ALL’INTERNO IL POSTER CELEBRATIVO DEI 1300 PUNTI IN BIANCOROSSO DI BEDO CHE FERMA IL TEMPO PHOTOSI IL BRAND ALESSANDRO SCARPONI MAURO ZAMBELLI MAURIZIO BENATTI RIVIERABASKET IL MENSILE CHE PARLA DEL MONDO RINASCITA BASKET RIMINI NOV.'21 N°02 NOV.'22 - N°10 ANDREA MAINETTI L’UOMO CHE STAMPA EMOZIONI ‘
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RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 3 Società Italiana Gas Liquidi Spa - Via Famignano, 6/8 - Poggio Torriana (Rn) Tel. 0541.675252 - Fax 0541.675474
Cominciamo dal poster che, anche in questo numero, è un omaggio ad un gio catore di valore e ad un pubblico sempre vicino alla squadra: abbiamo scelto, per un’occasione speciale, Francesco Bedetti che ha raggiunto la bellezza di 1300 punti in canotta biancorossa. Un bel traguardo che ci fa felici e che la dice lunga sul valore del ragazzo.
Un bentornato a tutti i tifosi Rbr con tanti protagonisti tutti da leggere: da Andrea Mainetti di Photosì Rimini al vicecoach Mauro Zambelli per proseguire con il mai dimenticato Massimo Ruggeri.
Due parole in più, e se lo meritano, per gli amici di Riviera Basket Rimini: coloro che onorano la disciplina sportiva pra ticandola su una carrozzina con eccellenti risultati e con una passione fa far invidia a tanti. Davvero bravi ed encomiabili tutti dai giocatori ai dirigenti.
Menzione particolare anche per Alessia Valducci di Valphar ma che oltre a dare lustro ad un marchio storico del settore, è anche la presidente della squadra locale di baseball ripartita con tanti sacrifici e grande lavoro per riportare Rimini nell’olim po della disciplina.
Questi i contenuti del nostro periodico che è ormai diventato un amico con cui passare qualche minuto non solo al pala sport ma anche nei luoghi dove abitualmente viene distribuito. Ai protagonisti del parquet, infine, un grande in bocca al lupo per il prosieguo di un torneo, difficile e competitivo come quello di A2 che ha riportato la grande pallacanestro al Flaminio.
Il direttore
A...
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GRAZIE
Eugenio Petrillo Gianni Filippi Marco Rinaldi Matteo Briolini Alberto Foschi Simone Campanati Luna Guiducci Michela Manfroni Gaia Panzeri Manuel Marchetti Nicola De Luigi PH Alfio Sgroi PH editoriale LA GENTE DEL FLAMINIO IL PERSONAGGIO RICCARDINO ANDREA MAINETTI 10 36 RBR MAGAZINE RINASCITA BASKET RIMINI SSDRL Via Flaminia, 28 - Rimini REDAZIONE: Corso D’Augusto, 81 47921 Rimini tel. 333 99 68 310 Direttore Responsabile Vittorio Pietracci redazione@geronimo.news ROC: I.P. 1100.744 - Testata registrata presso il Tribunale di Rimini, numero 2/2021 Progetto grafico: Ennio Zangheri zangheriennio@gmail.com Simone Campanati simone@rinascitabasketrimini.it Redattore magazine: Eugenio Petrillo Stampa: MAGGIOLI SPA SANTARCANGELO DI ROMAGNA Direzione Commerciale geronimo.redazione@gmail.com comunicazione@rinascitabasketrimini.it Concessionaria per la pubblicità RBR MAGAZINE - comunicazione@rinascitabasketrimini.it GERONIMO NETWORK COMMUNICATION - geronimo.redazione@gmail.com Geronimo Network I giornali del territorio RBR MAGAZINE pubblicazione mensile in distribuzione presso le attività commerciali della Provincia ed oltre. Vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto copyright 2021
RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 7 IL TEAM LE SOCIETÀ A SUPPORTO DI RBR A SUPPORTO DI RBR OLTRE AL PARQUET PERSONAGGI NELLA STORIA ALESSANDRO SCARPONI ALESSIA VALDUCCI RIVIERA BASKET RIMINI FABIO FRATERNALI GHETTI & MANCUSO MAURO ZAMBELLI MAURIZIO BENATTI DEREK HOW DO YOU SAY... 20 42 24 46 30 48 16 38 COME SI DICE CONOSCIAMOCI
PARLIAMO DI NOI
Cari lettori, amici e tifosi di Rinascita Basket Rimini eccoci di nuovo qui con il secondo numero di questa stagione.
I nostri ragazzi stanno affrontando l’avventura in A2, una categoria non fa cile, dove ogni domenica si affrontano squadre competitive in grado di mettere in difficoltà chiunque.
È uno scotto da pagare, bisogna adattarsi e prendere il prima possibile le misure con questo tipo di problematica.
Ma, siamo certi, che i nostri ragazzi con il solito meti coloso lavoro di staff e dirigenza riusciranno a rialzarsi e ad ingranare. Presto ci auguriamo di trovare le meritate soddisfazioni.
Intanto ci incontriamo, qui, come ogni mese, sulle pa gine di RBR Magazine. Un nuovo numero, il decimo, della nostra speciale collezione.
Come sempre gli argomenti saranno diversi e interes santi. A partire dal personaggio della copertina, Andrea Mainetti di PhotoSi.
Il protagonista che il nostro Marco Rinaldi vi racconterà è il golden boy Alessandro Scarponi. Per lui il presente ed il futuro sono veramente rosei.
Parte del suo rendimento passerà dalla sapiente men te di Mauro Zambelli, il vice allenatore di RBR che in que sta stagione affiancherà Mattia Ferrari sulla panchina biancorossa.
Facciamo un salto nel passato ricordando le gesta di Maurizio Benatti, la società new entry nel mondo RBR Ri vieraBasket e il racconto di un tifoso speciale… come il mitico “Riccardino”!
Questo e tanto altro per un numero della nostra rivista da avere e conservare. di Eugenio Petrillo
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di Simone Campanati
ANDREA MAINETTI
DA SMALTATORE DI FOTO A POLARIZZATORE DEL TEMPO
Il mondo della comunicazione si sta sempre più focalizzando sul concetto di “Fast”, di im mediatezza, alla cui base vive il racconto con le immagini.
Come dicono ormai i milioni di esperti del di gitale, gli utenti non hanno più tempo o, direi io interesse, di leggere testi lunghi, ma ne hanno, assai, a guardare foto e video di ogni genere.
Le persone amano guardare le emozioni degli altri e raccontare le proprie in quello che sem pre di più sta diventando un grande fratello sel f-made.
Al centro di questo cambiamento la digitaliz zazione avvenuta grazie ai social network e alla simultanea diffusione di ciò che non è più un mezzo di comunicazione vocale, ovvero il cellu lare. ma strumento vitale per miliardi di essere umani: lo smartphone.
Oggi chiunque può diventare fotografo, vide omaker, grafico grazie ai potenti mezzi messi a disposizione di questi device e di app super cor redate per creare prodotti di qualità.
Ed è ciò che negli ultimi anni ha dovuto con statare evolvendo il proprio lavoro e settore, il personaggio che sto per farvi conoscere e che per decenni ha regalato emozioni uniche a tanti come noi, in tutta Italia.
Sto parlando di Andrea Mainetti, amministra tore delegato di PhotoSi.
Andrea è un uomo di 59 anni che porta avanti il lavoro iniziato dal padre nel 1973 partendo da Riccione e che negli anni ha rivoluzionato il mondo della fotografia B2B e B2C.
Fin dai primi passi all’interno dell’azienda mi trovo in un mondo dove nulla viene lasciato al caso e dove si respira aria di continuo sviluppo. Vedere il processo di lavoro di un’attività che riceve file digitali da diverse parti del mondo per farli diventare oggetti emozionali mi ha letteral mente affascinato e allora è partita la curiosità.
Chi è Andrea Mainetti?
Andrea Mainetti è un uomo di 59 anni che stampa fotografie da sempre, con tre figli e una compagna di nome Rita (madre di Tjago). Ma nuel si occupa della parte commerciale dell’a zienda, Francesco fa l’architetto e Tjago, che ha 16 anni, gioca a basket nei Dolphins Riccione
Questo mondo fa parte della mia vita fin da bambino quando all’età di 8 anni già smaltavo le fotografie che faceva mio padre.
Dopo il diploma ho iniziato a fare l’impren ditore nell’azienda di famiglia la Mainetti SNC, grazie agli insegnamenti dei miei genitori. L’a zienda era piccola, stampava fotografie per pro fessionisti di Rimini e Riccione ed è cresciuta nel tempo fino ad arrivare al territorio nazionale. Ritiravamo i rullini dai fotografi alla sera riconse gnandoglieli la mattina dopo. La velocità di con segna era fondamentale al tempo, perché con l’analogico la necessità del fotografo era quella di sapere, in tempi brevi, come fosse venuta la fotografia di cui era totalmente ignaro. In pratica mio padre creò un sistema di stampa per foto grafi che non riuscivano a stampare i rullini per i propri clienti.
