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La panchina rossa: risultato di belle intenzioni
AMMINISTRAZIONE
La panchina rossa, risultato di belle intenzioni e di buone prassi
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Il progetto “La Panchina rossa” è stato lanciato dagli Stati Generali delle Donne e rivolto a tutte le comunità, alle associazioni e alle scuole come monito contro la violenza sulle donne e in favore di una cultura di parità. Diversamente dalle altre iniziative che generalmente vengono proposte in occasione del 25 novembre, la Panchina Rossa è un’installazione permanente ed è diventata in questi anni il simbolo del “posto occupato”. L’idea di questo progetto internazionale nasce nel 2016 da un concetto molto semplice: collocare in In questo tempo che oscilla fra immobilità e speranza, dobbiamo approfittarne per fermarci a riflettere: quella che sembra inattività è, invece, spunto, oppor- tunità. Posso dire che in questo cambiamento della vita e delle nostre abitudini, abbiamo raccolto il frutto del lavoro degli anni addietro, sia nel metodo che nei rapporti con le persone. Abbiamo cioè sperimentato che il metodo di lavoro impostato in questi anni ha avuto e sta avendo anche un effetto benefico sulle persone, oltre che sul sistema di gestione della macchina comunale. Nell’inquietudine di questi tempi, l’idea che c’è qualcuno che “ti aspetta”, qualcuno che tiene pulito per quando arriverai, che fa comunque bello il paese e lo cura per quando tornerai, mantiene un
modo ben visibile una postazione che occupi parte dello spazio pubblico o privato in rappresentanza di una donna vittima di femminicidio: una sedia in un teatro, una panchina in un parco, un posto in un consiglio comunale. Il Gruppo Civico “Progetto in comune” in occasione dell’8 marzo ha scelto di prendere posizione contro questo fenomeno sempre più incalzante e di dare visi- bilità a questa iniziativa donando alla collettività una panchina colorata con una scritta molto semplice ma di grande effetto, contro tutte le forme di violenza. Per valorizzare e offrire la giusta rilevanza a questo generoso gesto, l’Amministrazione Comunale ha deciso di posizionarla all’ingresso del Municipio, modi- ficando anche la precedente disposizione delle aiuole, con il preciso intento di rendere la panchina un bene utilizzabile e non solo un’esposizione di arredo urba- no. Invitiamo con piacere tutti i cittadini ad utilizzarla nella ferma convinzione che “la non violenza, in qualsiasi forma la si manifesti, è buona disposizione per tutto ciò che si vive”. (Gandhi) Federica Trombetta
Immobilità e speranza
Assessore alle politiche sociali e cultura senso di calore. Tante persone si sono impegnate per far continuare la macchina dei lavori anche da casa, anche da lontano e, non appena possibile, lo hanno fatto fisicamente, tornando ad abbellire i “propri posti” in vista della ripresa. Così, quando torneremo ad incontrarci, avremo già sistemato i nostri spazi, i nostri parchi, le nostre strade, le nostre scuole e i nostri cimiteri. Così, quando torneremo ad incontrarci, avremo già progettato un pezzo di futuro e la prossima opera perché tutti si sentano accolti e in cammino. Così, quando torneremo ad incontrarci, potremo respirare la nostra aria e sentire che era come ce la ricordavamo, che è sempre quella e, per una volta, forse, lasceremo da parte le divisioni per concentrarci sull’unica cosa che conta, che si chiama Tavernerio. Paolo Lazzaroni Assessore all’Urbanistica