«Talk to Russia but keep sanctions»
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e balcanici, in chiave antisovietica.26 Secondo Primakov l’informazione cruciale è che Washington dissente dalla decisione inglese e concorda invece con la proposta sovietica, di fissare la futura frontiera tra Polonia e URSS sulla Linea Curzon.27 Nel luglio 1943 il presidente cecoslovacco Benesh, di ritorno da Washington, conferma a Stalin che Roosevelt giudica velleitarie le pretese polacche. Al vertice di Teheran l’URSS può così imporre il suo piano di rettifica dei confini. Nell’estate 1944 Il confronto tra Mosca e Londra per le zone d’influenza nei Balcani e nell’area danubiana si trasferisce dalla diplomazia al campo di battaglia. Lo studio della corrispondenza tra i Tre Grandi consente di acclarare, alla luce della ‘important divergence’, gli schemi di contrattazione trilaterale. L’indomani di Overlord Churchill da un verso sollecita Roosevelt a dirottare lo sbarco Anvil dalla Riviera francese all’Istria, dall’altro propone a Stalin un accordo per spartirsi i Balcani. Il 12 luglio il premier inglese chiede a Stalin un “esperimento di tre mesi” (a three-months’ trial) per definire le aree d’influenza: «The Soviet Government should take the lead in Romania and the British should do the same in Greece (...) These may be three very important months, July, August and September. I would ask whether you should not tell us that the plan may be allowed to have its chance for three months. No one can say it affects the future of Europe or divides it into spheres.»28
Effettivamente nei novanta giorni successivi si decidono i destini dei paesi dell’Europa centro-orientale. L’offensiva estiva sovietica, iniziata in Bielorussia con l’operazione Bagration, travalica i confini dell’URSS e dilaga in Polonia e Romania. Il 1° agosto, all’approssimarsi dell’Armata Rossa, Varsavia insorge: Londra sollecita Mosca perché sostenga l’armata clandestina polacca. Stalin rifiuta ogni aiuto: l’azzardo del gen Komorovskij è giudicato un intrigo ordito da Churchill e accelera la “corsa ai Balcani” di Mosca. In tale congiuntura la ‘important divergence’ favorisce la soluzione sovietica del “problema polacco”. Sulla carta Roosevelt insiste con Stalin per consentire 26 RGASPI F.558. Оp. 11. D. 181. l. 35—42 Rapporto di L.P. Beria a I.V. Stalin 23.12.1942 № 2114/б “Dati dello spionaggio sull’architettura postbellica in Europa e il ruolo della Polonia”, 27 Primakov E. M. “Ocherki istorii rossiiskoi vneshnei razvedki” (Studi di storia dello spionaggio russo all’estero) 5 vols., Mosca, 2014 L’informazione fu fornita da Blunt, uno dei “cinque di Cambridge”. 28 “Stalin’s archives”: July 12, 1944 Personal and Most Secret Message from Mr Churchill to Marshal Stalin, Stalin 1944 Correspondence USA-Great Britain volume 1, online al sito ciml.250x.com.