Questo processo e questa richiesta ci videro costretti a costruire altre stamperie in giro per l’Italia come a Roma e Mestre. Come nasce il brand PhotoSì?
Nasce quando l’azienda è già a carattere na zionale. Mi sono chiesto cosa volesse il cliente che oggi è per noi uno dei principali ovvero il consumer (B2C). Ho capito che serviva un ser vizio diverso e quindi un brand nuovo e facile da recepire per il target consumer.
Questo perché è cambiato il modo di fare fo tografia grazie all’avvento del digitale, giusto?
Ti dirò una cosa incredibile si sta riparlando ora di analogico come qualcosa di innovativo.
I primi anni 2000 hanno portato un grande tsunami nel mondo della fotografia. I rullini han no perso mercato a favore delle memorie interne delle macchine fotografiche e delle memory card.
Improvvisamente il consumatore scattava le foto e queste rimanevano dentro ad una memo ria digitale senza sapere come esportarle e por tarle sul computer.
Qui si fermava il processo perché risultava molto più complicato rispetto a quello di portare il rullino dal fotografo, poiché spesso l’utente non sapeva poi cosa farsene di quella foto di gitale o come estrapolarla da quella memoria.
Con l’avvento del digitale l’azienda ha subi to un iniziale battuta d’arresto, il mercato della
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IL PERSONAGGIO
stampa si era brusca mente rallentato e ci fu una crisi importante.
Era il momento di cogliere la nuova op portunità che il merca to del digitale ci stava offrendo.
Abbiamo testato la stampa digitale, im mediata, nei parchi di vertimento della zona e ci siamo resi conto che era un mercato da esplorare. Così nel 2006 è partita Photo Si.
Il vero grande cam biamento in realtà è av venuto quando le mac chine fotografiche sono apparse nelle mani dei consumatori di tutto il mondo attraverso gli smartphone. Questo strumento ha tolto tut te quelle inerzie che, prima, la fotografia aveva. Prima era ne cessario portarsi dietro la macchina fotografi ca per fare fotografia, adesso invece la mac china fotografica ce l’abbiamo sempre con noi.
Abbiamo con noi anche lo storage (archivia zione), perché nel nostro smartphone i file e le foto rimangono finché lo vogliamo noi, senza perdere alcuno scatto fatto.
Abbiamo la creatività, abbiamo la possibilità di lavorarle, migliorarle e questo ci ha resi in qualche modo tutti fotografi.
È proprio in questo ambito che PhotoSi ha trovato la sua area di sviluppo, identificando le soluzioni tecnologiche che potessero permette re al consumatore di estrarre le fotografie che rappresentino delle emozioni della propria vita, trasformandole in un prodotto fisico.
Il consumatore ha capito quanto era impor tante il prodotto fisico per generare in lui un’e mozione, quanto fosse utile stampare prodotti che lo riguardassero.
Così abbiamo popolato il nostro category di prodotti significativi come album fotografici personalizzati, libri che andassero a raccontare un
viaggio, un matrimonio, un amore, un’amicizia. Poi abbiamo dato la pos sibilità di arredare casa con le proprie emozioni.
Tutto questo ha au mentato la voglia del consumatore di fare fo tografie belle. Abbiamo capito che per instrada re il consumatore verso il soddisfacimento dei propri bisogni dovevamo operare hand to hand cioè accompagnarlo ver so le scelte: dal principio alla fine.
Dovevamo sviluppare qualcosa che lo aiutasse a creare autonomamen te un prodotto fisico con creatività e accessibilità, quindi veloce e creativo.
Grazie al nostro team di ricerca e sviluppo que sto qualcosa divenne un App che oggi rappre senta lo strumento di connessione fra lo smar tphone e la produzione del prodotto fisico.
Tutti questi passag gi sono automatizzati in azienda così da rendere i costi estremamente accessibili a tutti.
Come entri nel mondo RBR?
Cominciò a parlarmene Moreno Maresi quan do si stava formando il progetto e subito mi af fascinò la storia di questo gruppo di persone appassionate che voleva fare ripartire qualcosa che si era fermato e che in parte mi ricordava quella della mia azienda.
Poi una serie di avvenimenti coincidenti, Mo reno che mi parla di basket, mio figlio Thiago che inizia a praticarlo e io che mi ritrovo piace volmente costretto a conoscerne le regole.
Poi arriva Paolo Maggioli a convincermi defi nitivamente e devo dire che sono davvero molto felice di aver fatto questa scelta e di entrare subito all’interno del CDA
Dietro ad Andrea è presente una lavagna che riassume il brain storming dei suoi team. mi colpisce una frase: “Emoziona chi riceve” Chiedo allora:
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Che emozioni hai ricevuto dal Flaminio?
La cosa che più mi emoziona è vedere che il Flaminio applaude i suoi beniamini con la stes sa energia indistintamente dal risultato. Questa è l’essenza dello sport, una cosa che ho visto solo al Flaminio. Quindi ciò che mi colpisce di più è il pubblico di Rimini e come la dirigenza abbia saputo cogliere lo spirito dei riminesi.
Poi amo il fatto che il basket abbia molte ro tazioni, questo penso sia importante in ambito giovanile, soprattutto quando i giocatori sono bambini, perché hanno l’opportunità di trovare spazio per giocare e crescere, cosa che nel cal cio è più difficile che succeda.
Vedere i propri figli che possano condivide re momenti di gioco e sport importanti ingaggia tutta la famiglia, la avvicina a questo sport e a questo progetto. Ecco perché al Flaminio ci sono tante famiglie. E poi ci sono un po’ tutti i sessi. Sono tante le donne, mamme, fidanza te, bambine che riempiono il Palasport e questo è qualcosa di meraviglioso e unico, la definirei un’esperienza completa.
Quali valori accomunano RBR a PhotoSi?
Sicuramente la passione per ciò che si fa.
Poi l’idea che devi fare sempre meglio, che devi migliorare di continuo e questo è ciò che non ti fa mai stancare, ti nutre e ti fa proseguire sulla strada intrapresa con entusiasmo facen doti raggiungere i risultati voluti.
La passione che è quell’elemento che ti fa andare avanti anche quando sei deluso o non ottieni i risultati previsti. La passione è un fan tastico anticorpo ed è presente in tutto il mon do RBR e Photosi.
In fine ti direi la fiducia che per me è l’ele mento fondamentale perché crea il legame che poi dà forza a tutto.
Un ricordo, un aneddoto che ti lega a RBR?
La trasferta di Roseto in finale. Lì c’è stato il momento di svolta e lì abbiamo capito che saremmo potuti andare in Serie A.
Poi mi piace questo spirito del CDA di capire e voler risolvere i problemi di tutti anche riguar do ad aspetti personali con unità di intenti.
Andrea il tuo marchio è stampato sulla so pra maglia di un riccionese doc, Alessandro Scarponi, diciottenne nel giro della nazionale italiana e con una grande carriera davanti a sé. Che cosa significa per te?
Sono un suo fan, perché è un ragazzo fan tastico a cui auguro una carriera importante. Sono contentissimo che il mio marchio sia sulla sua sopra maglia, sono felice per lui e per la sua famiglia che conosco e per il Basket Ric cione che lo ha cresciuto e che oggi fa parte del progetto RBR.E’ una bella soddisfazione. Tutti i miei figli hanno fatto sport, Tjago è il primo che ha fatto basket e devo dire che la disciplina e il senso di squadra che c’è in questo sport ha un suo sapore.
Scarponi è una luce per i ragazzi giovani come lui. È una luce che li spinge a migliorarsi ogni giorno, ad allenarsi di più e acercare di ave re degli obiettivi che è una cosa estremamente importante per l’educazione e per la ricerca del la loro felicità.
Ringrazio Andrea Mainetti per quello che fa e chiudo dicendovi che presto avrete delle sorpre se dal mondo Photosì.
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14 -
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Via Dario Campana,
Rimini
di Marco Rinaldi
ALESSANDRO SCARPONI
IL PRESENTE ED IL FUTURO DI RBR
Territorio, passione, identità. Sono queste le tre parole chiave del progetto RBR che ne ca ratterizzano l’attività sin dalla sua fondazione. L’obiettivo è quello di tradurre questi valori in cose concrete che i tifosi possano apprezzare: le due promozioni ottenute in 4 anni, tra cui lo storico ritorno in A2, nonostante gli stop per Co vid, il ritrovato entusiasmo da parte della città e la volontà di svilupparsi non solo come realtà cestistica, ma anche come punto di riferimento sociale.
Questi risultati, però, sono possibili grazie a persone in carne ed ossa che non solo mettono al servizio del progetto RBR la loro dedizione
e/o qualità, ma anche e soprattutto sentono propri quei tre valori, al punto da incarnarli. Se aggiungiamo il fatto che RBR è da sempre im pegnata nella valorizzazione dei suoi giovani, individuiamo un nome e cognome ben preciso: Alessandro Scarponi.
