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Raffaello Pellegrini

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Silvia Magnaghi

Silvia Magnaghi

Managers for a better world

Noi B.Livers vogliamo costruire un mondo migliore. Per farlo ci interroghiamo su ciò che ci circonda, su cosa vogliamo cambiare e su cosa facciamo per dare il nostro contributo a questa piccola grande impresa.

Dal tema della sostenibilità ambientale a quello della “rivoluzione”, ci piace chiedere alle persone cosa ne pensano e cosa si augurano per il futuro.

Pensiamo che questo possa essere un primo passo verso la realizzazione di un mondo migliore.

IN QUINDICI ANNI HO CREATO OLTRE 1500 POSTI DI LAVORO

Di cosa ti occupi?

Sono amministratore delegato di Naturhouse Italia, la nostra azienda si occupa di educazione alimentare e prevenzione per aiutare i clienti a migliorare le proprie abitudini fornendo prodotti naturali di erboristeria che accelerano i tempi di raggiungimento dei propri risultati. Chi bussa alla nostra porta, nel 99% dei casi, lo fa per questioni prettamente estetiche, per eliminare il sovrappeso, noi accontentiamo le loro richieste migliorandone la qualità della vita.

Cosa fa la vostra azienda per migliorare il mondo?

Purtroppo l’industria alimentare fa danni, gli alimenti devono essere sempre più belli e più acquistabili, ma sono più nocivi. Se pensate a cinque anni fa, solo in pochi avevano un’intolleranza alimentare, oggi tutti hanno o pensano di averne una. Le intolleranze non sono legate agli alimenti, ma ad eccipienti, coloranti, conservanti e antibiotici e tutto quello che le aziende utilizzano per rendere i prodotti più fotogenici e acquistabili.

Quale muro vorresti abbattere?

Vorrei abbattere quel muro che molte famiglie, inconsapevolmente, stanno creando perché dietro al boom del take-away, della consegna del cibo a casa, dei piatti pre-confezionati e dei fast food, c’è una rinuncia alla nostra cultura. La dieta mediterranea è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO e noi siamo tra i migliori profeti, insieme agli spagnoli, ma stiamo perdendo questa cultura. La famiglia media sta perdendo l’abitudine di fare una spesa di qualità, di cucinare e di usare l’olfatto. È un muro che per fortuna non è ancora solido, ma si sta costruendo con molta velocità.

RAFFAELLO PELLEGRINI AD NATUR HOUSE

Chi troviamo nel vostro punto vendita?

In ogni punto vendita c’è una persona con titolo di studio idoneo: laurea in biologia, scienze dell’alimentazione e scienze della nutrizione che, a seconda della problematica del cliente, corregge le abitudini alimentari in un percorso che si sviluppa su base settimanale, portando a risultati sia nell’immediato, come la perdita di peso, sia a lungo termine come la rieducazione alimentare per mantenere il proprio peso.

Qual è la tua rivoluzione, sia personale sia come azienda virtuosa?

Dal punto di vista aziendale è stata quella di aver creato in circa quindici anni oltre 1500 posti di lavoro, di cui 300 imprenditori; 94% donne neolaureate in discipline scientifiche, che avrebbero fatto fatica a trovare uno sbocco professionale per il loro percorso di studi. Quindici anni fa non esisteva la cultura dei complementi dietetici, oggi in Italia vale più di tre miliardi di euro l’anno. Per cui c’è stata una piccola rivoluzione anche nelle abitudini al consumo.

Raffaello Pellegrini

AD Natur House naturhouse.it

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