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già Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia, Mária Krasnohorská

L’Ambasciata della Repubblica slovacca in Italia commemora i cento anni dall’inizio del conlitto ino allora più cruento, la Prima guerra mondiale, con un’intera serie di eventi. Già lo scorso anno abbiamo onorato la memoria dei legionari ceco-slovacchi caduti al Nord d’Italia con l’inaugurazione di una lapide a Fogliano e con la mostra “Il Centenario della Prima Guerra Mondiale (1914-1918)” a Rovereto, insieme alla Fondazione Opera Campana dei Caduti. Quest’anno, nell´ambito delle celebrazioni per il Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia (24 maggio 1915) e nel 135°anniversario della nascita del politico, diplomatico e umanista slovacco Milan Rastislav Štefánik, abbiamo preparato un progetto a tema con una serie di manifestazioni commemorative. Al progetto è stato concesso il logo uficiale delle Commemorazioni del Centenario della Prima guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri d´Italia, con un importante sostegno del Ministero della Difesa della Repubblica Italiana. Il 12 giugno è stata inaugurata, nel Sacrario delle bandiere del Complesso del Vittoriano, la mostra dal titolo “Dov’è la patria nostra? Luoghi, memorie e storie della Legione ceco-slovacca in Italia durante la Grande Guerra”. La mostra include una ricca documentazione storica esposta in via permanente presso la Certosa di San Lorenzo in Padula. A Padula, nel dicembre 2012, è stata inaugurata una targa commemorativa trilingue per ricordare i 10.000 prigionieri slovacchi e cechi detenuti negli anni 1916-1918 nella Certosa di San Lorenzo e poi divenuti soldati della Legione ceco-slovacca in Italia, fondata da Milan Rastislav Štefánik. Questo ambizioso progetto, dedicato alla Legione ceco-slovacca nel Salernitano, ha arricchito la nostra memoria storica di nuove conoscenze. Con l´inaugurazione della targa abbiamo aggiunto sulla carta geograica d´Italia un altro importante tassello nello sforzo di completare il mosaico della nostra storia comune. Il luogo scelto per l’installazione della mostra, l’Altare della Patria a Roma, con la celebre scalinata sulla quale, il 24 maggio 1918, Milan Rastislav Štefánik ricevette la bandiera di combattimento della Legione ceco-slovacca dalle mani dell’allora Presidente del Consiglio dei Ministri, Vittorio Emanuele Orlando, è altamente simbolico. In seguito all´apertura della mostra si è svolto, nella sala Gianfranco Imperiali presso gli spazi dell´Assicurazione Nuova Civitas, nella sede delle Assicurazioni Generali, il convegno storico “La Legione Ceco-slovacca e la Grande Guerra”, realizzato con il sostegno delle Assicurazioni Generali S.p.A. Il convegno ha visto riuniti storici italiani, slovacchi, cechi e francesi per ricordare i momenti cruciali di questo importante periodo della storia mondiale. In questo volume di Atti del convegno, vi presentiamo i contributi specialistici dei partecipanti al seminario sui rapporti italo-ceco-slovacchi nel contesto della Prima guerra mondiale e le sue ripercussioni sul futuro dell’Europa. Commemorare la Grande guerra è un memento soprattutto per le giovani generazioni, per ricordare che la pace non è un valore acquisito per sempre. Per noi slovacchi e cechi, quel periodo è collegato anche alla nascita di uno stato indipendente, pagata a caro prezzo. Tomáš Garrigue Masaryk, Edward Beneš a Milan Rastislav Štefánik sono le igure chiave dell´emancipazione della Slovacchia, della Moravia e della Boemia dal governo austro-ungarico. Le legioni cecoslovacche in Italia costituirono la base della futura armata della nuova Cecoslovacchia, e l’Italia fu il primo paese a riconoscere agli slovacchi e ai cechi il diritto al proprio Stato. La prima Repubblica cecoslovacca era uno stato democratico con un altissimo livello di diritti civili, nel quale gli slovacchi sono diventati una moderna nazione europea. I suoi valori ci hanno aiutato a superare gli anni della Seconda guerra mondiale e anche l’epoca del sistema totalitario. L’odierna Slovacchia indipendente è fondata sui principi democratici della Cecoslovacchia, ed è oggi saldamente radicata nell’Unione europea.

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