Già, ‘Scarpo’, 18 anni compiuti quest’an no, è la perfetta immagine di questo progetto. Riccionese doc, è inserito stabilmente nel ro ster della Prima Squadra dalla scorsa stagione 2021/2022: si capiva che questa maglia era nel suo destino sin dall’estate 2018, quan do venne presentato al Multiplex “Le Befane” come “hero” del futuro, insieme al gruppo dei
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NICOLA DE LUIGI
“grandi” che si apprestava a disputare il cam pionato di C Gold.
Alessandro sognava in quel momento di cal care il parquet del Flaminio da protagonista, il suo percorso giovanile però aveva ancora delle tappe importanti in programma. Le esperienze con la Nazionale, culminate con la convocazione all’Europeo U18 dello scorso agosto, oltre alle Finali Nazionali conquistate con la formazione U19 Eccellenza Angels/RBR hanno confermato la futuribilità di questo ragazzo, che nella scorsa stagione si è fatto sentire nella decisiva finale playoff contro Roseto ed in questo primo scor cio di serie A2 ha ribadito un suo punto di forza: a prescindere dal campionato o dall’avversario, ‘Scarpo’ sul campo mostra un atteggiamento convinto e fiducioso dei suoi mezzi, un mindset da giocatore navigato, sicuramente non tipico di un 18enne.
“Penso che la fiducia sul campo non dipen da da fattori esterni, ma da come allenatore e compagni si pongono nei miei confronti. – spie ga Alessandro Scarponi – La squadra sa che se sbaglio mi prendo le mie responsabilità, ma
mi supporta a prescindere ed ha fiducia in me. Prima di tutto io cerco di entrare in partita dalla difesa per poi prendere tiri in attacco, dopo un po’ entro quasi in una bolla che non mi fa pen sare a potenziali distrazioni, ma solo a quello che devo e so fare.”
Pensi che questo mindset sia innato o hai lavorato per costruirtelo?
“Ho sempre avuto la propensione a sciogliere la tensione durante la partita se le prime cose che faccio in campo sono positive, ma devo dire che con RBR questa cosa è migliorata perché è qui che sto facendo la mia prima vera esperien za ad alto livello.”
Come vivi il rapporto col basket? Cominci a considerarlo come un futuro lavoro oppure è ancora e soltanto una passione?
“E’ rimasto sempre lo stesso, anche se ov viamente intorno a me le cose sono cambiate: i miei compagni ora sono tutti più grandi ed hanno grande esperienza di basket. Anche ai giocatori più forti e navigati, però, penso debba rimanere sempre la voglia di divertirsi in campo: personalmente voglio stare bene con la squadra
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e cercare di vincere, altre considerazioni credo verranno di conseguenza in un altro momento.”
Insieme alla pallacanestro, stai portando avanti il tuo percorso scolastico. Come ti piacerebbe conciliare questi due impegni in futu ro?
“Bella domanda! Sono sincero al 100% se dico che ancora non lo so, penso che dipenderà tutto da quale sarà il mio percorso cestistico da qui ai prossimi anni: sarà il tempo a dirlo. Vor rei comunque continuare a studiare, ma per ora non saprei né cosa né in che modalità.”
Come ti riesce, invece, portare avanti le due cose nel presente?
“Non nego che è difficile andare a scuole tut te le mattine e poco dopo aver pranzato esse re già al palazzetto per allenarsi, però ormai mi sono abituato e cerco di fare il meglio possibile su entrambi i fronti. Ora sono all’ultimo anno di scuola superiore, non vedo l’ora di diplomarmi.”
Questa ‘doppia vita’ ti porta a fare qualche rinuncia sotto certi aspetti? Se sì, è una cosa che ti pesa?
“Sicuramente ho meno tempo libero rispetto ad altri ragazzi della mia età, però questa cosa non è assolutamente pesante perché a me pia ce giocare a pallacanestro: sono contento per ché sono ad un buon livello e sto migliorando. Inoltre, non mi preoccupa dover fare delle rinun ce perché sicuramente più avanti ci sarà tempo e modo per dedicarsi anche ad un po’ di sano svago.”
Qual è stato l’impatto con la nuova catego ria? C’è differenza rispetto alla serie B?
“Sì, assolutamente. C’è molta più fisicità e tecnica, i giocatori hanno talento e sanno fare tanto canestro, i due americani per squadra inoltre fanno molta differenza. Ho notato uno sbalzo importante tra le due categorie, perso nalmente sto cercando di capire la serie A2 par tita dopo partita, voglio migliorare ogni giorno per imparare come rendere al meglio in questo nuovo campionato.”
A livello di squadra, invece, a che punto è il
processo di adattamento?
“Penso di poter estendere il discorso perso nale a tutta la squadra. Piano piano ci stiamo ambientando meglio, se pensiamo all’inizio del la preparazione c’è stato sicuramente un miglio ramento da parte di tutti.”
Come ti senti a giocare per la squadra della tua città? Pensi sia un punto di forza in più per un ragazzo giovane?
“E’ sempre più bello, ma allo stesso tempo anche strano perché fino a pochissimi anni fa ero sempre al Flaminio a vedere le partite, ma come tifoso. Ovviamente speravo un giorno di essere anche io su quel parquet a vestire la ma glia di Rimini, questo obiettivo si sta realizzando e devo dire che dal campo riesco a sentire mol to di più l’affetto dei tifosi, sempre caldissimi. Si percepisce la loro vicinanza alla nostra squa dra, il basket a Rimini è molto seguito e questo mi rende ancora più carico per giocare nella mia città.”
Per quanto tempo ti piacerebbe ancora vestire questi colori? Hai già lo sguardo proiettato sul futuro?
“A dire la verità sto pensando solamente a questa stagione così come ho fatto nella scor sa, anche perché in entrambi i casi ho speri mentato l’esordio in campionati che finora non avevo mai disputato: prima la serie B ed ora l’A2. Devo dimostrare ancora tutto, finora non ho fatto niente di eclatante, penso una partita alla volta: non voglio rischiare di perdermi in voli pindarici verso il futuro, mi piace stare concen trato sul presente.”
Dove pensi che possa arrivare RBR in questa stagione?
“Speriamo sia una stagione il più vincente possibile, vogliamo rimanere in questa cate goria e, perché no, arrivare ai playoff che non dobbiamo pensare come irraggiungibili. Noi non partiamo sconfitti con nessuno e cerchiamo di vincere tutte le partite: ovviamente l’obiettivo più importante è la salvezza, però ce la mettere mo tutta per qualificarci alla post season.”
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di Eugenio Petrillo
MAURO ZAMBELLI
ESPERIENZA E VOGLIA PER FAR VOLARE RBR
La promozione dalla Serie B alla A2 ha por tato inevitabilmente a dei cambi. Uno di questi stato nello staff tecnico.
La grande famiglia di Rinascita Basket Rimi ni ha salutato Simone Brugè e ha accolto tra le proprie fila un nuovo assistente allenatore: Mauro Zambelli.
Il coach bergamasco del 1983 che affian cherà il nostro Mattia Ferrari, vanta un’espe rienza di dieci anni in questa categoria. Il suo nome è legato prevalentemente a Treviglio, “viaggio” concluso con un breve periodo vissu to da head coach.
La passata stagione si è avvicinato a Rimini, per la sua prima esperienza romagnola in quel di Ravenna con coach Alessandro Lotesoriere.
Ora si appresta a difendere i nostri colori e a mettere a disposizione del nostro club tutta la sua esperienza e la voglia di far bene.
Mauro, qual è stato il primo impatto con Rimini?
“Ho trovato una società ambiziosa, organiz zata. Malgrado l’esordio in un nuovo campio nato dopo la promozione, mantiene una strut tura importante con una tifoseria di altissimo profilo.
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NICOLA DE LUIGI
Rimini mi sembra una città molto bella. Pur troppo ancora, per via dei tanti impegni lavora tivi che mi occupano la giornata, non ho avuto modo di visitarla a dovere, in particolare il cen tro storico. Ma è una cosa che sicuramente farò appena ne avrò l’occasione”.
A Rinascita Basket Rimini dovrai lavorare al fianco di Mattia Ferrari. Com’è nata la vo stra conoscenza e che tipo di lavoro avete impostato insieme?
“Con Mattia ci siamo affrontati più volte, io come assistente allenatore e lui come head coach soprattutto nei suoi anni a Legnano e Casale Monferrato. Da avversario c’è sempre stata una grande stima. Alla fine della scor sa stagione si è presentata quest’occasione e ho accettato con entusiasmo perché sapevo di trovare un capo allenatore molto preparato, esigente e ambizioso. Direi che la sua ambi zione si sposa perfettamente con la mia in un
tentativo quotidiano di migliorarsi e di fare le cose per bene”.
Alla luce della tua esperienza in questo campionato che impressione hai avuto da queste prime partite?
