valor Militare, è stata conferita il 30 novembre 1998 con la seguente motivazione: "Durante nove tragici mesi ebbe il crudele destino di subire il feroce accanimento dell'invasore nazista che, oltre le gravissime e dolorose distruzioni inflitte, impose alla sua popolazione requisizioni, arresti e deportazioni, giungendo sino a versare il sangue di coloro che, non domi accennarono ad un gesto di rivolta. La gente di Mignano Monte Lungo, seppure martoriata e ferita per la perdita di numerosi figli, ben conscia dell 'importanza -26- della prova cui era chiamata, non si arrese agli eventi, continuando a dare luminosa testimonianza di fede nella rinascita della Patria e, nel momento dell'incertezza e dello scoramento, si strinse generosamente e tenacemente attorno ai combattenti del primo raggruppamento motorizzato incoraggiandoli, aiutandoli con l'abnegazione e incitandoli alla splendida vittoria che avrebbe costituito caposaldo nella storia del rinato Esercito Italiano·. Inoltre, il 17 novembre 2001, il Presidente della Repubblica ha conferito il titolo di Città a questa loca lìtà.
S.S. Casilina, 1 - 81049 Mignano Montelungo, Caserta.
E-mail mignanomontelungo@onorcaduti.difesa.it