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Scuola di scacchi
1937: Veduta della parte posteriore di Villa dei Pini
Emerse che non si attuava nessuna delle precauzioni igieniche raccomandate in passato e si precisò inoltre che «l’impianto idrico è completamente insufficiente. L’acqua viene erogata soltanto di notte. Il personale è costretto a recarsi ai pozzi vicini per raccogliere l’ac- qua strettamente necessaria ai lavori di cucina». Lo stato delle cose era tale per cui, si osservò, il Consorzio Antitubercolare di Milano aveva allontanato dal sanatorio i propri assistiti. Si chiedeva pertanto un intervento tempestivo e risolutorio. In risposta, il gior- no 11 dicembre 1945 il presidente del CLN di Como, Enrico Stella, nominò una commissione, formata da
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Nonostante l’impossibilità di giocare in presenza, l’attività scacchistica è proseguita. In collaborazione con il Circolo Scacchi Città di Como, sono stati organizzati tornei dedicati agli alunni della scuola primaria e secondaria, con quasi 100 bambini partecipanti. Si svolgono due tornei a settimana per la scuola primaria (martedì e venerdì) ed uno per la secondaria. Al momento di scrivere,quello della primaria è giunto alla dodicesima edizione e quello della secondaria alla sesta. Questo ha un duplice obiettivo: far giocare i bambini e ragazzi costretti a casa; fare esperienza per eventualmente, nel prossimo fu
due delegati del CLN e dal medico provinciale, che si attivasse per attuare i rimedi necessari e per prendere eventuali provvedimenti nei confronti dei responsabili. La documentazione fino ad ora consultata si chiude qui. Lasciamo ad ulteriori studi la ricerca relativa al proseguo della vicenda, che sicuramente, in qualche modo, si sarà aggiustata un po’ anche da sola, stante il progressivo miglioramento generale delle condizioni di vita e la diminuzione dei casi clinici legati alle malattie infettive. Rita Pellegrini

turo, affiancare al circuito scolastico questa modalità di gioco. Un sentito ringraziamento al Circolo Scacchi Città di Como. Prof. F. Pavoni