“In relazione alla passata stagione, devo dire che c’è stato un netto innalzamento del livello medio. Innanzitutto le neopromosse sono più che rispettabili, come dimostrano per esempio i risultati che sta ottenendo Cividale.
Ci sono piazze come la Fortitudo Bologna, Forlì e Udine che hanno tradizione, budget e voglia di fare il salto.
Il girone rosso ha perso le due squadre pro mosse in Serie A, ma ha trovato altre di altissi mo livello e molto competitivo”.
Della RivieraBanca Basket Rimini vista fi nora, quali e quanti aspetti vanno migliorati?
“Alcuni giocatori devono gradualmente abi tuarsi ad un campionato più atletico, a fare
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scelte più veloci e a contatti fisici duri. Abbia mo Derek Ogbeide che nonostante il talento è un rookie in Italia. Da lui ci aspettiamo di venti sempre di più un riferimento per tutti i compagni. La strada, credo, sia quella giusta: lavoriamo ogni giorno con intensità. Ora manca l’ultimo step, ovvero quello di vincere le partite con continuità. Siamo stati competitivi anche con avversari di primissima classifica, ma ci è mancata la vittoria. Ora dovremo essere bravi a capitalizzare le prestazioni, giocando bene gli ultimi possessi, togliere il più possibile le palle perse gratuite o togliere quel rimbalzo offensi vo concesso”.
In queste pagine di RBR Magazine, ci sarà un’intervista ad Alessandro Scarponi. Che tipo di giocatori è e quali margini di miglioramento ha per il futuro?
“Ero a conoscenza delle sue doti cestisti che, avendolo seguito dall’esterno. In questi primi mesi ho avuto conferma di un ragazzo di grande talento. Mi hanno stupito enormemen te le sue doti umane e professionali perché
le doti naturali - con la capacita di tiro che ha grazie anche ad un’eccellente coordinazionesono implementate dal suo carattere serio e dal suo rispetto per il lavoro e dei ruoli. Di con seguenza, nonostante la giovane età, è molto rispettato da tutti i suoi compagni. Se conti nuerà a coltivare il suo talento con questo at teggiamento perfetto, sono sicuro che il futuro sarà roseo per lui”.
Quali sono i punti di forza di questa squadra e quali sono le potenzialità che può mettere in campo?
“Il potenziale, secondo me, è molto alto. Abbiamo dieci giocatori che possono essere protagonisti. Non abbiamo posizioni da roster scoperti. È chiaro però che non si possa fare una previsione per la fine del campionato per ché bisognerà vedere quanto siamo bravi a tra sformare una capacità potenziale di gruppo in una forza reale. Credo che tutti i presupposti ci siano perché vedo disponibilità quotidiana a far fatica, a lavorare e a recepire nuove infor mazioni c’è. Dobbiamo diventare realtà!”
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PERSONAGGI nella STORIA
di Matteo Briolini
MAURIZIO BENATTI
CON IL BIANCOROSSO TATUATO ADDOSSO
La prossima intervista che state per leggere rac conta il percorso cestisti co di una figura la maglia biancorossa l’ha fatta di ventare una seconda pelle addosso, come recita il no stro inno.
Nove stagioni dal 1982 al 1990, con in mezzo l’an nata della prima promo zione in A1 di Rimini per il capitano per antonomasia, Maurizio Benatti.
Come nasce la tua passione per il basket?
“Fino ai 13 ho giocato a calcio, ma quando ero a scuola venne allestita una squadra per i giochi della gioventù, io ero ben dota to atleticamente e così co minciai a giocare.
Per due anni però i diri genti del Torino mi cercaro no.
Passato al basket ho giocato, a Milano, dove a 17 anni ho potuto allenar mi con grandi giocatori e vincere una Coppa delle Coppe nel 1976, un’espe rienza speciale e formati va.
La mia seconda tappa fu nell’Auxilium Agnelli a Torino, sono stati cin que anni fantastici.
Siamo stati promossi in A1 e abbiamo perso in semifinale l’anno successivo contro Milano, perdendo di misura sia all’andata che al ritor no.”
Poi è stato il momento del tuo approdo a Rimini, puoi parlarmi in particolare della grande stagione 1983-1984?
“In quella stagione non partimmo molto bene, l’obiettivo iniziale era una salvezza tranquilla, negli anni precedenti avevamo mantenuto per un pelo la categoria, poi abbiamo trovato la chi
mica che ci ha permesso di vincere in campi difficili. Così facendo siamo arri vati a 3 giornate dalla fine con la possibilità di aggan ciare la Serie A.”
Come avete vissuto la settimana preceden te a quell’otto aprile del 1984?
“L’attesa era palpabile, l’ottica Gallusi, punto di ri trovo del tifo biancorosso era continuamente gremi to di persone che compra vano il biglietto, ci aspetta vamo una grande risposta. Entrare in campo in tra sferta con 1200 tifosi lì, pronti a sostenerci è stata un’emozione incredibile, sono stati uno stimolo in più.”
Com’era il tuo rapporto con Pasini?
“Il mio rapporto con il coach è sempre stato otti mo, voleva sempre la mas sima attenzione in campo, ma fuori è una persona cordiale con cui è molto piacevole stare.”
Che emozione è stata per te ricevere l’applauso del pubblico durante l’intervallo del derby con Forlì?
«È stato incredibile essere ancora acclamati ancora dopo tanti anni, anche considerando che metà del pubblico presente è troppo giovane per averci visto all’opera.
Mi ha fatto piacere per Pasini, che si è reso protagonista di un’altra promozione dopo quella del 1984.”
Dopo il ritiro cosa ti ha spinto a iniziare a lavorare con i giovani?
“La Libertas Tiberio mi ha offerto la possi bilità di gestire la società, una volta appese le scarpe al chiodo, vedevano in me il profilo giu
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sto e sapevano che ero interessato.
Mi stimola dare ai ragazzi la possibilità di im parare e creare per loro delle opportunità.
Lo sport, il basket in questo caso, è un otti mo strumento di crescita personale.”
Cosa ne pensi del progetto RBR?
«È un grande successo, si è riusciti a fare quella che per anni era un’idea.
Molte realtà cestistiche del territorio hanno unito le loro forze e si sta riuscendo a far cre
scere meglio i giovani, potendo formare squa dre competitive a livello regionale e non solo.
Anche l’affluenza del pubblico, sin da subito è stato ricucito il grande rapporto che lega so cietà e città.
Io sono coinvolto insieme a Luca Migani nel progetto con la Tiberius SG Basket, abbiamo i ragazzi delle giovanili e una squadra in promo zione, c’è tanto fermento e tante prospettive di crescita.”
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PORTFOLIO BIANCOROSSO
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di Michela Manfroni e Gaia Panzeri
DEREK, HOW DO YOU SAY...?
Riprendiamo la rubrica facendo un po’ di do mande al nostro numero #34, Derek Ogbeide . Devo ammettere che, senza la mia super mes saggera Gaia, mi dovrei arrendere al mio ingle se dall’accento alquanto romagnolo.
Quindi prima di passare al sodo, voglio rin graziarla per tutto il lavoro di translator che sta facendo (e non solo quello!)
Ma veniamo al dunque… Questa volta ho iniziato con le cose facili, prendendo d’ispirazione un coro della curva. Ero proprio curiosa di farmi tradurre “Forza Ri mini alé alé” sperando, per un attimo, che ci fosse un modo per tradurre anche alé. E inve ce….
La differenza la fa solo la prima parte: “C’mon Rimini, alè alè”
Fuori dal Palazzo, alla fine della partita, De rek è passato davanti a un gruppo di ragazzini della mia età… scherzo ;) Di circa 10 anni, e gli hanno allungato la mano. Ecco allora per tutti voi, sarà proprio Derek a dirvi come chiedergli “Batti cinque”!
“Derek, give me five!”
Derek, ora fai un saluto ai nostri tifosi! Hey guys, I’m really excited and super hap py to have your support for the game and for the whole teammates. Please come out and keep supporting! I definitely love you guys so much and I can’t wait for more of a great season to continue to do amazing things.
Ma adesso veniamo al momento very roma gnolo! Ho chiesto a Derek se conoscesse il significato della parola “patacca” immaginan do che non lo sapesse… (Metti che però qual cuno mi avesse anticipata) Insomma, la sua risposta ovviamente è stata NO, ma anziché spiegargliela in prima persona, mi sono servi ta dell’aiuto del nostro romagnolo di punta… Francesco Bedo Bedetti!
Franci, puoi spiegare a Derek, dunque in in glese, il significato della parola patacca ?
Patacca is a word that we (romagnoli) use to describe a funny person. But it’s more than that. In Romagna we also talk about a patac ca when someone does something of silly, like a banal mistake or a foolishness. This foolishness is also called a “pataccata”!
Grazie Bedo! I riminesi ringraziano.
30 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022 COME SI DICE
#AMAZINGSHOW
AMAZINGSHOW
RICCARDINO
UNA PRESENZA FISSA AL FLAMINIO
Vulcanico, passionale, accanito e innamora to del Basket Rimini. Potremmo utilizzare mille aggettivi per descrivere uno dei tifosi più infuo cati del Flaminio, il sostenitore per eccellenza dei nostri eroi: Riccardino. Nessuno è in grado di accendere la fiamma della passione bianco rossa come lui, il suo grido “Forza Rimini” esal ta e coinvolge il pubblico come se infondesse adrenalina pura ad ogni supporter biancorosso. Oggi, con questa intervista, andremo a conosce re meglio la nostra “tempesta perfetta” degli spalti del Flaminio.
Come ci si sente ad essere uno dei benia mini del Flaminio? Pensi di essere un punto di riferimento per il tifo riminese?
“Eh sì, mi sento assolutamente un punto di riferimento per il palazzetto anche perché faccio casino solo io (ride, ndr.). Per quanto riguarda le emozioni, cerco di non concentrarmi sulle mie personali: il mio obiettivo è far provare certe sensazioni a chi mi sta intorno. La mia speran
za è che la passione che ci metto nel tifare sia di esempio per tutte le persone che vengono al palazzetto, i giocatori devono sentire tutto il calore dell’amore dei tifosi biancorossi”.
Ti ricordi le emozioni che hai vissuto la pri ma volta che hai varcato le porte del Flaminio? È stato amore a prima vista?
“Sì, mi ha preso in maniera totalizzante. Non ho presente la partita in particolare, mi ricor do che erano i tempi della Sarila, con le maglie bianche e verdi. L’emozione che più mi rimase in mente fu l’incredibile gioia che ho provato nel vedere tante persone in un palazzetto per tifare, per soffrire e per festeggiare tutti insieme. Per quanto riguarda la pallacanestro, la caratteristi ca che mi ha fatto innamorare è lo stupefacente coinvolgimento che questo sport crea nel po polo riminese; la palla a spicchi aggrega tan tissime persone, dal bambino alla persona più anziana, non c’è niente di più bello”.
Domanda difficile: se dovessi convincere
36 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022 LA GENTE DEL FLAMINIO
di Matteo Parma
una persona a venire al Flaminio, come lo faresti? Come trasmetteresti la tua enorme passione?
“Prima di tutto, le suggerirei di leggersi tut ta la storia del Basket Rimini per appassionarsi alla nostra bellissima squadra. In caso non fos se ancora convinta, mi giocherei la carta della pallacanestro: è sempre cosa buona e giusta vedere questo meraviglioso sport. Se a questa persona non dovesse piacere il basket, le direi di venire per l’atmosfera elettrizzante che si vive al Flaminio. Lo farei a modo mio, urlando: “Vieni e fa casino con me che ci divertiamo!”
Tu sei un tifoso veramente leale, eri sempre presente anche in C Gold. Che sensazioni ti dà ritrovare il Basket Rimini in A2 con il Flaminio sempre pieno?
“Provo una gioia immensa, lottiamo finalmen
te con le squadre più forti, è un’emozione diffi cile da descrivere. Non ho veramente le parole adatte, sarà sicuramente un campionato duro ma la felicità che provo non può essere rappre sentata con delle frasi”.
Se potessi esprimere un desiderio per il tuo Basket Rimini, quale sarebbe?
“Il mio più grande desiderio sarebbe rivedere il Basket Rimini al livello del passato, quando lottavamo con forza in A1 e potevamo ammirare giocatori del calibro di Carlton Myers. Sono mol to fiducioso, penso che questa grande società possa esaudire questo mio desiderio. Se invece potessi cambiare qualcosa nel palazzetto, ag giusterei il problema della temperatura: è trop po caldo! (ride, ndr.). Tralasciando gli scherzi, il Flaminio è perfetto così, non cambierei nulla della nostra casa”.
RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 37
di Alberto Foschi
ALESSIA VALDUCCI
CON ERBA VITA NEW ENTRY NELLA FAMIGLIA RBR
Oggi siamo qui a presentare ai tifosi bianco rossi Alessia Valducci, nuova socia della famiglia RivieraBanca Basket Rimini tramite il brand Erba Vita, nonché presidente della squadra locale di baseball New Rimini Baseball Softball, che porta sulle maglie anche il logo dell’azienda che guida.
Salve Alessia, benvenuta. Partiamo dalla sua esperienza come presidente nella società di baseball Mediolanum New Rimini Baseball. Cosa può raccontarci al riguardo? Cosa si aspetta dai prossimi anni?
Sono diventata presidente quasi per caso, en trando in un contesto del tutto maschile, ma mi sono trovata subito bene, condividendo valori e sogni. Sto cercando di portare novità e cambia mento all’interno di questo mondo, come sto fa cendo anche nelle aziende del gruppo Valphar ma. Sono arrivata in un momento particolarmen te difficile e turbolento per il baseball riminese, reduce dalla scomparsa di una delle società più titolate in Italia e in Europa, che negli anni ha sempre gareggiato ad alti livelli, generando vit torie ed entusiasmo.
Con la scomparsa del presidente Zangheri non si è riusciti a portare avanti la sua impor tante eredità e tutto è diventato più complesso.
Ora però, passo dopo passo, stiamo provan do a rinascere, prendendo anche come punto di riferimento alcuni dei “segreti” di RivieraBanca Basket Rimini, società alla quale guardiamo con grande ammirazione e con amicizia.
Ovviamente siamo consapevoli che il ba seball è uno sport più di nicchia, ma il nostro obiettivo è coinvolgere il più possibile i giovani: amo le sfide e questa è davvero interessante. Nell’ultimo anno ci sono state molte difficol tà, un anno culminato con la retrocessione. Non bisogna perdersi d’animo ed è necessario sempre guadare al futuro con ottimismo. Il no stro obiettivo è dare una ribalta di alto livello ai nostri ragazzi riminesi e crescere un passo alla volta. Per vincere scudetti e per competere ad alti livelli spesso sono indispensabili grossi investimenti e l’ingaggio di numerosi giocatori sostanzialmente stranieri e prima di arrivarci serve creare una base solida con ragazzi rimi nesi. Il nostro progetto è pluriennale, richiede pazienza e dedizione, ma faremo di tutto per rendere ancora importante e gloriosa la storia
del New Rimini Baseball. Sappiamo che non sarà facile, ma siamo molto motivati. Abbiamo al fianco aziende di alto profilo che credono nel nostro progetto: Mediolanum, Aon e Erba Vita, ma chiediamo aiuto a tutti, ai tifosi della città, insieme con obiettivi e sogni possiamo farcela.
Che rapporto ha avuto fin da ragazza con lo sport praticato e con il mondo sportivo cittadino?
Ho giocato a lungo a tennis da ragazza. Non conoscevo il baseball, poi mio figlio maggiore per caso, seguendo un amico, ha iniziato a gio carci e noi genitori abbiamo iniziato ad appas sionarci a questo meraviglioso sport, accompa gnandolo in lungo e in largo per l’Italia.
Per un periodo, entrambi i nostri figli gioca vano, ora solo uno ha continuato. Vedere una squadra di giovani che si impegnano, cercano di dare il loro meglio, ci credono ed ambiscono a giocare in serie A, dà grandi soddisfazioni come presidente, questo mi spinge ad andare avanti e ad essere orgogliosa della squadra e dello staff.
Per quanto riguarda lo sport locale, Rimini ha una importante tradizione sportiva: basti pensa re al basket, al calcio, alla pallavolo, tutti sport che vantano una bella storia.
Anche il mondo sportivo negli ultimi anni, tra pandemia e crisi economica, ha vissuto momenti difficili, ma ora ci stiamo riprendendo e in diverse discipline arrivano ottimi risultati. Lo scorso anno la città ha festeggiato una doppia promozione tra basket e calcio e, al di là dei risultati, penso che in generale tutti i club sportivi riminesi possano crescere ulteriormente nel corso dei prossimi anni. Dobbiamo crederci insieme, avere obiettivi forte e coraggio di raggiungerli
38 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022 CONOSCIAMOCI
RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 39
Per quanto riguarda l’azienda Valpharma, che nesso pensa che possa avere con il mondo sportivo?
Penso che ci siano tanti di punti di contatto. Le nostre sono 2 realtà: c’è la parte farmaceutica (e io sono farmacista), ovvero la Valpharma: mio papà l’ha fondata negli anni ‘70 ed è bello por tare avanti questa tradizione; per quanto riguar da la seconda parte invece, nel 2017 abbiamo acquisito Erba Vita, che opera nel mondo degli integratori alimentari e della prevenzione del be nessere. Dunque Erba Vita si lega benissimo alla performance sportiva. Siamo sponsor di varie ini ziative e riteniamo che la salute sia fondamenta le per dedicarsi allo sport con soddisfazione.
La nostra azienda cresce costantemente e siamo molto fiduciosi per quanto riguarda il fu turo. Il periodo storico non è dei più semplici, ma bisogna guardare al domani con entusiasmo e voglia di fare: nell’ambito imprenditoriale lo sguardo positivo è fondamentale!
Quali sono i segreti per una società sportiva sana? Quali motivi l’hanno spinta a scegliere la famiglia Rbr?
A livello manageriale è fondamentale il lavoro in team: da soli non si va da nessuna parte e la condivisione è fondamentale per togliersi sod disfazioni nel presente e nel futuro. Sono stata conquistata da Rbr per lo sguardo che la so cietà ha nei confronti dei giovani e per la grande capacità di programmare che sta dimostrando in questi primi anni della sua storia, che speria
mo possa diventare gloriosa.
Anche il forte legame che la società mostra nei confronti del territorio è importante: il senso di appartenenza in una società sportiva è es senziale. Pur non conoscendo troppo il basket, ho ritenuto che fosse una bella opportunità e l’ho colta al volo. Il palazzetto è praticamente sempre pieno e i giovani si stanno appassio nando sempre di più a questo sport: le basi per programmare a lungo termine ci sono tutte.
A proposito di basi, quali pensa che possano essere gli obiettivi per Rbr da qui ai prossimi anni?
Vedo una società molto quadrata, umile e al tempo stesso ambiziosa: i dirigenti sanno ciò che devono fare, i tifosi sono straordinari, la città sta seguendo un progetto molto ben deli neato. Questo fa in modo di poter guardare al futuro con grande ottimismo: la società è conti nuamente in crescita e anche nei prossimi anni ci potremo togliere grandi soddisfazioni. Sicura mente quest’annata sarà difficile e ci sarà da lottare perché è inevitabile che il salto di cate goria venga avvertito, specialmente all’inizio. Ci sono nuovi equilibri da trovare ed è importante tararsi sul nuovo livello richiesto. Dobbiamo pro vare a salvarci e poi vedere che succede, ma sicuramente nel corso dei prossimi anni potre mo crescere ulteriormente. Ora dobbiamo stare vicini alla squadra e sono convinta che i ragazzi ripagheranno il nostro tifo! Forza Rimini! Forza New Rimini Baseball!
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RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | Nassiriya, 20 P merciale Le Befane Per vivere un’esperienza oltre la spesa. a Caduti di Nassiri Presso Centro Comme ELETTRONICA PIANTE E FIORI OTTICO PARAFARMACIA STAZIONE DOLCEZZA CANTINA BOUTIQUE DEL CAFFÉ INSALATERIA PASTICCERIA GASTRONOMIA PESCHERIA MACELLERIA
di Matteo Briolini
RIVIERA BASKET RIMINI
MIRCO ACQUARELLI RACCONTA L’INGRESSO NEL MONDO RBR
Il progetto RBR amplia i suoi orizzonti ancora una vol ta, lo fa con l’ingresso di un’al tra realtà importante, ormai consolidata, nel panorama cestistico riminese. Si tratta di Riviera Basket Rimini, la squadra di basket in carrozzi na della nostra città, militante nel campionato nazionale di Serie B. Ho avuto il piacere di parlare con chi questa realtà la vive quotidianamente, met tendoci anima e corpo, una persona che a questa realtà ha dato vita, Mirco Acquarelli.
Mirco cosa rappresenta l’approdo nel mondo RBR?
“È una scelta che denota una mentalità molto aperta e inclusiva da par te della società che rappresenta per entrambe le realtà un’opportunità di crescita importante. Per me questo ormai è un secondo lavoro non retribuito,non abbiamo tanto budget spero che questo ci porti qualche figura interessata.”
Riviera Basket è al quinto anno di attività, quali sono stati i momenti più belli fin ora in questo percorso?
“Di certo la prima vittoria con Trento non si può dimenticare, è stato un premio per tutti gli sforzi fatti. Inoltre non si può non citare l’ami chevole con RBR dello scorso anno, giocare al Flaminio davanti a una bella cornice e far diver tire dei giocatori professionisti non ha prezzo.”
Quali sono i tuoi sogni/obiettivi per il futuro?
“Mi piacerebbe ripetere un’iniziativa simile,
coinvolgendo anche la squa dra femminile, sarebbe una grande giornata di basket e una bella festa di sport.”
A livello sportivo che cosa auspichi per l’imminente stagione?
“Vogliamo essere compe titivi, ma senza perdere l’a spetto divertente dello stare insieme e di fare squadra. Ci piacerebbe arrivare ai play-off e i 2 tornei vinti consecutiva mente a settembre sono un buon modo per cominciare l’anno.”
Kevin Giustino, ragazzo normodotato che ha scelto di giocare a basket in carrozzina per condividere il campo con il padre, giocherà nel Riviera Basket in in questa stagione, cosa significa per te?
“Mi ha molto colpito, è sintomo di tanta pas sione e apertura mentale. Non è il primo normo dotato che abbiamo in squadra, ma l’ho voluto fortemente, ci farà piacere averlo con noi e ci darà una grossa mano. Stiamo cercando di ingaggiare anche il padre, vediamo se ci sarà la possibilità di averli entrambi con noi. Oltre a lui sarà dei nostri anche Brandon Ladson quest’anno.”
So che siete impegnati in diverse iniziative per il sociale, con i giovani, che tipo di Fee dback ricevete?
“Lavoriamo spesso con scuole, dai più piccoli fino alle università, c’è tanto lavoro da fare, per sensibilizzare maggiormente, ma il feedback è complessivamente positivo. Apprezzo molto la purezza dei bambini e dei ragazzi senza alcun tipo di remore.”
Come vi state preparando all’imminente sta gione?
“Stiamo cercando di organizzare un’amiche vole prima del 04/12 quando esordiremo alla “Carim” contro Livorno alle ore 15.”
Non resta dunque che fare un grosso in boc ca al lupo a Riviera Basket darle nuovamente il benvenuto nel grande mondo di RBR.
42 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022 LE
SOCIETÀ
BIRRODROMO
UNA VERA ECCELLENZA NEL SETTORE DEL FOOD AND BEVERAGE
La famiglia RBR si è al largata in misura importan te nell’estate 2022 dopo la promozione in serie A2, at tirando l’attenzione di tante attività importanti della città di Rimini e non solo. Tra queste c’è anche il Birrodromo, un vero e proprio paradiso del set tore food and beverage che, dopo il successo ottenuto negli ultimi anni a Riccione, ha deciso di puntare sulla città di Rimini.
Il Birrodromo è stata la scelta privilegiata per ospitare la conferenza stampa di presentazione di Meluzzi ed il rinnovo di Bedetti, ma soprat tutto sarà il locale di riferimento per tutti i tifosi biancorossi che vorranno seguire le partite di RBR in trasferta su LNP Pass.
Il Birrodromo, infatti, ha messo a disposizio ne il suo locale per chi la domenica, pur non po tendo seguire la squadra lontano dal Flaminio, vorrà comunque mostrarle il suo supporto.
“Questa partnership nasce prima di tutto dalla passione per la pallacanestro, sono stato allievo del Professor Rinaldi e nell’ambiente del basket riminese ho tanti amici. – racconta Lorenzo Carigi, socio del Birrodromo Rimini – Ci è stata data la possibilità di supportare la squa dra di basket della città, grazie a Davide Turci e Paolo Carasso. Il modo migliore per iniziare a farlo era quello di creare un ambiente sano dove avventori ed abbonati possano vedere le partite in trasferta, all’interno del nostro locale.”
Qual è la storia del Birrodromo di Rimini? Ci sono in cantiere ulteriori progetti di ‘espansione’?
“Il progetto Birrodromo Rimini nasce da un sogno che ho cullato per due anni, ovvero aprire una birreria innovativa in un sito storico come quello nelle vecchie ferrovie padane. Ho valu tato diverse opportunità di partnership, quella che mi ha stimolato in maniera decisiva è stata creare un nuovo Birrodromo in città, insieme a Fabio Ubaldi e Paolo Amadei.
Oggi siamo davvero felici per l’entusiasmo e l’apprezzamento che le clientele di Rimini e Riccione riescono a trasmetterci, credo sia il frutto
di una filosofia collaudata e dei nostri sacrifici quotidia ni. L’obiettivo è consolidare sempre più il nostro concet to a Rimini, ma al tempo stesso sviluppare un piano di espansione nazionale.”
Qual è il tratto distintivo dei servizi offerti dal Birrodromo ai suoi clienti?
“Può sembrare banale, ma i tratti distintivi sono la qualità ed il servizio. Abbiamo il totale controllo della filiera, partendo dagli allevamenti di bestiame fino ad arrivare all’hamburger finito. Macelleria, forno e pasticceria sono di nostra proprietà e vengono destinati alla produzione e distribuzione dei nostri prodotti nelle nostre at tività. Il tutto viene accompagnato da birre spe ciali che arrivano principalmente da Germania, Belgio, Stati Uniti ed Italia che rendono la no stra colonna delle spine assolutamente unica. Il servizio poi è fondamentale: noi vogliamo che il cliente si senta bene nel nostro locale, il nostro claim ‘Voglio solo stare bene’ è una filosofia di vita ed un approccio alla quotidianità che voglia mo far respirare ai nostri ospiti.”
44 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022
di Marco Rinaldi
A SUPPORTO DI RBR
RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 45
FABIO FRATERNALI
LO SPORT QUALE CULTURA ALL’ESSERE ESIGENTI….
LA PROFESSIONE
Fondatore nell’anno 1988 in Rimini dello Studio Fraternali & Par tners, Commercialisti Revisori Legali Avvocati e Consulenti del Lavoro.
Tre le sedi professio nali: Rimini Via Marec chiese 152, nel comune Villa Verucchio P.zza del Vecchio Ghetto e Bolo gna Via Marsala 31.
Abilitato alla Pro fessione del Dottore Commercialista. Dott. in legge, nel passato praticante per un bien nio presso lo studio dell’Avv. M. Borghesi. Ho conseguito entram be le lauree presso l’Università Carlo Bo di Urbino.
Iscritto all’albo dei Revisore Legale Dei Conti. Esperto in diritto sportivo diversi i convegni tenuti sul territorio.
Professore in “Diritto delle Società e delle Associazioni Sportive”, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche Corso di Laurea in Giu rista per le imprese e per la pubblica ammi nistrazione. Università “Alma Mater Studiorum Bologna”. Ho insegnato per un tempo relativa mente lungo presso la facoltà di Scienze Mo torie a Rimini, nel corso di Management delle attività motorie e sportive.
Dal 1988 lo studio ha acquisito incarichi da enti sportivi e non-profit su scala nazionale.
Si occupa di importanti procedure contenzio se e pre-contenziose, assistendo società spor tive dinanzi agli organi della giustizia tributaria.
Assistenza nel corso di verifiche tributarie e in procedure di conciliazione pre-giudiziale. Contenzioso presso le Commissioni Tributa
rie. Patrocinio presso la Corte di Cassazio ne in materia fiscale. Iscritto alla Camera de gli Avvocati Tributaristi di Rimini. Curatore Fal limentare.
Gestore di Composi zione Crisi da sovrainde bitamento. Amministra tore giudiziario presso la Procura della Repub blica di Rimini. Iscritto all’Associazione Con corsualisti di Milano.
PUBBLICAZIONI
Diverse le pubblica zioni settimanali sul Cor riere di Rimini nell’ambi to dello spazio riservato alla Camera degli Avvo cati Tributaristi. In corso di pubblicazione manuale degli enti sportivi e sul Codice del Terzo Settore.
Tra le varie pubblicazioni il manuale sulle li nee guida sanitarie Covid enti sportivi.
Diritto dello sport-bimestrale d’informazione universitario di approfondimento sul diritto “al cune recensioni sulla normativa sportiva”.
Rivista sport e medicina legge e sport- “il fisco per lo sport” e “attività sportiva dilettan tistica & normativa fiscale di favore”. Prepara zione atletica e riabilitazione. recensione sulla fiscalità sportiva.
LA RIVISTA
Lo spazio che mi sarà riservato avrà quale prerogativa, la disamina della recente ed assai consistente riforma dello sport. Dunque men silmente, avrò modo di relazionare, ai lettori, più nel dettaglio, in ordine a tutte novità appli cative che emergono dalla riforma.
46 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022
A SUPPORTO DI RBR
Cosa cambierà, in breve, per gli enti sportivi dal 1° gennaio 2023?
Proprio in questi giorni, sono state pubbli cate, in G.U., esattamente la numero 256 del 2 novembre, le disposizioni integrative e cor rettive del D. Lgs 28 febbraio 2021, n.ro 36, in attuazione dell’art. 5, della Legge 8 agosto 2019 N.ro 86. Norme recanti il riordino e rifor ma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavo ro sportivo.
Il testo dovrebbe entrare in vigore il prossi mo 1° gennaio, ma già da tempo una parte del mondo dello sport spinge per un rinvio, dal Coni alle federazioni, passando per alcuni esponen ti politici. La motivazione, alla base di questa richiesta è quella di un eccessivo impatto eco nomico dell’articolato, che andrebbe a minare le fondamenta di un settore già scosso dagli ultimi avvenimenti. Non è trascurabile, un’altra parte consistente del mondo dello sport, che
propende per un’entrata in vigore immediata, soffermandosi sulle improcrastinabili tutele per atleti e tecnici, contenute nella riforma.
In pillole le modifiche sostanziali.
1. Il lavoro sportivo
2. Istituzione del Registro nazionale delle atti vità sportive dilettantistiche;
3. Istanza di riconoscimento della personalità giuridica;
4. Contrasto alla violenza di genere.
Decreto legislativo del 28/02/2021 n. 36.
È il decreto più corposo della Riforma, che ha avuto un correttivo in data 28 settembre 2022. Al decreto sono state apportate novità fondamentali rispetto la sua stesura originaria. Le modifiche più rilevanti per ASD/SSD: riguar do la gestione e le novità apportate con il nuo vo Registro del CONI, già attivo dal 31 agosto 2022.
RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 47
GHETTI & MANCUSO
NUOVO INGRESSO NEL MONDO RBR
Oggi vi facciamo conoscere due personaggi appena entrati nel mondo RBR: Marco Ghetti e Maurizio Mancuso della Ghetti & Mancuso agenzia generale UnipolSai
In un mondo che corre sempre più veloce parallelamente alla digitalizzazione della vita, Marco e Maurizio rappresentano un collante fra questa velocità, fra l’astratto dell’etere e il con forto della presenza fisica del consulente.
Chi sono Marco Ghetti e Maurizio Mancuso?
Marco è padre di due splendidi figli, agen te nel mondo delle assicurazioni da 30 anni e membro del Cda della FIDER, la più importante confidi dell’Emilia Romagna. Cervese di nascita ma riminese adottivo dal 2001. Poche cose ma fondamentali per me. Amo l’onestà intellettua le, quella della persona. Mi piace essere atten to a tutte le cose che faccio e mi piacciono gli individui con personalità.
Maurizio Mancuso non è riminese DOC ma adottivo da 18 anni, figlio d’arte nel mondo del le assicurazioni. Sono partito da ragazzo occu pandomi di procedure concorsuali in studi pro fessionali, per poi approdare a questo mestiere di consulente assicurativo. Ho grande passione e attenzione per ciò che faccio, amo la traspa renza e onestà così come dice Marco e credo che debbano rientrare nel curriculum di chiun que faccia il nostro lavoro.
Marco come arrivi al mondo assicurativo di oggi?
Inizio la mai carriera a 19 anni nella Toro As sicurazioni, per poi passare alle varie realtà SAI Assicurazioni, prima Fondiaria SAI e ora Unipol
Sai. A 30 anni rilevo la mia prima agenzia sulla piazza di Rimini.
Maurizio, stessa domanda per te.
Anche io nasco come agente SAI e seguo tutti i passaggi dell’agenzia con le varie fusioni citate da Marco.
E come arrivate ad essere la Ghetti & Mancuso?
Maurizio: bellissima domanda, perché la rispo sta è un po’ casuale. Cioè l’unione è venuta a caso. Noi ci siamo conosciuti pochi giorni prima di costituire questa società, nel concreto, ci uni rono in un “matrimonio combinato” che secondo noi ha prodotto frutti importanti e raggiunto tra guardi molto soddisfacenti in questi anni. Marco aggiunge: Abbiamo iniziato un percorso graduale che ha portato una crescita dell’agenzia, siamo passati da quattro persone a una squadra che raggiunge circa 20 teste e un sviluppo territoria le che oggi copre Rimini, Riccione, San Marino e Santarcangelo. La forma mentis di molte com pagnie è quella di selezionare in primis persone che possano gestire agenzie che utilizzino i pro pri prodotti quindi fummo in qualche modo sele zionati da UnipolSai e spinti ad unirci per rappre sentare l’azienda sul territorio.
Quali sono gli aspetti fondamentali del consulente assicurativo?
Maurizio: Competenza, conoscenza del mer cato, avere il polso della realtà in cui un’azien da è inserita. Rimini, ad esempio, accoglie una buona fetta di popolazione che non è riminese, creando uno strato sociale differente di cui biso gna avere consapevolezza. In questo contesto
48 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022
di Simone Campanati
A SUPPORTO DI RBR
Marco Ghetti
Maurizio Mancuso
di inquadramento nel tessuto sociale cittadino nasce anche l’idea di supportare questo proget to Rinascita Basket Rimini, una realtà che ci mette in contatto col territorio in un sistema, quello cestistico, che abbiamo sempre amato fin da ragazzi.
Marco: Importante è essere presenti sul ter ritorio, poi essere tempestivi nelle risposte del consumatore, capillari sul territorio stesso, es sere trasversali su vari settori. Sono molto le gato al basket fin dai tempi della mia amicizia con German Scarone con cui ho condiviso tanti momenti della mia vita e post-partita suoi. Cre do fermamente nel progetto RBR, un progetto trasversale che riguarda Serie A, ma anche mol ti giovani e aziende del territorio.
Maurizio aggiunge: è importante capire il passaggio tecnologico, sociale e comunicativo che la realtà ci impone, perché ha spostato i rapporti fra le varie persone e come queste si confrontano, sia col mercato assicurativo che in tutti gli altri mercati. Questo perché penso che come tu ti relazioni con i mezzi tecnologici, poi ti relazioni con la realtà.
Perché un utente dovrebbe scegliere la Ghetti & Mancuso?
Marco: i punti sono tanti, in primis abbiamo cercato di costruire una realtà a misura d’uo mo, capillare sul territorio, in modo da essere presente per dare tutte le risposte nell’ambito della compagine assicurativa, anche se oggi UnipolSai è anche noleggio a lungo termine, te lepedaggio e molto altro.
Abbiamo cercato di creare figure che si spe cializzassero in vari settori, per cui credo che la tempestività nella risposta sia fondamentale in questo mondo così digitalizzato. Il social è im portante ma rimane in parte astratto. Credo che in una grande città come la nostra che comun que rimane ancora un grande paese il rappor to umano di presenza abbia una componente fondamentale. Noi puntiamo su questo aspetto grazie alle nostre sedi collocate in più luoghi.
Maurizio: condivido ciò che ha detto Marco, nel nostro scenario quotidiano è importante l’attività di conforto che viene data al cliente. Nel momento del dubbio è una peculiarità che noi abbiamo, cioè la capacità di confortare il no stro cliente che non ha sicurezza su ciò che de sidera o sull’acquisto fatto. Vogliamo dare cer tezze alle esigenze del consumatore, attraverso il nostro processo relazionale con l’acquirente.
Chiudo raccontando un aneddoto che ho im parato quando ho incontrato al Flaminio Marco Ghetti parlando di sponsorizzazione. Non sono molto informato su certi aspetti assicurativi o prodotti che ci sono sul mercato, ma grazie alla sua professionalità ho scoperto che oggi non esiste più il monopolio sul pedaggio autostrada le e che la T presente ai caselli non indica più il marchio Telepass ma la categoria telepedag gio e scopro il prodotto UnipolSai chiamato UnipolMove che si colloca sul mercato descritto in maniera estremamente competitiva, quindi se volete maggiori informazioni contattate pure la Ghetti & Mancuso.
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IL BASKET IN GIRO PER IL MONDO
FONTECCHIO E BANCHERO: ARRIVA L’ESORDIO IN NBA! di Alberto Foschi
Alla fine è arrivato il momento tanto atteso, quello dell’esordio in Nba per i due “italiani” Fontecchio e Banchero. Come da copione, si è trattato di un esordio molto diverso. Per quanto riguarda Simone, la gara d’esordio è stata trascorsa quasi totalmente in panchina: solo 55 secondi in campo per Fontecchio, senza riuscire a toccare palla, nel match vinto sorprendentemente (ma non troppo) da Utah contro Denver. Una Utah incredibile, capace di realizzare 75 punti nel solo primo tempo (chiuso sul +22): per Fontecchio l’esordio è ar rivato nel finale, ma ci sarà sicuramente tempo per ammirare le sue doti, in una stagione come sem pre molto lunga e dove l’imprevisto, a livello di infortuni e indisponibilità, è sempre dietro l’angolo. Capitolo Banchero: Paolo Napoleon James, 20 anni ancora da compiere, è stato protagonista di un esordio frastornante, al di sopra delle pur grandi attese che c’erano su di lui. Contro Detroit è arrivata la sconfitta (113-109 il punteggio alla sirena finale) ma Banchero ha iniziato da veterano, mettendo a referto 27 punti, conditi da 9 rimbalzi e 5 assist in 35 minuti trascorsi sul parquet. Gio cate incredibili, fisicità debordante, numeri pazzeschi per un’ala grande/centro di 208 centimetri che si adatta anche, all’occorrenza, al ruolo di playmaker. E i margini di miglioramento sono notevoli.
NAZIONALE ITALIANA DI BASKET CON SINDROME DI DOWN ANCORA CAMPIONI DEL MONDO: GRANDISSIMI RAGAZZI! di Alberto foschi
Una storia meravigliosa, che, anno dopo anno, sta riem piendo un palmarès fatto di tanti successi. La Nazionale italiana di pallacanestro composta da atleti con sindrome di Down si è laureata campione del mondo per la terza volta consecutiva. Impresa incredibile quel la compiuta dai ragazzi di coach Giuliano Bufacchi, che, dopo i successi nel 2018 e nel 2019 e le recenti interruzioni delle competizioni a causa dell’emergenza sanitaria, ha trionfato nella finale ai Mondiali di Madeira (Portogallo), battendo nettamente, col punteggio di 36-12, la nazionale ungherese. La compagine azzurra aveva già sconfitto gli ungheresi nel girone eliminatorio (31-14 il punteggio finale) e per questo, secondo coach Bufacchi, l’inizio non è stato semplice: “Grazie a questa sfida i nostri avversari hanno preso delle efficaci contromisure e nei primi minuti di gara questo ci ha sorpreso”. Il match è stato inizialmente equilibrato, ma nel secondo tempo si è sca tenato Davide Paulis, migliore marcatore dell’Italia e dell’intero torneo, autore di 20 punti e di una prestazione sontuosa: “il nostro Davide sembrava capace di segnare da ogni parte del campo ed è stato fondamentale per scavare il solco decisivo nel corso del terzo quarto. In generale sono davvero orgoglioso dei ragazzi, hanno letto l’incontro alla grande e il successo non è stato mai in discussione” commenta un commosso Mauro Dessì, assistant coach. Una storia meravigliosa quella di Davide Paulis e compagni, che speriamo possa continuare ancora a lungo. Di nuovo com plimenti ragazzi! Godetevi i festeggiamenti!
52 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022 CURIOSITÀ DAL MONDO
RBR Magazine 10 | Novembre 2022 | 53
IL BASKET IN GIRO PER IL MONDO
L’UOMO DEL MOMENTO: VICTOR WEMBANYAMA
FENOMENO VERO O TROVATA PUBBLICITARIA?
di Eugenio Petrillo
Chi, come noi, segue assiduamente il mondo della pallacanestro, di recente, avrà sicuramente sentito di Victor Wembanyama.
È il personaggio più seguito e attenzionato del momento, un vero e proprio fenomeno mediatico. Da tutto il mondo stanno seguendo le gesta del ragazzo nativo di Le Chesnay (comune di quasi 30mila anime nel nord della Francia). Ma perché tutta questa attenzione su questo ragazzo?
Il classe 2004 infatti non è un giocatore come tutti gli altri, ma è il prototipo del giocatore del futuro per dimensioni, caratteristiche tecniche e fisiche. Wembanyama dall’altissimo dei suoi 224 centimetri può ricoprire più ruoli in campo, ovviamente dalle posizione più interne a quelle a cui è richiesto un miglior ball-handling, caratteristica che caldeggia parecchio.
Victor attualmente gioca ai Metropolitans 92 nel massimo campionato francese, ma ha gli occhi addosso di tutti gli scout NBA. Infatti dall’altra parte dell’oceano stanno già trasmettendo in diret ta nazionale le partite del club francese per mettere ancor più in luce Wembanyama.
La prossima estate è praticamente certo vederlo alla prima scelta del Draft. Tutti lo vogliono, sia per le indubbie qualità tecniche (un 224 che palleggia, tira e stoppa così non si è mai visto), ma an che per avere quelle giuste attenzioni mediatiche e pubblicitarie che fanno sorridere le casse delle franchigie. Di lui si sono già espressi tutti, da LeBron James a Stephen Curry e a Kevin Durant.
In questa stagione sarebbe stato interessante vederlo all’opera in EuroLeague dove già l’anno scorso giocava con la maglia dell’ASVEL. Ma il tempo per farsi apprezzare è tutto dalla sua parte, sempre che non si faccia sopraffare dalla fama e dal clamore mediatico.
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PORTFOLIO BIANCOROSSO
RBR Hero School
56 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022
1272 abbonamenti fatti, un record che durava dal 1997 e si parlava di A1. Una sola parola: GRAZIE!
58 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022
Nella bellissima cornice di Palazzo di Varignana il nostro A.D. Paolo Carasso e il D.S. Davide Turci hanno riturato il premio per la promozione in A2 di RBR. Carasso ha ritirato il premio anche per la vittoria degli Angels Santarcangelo nel campionato Under 19, mentre Massimiliano Intorcia per il successo di Insegnare Basket Rimini categoria Under 13.
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1) D’Almeida - 2) Ogbeide - 3) Johnson Soluzioni: 1 3 2
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INDOVINA CHI
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MONDO RBR
60 | RBR Magazine 10 | Novembre 2022
Games
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di Alberto Foschi
Il Sudoku si presenta come una scacchiera, divisa in 9 quadranti, con 81 caselle, 9 righe orizzontali e 9 verticali. Lo scopo è quello di riempire ogni riga e ogni colonna della scacchiera e ogni quadrato con i numeri dall’1 al 9 senza ripetersi.
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